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ORDINAMENTO COSTITUZIONALE

La Repubblica Italiana è molto giovane: essa è nata nel 1946, ad opera di quelle forze
politiche (comuniste e democratiche) che si erano unite per combattere il nazifascismo e che
erano uscite vincenti dalla Guerra civile degli anni 1943-1945. Prima di allora (dal 1861 al
1946) l’Italia era stata un regno. L’abrogazione della monarchia è stata decisa da un
referendum popolare.
La nuova Costituzione repubblicana è entrata in vigore il primo gennaio 1948. Gli uomini
che scrivevano la Costituzione volevano anzitutto proteggere il paese dal totalitarismo. Così
l’ordinamento politico italiano è stabilito su un equilibrio di poteri (legislativo, esecutivo,
giudiziario) che devono controllarsi e limitarsi a vicenda.
Il sistema politico italiano è democratico e parlamentare. Il Parlamento è diviso in due
Camere: Camera dei deputati (630 membri) e Senato della Repubblica (315 membri elettivi
più membri a vita). Ciascuna Camera si articola in commissioni permanenti, la cui
composizione rispecchia la proporzione dei vari gruppi parlamentari. Le Camere discutono e
approvano le leggi proposte dal Governo, si riuniscono in seduta comune per eleggere il
Presidente della Repubblica che resta in carica per sette anni. Il Presidente della Repubblica
nomina il capo del Governo ( o Presidente del Consiglio dei ministri), che però entra in
carica solo dopo l’approvazione da parte delle Camere. Quest’ultimo detiene il potere esecutivo
mentre il Presidente rappresenta un potere neutro, in quanto non partecipa a nessuno dei tre
poteri, ed è politicamente irresponsabile, poiché la responsabilità politica degli atti che firma è
assunta dagli organi dell’esecutivo proponenti. Il Presidente ha funzioni di garante imparziale
dell’unità nazionale e del sistema costituzionale nel suo complesso, di controllo sul Parlamento
e sul Governo, di garanzia sugli organi che presiede (Consiglio superiore della magistratura e
Consiglio supremo di difesa).
Le due Camere si rinnovano ogni cinque anni con elezioni a suffragio universale. L’età
minima richiesta per votare è di 18 anni per eleggere i rappresentanti alla Camera dei deputati e
25 anni per eleggere i rappresentanti al Senato.
Il Governo è l’espressione della maggioranza parlamentare, cioè delle coalizioni dei
partiti che hanno ottenuto il maggior numero di seggi in Parlamento. Esso si compone del
Presidente del Consiglio, dei Ministri e del Consiglio dei Ministri che costituisce un organo
collegiale a sé stante. La struttura del Governo è integrata da altri organi quali il
Vicepresidente del Consiglio, i Ministri senza portafoglio, i Sottosegretari di Stato. Il
Presidente del Consiglio dirige la politica del Governo e ne è il responsabile, mantiene l’unità di
indirizzo politico, coordina l’attività dei ministri.
In Italia esistono poi degli organi di amministrazione locale. Il territorio italiano è suddiviso
in venti regioni (di cui 5 a statuto speciale), le regioni sono a loro volta divise in province
(95), e le province in comuni. Ciascuna di queste unità amministrative è governata da un
consiglio di rappresentanti. I consiglieri provvedono a eleggere il capo dell’amministrazione
locale che per regioni e province si chiama presidente, e per comuni sindaco.
La Corte costituzionale è l’organo di garanzia costituzionale, creato a tutela della
Costituzione. Sono funzioni della Corte costituzionale, tra le altre: la verifica della legittimità
costituzionale delle leggi, il giudizio su conflitti di competenza tra Stato e regioni.
La funzione giurisdizionale è esercitata dalla magistratura, autonoma e indipendente
rispetto a ogni altro potere, governata dal Consiglio superiore della magistratura.

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