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Criterio superato, quello che conta è la capacità complessiva di radicarsi nella realtà e non la dimensione.
- PERSONALI, FAMILIARI: non sono biblioteche ovviamente aperte al pubblico, ma al servizio delle
esigenze che ritroviamo all’interno di nuclei familiari. sulle biblioteche personale si sta aprendo un
filone di ricerca (biblioteche cosiddette di autore appartenenti a personaggi importanti della
cultura, dello spettacolo etc.) dove si individua uno strumento di ricerca importante per studiare la
figura del possessore. Spesso poi le biblioteche personali finiscono nelle biblioteche pubbliche,
statali, universitarie per lascito o dono.
La BIBLIOTECA FAMILIARE è una biblioteca che mette insieme interessi di più componenti della
famiglia o di una generazione all’altra. Quando si parla invece di BIBLIOTECA PERSONALE, si parla di
una biblioteca messa in piedi, costruita ed usata da una singola persona.
- STATALI: gestite, finanziate rette dello stato, in particolare il MIBAC. Molte di queste biblioteche
hanno un profilo storico-conservativo.
- ENTI LOCALI
- UNIVERSITÀ
- SCOLASTICHE
- ACCADEMIE, FONDAZIONI O ISTITUZIONI CULTURALI
- ENTI AMMINISTRATIVI
- ENTI POLITICI\SINDACALI
- ENTI DI RICERCA
- DI AZIENDE
- COMUNITA’ RELIGIOSE
Criterio più mirato e preciso, trasversale al precedente. La storia istituzionale delle biblioteche è
importante, però è opportuno capire a chi si rivolgono queste biblioteche (che non possono essere
destinate a tutti: ES. una biblioteca comunale deve svolgere gli interessi di tutte le fasce di età , cosa
che invece non deve necessariamente fare una biblioteca universitaria, destinata perlopiù a docenti e
studenti)
In questo caso quello che conta non è l’appartenenza istituzionale. Quando parliamo di utenza
pensiamo sempre ad una istituzione in particolare, le biblioteche però tendono sempre di più ad aprirsi
alle richieste di altri soggetti appartenenti ad altre istituzioni (ISTITUZIONE: la totalità delle persone che
formano la comunità di riferimento della biblioteca – es: biblioteca universitaria: utenza istituzionale
tutti gli studenti e i docenti di quella università, biblioteca comunale tutti i cittadini di quel comune
sono l’utenza istituzionale)
- Biblioteche orientali: si sviluppano all’interno delle prime civiltà che hanno fatto usa della scrittura,
parliamo quindi di Mesopotamia, Egitto. 5000 a.C., sono arrivate fino a noi biblioteca che
conservano tavolette di argille incise, che veicolano documenti prettamente di carattere
amministrativo. Diciamo che le prime biblioteche sono perlopiù ARCHIVI: conservano documenti di
carattere amministrativo, a scopo di consultazione, e rappresentano una delle forme
dell’esercitazione del potere. Molto tempo dopo, a partire dal 2500 a.C., le tavolette ospiteranno
anche testi letterari. Più avanti ancora gli egizi sostituiscono la tavella di argilla al rotolo di papiro,
che si mostra più efficace ed economico delle tavolette, nascono nuove tecniche scrittorie (calamo,
inchiostro) anche se il papiro si conserva meno facilmente rispetto alle tavolette di argilla
- Biblioteca di Alessandria: 280 a.C. periodo in cui la dinastia dei Tolomei fonda la B. di Alessandria
(ispirata da Demetrio Falereo), che arriverà ad ospitare qualcosa come dai 500 ai 700 mila papiri. A
tutti gli effetti assomiglia ad una biblioteca, anche se è uno spazio nel quale non solo si conservano
questi papiri, ma ci si lavora anche. Si sviluppano nella biblioteca di Alessandria delle attività che poi
caratterizzeranno anche le altre biblioteche nel corso del tempo (attività filologica, di traduzione e
catalogazione). L’obiettivo è quello di conservare almeno un esemplare di tutte le opere esistenti
scritte o tradotte in greco: in parte i papiri venivano acquistati, un’altra parta veniva sequestrata
alle navi che facevano scalo. Esistono molti saggi che narrano la storia della B di Alessandria, passò
attraverso varie distruzioni (una pare anche ad opera di Giulio Cesare) fino alla conquista araba del
642 d.C. qui finisce la storia gloriosa di questa biblioteca. Nel 2002 è stata inaugurata la nuova
biblioteca Alessandrina, ed è importante sia dal punto di vista architettonico e perché è una
biblioteca che punta molto sulla conservazione del digitale.
- Biblioteche romane
- Lo sciptorium
- Biblioteca umanistica
- Il Vaso librario