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3. Documenti e archivio
Per gli archivisti il termine documento aveva un’accezione più ampia. Paola
Carucci definisce
documento ogni rappresentazione in forma libera di un fatto o di un atto
relativo allo svolgimento
dell’attività istituzionale, statuaria o professionale di un ente o di una persona.
Un’altra definizione
quella di Mariella Guercio secondo cui il documento è la rappresentazione
memorizzata su un supporto e conservata da una persona fisica o giuridica
nell’esercizio delle sue funzioni di un atto/fatto rilevante per lo svolgimento di
tale attività. La Guercio precisa però che può essere documento d’archivio
anche qualcosa che non è considerato documento in senso stretto né dai
giuristi né dai diplomatisti.
7. L’attività didattica
L’amministrazione archivistica svolge inoltre un’altra funzione, quella didattica,
che fino a qualche
tempo fa si concretizzava nell’attività delle Scuole di archivistica, paleografia e
diplomatica. Negli
ultimi anni inoltre le Soprintendenze hanno organizzato corsi di breve durata
per istruire il personale degli enti soggetti alla vigilanza.
7. ISO 15489
L’Organizzazione Internazionale per gli Standard, organismo federale di più
Stati membri, ha emanato una norma per la gestione documentale, ISO 15489,
appunto. Tale norma si propone di fornire una guida per la gestione dei
documenti e degli archivi in organizzazioni pubbliche o private.
8. Sfoltimento
Con questo termine si intende l’estrazione e l’eliminazione fisica di alcuni
documenti da un fascicolo e da una serie. Ad esempio, dalla serie Concorsi, si
possono eliminare le domande dei candidati una volta scaduto il periodo nel
quale si può ricevere un ricorso.
9. Campionatura
Con questo termine si intende l’eliminazione della maggior parte di una serie,
della quale però si
conserva un campione ridotto. Ad esempio, delle denunce dei redditi si
conserva un campione non
inferiore all’1%.
2. La descrizione archivistica.
Gli strumenti descrittivi servono a tutelare il materiale per consentire l’accesso
ai documenti
archivistici. In base alle fasi di vita dell’archivio, troviamo:
· Mezzi di corredo coevi, ossia nati contemporaneamente ai documenti grazie
allo stesso
produttore
· Mezzi di corredo o strumenti di ricerca posteriori, realizzati da persone diverse
dal produttore
In base all’oggetto del mezzo di corredo, invece, troviamo:
· Strumenti relativi a più archivi (censimenti, guide)
· Strumenti relativi al singolo archivio ( elenchi, inventari)
· Strumenti relativi al singolo documento (trascrizioni, sunti, schede)
4. Censimento
Con il termine “censimento” si intende uno dei mezzi di corredo archivistico
che elenca tutti gli archivi di un certo tipo esistenti in un determinato territorio.
Può essere pubblicato, ma di solito è un documento preparatorio alla guida.
La realizzazione di un censimento prevede una serie di operazioni scientifiche:
- Realizzazione di un campo d’indagine
- Indagini bibliografiche volte a conoscere sia il profilo giuridico della tipologia
dei produttori
oggetto del censimento, sia l'esistenza e le vicende dei singoli produttori
- Piano di rilevazione che comporta il reperimento delle risorse finanziarie e
l'organizzazione delle
risorse umane (pianificazione anche economica)
- Definizione di una scheda di rilevazione, che può essere anche informatica
- Raccolta dei dati, che può essere effettuata sia su materiale già disponibile sia
tramite sopralluoghi
- Rielaborazione dei dati
5. Guide
Esistono vari tipi di guide: settoriali, tematiche, topografiche, d’istituto.
Le guide settoriali sono un mezzo di corredo attraverso il quale si descrivono
tutti gli archivi di un certo tipo esistenti in un determinato territorio.
Solitamente pubblicate, si compongono di un’introduzione, che contiene i
criteri di individuazione, le schede descrittive dei singoli archivi, l’indice dei
nomi di persone e di famiglie, località, istituzioni e autori citati.
Le guide tematiche sono un mezzo di corredo attraverso il quale si elenca e
descrive il materiale
relativo ad un determinato tema di ricerca, sia esso un intero archivio, una
serie, una singola unità
archivistica. La guida tematica è di difficile realizzazione in quanto è difficile
censire tutto l’esistente su un dato argomento. Di solito sono destinate alla
stampa.
Le guide topografiche sono un mezzo di corredo attraverso il quale si facilita la
collocazione fisica di un archivio, di una serie o di un pezzo all’interno di un
istituto di conservazione. Serve soprattutto per il servizio interno di
reperimento. È utile in caso di trasferimento del materiale da una sede all’altra.
È costituita da piante dettagliate dei locali.
Le guide d’istituto sono un mezzo di corredo attraverso il quale si descrive in
modo logico e sistematico i fondi in esso conservati; sono pochi gli istituti ad
avere una propria guida.
6. Elenco
Con il termine “elenco” si intende il mezzo di corredo archivistico che descrive
un archivio del quale non ricostruisce, a differenza dell’inventario, l’ordine e la
struttura. Un elenco è analitico quando fornisce una descrizione critica, mentre
viene definito di consistenza quando fornisce una descrizione sommaria.
7. Inventario
Con il termine “inventario” si intende il mezzo di corredo redatto al termine di
un processo critico di riordino (riordinare secondo l’ordine originario, non quello
attuale) di un archivio. È costituito da un’introduzione generale, riguardante la
storia del produttore e le vicende dell’archivio, una sezione descrittiva, nella
quale le singole unità dell’archivio vengono raggruppate in serie, introdotte da
un cappello, e dall’indice dei nomi. L’inventario, quindi, a differenza dell’elenco,
presuppone un riordino dei documenti; l’inventario in definitiva non è solo un
elenco, sia pure analitico, di descrizioni dei singoli pezzi, ma ricostruisce il
funzionamento dell’archivio nella sua organizzazione originaria.
Per quanto riguarda il riordino, bisogna elencare i passaggi che producono
questo effetto:
· Schedatura preliminare, anche sommaria (preferibile partire dai pezzi legati)
che porta alla
stesura di una prima schedatura contenente n° provvisorio, titolo, estremi
cronologici,
descrizione fisica;
· Tenere a mente le denominazioni gergali, utili per ricostruire il sistema
dell’archivista originale.
L’inventario deve considerare solo l’archivio storico e non quello di deposito, in
quanto in quest’ultima parte non è avvenuto ancora lo scarto.
9. Regesto
Si intende con il termine “regesto” la descrizione critica dell’azione giuridica. Si
adottano le stesse
regole ortografiche dell’edizione critica.
10. Sunto
Il sunto è la forma più discorsiva del regesto.
11. Scheda
Preferibile a volte al regesto, consiste in una schedatura sistematica di un
gruppo di documenti, che può assumere anche l’aspetto di una base di dati (es.
schedario testamenti, schedario dei procuratori di S. Marco)
12. Indice
Con il termine “indice” si intende l’elenco in ordine alfabetico dei nomi di
categorie determinate
(persone, famiglie, località, istituzioni, cariche, materie, merci). Un indice deve
essere sempre critico e normalizzato, le varianti vanno ricondotte al lemma
principale e gli omonimi vanno disambiguati. Nella costituzione di un indice
vanno seguite le norme dello standard ISAAR (CPF).