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Concertino per Xilofono ( 1° Tempo)

Toshiro Mayuzumi

Biografia:

Toshiro Mayuzumi nasce in Yokohama nel 1929, studiò presso la scuola


musicale di Tokyo e successivamente al Conservatoire “National
Supérieur de Musique” di Parigi e alla “Ferienkurse” a Darmstadt.
Inizialmente era entusiasta della musica occidentale d'avanguardia, in
particolare quella di Varèse, ma a partire dal 1957 si rivolse al
panasiatico (ovvero la tendenza e aspirazione verso la cultura asiatica)
per una nuova ricerca sonora. Per di più, Toshiro fù anche compositore
cinematografico, di cui il film più noto per cui compose la colonna
sonora era “La Bibbia : In the Beginning…”(1966), per il quale è stato
candidato all'Oscar e al Golden Globe per la migliore colonna sonora
originale. Morì nel 1997 a Kawasaki.

Analisi:

Il primo tempo è un Allegro, (intero concerto è composto da Allegro,


Adagietto e Presto), suddiviso in 4 sezioni articolate mediante
variazioni.

- Il primo gruppo tematico (A) della prima sezione (b. 1-17), si


presenta con una scansione ritmica eseguita dal solista di 2
magg., accompagnata da un trillo di 2 magg. eseguito dal
pianoforte accompagnatore, di cui sull’ultimo movimento della
seconda batt. preannuncia una nuova figura ritmica eseguita
alternamente dalla mano destra e sinistra, che si ripresenterà
nelle seguenti variazioni. A partire da batt. 9 la scansione ritmica
del solista e del pianoforte si sposta un semitono sopra,
riproponendo le medesime figure ritmiche precedenti. Da batt 14
il solista esegue un trillo di 2 magg. in contemporanea alla mano
destra del pianista mentre il basso esegue una progressione di
semiminime per di più cromatiche, con un abbellimento finale
del solista per poi passare al nuovo gruppo tematico (B).Questa
nuova sezione tematica B (batt. 18-48), con una successione di
battute di diversa metrica, presenta una nuova cellula ritmica
riproposta e variata per il resto del brano. Da batt. 19 a batt. 24
abbiamo una esecuzione omofona tra accompagnamento e
solista, per poi riprendere la nuova cellula tematica
precedentemente eseguita, con aggiunta di variazioni per 6 batt. e
successivamente 2 batt. di cellule cromatiche mentre
l’accompagnamento propone nuovamente (già da batt. 29) la
scansione ritmica della sezione A variata fino sul battere di batt.
36, dove una scala cromatica da Do a Re apre un’ ulteriore
variazione della cellula ritmica di B a canone tra
accompagnamento e xilofono, per poi ricongiungersi nel terzo
movimento di batt. 38. Da batt. 41 a batt. 49 abbiamo una nuova
variazione della cellula ritmica B traslata un semitono sopra
(Mib), mentre il pianoforte esegue un accompagnamento
ritmicamente preciso e scandito.

- Da batt. 49-100 si ha la seconda sezione, eseguita dal pianoforte


accompagnatore dove ripropone il motivo ritmico (eseguito dal
pianista a batt. 2) sviluppato del gruppo tematico A, inizialmente
accompagnato da un trillo di seconda magg. per 6 batt., per poi
eseguire da batt. 56 delle quintine sugli ultimi movimenti delle
batt. 56, 58, 60 in tal modo da dare un’importanza più ritmica che
melodica all’interno della sezione, per poi concludere con un
abbellimento. Da batt. 62 si ha una variazione metrica in 5/4, di
cui il pianoforte esegue sul primo movimento della battuta un
accordo che funge da punto di riferimento per lo xilofono solista
che da batt.62 a batt. 70 ripropone il motivo ritmico variato e
talvolta sincopato, mentre l'accompagnamento esegue una
successione di accordi con un’importanza più ritmica che
melodica. Da batt. 67 a batt. 80 si ha un dialogo tra
accompagnamento e solista della medesima figura ritmica
variata, suscitando un senso di tensione data la progressione
ritmica e melodica, fino a che a batt. 81 si ha una ritmica omofona
per 2 batt. anticipata da una pausa di croma creando una
sensazione di stasi tra la progressione e l'apice della tensione, che
si congiunge a una progressione discendente ritmica sincopata
del solista accompagnata da una successione di accordi invariati
per 2 batt., mentre il tenore mantiene al basso il La e il basso
scende parallelamente alla progressione discendente del solista,
per poi "risolvere" sul Re sul tempo debole (anticipato da pausa di
croma per dare sempre più tensione) con un glissando a 2 ottave
dello xilofono (re-re), mentre il contralto scende cromaticamente
da Re a Re per 2 ottave. Successivamente (batt. 89 - 97) si ha la
ripresa della cellula ritmica di A sviluppata e modulata per
semitoni ogni 2 batt. (Re ,Mib, Mi, Fa), con un accompagnamento
caratterizzato da scale ascendenti e discendenti che ricorda una
toccata, per poi accedere ad una nuova figura ritmica dello
xilofono in Fa# e un trillo che si conclude sul battere della battuta
dopo.

- Nella terza sezione vi è una “cadenza” dello xilofono solista,


caratterizzata da un tempo libero e variazioni metriche,
riprendendo inizialmente la figura tematica B, per poi aprire a
batt. 108 un’ulteriore nuova figura ritmica di questa variazione
che (successivamente accompagnata da batt. 109), dato lo
sviluppo armonico della figura ritmica e la variazione della
dinamica, suscita un senso di tensione che risolve sul battere
della nuova e ultima variazione.

- All’interno della quarta e ultima sezione vengono riportati i due


elementi tematici più importanti (A e B), di fatto a batt. 116
abbiamo la ripresa del tema A eseguito sincronicamente tra
xilofono e pianoforte per 4 batt., per poi accedere alla ripresa del
tema B anch'esso eseguito sincronicamente, con al basso la
ripercussione del Re che funge da centro tonale, finendo con un
Re sul tempo debole e un glissando da 2 ottave di Re all’ottava più
bassa, concludendosi con un Re sforzato.

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