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INTRODUZIONE ALLA MUSICA GRECA

Musica del mondo antico —> indicava estensivamente un complesso di fenomeni artistici (canto,
suoni strumentale, poesia e danza)

Platone definisce il melos come un insieme di harmonia (accordo—>lira), logos (parola) e


rhytmos (ritmo).

MELOS RHYTMOS

LOGOS

HARMONIA

Molte forme poetiche prevedono un’esecuzione cantata e un accompagnamento strumentale.


Fino a piena età classica (V-IV sec. a.C.), gli eventi non sono concepiti per essere ripetuti, ma
ricreati in maniera diversa ogni volta.
Le performance possono essere:
-Livello religioso;
-Politico sociale.
La condivisione collettiva dell’evento, ad esempio quello religioso rinforza il credo e l’identità di
appartenenza dei singoli alla polis in cui si svolge l’evento o al proprio gruppo sociale

Musico terapia/potere psicagogico—> la musica ha il potere di modificare lo stato d’animo sia di


chi la esercita sia di chi ne fruisce (muove l’anima)

Geografie musicali—> esistono più tradizioni musicali greche antiche, a seconda della tradizione
culturale locale

Il mondo greco antico è geograficamente formato da:


-Grecia continentale;
-Colonie d’oriente;
-Colonie d’occidente;
-Territori di vicino e medio oriente.
E’ coinvolta anche una rete di scambi con le altre etnie; le musiche greche sono il prodotto di una
società multiculturale.
Il ruolo della Grecia, dovuto alla sua posizione geografica, ha una grande influenza culturale
sull’europa e in tutto l’occidente.
La storia della musica dei greci copre un arco cronologico molto ampio che va dalla fase palaziale
della civiltà monoica (2000 a.C.) sino all’età bizantina (caduta impero romano d’oriente 1453).
Tre fasi storiche:
-Età arcaica (VIII-VI a.C.);
-Età classica (V-IV a.C.);
-Età ellenistica (III-I a.C.).

LA LIRICA: il genere più importante e più cantato è la lirica (melopoiia); si divide:


-Monodico (cantata da un poeta);
-Corale (coro maschile o femminile);

PEANA: è una forma di lode cantata e danzata da un coro legata a culto di Apollo , spesso
accompagnata dalla cetra;
DITIRAMBO: è un canto corale accompagnato dall' aulos. Nasce come canto per Dioniso eseguito
da un gruppo di fedeli guidati a un capo coro, exarchos,i quali accompagnano un bue per il
sacrificio e si dispongono a cerchio intorno all’altare.
Successivamente perde il suo legame originario con il culto per diventare un genere altamente
spettacolare. La riforma di Arione di Metimna la quale inserisce un elemento letterario - musicale
attraverso l' inserimento di una narrazione mitica che può anche non essere legata al culto
dionisiaco;

THRENOI: canto corale funebre;

IMENEI: forma corale di ragazze che accompagnano la sposa a casa dello sposo;

EPITALAMI: sempre forma nunziale ma eseguita davanti alla stanza nunziale;

ENCOMI: celebrazione personaggi illustri e vincitori di gare sportive (epinici commissionati dalla
famiglia);

IPORCHEMI: danze liriche (stretta correlazione tra canto e danza);

PROSODI: canto corale per le processioni religiose;

PARTENIO : canto lirico intonato da un coro di ragazze (parthenoi) nell’ambito di culti femminili
coltivati nell’ambiente del tirso spartano.

Anche se fin dal età arcaica il legame con il testo verbale è fondamentale non sono mancate
testimonianze puramente strumentali le quali mantengono uno stretto legame con il logos
(contenuto narrativo).
I più importanti generi strumentali sono l' arte auletica e la citaristica praticati nelle feste religiose.
A gare puramente strumentali si affiancano le gare nelle corrispettive forme vocali:
-Aulodia;
-Citaroida.
I repertori eseguiti si chiamano nomoi, strutture melodiche ben definite, anticamente intonate in
particolari occasioni rituali e regolate da una certa rigidità di norme nell’intonazione melodica e
andamento ritmico.
I nomoi prendono il nome dal proprio luogo di origine o dalle proprie caratteristiche formali, talora
dalla divinità cui erano tributati (nomos di Atena, nomos Pitico eseguito in onore di Apollo)
Il nomos più sviluppato (età arcaica e classica) è quello citarodico con Terpandro di Lesbo
(accompagnamento vocale con la cedra); egli opera una suddivisione del canto in sette parti ben
precise:
-Archa (canto iniziale);
-Metarcha;
-Kataropa (transizione);
-Metakataropa;
-Omphalos (sezione centrale);
-Sphragis (sigillo);
-Epilogos (conclusione).
GLI SPAZI SONORI DELLA MOUSIKE

Gli spazi sonori dell’esecuzione influenzano l’evento sonoro(contenuti) e le modalità di


performance.
Gli spazi sono:
-Corti micenee;
-Santuari religiosi;
-Poleis.
Spazi aperti e sale private si alternano come centro di condivisione.
Gli spazi influenzano l’evento sonoro, ne accedono l’ufficialità o l’epistolaricità (contenuti e
modalità espressive); nascono in Grecia edifici appositi:
-Teatro;
-Odeion (edificio coperto per le esecuzioni musicali).

Mondo miceneo—> wanax (primo spazio musicale) era il palazzo del sovrano miceneo
Palazzo Nestore—> nel megaron del palazzo (sala rappresentanza del re) tra gli affreschi spicca una
figura di un suonatore di phorminx (antenato della cetra, strumento a corda)che
suona guardando un uccello in volo (frequente iconografia antica).
La presenza di raffigurazioni di cantori di corte in un luogo di potere del sovrano qualifica il
megron come “spazio del canto” (esempio di ulisse che nell’odissea, alla corte dei Feaci, assiste
all’esibizione dell’ aedo Domodoco che canta due episodi della guerra di troia).

Il luogo fisico influisce sulla performance poetico/musicale a livello tematico ed esecutivo.


La possibilità di adattare la performance musicale a uno spazio chiuso e circoscritto piuttosto che as
uno spazio aperto che ne permetta una diversa spettacolarizzazione è sfruttata dagli innumerevoli
poeti musicali che sviluppano forme e generi musicali per diverse occasioni.

Categorie interpretative, a seconda dell’organico impiegato:


-Monodiche;
-Corali.

Choros: prima di designare un gruppo di persone che canta e danza stava ad indicare il luogo per le
evoluzioni coreutiche;
Choreia: canto e danza in onore degli dei, genere musicale eseguito all’aperto nei pressi dell’altare
e non interno al tempio religioso perché concepito dai greci come la casa del dio.

Musica nel culto religioso —> si svolge in un area sacra aperta, l’atto centrale è il sacrificio(thysia).
Tutte le azioni preliminari all’offerta e le azioni successive sono
accompagnate dalla musica.
L’aulos manca nel culto persiano.
Le performance più rilevanti sono quelle corali (diversificati a seconda della divinità). I canti sono
percepiti come offerte dedicante agli dei durante i quali si narrano gli episodi del mito specifico dl
dio con grande coinvolgimento emotivo potenziato dall’elemento coreutico e musicale.

INNI RELIGIOSI: sono la peana (accompagnato dalla cetra, solitamente in onore di Apollo) e il
ditirambo (accompagnato dall’aulos, in origine vero e proprio canto culturale in onore di Dioniso)
POESIA MELICA SOLISTICA: esecuzione durante il simposio (momento esclusivamente
maschile,banchetto) e tiaso (consorteria religiosa legata ad Afrodite, nell’ambito della quale le
fanciulle vengono educate al matrimonio).
Ambienti chiusi, nelle stanze private (maschili o femminili) dell’abitazione greca.
Privilegia l’uso della voce solista e strumenti non particolarmente sonori come la lira o il barbitos
(strumento con cassa di risonanza, ben udibile in spazi chiusi);

MUSIKOI AGONES: gare tra suonatori di strumento tra cantori che si accompagnano con questi
strumenti (kithara o aulos).
Si svolgono durante i festeggiamenti religiosi e possono essere carattere a carattere panellenico o a
cadenza quadriennale( in questo caso sono agoni stephanitai, riservando al vincitore come premio
un corona;

AGONI THEMATIKOI: feste di carattere più circoscritto e locale, generalmente annuali. Mettono
in palio un premio in denaro.

Gli agoni musicali comprendono anche:


-Recitazione di versi epici (rapsodiche);
-Competizioni drammatiche (teatrali);
-Competizioni oratorie—> in questa categoria rientrano tutte le gare che non sono ne ginniche ne
equestri ma che afferiscono alla categoria generale della
mousike techne come arte delle muse.
la mousike techne comprende:
-Agoni thymelikoi;
-Agoni skenikoi.

AGONI THYMELIKOI: il nome pare derivi dal luogo in cui si svolgono le rispettive esibizioni:
la Thymele (altare destinato a raccogliere le offerte) e la skene (sezione del teatro propria degli
attori);

THYMELE: in seguito diventa parte integrante della struttura teatrale, dove sarà inserito al centro
dell’orchestra, mentre gli agoni timelici più antichi si svolgono sull’altare antistante al tempio o
sulle gradinate.

Ad Atene tra il VI e V sec. a.C. le rappresentazioni drammatiche si spostano dall’agorà alle pendici
dell’acropoli dove ritrova il sacro recinto di Dioniso Eleutereo, che offre una conformazione
naturale per il posizionamento delle tribune degli spettatori grazie al dislivello della collina.
Il teatro di Dioniso articola i suoi spazio secondo una struttura ben definita
Orchestra: zona nella quale danza il coro al cui centro è inserito l’altare
Parodoi o exodoi: corridoi che permettono l’entrata e l’uscita del voto e il movimento degli attori
verso spazi extrascenici lontani.
Skene: originariamente una tenda che serve da spogliatoi per gli attori e come deposito di oggetti
scenici, diventò in seguito una facciata lignea provvista di porta con cui si identifica un palazzo o il
tempio dinanzi a cui si svolge la scena
Logeion: presente dal V sec a.C. è un teatro per gli attori alla lettera “luogo nel quale si parla”
Theatron o cavea: “guardo osservo”, più avanti andrà ad indicare l’edificio teatrale.

Acustica dello spazio: le tre qualità che un buon attore deve possedere sono
-Euphonia (bellezza di voce)
-Megalophonia (robustezza di voce)
-Lamprotes (chiarezza)

La completa assenza del riverbero è data sall’assenza del tetto,il riverbero è essenziale per la
comprensione del testo poetico.
La profusione dei suoni riflessi sul pavimento dell’orchestra fa in modo che il suono raggiunga le
file più lontane degli spettatori.
Le esibizioni degli artisti vengono fatte in tale struttura che rimane aperta. A seconda del genere si
privilegiano spazi diversi al sui interno: citaroidi, auleti, citaristi, aulodi o rapsodi si esibiscono
nella piattaforma al centro dell’orchestra identificabile come thymele che ha la funzione di
amplificare i suoni.
Nelle competizioni drammatiche, tragiche o comiche gli attori e i cori si muovono all’inizio
dell’orchestra per poi passare gradualmente al palcoscenico e al logeion.

ODEION: edificio che compare intorno alla metà del V sec. a.C., destinato all’esecuzione e
fruizione di spettacoli musicali. Provvista di copertura, capienza di 3000 spettatori dalla singolare
forma di padiglione, il tetto ligneo è sorretto da numerosissime colonne.
E’ il primo edificio nato e architettonicamente concepito come una vera e propria sala da concerto
per gli agoni musicali, feste per la dea Atena Poliade e utilizzato anche per altri scopi. Si diffusero i
teatri e odeia in tutti il mediterraneo a partire dal IV sec. a.C.
LA GRECIA TRA ORIENTE E OCCIDENTE: PRATICHE ORIENTALI NELLA MUSICA
GRECA ANTICA

L’esistenza di influssi orientali nella cultura greca antica (Mesopotamici, Egizi, Siro-Fenici,
Anatolici) è affermata sia a livello materiale, stilistico e strutturale.
-materiali: strumenti musicali
-strutturale: generi, harmonai
-stilistico: repertori e pratiche

Influenze materiali e tecniche: presso i greci, la provenienza etnica è uno dei caratteri possibili di
classificazione degli strumenti.
gli strumenti barbari sono:
-Phoinix
-Pektis
-Magadis
-Sambyke
-Trigonos
-Klepsiambos
-Skindapsos
-Enneachordon
Quasi tutti appartengono alla famiglia delle arpe tranne lo skindapsos che appartiene alla famiglia
dei liuti.
Provenienti dall’Asia sono il megadis, sambyke, nablas (arpa fenicia), barbitos (lira), aulos
berefinci o frigi.

Apollo—>Lira simbolo del razionale spirito ellenico


Satiro Marsia—> aulos frigio emblema dell’irrazionalità dionisiaca e orientale
Aulos—> termine di origine straniera la sua presenza a cerca su un sarcofago in piena età del
bronzo potrebbe smentire l’origine frigia.

LIRA: simbolo della musica nell’età greca, esistono varie tipologie, la più diffusa è il chelys, è la
più maneggevole il risonatore è ricavato dal guscio di tartaruga, questi tipo di cassa non trova
paralleli nelle civiltà più antiche orientali; quindi è uno strumento autonomo.

BARBITOS: simile al chelys, classificabile nelle lire a “guscio”, contraddistinto solo dalla
maggiore lunghezza dei bracci e delle corde (suono più grave), ridotte dimensioni della cassa.
La sua presenza in Grecia segna la fine della separazione tra oriente e occidente

PHORMINX: antenato della kithara presenta la cassa a mezzaluna.


Si selezionano manufatti sonori e si adattano alla realtà culturale ed estetica.

Lire e phorminx hanno quasi tutti 7 corde (come le lire asiatiche ed egiziane) coinvolge il sistema di
accordatura (disposizione in scala delle altezze sonore)

Sistema diatonico—>intervalli di toni e semitoni


Sistema teorico musicale utilizzato senza variazioni in Mesopotamia e Assiria (sumeri)—> scale
eptatoniche.
La formulazione teorica di successioni sonore è direttamente collegata al numero di corde.
Interpretazione scala diatonica: 7 scale diatoniche organizzate secondo uno schema ciclico

Qualificazioni con termini etnici sono le armonia: strutture cardine della prassi musicale,
l’originario referente di harmonia, specifico schema di suoni ed intervalli. Possono essere:
-Dorica, ionica, eolica (regioni Grecia)
-Frigia e Lidia: mixolidia, sintolidia, lidia “rilassata” (territori Anatolia non greca).
La musica del popoli frigio è associata alla dimensione religiosa (riti orgiastici), la lidia è collegata
alle sonorità tipiche del simposio orientalizzante—>immaginario ellenico.
Harmonai frigia—> rituale orgiastico
Harmonai ionica/lidia rilassata—>simposio

secondo i greci la musica orientali ha portato influenza negativa—> “nuova musica” complesso di
innovazioni introdotto nella prassi musicale greca dalla metà del V sec. a.C.
Maggior ricerca virtuosismo locale o strumentale
LA CULTURA GRECA DELLA MOUSIKE: OCCASIONI E CONTESTI DELLA PRATICA
MUSICALE

Civiltà greca—>civilà musicale:


-Pratica musicale pubblica: festa religiosa, agoni, spettacoli teatrali
-Pratica musicale privata: canti di lavoro, allenamento e simposio
-Musica contesti militari

MUSICA VITA PUBBLICA: sin dal II millennio la pratica musicale pubblica è connessa
all’eccezionalità del tempo festivo—>festa religiosa e rito nunziale (a privato quando si svolge
all’esterno diventa pubblico.
musica colturale nell’epos omerico.
la mousike sege diverse fasi del rito:
-Processione;
-Rievocazione azione mitica;
-Sacrificio;
-Libagione;
-Banchetto.
Sottolineati da particolari forme musicali: prosodion (canto professionale) e statico (con o senza
danza).
I cori hanno una struttura ben determinata (numero, sesso, età)
Nomoi—>antiche melodie
Gli strumenti sono associati ai riti
Aulos elymos—> culti dea Cibele
Aulos gamelios—>riti nunziali, canna più lunga dell’altra(superiorità dell’uomo sulla donna)

Agoni musicali—> parte conclusiva del rito religioso


Giochi pitici di Delfi—>sezione musicale che prende la kitharodia, canto solistico accompagnato da
kithara, aulesis (aulos solista), aulodia (canto accompagnato dall’aulos). L’aulodia è l’unica
specialità che richiede due esecutori.

AGONI MUSICALI: vetrina per le novità siliciche, espressive e organologia introdotte dalle
scuole musicali delle poleis o di singoli artisti.
protos heurtes: ricerca del primo artista a cui si deve una data innovazione

PERFORMANCE TEATRALI: si sviluppa nel periodo classico, l’aspetto convive con quello
politico.
auletai: suonatore di aulos, che anche se sentito come volgare, barbaro e pericoloso, viene
ugualmente usato nel teatro classico, tragico e comico.

Durante l’età classica si indebolisce il legame dell’evento musicale con la sua origine colturale:
spettacolo teatrale e concordo si fondono sul gradimento del pubblico.
L’esecuzione si arricchisce di elementi paramusicali, magnificenza delle vesti e degli strumenti
marcavano lo status e la fama del musicista

Alessandro Magno—>spettacoli musicali elementi essenziali della sua propaganda, le vittorie in


oriente sono sottolineare da festival e agoni in cui vengono rappresentati tutti i generi musicali. La
grandiosità degli spettacoli rispecchia la forza del re, gli altri sovrani ellenistici fanno tesoro di
questa lezione.

MUSICA VITA PRIVATA(diversi gradi di privatezza): i cani di lavoro sono quelli delle donne
che lavorano nei campi o al telaio, quello degli artigiani per allevare la fatica e quello dei pastori. A
volte sono accompagnati da musicisti—>riti di vendemmia: suonatore di phorminx alla testa del
corteo.
Il suono dell’aulos accompagna le attività che richiedono grandi sforzi intesi e ripetuti:
-Sforzi collettivi che richiedono il lavoro coordinato di un gruppo grande di lavoratori;
-Sforzi individuali come quelli degli atleti sia in allenamento che in gara.
Suonare uno strumento era segno di buona educazione aristocratica. Anche la forma privata
presuppone sempre un pubblico anche se ristretto. Teatro delle performace del poeta-compositore
aristocratico è il simposio—>canti in forma strofica, sia da un singolo commensale, sia da tutti a
turno (strofe brevi della lirica monodica)

MUSICA MILITARE: L’aulos dal ritmo ai soldati in marcia, ai rematori. Con Alessandro Magno i
vari ordini sono impartiti con delle trombe (salpinges), impiegate all’unisono per formule
melodiche e ritmiche—>intento di “comunicare” e “dire”
I CONTESTI DELLA MUSICA: IL SIMPOSIO

Simposio—>contesti principali della musica greca antica, la poesia che vi nasce non è concepibile
senza la musica. Istituzione centrale della civiltà letteraria greca, quello della musica
è uno dei più importanti e meno conosciuti (invisibilità testimonianze simposiali).

Si possiedono testi dei maggiori poeti simposiali della tradizione erica greca—>non abbiamo testi
delle musiche corrispondenti, la musica è legata ad una tradizione orale, ma non ad una prassi
scrittoria.
Il simposio era un luogo in cui trovarsi fra amici, fare poesia (musica) restando lontani dalla
dimensione più tecnica.
Testimonianze letterarie ed iconografiche ci indicano gli strumenti più utilizzati nel simposio
(“specializzati”).
Lo strumento per eccellenza è la lira: strumento di base della formazione musicale di ogni membro
delle famiglie aristocratiche greche. Poeti e simposiasti ci accompagnano il loro canto.

Nell’area eolica, isola di Lesbo, venne assegnato un ruolo centrale al barbitos: lira dai bracci più
lunghi e suoni più gravi, Alce e Saffo vengono rappresentati mentre impugnano questo strumento ed
eseguono i loro canti.
Contatti reciprochi tra le comunità appartenenti a zone lontane tra loro che determinano scambi di
conoscenze e novità tecniche (strumenti o forme poetiche)
Altri strumenti che provengono dalla famiglia delle arpe: sambyke e trigonon; alcune fonti che
attribuiscono al sistema simposiale sia come strumenti di accompagnamento del poeta cantore sia
perché impennati dalle donne che molto spesso curavano l’intrattenimento musicale dei simposiasti.
La musica del simposio è anche quella del sottofondo durante la fase conviviale—>lo strumento più
usato è l’aulos. Legato anche alla tipo forma poetica del simposio: l’energia, il cui testo poetico non
cantato era sostenuto dall’aulos.
A partire dalla seconda metà del V sec. a.C. si ha un cambio di gusti e di abilità richieste e si nota
anche una intromissione di testi provenienti da altri ambiti letterari.
Gli skolia (antichi canti lirici) lasciano spazio a brani tattici da tragedie, le conoscenze musicali di
base non sono in grado di sopperire alle difficoltà tecniche dei brani, ci si affida a professionisti.
FUNZIONE SOCIO-ANTROPOLOGICA DELLA CHOREIA: DANZE DI GUERRA/
DANZE DI PACE

Grazie ad un’analisi socio-antropologica è possibile cogliere il ruolo che il movimento ritmico del
corpo assume in base ad esperienze fondamentali quali:
-Guerra
-Culto delle divinità
-Formazione del carattere
Danza greca antica—>testimonianze letterarie, epigrafiche, iconografiche; si sono ricostruite le
sequenze dei movimenti sulla base di queste testimonianze; descrivono una cultura in cui si danza
per eventi come:
-Nascita -Vendemmia
-Morte -Iniziazioni religiose e sociali
-Matrimonio -Teatro
-Simposio -Palestre
Danzano tutti (giovani, bambini, meno giovani, dilettanti, professionisti, animali, divinità e astri)
Lirica corale e tragedia—>espressioni coreutiche parole+musica+danza

Orchesis(danza)—>definita come movimento del corpo, considerata parte della ginnastica. Ha


potere mimetico:può rappresentare caratteri, passioni, azioni per farlo si serve di
schermata (unià espressive che coinvolgono tutto il corpo).

La choreia, la danza corale, perfetta fusione di parole, melodie e corpo è donata dagli dei agli
uomini perché possano, in maniera piacevole, acquisire una giusta condotta.
nel settimo libro delle leggi Platone divide le danze in base al loro contenuto etico-estetico:
-Danze nobili (espressione di atteggiamenti belli);
-Danze ignobili (manifestazione comportamenti sgradevoli).
Le danze possono essere di:

-Guerra;
-Pace.
Rispettivamente pirrica e emmelaia, una infonde coraggio,l’altra la temperanza. Sono danze che
caratterizzano l’educazione, le esperienze religiose e la vita civile di ogni individuo nello stato
immaginato da Platone.

Danza armata—>enoplios orchesis, numerose forme coreutiche, la più famosa è la pirrica


(pyrrhiche) danze dal marcato carattere marziale, è una danza che accompagna i riti di transizione
(da uno stato sociale all’altro, da un’età all’altra).
Ha un legame con il culto di Artemide, divinità guerriera che presiede l’ingresso dei giovani nel
mondo adulto.
La pirrica è anche associata al culto di Dioniso, è veicolo di un ampio spettro di significati e le sue
caratteristiche specifiche dipendono dal contesto nella quale è eseguita, dalla musica che
l’accompagna e dall’identità dei danzatori.

Altre categorie di danze (al di fuori di quelle armate):


-Knismos—>danza del prurito;
-Epankonismos—>danza dei gomiti;
-Kalathiskos—>danza del cesto;
-Danze bacchiche.
Nell’ambito dei riti dionisiaci:
-L’horehasia—>danza professionale in cui le menadi si aggirano per le montagne brandendo torce o
tirsi al suono di aulos e tympana
-Ditirambo—> canto e danza rituali, i concorsi di ditirambo hanno luogo ad Atene in occasione
delle grandi dionisie: si fronteggiano imponenti cori di 50 elementi che cantano e danzano a uno
dell’aulos;
-Emmelaia—>danza tipica della tragedia;
-Cheironomia—>danza delle mani, pantomima .
STORIA E FORTUNA DEL TEATRO MUSICALE GRECO

Grandi dionisie—> ospita sia agoni ditirambici che forme di spettacolo altamente mimetiche, che
attraverso musica e danza mettono in scena storie spesso tratte da miti più antichi.
Teatro—>il più efficace strumento di comunicazione e coesione sociale del nuovo aspetto
democratico di Atene (V-IV sec. a.C.).
Festività religiosa dionisiaca più importante,organizzata e gestita dallo stato; ospitano:
-Agoni ditirambici;
-Competizioni di tragedie e commedie;
-Forme di spettacolo mimetiche.
Venivano svolte nel teatro di Dioniso (pendici meridionali dell’acropoli)

La struttura di tragedia e commedia presenza un0alternanza di recitazione e musica (attori e coro) si


esibisce negli “stasimi” cantando e danzando nell’orchestra secondo uno che ma di strofe/antistrofe/
edopo.
Strofe e antistrofe hanno lo stessi numero di versi e andatura ritmica e melodica, l’edopo è una
piccola strofa con ritmo e melodia diversi che funge da clausola.

Parakataloge—>intermedio di esecuzione, reattivo accompagnato: ingresso de coro e versi


giambici.
Lo strumento che accompagna tutte le sezioni musicali è l’aulos, ben udibile nelle strutture
all’aperto.
Le scale usate sono la dorica (più adatta alla solennità) e la mixolodia (più confacenti alle parti
lamentose del dramma)

EFFETTI SONORI SPECIALI:


-Bronteia—> rimbombo dei tuoni, abeti di bronzo nei quali venivano fatti rotolare delle pietre.
Epifanie divine.

A partire dal V sec. a.C. gli attori cominciano a cantare vere e proprie monodie o duetti lirici detti
canti amebei con altri attori o con il coro
Se hanno carattere lamentoso—>kommoi.
L’emergere del professionismo attirare è stimolato dalle crescenti capacità canore richieste a tali
figure, mente l’aumento della complessa del linguaggio musicale, con l’utilizzo di tutte le armonie,
è a sua volta incrementato dallo sviluppo organologia dell’aulos, viene corredato di chiavi in modo
da modulare da una scala all’altra.
Non è sopravvissuto nulla delle melodie più antiche. Gli unici resto sono probabilmente dell’età
ellenistica.
Le musiche usate in tragedia e commedia sono spesso basate sulla riproduzione esagerata di
carattere tipici die generi musicali più in voga all’epoca.
La performance teatrale antica è più simile all’opera musicale che alla prosa.
MUSICA E MUSICI NEL MONDO GRECO: RISCHI E VANTAGGI DELLA
PROFESSIONE MUSICALE

Figure di musicisti nel mondo greco:


-Aedi;
-Cantori epici corte micenee;
-Auleti;
-Citareidi;
-Concertisti ellenistici.

Aedo/aeidos—> musicista poeti che si accompagna con la phorminx, simile alla cetra. Per poter
avere il dominio su un vasto repertorio occorrono anni di tirocinio e ls fatica è poi ripagata con un
altro prestito sociale. Più che intrattenere i potenti, tramanda le imprese e le genealogie, assicurando
la continuità identitaria delle classi egemoni.
Suon in contesti conviviali e un araldo lo aiuta a sedere sul trono e gli pone o strumento e accosta a
lui cibo e vino.

Età della poleis—>vengono ingaggiati molto musicisti di condizioni umili o servili per servizi
musicali di routine (proveniente per lo più dall’aria minore), favoriscono infatti la diffusione di stili
orientali

Rapsodo—>cantore itinerante in cerca di ingaggi o della gloria, adatta il repertorio all’ambiente che
lo accoglie

Nascono le scuole musicali (katastaseis) di Sparta con Terpandro e Taleta.


Controllo politico poiché la loro arte influisce sull’educazione dei cittadini.
Rivoluzione del gusto musicale—>metà del V sec. a.C. “nuova musica” i ditirambografi
contaminano generi e ritmi diversi ed evolvono gli strumenti, cetra eptacorde—>aggiunta di nuovo
corde per consentire la modulazione.
L’amletica fiorisce grazie alla scuola tebana, si aumentano i numeri di fori dell’aulos.
La vera svolta si ebbe con la nuova tecnica antogenida:le labbra a diretto contatto con l’ancia
garantiscono più espressività e controllo dell’intonazione.
La musica strumentale si sviluppa notevolmente, gli ensemble (synauliai) pletorici, voluti da
sovrani e imperatori permettono effetti timbrici spettacolari.
Nuova figura:Protaules (primo aulos)—>sembra essere il capo stesso dell’impresario si un gruppo
di musicisti o danzatori
LE DONNE E LA MUSICA

Le donne della Grecia antica e la cultura: erano esecutrici (cantanti, danzatrici, suonatrici),
compositrici ed educatrici (più raramente).

Iconografia danzatrici—>il movimento dei corpi sono spesso utilizzati per accompagnare le
esecuzioni corali e il ritmo dei passi è cadenzato dalla percussione degli strumenti.

Etere—> uniche donne ammesse al simposio che intrattengono come suonatrici diaulos, barbitos o
di arpa, o come danzatrici e suonatrici di percussioni. Per lo più schiave p straniere spesso più
istruite delle mogli legittime ed erano in uno spazio in cui le ultime non avevano accesso
(convivialità maschile). Dietro il pagamento preventivamente battuto dovevano soddisfare i bisogni
dei simposiasti offrendo loro musica e piaceri erotici.

Prostitute occasionali—>pornai

Gineceo—>parte della casa riservata alle donne.


Donne ateniesi—>”volte al silenzio della riproduzione materna e domestica”.

Altre che condividono con le etere l’associazione con la musica sono le donne di estrazione elevata.
Fanciulle che partecipano ai cori rituali nell’ambito delle manifestazione religiose,scelte tra le
famiglie più quotate—>stando alle rappresentazione erano il numero delle donne di gran lunga
superiore rispetto a quello degli uomini in un rapporto di 80 a 20
Cori femminili—>riti di iniziazione che segnano il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, che
avvengono sotto il segno della dea artemide.

Parthenoi—> cori intonati da gruppi di fanciulle, impegnati in attività corali che prevedono danza e
canto (prevalentemente are spartana) . All’esecuzione di un coro di fanciulle, sparate e consacra ad
Afrodite, sono affidate i cosiddetti partner di alcmane che confermano il legame privilegiato tra
Sparta e la musica corale dei riti femminili.

Presenza di strumentiste, aulete, che accompagnano l’esibizione corale, attestata anche nella
ceramografa corinea, che documenta l’istituzione di cori, non solo di fanciulle ma di donne già
adulte.
Partecipando elle donne all’esecuzioni private e ai riti familiari come cerimonia funesti e le
celebrazioni nunziali. Therenoi, canti nunziali, imenei, epitalami.
Musiciste sulla scena—>cosa molto dibattuta. Raffigurazioni vascolari italiote: in alcune di esse
sono presenti donne impiegate a suonare l’aulos o a eseguire con il corpo movimenti orchestrali e
acrobatici. Non attrici ma danzatrici e acrobate e strumentaliste.
Agiscono nel teatro del mimo e della farsa.
Le donne nella grecia dell’epoca classica non potevano andare a scuola, nemmeno a quelle private
ma sono presenti raffigurazioni iconografiche deve compaiono figure femminili intente a suonare.
Di scuole per fanciulli e fanciulle si può parlare dal primo ellenismo—>insegnamento di musica e
scrittura, educazione alla ginnastica uguale sia per uomini che per le donne.
Nella poleis ateniese min è comunque da escludere l’istruzione musicale femminile visto la
presenza delle etere e sono donne schiave o di bassa posizione.
A partire dalla fine del V sec. a.C., l’iconografa mostra scene di danzatrici e auletrides in
compagnia delle rispettive maestre.
Auletridon didaskaleia—> scuole per le etere, l’insegnante è una donna.
Nella società della Grecia antica la cultura è prodotta dagli umori e per lo più sempre rivolta a loro.
Le donne comunicano con versi canti e musicali.
Poetesse compositrici:
-Isola di Lesbo;
-Beozia;
-Peloponneso;
-Rodi;
-Magna Grecia.
LA RAPPRESENTAZIONE VISIVA DELLA MUSICA GRECA

Lezioni di musica—>principale argomento di studio per i giovani aristocratici affidati ad un


maestro (kitharistes) che insegna un vasto repertorio di testi poetici eseguito con
l’accompagnamento della lira.

Quella della lira è un’invenzione che viene attribuita al dio Ermes che lo costruisce utilizzando
come cassa di risonanza il guscio di una tartaruga du cui è tesa della pelle di bue e collegati due
bracci che reggono una traversa a cui sono fissate con i pinoli (kollaboi) le corde di budello ritorto.

Maestro e allievo sono seduti di fronte , ognuno con la propria lira; l’allievo si sforza per imitare
l’esempio del maestro, ripetendone la melodia con la lira e il canto—>sembra che l’insegnamento
sia prevalentemente orale.
Rare sono invece le scene di insegnamento dell’aulos, non ha la stessa funzione educativa delle lira.
Strumento legato alla sfera dionisiaca capace di suscitare passioni piuttosto che placarle .
Simile all’oboe: tubo cilindrico di legno, canna in osso o avorio, nella quale è inserita l’imboccatura
che termina con l’ancia (per amplificare il suono).

Anche la ginnastica è un insegnamento importante. si cimentano sulle discipline del pentathlon:


-Lotta;
-Corsa;
-Salto;
-Lancio del disco;
-Giavellotto.
Alcune di queste sono praticate in presenza di un atleta che permette agli atleti di ritmare meglio i
movimenti.
Phorbeia: bagaglio in pelle in ciò so inseriscono le imboccature degli auloi.

Gli aristocratici cantano i testi poetici accompagnandosi con la lira o il barbitos durante il simposio;
i commensali mentre cantano sono rappresentati con la testa rovesciata all’indietro e le donne
presenti suonano aulos o crotali. Durante il simposio si fa il gioco del kotttabo.

Attività musicali nel gineceo—>vere e proprie esecuzioni che si svolgono in ambiente domestico.

Nelle feste religiose la musica accompagna la sacralità del momento, si svolgono anche gare
musicali.

Panatenee—>feste annuali ateniesi durante e quali si s tolgono canti con l’aulos (aulodia) e
citarodia (molto apprezzato vi partecipano i migliori artisti).

La musica svolge un ruolo molto importante anche nelle rappresentazioni teatrali: tragedia, dramma
satiresco e commedia. Si alternano brano recitati, cantati e parti solistiche e corali; accompagnati da
un aulos suonato da professionisti. Nel dramma satiresco troviamo attori vestiti da satiri.
DOCUMENTI DELLA SCRITTURA: I PAPIRI MUSICALI

La scrittura musicale greca è conosciuta attraverso:


-Epigrafi;
-Trattati;
-Manoscritti medievali;
-Papiri.
Per molti secoli la civiltà musicale greca non ha trasmesso i propri testi attraverso la scrittura, il
maestro insegnava all’allievo come suonare o cantare per imitazione. Da un certo momento in poi
compaiono due distinti sistemi di notazione melodica per musica strumentale e per musica vocale.
Per la musica strumentale—> si utilizza un alfabeto arcaico e si dispongono l’uno dopo l’altro come
sopra un unico rigo, la nozione ritmica è soprascritta ai simboli melodici.
Per la musica vocale—>si utilizza l’alfabeto canonico ionico, si scrivono sopra il testo da mettere in
musica; la struttura ritmica è assicurata dall’intelaiatura metrica dei testi poetici che con l’alternanza
di sillabe brevi e lunghe (rapporto 1:2) indicano i rapporti di lunghezza relativa nei valori delle
sillabe).

ALIPIO:Trattato, chiave per interpretare i segni musicali, serie di tabelle che coprono tutto il
sistema armonico noto della musica greca.

Papiro—>supporto scrittorio per eccellenza del mondo antico

DISTINZIONE CARATTERISTICHE FORMALI: Presentazione generale del testo, la cura con


cui è elaborato, perizia calligrafica.
Testi scritti da mani diverse (una il testo poetico, l’altra la musica)
Testi scritti ad una mano (prima testo e poi musica)
Scrittura di entrambe le parti (cancellature, ripensamenti, correzioni)
Le figure:
-Scriba;
-Musicista;
-Responsabile redazione;
-Calligrafo (scrittura in bella copia).
LA MUSICA GRECA FRA MITO E CULTO: STRUMENTI MUSICALI E ATTRIBUTI
DIVINI

il mito è popolato dalla musica a partire da Apollo, dio dell'ispirazione poetica e alle muse sono
attribuitigli strumenti musicali.

APOLLO : oltre ad essere rappresentato come un arciere , Apollo è rappresentato come suonatore
di cetra nelle occasioni nuziali o addirittura alla nascita di Atena che salta fuori dalla testa di Zeus .
Prima Apollo era rappresentato dalla cetra e successivamente dalla lira ed era l' ispiratore della
poesia divina . L ' accompagnamento di tali strumenti è dato dal fatto che fin dal età classica le
poesia eranoaccompagnate da strumenti a corde.
Spesso Apollo (accompagna la danza delle muse con il phorminx) è nominato “musagete”, ovvero
accompagnatore delle muse (mousike “arte delle muse cioè canto, musica e danza), gruppo di
divinità femminili , figlie di Zeus e la memoria (mnemosine).
A partire dell'età ellenistica le muse sono none e rappresentano le arti . Le muse sono spesso
protagoniste di gare canore : la sfida con Tamiri. Quest’ultimo è un grande suonatore di cetra e sfida
le muse in una gara facendo una scommessa : se Tamiri vince lui si unirà a ciascuna di loro e in caso
di perdita le Muse faranno di Tamiri ciò che vogliono.
Tamiri perse e le Muse lo resero cieco (gli tolsero dalla mente l’arte della cetra)
La cecità rappresenta il buio , la sottrazione dell'ispirazione poetica.
L'espressione poetica viene tradotta in termine mitologico con la capacità di ammaliare e catturare
l'uditorio come una forza magica. Le figure che viene attribuito questo potere sono le sirene che
catturano i marinai con il loro canto magico e li divorano. In particolare una di esse canta , un'altra
suona la cetra e ancora un'altra aulos.

IL MITO DI ARIONE: Arione stava facendo ritorno dalla Magna Grecia e si accorse che dei
marinari lo stavano aggredendo cosi chiede di suonare la cetra un ultima volta. Dopo aver suonato
si getta in mare ma un delfino ammaliato dalla sua melodia lo salva.

ORFEO E LE SIRENE: le sirene sono metà donne metà uccelli, con il loro canto attirano il
marinai che passando con le barche accanto alla lor isola vengono attratti dalla musica e poi
divorati.
I loro nomi sono:
-Psinoe;
-Agalope;
-Telsiepia:
Suonano cetra,aulos e una canta.
Orfeo—> potere ammaliatore della sua musica: immobilizzare i feroci guerrieri e suscitare la
violenza aggressiva delle loro donne—>lo uccidono.

MARSIA: satiro frigio, si narra che la dea Atena dopo aver inventato l’aulos, il cui suono ricordava
quello delle grida della gorgone morente, lo getta ia perché specchiandosi notò che nel suonare i
tratti del suo viso su deformavano. Marisa lo raccoglie, impara a suonarlo arrivando al punto di fire
di essere più bravo di Apollo. Le muse fanno da giudici della gara tra Marsia e Apollo (vince perché
oltre che a suonare canta), Marsia perde e viene scorticato da Apollo.

DIONISO E LE MENADI: Grave rimbombo dei timpani, martellante crepitio dei ctorlia sono
elementi che accompagnano le danze dei satiri e delle menadi del taiaso dionisiaco.

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