VOCABOLI
la norma del diritto privato dell’UE prevale sempre su tutti gli Stati dal
1964 > meccanismo accettato dagli stessi Stati (alcuni hanno anche
cambiato la propria costituzione. Lo Stato italiano ha ad esempio due
articoli che riguardano l’UE: art. 11 e 117. L’attuale capo di governo,
Giorgia Meloni, vuole eliminare il primato dell’UE
Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa (2004 > non
entrato in vigore)
• prevedeva la risoluzione di alcuni trattati:
1. modificare la Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE da non
vincolante a vincolante, riscrivendo gli articoli del trattato
stesso
2. eliminare il gap dell’UE e della Comunità Europea > queste
due organizzazioni vengono fuse insieme x crearne una nuova:
si parla solo di Unione Europea
3. stabilire un proprio inno e bandiera per l’UE
4. chiamare gli atti normativi “leggi” e non più direttive o
decisioni o regolamenti
5. creare una nuova figura > Ministro degli Affari Esteri
6. coinvolgere direttamente il P.E. nelle decisioni
dell’UE
• va in ratifica dopo una lunga discussione > la firma avvenne il
29/10/2004 a Roma (come nel 1957)
• finora l’UE comprende 25 Stati > si sono aggiunti 10 nuovi Stati
• fine maggio-inizio giugno 2005 > Francia e Olanda bocciano la
ratifica attraverso un referendum popolare.
!!! per approvare un trattato tutti gli Stati devono ratificarlo
• inizio 2007 > 18 ratifiche su 25
• motivi della mancata ratifica da parte degli Stati:
1. il trattato rischiava di annullare le identità statali
attraverso l’istituzione di un’unica costituzione in Europa
2. nuova scelta lessicale dei trattati, attraverso l’uso del
termine “leggi” invece di direttive, decisioni o regolamenti
> aspetto che spaventò molto
3. la creazione di un Ministro degli Affari Esteri non fu gradita,
poiché una figura già presente in ogni Stato membro
4. problema inno e bandiera > ogni Stato ha un suo inno e
bandiera che caratterizza l’identità di questo. Nella nostra
costituzione si affronta questi due temi nell’articolo 12
BREXIT
• Oltre tre anni e mezzo: una strada lunga e punteggiata da incognite
quella che ha portato dal referendum del giugno 2016 all'uscita del
Regno Unito dall'UE il 31 gennaio 2020
• Dal Trattato di Lisbona (art.50) gli Stati hanno il diritto di
recesso ed è ciò che è avvenuto con la Gran Bretagna
• Per prima cosa lo Stato deve segnalarlo al Consiglio Europeo ed è in
seguito necessario negoziare la modalità di recesso (la sua uscita)
attraverso un accordo di recesso > se questo non dovesse accadere,
due anni dopo la notifica, lo Stato uscirebbe comunque, a meno che il
Consiglio non decida di attuare una proroga per dare più tempo allo
Stato
• Se lo stato volesse di nuovo aderire nell’UE, tale richiesta dovrebbe
rappresentare tutti i principi fondamentali richiesti dall’articolo 49 x
quanto riguarda la procedura di adesione
• Perché la Gran Bretagna è uscita dall’UE?
Þ Il referendum popolare avvenne il 23 giugno 2016 con
il Primo Ministro David Cameron > il 51% della
popolazione (maggior parte dei cittadini che provengono
dalle campagne) votò a favore x l’uscita del Paese. Londra
e le grandi città votarono contro la brexit
Þ Theresa May notificò al governo la decisione di uscita il 29
marzo 2017 > dando due anni di tempo x uscire (accordo
di recesso con Varney), salvo proroghe da parte del Consiglio
Þ 25 novembre 2018 > 80% dell’accordo era stato
perfezionato, non avendo trattato però i temi più importanti e
complicati
Þ Nasce un movimento contro la brexit, da parte dei
cittadini europei che vivevano nel Regno Unito
Þ 20 marzo 2019 > l’accordo di recesso non venne raggiunto,
x questo, T. May chiede all'UE una proroga fino al 30 giugno.
L'UE offre due date: il 22 maggio se l'accordo è approvato,
altrimenti il 12 aprile. Ciò avviene a causa del tema delle
frontiere con l’Irlanda del Nord: le frontiere vennero
ripristinate e ciò voleva dire ristabilire i controlli. Questo fu
motivo di grande tensione e scontro tra Inghilterra e Irlanda
del Nord > ciò portò ad atti terroristici
Þ Fine 2019 > violazione impegni assunti: dopo due anni la
G.B. non riuscì ancora ad uscire dall’UE, a causa dei
malesseri all’interno del governo
Þ La proroga venne allungata fino al 31 gennaio 2020
Þ Il referendum popolare venne fato anche nel 2020 con
Boris Johnson che fu di nuovo a favore della fuoriuscita
dall’UE
Þ Il 1° febbraio 2020 la Gran Bretagna esca dall’UE e viene
considerata uno Stato terzo > ma fino al 31/10/2020 deve
ancora rispettare del mercato interno dell’UE > periodo di
transizione che darà a amministrazioni, imprese e cittadini
il tempo di adeguarsi e l'UE e il Regno Unito avranno il tempo
di negoziare le relazioni future. Questo periodo può essere
prorogato una volta, fino a uno o due anni, ma deve
essere deciso mediante un accordo reciproco UE – Regno
Unito entro il 1° luglio 2020. Durante il periodo di
transizione, il diritto UE continuerà ad applicarsi al e nel
Regno Unito. L’UE tratterà il Regno Unito come se fosse uno
Stato membro, ad eccezione della partecipazione alle
istituzioni e alle strutture di governance dell’UE.
Þ Nel frattempo, era necessario risolvere due problemi:
1. Il diritto di pesca nel Regno Unito > i pescatori
francesi pescano nelle acque territoriali inglesi > grande
fonte di reddito x la Francia
2. Problema delle frontiere > bisognava ridividere
l’Irlanda dall’Inghilterra e questo causò grande
malcontento e disequilibrio nella Nazione. Ad oggi non
vi è presente una frontiera in terra, ma bensì una
frontiera in mare. Venne scelta un’area doganale
esterna, nelle acque dell’Irlanda del Nord. In questo
modo, il controllo delle merci avviene o su mare o nei
porti, ma mai all’interno dell’Irlanda. L’UE ha garantito
un’agevolazione x quanto riguarda la tassazione delle
merci, ma il controllo è passato ad essere più serrato,
causando un aumento dei costi, poiché è necessario
possedere documenti moto dettagliati x l’entrata e la
fuoriuscita delle merci > grande rallentamento.
Ad oggi, le persone che vogliono entrare nel Paese
necessitano di un visto se decidono di restare x più di tre
mesi oppure se la durata supera i sei mesi è anche
necessaria una copertura sanitaria
Þ Percorso ultimato il 24/12/2020
GLI ORGANI
• Permettono l’UE di svolgere il proprio lavoro, creando normative
• Sono portatori di interessi diversi
• L’articolo 13 del Trattato sull’UE afferma che le istituzioni attuano
una leale cooperazione e che:
Þ L’UE ha dal 1965 un insieme di organi UNICO
Þ Gli organi hanno lo scopo di raggiungere gli obbiettivi
prefissati nel trattato
Þ Le ISTITUZIONI sono gli organi di maggior rilievo, sono 7 e
caratterizzano l’UE (non sono gli unici organi
dell’organizzazione, ma sono quelli che fanno funzionare l’UE):
1. PARLAMENTO EUROPEO
2. CONSIGLIO o CONSIGLIO DEI MINISTRI o
CONSIGLIO DELL’UE > NON confondere col Consiglio
d’Europa e col Consiglio Europeo
3. COMMISSIONE
4. CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UE
5. BANCA CENTRALE EUROPEA
6. CONSIGLIO EUROPEO
7. CORTE DEI CONTI
Þ Sono 7 dal Trattato di Lisbona, prima erano 5 > gli organi
trasformati in istituzioni sono il Consiglio Europeo e la
Banca Centrale Europea
Þ L‘art.13 ribadisce continuamente il principio di attribuzione e il
principio di cooperazione
Þ L’UE ha promosso anche strumenti giudiziari che agiscono
nei confronti delle istituzioni che non attuano il principio di
leale cooperazione
Esistono altri organi:
• COMITATO ECONOMICO SOCIALE
• COMITATO DELLE REGIONI
Consiglio Europeo
• Se ne parla x la prima volta nell’Atto Unico Europeo, ma la sua
applicazione avviene col Trattato di Maastricht nel 1992
• È un organo politico
• Prima del ’92 venivano comunque fatti incontri di natura politica
fra gli Stati, ma questi incontri erano informali e avvenivano tra i
Capi di Stato della Cooperazione Europea. Ciò succedeva quando
si riscontravano divergenze tra gli Stati: la prima riunione politica
avvenne nei primi anni ’60, dopo che la Gran Bretagna chiese di
entrare nell’UE > questo fu un grande problema x la Francia (con
presidente De Gaulle). Questa situazione venne sbloccata solo
attraverso una riunione che aveva lo scopo di confrontarsi x capire quali
fossero gli ostacoli che avrebbero inciso sull’O.I. con l’eventuale entrata
del Regno Unito nell’UE. Inizialmente questi incontri erano chiamati
VERTICI e venivano convocati al bisogno x risolvere le divergenze
tra gli Stati, ma più cresceva l’o.i. e più spesso avvenivano gli incontri
informali x creare uno sviluppo armonioso fra gli Stati
• Nel 1974 si decise di dare una formalità a questi incontri > 3 volte
l’anno, x ogni anno, venne deciso di fare queste riunioni che si
sarebbero chiamate “CONSIGLIO DELLA COMUNITÀ A
TITOLO DELLA COOPERAZIONE POLITICA” > la cooperazione
politica era l’obbiettivo principale di questi incontri
• Con Maastricht nasce l’UE e vengono introdotte nuove politiche > x
questo, serviva un organo necessario a regolare gli incontri
• Così, nel 1992 nasce il CONSIGLIO EUROPEO che non è un organo
della CE, ma si occupa della PESC e del CIGAI
• Solo col Trattato di Lisbona la CE e l’UE vengono distinte e, per ciò,
si parlerà dell’Unione Europea come unica organizzazione
internazionale a cui fare riferimento. In più con questo trattato il
Consiglio Europeo venne introdotto all’interno delle istituzioni
fondamentali che regolano l’UE
• Ad oggi, la disciplina del Consiglio Europeo si trova in parte
nell’articolo 15 del Trattato sull’UE e negli articoli 235-236 del
Trattato sul Funzionamento dell’UE
• È composto da:
1. I Capi di Stato o di Governo
2. Il suo Presidente > viene scelto dal Trattato di Lisbona dai
componenti del Consiglio Europe, restando in carica per 2 anni e
mezzo. Egli ha un ruolo fondamentale, poiché rappresenta il
suo organo e ha l’onere di gestire e coordinare le riunioni
3. Il Presidente della Commissione > fa gli interessi dell’o.i.
• Questa viene definita una “composizione ibrida” x i diversi
rappresentanti che partecipano al consiglio
• Partecipa anche l’Alto Rappresentante della PESC che è anche il
vicepresidente della Commissione Europea > monitora e verifica
le scelte del secondo pilastro
• Si riunisce 2 volte a semestre, cioè 4 volte l’anno a Bruxelles >
può anche riunirsi più volte ma solo in via straordinaria, come nei casi
di emergenza
• La riunione viene aperta dal Parlamento dell’UE, più precisamente
dal Presidente del P.E. che manifesta le esigenze dei cittadini
• Analizza le politiche dell’UE e indica gli obbiettivi da raggiungere > è un
organo di impulso, poiché stabilisce quali sono le priorità e i suoi
obbiettivi
• Non esercita una funzione legislativa
• Le riunioni si concludono dopo 2 giorni attraverso un documento
specifico chiamato “CONCLUSIONI DEL CONSIGLIO
EUROPEO”> deve far sì che le istituzioni raggiungano i loro obbiettivi.
Se questo documento dovesse mancare, le riunioni non potrebbero
concludersi. É un documento misto, poiché tratta tematiche diverse da
risolvere
Parlamento Europeo
• È un’istituzione che tutela gli interessi dei cittadini
• La sua disciplina la troviamo in parte nell’articolo 14 del TUE e in
parte negli articoli 223 a 234 del TFUE
• È composto dai rappresentanti dei cittadini dell’UE
• Prima venivano scelti i Parlamentari Nazionali come rappresentanti
del P.E. > ciò però ha portato ad un problema di assenteismo dei
componenti > modalità di selezione che non funziona
• Nel 1976 venne deciso di optare x l’elezione nazionale dei
rappresentanti, che avvenne nel 1979 a suffragio universale
diretto
• Ogni 5 anni avvengono le elezioni negli stessi giorni in tutti gli Stati
(tra il giovedì e la domenica). Lo spoglio delle schede avviene nello
stesso momento: la domenica sera
• Il numero massimo di rappresentanti è di 750 + il presidente >
prima era di 626
• Ad oggi, il numero si è abbassato a 705 a causa della Brexit > i seggi
inglesi sono stati in parte ridistribuiti fra gli Stati
• Il numero dei rappresentanti viene scelto in base al numero di cittadini
x seggio > ad oggi, la Germania ha 96 seggi mentre l’Italia 74
• Il Trattato di Lisbona ha stabilito un massimo di 96 seggi e un
minimo di 6 seggi x Stato
• Nel luglio del 2013 vi erano più seggi dopo l’entrata della Croazia
nell’UE > bisognava aspettare le nuove elezioni per ritornare a numero
750
• Incompatibilità:
1. Se si è membro del P.E., non si può essere membri di altre
istituzioni
2. Se si è membro del P.E., non si può essere membri dei
Governi Nazionali
3. Se si è membro del P.E., non si può essere membri dei
Parlamenti Nazionali (dal 2004)
• Ancora oggi si verifica il problema dell’assenteismo > x questo si è
stabilito che le decisioni saranno valide solo se siede 1/3 dei
componenti del P.E., cioè almeno 250 rappresentanti
• Il lavoro del Parlamento europeo si articola in due fasi principali:
• COMMISSIONI > preparano la legislazione.
Il Parlamento europeo
conta 20 commissioni e due sottocommissioni, ognuna delle quali si
occupa di un determinato settore. Le commissioni esaminano le
proposte legislative. Gli eurodeputati e i gruppi politici possono
presentare emendamenti o respingerle. Le proposte sono anche
discusse all'interno dei gruppi politici
• SESSIONI PLENARIE > adottano la legislazione.
In questa fase
gli eurodeputati si riuniscono nell’emiciclo per esprimere un voto finale
sulla proposta legislativa e gli emendamenti proposti. Di solito si
svolgono a Strasburgo per quattro giorni al mese, ma talvolta
vengono organizzate sessioni supplementari a Bruxelles
• 9 gruppi politici al parlamento europeo > in ogni spicchio vanno a
sedersi i rappresentanti degli Stati membri > divisi in gruppi
politici di appartenenza
• Il P.E. divide i rappresentanti degli Stati in commissioni
permanenti, in totale ce ne sono 2o
• Come vengono formate le commissioni? È necessario ricreare dei
mini-parlamenti cercando di mantenere le proporzioni tra i vari
gruppi politici; così facendo si creano delle realtà più piccole con un
numero ragionevole di persone. Ad ogni commissione viene attribuita
una materia specifica di interesse (sull’agricoltura, sui trasporti,
sull’agricoltura), cosicché quando verranno interpellati per dare
valutazioni, siano pareri competenti
• 704 + presidente > però il lavoro viene svolto in piccoli gruppi
• Il presidente dura in carica due anni e mezzo, è rinnovabile > eletto
dai rappresentanti dei parlamenti europei
• I parlamenti europei durano in carica 5 anni > riunioni del parlamento
europeo:
CONSIGLIO DELL’UE
COMMISSIONE EUROPEA