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Biblioteche accademiche

Consorzi (interuniversitari): Organizzazioni di tipo consortile alle quali si associano più sistemi bibliotecari di
ateneo, + uni, per trovare una linea comune soprattutto sul versante della acquisizione delle risorte
elettroniche, le quali sono molto costose, riviste, banche dati, licenze per accedere a queste riviste. Le
università, i sistemi bibliotecari delle uni, si sono riuniti e hanno deciso di formare questi consorzi i quali
negoziano per tutti i sistemi bibliotecari aderenti alle condizioni delle risorte elettroniche.
Sono nati i consorzi e c’è stato maggiore potere contrattuale.
Grazie ai consorzi, le condizioni di fornitura di periodici elettronici e banche dati alle biblioteche
accademiche sono migliorate. (Prima se non ti abbonavi più l’anno dopo perdevi anche quello dell’anno
precedenti)
E’ nato un gruppo di coordinamento per le ricerche elettroniche: CARE, oggi si occupa per cono delle
biblioteche accademiche italiane, di stipulare contratti vantaggiosi con gli editori o distributori e le
commissionarie, soggetti che procurano al cliente biblioteca alcune risorse.
Le biblioteche accademiche non operano solo all’interno dell’università ma anche con le altre università.
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Attività delle biblioteche accademiche

 Raccolte e collezioni fisiche e digitali:


 Accessi: Favorire in ogni modo l’accesso a questi documenti da parte degli utenti:
o Opac, catalogo elettronico della biblioteca,
o discovery tools, consente con una sola di ricerca di accedere a tutte le risorse dell’ateneo,
ingloba anche l’opac,
o scaffale aperto, non è presente in tutte le biblioteche accademiche, è uno strumento che
agevola l’accesso degli utenti all’offerta documentaria ,
o prestiti, locali, inter bibliotecari
o fornitura documenti, un tempo attraverso le fotocopie adesso attraverso le scansioni
semplicemente di una singolo articolo non posseduto nella biblioteca di riferimento
dell’utente;
o risorse elettroniche e banche dati.
 Digitalizzazione:
 Consultazione in sede:
 Reference e formazione degli utenti: Insieme di attività di informazione, di consulenza di assistenza
da parte dei bibliotecari ai lettori, e attività di formazione degli utenti. Trasferimento di ricerca
documentaria, di localizzazione delle risorse documentare, di recupero di queste risorse e di uso
consapevole di quello che si trova e si legge e insieme a questo di una sorta di capacità di
sviluppare un pensiero critico, per quanto riguarda le fake news, le manipolazioni. Imparare ad
usare le fonti e arrivare a qualcosa di serio e di approfondito intorno all’argomento è una qualità
che si acquisisce. Capacità di valutare i testi, di non accontentarsi di lavorare in superfice.
 Tutela e conservazione
 Eventi e mostre

 Accesso aperto: La conoscenza come bene comune: si intende che la conoscenza è un bene per
tutti senza esclusioni. Quindi non esclusivo e non sottraibile. La conoscenza non deve essere
privatizzata. Sulla base di questo concetto si è sviluppato un movimento che mira a favorire la
condivisione e lo sviluppo della conoscenza scientifica garantendo il libero accesso alla ricerca senza
licenze. Movimento nato all’interno dell’università, accedere alla conoscenza senza troppi limiti e
senza dover sostenere dei costi troppo elevati. Rendere disponibile la conoscenza, un movimento
che si sviluppa e comincia a mettere dei punti fermi, che affianca le politiche consortile e trova la
partecipazione delle biblioteche accademiche. Oggi riconosciute.
In particolare facciamo riferimento a 2 tipologie di accesso aperto:
o Realizzazione di archivi istituzionali o di archivi disciplinari, gestiti da società scientifiche.
All’interno di questi archivi gli studiosi depositano i prodotti della loro attività, a volte ancora prima
di consegnarli ad un autore privato; Questo con grande vantaggio per la circolazione delle
conoscenze. La maggior parte delle università e alcune delle società scientifiche gestiscono propri
archivi istituzionali all’interno dei quali i professionisti che aderiscono a quell’associazione
scientifica depositano una parte molto significativa della loro produzione. Negli ultimi anno negli
archivi istituzionali si trovano anche i materiali di un corso, le tesi di laurea magistrale, ecc.
o Riviste ad accesso aperto: Riviste scientifiche per la quale non si versa una quota. Una parte della
ricerca scientifica viene pubblicata nelle riviste ad accesso aperto, non si paga una licenza.
Ovviamente bisogna saper distinguere quali sono quelle di qualità e quali meno.
 Supporto alla comunicazione scientifica e alla valutazione della ricerca: scambio di idee tra chi fa
ricerca. La ricerca viene valutata in campo nazionale e in campo internazionale. VQR, ciclo di
valutazione basato su criteri per valutare i prodotti della ricerca.
Le biblioteche accademiche sono coinvolte.

Biblioteche pubbliche locali


Servizio bibliotecario che ha un raggio di azione territoriale, che viene localmente finanziato anche con
sussidi he arrivano dalla regione. Servizio che guarda a tutti i cittadini, alla loro generalità non a
particolari categorie, servizi per tutti , molto spesso questi servizi sono collegati con altri sempre in
ambito locale. Naturalmente in ragione di queste caratteristiche, le biblioteche pubbliche, più delle
altre, puntano moltissimo ad allargare la propria utenza, lavorano per conquistarla, per trasformare gli
utenti potenziali in utenti reali, convivere il cittadino ad utilizzare la biblioteca. In Italia sono l’8% delle
persone utilizza le biblioteche i tassi di lettura sono i più bassi in Europa. Le biblioteche pubbliche sono
le biblioteche più vicine al cittadino. (Inghilterra le public library sono frequentate abitualmente).
In Italia non esistono biblioteche regionali, le regioni svolgono dei compiti che riguardano le
biblioteche soprattutto per quanto riguarda l’ambito legislativo, ma non gestiscono
direttamente le biblioteche. (Tranne per alcune regioni valle d’Aosta ecc.) Le regioni si
occupano di raccogliere dati statistici, organizzano corsi di formazione per i bibliotecari,
contribuiscono a finanziare la costruzione di edifici, ecc.

 Leggi regionali e compiti delle regioni


 Biblioteche provinciali (pochissime)
 Biblioteche comunali (migliaia)
 Biblioteche consortili e sistemi bibliotecari territoriali , la logica di sistema a proposito le
biblioteche accademiche che operano all’interno dello stesso ateneo è stata adottata anche per
organizzare sistemi su base territoriale, rete di collaborazione tra le biblioteche dei comuni
della stessa provincia, Questa rete di cooperazione permette di gestire meglio il prestito inter
bibliotecario, di allestire cataloghi collettivi, una sola consultazione per interrogare tutte quante
le biblioteche che aderiscono alla rete.

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