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L'ultimo tempo di questa sonata è scritto nella forma di Rondò Sonata con
parte intercalata. E’ costituito da un'ESPOSIZIONE (A-B-A), un episodio
(C) e una Ripresa (A-B-A con variazioni).
Trovandosi di fronte ad un Rondò – Sonata, ci si aspetterebbe una sorta di
sviluppo in C, tale da accomunare la classica forma di Rondò a quella della
Sonata, ma in questo caso, la sezione C presenta caratteristiche melodiche e
armoniche differenti dagli altri episodi, di conseguenza non si può parlare di
SVILUPPO, ma di un episodio particolarmente rilevante, dotato di elementi
strutturali autonomi.
La tonalità d'impianto è La maggiore con andamento Grazioso. La parte A
termina a battuta 16; a battuta 17 ha inizio la transizione verso l’idea
subalterna; la parte B si avvia sul levare di battuta 27 fino a battuta 39; due
misure di sutura conducono verso il refrain o ripetizione della sezione A fino
a battuta 56. Da battuta 57 comincia la parte C. Da battuta 100 riparte la
RIPRESA per concludere a battuta 148. Segue una lunga parte conclusiva
con funzione di Coda.
Prima esposizione del Rondò
Questa prima esposizione del tema A può essere definita a sua volta piccola
forma ternaria in quanto divisibile in tre segmenti (a-b-a).
La prima frase di 4 battute è caratterizzata da un lungo arpeggio di La
maggiore sulla tonica che confluisce nella seconda battuta in un salto
discendente di tredicesima che “picchia” sulla sensibile (sol #) subito risolta
sulla tonica (la) in primo rivolto, che con una scaletta di quattro semiminime
porta l'armonia alla dominante Mi maggiore (batt.4).
La seconda frase si ripercuote sulla tonica mantenendo lo stesso andamento
della prima (frase) ma differendo da essa nel salto discendente di 14ª.
Episodio C
Improvvisamente a battuta 57 avviene un cambio repentino di tonalità che
introduce la nuova sezione C nel modo minore (la minore). Questa parte
presenta un materiale motivico differente rispetto ai precedenti spunti
tematici e richiama la struttura di un trio di minuetto o trio di scherzo, con
conseguente suddivisione in tre parti (a-b-a).
La sezione a si articola con un tema terzinato cromatico della mano destra,
contrapposto ad una serie di accordi martellanti che si susseguono in cadenze
composte fino a portarsi alla tonalità del suo relativo maggiore: DO. (studiare
armonie…)
La melodia cromatica si sviluppa in forma di dialogo tra mano destra e mano
sinistra presentandosi prima nel registro acuto e poi in quello grave. Dopo la
prima esposizione ritornellata conclusasi in Do maggiore e dopo una cadenza
composta su un quarto grado alterato, segue la sezione b.
Quest'ultima presenta come elemento strutturale l'appoggiatura, come ritardo
di terza. Si articola con un gioco di progressioni di quinte ascendenti con
dialogo tra le due mani in stile imitativo per poi confluire, a battuta 74, su
una dominante (Mi settima) che riporta l’armonia nel tono di La minore
preparando la ripresa della parte a.(studiare armonie…)
Da battuta 81 vi è una ripresa tematica della sezione b con modifica di
fraseggio fraseggio. A battuta 88 viene nuovamente riproposta la sezione a
con un gioco imitativo tra mano destra e mano sinistra. Da battuta 95 inizia la
riconduzione verso la maggiore.