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Selvaggio e primitivo con accezione negativo si sostituiscono con

"arcaico". Le domande sull'origine della musica rimangono ipotesi


perché abbiamo solo fonti orali, tramite il documento
ICONOGRAFICO-> musica rappresentava qualsiasi sfaccettatura
con arti figurative. Oppure, le pitture nelle caverne mostrano che
veniva praticata la forma della musica. raffigurazione di arpa di
terra, scavata nel terreno con fili tesi che funzionavano come
primitive corde.

Egiziani usavano la musica nei rituali religiosi, con musica vocale e


strumentale eseguita da donne e uomini. 
La classe dei sacerdoti erano i custodi dei rituali abbinati al culto,
depositari della pratica musicale. Uno strumento fondamentale di
questo popolo è il SISTRO-> in ottone o bronzo, abbiamo a Iside,
oppure abbiamo altri strumenti come la TROMBA o il FLAUTO
abbinati a una divinità (tromba ad Osiride).
Arpa a forma di arco. 
Arpa Arquata.
Tamburi di piccole dimensioni detti tamburelli.
Castagnette.
Oboi doppi-> con aspetto mutato e una prassi esecutiva mutata
sono uno strumento usato oggi nella musica popolare italiana,
sarebbe il DIAULOS GRECO. 
Esercitavano una prassi esecutiva che consisteva nella percussione
del corpo. Era un popolo evoluto, anche esponenti di altri popoli
studiavano musics presso gli egiziani.

ASSIRI BABILONESI sono vissuti nella Mesopotamia. Abbiamo


documenti che parlano di una teoria musicale della loro musica, ma
non abbiamo una specifica di questa teoria  in cosa consisteva. Vi
sono frammenti di inni, ma non decodificati. Vivevano in edifici
dedicati alla musica, categoria importante come gli
astrologi, matematici e sacerdoti. Tali classi avevano una abitazione
dall'aspetto di un recinto quadrato con funzione di culto, come se
fosse un tempio. Sviluppano musica orale e strumentale. La musica
accompagnava anche la vita quotidiana, come salmi o inni con
accompagnamento strumentale. Concezione Cosmogonica: ogni
elemento musicale era legato a un elemento della natura. 

EBREI sono stati un popolo monoteista, le notizie giunte sulla loro


musica le ricaviamo dalla Bibbia. Pratiche liturgiche collegate alla
musica e alla danza. Gli strumenti erano divisi in categorie in base
alla classe sociale: strumenti a fiato erano i più bassi, destinati al
popolo minuto che non aveva un ruolo rilevante nella società poi
strumenti a corde destinati a un gruppo di musicisti addetti al
servizio del tempio, i sacerdoti erano l'apice e utilizzavano i corni e
le trombe. Lo strumento tipico ebraico era lo shofor un corno di
Montrone, usato nelle cerimonie religiose, nelle sinagoghe, ha solo
2 suoni. 
Fondamentale è il periodo dei 2 re Salomone e Davide, sono padre
e figlio, che sviluppano una pace del regno e del raggiungimento di
splendore culturale e manufatti per la città di Gerusalemme, furono
compositori di salmi. Il popolo ebraico andò soggetto
all'oppressione da parte dei babilonesi, definito cattività babilonese.
La civiltà ebraica successivamente rinasce e l'elemento musicale
viene a caratterizzarsi come elemento ineliminabile nella vita legate
all'ambito religioso. La cantillazione era una prassi musicale->
emissione di voce su una linea intermedia tra parlato e canto <-
così venivano letti i canti. Salmo responsoriale-> coro con linea
melodica + una voce che risponde.

In Cina ci sono situazioni nuove, primo popolo presso il quale la


musica è oggetto di attenzione da parte dei governanti. Viene
istituito un ufficio imperiale della musica e ci sono leggi che
regolamentano la musica.  La musica ha un corrispettivo elemento
del creato, cioè della natura. Concezione etica: la musica influisce
sui costumi dell'uomo <- pensiero espresso da Confucio, per
conoscere la modalità di un popolo è necessario ascoltare la sua
musica. Gli strumenti sono fischietti di diverse dimensioni, ottenuti
con le ossa degli uccelli o animali, poi, tamburi con la pelle di
animale da ambo i lati-> importanti perché erano idonei a
comunicare le notizie alla popolazione. Ancora oggi alcuni
stiramenti vengono costruiti in modo identico, come il king che è
percussivo, con forma di gong attualmente, nell'antichità aveva una
forma diversa: asta orizzontale e 2 appoggi laterali e delle lastre
che si battevano. Lo scheng una mezza zucca vuota con 13 canne
di bambù con altezze differenti, strumento a fiato, oggi è uguale
all'antichità. Ero ha una forma di una mazza da golf, con un
barilotto alla punta, strumento a corda, 2. Il pipa è un mandolino, 4
corde e si suona con l'archetto. Tale musica era basta sulla scala
pentatonica. Abbiamo diversi documenti iconografici e scritti, come
2 libri delle Odi che contiene 160 canti popolari oppure il libro dei
Riti contiene una classificazione degli sturm ti musicali in base al
materiale di costruzione. 
La Grecia ebbe una importanza fondamentale per la musica. È
giunta maggiore documentazione. Musikè non indicava la musica,
ma l'arte delle muse. Le muse erano collegate a un'arte. Per parlare
di musica si parla di tecknè-> musica come fatto tecnico e non
artistico. La musica fu legata a diverse branche, come medicina,
religione, politica e filosofia. Con il popolo greco abbiamo
documentata la funzione non esclusivamente utilitaristica della
musica. Il I periodo è definito ARCAICO IX-V a.C. da Omero ai
pitagorici, non possiamo ricostruire la vita musicale, abbiamo pochi
documenti, sappiamo che si formarono i MITI GRECI legati alla
musica-> Orfeo era il cantore che riesce a far muovere i sassi ecc. 
Platone sosteneva che la musica doveva essere educativa solo per
coloro che decidevano di vivere di musica, se no produceva ozio.
Aristotele riteneva che la musica doveva essere perseguita, era il
momento di ripresa delle forze. La musica era rappresentazione
della realtà ma anche ciò che va oltre la realtà. La musica aveva la
funzione di favorire la purificazione dell'animo umano. Concetto
ripreso nell'utilizzo della musica negli spettacoli teatrali. Aristofane
è il massimo esponente di apettacoli teatrali. Eschilo Sofocle
Euripide si dedicano alla tragedia. Euripide usa anche il coro per
diverso tempo, rendendolo personaggio. Pitagora è stato un filosofo
che si soffermó sul rapporto tra musica e i pianeti, tutto regolato da
leggi. Fece misurazione degli intervalli tra le note. Secondo lui, le
armonie influiscono lo stato d'animo. Strumenti a corda: lira e
cetra, percussione: sistro, cotrali sono antenati delle nacchere e
fiato: aulos a una canna, diaulos a due canne e il flauto formato da
canne di diverse misure legate da un laccio. In Grecia vengono
coniati dei termini per indicare i diversi strumentisti: lirici coloro che
si accompagnavano con la lira, citaledi suonavano la cetra <-
musiche composte da loro stessi. Rapsodo era un cantore
itinerante, portava nelle agorà e nelle regge i canti con musica di
altri artisti. TEORIA GRECA-> ARISTOSSENO allievo di Socrate,
divise l'ottava in 6 toni uguali, divisi in semitoni. Importante il
tetracordo: 4 suoni, disposizione in modo discendete. Il
TETRACORDO DORICO presenta il semitono al grave (t t s). FRIGIO
con semitono centrale (1 t, 1s, 1t). LIDIO con semitono all'acuto (s
t t). MISOLIDIO non aveva semitoni (t t t). Questa cellula veniva
ripetuta 2 volte. TELEION era il sistema, significa PERFETTO, basato
sull'estensione umana, quindi 15 suoni discendenti. E presentava
un SUONO AGGIUNTO. In base alla disposizione del TETRACORDO
abbiamo HYPATON il più grave, MESON il medio, DIEZEUGMENON
cioè disgiunto perché non aveva nessuna nota in comune e poi
avevamo il più acuto HYPERBOLAION. Ogni tetracordo era legato da
una nota che diventava del tetracordo successivo. Un
componimento di poche note è stato trovato, con datazione incerta-
> stele funeraria, cioè una lapide, trovata da un operaio che non
comprese il valore e tagliò la base perché nè fece un regalo alla
moglie come porta fiori, per fortuna non vi erano iscrizioni. Sono 3
strofe con diversi versi: 5 4 1. Stigmè indica il tempo forte. La
legatura indica un gruppo di note legate. - diseme, RADDOPPIA il
valore. Mezzo quadrato è il TRISEME che triplica il valore.
L'iconografia greca ha i mosaici e vascolare cioè sui vasi, come
anfore attiche .

ETRUSCHI: la musica legata ai rituali. Vi erano leggende che


legavano la musica al mondo animale, legati ai cervi e cinghiali. Il
suono del flauto favoriva la presa di questi animali. Non vi sono
trattati. Ma solo tracce iconografiche nelle tombe e suoi vasi.
Usavano la lira e l'oboe doppio. Tromba dritta che terminava con
una campana. Dedito alla lavorazione dei metalli. 

La musica era presente nei popoli italici.

ROMA: nei primi anni la musica era usata per le attività militari.
Successivamente usata con funzione edonistica per la vita
quotidiana, come banchetti e per gli spettacoli teatrali e circensi.
Importante la musica per le attività umane dopo il 146 a.C.  La
musica era monodica e corale. Si usava anche nelle manifestazioni
pubbliche, come le parate. Nel periodo della decadenza, il
cristianesimo si oppose all'uso della musica, vietando ai fedeli di
svolgere attività musicali. Si sviluppa la concezione della musica
come arte terapeutica. I primi strumenti erano per uso militare,
come bùccina, forma di cerchio, litus con canna dritta ma poi si
piegava, tuba con canna dritta. Idraulis era usato nei giochi
circensi, organo ad aria, azionato da pompe ad acqua. Tibbia era
l'oboe doppio, quella pares le canne erano di uguale lunghezza,
impares con canne di lunghezza diversa. Timpanum era un tamburo
circolare, grande, questo si ritrova nella tamorra napoletana. Lira
simile all'arpa di oggi, liuto e cetra. Pandura era a 3 corde, cassa
rettangolare e manico lungo oppure corto Con cassa circolare tipo il
mandolino moderno. Boezio e sant'Agostino. 
313 d.c. Costantino emana l’Editto di Milano, dove riconosce la
libertà del culto cristiano, i cristiani diffondono la loro liturgia e il
canto; ogni regione aveva una propria caratterizzazione, quindi si
ha una frammentarietà della musica. Canto per culto Chiesa
occidente (simile al greco bizantino); Chiesa orientale; Canto
italiano; canto fuori dal confine italiano; canto romano; canto
ambrosiano a Milano < Sant’Ambrogio; rito beneventano; rito
aquileiese diffuso nel Friuli e ad Aquilea-> influssi della Chiesa
africana e di Alessandria D’Egitto; abbiamo 12 brani polifonici a 2
voci per le rappresentazioni delle festività religiose; rito istriano;
rito gallicano in Francia <Gallia; rito greco bizantino-> con pluralità
delle lingue (greco, armeno, paio Slava, siriaco e in arabo); rito
mozarabico in Spagna, ci sono dei codici di questa liturgia
conservati presso la cattedrale di Toledo, l’università di Santiago de
Compostela e presso la Cattedrale di Leon; tra cui l’Antifonario di
Leon-> che è una copia di un manoscritto; la notazione del canto
mozarabico era propria, non decifrata. Nel VI secolo d.C. si ha un
repertorio di canti stabile, universale per le preghiere, le letture e i
canti. Il carattere di questi canti era MONODICO, usati pochi gradi
della scala per la melodia e prevedeva la mancanza di
accompagnamento strumentale.
La cantillazione derivava dal mondo ebraico, era una forma di
declamazione su note fisse, usata per ampliare la lunghezza del
testo sacro. I canti liturgici venivano usati come acclamazione degli
Imperatori che entravano in città, come la LAUDES REGIE-> si
accoglieva l’ingresso del patriarca o dell’imperatore nella Chiesa.
Stili del canto greco bizantino:
1. Stile asmatico-> ricchi di melismi, difficile la comprensione;
2. Stile irmologico-> per le odi che venivano cantate su una
strofa detta irmos, ogni sillaba aveva 1 o 2 note;
3. Stile stichieratico-> vi sono melismi, ma il testo è
comprensibile.
Si voleva far affermare il rito gallico su tutti gli altri, tramite i
cantori del rito romano che istruivano i sacerdoti gallicani e gli
alunni (spiranti sacerdoti) andavano dalla Gallia a Roma per
studiare. Si sviluppa il rito franco-romano-> Diacono Giovanni,
romano, sosteneva che i galli non erano in grado di comprendere il
canto romano; i galli sostenevano che i romani non spiegavano
bene perché volevano mantenere il loro domino.
Canti sotto il nome di Gregorio Magno, per dargli autorevolezza e si
affermano nei territori cristiani.
Con liturgia si riferisce ai canti religiosi che cambiano il testo in
base alla liturgia, dette parti mobili, mentre la II parte presenta
testi uguali sempre detti parti fisse, ordinarie. PRPRIUM MISSE o
PARTI MOBILI-> parti variabili: Introito, Graduale, Alleluja,
Offertorio e la Communio. ORDINARIUM MISSE o PARTI FISSE->
parti fisse: Preghiera litanica (Kyrie eleison); Gloria in excelsis deo
(Inno Angelico), Credo in un solo Dio (Simbolo), Sanctus, Agnus
dei. Poi ci sono le uffici delle ore, ricordano la presenza di Dio in
ogni momento della giornata dell’uomo:
1. Mattutino;
2. Laudi;
3. I ora;
4. III ora;
5. VI ora;
6. Vespri-> celebrati anche nelle Chiese parrocchiane, formato
dalla lettura di 5 salmi, intercalati da Antifone;
7. Compieta.
Quindi nel Medioevo abbiamo la monodia sacra (ne parli prima, in
lingua latina non conosciuta da tutti) e profana (+ diffuso per l’uso
della lingua volgare, diffuse anche grazie alle scuole profane).
La lirica monodica profana in lingua volgare, diffusa in tutti i ceti
sociali e veniva trasmessa oralmente (perché non tutti conoscevano
la scrittura, le poche scritte usavano la notazione adiastematica
cioè che non usa il pentagramma). Riguardo la lirica monodica
profana latina abbiamo diversi documenti (fonti primarie) e
sappiamo che veniva composta per diverse occasioni: canti funebri
(canto di Epitaffio) o goliardici (goliardia accompagnava il mondo
universitario, era attività successiva allo studio, si incontravano
nelle caverne e si dedicavano a tutto ciò che riguardava lo svago e
cantavano canti dal tema lascivo). Conosciamo il Pianto per la
morte di Carlo Magno-> componimento in cui un anonimo (forse un
monaco, perché San Colombiano era il protettore dell’abazia di
Bobbio) in latino medievale elogia Carlo Magno e le sue imprese <-
esortando i popoli della terra a piangere la morte di questo grande
uomo, usando le lacrime di San Colombiano; per la lingua volgare il
pianto sarà anche per la donna, amici o parenti. La raccolta dei
Carmina Burana-> canti goliardici del Tirolo e Carinzia, presi a
modello di una cantata scenica, del 1937 di Carl Off Carmina Buran.
Trovatori al sud della Francia, usano la lingua d’oc-> dando vita
l’occitano, i trovieri al nord della Francia, usano la lingua d’oil->
dando vita al francese. Avranno influenza anche in Spagna, iniziano
a cantare alla fine dell’XI secolo ad opera di un re e di altri
personaggi. I canti dei trovatori si diffondono oralmente; i trovieri
sono appartenenti all’aristocrazia, quindi di nobili origini. ARTE
TROBADORICA indica i trovatori e i trovieri. La CANZO’-> canto
per l’amor cortese (donna cantata come Madonna, un amore
spirituale), abbiamo A A cioè 2 frasi uguali musicalmente + B ad
ogni frase corrispondono 2/3 versi (il testo è di 6/7 versi), il
SIRVENTE’S-> canto di polemica, PLANH-> per i familiari o donna,
PASTORELLA-> amore trobadorico, carnale; ALBA-> canto d’amore
e d’amicizia.
Minnesanger-> canto dell’amore cortese, sono dei poeti, metà
1100 fino al XIV secolo-> periodo lungo; le fonti che abbiamo sono
due canzonieri: di Colmar e di Jena che contiene 91 canti. Derivano
delle forme francesi precedenti, questi erano appartenenti
all’ambiente della corte. Sostituiti dai mestersanger-> che
provenivano dalla borghesia delle città.

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