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BIBLIOTECONOMIA LEZ 6

FUNZIONI DEI BIBLIOTECARI

Distinguiamo un aspetto valoriale, tendenzialmente la biblioteca tende alla gratuità come principio di
fondo, in quanto credono nella circolazione dei saperi, quindi anche nel caso del prestito interbibliotecario
è per scambi gratuiti. Come si concretizzano? Con la regola dell’oggi presto a te e domani presti a me.

Per ragione di sostenibilità economica però non è sempre possibile: diverse possibilità: la biblioteca che
presta chiede il rimborso delle spese postali ,

la biblioteca che chiede il libro può chiedere all’utente che chiede il libro il rimborso delle spese di
spedizione.

Prima si usava il rimborso sotto forma di francobolli, ora si rimborsa tramite un versamento postale delle
spese sostenute.

1- Governo della spesa. Le biblioteche sono realtà organizzativa in cui si spendono soldi, spesso soldi
pubblici. Alcune biblioteche operano in autonomia di bilancio: consiglio tecnico scientifico che
approva il bilancio, in altri casi non godono di questa autonomia, parliamo ad esempio delle
biblioteche comunali, i quale pagamenti passano per gli uffici contabili dell’ente. Quando i soldi non
bastano le biblioteche cercano fondi al di fuori dell’istituzione bibliotecaria: si dotano di piani
strategici di found racing, aiuti sponsorizzazioni di varie natura, come bandi pubblici o bandi
europei. Attività molto complessa e confezionare progetti convincenti e poi gestire e rendicontare
le spese. Senza competenza è difficile affrontare passaggi di questo genere. Quindi gestione
complessa dei finanziamenti e ricerca di altri finanziamenti.
2- Rendicontazione dei servizi erogati e delle attività svolte: trasparenza e chiarezza, con la corretta
comunicazione di cosa la biblioteca fa, sia agli utenti che agli enti.

3- Partecipazione a reti, a consorzi e a progetti di cooperazione con altre biblioteche e altri soggetti:
a) a fini di condivisione e scambio di risorse documentarie e catalografiche, dati, processi
operativi, conoscenze ed esperienze professionali; b) per la realizzazione di servizi, attività ed
eventi di interesse collettivo
4- Cooperazione inter bibliotecaria, ossia tra biblioteche diverse per costruire percorsi comuni,
tramite lo scambio di risorse. Il primo terreno di cooperazione è l’allestimento di piattaforme
catalografiche comuni (MULTI OPAC), in cui gli utenti possono interrogare i cataloghi di più
biblioteche contemporaneamente. Il MULTI OPAC permette di avviare anche procedure di prestito
inter bibliotecario. Se un libro non è presente in biblioteca, questa può contattare le biblioteche
partner e prenderlo in prestito. La cooperazione permette prezzi più bassi e tempi rapidi. La
biblioteca infatti non opera mai da sola, ma si affida alle altre che colmano l’elemento di fragilità o
economica o di risorse.
5- SBN: servizio bibliotecario nazionale, è una grande piattaforma catalografica a cui tutte le
biblioteche italiane possono registrarsi gratuitamente e che permette facilmente scambi inter
bibliotecari. Il documento viene catalogato dalla prima biblioteca che ne entra in possesso. Il codice
di catalogazione viene poi catturato dalle altre biblioteche e affiancato dal codice di collocazione,
che ne individua la posizione fisica in biblioteca.

Oltre all’SBN, vi sono altri canali di comunicazione: Tendenzialmente le biblioteche non costruiscono
rapporti diretti con gli editori, ma Passano attraverso la mediazione o delle librerie, per i piccoli acquisti, o
delle COMMISSIONARIE, che sono agenzie di grandi dimensioni, nel caso di grandi acquisti. Nella fase di
primo allestimento di una collezione documentaria è possibile però stabilire contatti con singoli editori e
procedere all’acquisto non di singoli libri, ma di intere collane a prezzo fortemente ribassato.
LE FUNZIONI DEI BILIOTECARI SECONDO LANKES

Autore contemporaneo, americano, sta sviluppando una sua linea di pensiero attorno alle b. e la loro
funzione

Egli insiste sul fatto che al centro del discorso biblioteca debbano essere collocati i bibliotecari e non le
biblioteche. Considerare le biblioteche come un insieme di competenze biblioteconomiche affidate ai
bibliotecari. Non è tanto la capacità di offerta della biblioteca, la gestione tradizionale dei servizi, ma la
capacità dei bibliotecari di muoversi fuori dalle pareti della biblioteca, all’interno della propria comunità e
capacità di attivare le CONVERSAZIONI, ovvero flussi di comunicazioni tra biblioteconomia, e utenti che si
sviluppano dove gli utenti vivono operano e lavorano, e producono creazione di nuova conoscenza.

Il cuore della biblioteconomia non sono le procedure di accesso o i materiali, ma è lo sviluppo di una
conversazione, ovvero creazione di apprendimento e conoscenza. Questa teoria è raccolta nel libro Atlante
della biblioteconomia moderna. Questa teoria offre una chiave di lettura del passaggio da mediatore a
facilitatore. Il bibliotecario non è chiamato solo a procurare libri, ma a facilitare la circolazione delle
conoscenze in altri modi, come la conversazione, che è uno stimolo intellettuale molto potente. Oggi,
dunque, il bibliotecario è sia mediatore, sia facilitatore.

LA PROFESSIONE BIBLIOTECARIA COME PROFESSIONE INTELLETTUALE

Legge 4\2013 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PROFESSIONI NON ORGANIZZATE

Ovvero si fa riferimento a quelle professioni che non riconoscono al loro interno ordini professionali o
collegi. Tra queste le professioni dei beni culturali. Riordino di questi settori professionali:

bisogna che un ente di normazione tecnica provveda a definire i profili professionali e i requisiti di
conoscenza, abilità e competenza necessari allo svolgimento di queste professioni. Affida ad associazioni
professionali o a enti certificatori il compito di attestare la corrispondenza tra l’attività svolta da una
persona e questo quadro di conoscenze definite dalla norma tecnica. Nel caso dei biliot. Questa
attestazione passa o attraverso l’AIB o un ente certificatore. La norma tecnica di riferimento per la
professione bibliotecarie è:

NORMA UNI 11535\2014: riguarda il singolo profilo professionale dei bibliotecari. Le UNI non sono leggi
dello stato ma norme tecniche sui Requisiti per esercitare questa professione.

Tre cose:

- Conoscenza: Risultato di un processo di apprendimento


- Abilità: capacità di applicare le conoscenze alla soluzione di problemi. TEORIA E PRATICA SI
SALDANO.
- Competenza: l’applicazione di conoscenza e abilità alla soluzione di problemi in uno specifico
campo.

DECRETO MIBAC 20 MAGGIO 2019: PROCEDURA PER LA FORMAZIONE DEGLI ELENCHI NAZIONALI di
alcune professioni tra le quali appunto la professione dei bibliotecari, archeologo archivista.

Quadro di competenze articolato per fasce di esercizio professionale di diverso livello di inquadramento
e quindi anche i requisiti necessari per l’esercitazione della professione.
REQUISITI SECONDO LA NORMA UNI 11535

- Progettazione e sviluppo delle raccolte


- Trattamento e ordinamento dei documenti
- Descrizione e indicizzazione dei documenti
- Conservazione e tutela dei doc
- Acquisizione e gestione della strumentazione
- Servizi agli utenti e promozione
- Progettazione, valutazione e gestione
- Gestione risorse umane e finanziarie e del patrimonio
Uso di questi termini un poco superato. Risorse umane: INSIEME DELLE PERSONE, STAFF DI UNA
ORGANIZZAZIONE. PATRIMONIO: insieme delle raccolte documentarie che costituiscono l’offerta
della biblioteca. Patrimonio: accompagnato da un attributo. ES. Patrimonio bibliografico
- Studio e ricerca nel campo della biblioteconomia e delle discipline affini e collegate.

CODICE DEONTOLOGICO DEI BIBLIOTECARI

Di questo parliamo quando trattiamo la parola DEONTOLOGICO: una serie di doveri che impegnano
moralmente chi esercita determinate professioni.

DOVERI

- VS GLI UTENTI: diffusione delle conoscenze, diritti di accesso ai documenti e conoscenze in generale
e anche che agli utenti bisogna offrire opportunità di sviluppo. Anche la riservatezza della privacy
rientra tra i doveri dei bibliotecari.
- VS I DOCUMENTI: l’aspetto della conservazione e della diffusione dei documenti. - RANGANATHAN-
- VS LA PROFESSIONE: i bibliotecari si impegnano ad onorare la professione, rispetto e vocazione
verso l’esercizio consapevole della professione.

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