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Secondo l’art.

1 della Costituzione “la sovranità appartiene al popolo” che la esercita nelle forme e
nei limiti della Costituzione.
La sovranità è un potere originario → lo Stato italiano è sovrano: autolegittimato ed è esso stesso
la propria fonte del potere.
Il popolo non può sempre esercitare la sovranità direttamente. Il popolo è rappresentato nella
Costituzione da organi costituzionali come corpo elettorale, Parlamento, Governo…)
La sovranità è esercitata direttamente o indirettamente attraverso istituti della democrazia
(rappresentanza)
Istituti di democrazia
Indiretti

- Elezioni P.E
- Elezioni Camera e Senato
- Elezioni presidenti regioni e Consigli regionali
- Elezioni sindaci, consigli comunali
Diretti

- Iniziativa legislativa
- Referendum
- Petizione
Sovranità indiretta correttivi  istituti di democrazia diretti
Art 48 Costituzione prevede alcuni istituti che può esercitare il corpo elettorale

- Iniziativa legislativa
- Petizione
- Referendum
Dal ‘48 al ‘70 manca lo strumento attuato per esercitare referendum  anni in cui si sbloccano
istituti come regioni e referendum
La Costituzione ha una funzione programmatica  programma per legislatore
Legge sul divorzio (1+970)  molto combattuta / la democrazia è contraria ma la maggioranza
parlamentare era favorevole
Contemporaneamente viene votato in parlamento la legge sul divorzio e sul referendum  DC
convinta che la popolazione non volesse il divorzio  non era così, al referendum abrogativo vince
il no e la legge non viene abrogata.
Quorum = soglia minima – numero persone dei quali è necessario voto affinché la deliberazione
sia valida (quorum minimo di partecipazione) – doppio quorum
I referendum in generale possono essere:

- Consultivi – viene chiesto cosa pensa popolo (no in Costituzione ma in statuti comunali)
- Approvativi
- Confermativi/oppositivi – previsti in ordinamento ex referendum costituzionale) – es.
riduzione parlamentari  corpo elettorale ha confermato la scelta del Parlamento
- Abrogativi (art 75)
- Arbitrali (non in Cost)
Fonti che disciplinano l’istituto:

- Normativa di rango costituzionale (art 75 Cost.) e legge costituzionale n 181953


- Normativa di rango primario → legge 352/1970
Art 75 Cost.
Comma 1 il referendum è abrogativo e può essere totale o parziale
di cosa? Legge o atto avente valore di legge (decreto legge e d.lgs) = limite oggettivo
Comma 2 il referendum non può essere indetto per leggi tributarie (tutti vorrebbero togliere tasse)
per leggi di bilancio (troppo complesse) o per le leggi di amnistia (estingue reato) e indulto
(estingue pena)  gli ultimi due sono istituti di clemenza
“È indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di
un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli
regionali.
Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di
autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei
deputati.
La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza
degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
La legge determina le modalità di attuazione del referendum.”
CARATTERISTICHE DELL’ISTITUTO GIURIDICO: REFERENDUM ABROGATIVO
Limite oggettivo: solo leggi e atti aventi forza di legge statali
Proposta: può essere avanzata da 500.000 elettori (popolare) o da 5 Consigli regionali (a >
assoluta)

- Quesito depositato da 10 elettori «promotori»


- Pubblicazione su G.U.
- Raccolta firme (anche digitali!) entro 3 mesi – limiti temporali
Corte Cost. ne giudica l’ammissibilità : limiti (espliciti e impliciti)
Limiti espliciti previsti dall’art. 75
Limiti per materia:

- Leggi tributarie
- Leggi di bilancio
- Leggi di amnistia e indulto
- Leggi di autorizzazione alla ratifica di trattati internazionali
Limiti impliciti
Limiti in via pretoria:

- Leggi costituzionali
- Leggi a forza passiva rinforzata
- Leggi a contenuto costituzionale vincolato
- Leggi costituzionalmente necessarie
- Difetto di omogeneità, chiarezza, univocità, completezza e coerenza dei quesiti
- Quesiti manipolativi
PROCEDURA
 Il PdR, su deliberazione CdM, indice il referendum tra 15 aprile e 15 giugno
 Votanti
 Esito → mancato raggiungimento del quorum di partecipazione / raggiungimento del
quorum di partecipazione con prevalenza NO o con prevalenza SI
Fasi:

- controllo legittimità = controllo preliminare su quesito referenziario


- pubblicazione
- raccolta firme entro 3 mesi
- ufficio centrale presso Corte di cassazione = legittimità
La Corte di cassazione è l’organo di vertice dell’ordinamento giurisdizionale (= ultimo/più
alto organo di giudizio)
Referendum nel nostro ordinamento

- Costituzionale (art. 138 Cost.)


- Abrogativo (art. 75 Cost.)
- Confermativo Statuti Reg. (art. 123, c. 2 e 3 Cost.)
o Modificativo circoscrizioni (art. 132, c. 1 e 2; art. 133, c. 2 Cost.)
- Regionali (art. 123, c. 1 Cost.)
- EE.LL. (v. Legge ordinaria)  enti locali
GIUDIZIO CORTE COSTITUZIONALE SU QUESITI REFERENDARI 2022
Referendum 2022 ammissibili

- Abrogazione delle disposizioni in materia di incandidabilità [sent. 8.3.2022 n. 56]


- Limitazione delle misure cautelari [sent. 8.3.2022 n. 57]
- Separazione delle funzioni dei magistrati [sent. 8.3.2022 n. 58]
- Partecipazione dei membri laici a tutte le decisioni dei consigli giudiziari [sent.
8.3.2022 n. 59]
- Eliminazione delle liste di presentatori per l’elezione dei togati del CSM [sent.
8.3.2022 n. 60]
Referendum 2022 inammissibili

- Responsabilità civile diretta dei magistrati (manipolativo, non chiaro e inidoneo allo
scopo) [sent. 2.3.2022 n. 49]
- Omicidio del consenziente (manipolativo, lesivo diritto alla vita) [sent. 2.3.2022 n. 50]
- Sostanze stupefacenti (contraddittorio, contrario agli obblighi internazionali e inidoneo allo
scopo) [sent. 2.3.2022 n. 51]

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