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Conservatorio di Musica “S.

Giacomantonio”

A.A. 2016/2017

Esame di:

STORIA DEL REPERTORIO I

Maestro: Vismara Dorotea

Candidata: Sarubbi Ivana Matricola B0611

Tesina d’esame

1
Indice

 Il Seicento
- Contesto storico 3
- Il Barocco 4
 Arcangelo Corelli
- Vita e opere 5
- Sonata per violino e basso “La Follia” 7
 Johann Sebastian Bach
- Vita e opere 9
 Il Settecento
- Contesto storico 10
- Il Classicismo 11
 Wolfgang Amadeus Mozart
- Vita e opere 13
- Quartetto d’archi K465 “Le dissonanze” 14
 Ludwig Van Beethoven
- Vita e opere 15
- Sonata per violino e pianoforte op.24 n. 5 “la Primavera” 16
 L’Ottocento
- Contesto storico 17
- Il Romanticismo 18
 Henri Casadesus
- Vita e opere 19
 Bibliografia e sitografia 20

2
Il Seicento: contesto storico

L’Europa in crisi
Nel Seicento la società europea è divisa da drammatici contrasti. Innanzi tutto continuano le guerre
di religione fra mondo cattolico e mondo protestante. La Chiesa reagisce alla diffusione
della Riforma protestante con una Controriforma, per riaffermare la propria autorità e la propria
dottrina. Per eliminare le eresie vengono potenziati i Tribunali dell’Inquisizione e viene istituito
l’Indice dei libri proibiti. Si accendono guerre tra Stati, sia a causa di conflitti religiosi, sia per la
volontà di potenza e affermazione di alcuni Paesi come la Spagna, il Sacro Romano Impero e la
Francia, dove l’assolutismo monarchico trova il suo massimo esponente nel re Luigi XIV.
La crisi colpisce anche il settore commerciale: la scarsità di argento, dovuta alla riduzione delle
importazioni dall’America, determina verso il 1620 un crollo dei prezzi e una crisi del commercio.

Il dominio della Spagna in Italia favorisce l’inarrestabile decadenza dell’Italia meridionale a causa


delle tasse sempre più pesanti e dello sfruttamento della popolazione. Nella prima metà del
Seicento, inoltre, la peste torna a mietere vittime prima in Lombardia e successivamente nell’Italia
centro-meridionale. 

Si verifica un rapido progresso delle conoscenze scientifiche, definito dagli storici «Rivoluzione


scientifica». Galileo Galilei elabora il metodo sperimentale: 1“ogni legge di natura deve essere
studiata partendo dall’osservazione diretta dei fenomeni e verificata con opportuni esperimenti.
Usando il cannocchiale, Galileo dimostra la validità della teoria eliocentrica di Copernico, secondo
la quale la Terra ruota intorno al Sole insieme ai pianeti del sistema solare.”

Il Barocco
2
“Il Seicento viene caratterizzato dal desiderio del nuovo, dello stupefacente, dello stravagante,
dell’irregolare, rispetto alle forme armoniche, misurate e controllate del Rinascimento. Questo
nuovo gusto, detto Barocco, influenza non solo la produzione artistica, architettonica e letteraria del
Seicento, ma anche ogni aspetto della vita sociale. Tutto appare ora dominato dal gusto per la
forma, per lo spettacolo, per l’ornamento, per la decorazione fino all’eccesso, al fine di suscitare
stupore e meraviglia.”
Il termine Barocco assume un significato dispregiativo: ovvero a causa dell’eccesso di sfarzo. Esso
infatti, viene giudicato come una degenerazione del gusto classico e rinascimentale.
Come per altri stili artistici e letterari, anche il termine Barocco, si estende agli altri aspetti culturali
del secondo ‘500 e del ‘600 ed agli aspetti della vita sociale: 3 “tutto appare ora dominato dal gusto
per la forma, per lo spettacolo, per l’ornamento, per la decorazione fino all’eccesso, al fine di
suscitare stupore e meraviglia.”

1
http://www.studiarapido.it/il-seicento-scenario-storico-e-letterario/
2
http://www.studiarapido.it/il-barocco-arte-e-cultura-nel-seicento/#.WQxNpkXyhQI
3
http://www.studiarapido.it/il-barocco-arte-e-cultura-nel-seicento/#.WQxNpkXyhQI

3
L’Italia diventa il luogo di maggiore esponenza del Barocco la quale riafferma il proprio primato
culturale e artistico, infatti le opere degli artisti italiani diventano una sorta di modello per gli artisti
degli altri paesi. Gli stessi architetti italiani sono chiamati a lavorare in molti capitali europee.
Tra la fine del ‘500 e i primi decenni del ‘600, papi e congregazioni religiose sono i principali
committenti di opere d’arte. Il loro scopo è quello di elogiare la grandezza di Roma e della Chiesa
cristiana a dispetto delle altre dottrine religiose, in particolare quella protestante.
Nell’ambito musicale il termine Barocco indica il periodo compreso fra il 1600 e il 1750 circa, in
riferimento a due grandi avvenimenti: la nascita del melodramma (detto anche comunemente
«opera») e la morte di Johann Sebastian Bach e Georg Friedrich Haendel.
4
“L’Italia è la nazione guida in campo musicale del periodo barocco: Venezia, Napoli, Roma sono,
musicalmente, le città più attive e importanti. Nel periodo barocco si suona ovunque ma il luogo più
tipico dove si esegue e si ascolta musica è la corte. 
Nel periodo barocco gli strumenti musicali vengono perfezionati, tra tutti il violino è lo strumento
principe della musica barocca. Al suo successo contribuiscono anche i grandi liutai italiani,
soprattutto Stradivari. In Italia operano grandissimi violinisti, fra cui Arcangelo Corelli e Antonio
Vivaldi, che hanno successo in tutta Europa.”

Arcangelo Corelli

Vita
Nasce a Fusignano in provincia di Ravenna il 17 febbraio 1653 ed è un compositore e violinista tra i
più grandi del periodo Barocco. Studia a Bologna con Giovanni Benvenuti e Leonardo Brugnoli e
nel 1670 viene accolto nell'Accademia Filarmonica.
Nel 1671 si stabilisce a Roma dove lavora dal 1679 come violinista del Teatro Capranica e si
perfeziona nella composizione con Matteo Simonelli.
5
“Nel 1679-1680 soggiorna forse in Germania; ma la sua attività si svolge esclusivamente a Roma,
dove ha come suoi protettori e mecenati i cardinali Benedetto Pamphilj e Pietro Ottoboni. È inoltre
in buoni rapporti con Cristina di Svezia, per la quale non solo compone sonate destinate agli
intrattenimenti privati di Palazzo Riario, ma dirige anche ampie compagini strumentali. Si ricorda a
tal proposito l'esecuzione del 1687, di un'Accademia per musica di Bernardo Pasquini in onore
dell'ambasciatore d'Inghilterra, con la partecipazione di centocinquanta archi diretti da Corelli e di
un centinaio di cantori.”
Nel 1702 si esibisce alla corte di Napoli, da dove ritorna amareggiato perché la sua arte non viene
apprezzata e compresa ed ha origine un periodo di irreversibile declino. Muore a Roma nel 1713 e
viene sepolto nel Pantheon.

Opere
6
“Il suo nome è associato al “Concerto Grosso”, forma musicale che egli porta alla perfezione.
La sua produzione si può racchiudere in sei raccolte, di cui cura egli stesso la pubblicazione. Le
prime quattro appartengono alla categoria delle “Sonate a tre”, ovvero due violini e un basso, e

4
http://www.studiarapido.it/il-barocco-arte-e-cultura-nel-seicento/#.WQxNpkXyhQI
5
https://it.wikipedia.org/wiki/Arcangelo_Corelli
6
http://www.musicacolta.eu/arcangelo-corelli-breve-biografia/
4
quest’ultimo è affidato ad altri due strumenti, ovvero un violone, o una viola da gamba, o un
arciliuto, e un cembalo, nel caso di Sonate da Camera, un organo nel caso di Sonate da Chiesa.
La prima e la terza opera, rispettivamente del 1681 e del 1689, contengono ognuna dodici Sonate da
Chiesa, cioè formate da movimenti “non di danza”, bensì da tempi che recano solo l’indicazione
generica di “Allegro”, “Adagio”, “Presto”, “Lento”, ecc. Per la realizzazione del basso viene
prescritto l’organo, in luogo del cembalo.
La seconda e la quarta opera, rispettivamente del 1685 e del 1694, contengono ognuna dodici
Sonate da Camera, i tempi recano le indicazioni dei nomi di danze in uso nelle vecchie “ Suites” o “
Partite” , come “Preludio”, “ Allemanda”, “Sarabanda”, “Gavotta”, “Giga”, ecc. La sonata di
Corelli ha generalmente cinque o sei tempi, di movimento alternato, monotematici, senza
modulazioni.
La quinta opera, composta nel 1700, porta una grande novità, ovvero l’abbandono della
disposizione “a tre”, che risente del vecchio stile concertante, e la concentrazione della materia
musicale nel duo di violino e cembalo, aprendo la strada alla concezione di quella che sarà un
giorno la Sonata moderna per violino e pianoforte. Delle 12 Sonate, della quinta opera, le prime 6
sono Sonate da Chiesa, le successive 6 Sonate da Camera. L’ultima è la celebre Follia, ovvero
variazioni sulla danza di Spagna, che porta questo nome, e che spicca meritatamente nella
produzione di Corelli per un insolito calore appassionato e quasi romantico dell’espressione.
Nella sesta opera, pubblicata ad Amsterdam nel 1714, Corelli raccoglie 12 Concerti Grossi, dando
un esempio magistrale di questa forma non più cameristica, ma orchestrale, fondata
sull’opposizione di un “concertino” di tre archi solisti e la massa degli altri archi, forma di cui lo si
vuole anche inventore se, com’è da ritenere, molti dei Concerti Grossi, da lui raccolti e pubblicati
all’estremo della vita, erano stati in realtà composti ed eseguiti già molti anni addietro.
Particolarmente noto e poetico il Concerto n.8 “Fatto per la Notte di Natale”.”

7
“Nel complesso la produzione "ufficiale" di Corelli appare ridottissima: in oltre quaranta anni di
carriera, appena 12 concerti grossi, op. 6, 12 sonate per violino e 48 sonate a tre. Vista la
straordinaria capacità di questo musicista, riconosciuta da tutti i contemporanei, questa scarsa
produzione non si spiega con i notevoli impegni di concertista e direttore d'orchestra sempre
sostenuti da Corelli, né con la cura qualitativa del tutto speciale (e in parte insolita in quei tempi)
che egli dedica alle sue opere prima di pubblicarle a proprio nome. Corelli quindi deve aver scritto
ben di più, ma probabilmente gran parte della sua produzione - forse a causa del suo perfezionismo
- non viene mai pubblicata ed è così andata dispersa o perduta.”

OPERA 1 E 3 OPERA 2 E 4
12 sonate da chiesa 12 sonate da camera
Roma 1681/1689 Roma 1685/1694
OPERA 5
6 sonate da chiesa e 6 sonate da camera 1700

OPERA 6
12 concerti grossi 1714 Amsterdam

7
http://www.fondazionepromusica.it/autore.php?autore=82
5
Sonata per violino e basso “La Follia” di Corelli

1. Compositore: Arcangelo Corelli;


2. Titolo: Sonata per violino e basso “La follia”;
3. Numero d’opera: Opera V numero 12;
4. Raccolta della quale fa parte il brano: Sonate per violino o violone o cimbalo opera V;
5. Tonalità: re minore;
6. Movimenti: Tema con 23 variazioni;
7. Durata complessiva: 11,50 minuti;
8. Genere di appartenenza: Sonata;
9. Prima edizione: 1700;
10. Organico: Violino e basso continuo;
11. Fonti poetiche, letterarie, pittoriche o di qualsiasi altra natura: La follia è un popolare
stile di danza che si è sviluppato nella penisola iberica del tardo Medioevo; nel XVII secolo
la Follia giunge in Italia, fornendo una formula di basso ostinato per molte variazioni
strumentali; si tratta di una variante del Passamezzo.

Elementi Più Rilevanti Della Scrittura Musicale

1. Aspetti formali: la scrittura musicale è caratterizzata da una linea di basso, una struttura
armonica e un profilo melodico specifico.
2. Tipologie metriche e ritmiche: l’esposizione tematica è affidata ad una struttura musicale
elementare (metro ternario, schema di 8 battute ripetute: la prima volta conclude sulla
dominante, la seconda sulla tonica.), diversamente dai più articolati movimenti di sonata,
senza quindi necessità di immediate elaborazioni o sviluppi i quali saranno appunto
rimandati alla sequenza delle variazioni;
3. Tessitura, estensione, tendenza all’impiego di registri particolari: la melodia si evolve
su una gamma vocale limitata, si procede per movimenti articolari, con l'eccezione di un
paio di salti di terza, in tutte le variazioni dispari si fa utilizzo di ritmi puntati;
4. Disposizione orizzontale e verticale del discorso musicale: le due componenti (orizzontale
e verticale) non sono facilmente scindibili in questo esempio di musica strumentale di
Corelli;
a) TEMA, Adagio (8+8) metro ternario (3/4), si espone il tema principale, la melodia
base di tutta la sonata;
b) 1a variazione, (8+8) ogni battuta del violino comincia con una pausa, gli accordi
sono spezzati, eseguiti in battere solo dal basso;
c) 2a variazione, Allegro (8+8) incremento di tempo, il violino esegue arpeggi di crome;
d) 3a variazione, (8) ulteriore incremento, il violino esegue semicrome, alternandosi
ogni battuta col basso;
e) 4a variazione, (8) arpeggi in terzine, sempre eseguite in alternanza tra violino e basso
tra una battuta e l’altra;
f) 5a variazione, (8+8) accordo e arpeggio per il violino, il basso comincia il battere con
una pausa, conclusione delle ultime battute con terzine;

6
g) 6a variazione, (8+8) notevole scambio di ruoli tra violino e basso, il violino stavolta
comincia il battere con una pausa e il basso con accordo superiore ed arpeggio;
h) 7a variazione, (8+8) triadi spezzate a semicrome per il violino;
i) 8a variazione, scambio di parti, adesso è il basso ad avere le triadi spezzate a
semicrome mentre il violino ha salti di decime;
j) 9a variazione, adagio (8+8) il violino esegue crome a due a due; il basso semiminime
uguali, nella seconda parte troviamo coppia di semicrome e di semiminime;
k) 10a variazione, vivace (8+8) figure in semicrome scambiate fra violino e basso, nella
prima parte “parla” il violino (primo quarto) e risponde il basso (secondo e terzo
quarto); nella seconda parte si ha il procedimento inverso;
l) 11a variazione, allegro, tempo 3/8 (8+8) terzine ascendenti con intervalli ampi per il
violino, e terzine discendenti per il basso;
m) 12a variazione, andante (8) il violino con i bicordi riprende il tema iniziale poi
procede con arpeggi di crome, il basso con uguale alternanza di pause e semiminime;
n) 13a variazione, (8) violino in 12/8 e basso in C, con una figurazione simile alla
precedente e con l’aggiunta di quartine di semicrome sul terzo movimento;
o) 14a variazione, adagio 3/4 (8+8) il violino esegue note lunghe;
p) 15a variazione, (8+8) il violino esegue bicordi di sesta e quinta, il basso invece
terzine ascendenti;
q) 16a variazione, allegro (8+8) il violino esegue arpeggi e il basso note uguali con
pause;
r) 17a variazione, (8+8) il violino sviluppa la forma precedente con sincope e poi
crome, il basso invece segue una forma simile alla variazione n.9;
s) 18a variazione, (8+8) al violino spetta un arpeggio di semicrome, al basso la solita
forma di semiminima e quartina di crome acefala;
t) 19a variazione, (8+8) le due voci procedono con semiminime in forma imitativa
quasi a canone;
u) 20a variazione, (8) il violino ha terzine in 9/8 e il basso accordi in 3/4;
v) 21a variazione, (8) si invertono le voci, entrambi in 3/4 ma il violino esegue note
lunghe e il basso terzine;
w) 22a variazione, (8+8) il violino ha doppie corde, tutti bicordi (uno con nota ribattuta e
una che cambia) in semicrome; il basso ha una figurazione in semicrome;
x) 23a variazione, (8+8+4) inversione delle parti, con i bicordi al violino e semicrome
al basso.

7
Johann Sebastian Bach
8
“Nella vita J. S. Bach (1685-1750) esprime il trapasso dal Barocco allo stile galante, nelle scelte
positive e negative: a Köthen compone musica strumentale moderna, a Lipsia musica vocale antica
ma isolandosi nella musica speculativa; coltiva tutti i generi fuori che il melodramma; opera una
sintesi finale del Barocco trascurando il presente, chiudendo e coronando il passato prossimo,
risuscitando il passato remoto e preparando il futuro; non indulge al galante e al teatrale, sistema ed
esaurisce le forme sei-settecentesche, fa rivivere il contrappunto, fissa l’armonia e il nuovo
contrappunto tonale. […] Musica polistrumentale: 6 concerti brandeburghesi combinano polifonia e
omofonia, stile francese italiano tedesco, caratteri del concerto grosso e del solista e della sonata
(organici di geometria, astrattezza del sentimento e dunque musica pura. In seguito: musica pura
esente da patteggiamenti con la materia e dotata di ulteriore organicità, cioè musica mundana;
Offerta musicale (1747) con canoni e ricercari che significano il contrappunto, sonata che significa
la libertà dello stile moderno; L’arte della fuga, incompiuta e postuma, organico non specificato e
dunque disponibile a cembalo-organo, gruppo strumentale, lettura.”

Il Settecento: contesto storico

L’Europa, a seguito di tre guerre di successione presenta profondi cambiamenti rispetto alla fine
del Seicento. Anzitutto le potenze principali sono ormai l’Inghilterra e la Francia. Si delineano poi
tre nuove potenze: l’Impero asburgico, il Regno di Prussia e la Russia. La Spagna mantiene una
certa influenza sull’Italia meridionale ma le nuove potenze principali sono L’Inghilterra e la
Francia. 9“La situazione politica italiana resta caratterizzata dalla dipendenza dalle potenze straniere
e gli stati del nostro Paese diventano spesso oggetto di scambio fra le grandi potenze europee.
Aumentano le differenze economiche tra Nord e Sud: mentre in Lombardia vengono avviate
efficaci riforme amministrative e si afferma una borghesia dedita agli affari e ai commerci, al Sud
permane il feudalesimo: gli enormi latifondi vengono coltivati con metodi molto arretrati, da servi
della gleba.” Tranne a Napoli che coi Borboni attraversa un periodo di fioritura storica.

Con la prima Rivoluzione industriale vengono introdotte nuove tecnologie; tramite la diffusione
delle attività industriali migliorano i commerci e si afferma la borghesia come classe sociale; mentre
in campo politico le monarchie assolute vivono un inarrestabile declino, sia a causa
della Rivoluzione francese e sia della successiva dominazione napoleonica. 10“Tale rinnovamento,
che investe l’Europa e l’Italia nel pieno Settecento, trova il suo supporto culturale nell’Illuminismo.
Eccone i contenuti più importanti:

 la fiducia nella ragione umana e nel progresso economico, sociale e civile;


 l’interesse per gli studi scientifici e per le loro applicazioni tecniche;
 l’affermazione di valori come il cosmopolitismo, la tolleranza religiosa, l’uguaglianza tra
gli uomini.”

8
Pietro Mioli, 1986. La musica nella storia, Bologna ed Calderini. Pag 268-269
9
http://www.studiarapido.it/il-settecento-scenario-storico-e-letterario/#.WQxN_0XyhQI
10
http://www.studiarapido.it/il-settecento-scenario-storico-e-letterario/#.WQxN_0XyhQI
8
Le idee illuministe hanno una rapida diffusione grazie all’attività di molti intellettuali e all’utilizzo
di nuovi strumenti di divulgazione come l’Enciclopedia, una grandiosa opera nella quale viene
inserito tutto il sapere universale.

Il Settecento: scenario letterario


“Nel primo Settecento alcuni artisti italiani cominciano a manifestare una certa insofferenza per gli
aspetti più stravaganti del gusto barocco. Nasce così a Roma l’Arcadia, un’accademia di poeti che
propongono il ritorno a un gusto più misurato e sobrio, ispirato ai classici greci e latini.
L’Illuminismo si diffonde anche in Italia. I maggiori centri italiani del fervore illuministico sono
Milano e Napoli, dove fiorisce una vasta produzione letteraria volta a migliorare la vita sociale e
politica del Paese.”

Il Classicismo
11
“Il termine viene usato per indicare quei movimenti artistici che riconosco il valore dei modelli
greci e romani. L’apprezzamento per le opere antiche non venne mai meno nel Medioevo, ma nel
Rinascimento e fino all’800 il confronto col mondo antico fu fondamentale per l’arte europea.
Classico nell’arte è sinonimo di grazia, magnificenza, decoro, equilibrio e senso della proporzione.
Questo stile si manifestò anche nella musica dando vita ad una omogeneità del gusto non pensabile
in precedenza.
Il periodo classico coincise con il graduale passaggio da governi aristocratici assolutisti a governi
ispirati dalla borghesia liberale. Assieme all’interesse per il teatro, in particolare quello italiano,
crebbe anche quello per la musica strumentale, non più bene esclusivo di privati, nobili e facoltosi,
ma accessibile al grande pubblico.
Col completamento dell’ Enciclopedia (1751-1777) la cultura musicale è accessibile a tutti, grazie
alle numerose voci che si riferiscono alla materia musicale. Inoltre viene pubblicata a Londra la
Storia generale della musica dai Greci al 1789 di Burnay e le prime monografie su Bach e
Palestrina. Anche l’editoria musicale si sviluppa con l’utilizzo del nuovo metodo della litografia
accanto a quello tradizionale su lastre incise.”

Le corti rimangono il centro della vita musicale, anche se aumenta il numero dei teatri a pagamento.
In questo periodo inoltre nascono le sale da concerto dove si esegue musica strumentale e, oltre ai
musicisti che dipendono da nobili e da istituzioni ecclesiastiche, si afferma la libera professione.

12
“Fra il 1730 e il 1760 si afferma un periodo il cui nome deriva dallo stile architettonico e
d’arredo: il rococò. La musica del rococò, solitamente brillante e gradevolmente ornata, “comunica
l’impressione del decorativismo barocco privato della sua grandeur”. Il rococò è definito soprattutto
dai francesi, ma non solo, il periodo dello stile galante.
“Galanteria” è una parola chiave per comprendere la nuova sensibilità dei decenni di mezzo del
XVIII sec. Al primato della ragione illuministica si sostituì il sentimento, la spontaneità.”

11
http://www.inftub.com/generale/musica/Il-Classicismo-Il-contesto-sto95887.php
12
https://it.scribd.com/document/279153843/Allorto-R-Nuova-Storia-Della-Musica
9
In questo periodo si afferma la forma sonata bitematica tripartita, il quartetto d’archi composto da
due violini, viola e violoncello, l’orchestra viene potenziata con l’aggiunta di due oboi, due corni,
poi due flauti, due fagotti, due clarinetti, due trombe e le percussioni.
I musicisti più rappresentativi di questo stile sono Franz Joseph Haydn e Wolfgang Amadeus
Mozart mentre Beethoven rappresenta il punto d'unione tra Classicismo e Romanticismo.
Nel Settecento i compositori  e i cantanti italiani creano uno stile musicale caratterizzato da grande
abilità e bravura ovvero il bel canto, siccome gli spettatori mostrano interesse e apprezzamento solo
durante le arie ricche di virtuosismi. Nella seconda metà del Settecento il compositore
tedesco Christock Willibald Gluck ed il librettista Ranieri De' Calzabigi cercano di riformare questo
sistema affinché vi sia un equilibrio tra canto e musica.
Nei primi del Settecento nasce l'opera buffa, le cui trame illustrano episodi di vita quotidiana, gesta
spesse tipiche del popolo.

Wolfgang Amadeus Mozart


Vita 13

Wolfgang Amadeus Mozart nasce a Salisburgo nel 1756 in una famiglia di musicisti nella quale il
padre, Leopold, è un discreto violinista ed occupa una importante posizione nella cappella di corte
del principe-arcivescovo cittadino.
Il padre, didatta sia di Mozart che della sorella, si rende subito conto del grande talento del figlio ed
intraprende una importante opera di promozione artistica che sfocia in svariati viaggi all'estero per
cercare di farne conoscere le immense potenzialità. Nel periodo compreso dal 1762 al 1772,
Wolfgang assieme padre, viaggia per tutta l’Europa dando concerti, conoscendo altri compositori ed
esecutori e facendo enormi esperienze artistiche. Torna tre volte in Italia per fare concerti ed al
rientro in patria va ad occupare la carica di Konzertmeister nella cappella arcivescovile finché nel
1781 tenta la fortuna nella Vienna imperiale a quel tempo dominata da Haydn. Dopo alcuni anni di
grande successo, nei quali si esibisce nei suoi concerti, da lezioni private e pubblica molte sue
opere, vive un lento declino umano e professionale. Logorato nel fisico e nell'anima, muore giovane
nel 1791 e viene seppellito in una fossa comune.

Opere
Mozart è attivo in molti generi tra loro differenti, dal melodramma (nello stile italiano e tedesco),
alla musica strumentale, a quella sacra, sempre con risultati eccellenti: la catalogazione delle sue
opere è stata curata da Köchel pertanto esse riportano la lettera K o Kv.
La produzione strumentale si articola in 41 sinfonie, sinfonia concertante per violino e viola e
sinfonia concertante per fiati. Importantissima sono anche la serie dei concerti per strumento solista
ed orchestra: sette giovanili per violino a quelli per pianoforte (27), oltre ai quattro concerti per
corno e orchestra, uno per clarinetto, uno per fagotto, uno per oboe, due per flauto.
Nel genere strumentale si annoverano anche le serenate, 4 divertimenti per quartetto e i 23 quartetti
ed i 6 quintetti per due violini, due viole e violoncello, che mostrano un'orchestrazione
raffinatissima degna del miglior Haydn. Si ricordano inoltre le 13 sonate per violino e pianoforte e 6
composizioni cameristiche per archi e pianoforte.

13
http://www.sibemolle.it/materie/storia_musica/tesi/tesi_28.aspx?ids=2 scritto da Andrea Gumirato
10
Quartetto d’archi K465 “Le dissonanze”
14
“Ultimo dei sei quartetti dedicati ad Haydn, il Quartetto per archi n. 19 in Do maggiore si colloca
ai vertici delle composizioni mozartiane; l’appellativo “delle dissonanze” deriva dalle battute
iniziali del primo movimento, note lunghe, tese, dissonanti che, per la loro audacia, all’epoca hanno
sconcertato viennesi, critici e studiosi, tanto che sono state avanzate proposte affinché Mozart
modificasse almeno la seconda e la sesta battuta, giudicate troppo all’avanguardia.
Pier Paolo Pasolini utilizza l’introduzione del primo movimento per sottolineare con efficacia i
momenti più toccanti del suo film  Edipo re.
Il quartetto, articolato in quattro movimenti, viene eseguito per la prima volta la sera del 12 febbraio
1785, a Vienna, in casa di Mozart, alla presenza di un ristretto gruppo di invitati, fra cui il padre
Leopold e Franz Joseph Haydn.
I° movimento:  Adagio – Allegro
Adagio iniziale, composto da 22 battute di cromatismo intenso, pervaso da un senso di attesa, di
precarietà; segue un allegro in forma sonata dove, tuttavia, è ancora presente qualche richiamo
all’angoscia iniziale; chiude un pianissimo di grande linearità.
II° movimento: Andante cantabile
Atmosfera pensierosa e malinconica con accenni drammatici introdotti dal violoncello; chiusura
sfumata e struggente.
III° movimento: Minuetto – Allegro
Aggraziato e deciso, il minuetto viene ripreso dopo il trio centrale per concludere il movimento.
IV° movimento: Allegro
Grande avvicendarsi di modi espressivi; chiusura ricca di energia con il violino in primo piano.”

15

14
https://diesisebemolle.wordpress.com/?s=quartetto+dissonanze
15
http://ks.imslp.net/files/imglnks/usimg/d/d5/IMSLP64142-PMLP05226-
Mozart_Werke_Breitkopf_Serie_14_KV465.pdf
11
16
, “Sebbene l'Adagio cominci con un do al violoncello la tonalità di do maggiore sarà raggiunta
solo all'inizio dell'Allegro principale. Nel linguaggio formale del classicismo viennese, queste
introduzioni lente servono da digressione modulante: si giunge "al dunque" solo attraverso vie
indirette, e queste ultime conducono lungo le aree profonde della sottodominante. Generalmente
l'introduzione consiste in una cadenza perfetta, estesa e ornata, dove la dominante viene differita
attraverso delle modulazioni che precedono nella regione della sottodominante (nel nostro esempio,
la triade di dominante di do maggiore appare a battuta 16). La stessa dominante posticipata sarà
inoltre prolungata (qui dalla battuta 16 alla battuta 22), accumulando campo di tensione che si
risolverà solo con l'attacco del tema principale sulla tonica, all’inizio dell’Allegro.
La tensione della dominante è mantenuta costantemente da battuta 16 a battuta 22, ornando
l'accordo di dominante con accordi di dominanti secondarie: inizialmente grazie al solo fa3# ,
appoggiatura inferiore del sol3 al violoncello (battuta 16), poi subito completato dall'accordo di
settima diminuita fa#-la-do-mib nei restanti tre archi (il la che manca a battuta 16 compare in luogo
analogo a battuta 17).
La tensione è ulteriormente rafforzata a battuta 19: la sensibile do# risolve sulla dominante della
dominante re (al violoncello). Si tratta certo solo di un'allusione, poiché l'accordo di doppia
dominante secondaria do#-mi-sol-si non risolve sulla dominante secondaria re-fa#-la, bensì viene
collegato direttamente al secondo rivolto dell'accordo di dominante re-fa-sol-si (a seconda metà
della battuta 19). La tensione della dominante subisce un ulteriore incremento a battuta 20, in
quanto alla figura di sensibile do3# -re3 (primo violino) viene ad aggiungersi un'appoggiatura posta
sulla terza dell'accordo di dominante, con funzione di sensibile: la2#-si2 (secondo violino). Grazie
al consequenziale perfezionamento di questa sensibile ornamentale, a battuta 21 Mozart introduce al
primo violino la settima di dominante, in un modo particolarmente elegante. Presentata a mo' di
contrappeso, la vera e propria sensibile si3 è dunque posposta a battuta 22 - sempre al primo violino
- tramite il ritardo do4.”

16
http://heinrichvontrotta.blogspot.it/2007/12/gyrgy-ligeti-convenzione-e-originalit.html
12
Ludwig Van Beethoven
Vita 17

Ludwig Van Beethoven nasce a Bonn nel 1770.


Compie i primi studi con Neefe e col compositore Maximilian Franz per poi soggiornare a Vienna,
arricchendo la sua formazione con Haydn, Schenk, Albrechtsberger (per il contrappunto), e Salieri
(per la musica vocale); contemporaneamente si fa conoscere ed apprezzare da vari mecenati quali il
principe Lichnowski, il conte Rasumowski, l'arciduca Rodolfo, a cui dedica alcune opere. Viene
colpito da una crescente sordità che lo segna profondamente, come testimoniato dal “testamento di
Heiligenstadt" del 1802; la sordità pone fine alla sua carriera di concertista di pianoforte.
A partire dal 1815 inizia il periodo più difficile della vita di Beethoven, sia a causa dei suoi malanni
fisici, della scomparsa di molti suoi amici e protettori e dell'impegnativa gestione del nipote Karl
che gli causano problemi giudiziari. Muore nel 1827 a Vienna, colpito da cirrosi epatica.

Opere
La figura del Beethoven compositore mostra alcune interessanti differenze rispetto ai grandi maestri
classici quali Mozart ed Haydn, soprattutto perché la sua produzione avviene seguendo scopi non di
intrattenimento salottiero o cortigiano, bensì di divulgazione del messaggio dell'illuminismo tedesco
del quale egli era portatore.
La sua produzione per organico orchestrale è incentrata attorno a nove sinfonie, che mostrano
un'evoluzione notevole della forma che conducono a grandissime novità come l'introduzione della
voce e la conclusione in un corale, per quanto riguarda la nona sinfonia.
Nell'organico orchestrale Beethoven opera il raddoppio delle coppie di fiati, corni, ed introduce
l'ottavino ed il contro-fagotto.
Nelle sonate si ha un’evoluzione della forma-sonata, sostituendo il tradizionale "minuetto" con il
più moderno "scherzo", ed in alcuni casi riducendo la sonata a due tempi.
Importantissimi nella produzione beethoveniana sono i 4 trii ed i 18 quartetti d’archi, che subiscono
un'evoluzione similare a quella della sonata e della sinfonia: gli ultimi mostrano tecniche
estremamente evolute, come testimoniato dalla "Grande Fuga" op.133. Completano la produzione
strumentale le 9 sonate per violino e pianoforte, le 5 sonate per violoncello e pianoforte.

Sonata per violino e pianoforte op.24 n. 5 “la Primavera”


18
“Pubblicata nel 1800 con dedica al conte Moritz von Fries, uno dei principali mecenati di
Beethoven, la Sonata n. 5 op. 24 è una delle composizioni cameristiche più apprezzate, grazie al suo
spirito allegro ed alla cantabilità dei contenuti melodici; è nota come “La Primavera”, soprannome
aggiunto dall’editore viennese Mollo all’atto della pubblicazione. Serena e idillica, quasi
mozartiana all’apparenza, è pur sempre un’opera che mostra i tratti salienti di Beethoven, tensione
tra i temi e competizione tra gli strumenti; inoltre, con un’innovazione ancora allo stato embrionale,
è organizzata in quattro tempi invece che i tre consueti. Beethoven, infatti, tra l’Adagio e il Rondò
finale, inserisce uno Scherzo, grazioso e di brevissima durata.”

17
http://www.sibemolle.it/materie/storia_musica/tesi/tesi_28.aspx?ids=2 scritto da Andrea Gumirato
18
https://diesisebemolle.wordpress.com/2012/06/07/beethoven-sonata-per-violino-e-pianoforte-n-5-op-24-la-primavera/
scritto da Nicotano
13
19
“Nell’Allegro è presente un lieve e scorrevole tema e, dopo un brusco rivolgimento tonale del
pianoforte, si ha un secondo tema di più marcata tempra ritmica assicurano la duplice prospettiva
entro cui, non senza eleganza, si snoda il primo movimento.
Nell'Adagio il pianoforte propone la melodia, subito imitato dal violino. Successivamente la
vicenda si limita a consegne reciproche del tema con qualche accenno ornamentale. Nell'affettuoso,
confidenziale dialogo il violino - verso la metà, al minore - porta una sua nota di patetica mestizia.
Nello Scherzo una figura ritmica di valzer viennese, si schematizza in una di quelle ripetizioni
testarde che in un prossimo futuro assurgeranno a protagoniste dello scenario drammatico
beethoveniano. Il Finale si attiene, pur con qualche libertà, alla falsariga del Rondò, con quattro
esposizioni del ritornello separate da altrettanti intermezzi, l'ultimo concluso da una cadenza ampia
e tumultuosa.”

19
http://www.flaminioonline.it/Guide/Beethoven/Beethoven-Sonatavnopf24.html scritto da Giorgio Graziosi
14
L’Ottocento: contesto storico20

Il primo Ottocento si apre con le imprese di Napoleone Bonaparte: i suoi eserciti entrano da invasori
in molti Paesi europei assicurandogli in poco tempo il predomino sull’Europa.
Dopo la definitiva sconfitta di Napoleone, nel 1815 le potenze vincitrici (Austria, Russia, Prussia e
Inghilterra) si riuniscono nel Congresso di Vienna con lo scopo di ripristinare la situazione politica
precedente alla Rivoluzione francese, creando una situazione di equilibrio territoriale tra i vari Stati
e soffocare gli ideali rivoluzionari diffusi in tutta Europa.
Ma tra il 1820 e il 1848 in quasi tutta Europa insorgono moti tramite i quali si richiedono condizioni
di vita migliori, uguaglianza di diritti per i sudditi e nei casi di Paesi sottomessi da potenze
straniere, l’indipendenza nazionale.
Verso la metà del secolo, nascono i primi movimenti a sostegno degli operai.
21
“Il secondo Ottocento è caratterizzato dai moti di ribellione alle monarchie assolute instauratesi
dopo il Congresso di Vienna. E se pure gli eventi successivi al 1848 vedranno il ritorno a governi
più moderati, che soffocheranno gli slanci democratici dei moti, e l’orientamento politico sarà
quello conservatore di Cavour in Italia o di Bismark in Germania, lo stato delle coscienze è ormai
profondamente mutato, così come quello della società.”
Si porta a compimento l’unificazione dell’Italia (1861) con la presa di Roma attraverso la Breccia di
Porta Pia, il 20 settembre 1870.
22
“Nel secondo Ottocento si compiono grandi conquiste in campo scientifico e medico, con gli
studi di Charles Darwin e Gregor Mendel, e scoperte come quelle di Louis Pasteur o Robert Koch in
grado di debellare o prevenire flagelli quali la tubercolosi, il vaiolo, la difterite, il colera. Si
annoverano inoltre l’invenzione della lampadina (1879); l’invenzione dell’automobile (1885);
l’invenzione del cinematrografo (1895).”

L’Ottocento: scenario letterario

Tra la fine del Settecento e il primo decennio dell’Ottocento, si afferma in Europa e in Italia in


particolare, il Neoclassicismo, un movimento culturale e artistico. Il Neoclassicismo ha breve
durata: si avverte ben presto la necessità di riflettere sulla realtà, in particolare su quei valori che
nobilitano il pensiero e la vita dell’uomo, quali l’aspirazione alla libertà e l’amor di patria, che
saranno tipici del Romanticismo.
“Con il termine romanticismo23 si identifica, genericamente, il movimento artistico che sorge in
Europa alla fine del XVIII sec. e che perdura per tutto il XIX. Ad usare per la prima volta il termine
di "romanticismo" sono alcuni letterati aderenti al cosiddetto "gruppo di Jena", tra i quali
ricordiamo i fratelli Schlegel, Fiche e Novalis, che dettano le linee guida di questo nuovo
movimento. I caratteri essenziali del romanticismo, dapprima un movimento prevalentemente
letterario e pittorico, e solo in seguito anche musicale, sono il rifiuto delle idee illuministiche che
avevano dominato il secolo precedente. Non più ragione, dunque, ma espressione dell'io interiore,

20
http://www.studiarapido.it/il-primo-ottocento-1800-1850-storia-e-letteratura/
21
http://www.studiarapido.it/il-secondo-ottocento-scenario-storico-letterario/#.WQ7l5EXyhQI
22
http://www.studiarapido.it/il-secondo-ottocento-scenario-storico-letterario/#.WQ7l5EXyhQI
23
http://www.sibemolle.it/materie/storia_musica/tesi/tesi_29.aspx?ids=2
15
quindi cuore, anima, e passione. L’estetica del romanticismo viene ben sintetizzata nella famoso
nome della corrente letteraria tedesca dello "sturm und drang", ossia "tempesta e assalto".”
Un elemento caratterizzante del romanticismo è l’amore per la natura, vista a volte nei suoi aspetti
più malinconici e selvaggi, che ispira opere artistiche di carattere descrittivo-malinconico come per
esempio i notturni e i lieder.
Dall’orchestra delle sinfonie classiche, che oggi chiameremmo “da camera” si ha un progressivo
incremento di mezzi strumentali: si passa dai 25-40 esecutori al centinaio. Nell’organico delle
orchestre vengono inseriti nuovi strumenti quali ottavino, controfagotto, trombone, basso tuba, arpa,
e vari strumenti a percussione. I compositori che diedero apporti decisivi allo sviluppo
dell’orchestra furono Beethoven, Berlioz, Liszt, Wagner, Mahler.
Insieme al pianoforte, il violino è lo strumento che meglio si adatta alle richieste espressive dei
compositori di questo periodo: oltre alle possibilità liriche, violinisti virtuosi sperimentano una
nuova tecnica esecutiva irta di difficoltà largamente utilizzata da virtuosi quali Niccolò
Paganini, Henri Vieuxtemps, Henryk Wieniawski.

Marius Casadesus
Vita 24

Marius Casadesus è un violinista, un compositore e un costruttore di strumenti. Marius Casadesus fa


parte di una notevole famiglia di musicisti di origine catalana. Suo padre, Luis Casadesus nasce in
Spagna e migra in Francia dove sposa Mathilde Sénéchal. Luis suona il violino, la chitarra e il
mandolino. Ha scritto un importante metodo di chitarra. Ha nove figli: Francesco, Rosa, Robert,
Henri, Jeanne, Marcel, Cécile, Regina e Marius, e insegna a tutti loro la musica. Tutti tranne Jeanne
diventano musicisti professionisti.
Marius riceve un’educazione musicale dai suoi genitori e da sua sorella maggiore, Rose,
pianista. Entra al Conservatorio di Parigi e vince il primo premio in violino nel 1914, suo anno di
laurea. Inizia una carriera internazionale e spesso è accompagnato dal nipote Robert al
pianoforte. Debutta con la Tzigane di Ravel in presenza del compositore stesso a Barcellona. Fonda
il quartetto per archi “Marius Casadesus” e prende parte alla “Société des Anciens Instruments
Casadesus” per poi contribuire a fondare la “Société Nouvelle des Instruments Anciens”,
diventando cosi uno dei primi sostenitori del recupero degli strumenti antichi. I numerosi strumenti
rari e antichi da lui raccolti sono conservati nel museo della “Boston Symphony Orchestra”.
Marius è anche un liutaio che forgia diversi strumenti di replica. Tra questi non solo gli strumenti
delle famiglie di viola e violino, ma anche chitarre, mandolini e antichi strumenti insoliti come il
Quinton e la gamba descant. Questi strumenti si possono trovare nella biblioteca dell'Opéra de
Paris, nel Castello Museo di Versailles e nella sede dell’organizzazione per i diritti degli autori
SACEM.

Opere
Marius è anche un compositore, principalmente di musica orchestrale e da camera. Nella sua
produzione sono inclusi una Sinfonia per orchestra di violini (1951) e diverse opere con violino o
violoncello solisti. Marius ed i suoi fratelli Francesco e Henri compongono nello stile di
compositori più anziani e presentano i propri pezzi come "riscoperte" di opere di antichi maestri
come Carl Philipp Emanuel e Johann Christian Bach e Handel. Nel 1931, appare un lavoro,
24
http://www.allmusic.com/artist/marius-casadesus-mn0001674820/biography
16
identificato come un concerto per violino scritto da Wolfgang Mozart all'età di dieci anni e "curato
e orchestrato" da Marius Casadesus. È stato premiato nel 1931 all’ “Orchestre des concerts
Lamoureux” ed è stato inciso dal giovane Yehudi Menuhin. Questo concerto è stato chiamato
"Concerto per la principessa Adelaide" o semplicemente "Adelaide Concerto" e nel 1977, in un caso
giudiziario si sentenzia che Marius in realtà non solo ha il diritto d'autore dell’orchestrazione da lui
pubblicata, ma risulta che abbia scritto tutta l'opera nella sua interezza.

Concerto per viola nello stile di Johann Christian Bach25

Il Concerto in do minore nello stile di Johann Christian Bach, conosciuto in versioni alternative per
viola e violoncello, è un esempio interessante di riproduzione di un concerto classico da parte di
Henri Casadesus.
Il concerto viene presentato per la prima volta nel 1947 a Madame Salabert in memoria di suo
marito, Francesco, che era stato ucciso in un incidente aereo il 28 dicembre 1946. Secondo
Casadesus, questo concerto gli viene consegnato da Camille Saint Saens nel 1916 ed afferma di
avere i documenti che ne provano l’autenticità.
In seguito alla morte di Henri Casadesus nel 1947 si scopre che questo concerto non era opera
di Johann Christian Bach ma di Casadesus stesso. Come nel caso dei concerti per viola di George
Frideric Handel e Carl Philipp Emanuel Bach. Le storie di Saint-Saëns sono architettate
dal Casadesus e l'opera stessa è un falso. Tra il 1860 ed il 1935 le falsificazioni musicali sono
estremamente frequenti, la probabilità di essere scoperti è ridottissima siccome gran parte delle
opere musicali del passato sono andate perse.

Il concerto per viola nello stile di Johann Christian Bach svolge un importante ruolo nel repertorio
didattico per viola, essendo molto limitato il repertorio violistico ai fini didattici.

25
http://www.allmusic.com/composition/concerto-for-cello-orchestra-in-c-minor-cw-yc98-spurious-by-henri-casadesus-
mc0002449284 scritto da Uncle Dave Lewis
17
Bibliografia e sitografia

 http://www.studiarapido.it/il-seicento-scenario-storico-e-letterario/
 http://www.studiarapido.it/il-barocco-arte-e-cultura-nel-seicento/#.WQxNpkXyhQI
 https://it.wikipedia.org/wiki/Arcangelo_Corelli
 http://www.musicacolta.eu/arcangelo-corelli-breve-biografia/
 http://www.fondazionepromusica.it/autore.php?autore=82
 http://www.studiarapido.it/johann-sebastian-bach-vita-e-opere/#.WR3ZiJLyhQI
 http://www.studiarapido.it/il-settecento-scenario-storico-e-letterario/#.WQxN_0XyhQI
 http://www.inftub.com/generale/musica/Il-Classicismo-Il-contesto-sto95887.php
 https://it.scribd.com/document/279153843/Allorto-R-Nuova-Storia-Della-Musica
 http://www.inftub.com/generale/musica/Il-Classicismo-Il-contesto-sto95887.php
 http://www.sibemolle.it/materie/storia_musica/tesi/tesi_28.aspx?ids=2
 https://diesisebemolle.wordpress.com/?s=quartetto+dissonanze
 http://heinrichvontrotta.blogspot.it/2007/12/gyrgy-ligeti-convenzione-e-originalit.html
 http://www.sibemolle.it/materie/storia_musica/tesi/tesi_28.aspx?ids=2
 https://diesisebemolle.wordpress.com/2012/06/07/beethoven-sonata-per-violino-e-
pianoforte-n-5-op-24-la-primavera/
 http://www.flaminioonline.it/Guide/Beethoven/Beethoven-Sonatavnopf24.html
 http://www.studiarapido.it/il-primo-ottocento-1800-1850-storia-e-letteratura/
 http://www.studiarapido.it/il-secondo-ottocento-scenario-storico-letterario/#.WQ7l5EXyhQI
 http://www.sibemolle.it/materie/storia_musica/tesi/tesi_29.aspx?ids=2
 http://www.allmusic.com/artist/marius-casadesus-mn0001674820/biography
 http://www.allmusic.com/composition/concerto-for-cello-orchestra-in-c-minor-cw-yc98-
spurious-by-henri-casadesus-mc0002449284
 http://ks.imslp.net/files/imglnks/usimg/d/d5/IMSLP64142-PMLP05226-
Mozart_Werke_Breitkopf_Serie_14_KV465.pdf
 Pietro Mioli, 1986. La musica nella storia, Bologna ed Calderini

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