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,.~ sione di. un canto apparentemente inestinguibile e suscitato dall'ostinato
concIuslvo della Si'!fonia di salmi strawinskiana (1930): ,
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A. Webern, Der Weg ZJ/r neuen Musik, a cura di W. Reich, Wien 1960, p. 60.
Si veda a guesto proposito la concisa brevita dell'esempio schonberghiano di p. 222. Sesta Sin.fOnia indulge nella ripetizione costante del motivo mn, la
posizione, la strumentazione e soprattutto l'armonia tendono a variare: il sol ed indugiando poi su di esso, questa passo infrange il carattere
1'ampia superficie in Si ~ magg. acquista un colore piu luminoso pas- trattenuto della composizione:
sando al Re magg. e quindi da Sol magg. a Mi magg. In questo caso
abbiamo un elementocbe resta costante, cioe la ripetizione del motivo e un G.P.
elemento cbe invece muta, cioe 1'armonia. (.)
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G. Mahler, Sinfonia n. 9, movimento conclusivo
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Pill avanti essa compare nella forma seguente, isolabile solo con ?ran
difficolta dall'intreccio delle voci che si compenetrano nella melodia:
La fuga, Ia sonata, il rondo intese come forme pure non esistono
perche il mutamento delloro significato nel corso delia storia, la complessita e
unicita di ogni singola opera e Ie diverse premesse tecniche che Ie informano
non consentono alcuna generalizzazione. Prendiamo ad esempio Ia so-
nata: Ie sonate barocche si differenziano totalmente da quelle classiche;
nessuna sonata beethoveniana e formalmente identica alle altre; una
«sonata» moderna, come Ia Sonata per violoncello e orchestra in due movi-
menti ( 1964) di Penderecki, va intesa alla Iettera nella sua accezionedi
«pezzo strumentaIe» contrapposto alla cantata, ossia al pezzo vocale.
Quando si paria di forma, ad esempio di sonata, non si e con cio
ancora definita alcuna precisa formula in base alla quale siano struttura-
te tutte Ie composizioni che recano il nome di «sonata».
E possibile tuttavia, nella musica del Sette-Ottocento, individuare
dei tipi formali con Ie Ioro caratteristiche esemplari e Ie idee che ne
stanno alla base. Tali schemi formali non vanno interpretati come
involucri vuoti, ma come espressione di precisi significati musicali.
Queste norme formali non sono state in alcun modo dei modelli
che i compositori abbiano voluto seguire nelle lora composizioni, al
contrario si tratta di schemi ricavati a posteriori dalle Ioro opere sulla
base di varie corrispondenze formali. In questo senso e possibile allora
pariare «della» sonata beethoveniana.
Ii modello astratto dovd trovare la sua realizzazione concreta
nella singoia opera. La verifica 0 Ia conferma della norma non rappre-
sentano Ia meta, Ia norma al contrario serve unicamente per mettere in
Iuce Ie caratteristiche individuali e particolari di ogni singolo caso.
m,
l'antecedente al consegt!ente, spostato questa volta alIa parte di tenore,
e l'attacco in levare ma in senso ascendente e alIa parte di
contralto. Sembra quasi che Ie voci si scambino e che il mi iniziale del
L'insieme di 8 + 4 + 4 battute e una delle possibilita che si
offrono, non un modello imprescindibile delIa forma di Lied. Altri
modelli assai frequenti, come si vede per esempio nelle Kinderszenen di
soprano (che ha l'effetto di un pedale superiore melodico, cioe di una Schumann, sono 8 + 4 + 8 battute (<<KurioseGeschichte») e 8 + 8 + 8
nota tenuta nella voce piu acuta) si trasformi nel pedale del basso. battute (Wichtige Begebenheit) oppure la forma ampliata di 16 + 8 + 16
La melodia delIaparte B e gia delineata nella struttura ritmica delle battute (<<UindlichesLied» dall'A/bum fur die Jugend di Schumann).
parti di contralto e tenore delIa sezione A. In esse non era evidente L'equilibrio nella proporzione tra Ie diverse parti, elemento costitutivo
quale voce costituisse la melodia «vera e propria», perche si sovrappo- di ogni forma di Lied, fa si che qualsiasi variante formale acquisti un
nevano linee melodiche di uguale importanza. Anche la parte B, piu fascino particolare: cosi ad esempio Ie 8 + 6 + 8 di «Von fremden
nettamente delineata nel suo diverso andamento melodico, non offre Landern und Menschen».
alcun chiarimento ulteriore sull'esistenza 0 meno di rapporti gerarchici La forma di Lied non si esaurisce nel modello A B A, la cui
D A
A B A C A
Refrain Couplet 2 Refrain Couplet 3 Refrain
Refrain Couplet 1
R E l E *- E $. E $. E It.
Mi magg. Mi magg. Si magg. do mIn. do min-mi Mimagg.
T D T
batt. I batt. 28 batt. 41 batt. S6 batt. 66 batt. 76
Refrain I
*~~~
I
(Oberstimme) A I
I
1.TEMA I
2. TEMA
Tonica I
Dominante
f , I
I
ESPOSIZIONE- - - - - - oJ
1.TEMA 2. TEMA
Tonica Tonica
relativo relativo
maggiore maggiore
Swmppo ~
Rielaborazione dei temi e motivi che tocca diverse tonalita e conclude per 10 pill sulle D
Ripresa
Tema principale T ransizione Tema secondario Coda
Maggiore: T modula alia T T
Minore: (t)
Esposizione
tema principale (tonica)
ADearetto
----::::::
Tema secondario (tonica)
L. J= ===-
I!
fI ~. ..,.. ~
• ••
i
Le prime son ate rivelano chiaramente' quanto in ongme Fosse ..- I """" r
Dominante
- ....,
2" Parte
dominante
parte conduce aHa dominante - se il brano e in maggiore (al re1ativo fI 16 I 1 •• -. 2. fI":--.
-
:
.. -
nuova tonalita, non l'emergere di una nuova idea musicale. (In Mozart
invece troviamo una gran quantita di idee tematiche: il modello bitema-
tico di forma sonata non e dunque da considerare assoluto).
Allegro (Re magg. = tonica)
~r
p ----- ---'
(La magg. = dominante)
~r I
,
Inoltre il farsi strada di un pensiero musicale che si incarna sempre
di pili nel tema si esprime anche nell'aspirazione a creare rapporti pili
stretti tra. i vari elementi delIa composizione (efr. a questo proposito
anche il tema beethoveniano a p. 213). II primo movimento delIa Sonata
per pianrforte in Mi bem. maggiore op. 81 a (Les Adieux) di Beethoven si
sviluppa dai due elementi che informano anche I'introduzione lenta: il
motivo per terze e il cromatismo.
Adagio
gerarchia, laddove invece troviamo sempre 10 stesso elemento musicale (anche se diverso dal tema compare in tutte Ie voci, altrimenti - il caso piu frequente nelle
punto di vista armonico). fughe a molte voci - si tratta di una esposizione incomp/eta. L'elaborazio-
ne tematica degli episodi e arricchita dall'uso di complesse tecniche La fuga in Fa magg. - per chiarire con un esempio quanto detto -
contrappuntistiche: rivolto del tema - si mantengono inalterati gli inter- mostra quattro esposizioni complete che si susseguono a breve distan-
valli ma nella direzione opposta (una seconda maggiore ascendente za, pur restando ampiamente autonome: batt. 1: Fa magg. / batt. 18:
diventa una seconda maggiore discendente); aumentazione 0 diminuzione - i Fa magg., con dux al contralto (batt. 28) in stretto col basso / batt. 37:
valori delle note vengono in genere raddoppiati 0 dimezzati; stretto - re min., stretto di tutte Ie voci = es. p. 262 / batt. 47: sol min, di
una voce inizia il tema prima che la voce precedente ne abbia concluso nuovo stretto di tutte Ie voci. Si tratta di una soluzione individuale che
l'esposizione. Nella fuga in Fa magg. (batt. 37 sg.) Ie due voci supe- porta ad una conseguenza originale. Le successive battute, dalla 56 sino
riori iniziano 10 stretto esponendo il tema su un pedale del basso, che alla fine, hanno l'effetto di un grande «divertimento conclusivo». Non
si unisce quindi anch'esso con una nuova entrata del tema allo stretto: si trova piu un'esposizione in piena regola. II tema, presentato cosi
tante volte e a breve distanza una dall'altra appare in un certo senso
«logoro» e si lascia appena intravvedere nelle diverse voci, senza com-
parire piu chiaramente (batt. 65 seg. voce superiore, batt. 66 seg. voce
centrale), quindi alla batt. 67 (soprano) con una piccola variante che
prima era apparsa al basso (batt. 49).