Il secondo movimento (Sehr schnell, molto veloce), è una specie di Scherzo, molto
breve, costruito ancora su un canone, questa volta per moto contrario, e su una forma
bipartita, con due parti ritornellate, che ricorda quella di un tempo di Suite. La
struttura "circolare" data dal canone e dal ritornello, le altezze dei suoni in maniera
speculare intorno a una nota centrale, le figure staccate, nervose, percussive, i
repentini scarti dinamici, le acciaccature, gli ampi salti, tutto concorre a fare di questo
breve movimento un oggetto sonoro che ruota su sé stesso, come un vortice
immobile.
Serie originale.
I Tre piccoli pezzi per violoncello e pianoforte op. 11 di Anton von Webern risalgono
al 1914.
Nel primo pezzo troviamo brevi frasi sospirate che scivolano nel silenzio, a parte una
breve intensificazione espressiva. Ogni nota ha una specifica dinamica. Non è
possibile individuare una melodia o un accompagnamento, nessuno dei due strumenti
prevale sull’altro. Si tratta di una pagina di puro espressionismo e atonalità. Forte è il
contrasto col secondo pezzo, un brevissimo Allegro di graffiante
violenza. L’indicazione del tempo è, appunto, molto agitato. Il terzo pezzo
comprende appena venti note, che costituiscono un Adagio sereno e quasi incantato
nella sua assenza di movimento.