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Etnomusicologia

Etnomusicologia

• ambito dell’etnomusicologia: la musica di tradizione orale delle civiltà


“altre” rispetto alla civiltà occidentale colta = popolazioni africane,
australiane, sudamericane ecc. ma anche le musiche di tradizione orale
delle classi subalterne europee
• metodologia della ricerca:
– indagine “sul campo”
– entrare in confidenza con la popolazione da studiare
– registrare e videoregistrare le musiche e il contesto in cui vengono eseguite
– tornare nel proprio laboratorio; analizzare e tentare di trascrivere le
musiche
– effettuare i propri studi sulle trascrizioni, non dimenticando però il
confronto con le registrazioni
Due metodi a confronto

un’etnomusicologa registra in
Béla Bartók registra i canti dei contadini
studio i canti del capo dei Piedi
nelle campagne ungheresi
Neri
Suonando il damau (piccolo tamburo) durante un rito in onore della dea Nanda
Devi (tempio induista del villaggio di Martoli, Uttranchal, India, 19.9.07)
I Pigmei Baka del Camerun

Un esploratore
britannico con Pigmei Danza rituale dei Pigmei
all’inizio del ‘900
Musicisti popolari sardi
dal Rig-veda, testo sacro indiano in sanscrito
risalente al II millennio a. C.
(redatto in forma scritta verso il VII secolo a. C.)

«All’inizio dei tempi regnava il silenzio. Ma Dio c’era da sempre: era una
melodia. E la melodia era Dio.
[...] Un rombo immenso squarciò lo spazio. Divise la melodia in miriadi di
particelle. Come per incanto, queste si raggrupparono e diedero vita al
cielo e alla terra, alla luna e alle stelle, ai monti e ai mari, agli alberi e ai
fiori e alle bestie e alle note che raccogliamo nei nostri canti»

(cit. in Gianfranco Ravasi, “Cantate a Dio con arte”. Il teologico e il musicale nella Bibbia, in La Musica e la
Bibbia, atti del Convegno Internazionale di Studi promosso da Biblia e dall’Accademia Musicale Chigiana.
Siena, 24-26 agosto 1990, a cura di Pasqule Troìa, Garamond, Roma, 199, p. 82)
Ipotesi arcaiche*

• Dal suono nasce il mondo:


– Egizi: mondo creato dalla risata del dio Toth
– Indiani: Dio = melodia primordiale da cui nasce il mondo
– Uitoto (Sudamerica): la Parola crea il Padre
– Ebrei: “Dio disse: «Sia la luce». E la luce fu” (Genesi, 1, 3) Il dio Toth, dalla
testa di ibis
– Cristiani: “In principio era la Parola, e la Parola era presso Dio, e la Parola era
Dio” (Vangelo di Giovanni, 1, 1)

• Gli esseri viventi sono il proprio suono: chi possiede il suono di qualcuno o
dà il nome a qualcuno ne è il padrone

• Conseguenze:
– tutti musicisti
– musica = contrassegno di gruppi sociali

* per arcaiche qui si intendono le civiltà antiche o moderne che vivono secondo
sistemi di vita arcaici: dalle popolazioni pregreche alle popolazioni aborigene
dei vari continenti
Secondo le concezioni arcaiche il suono ha potere su:

• soprannaturale
– civiltà sciamaniche e culto degli spiriti
– mito di David e Saul (la musica caccia lo spirito maligno)
– mito di Orfeo (la musica vince la morte)
• anima e corpo umano
– civiltà sciamaniche e culto degli spiriti
– tarantismo pugliese
– teoria dell’ethos greca
– musicoterapia?
• animali
– civiltà sciamaniche e culto degli spiriti
– mito di Orfeo (la musica ammansisce le belve feroci)
– mito di Arione e il delfino
• esseri inanimati
– mito di Orfeo (la musica spacca le pietre dalla commozione)
– mito di Anfione (la musica costruisce le mura di Tebe)
– mito di Giosuè (la musica abbatte le mura di Gerico)
Bibbia, I Libro di Samuele, 16, 14-23
Orfeo e gli animali, mosaico
pavimentale di età romana
imperiale (Palermo, Museo
Archeologico)
Giovanni Lanfranco, Arione e il delfino (1604-05), Roma, Galleria Farnese
Rovine delle mura di
Tebe (Grecia)

Rovine di Gerico (Israele)


Il tarantismo pugliese:
una ricerca multidisciplinare
(v. Ernesto De Martino, La terra del rimorso, Il Saggiatore, Milano, 1961)

Nelle campagne del Salento (Puglia) c’è un’antichissima tradizione,


attestata almeno dal 1600: ne parla il gesuita padre Athanasius Kircher, ma
le radici affondano fin dall’antica Grecia.
Una persona, quasi sempre una donna, dichiara di essere stata morsa da una
tarantola (a volte viene riferito “lo sfiato di un serpe”) e sta male; ogni anno
il malessere ritorna alla stessa data (“rimorso”).
L’unica cura è musicale: un gruppo di musicisti suona una serie di tarantelle
(“pizzica tarantata”) e la malata balla fino allo sfinimento, giungendo alla
guarigione. Quando questa terapia non è possibile (nella cappella di S. Paolo
a Galatina) il disagio psichico si scatena senza freni in forme parossistiche.
A volte la guarigione non è definitiva, e l’anno seguente bisogna ripetere la
terapia musicale.
Problema: non esiste alcun ragno o alcun veleno capace di provocare quei
sintomi. L’evento scatenante è allora di natura psicologica. La terapia
musicale incanala in un rito condiviso dalla comunità il disagio psichico e ne
permette il superamento, almeno momentaneo.
Tarantismo pugliese

ragno

musicista

danzatore un simbolo oggi


scomparso: la
spada

Athanasius Kircher, Phonurgia Nova, Campidoniae, 1673


Tarantismo pugliese: il ciclo coreutico di Maria di Nardò

1. la tarantata parte da una posizione 2. la tarantata si rovescia


di riposo, entro il perimetro rituale carponi, la testa batte il ritmo
di un lenzuolo bianco. Accanto a lei i della tarantella. Pian piano si
musicisti (violino, organetto, agita tutta, come se il ragno
chitarra, tamburello e voce) iniziano agisse in lei
a suonare.
Tarantismo pugliese: Maria di Nardò

4. terminato il ciclo coreutico, della


durata di circa 10’, la tarantata
3. la tarantata scatta in piedi inizia a riposa. Accanto a lei nastri colorati
ballare sempre più convulsamente, a simbolici e santini dei SS. Pietro e
volte portandosi vicino ai musicisti Paolo. L’intero turno durerà due
per “prendere i suoni” giorni di danza, alla fine dei quali la
tarantata di dichiarerà miracolata e
guarita.
Tarantismo pugliese: altre testimonianze
Tarantismo pugliese

Il 29 giugno, festa di S. Paolo


protettore dai morsi di serpenti, i
tarantati vanno nella cappella di S.
Paolo a Galatina.
L’assenza di tarantelle dovuta al
luogo sacro provoca l’esplosione degli
aspetti più patologici del fenomeno.
Video da Youtube

• Lezione n. 1: etnomusicologia

• La Taranta, filmato del 1962 della ricerca interdisciplinare di Ernesto


De Martino, Diego Carpitella e altri:
https://www.youtube.com/watch?v=fhqTr2ggpds
• tarantati come spettacolo nel 2011:
https://www.youtube.com/watch?v=Qdp4y81-YsA

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