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Analisi terzo movimento quartetto Beethoven

Antonio Lambresa

Quesito n.1
Il terzo movimento del quartetto op.18 n.2 di Beethoven è in forma tripartita e bitematica (ABA’) è uno
scherzo ovvero l’evoluzione del minuetto nella forma sonata del secondo classicismo e primo
romanticismo.

A. Scherzo Macro-sezione (bb. 1 – 43);


i. Episodio a (bb.01-08)
ii. Episodio b (bb.09-16)
iii. Episodio a’ (bb.17-38)
iv. Coda (bb.39-43)

B. Trio Macro-sezione da (bb. 44 – 85);


i. Episodio a (bb.44-51)
ii. Episodio b (bb.52-59)
iii. Episodio a’ (bb.60-79)
iv. Coda (bb.80-87)

A1. Macro-sezione ovvero scherzo da capo.

Quesito n.2
La composizione è bitematica, scritta in tempo ternario (3/4) e la tonalità d’impianto è Sol Maggiore.

1. La testa del primo tema è esposta dal primo violino con ictus iniziale anacrusico sul levare di bb. 1,
presenta un ritmo dattilo (croma e due semicrome) il movimento melodico procede per gradi
disgiunti. Il primo tema si compone di due semi-frasi 4+4 entrambe di natura affermativa. La prima
semi-frase è nella tonalità di impianto SOL maggiore e procede dalla tonica alla dominante mentre
la seconda semi-frase compie il percorso inverso. Il tema in sé è affidato al primo violino con
risposta del secondo sul tempo debole, mentre la viola e il violoncello procedono in omoritmia in
semiminime puntate.
2. Il secondo tema (bb.44-50) è esposto dal primo violino, prevede ictus iniziale anacrusico sul levare
di bb.44, prevede un andamento più cantabile rispetto al rimo tema, con l’impiego di valori ampi. Il
tema si compone di due semi-frasi affermative (4+4), il movimento melodico procede
prevalentemente per gradi congiunti, prevede l’alternanza di note tenute e note staccate a cui si
aggiunge la presenza dei trilli. Il secondo tema è nella tonalità del IV grado rispetto al primo tema, è
quindi in DO maggiore. Il percorso armonico della prima semi-frase è dalla T verso la SD (IV grado in
primo rivolto bb. 47) mentre la seconda frase procede con una sesta aumentata italiana (in quanto
dominante della dominante a bb. 48) verso la D. (V grado allo stato fondamentale bb. 51). La frase
è orchestrata dando particolare risalto al primo violino ponendo il resto del quartetto in forma di
“accompagnamento” con semiminime staccate in omoritmia.

Quesito n.3
Nella bb.3 vengono impiegate delle appoggiature, prese per salto di quinta e lasciate per grado congiunto
con risoluzione ascendente, dal Do# a Re.

Quesito n.4
A seguito della modulazione in Si Maggiore a bb. 9 il violoncello mantiene il pedale di tonica. Nello
specifico, nelle battute 11 e 12, osserviamo il pedale di tonica al violoncello e il movimento accordo del
primo grado, accordo di dominante su quinto grado e accordo di tonica sul primo grado nelle restanti parti
del quartetto.

Quesito n.5
Nelle bb. 61 a 64 mentre il primo violino suona il secondo tema un’ottava sopra, e la viola esegue un
ostinato in crome che svolge la funzione di pedale figurato, vi è un procedimento imitativo dell’elemento di
risposta in terzine al secondo tema, questo avviene tra il secondo violino e il violoncello, a tre tempi di
distanza ed una 6a sotto.

Quesito n.6
Le due frasi sono l’esposizione del primo tema e la ripresa del tema a 1. Mentre il violino suona il primo
tema un’ottava sopra, dal punto di vista armonico non vi sono notevoli variazioni in quanto il percorso,
accordo di tonica del primo grado, accordo di dominante sul quinto grado, tonicizzazione dell’accordo di
sottodominante sul quarto grado mediante l’impiego della dominante della sottodominante sul primo
grado è in tutto e per tutto uguale a ciò che accade nelle battute da 44 a 47. La vera differenza è nella scelta
di Beethoven di riorchestrare il violino secondo, la viola e il violoncello creando quindi distinzione tra a e a 1
ma mantenendo intatta la struttura armonica e melodica del tema.

Quesito n.7
I segni di ritornello delimitano i singoli episodi e non le macro-sezioni.

Quesito n.8
Alla viola nelle bb.81-85 viene affidato un lungo pedale di tonica, la viola alterna a quest’ultimo dei bicordi
con una seconda voce superiore che scende per grado congiunto dalla tonica alla dominante e definendo il
cambio di arcata sul primo movimento di ogni battuta.

Quesito n.9
La linea melodica del violoncello nelle battute da 83 a 85 è omoritmica (1° specie) rispetto alla voce
superiore della viola e come quest’ultima scende per grado congiunto dal 6° al 2° grado della tonalità
d’impianto, procedendo in rapporto di terza rispetto alla linea melodica della viola.

Quesito n.10
La figurazione ritmica del primo violino nelle battute da 81 a 83 è una hemiola in quanto l’accento ritmico è
scandito ogni due movimenti sul Do staccato al basso definendo un ritmo binario rispetto al ritmo ternario
del brano.

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