Questa semplicità strutturale rappresentò per Mozart il requisito necessario per ideare un gioco che permet-
tesse chiunque di comporre
comporre valzer in i n maniera automatica,
automatica, anche senza avere alcuna nozio
nozione
ne di composizione.
composizione.
Il principio del gioco, infatti, si basa sulla variazione meccanica di una struttura data – della successione nu-
merata delle battute senza un nesso musicale – secondo le leggi del caso, un principio dunque molto moderno.
Naturalmente il caso
ca so è guidato, perché se lo si lasciasse comp
completament
letamentee libero, il prodo
prodotto
tto finale
fina le non avrebbe
alcun senso musicale. La limitazion
lim itazionee del caso dipende dunque dalla scelta del materiale musicale e dalla
dal la dispo-
sizionee delle cifre sulla tabella
sizion tabel la del codice di comp
composizion
osizione.
e. Occorre garantire un certo
cer to nesso musicale:
musicale: Mozart
raggiunge questo risultato non non per mezzo della melodia, bensì grazie all’al l’impalcatura
impalcatura armonica della cadenza.
Per esempio, in un periodo di otto battute, l’ultima di queste deve assolutamente mostrare una tendenza alla
conclusione che l’ascoltatore possa avvertire. Inoltre, nel corso di un periodo è necessario sostenere in qualche
modo la melodia con l’armonia, e precisamente mediante successioni di accordi cadenzati. Mozart impiega
come impalcatura la tonica di do maggiore, la modula dopo quattro battute batt ute sopra l’accordo
l’accordo di settima
setti ma di domi-
nante, cioè sol maggiore, per ritornare alla tonica di do maggior
magg ioree nel secondo periodo, sei battute prima della
fine, secondo lo schema tipico delle danze bipartite che abbiamo descritto poc’anzi.
1 I giochi ideati da Kirnberger (Der allezeit fertige Polonoisen- und Menuettencomponist ossia ossia “Compositore sempre pronto di
polacche e minuetti”, a cui fece seguito un secondo gioco simile rimasto inedito) risalgono al 1757 e sono i primi esempi di
giochi che permettono di comporre musica tramite l’utilizzo di dadi. Ricordiamo anche la Tabelle, aus welcher man unzählige
Menueten und Trio für das Klavier
Klav ier herauswürfeln
herausw ürfeln kann (“Tabella,
kann (“Tabella, con la quale si possono comporre con i dadi minuetti e trii”)
di Maximilan Stadler, amico intimo di Mozart e Haydn, stampata a Vienna nel 1781; Le toton armonique pubblicato
armonique pubblicato dall’editore
La Chevardière; Gioco filarmonico, o sia maniera facile per comporre un infinito numero de minuetti e trio anche senza sapere il
contrapunto di
contrapunto di Franz Joseph Haydn, pubblicato a Napoli nel 1790; una Guida alla composizione dei valzer , anonima, stampata
da Rellstab e attribuita a Carl Philipp Emanuel Bach; e il Gioco Pitagorico di
Pitagorico di Antonio Calegari (Venezia 1801).
2 In realtà non si ha alcuna certezza che il musicista salisburghese ne sia stato effettivamente
effettivamente l’autore:
autore: l’attribuzione
attribuzione a Mozart
Mozart – già
dalla prima edizione del gioco, avvenuta un paio d’anni dopo la morte del compositore – potrebbe far pensare anche a un abile
espediente editoriale per sfruttarne il nome; si sa comunque per certo
cer to che Mozart fu molto attratto da questo tipo di giochi, come
dimostra tra l’altro un manoscritto autografo ritrovato tra le sue carte
car te e oggi conservato presso la Biblioteca Nazionale di Parigi,
nel quale sembra appuntato un gioco piuttosto simile a quello effettivamente pubblicato. Un gioco con caratteristiche simili, inol-
tre, era già stato pubblicato nel 1787 nel numero di febbraio del Journal
del Journal des
des Luxus und der Moden
Moden.. Ricordiamo infine che Mozart
compose anche una serie di opere per organo automatico a cilindri: l’Adagio e Rondò KV 594, la Fantasia KV 608 e l’Andante
KV 616. «Sono tutte degli ultimi anni, composte fra il dicembre del 1790 e il maggio del 1791. Che Mozart abbia preso sul serio
anche questo compito lo dimostrano schizzi e rifacimenti.
rif acimenti. E tuttavia questa musica non aveva alcun rapporto con l’uomo
l’uomo vivente.
Essa era collegata all’
a ll’androide,
androide, ingegnoso congegno
congegno di leve, fili,
fil i, molle, ruote dentate, la macchina in figura umana, una specie di
incrocio fra la marionetta e il robot…», Prieberg (1963).
3 Non bisogna
bisogna farsi trarre in inganno
inganno dal termine: alla fine del Settecento
Settecento il valzer era ancora una danza
danza molto più affine al minuetto
che al valzer viennese così come verrà reso celebre dagli Strauss e da Lanner
L anner..
In altri termini: qualunque sia il risultato del lancio dei dadi, ne deriva sempre una possibilità
possibilità calcolata fin
dall’inizio,
dall ’inizio, mai un caos disordinato.
disordinato. Il puro caso agisce entro limiti relativamente
relativamente circoscritti; è vero che esso
produce un numero enorme di variazioni compositive, ma non può mai distruggere l’ordine prestabilito. Tut-
tavia, in questo caso, non si tratta tanto di arte
a rte quanto piuttosto
piuttosto di un gioco divertente
divertente e pieno di attrattive
non solo per i compositori.
Il gioco è formato da 176 battute numerate e da due tabelle (ognuna delle quali rimanda rispettivamente alla
prima e alla seconda parte della danza). Nelle colonne sono riportati i lanci da effettuare, sedici in tutto. Nelle
Nelle
righe, invece, si trovano i numeri delle battute ottenibili grazie al lancio di due dadi. In pratica, quindi, si devo-
no lanciare due dadi per sedici volte. Ogni volta si appunta il risultato su un foglietto e si va a cercare l’incrocio
giusto sulla tabella. Il numero corrispondente all’incrocio tra il lancio effettuato e il punteggio ottenuto riman-
da alla relativa battuta
battuta musicale:
A B C D E F G H
A B C D E F G H
10
65 77 19 82 137 38 149 8
11 102 4 31 164 144 59 173 78
6 – 9 – 5 – 11 – 11 – 8 – 6 – 9 – 6 – 5 – 7 – 6 – 5 – 9 – 8 – 3
le battute da suonare (segnate in giallo sulle due tabelle) saranno nell’ordine le seguenti:
8
?8
148 84 113 61
‰ ‰ ‰ ‰
1.
‰ . 2.
‰
? .
135 133 36 94 94
‰
.
9
?. 25
j 176
j J 150 125
13
‰ .
? .
67 115 89 83
J
‰
Se si vuoledel
istruzioni avere una: «quando
g ioco:
gioco composizione più lunga,
si desidera è sufficiente
un walzer ripetere
più lungo,
lungo da capo ilnella
, si ricomincia procedimento, comeandando
stessa maniera,
ma niera, avvertono le
così
sino all’infin
all ’infinito»
ito».. Da notare che, lanciando due dadi, le undici combinazioni possibili
possibili non hanno tutte la stessa
probabilità:: il punteggio
probabilità puntegg io 7,7, per esempio, è molto probabile,
probabile, perché si ottiene con sei diverse
divers e combinazioni, men-
tre il 2 o il 12 si ottengono con una sola combinazione.
combinazione. Alcune battute, quindi, hanno maggiori probabilità di
essere estratte rispetto ad altre, e non sappiamo se Mozart abbia tenuto conto di questo, per esempio facendo
corrispondere le battute meglio riuscite ai lanci di dadi più probabili. La bravura di Mozart fu, in ogni caso,
quella di scrivere battute che potessero adattarsi bene l’una con l’altra, cosa non banale anche in un contesto
tonale come quello ovviamente scelto dal compositore.
Il Musikalisches
Il Musikalisches Würfelspiel
Würfelspiel di
di Mozart fornisce al
a l docente la possibilità di motivare all’app
a ll’apprendimen
rendimento to i propri
allievi giocando sulle potenzialità di scambio interdisciplinare tra musica e matematica. Una materia ostica
come la statistica diventa infatti più divertente se applicata al gioco mozartiano, tanto più se offre all’allievo,
come regalo
regalo finale, un
u n valzer
val zer unico e personalizzato.
Per esempio: quanti valzer è possibile comporre con questo gioco? (Per ognuna delle sedici battute del tema
principale ci sono undici battute possibili: quindi le combinazioni possibili
possibili risultano 111
1116, ovvero
ov vero 46 milioni
mi lioni
di miliardi
Si può di valzer).sull’uso
poi ragionare sull ’uso dei dadi: quali risultati possiamo ottenere con
con uno o due dadi?
Se usiamo due dadi ci accorgeremo che alcuni risultati saranno più frequenti di altri: perché? Quali combi-
nazioni di risultati possiamo ottenere usando due dadi? Che probabilità c’è, dunque, che esca un risultato
piuttosto che un altro?
E se usassimo dadi “non tradizionali”, come quelli a forma di tetraedro? Come variano i risultati in base alla
forma dei dadi?
Bibliografia
• Fauvel, J., Flood, R., Wilson R., Music
R., Music and MaMatehm
tehmatics.
atics. From Pythagoras to Fractals
Fractals,, Oxford University Press,
New York 2003
• Mozart, W.A, Anl
W.A, Anleitun
eitungg so viel
v iel Walzer
Walzer oder Schleif
Schleifer
er mit zwei Würfeln
Würfeln zu compon
componireniren so viel man will
w ill ohne
musikalisch zu seyn noch etwas von der Composition zu verstehen,
verstehen , Johann Julius Hummel, Berlino-Amsterdam
1793
• Mozart, W.A, Musik
W.A, Musikalisch
alisches
es Würfelspie
Würfelspiel.l. Gioco per comporre
comporre musica
musica con i dadi,
dadi, a cura di Roberta Bortolozzo,
Armelin, Padova
• Paynter, J., Suono e struttura. Creatività e composizione musicale nei percorsi educativi,
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all’arte di inventare musiche,
musiche, Franco
Angeli, Milano 2011
• Prieberg, F.K., Musica
F.K., Musica ex machina
machina,, Einaudi, Torino 1963