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1 EDIZIONI
I COMUNIT
Renzo Cresti

La Vita della Musica

Discipline musicali
Collíqamenti all'Estetica,
alla ettemtum e alle Arti

EDIZIONI FEERIA
COMUNITA DI SAN LEoLINo
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Renzo Cresti (Firenze 1953) è il Direttore dell”Istituto di Alta Cultura Musicale “Luigi INDICE GENERALE
Boccherini” di Lucca, dove insegna Storia della Musica dall°anno accademico 1982-83.
Rivolge i suoi studi prevalentemente alla musica del Novecento. Ha scritto o curato 40 li-
bri, fra cui l'Enciclopedia Italiana dei Compositori Contemporanei, III voll. e 10 Cd (Napo-
li 1999-2000); volumi monografici e saggi su quasi tutti i più importanti Maestri del Nove-
cento: Mederna, Nono, Berio, Scelsi, Donatoni, Clementi, Togni, Chailly, Margola, Prospe-
Indice generale
ri, Gaslini, Castiglioni, Paccagnini, Bussotti e altri. I suoi ultimi volumi sugli Autori con-
temporanei sono L'f\rte innocente, studi su Cesa, Coral, Mencherini, Pernaiachi, Putignano
Cresta, con Cdrom, Rugginenti, Milano 2004 e Gaetano GianiLuporini, musica ƒra utopia e PRESENTAZIONE di Stefano Baccelli 23 Studiosi (Bücher, Sachs)
tradizione, LIM Antiqua, Lucca 2005. Mito e pratiche rituali propiziatorie,
Ha pubblicato inoltre un libro su Wagner oggi (Padova 1982) uno sul cantante Franco Ca- PREMESSA di Carmelo Mezzasalma 24 forme rappresentative
labrese un artista vero (Lucca 1997) e due edizioni del libro Giacomo Puccini e il Postmoder- Ripetizione di uno schema melodico elementare
no (libro ch'è stato anche tradotto in inglese), di Puccini ha curato pure l'epistolario con 1, DISCIPLINE MUSICALI Eterofonia
Adami. Numerosi sono i suoi saggi di estetica; ha scritto inoltre libretti d”Opera (musicati da Gottardo, Cecchi e Deraco) 1.4 Civiltà mediterranee
1.1 Musica, concetto di arte, tradizione orale,
e alcuni testi poetici messi in musica da importanti compositori (fra i quali Peixinho, Correggia, Brizzi e altri).
Etnomusicologia Rivoluzione neolitica
Ha diretto, dal 1991 al 1993, la Gazzetta discograíica Il Pasquino Musicale. Ha fatto parte della Direzione della Rivista
Musica Attuale. Dal 1988 tiene la Rubrica musicale sulla Rivista Il Grancievetro. E responsabile della Collana di Miano Definizione di Musica, concetto di cultura, Inizio della Storia, Scrittura della parola,
editore (Milano) “Linguaggi della musica contemporanea”. Ha scritto e scrive su numerose Riviste culturali e musicali, Etimologia ed Ermeneutica 28 il suono non viene scritto
anche straniere. Suoi saggi sono stati tradotti in inglese, francese, tedesco, portoghese e spagnolo. Musica classica o d”arte, forme complesse o semplici Il numero come simbolo dell”ordine universale
Dal 1994 al '98, è stato Consulente musicale del Teatro del Giglio di Lucca. E stato inoltre Direttore artistico di Festival Rapporti fra musica colta e popolare, e come base per la teoria
internazionali di musica contemporanea e di Rassegne concertistiche (anche dijazz). Ha fatto parte di numerose Asso- musica di qualità 29 Nascita del museo
ciazioni (come il GAMO di Firenze) e della Fondazione Centro Studi Rinascimento Musicale (per la quale ha scritto sag- Il concetto di arte, Belle arti (arti “minori”), Epos e Favola
gi sulla vocalità, sulla poetica rinascimentale e su Vincenzo Galilei, partecipando a numerosi Convegni). ` arte e religione, arte e linguaggio Mesopotamia: naru, Egitto
E stato pure Socio fondatore della Federazione Italiana Compositori (molti compositori gli hanno dedicato loro brani). E nel
Comitato scientifico dell°UNIIDEL di Lucca e in quello della prestigiosa “Società Palmas International”. È Consulente musi- Arte e cultura, arte e tecnica, arte ed economia 30 Inni, modalità e strumenti, Fenicia,
cale dell'Orchestra di Fiati della Provincia di Lucca e Presidente della Gimia del Concorso internazionale “Barga Jazz”. Alte descrittiva o simbolica, il concetto di mimèsi Israele
Ha scritto saggi di critica dlarte e racconti letterari, oltre a due volumi di narrativa (Nella notte, la fiamma, segnalato al Arte concreta e astratta, Etnomusicologia, Monoteismo
Premio Rea di Empoli, e La terra che canta, risultato finalista al Premio Pisa). Numerosissime le conferenze, i Corsi di Musicologia comparata e Carl Stumpf 31 Israele: Salmi, canto antifonale e canto
perfezionamento, le presentazioni di concerti, le partecipazioni a Congressi e a Giurie di Concorsi, le interviste a musici- La questione degli universalia, Villaggio globale, responsoriale, Lectio biblica e ]ubilus
sti importanti, le note di copertina a Cd, le Prefazioni a libri, gli articoli su vari giornali e le recensioni ai suoi libri. forma/contenuto 32 Inni e Strumenti, diaspora, musica sefardita
Fra le pubblicazioni recenti citiamo ilibri Firenze e la musica italiana del secondo Novecento, LoGisma, Firenze 2004 Tradizione orale, Pedagogia musicale Musica gcldish, Medi e Persiani
(Menzione d”onore al Premio Firenze), I linguaggi delle arti e della musica - L'e (ste) tica della bellezza, Il Molo, Viareggio
Didattica della musica, Musicoterapia, Ijambiente culturale iniluenza
2007; Puccini e il Postmoclerno, Edizioni dell'Erba, Fucecchio 2007. Collabora a diverse Riviste musicali on line, il suo si-
to internet è www.renzocresti.it. musica popolare, musica funzionale 33 le singole concezioni della musica
Canti legati ai bisogni collettivi, 1.5 Civiltà orientali
L'Ipertesto di Storia della Musica è giunto alla sesta edizione, la seconda pubblicata dalle Edizioni Feeria (la prima edizio- Riti stagionali: il Maggio La musica dello spirito
ne nel 2004), ora con il titolo La Vita della Musica; per le stesse edizioni Renzo Cresti ha pubblicato il libro Il cuore del Popolar music, massificazione, le mille anime India: microintervalli e raga, Cina
suono, scritti di e(ste) tica musicale (2001), scrivendo inoltre numerosi saggi su “Feeria, Rivista per un dialogo fra esodo e del Pop, dialetti (musicali) 34 Giappone, Indonesia
avvento” e partecipando a diverse iniziative culturali della Comunità di San Leolino. Scomparsa della musica popolare tradizionale 35 1.6 Civiltà africane e americane
Musica popolareggiante e folkloristica, Africa nera
Sociologia della musica Mesoameriche culture, ciò che ci rimane
1.2 Discipline musicali del mondo antico
Metodologie, Organologia APPROFONDIMENTI
Iconografia, Filologia musicale, La musica popolare italiana e la società
Con il contributo di
Paleografìa, Musicologia 36 dell”immagine
5 _.V ._ Psicologia, Sociologia, Acustica, Analisi, Raga
z' Lucca Critica musicale La tradizione orale recente:
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Storiografia, Fondi musicali e biblioteche, Blues, jazz e Rock
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" Biblioteconomia, Monumenti musicali, Link Letteratura: i “primitivi”
archivistica 37 Link Arte: arte preistorica ed egizia
Dalla voce agli strumenti, classificazione ANALISI MUSICALE
degli strumenti, idiofoni, membranofoni 38 Antica melodia cinese
Cordofoni, arpe 39 L'Ottava rima e il Contrasto
Teoria musicale: ritmo, melodia, contrappunto, nella tradizione popolare toscana
© EDIZIONI FEERIA 2008
Via S. Leolino 1 - 50020 Panzano in Chianti (FI)
armonia, modo, timbro, frase e periodo
Tel. e fax 055 852041 - e-mail inƒo@sanleolino.org St0I`ì0grafia musicale: Età teologica, 2. LA CIVILTA' GRECA
www.sanleolino.org Età metafisica, Età positivistica 40 2.1 La storia e i reperti musicali
L3 Il suono ele origini della musica Isola di Creta e isole Cicladi
Progetto grafico e impaginazione HOWLO sapiens, il concetto di suono, origini Età micenea: la musica legata al mito
Ideafeeria. Studio editoriale - Firenze I I della musica e studiosi (Spenser, Darwin) Medioevo ellenico: formule musicali
INDICE GENERALE INDICE GENERALE

Età classica: sviluppo delle forme Ripresa della cultura greca Gli strumenti vengono proibiti Oddone di Cluny
poetico/musicali Commedia e Autori Salmi e Liturgie delle Ore Notazione alfabetica
Età ellenistica: virtuosismo Teatro romano Inni, canti di lode e di supplica 4.4 Guido d'A1°ezzo
Impero macedone: la prima fi/.sion della storia Anfiteatro 3,3 Gregorio e il “Canto gregoriano" Tetragramma
Monodia ed eterofonia Mimo Pantomimo Gregorio Magno 87 Epistola di Guido d'Arezzo
Il concetto di Classicismo Età classica romana: Beatissimum saeculum Schola cantorum - Solmisazione
Cronologia sintetica dei periodi artistici Basilica e abbazia Trasfigurazione del canto con la scrittura 4.5 Sequenze e Tropi
Olimpo, Aulos, citara APPROFONDIMENTI 3.4 La Messa e altri canti Codificazione
Lgra, reperti musicali INómoi di Platone e la Tragedia Messa dei catecumeni e Messa sacrificale Musica ficta
2.2 Teoria musicale secondo Aristotele Stili e parti della Messa 88 Sequenze, Adamo di San Vittore
Pitagora Della musica di Pseudo-Plutarco Ordinario Tropi
Scala pitagorica, Damone, Platone, Aristosseno Musica, mitologia (il mito di Orfeo) e filosofia Proprio Dalle costanti alle varianti .
Modo e karmonia Link Letteratura: dall'oralità alla scrittura: Cronologia sintetica delle forme di canto religioso Contrafactum
Tetracordi e generi principali lliade e Odissea Alcuni canti importanti: Magnificat, Miserere, 4.6 Dopo il 1000: Dramma liturgico
Retorica e musica, figure retoriche Link Arte: arte greca Architettura, scultura, Stabat Mater, Victimae pasckali Laudes 89 Omelie orientali
Generi e Modi, Armoniai pittura, grandi artisti 3.5 La Teoria Dialogo cantato dei monaci di san Gallo
Sistema perfetto maggiore ANALISI MUSICALE Il tkeoricu (m) Tropo Quem quaeritis
Notazione alfabetica Epitaflìo di Sicilo Boezio 90 Monastero di Montecassino
Metrica Octoekos ed esigenza di classificazione, Alcuino Rappresentazione durante la Liturgia
Sillabe brevi e lunghe 3 IL CANTO CRISTIANO Modi Autentici e Plagali Vari episodi della vita di Gesù
Intonazione e significato 3.1 Cenni storici: l”A1to Medioevo 3.6 La Paleografia Contaminazioni
Piedi metrici e il Cristianesimo Studiosi dell°Abbazia benedettina di Solesmes 91 Dramma liturgico
2.3 I concetti Nomos e di Mousiké Epoca tardo antica: musica occidentale Metodologia e vari settori culturali Fra sacro e profano
Aedo e orientale APPROFONDIMENTI Strumenti
Muse, Mousike' Bisanzio: custode del canto arcaico Sant'Agostino, commento al Salmo 32 92 All'aperto
Nomos,Terpandro e Clonas Ravenna: canto orientale in Italia Il sistema musicale pitagorico nel Medioevo 93 Cronologia sintetica
2.4 Età classica: letteratura poetica Medioevo: dalla monodia alla polifonia Cristianesimo e Paganesimo Luoghi deputati
e drammatica Cronologia sintetica degli avvenimenti Link Letteratura: un canto di Alcuino 94 Santa Ildebranda
Forme poetico-musicali e Autori storici e musicali Link Arte: arte dell”Islam, la moschea 95 Misteri
Stesicoro, Pindaro, Archiloco I Barbari e la musica militare ANALISI MUSICALE Offici metrici o Historiae
La drammatica Carlo Magno e il tentativo di unificazione Pater noster Sepolcri o Offici drammatici
2.5 Ditirambo, Tragedia, Commedia del canto La Passione
e Dramma satiresco Schola palatina 4. SEMIOLOGIA GREGORIANA Le pie donne al Santo Sepolcro
Ditirambo, Laso, Nuovo Ditirambo La cultura normanna in Sicilia 4.1 Semiologia 4.7 Organo e prime forme polifoniche
Tragedia, Tespi, Aristotele, Origini della Stato della Chiesa ; Lo studio dei segni e metodologia 98 Teatro profano
Forma della Tragedia Rinnovamento religioso e culturale Dal codice al messaggio Organo e tipologie.
Autori di Tragedie: Eschilo, Sofocle, Euripide Arte e Liturgia: il problema dell”iconoclastia Semiologia della musica classica Forme eterofoniche-polifoniche
Agoni tragici. Chiesa ortodossa: mosaico e icona e contemporanea Organa paralleli, Discanto
Commedia e Autori Cristianesimo, la croce Contesto e testo Contrappunto
Invenzione della storia Un solo Dio, persecuzioni, Editto 4.2 Feudalesimo San Marziale di Limoges
Commedia Nuova e Autori di Costantino: ebraismo e neoplatonismo La cultura del castello 99 Tropatura verticale
Dramma satiresco Primi intellettuali cristiani e luoghi consacrati, Italia 4.8 Musica profana: i giullari
Forma del Teatro monachesimo Dalla civiltà cortese a quella comunale Clerici vaganti
Menandro e la Commedia Nuova Monasteri benedettini 4.3 Notazione neumatica e alfabetica Giullare
2.6 Età ellenistica Prime manifestazioni artistiche Chironomia 100 Lo spettacolo dei giullari
Otium decoroso Ramificazione del canto cristiano Monaci benedettini di Solesmes I giullari e noi
Dalla polis all'individuo Oriente: Canto Bizantino, Siriano, Copto Notazione neumatica: neumi in campo aperto Alla mensa dei signori
2.7 La civiltà etrusca Canto Etiopico, Gallicano, Mozarabíco, in Italia Notazione diastematica Lingua sovra regionale e comunicazione visiva
I primi popoli italiani 3.2 Salmi, Inni e Liturgia delle ore ll codice dei segni diventa più preciso Uno dei primi testi in volgare
Etruschi, musica per gli spiriti Periodo vetero-romano Neumi primitivi, ornamentali ed espressivi 101 Formule musicali
Satura Il canto come preghiera Varianti grafiche Giocolieri
2.8 La civiltà romana Cantillazione, lettura intonata Pause e neumi particolari Canti dei Goliardi
Atellane, Fescennini Ambito musicale Famiglie neumatiche 102 4.9 Dal menestrello ai musicisti municipali
INDICE GENERALE INDICE GENERALE
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La Chiesa tenta di eliminare 1VlaICl'1€'E'E0 da P&d0V& Cronologia sintetica Professionismo


la musica profana e le danze 113 Caccia, Gherardello da Firenze 131 Difficoltà nella ricostruzione 7.3 Autori e forme
Menestrelli Madrigale, Giovanni da Firenze, Jacopo Modalità Cíconia da Liegi, Guillaume Dufay
Nascita delle Bande cittadine da Bologna Forme poetico/musicali: Cansò, Sirventes, Messa ciclica
APPRQFQNDIMENTI Ballata, Francesco Landino, Franco Sacchetti Pastorelle, Aube, Rondeau, Virelai, Ballade Scrittura pan-consonante
Notazione neumatica e quadrata 114 Dopo il 1377 132 Trovieri: la forma delƒeu e gli Autori Missa L'homme armé di Dufay
La vita nei monasteri Arte S0't'Eíle 133 Adam de la Halle e i legami con i riti propiziatori Mottetto
Il canto affidato alle voci maschili Cronologia sintetica delle epoche musicali Continuazione della poesia e della musica Chançon
Link Letteratura: dal Dramma liturgico e degli stili dei Trovieri Johannes Ockeghem
al Dramma secolare 115 5.5 La musica in Inghilterra dalla fine 3.4 Musica profana in Germania, Johannes Tinctoris,JacOb Obrecht,
Link Arte: la cattedrale come metafora del cielo 117 del 1300 a1l'inizio del 1500 Inghilterra e Spagna Josquin Desprez
ANALISI MUSICALE Manoscritto Old Hall 134 Sacro Romano Impero Tedesco Cronologia degli avvenimenti più importanti
L”evoluzione tecnica del Cantusfirmus, John Dunstable Lied, Minnesanger Autori e Meistersanger Heinrich Isaac
vari tipi di Organum 118 Rinascimento inglese Inghilterra: cultura cosmopolita e l'Università 7.4 L°Umanesimo e la musica italiana
Victimae Paschali Laudes, dalla Sequenza Riforma anglicana di Oxford nel Quattrocento
al Discanto 120 APPROFONDIMENTI Bardo, Scops gleemen, Conductus Afietione
Graduale Triplex 121 Polifonie semplici 135 Accento nasale Il risorgere del mondo antico:
Bolla Docta Sanctorum Spagna: Cantigas de Santa Maria, stile vocale neo-platonismo e Gaffurio
5. ARS ANTIQUA E ARS NOVA Estetica: dal Medioevo all'Umanesimo, Boezio Libre Vermell Lo stile del canto
5.1 Sfile gotico, Nôtre-Dame, primi Giacomo da Liegi, Ugolino da Orvieto 136 Cori dei ragazzi e strumenti Espressione chiara e semplice
compositori, Inghilterra e Chiesa russa Link Letteratura: la Ballata nella tradizione Periodo coloniale Mantova e Ferrara
Stile gotico 124 britannica 3.5 Lauda francescana Pedagogia musicale
Età di Nôtre-Dame Link Arte: Parchitettura dal Romanico al Gotico 138 Trovatori in Italia Cappelle e corti italiane
Ars Antiqua e primi compositori (Albertus, ANALISAI MUSICALE Canto religioso popolare Intelligibilità del testo
Leoninus, Perotinus) Il Cantusfirmus dal Mottetto Laudesi e Penitenti Forme popolareggianti
Imitazione e canone alla Messa ciclica 139 E Da san Francesco a Dante Firenze
Influenza di Perotinus Forma della Lauda Strambotto, Giustiniana, Capitolo, Sonetto,
Le forme: Organa, Conductus, Clausola, 6. FORME DI POESIA PER MUSICA Lauda drammatica Canzone, Barzelletta
Copula, Cantilena, Motetto, Hoauetus 125 6.1 Storia e cultura: il Comune Lauda travestita 7.5 Canti di Carnevale, Sacre
Inghilterra, Ggmel, intervallo di terza e le Università APPROFONDIMENTI rappresentazioni e travestimenti
Catch 126 Dopo il 1000: fioritura artistica 142 - Il Codice Squarcialupi Trionfi
Falso bordone Repubbliche marinare: nuovi contatti I La musica nella Divina Commedia di Dante Origini del Carnevale:
Chiesa russa ortodossa Crociate cantate dai giullari Idue grandi scrittori del 1300: Arlecchino e Pulcinella
5.2 Il mensuralismo Comuni, musica municipale Petrarca e Boccaccio Compagnie di folli
Modi ritmici Cultura della città: libro Link Letteratura: il valore simbolico Canti carnascialeschi
Francone da Colonia Stati nazionali della musica nella Commedia dantesca Sacra rappresentazione
Notazione mensurale 127 Università 143 Link Arte: realismo e ornamentazione Filippo Brunelleschi
Suddivisione delle discipline Nuove commissioni artistiche ANALISI MUSICALE Girolamo Savonarola
5.3 L'Ars Nova in Francia, il papato 6.2 Nascita delle lingue volgari De Vaqueiras, Calenda Maja Travestimento dei Canti carnascialeschi
ad Avignone Francia in Laude spirituali
Philippe de Vitry e altri teorici Assisi e l'arte rinnovata 7- UUMANESIMO IN MUSICA 7.6 La musica strumentale
Orientamento laico e profano Italia: cantimpanca e poeti 144 7.1 Uorganizzazione delle Cappelle Tenor strumentali
Indipendenza della musica Scuola siciliana, Francesco d”Assisi, Dante, La Borgogna Strumenti
Problema del tempo e del ritmo Petrarca e Boccaccio Mecenatismo Parafrasi strumentali
Orientamento ritmico di de Vitry 6.3 Trovatori e Trovieri Rapporti fra arte e politica Antoine Busnois eJohanneS Martini
Note rosse Cavalleria 145 lborghesi delle Fiandre Liuto
Isoritmia 128 Poesia trovadorica Pittura fiamminga Organo
Mottetto Guglielmo IX duca di Aquitania Mecenatismo Italiano Autori
Guillaume de Machaut 129 e lo spostamento del canto al Nord Cappella APPROFONDIMENTI
Avignone e la corte papale Ruolo delle donne, Eleonora d'Aquitar1ia 7.2 Tecnica compositiva Le Accademie: petrarchismo e retorica
e Beatrice di Borgogna “A cappella” n Trattato Liber de arte contrapuncti
5.4 L'Ars Nova in Italia: il Madrigale Ebolo II, Marcabru, Bernart de Ventardon, Stile internazionale La scuola di canto italiana
Corti umanistiche 130 Raimbaut de Vaquerais Imitazione Link Letteratura: musicalità del dire

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INDICE GENERALE INDICE GENERALE
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Link Arte: conoscenza oggettiva: Adrian Willaert, Niccolò Vicentino Ganassi dal Fontego e Martinus Agricola Marco da Gagliano
la prospettiva scientifica 177 Madrigalismi Diego Ortiz, Girolamo Diruta, Diminuire per fiorire
ANALISI MUSICALE 8.6 La musica a Venezia Vincenzo Galilei, Battista Bovicelli, 9.3 La tecnica del Basso continuo
Trattamento del Cantusfirrnus fra 1400 e 1500 Il Milione di Marco Polo Girolamo dalla Casa, Rognoni Taeggio 203 e la nuova figura dell'interprete
Seconda fase del Madrigale: Luca Marenzio, Diminuzione Basso continuo
8. RINASCIMENTO Giaches de Wert 191 Dilettanti Agostino Agazzari
8.1 Storia e cultura: la “rinascita” Grandi interpreti Musica per danza, Autori Strumenti di fondamento
Signorie: grande musica 182 Luzzasco Luzzaschi, Carlo Gesualdo Intavolatura Strumenti di ornamento 226
L°Italia al vertice artistico Madrigale dialogico APPROFONDIMENTI Francesco Gasparini
Rinascimento Alessandro Striggio sr. La vita nelle corti rinascimentali italiane 204 Verso il Sistema tonale
Giorgio Vasari Orazio Vecchi, Adriano Banchieri 192 Il canto nella religione protestante Compito dell'interprete
Nascita del concetto di Moderno Occasioni musicali e Feste religiose Temperamenti e temperamento equabile 205 Pier Francesco Tosi
Scoperta dell'America 183 Musica Nova 193 Link Letteratura: il Teatro al tempo Manierismo e Barocco, il suscitar meraviglia 227
8.2 La Riforma protestante e il Corale Andrea Gabrieli di Shakespeare 207 Una poesia di Marino
Martin Lutero Tecnica policorale e uso degli strumenti 194 Link Arte: Umanesimo/Rinascimento: 9.4 Monteverdi
Riforma Coro concertante o dialogante, dispari O pari Firenze e Roma 212 Monodia accompagnata
Corale protestante Cappella di san Marco (i pifferai del Doge ANALISI MUSICALE Stili musicali 228
Protestantesimo 184 e il modello marciano) L'intavOlatura 213 Claudio Monteverdi
8.3 La musica a Roma: Controriforma Giovanni Gabrieli De Victoria, Ave Maria 214 Dal Madrigale alla Cantata
e Palestrina 8.7 Inghilterra, Francia, Spagna Seconda pratica
Rientro di Gregorio IX da Avignone Inghilterra: Taverner, Anthem 195 9. DRAMMATURGIA MUSICALE La svolta dell'Orƒeo 229
Cappelle pontificie Consort, Teatro, musica pubblica 196 9.1 La Commedia dell'arte Travestimento
Controriforma John Dowland, Virginale, William Byrd Muovere gli animi, gli afietti 218 Attualità di Monteverdi
Trento Francia: Leonardo da Vinci 197 Forma del teatro all'italiana Maestro di Cappella in san Marco
Lo stile di Palestrina preso a modello 185 Chançon, Clément Janequin 9.2 La Camerata de' Bardi e gli inizi A Venezia 230
Giovanni Pierluigi da Palestrina Battaglia, Pléiade 198 dell”Opera teatrale in musica Cronologia sintetica della prima fase dell'Opera
Giovannelli e altri Autori 186 Spagna: la musica religiosa nella Cappella reale Letteratura poetica e drammatica 219 9.5 L'Opera a Venezia
8.4 La Lauda filippina e in quella profana Libretto e il teatro impresariale
Semplificazione della polifonia: Autori Vihuela, Luis de Milàn Messa in scena Crisi economica e sociale
(Ruffo, Asola, Porta) Zarzuela, Tomàs Luis de Victoria 199 Arte scenica e convenzioni teatrali Teatro su basi moderne
La vita dei cantori Antonio de Cabezòn, Aguilera de Heredia, Anticipazioni dell'Opera e ripresa Tanti teatri e tante Opere
Lauda polifonica verso l'Oratorio Correa de Arauxo del teatro classico Meccanismi commerciali 231
Orlando di Lasso Germania: Lieder polifonici e con Basso continuo Fabula pastorale 220 Venezia 1637, primo Teatro pubblico
Giovenale Ancina 187 8.8 Teoria, forme di musica strumentale Angelo Poliziano Francesco Cavalli
8.5 Frottola e Madrigale, stampa musicale e di danza Intermedi, tipologia Antonio Cesti e altri Autori 232
Arcadia I Prima la pratica poi la teoria Francesco Corteccia Convenzioni operistiche, varie forme di Aria
Pietro Bembo e Baldassare Castiglione Autori e teorici (Henricus Glareanus, Musiche per il mito di Orfeo 221 L'Opera come forma di intrattenimento
Frottola Gioseffo Zarlino) 200 Gli Intermedi più importanti APPROFONDIMENTI
Dal basso dato al canto dato Armonia e la scala naturale La Pellegrina Prassi esecutive 233
Dalla polifonia alla monodia accompagnata 188 Musica strumentale Sacra rappresentazione e Madrigale dialogico 222 Monteverdi a Mantova
Marchetto Cara e l'Egloga Strumenti alti e bassi Vincenzo Galilei, Dialogo della musica antica Il canto 234
Bartolomeo Tromboncino Forme: Canzone da sonar, organici occasionali, e moderna Link Letteratura: il testo poetico 235
Testi delle Frottole Ricercare liutistico 201 Camerata de' Bardio fiorentina Link Arte: scenografia fra 1600 e 1700
Ludovico Ariosto Ricercare organistico Emilio de' Cavalieri, Jacopo Peri, ANALISI MUSICALE
Forme popolareggianti: Canzone, Villotta, Marco Antonio Cavazzoni, Jacopo da Fogliano, Ottavio Rinuccini ll mito di Orfeo in musica:
Quodlibet, Villanella Girolamo Cavazzoni Lettera Sull°origine dell'Opera 223 l”Opera di Monteverdi 237
Stampa musicale Toccata, Claudio Merulo - Imitar col canto chi parla 224
Dalle parti “a libro” alla partitura 189 Scuola napoletana Giulio Caccini e Francesca 10. MUSICA SACRA E PROFANA
Madrigale: musica reservata, intonazione Strumenti a fiato e ad arco Oblio delle donne compositrici NEL BAROCCO ITALIANO
musicale continua Liuto Donne in musica nel 1600 (Barbara Strozzi, 10.1 L'Opera: caratteristiche e Autori
Costanzo Festa, Philippe Verdelot, Clavicembalo e organo Antonia Bembo) Teatri privati 240
Jacques Arcadelt, Cipriano de Rore 190 Sistema binario e battuta Il libero canto basato sulla parola Bernini e il teatro della nobile famiglia
Madrigale cromatico La trattatistica sugli strumenti 202 laquet de la Guerre 225 dei Barberini
INDICE GENERALE INDICE GENERALE

Filippo Vitali, Stefano Landi, Domenico 11.2 Gli strumenti, il violino Clavicembalo 12.4 Il clavicembalo di Domenico Scarlatti
Mazzocchi, Loreto Vittori, Luigi Rossi e il Concerto grosso e solista Champion de Chambonnières, Louis Couperin Spagna
Un'anticipazione dell'Opera buffa 241 Sonorità contrastanti 257 Organo Musica religiosa 286
Giulio Rospigliosi Strumenti: violino, viola, violoncello, Rococò 268 Unità del corpus delle Sonate
10.2 La Cantata da camera contrabbasso, fiati Viola da gamba Il clavicembalo di Scarlatti
Madrigali Flauti diritti e traversi, oboe, fagotto, tromba, François Couperin 269 APPROFONDIMENTI
Sigismondo d”India trombone, corno, arpa 258 Saint Colombe, Marin Marai, Antoine Clavier 287
Cantata da camera, primi esempi e forma Canzone da sonar 259 e Jean-Baptiste Forqueray Il Clavicembalo ben temperato diJ. S. Bach
Le scuole di musica a Roma 242 Sonata barocca APPROFONDIMENTI Prassi esecutiva
10.3 Messa e Oratorio a Roma Sonata a solo e virtuosismo violinistico Il violino, scuole di liuteria 270 Link Letteratura: grandezza e limite
Il concetto di Musica sacra Carlo Fontana Prassi esecutiva: la nuova figura dell”esecutore dell'Illuminismo tedesco 288
La Cantata sacra Battista Buonamonte, Biagio Marini 260 Concerto grosso e solista, fino al 1800 271 Link Arte: dal Barocco al Rococò
La Messa Arcangelo Corelli Link Letteratura: poesia in Italia alla fine del 1700 ANALISI MUSICALE
Polifonia armonica 243 Sonata a tre Link Arte: Barocco e Rococò, estetiche Le variazioni dell'Aria d”Opera nell”Ottone
Gregorio Allegri, Orazio Benevoli Movimenti di danza: Pavana, Gagliarda, in comune fra musica e arte 272 di Haendel 289
Oratorio Passamezzo, Tarantella, Salterello, APPROFONDIMENTI LArte della Fuga di Bach 290
Cronologia sintetica delle forme Allemanda, Corrente, Sarabanda, Giga, Frescobaldi, Toccata Terza dal Primo libro
Assenza della scena e rafforzamento Ciaccona, Minuetto di Toccate 273 13. L'OPERA N`ELL°ETÀ DEI LUMI
della funzione espressiva del coro 244 Forme preordinate 261 13.1 Opera seria, tentativi di riforma
10.4 Carissimi e Stradella Raddoppio degli strumenti 12. BACH, HAENDEL E SCARLATTI Diffusione de11°Opera 296
Giacomo Carissimi Cadenza 12.1 Nuovi orientamenti del gusto Compagnie viaggianti
Forma dell”Oratorio Concerto grosso e trattatistica Vocalità e Belcanto
La Retorica in musica Cappella di san Petronio a Bologna Uno sguardo alla storia 276 Aria
Oratorio in italiano e Autori Maurizio Cazzati, Giuseppe Torelli Età di Bach e Haendel, cronologia Castrati
Alessandro Stradella Da Bologna a Venezia 262 degli avvenimenti importanti Ricerca di nuovi equilibri
L'OratoriO all°estero 245 Antonio Vivaldi e il Concerto solista Orientamenti classicistici Arcadia e neo-Classicismo 297
L'Oratorio nel 1800 e nel 1900 Musica a programma, Opera 263 Razionalità e naturalezza Tentativi di riforma del libretto: Zeno
10.5 Musica religiosa a Venezia e a Napoli Virtuosismo Concetto di “gusto” e Metastasio
Venezia Tommaso Albinoni, Benedetto e Alessandro Definizione del Sistema armonico-tonale Opera seria
Napoli, musica religiosa e popolare Marcello, Giuseppe Tartini, Saverio e temperamento 277 Alessandro Scarlatti: scuole di musica, forma
Il clavicembalo cromatico napoletano 246 Gemignani, Antonio Locatelli Ornamentazione dell”Opera italiana, 60 Opere, 806 Cantate 298
APPROFONDIMENTI Il Trillo del Diavolo raccontato da Burney Abbellimenti 278 Nicola Porpora, Leonardo Vinci, Adolph Hasse
Il 1600 e la concezione dell'arte 11.3 Sweelinck e gli organisti tedeschi Filologia e schemi musicali Francesco Feo, Leonardo Feo,
come persuasione 247 Hausmusik e Collegium musieum 264 Armonia e Contrappunto armonico Francesco Gasparini, Antonio Lotti,
I castrati Teoria degli affetti Fuga 279 Giovanni Bononcini 299
Contrappunto improvvisato alla mente 248 Società calvinista olandese 12.2 Bach e la sintesi dei linguaggi 13.2 Opera buffa e Intermezzo
Link Letteratura: il libretto 249 Samul Scheidt, Heinrich Scheidemann Kappelmeister Napoli
Link Arte: lo spazio teatrale, dal punto di vista Dietrick Buxtehude Klavier 280 Carattere realistico dell'Opera buffa
architettonico-acustico Pieterszoon Sweelinck Stile che sintetizza le varie tendenze dell°epoca Quotidianità e ironia
ANALISI MUSICALE Tecniche di variazione 265 Monumentalistà Carlo Goldoni
Monteverdi, Vespro della Beata Vergine 250 Heinrich Schütz Sperimentazione 281 Principio della verosimiglianza e azione vivace 300
La Corte di Prussia Cantata sacra Predominio della musica sul dramma
11. EVOLUZIONE DEGLI STRUMENTI Regioni tedesche meridionali e Austria 266 I travestimenti di Bach 282 Giovanni Battista Pergolesi
11.1 Le tastiere e Frescobaldi Leo Hassler, Jaoob Froberger, Georg Muffat, I Bach Intermezzo
Caratteri della composizione seicentesca 254 Johann Pachelbel, Jaohann Kuhnau, Arte della Fuga 283 Baldassare Galuppi, Niccolò Piccinni
Organo, clavicembalo Franz von Biber Bach dopo la morte e immortalità di Bach Crescita dell'Opera buffa 301
Diversità di prassi esecutive Liuto 12.3 Haendel e il mercato musicale Giovanni Paisiello, Domenico Cimarosa
Clavícordo Joachim Quantz 267 Londra 13.3 Il teatro lirico-drammatico in Francia
Girolamo Frescobaldi 255 11.4 Liuto, clavicembalo e viola da gamba Musica strumentale 284 Da Luigi XIII a Luigi XIV 302
Fantasia e rigore, vocalità strumentale in Francia Primi esempi di Opera inglese Cartesio
Michelangelo Rossi - 256 Liuto nell'Età di Luigi XIII Gay-Pepusch Ballet eomique de la Rogne
Clavicembalo e Basso continuo Denis Gaultier Opere 285 La notazione per la danza
Bernardo Pasquini, Alessandro Poglietti Stile brisée Oratori Passi di danza 303
f

INDICE GENERALE INDICE GENERALE


¬

Cardinale Mazarino Pezzi della vecchiaia Lucca Tema del viandante (Friedrich, Heine, Leopardi)
Arrivo dell'Opera italiana a Parigi APPROFONDIMENTI Luigi Boccherini: Sinfonie, Quartetto, Quintetti, Poesie di Heine e di Leopardi 360
Istituzione del primo teatro stabile I librettisti più importanti 316 Concerti per violoncello e orchestra Concetto di genio
André Campra Crisi dell'Opera Seria veneziana Gaetano Pugnani, Piero Nardini Libertà dell'artista
Confronti fra stile italiano e francese Il giornalismo e la musica 317 Giuseppe Cambini, Giovanni Battista Viotti 338 Mutamenti dell°estetica 361
Giovanni Battista LI1lly Link Letteratura: il secolo di Luigi XIV 318 L'orchestra di Mannheim e Stamitz 15.2 Nuovo ruolo sociale del musicista
Opéra-comique 304 Link Arte: Arte in Francia 320 14.6 Haydn e la conquista della forma Libertà senza mercato
Jean Philippe Rameau ANALISI MUSICALE L'orchestra di Haydn 339 Prime istituzioni concertistiche
Trattato dell'armonia ridotta Sinfonia dal Barbiere di Siviglia di Rossini 322 Quartetto Parigi
ai suoi principi naturali 305 Opera e musica religiosa Unificazione tedesca
Primato dell°armonia 14. PRASSI ESECUTIVA NEL 1700 Effetti descrittivi Pianoforte, violino e flauto 362
Modeste Grétry e altri Autori 306 14.1 Prassi esecutiva Michael Haydn Diritti d'autore e nascita del repertorio
Melologo Fonti e scelte 328 Turcherie 15.3 Concetto di repertorio
Rivoluzione francese Interpretazione Confronto fra le orchestre classiche Dal violino al pianoforte 363
Querelles: Dal 1955 a oggi e romantiche 340 Recital
Illuminismo Canto 329 Violino, fiati, dinamiche, tempo, abbellimenti, Il solista come divo
Jean-Jacques Rousseau e Denis Diderot Saper ascoltare/saper interpretare Cadenze La lingua (morta) capita da tutti
13.4 L'Opera in Inghilterra e Purcell 14.2 Avvenimenti politici e Stile galante 14.7 Mozart e il superamento dei linguaggi Koiné tonale
Classicismo inglese _ 307 Sintesi cronologica dei fatti storici Al servizio dell'Arcivescovo Monopolio del gusto 364
Allargamento delliutenza musicale Affermazione della borghesia Libertà professionale 341 Mercifrcazione della musica
Teatro inglese e dilettanti di musica Conoscenza di tutti gli stili Mass-media 365
Masque Musica come corretto vivere civile Superamento dei generi 15.4 Beethoven e l°Età pre-romantica
Opera italiana e come passatempo l Interpretazione: il suono del pianoforte Disagio psichico
Henry Purcell Stile galante: chiarezza strutturale, cantabilità di Mozart 342 Beethoven e Goethe
Ballad-Opera 308 e semplicità 330 Sinfonie, Concerti, pianoforte La musica di Beethoven verso il futuro 366
Mercato musicale Battista Platti, Domenico Paradisi, e musica da camera 32 Sonate, i titoli dei brani, Scherzo,
Nascita del pianoforte moderno Baldassare Galuppi, Battista Pescettí, I capolavori teatrali 343 ultime Sonate pianistiche e ultimi Quartetti,
Pianisti in Inghilterra Marco Rutini I simboli musicali Concerti e Sonate per violino
John Field Philipp Telemann 331 Lorenzo Da Ponte 344 9 Sinfonie 367
Compositori italiani a Londra 309 14.3 Il neo-Classicismo e il principio Inizio dell”Opera tedesca Strumentazione
La conoscenza e la bellezza percepite della dialettica musicale Apollineo o dionisiaco? Musica religiosa e altre composizioni
attraverso i sensi Cronologia degli stili musicali e dei fatti culturali Un'edizione completa Catalogo delle opere
Empirismo e Sensísmo Dinamismo sociale APPROFONDIMENTI 15.5 Schubert e il Lied
Charles Burney Illuminismo 332 Scrivere per un nuovo pubblico 345 Lied
13.5 Le nuove tendenze internazionali Categoria del classico: neo-Classicismo Mozart si ribella all'arcivescovo 346 Franz Schubert 368
e Gluck Valorizzazione della musica strumentale I La koine' del Classicismo e lo Stile Rococò 347 Pianoforte: Improvvisi e Momenti musicali
Opera in stile italiano Dialettica musicale e Forma-Sonata 333 Link Letteratura: Da Ponte e Mozart 350 Le Opere
L'archeologia guida il nuovo gusto Scompare il Basso continuo Link Arte: dallo stile neo-classico al romantico 351 Un discorso musicale a episodi
L'estetica del neo-Classicismo 310 ll discorso musicale prende il via dal tema ANALISI MUSICALE Tempo che si fa spazio 369
Italia: Niccolò Jomelli, Tommaso Traetta Principio dialettico, bitematismo Mozart, Don Giovanni 352 Le forze centripete dell'armonia sono più deboli
Giuseppe Sarti, Antonio Salieri 311 14.4 Sensibilità pre-romantica I Mozart, Eine Kleine Nactmusik 353 15.6 Schumann, arte e vita
Vienna K.Ph.E. Bach 334 Biedermeier
Gluck: riforma dell'Opera seria Orchestra classica, diapason, direttore 15. ROMANTICISMO TEDESCO Schumann e il pianoforte 370
Balletto e Singspiel 313 Dallo stile parlante a quello cantato 335 15.1 Il Romanticismo Clara Wieck
13.6 Rossini e la sintesi dell'Opera italiana Pianoforte: i costruttori e il perfezionamento La musica è la più romantica delle arti 358 Vita e musica: una melodia ossessiva,
Avvenimenti artistici, fra 1700 e 1800 Muzio Clementi Concetto di aura il Sublime e l'estetica
Temi religiosi e stili neo-medievali Prime composizioni scritte appositamente Musica come arte dell'ineffabile Ricordi sonori 371
Rossini, fra neo-Classicismo e Romanticismo 314 per il pianoforte 336 e dell'interiorità oppressa Musica da camera con pianoforte
In silenzio contro il “progresso” 14.5 Sinfonismo e città iinportanti Passionalità tormentata, amore infelice, 15.7 Liszt e il Poema Sinfonico
Fra tradizione e innovazione 315 Sinfonia visione tragica della vita 359 Il concetto di “musica a programma”
Un'orchestra mozartiana Musica da camera Sentimento negativo della natura, Antecedenti del Poema Sinfonico
Opera buffa e Opera seria Milano aspirazione all'infInito Forme libere e Poema Sinfonico 372
Caratteri specifici dello stile rossiniano Giovanni Battista Sammartini 337 Rivalutazione del passato e del popolare Pianismo moderno
I

INDICE GENERALE INDICE GENERALE


È

Tardo stile lisztiano 373 Daniel Auber Giacomo Puccini, dinastia di musicisti 422
17. ROMANZO POPOLARE IN MUSICA
15.8 Hoffmann, Weber, Wagner Jakob Meyerbeer 390 17,1 La situazione politico-sociale Dal dramma alla rassegnazione
e il teatro tedesco Il Grand-opéra Risorgimento italiano 410 Il libretto deriva da romanzi
Amadeus Hoffmann e l”unione delle arti 16.4 Berlioz e Pevento timbrico Processo di unificazione nazionale Fluidità di canto e della strumentazione
Carl Maria von Weber e il Singspiel Anticipazioni del Poema Sinfonico Milano, Bergamo, Brescia, Mantova, Pavia, Dal Crepuscolarismo al Verismo 423
Richard Wagner Opera in più serate 391 Piacenza, Cremona, Como, Torino, Temi esotici
Orchestra, sospensioni tonali, il tema Sinfoniafantastica Genova, Venezia, Verona, Treviso, Umberto Giordano, Ruggero Leoncavallo,
della redenzione, Opere, Simbologie 374 16.5 Chopin e le forme pianistiche Trieste, Bologna, Ferrara, Parma Pietro Mascagni, Francesco Cilea,
Tristano e Isotta, nuove soluzioni timbriche, Fryderyk Chopin Modena, Reggio Emilia, Ravenna, Macerata, Riccardo Zandonai, Ermanno Wolf-Ferrari
Friedrich Nietzsche 375 Studi, Preludi, musica parigina e polacca 392 Firenze, Lucca, Roma, Napoli, Palermo 411 Lorenzo Perosi 424
15.9 Brahms e il Formalismo Notturno, Ballata, Scherzo, Improvvisi, 17.2 Paganini e la musica strumentale La regia: regista teatrale e cinematografico
Formalismo 376 Sonate, Concerti. Niccolò Paganini: risorse del violino paganiniano 412 I registi d'Opera
Eduard Hanslick La melodia si fa timbro Didattica APPROFONDIMENTI
Johannes Brahms I cattivi pianisti, Chopin e Baudelaire 393 Pianoforte, chitarra Canto in azione 425
Grande artigianato 16.6 Mèlodies e Opere teatrali Violoncello, contrabbasso, fiati, violino 413 Mazzini e la musica italiana e tedesca
Il concetto di contenuto in musica Charles Gounod, Emmanuel Chabrier, 17.3 Busoni e la Generazione dell'0ttanta Musica e diversità 426
15.10 Mahler, Parte della memoria Jules Massenet, Gabiel Fauré Giovanni Sgambati e Giuseppe Martucci Link Letteratura: ilibrettisti più importanti
Gustav Mahler 377 George Bizet Ferruccio Busoni Link Arte: dal popolo all”esotismo
I-Iugo Wolff Friedrich Nietzsche 394 Ottorino Respighi, Ildebrando Pizzetti, ANALIsI MUSICALE
15.11 Valzer e Operetta Gustave Charpentier Alberto Savinio, Federico Ghedini, Verdi, “La scena del gioco” dal secondo atto
Musica colta/leggera 378 Operetta francese, Charles Adam Mario Castelnuovo Tedesco de La Traviata 427
Valzer: Strauss sr. e Strauss j. Jacques Offenbach 395 Alfredo Casella
Operetta: Franz Lehár 16.7 La musica strumentale Revisioni di “musica antica”: I classici 18. LA MUSICA NEI NUOVI STATI
15.12 Altri Autori fra 1800 e 1900 della musica italiana e D”Annunzio 414 NAZIONALI
Mendelssohn-Bartholdy 3 79 Camille Saint-Saens, César Frank, La riscoperta di Vivaldi 18.1 Problematiche generali
Anton Bruckner Vincent D”Indy, Albert Roussel, Il repertorio strumentale all”inizio del 1900 Riscoperta delle tradizioni popolari 432
Richard Strauss Paul Dukas, André Jolivet Repertorio operistico Canti e danze popolari
Hans Pfitzner, Max Reger e altri Autori 16.8 Debussy e Plmpressionismo Gian Francesco Malipiero 415 Il distacco dal secolare predominio
APPROFONDIMENTI Corrispondences 396 17.4 Il romanzo popolare in musica della musica eurocentrica
Estetica romantica 380 Fluidità ritmica e melodica Divisione fra letterati e musicisti 18.2 Russia
L'estetica di Hegel Tempo spazio e tempo psicologico Il dominio di Donizetti Il primo teatro pubblico
Il Sublime Costruzione per similitudini Impronta nazionalista, Il Canto degli italiani 416 Realismo
Link Letteratura: Schopenahuer e Wagner 382 Superamento dell'Impressionismo Importanza dell°editore Michail Glinka
Link Arte: unione delle arti 383 Timbro/armonia 17.5 Opera romantica: Donizetti e Bellini Aleksandr Dargomyzskij
ANALISI MUSICALE
Accordo iniziale del Tristano e Isotta di Wagner
16.9 Satie e il Dadaismo
Erik Satie 397
a Scena
La lingua dei libretti
Nicolaj Rimskij-Korsakov
433

Petr Il°ic Cajkovskij


Dada Abbinamento fra ruolo drammatico e voce Il Gruppo dei Cinque
16. CORRISPONDENZE FRA LE ARTI L'école d'Arc1/,oil Tematiche Modest Musorgskij 434
16.1 Storia e cultura: 16.10 Ravel e il neo-Classicismo Continuità drammaturgica e musicale 417 Principi di orchestrazione di Rimskij-Korsakov
i movimenti.artistici Art pour art 398 Classi vocali Alexander Skrjabin 435
Strumenti musicali prediletti 388 Linee chiare e colori puri Gaetano Donizetti Sergei Rachmaninov
Generi operistici L”interprete come critico e attore: Vincenzo Bellini 18.3 Spagna
Positivismo, il ritorno al concreto Debussy e Ravel 17.6 Giuseppe Verdi 418 Tonadilla e Zarzuela e Autori
Musicologia APPROFONDIMENTI Musica risorgimentale Felipe Pedrell, Isaac Albéniz, Enrique Granados 436
Simbolismo, attraversamento delle arti Il pianoforte 399 S0ggetti libertari e/o contro i tiranni 419 Manuel De Falla
Impressionismo, fra pittura e musica Il cinema 400 TIì10gia romantica 18.4 Altre nazioni europee
Esposizioni universali, la scoperta Musica e medicina 401 Superamento della forma a pezzi chiusi Boemia e Ungheria
della musica asiatica 389 Link Letteratura: Debussy, da Baudelaire I Capolavori della vecchiaia Bedfick Smetana, Antonin Dvofák,
Cronologia delle forme e degli stili al recupero della forma 402 H caso Wagner in Italia 420 Leos Janacek, Zoltan Kodály
16.2 Musicisti italiani a Parigi Link Arte: museo, nuova urbanistica, Opere contemporanee alle ultime di Verdi 421 Polonia
Antonio Sacchini, Luigi Cherubini, manifesti, fotografia 403 17~7 Puccini e altri Autori Karol Szymanowski
Gaspare Spontini ANALISI MUSICALE Amilcare Ponchielli, Arrigo Boito, George Enesco 437
16.3 Auber, Meyerbeer e il Grand-opéra Debussy, Voiles 404 Alfredo Catalani Bela Bartók

M
'M7

INDICE GENERALE INDICE GENERALE

Gran Bretagna, canzone e Music-hall Espressionismo Balilla Pratella, Luigi Russolo Cibernetica
Risveglio della musica popolare Avanguardie artistiche internazionali Temi della sfida e del nazionalismo Informatica 487
Pittura di Constable e Turner, i Preraffaelliti Pan-tonalità e a-dialettica musicale Altre tendenze novecentesche: Autori Iannis Xenakis
Festival 438 Dalla sospensione tonale alla dodecafonia APPROFONDIMENTI Vinko Globokar, Paul Mefano, Pierre Albert
Frederick Delius, Edward Elgar, Il superamento del concetto di dissonanza Musica mercificata 472 Castanet, Hugues Dufourt e altri Autori
Ralph Vaughan Williams Mente e cuore 459 La dodecafonia spiegata da Webern Spagna
Scandinavia Difficoltà di inserimento nel repertorio Oggettivismo musicale 473 Cristobal Halffter, Juan Hildago, Luis De Pablo,
Edvard Grieg, Jean Sibelius 19.2 Schoenberg e la dodecafonia Link Letteratura: Psicanalisi Roman Barce, Tomas Marco 483
Svizzera Ursckerei ` Link Arte: le prime Avanguardie artistiche Portogallo
Ernest Bloch, Franck Martin Melodia di timbri 460 ANALISI MUsICALE Jorge Peixinho, Emanuel Nunes
18.5 Stati Uniti Razionalizzazione del totale cromatico Schoenberg, dall'atonalità alla dodecafonia 476 20.5 I Paesi tedeschi
Stili ibridi e commerciali Dodecafonia: una successione preordinata Stravinskij, La sagra della primavera 477 Austria
Primi Conservatori e prime orchestre 439 della scala cromatica Friedrich Cerha
Franklin Gilbert, Charles Ives, Carl Ruggles, La serie può venir divisa in gruppi 20. INTERNATIONAL l\/IUSIC Germania
Henry Cowell La tecnica della variante 461 20.1 Caratteristiche generali Hans Werner Henze
Clusters Il valore del silenzio della “musica contemporanea” Musica spettrale, Grisey e altri Autori
George Antheil, Aaron Copland 440 Lo spirituale nell'arte (Kandinskij) Stili personalizzati 480 Pensiero negativo in musica: Schnebel e Kagel 489
Musical (Porter, Berstein, Webber) 19.3 Alban Berg e Webern Fine dei sistemi Il gesto
George Gershwin Berg: dodecafonia e reminescenze tonali 462 Mancanza di una convenzione socialmente Ijinterprete completa il senso della musica
18.6 America latina Teatro di denunzia accettata Roland Kayn, Joachim Hespos, Michael Hamel,
Colonialismo e imperialismo 441 I rapporti fra musica e arte (Klee) 463 Forma risultante dal processo compositivo York Holler, Walter Zimmermann,
Brasile Anton Webern: aspirazione all'unitarietà Nuove ricerche Helmut Lachenmann e altri Autori
Villa Lobos e altri Autori Progettualità (Mondrian) Dopo le Avanguardie Brian Ferneyhough
Il secondo 1900 La musica è come una pianta 464 20.2 Darmstadt e lo Strutturalismo Robert Hp Platz, Muller-Hornbach, Wolfgang
Messico 442 Incremento delle indicazioni dinamiche Corsi di perfezionamento 481 Motz, Klaus Kuhnl e altri Autori 490
Manuel Ponce, Carlos Chavez, Julo Estrada Aforismi e silenzi Serialismo o serialità Nuova semplicità
Cuba Seconda guerra mondiale Strutturalismo 1976 inizio del Postmodern in musica
Leo Brouwer, Gorge Lopez, Garcia Orlando I drammi della società trapassano in musica Da Webern alle nuove tecniche 482 Wolfgang Rihm
Columbia Musica nei campi di concentramento 465 La complessa organizzazione porta Anticipazioni del post-Moderno
Venezuela Musica degenerata ' al disorientamento (Berio, Castiglioni) 491
Cile 19.4 Igor Stravinskij 20.3 Messiaen, Boluez, Stockhausen Dallo Strutturalismo all'Eclettismo
Argentina 443 Bitonalità e poliritmia Oliver Messiaen Minimalismo e jazz
Alberto Ginastera e altri Autori Pluralità di stili (Picasso) 466 Pierre Boulez Olanda
18.7 Africa I Balletti e Diaghilev Utopia sonora Louis Andriessen e altri Autori
L'arte africana e la sua influenza Neo-Classicismo 467 Karlheinz Stockhausen 483 Svizzera: Autori
su quella europea Verso la dodecafonia Gruppen-Tecknick 20.6 I Paesi de1l'Est europeo
Costa occidentale, regioni orientali, Stravinskij e il Postmoclern Tempo mobile e spazializzato EX Unione Sovietica: realismo socialista f 492
area dei Bosciami e degli Ottentotti, Cronologia Nuove grafie e musica elettronica dal vivo Scuole stilistiche
Congo e regioni centrali 19.5 Musica e teatro politico I 4 criteri della musica elettronica Sergej Prokofev
APPROFONDIMENTI Erwin Piscator, Bertold Brecht 468 Momentƒorm Aleksander Mossolov, Aram Khacaturjan
Dal Colonialismo alla letteratura post coloniale 444 L'opera da tre soldi ' Citazionismo 484 Dmitrij Sostakovic 493
Letteratura Caraibica, Calypso e Reggae 446 Kurt Weill, Paul Dessau e Hans Eisler 469 Numerologia Jurij Levitin,Jurij Sviridov, Edison Denisov,
Iljazz 449 19.6 Hindemith e altri Autori Nuova terminologia: carattere tematico Sofia Goubaidoulina, Alfred Schnittke,
Link Letteratura: Estetismo e musica 451 Ernst Kfenek e Carl Orff Figura, cellula' musicale, orizzontalità Arvo Pärt
Link Arte: il Primitivismo: riflessioni 19.7 Il Gruppo dei Sei e verticalità, texture, massa, campo, Valentin Silvestrov 494
su un fruttuoso equivoco 453 Jazz a Parigi nel 1917 micro e macro forma, asimmetria Eclettismo
ANALISI MUSICALE Il Gruppo dei Sei 470 e non-linearità 485 La musica russa in Occidente _
Le strutture musicali del_/'azz 455 Francis Poulenc e Georges Auric 20.4 La situazione francese, spagnola Didattica e “cultura di base”
Arthur Honegger e Darius Milhaud e portoghese Moravia
19. IL PRINIO NOVECENTO 19.8 Il Futurismo e il primo Novecento Francia Alois Haba, Bohuslav Martinu, Jan Novåk
INTERNAZIONALE italiano Henry Pousseur, Pierre Henry, Jean Barraqué, Ungheria
19.1 Espressionismo e psicanalisi Tommaso Marinetti Pierre Schaeffer Sandor Jehnitz
Finis Austriae 458 Emancipazione del rumore 471 Musica concreta, elettronica e computer music 486 György Ligeti 495

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INDICE GENERALE INDICE GENERALE
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Polonia Moderno Lupi e la Sckolaƒiorentina (Prosperi, PERFEZIONAMENTO STORIA


Krzysztof Penderecki, Witold Lutowslaski Postmoderno Benvenuti, Bartolozzi, Company, 1948-1963: l”epoca d'oro dello sperimentalismo
e altri Autori Dallapiccola e Petrassi Smith-Brindle, Bussotti) La fine delle Avanguardie
Romania 496 Scelsi e Lupi Bucchi, Zangelmi, Pezzati, Cioci, de Angelis Importanza dell'interprete
György Kurtag e altri Autori Impegno etico e altri Autori Architettura e pittura
20.7 L'Inghilterra, l'Australia Studio di fonologia della RAI di Milano Firenze e la cultura umanistica 1976: inizio del Post-Moderno in musica
e la Scandinavia Cronologia delle generazioni Gaetano Giani Luporini Le orchestre della RAI, i Conservatori
William Walton, Michael Tippet, dei compositori italiani Giuseppe Chiari e altri Autori
Peter Maxwell Davis 21.2 I grandi Maestri Roma e l'opera aperta PERFEZIONAMENTO ESTETICA
Benj amn Britten e altri Autori Goffredo Petrassi Giovanni Salviucci L'e(ste)tica
Musica Beat e Rock 497 Luigi Dallapiccola Mario Peragallo, Roman Vlad, Franco Evangelisti, La bellezza
Scandinavia Giacinto Scelsi Guido Turchi Domenico Guaccero
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Primi scritti di estetica .
Australia Bruno Bettinelli Fausto Razzi, Egisto Macchi, Ruggero Lolini,
20.8 L'estremo Oriente Bruno Maderna Ivan Vandor, Francesco Pemrisi, PERFEZIONAMENTO MONOGRAFIE
Giappone (Matsudaira Fukushima, Takemitsu) 498 Camillo Togni Alessandro Sbordoni e altri Autori Luciano Berio _
Corea (Yun) Luigi Nono Il Centro-Sud, Napoli e Palermo Luigi Nono
Cina (Chung) Dal neo-Classicismo al pluralismo stilistico Lino Liviabella, Eliodoro e Giovanni Sollima, Franco Donatoni
Vietnam (Dao) Musica per film, Rota, Morricone, Piovani Girolamo Arrigo, Roberto De Simone,
20.9 Stati Uniti Luciano Berio e altri Autori PERFEZIONAIVENTO INFORMAZIONE
È possibile uscire dal capitalismo? 499 Aldo Clementi Mario Cesa Sui compositori italiani del secondo Novecento
Edgard Varese Franco Donatoni Fernando Mencherini Zone geografico-culturali: Milano
Musica come scienza o come caso? jazz, arrangiamento e improvvisazione, Musica elettronica Il Triveneto
Il caso Piazzolla musicisti Piero Grossi, Enore Zaffiri, Angelo Paccagnini, Torino e Genova
Notazioni anomale e importanza dell*ir1terprete 500 Giorgio Gaslini Giuseppe Di Giugno, Alvise Vidolin Roma
John Cage Sylvano Bussotti 21.5 La cultura degli anni Ottanta/Novanta ll Centro-Sud
Poetica del caso, silenzio, rumore, Niccolò Castiglioni Fra storia e cronaca
pianoforte preparato, Happening 501 Salvatore Sciarrino Necessità interiore GLOSSARIO
20.10 Minimalismo e altre tendenze Musica al femminile: Giuranna, Rivalutazione dell'ascolto
Ripetizione di un suono impercettibilmente Procaccini, Ravinale Ripresa della soggettività BIBLIOGRAFIA
variato Furgeri, Capurso, Biancheria, Gentile, Brusa, Voglia di esplicito E DISCOGRAFIA GENERALE
Morton Feldmann Benati, Ciarlantini, Landuzzi, Compositori/interpreti
Terry Riley, Steve Reich, Philips Glass 502 Torquati, Silvestrini e altre Autrici Prassi della citazione LIBRO E DISCO
John Adams 21.4 Situazioni geografico-culturali Neo-Romanticismo
Totalismo e altri importanti compositori APPROFONDIMENTI PERCORSI DI LETTURA
Earle Brown, Christian Wolff, La Monte Young, Milano e la «tendenza costruttivista Arte impegnata e stupore A VARI LIVELLI
Harry Partch, Milton Babbitt, Studiosi (Rognoni, Leydi) Ilbisogno e(ste)tico di uscire dal Novecento Come utilizzare 1'Ipertesto
Elliott Carter, Dominick Argento Franco Margola Festival, critica musicale, scuola e case editrici Pluridisciplinarietà
APPROFONDIMENTI Luciano Chailly, Vittorio Fellegara, Link Letteratura: Ermetismo, neo-realismo Come e costruito 1°Ipertesto
L'Avanguardia
I suoni sono solo suoni
Il primo Corso di perfezionamento:
Darmstadt
503

504
Paolo Castaldi, Giacomo Manzoni,
Davide Anzaghi, Armando Gentilucci
Dario Maggi, Luca Lombardi, Marcello
e Claudio Abbado, Maurizio Pollini,
i e Poesia nuovissima
Link Arte: artisti e musicisti
ANALISI MUSICALE
Dallapiccola, Il Prigioniero
Percorsi tematici
Percorsi culturali
Suggerimenti per gli insegnanti
Laboratorio
Link Letteratura: Hemingway, Beatgeneration Bruno Canino e altri Autori Petrassi, Cori di morti
e Minimalismo 505 Il Triveneto e la ricerca psicanalitica Clementi, Capriccio COLLABORAZIONI
Link Arte: arte informale 506 Giulio Viozzi, Wolfango Dalla Vecchia Castiglioni, Perigordino
ANAI.ISI MUSICALE Roberto Lanieri, Giampaolo Coral,
Schoenberg e Stockhausen 507 Hubert Stuppner, Claudio Ambrosiani,
Ligeti, Lux Aeterna 509 Fabio Vacchi
Torino fra neo-Classicismo e neo-Romanticismo
21. I MAESTRI ITALIANI Giorgio Ferrari, Sergio Liberovici,
21.1 Situazione storica complessa Enrico Correggia
Complessità 512 Azio Corghi
Babele linguistica Firenze

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eseta
,ana ür1.1l ®

Per molto tempo nei Conservatori italiani e stata privilegiata la formazione


tecnica rispetto a quella culturale. Un dato di fatto lamentato in molti casi dagli
stessi musicisti, che pativano in duplice maniera questa impostazione. Da una
parte, sentendo depotenziate le loro capacità di contestualizzazione; dall'altra,
perché vedevano in questo il perdurare di un'antiquata e riduttiva concezione
del musicista, visto come un non intellettuale, un semplice esecutore più o meno
tecnicamente abile.
Naturalmente, molti musicisti, attraverso la passione, la scuola, la professio-
ne e le molte vie che la vita sa comunque trovare, hanno saputo colmare questa
lacuna. Questo libro di Renzo Cresti testimonia tuttavia la profonda e positiva
evoluzione che in questi anni stanno vivendo le nostre istituzioni di didattica
musicale.
La musica, come la letteratura, l'arte, l'architettura, la filosofia, l'economia
e la politica, aiuta a capire di più e meglio tanto le epoche passate quanto la
nostra contemporaneità. Ma lo spirito di un”epoca e fatto dell”impasto di tutti
questi elementi, ed e utile e importante, per comprenderlo, cercare di tenerli
tutti uniti.
È proprio ciò che, forte della sua personale sensibilità culturale e della lunga
esperienza didattica, si propone di fare Cresti in quest'opera. E lo fa ricorrendo
a un approccio multidisciplinare e utilizzando il concetto di ipertesto - creando
cioe relazioni, collegamenti e percorsi di lettura differenti - secondo una moda-
lità di fruizione oggi molto diffusa, certamente nell°universo informatico, ma
non solo.
Ultimo, ma non meno rilevante pregio, quello di non fermarsi alle soglie della
contemporaneità, anch°essa indagata nelle sue linee fondamentali.

STEFANO BACCELLI
Presidente della Provincia di Lucca
;j.

PREMESSA
I Â

Premessa A113 luce di tutto questo, possiamo capire e accettare


questo sforzo di La Vita per la Musica. Ipertesto di
la più ampia e approfondita trattazione della musica
del XX secolo attraverso ulteriori Moduli di perfezio-
namento degli aspetti storici, estetici e monografici
Storia della Musica di Renzo Cresti come rl primo e
significativo tentativo di far uscire questa fondamen- di quell'avventura musicale che continua a essere la
tale materia dalle proposte storiche identiche, dagli Cenerentola di tutta la Storia della musica. Renzo
anonimi contenitori cui ci ha abituati la pedagogia Cresti, in effetti, rivela in questa scelta, peraltro mol-
1 del passato. Anzi, possiamo accettarlo come il dono to coltivata nei suoi scritti di musicologia, un preciso
che aspettavamo da diversi anni, poiché la musica orientamento qualitativo più che quantitativo rispet-
Y non è solo un prodotto estetico, al riparo da qualsia- to allo Storicismo musicale corrente che non di rado
si contaminazione con il proprio tempo e la propria ama dibattere problemi tutto sommato irrilevanti dal
Chiunque Sa che troviamo un Senso nel cultura pervasiva e aperta in molte direzioni. Ma una Cultura, ma una realtà viva che entra in relazione con punto di vista della comprensione artistica (Schubert
passato raccontando storie. Ed e proprio rac- “cultura” priva di memoria, senza identità e senza diversi e frastagliati percorsi culturali e sociali. e un classico o un romantico? Il teatro di Puccini e
contando queste storie che troviamo un Senso
storia, sarebbe una contraddizione. Tutto ciò ci obbli- Frutto dell”esperienza più che ventennale di Ren- verista? e così via). Infatti, diverse storie della musi-
anche nel futuro.
ga, in un certo senso, ad ampliare i nostri orizzonti zo Cresti, già autore di precedenti manuali di Storia ca liquidano in poche pagine la musica del Novecen-
- ROBERT WUTITNOW 1
entro i quali promuoviamo la musica, se non voglia- della musica, La Vita della Musica e un manuale fi- to, nella quale un compositore come Berg, scomparso
mo che i futuri musicisti restino intrappolati in una nalmente multidisciplinare, assai chiaro nella sua più di mezzo secolo fa, sembra ancora spaventare gli
Jerome S. Bruner, una delle massime autorità visione troppo angusta tanto da rasentare la margina- autori di libri storici che, come e stato acutamente
esposizione e nell'individuazione di quelle tematiche
scientifiche nel campo dellieducazione, nel suo libro lizzazíone, il puro esercizio tecnico o la fredda lettura notato, sembrano quasi scrivere per caso (E. Napoli).
che hanno interessato o coinvolto gli sviluppi, gli esi-
Verso una teoria dell'istruzione (Armando Editore, delle partiture o degli stili musicali. Così, quello che ti e le prospettive della cultura musicale. Un manuale In realtà, l'avventura musicale del Novecento e molto
Roma 1999), così scrive: “Chi voglia presentare un decidiamo di fare in una scuola o in un Conservatorio più ampia e frastagliata dei semplici rimandi a uno
ricco di approfondimenti specifici, di rimandi e, ap-
corso di studio s”imbatte in un dilemma. Da un lato, di musica ha senso solo all”interno del contesto più Schönberg o un Webern, ed e giusto e significativo,
punto, di frnestre-aperture a tutto campo verso i temi
infatti, e necessario enunciare subito il contenuto ampio degli obiettivi che si propone anche la società anche ai fini di una vera comprensione estetica, of-
principali della cultura, dell°antropologia, dall'antica
essenziale che si deve insegnare, altrimenti non si attraverso l'investimento nell'educazione dei giova- frire spazi di esempi e di motivazioni, come fa Renzo
Grecia fino alle soglie del Duemila. Certo, il percorso
può avere un'idea di ciò che stimola e orienta la cu- ni. Abbiamo finalmente capito, in altre parole, che il privilegiato e quello della musica classica, ma - ecco Cresti in questo manuale, di tanti altri compositori
riosità dello studente. Ma non appena si cede alla modo di concepire l'educazione e una funzione del la prima novità di cui far tesoro in sede didattica - il contemporanei che con serietà e dedizione hanno
tentazione di “trasmettere” un certo argomento, ecco modo di concepire la cultura e i suoi scopi, espressi O permesso alla musica di non restare confinata nei sa-
testo affronta anche ipercorsi della musica popolare,
che le primarie istanze della pedagogia sono in peri- inespressi, in un contesto non solo in movimento, ma I del jazz, del cinema, attraversando in questo modo lotti o nelle sale di concerto.
colo. Infatti e vero solo in un senso banale che tene- anche dagli sviluppi imprevedibili. Di fatto, la cultu- vari generi e forme di musica, pur sempre collegate Sì, con La Vita della Musica Renzo Cresti ci ha
re un corso serva unicamente a 'trasmettere qualche ra plasma la mente, ci fornisce l'insieme degli attrezzi allo svolgimento di fatti storici e culturali. Giusta- donato un manuale che non e solo un manuale, ma
cosa', cioe ad impartire cognizioni. Esistono mezzi mediante i quali costruiamo non solo il nostro mon- mente, questi percorsi da seguire sono posti all'inizio qualcosa di più: ha colmato un vuoto esistente tra
più efficaci dell'irrsegnamento per raggiungere tale do, mala nostra concezione di noi stessi, delle nostre del libro, quasi a fare da indicatori all”ampio movi- la tradizionale e indispensabile Storia della musica
fine. Se il discente non impara a padroneggiare se capacità e, dunque, della nostra creatività. Se questo I» mento storico, letterario, artistico, estetico, musicolo- e la storia generale delle idee e delle prospettive
stesso, a disciplinare la sua sensibilità, ad approfon- e vero, allora, quanto più elementare e un corso, co- gico, filologico, entro il quale i grandi Maestri hanno culturali aperte lungo i secoli per arrivare al no-
dire la sua visione del mondo, il contenuto che ac- me quello di Storia della musica, e quanto più giova- vissuto la musica e sempre all°interno di un ben de- stro presente. La musica, in effetti, purché non sia
quisisce non vale lo sforzo necessario per trasmet- ni sono gli studenti, tanto più seria deviessere la sua terminato ambiente storico-culturale. In quest'ampia un passatempo o uno scarabocchio so1101'0 SôHZa
terlo” (p. 119). Questa penetrante osservazione di funzione pedagogica di plasmare le capacità musicali architettura l°arte dei suoni noir si riduce più ad un senso, ha occupato un proprio posto nella storia
Bruner potrebbe essere una chiave per entrare in e intellettuali di coloro a cui e destinato. È importante paesaggio lunare, dai profili incantevoli e suggestivi, generale del pensiero e della ricerca estetica ed e
questo nuovo e originale tentativo di Renzo Cresti che un buon corso di Storia della musica sia giustifi- ma freddi e distanti, senza alcuna traccia di presen- per questa ragione che essa e sempre influenzata
per sottrarre la Storia della musica alla banalizza- cato dalla disciplina intellettuale, dal rigore mentale za umana e quindi di cultura nel senso creativo del da ciò che le sta intorno (politica, religione, usi e
zione con cui spesso viene guardata dagli studenti che infonde, non soltanto dalla natura degli argomen- termine. Al contrario, tutto il movimento su cui si costumi o dal loro superamento). Ma, a sua volta,
dei Conservatori e in genere da buona parte di co- ti che tratta. E in verità, il primo fine non può essere costruisce questo Ipertesto di Storia della Musica di la musica esercita un'influenza, sia pure velata e
loro che lavorano intorno alla musica. Si dice o si raggiunto senza l”altro. Renzo Cresti, con suddivisione in Moduli tematici e sottile, su tutta la cultura. Ieri come oggi. E non e
sente dire, in effetti, che la Storia della musica e un In questa prospettiva, anche a motivo della rifor- in Unità di specifici argomenti, permette alla cultura certo un caso che, da quaesto punto di vista, que-
fattore indispensabile nella formazione di un futuro ma dei Conservatori, che tutti stiamo vivendo con musicale, anche questa volta finalmente, di interferi- sto sia l”aspetto più stimolante e più ricco di futuro
musicista di professione, ma poi non si fa fatica a apprensione e inquietudine, la Storia della musica re e di abbracciare la letteratura, la storia, l'estetica e della Storia della musica.
scoprire che questo corso si limita ad essere soltanto unicamente come storia degli stili e delle forme, ge- Parte cosi da poter entrare nella pedagogia di queste
uno dei tanti problemi scolastici tradizionali che ri- nerati dalla mente e dalla penna del grande compo- discipline di solito lontane proprio dalla cultura mu- CARMELO MEZZASALMA
guardano il curriculum, i voti, le verifiche. sitore, non può sussistere del tutto nell'attuale situa- Sìcale. Almeno, forse, a livello didattico. Docente di Letteratura Poetica e Drammatica
In realtà, non pochi rilevano con preoccupazione zione, senza cadere nell'ovvío o nella banalità di un Inoltre, ed e questa la seconda e non meno impor- all'Istituto Superiore di Studi Musicali
che stiamo andando verso una sola cultura globale in repertorio di dati e di fatti, per così dire, a cui manca tante novità di questo manuale, viene qui proposta “L. Boccherini” di Lucca
linea coni network computerízzati dell'informazione, il respiro dell”apertura, il dibattito, appunto, di una
mentre la musica olo stesso esercizio del fare e vivere cultura con molte porte e finestre. Dopo tutto, la mu-
la musica non può sfuggire a quest'immagine d”una sica non e scritta e non sarà mai scritta sul vuoto.

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1* Concetto di musica e di arte, Etnomusicologia


- Sociologia, Pedagogia e Psicologia
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Storiografia, Musicologia, Organologia 5;?

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~ Monumenti musicali, Biblioteconomia g'sj=;=tj§g=s=:2sä==
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Culture “primitive”, prime civiltà Storiche
Insegnamenti del mondo antico
'I`radizion.e orale oggi, (Popular music
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CARL STUMPF (-› pag. 31) e colui che getta le basi, alla fine dell”Ottocento, per la
moderna disciplina dell'Etnornusicologia. I nrusicisti Kodaly e Bartók sono fra i pri- I
mi ricercatori di canti popolari. _

CURT SACHS (-=> pag. 41) importante etnomusicologo del primo Novecento, il qua-
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le asserisce che la nascita della rrrusica e legata a diverse con-cause (ritmi di lavoro,
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=› ;=:;:,=;;:=:==,,=.;.:|:.,=¢;===«,: .;=. = -. imitazione del canto degli uccelli, modulazione del linguaggio parlato come gridi o
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. .. . . . ...... ... . .. ..... .I i-"vir 'š33;:É:;.x:xÉš'È*::E.. ,-;- .- "5.1
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._ _, . M., .,.,,,.., zšsas-;..š ,.. richiami ecc.). UNITA 1
-Víšífiwle'rësiøftìzlãš-1£ìe2;=šs-===›
Musica, concetto di arte, tradizione orale, Etnomusicologia
NARU (-) pag. 43) in Mesopotamia sono i primi cantori o strumentisti di professio- ' Discipline musicali
ne. Inizia dunque già nelle antiche civiltà la separazione fra musicisti professionisti
e cantori popolari. j UNITA 2
CANTORI EBRAICI (-9 pag. 45) intonano Salmi e Inni su un tono di recita che ver- Il suono e le origini della musica - Civiltà mediterranee
rà ripreso dai futuri cristiani; conoscono anche le fioriture melisrnatiche presenti Â.. Civiltà orientali - Civiltà africane e americane
soprattutto nel canto dell”Allelz1jo. \

I APPROFONDIMENTI
I
CANTORI POPOLARI (-9 p. 50) esistono da sempre e in ogni parte del mondo, si tra- La musica popolare italiana - Raga
smettono i canti da generazione in generazioni, in modo orale. I

La tradizione orale recente! BluffS›.I“Z2 0 Rock
I==--W 1 PAROLA CHIAVE (-) pp. 28 e seg.) musica d”arte o musica popolare: la prima
I “primitivi” - Arte Pf°iS†°fì“a ed egizia 1
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tre la musica popolare e di tradizione orale e si articola in maniera semplice. - Uotmm rima e il Contrasto nella tradlzlßflß P0P01fl1'e f0S°a11a É

RICORDA: molte sono le discipline musicali che analizzano, sotto vari punti di Mifihßlangßlfl B1( Qflfl YTO U =2miSÈ22iIi2miÈiI2Xi1XimiÉiz2iimimimmzmw:il

Giudizio universale (XVI secolo, . . . -


vista, la musica (-) pp. 35 e seg.) g,,_,,,,,,,,,, sm,-,,,,› R,,,,,,,, ,,,,,.,_) Le materie che sr interessano della musica
MODULO 1 DISCIPLINE MUSICALI
7" UNITÀ 1 DISCIPLINE MUSICALI
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Discipline musicali .L_\


per esempio scritti in latino, durante il
dioevo e anche nei secoli successivi, per cio
strade maestre si collegano attraverso nume-
rose strade secondarie, che le avvicinano e a
\/ che concerne la musica sacra. E una musica volte le sovrappongono. Pure la tecnica non
che si lega al repertorio d'autore, mentre la è sempre un buon elemento di distinzione,
musica spontanea della tradizione popolare perché anche nella musica popolare esistono
1.1 Musica, concetto di arte, tradizio- fatti. In latino documentu(m) significa “pro- Orale è semplice e non legata compositore, tecniche esecutive evolute, bisogna quindi
ne orale, Etnomusicologia va, indizio, testimonianza, insegnamento”, ma a1l'interprete che riprende modelli melo- tener presente che le distinzioni, nella pra-
derivato da docêre che significa insegnare, tica, sono meno nette e questo vale non solo
dici tradizionali e li elabora. Il testo è sem-
Musica è l'arte del s'tíLoIrio*, è la creatività quindi l'insegnante è colui che si documenta pre in volgare (-) Analisi). ` per la coppia musica scritta-complessa-dotta
dell'uomo che combina i suoni fra loro. Co- e che, a sua volta, cerca di verificare i fatti Rapporti fra musica colta e popolare: e e musica orale-semplice-popolare, ma anche
me, quando e perché questi suoni vengono assieme agli allievi. ~ per ogni altra classificazione (la tematica è
difficile distinguere la musica in base alla sua
pensati e realizzati dipende dalla cultura Ermeneutica: dal greco hermênêutes che si- simile a quella svolta nella Storia dell°arte fra
Complessità, perché esiste anche una musica
delle diverse civiltà storiche. È per questa gnifica interprete. È la disciplina che inter- “grande arte” e “arte minore”).
orale complicata, cosi come esistono forme
ragione che lo studio della Storia della mu- preta gli avvenimenti storici e contempora- Musica di qualità: oggi si tende a parlare
di musica dotta piuttosto semplici. E proble-
sica è fondamentale. L'origine del termine nei, le idee e gli antichi miti, i documenti ele di musica fatta bene, superando la gerar-
niatico classificare la musica anche in base
si fa risalire al greco mùsa, nome generico testimonianze, le immagini e i suoni artisti- chia dei generi e mettendo in primo piano,
alla scrittura e all'oralità, perché queste due
di ciascuna delle 9 Muse, mitiche protettrici ci. Interpretare la Storia della musica richie-
delle arti (-) 2.3). de dunque conoscenze vaste e specifiche,
Concetto di cultura: comprende le cono- messe al servizio di finalità didattiche che, Il concetto di arte erano inscindibili da quelle religiose, perché il
L'Arte rimanda a una prassi, infatti deriva dal la- suono era concepito come un soffio vitale, a gui-
scenze, credenze, costumi, arte e ogni altra di volta in volta, possono essere diverse. Nel
attitudine acquisita dall”uomo in quanto tino ƒácøre = fare, è però una pratica particolare, in sa di un'energia divina. La musica era dunque il
nostro caso sono progetti che tendono a una
membro di una società. Il valore estetico in quanto non si riferisce ai gesti comuni e agli aspet- mezzo che collegava l”uomo al cosmo. Il culto, in-
comprensione globale e pluridisciplinare del
Occidente ha preso il sopravvento sulla fun- ti quotidiani, ha una funzione diversa da quella di teso come l'insieme degli atti con i quali si espri-
fenomeno culturale che avvolge i fatti mu-
zione rituale. Al contrario di tutte le culture altre discipline legate alle abitudini ordinarie. Po- me il sentimento religioso, e la cultura, intesa
sicali. L”angolo di interpretazione assunto
che si tramandano oralmente, la valutazione è quello della cultura contemporanea, è da tremmo dire che essa compie un'esperienza stm- come esercizio dell'ingegno e conoscenza, han-
dell”opera d”arte occidentale assegna un ruo- questa visione che si determinano i fatti più ordinaria che va alla ricerca della verità e della no la stessa radice latina cultu(m) che significa
lo importante a]l”originalità e alla tecnica. importanti e i musicisti “vincitori”.
L
I bellezza (-) Perfezionamento Estetica). Come una coltivare, intendendo l”attenzione a coltivare il
Etimologia: è lo studio delle origini delle Musica classica o d'arte: per la nostra lente d'ingi'andimento l'arte ci fa meglio vedere i legame con la divinità, come la cura a coltivare
parole, è importante perché precisa la lingua concezione, la Storia della musica è quella moti dell°animo umano e cerca di elevarli al di so- il sapere, nello stesso modo che si coltiva la terra
e il contenuto. Abbiamo accennato all”ori- relativa al concerto, all'eifa1 teatrale, al- pra dei condizionamenti giornalieri. che dona all”uomo i frutti per vivere. Ci sono al-
gine della parola “musica”, vediamo quella l”abilità dei grandi compositori e interpreti, Belle arti: nell'estetica idealistica si parla di cuni antropologi (come Clifford) che addirittura
della parola “storia”: il greco historia è un musica quindi intesa come un fatto relativo “belle” arti (come se ci fossero arti “brutte”!) negano alla musica delle antiche civiltà un suo
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derivato da istor che significa “colui che ha allestetilea e alla cultura, cosi come si sono per distinguere la grande tradizione della pit- statuto autonomo, in quanto esisterebbe solo at- :;,..'
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vinto”, a sua volta derivato da una radice sviluppate nella civiltà occidentale degli ul- tura, della scultura e dell'architettura da quella traverso il rito. Nel Romanticism0 (9 15-1) Vaf- __, .-_;-.
indoeuropea che ha il significato di “vede- timi secoli (dall°XI sec. in avanti), grazie alla dell”artigianato. Proprio l'etimologia del termi- finità fra musica e religione assume da una parte
re”, quindi la storia è quella disciplina che messa a punto della noíäizione musicale e di 1
ne, che rimanda al fare, può generare questa di- il carattere di un ritorno alle origini incontami-
fa vedere coloro che hanno vinto le battaglie tecniche compositive ed esecutive sempre stinzione oramai sorpassata. Le cosiddette “arti nate e dall°alti^a si collega a un'esperienza estatica
politiche, sociali, culturali, artistiche della più articolate e difficili, come la jpoliforonia. che la musica può realizzare, perché la musica è
minori” sarebbero, secondo la classificazione in
loro epoca. Esiste un detto comune che, in- Spesso la Storia della musica occidentale è la lingua che più di altre può parlare del sacro;
generi “maggiori” o “minori”, quelle delle anti-
consapevolmente, si riallaccia all'etimologia, intesa come il susseguirsi di grandi Autori scrive infatti Wackenroder: “la musica parla un
che miniature, le orafe, quelle relative ai lavori in
“la storia la fanno ivincitori”, ma i vincitori e basata sull°im:tetmi©ne delle loro opere linguaggio che noi non conosciamo nella vita
ebano ein avorio, all”arredamento, ai tappeti, alle
non sono sempre gli stessi, quindi a seconda da parte di esecutori famosi. Oltre a questa decorazioni ecc. Come per la musica, per tutte le corrente, che non sappiamo né dove né come ab- 2
delle idee e delle interpretazioni correnti la musica complessa (chiamata “dotta” o “col- arti, al di là delle classifiche dei generi, ciò che biamo appreso, che si può riconoscere solo come
storia può mutare. La storia dunque non è ta”, perché richiede approfonditi studi per conta veramente è la qualità delle loro fattezze linguaggio degli angeli”. Tutti gli artisti roman-
sempre se stessa, varia a seconda' dei meto- scriverla ed eseguirla e un'educazione al- e la profondità umana che comunicano. Nella tici tendono a sottolineare l'aspetto metafisico e
di di indagine e anche a seconda degli scopi l'ascolto per comprenderla adeguatamente),
musica contemporanea è presente una poetica trascendentale. Per il poeta Herder “la musica è
che ci si prefigge. Per evitare false letture o esiste una musica più istintiva che non ricor-
letture ideologiche è bene documentarsi sui dellìzrtigianato che, in polemica con le tendenze il manifestarsi dell°invisibile”, mentre per Schel-
re alla scrittura, ma è legata alle immediate
concettuali e speculative, vuole riportare l°arte ling è “l'espressione dell'infinito”. _
esigenze pratiche della vita collettiva.
principalmente all°abilità del fare. Arte e linguaggio: se si intende per linguaggio
Forme complesse o semplici: la musica
*
Le parole bordate e ombreggiate rimandano all'ap- Arte e religione hanno in comune il collegar- l'uso di simboli Parte vi è connessa, ma non sem-
profondimento del Glossario in fondo al libro, vengo-
d'arte è legata alla scrittura e alla síüruttuira
si alla spiritualità dell'uomo. Come dimostra il pre l'arte instaura un rapporto diretto con gli og-
no evidenziate solo la prima volta che compaiono. In complessa, alla forma e a tecniche sempre
più particolari, oltre che a testi poetici dotti: mondo antico, in origine le pratiche artistiche getti e con la realtà comune. Essa crea dei rapporti
blu le tematiche fondamentali.

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MoDULo 1 DIscIPLn\IE MUSICALI UNTTA 1 DISCIPLINE MUSICALI
57

particolari, grazie alla libertà dell'artista di variare tecnicismo, ossia all'aderenza rigida delle appli- verità universali e soprasensi-
le relazioni fra linguaggio e realtà, in ciò che si cazioni tecniche: il come della tecnica deve esse- bili delle Idee. Questa versione `
chiama creazione (se ne interessa la Psicologia re comunque finalizzato a un perche' (a una do- idealistica della mimêsi viene
dell”arte). Nella ideazione artistica scaturiscono manda sul valore dell”arte, sulle sue finalità) che 1-ipresa soprattutto nelle Acca-
molti meccanismi, dai processi cognitivi (come deriva da una necessità interiore. Nella Storia demie platoniche dell'Umanesi-
Piinmaginazione, la memoria ecc.) alla personali- dell'ai'te la tecnica ha avuto momenti di grande mo italiano (-) 7.4), ma anche
tà dell'artista [con la sua intelligenza e la sua sen- durante il Romanticismo [-)
considerazione e altri in cui è prevalso l'elemen-
sibilità), dalla sua abilità tecnica alla sua cultura. 15_1), fortemente venato di spi-
to istintuale e fantasioso, in ogni caso tecnica
Arte e cultura: l'arte si ricollega alla cultura in ed espressività vanno sempre a braccetto, al di ritualità, che si protrae fino al-
senso generale, non intesa come nozionismo ma 1*Espressionismo (-) 19.1)-
là degli equilibri che si possono raggiungere; per
come sapere antropologico. Dante Alighieri così Arte concreta e astratta:
esempio nella musica popolare la tecnica è ridot-
definisce l'arte: "attività da cui nascono prodotti la mimèsi con il reale porta a
ta al minimo [ma c'è e funziona bene cosi), men-
culturali, che sono oggetto di giudizi di valore, un”arte che prende spunto dal-
tre nella musica colta la tecnica è molto evoluta
reazioni di gusto e simili”, quindi è un”attività Pesistente e dal visibile, è l'arte
(e anche in questo caso va bene cosi, perché è
figurativa della grande tradizio-
prettamente sociale. Un altro poeta del tempo funzionale all”ascolto acculturato che richiede).
di Dante, Brunetto Latini, dice dell'ai'te che è ne che parte da Giotto (-) Link
Arte ed economia: per quanto la creazione del-
“uii”attività umana regolata da accorgimenti tec- Arte Modulo 6) e arriva all'Im-
l'oggetto artistico possa essere indipendente dal
nici e fondata sullo studio e sull'esperienza”. Lo
pressionismo (-) 16.1). Questa
funzionamento dei mercati (l'agognata libertà
tradizione figurativa musical-
studio quindi è un aspetto fondamentale che per- dell'artista proclamata da Beethoven in avanti -)
mente corrisponde al Sistema
mette di entrare nei meandri dell'arte, esso non 15.1), molto spesso il prodotto artistico è legato
modale-tonale (-) 12.1), che fa
si identifica con lo studio accademico (formali- alla committenza del mecenate, del nobile o del
corrispondere al dinamismo dei †
stico e basato su regole codificate), ma con uno prelato, della Corte o della Chiesa, del ricco bor-
sentimenti umani temi e mo- Suonatore di cimbalom
studio attento alle varie sollecitazioni culturali ghese o dello Stato. L'arte richiede una predispo- dalità-tonalità codificate, in grado anche di
ed espressive. La tecnica è il mezzo che permette sizione per essere praticata e una dura disciplina prendono il posto delle cose visibili. Anche in
descrivere aspetti narrativi. La mirnèsi idea-
di tradurre le idee e le emozioni in un fatto arti- per essere coltivata. Esige un”educazione partico- musica si parla di astmttismo, per quella mu-
listica e simbolica conduce a un'arte astratta
stico, per questo occorre avere un”ottima padro- lare per essere capita e una sensibilità profonda sica che, da Debussy e Schoenberg in avanti,
(che si astrae dagli elementi contingenti per
nanza dei mezzi tecnici (che rimangono comun- per essere percepita, non è dunque un prodotto non si basa più sulle codificazioni espressive,
rivolgersi a quelli universali), è l”arte delle
que lo strumento e non il fine dell'artista). generico. Da qui deriva la ristrettezza del pubbli- ma tende alla realtà nascosta dell”inconscio.
simbologie religiose medioevali, delle icone
Arte e tecnica: anche questi due elementi so- co che si rivolge all'arte, per cui difficilmente es- (-) Link Arte Modulo 3), dell”arte del XX In queste musiche la forma e la coerenza
no inscindibili, in quanto non è possibile fare un sa può prosperare in un regime di libero mercato. sec., non a caso definita astratta (che non si strutturale sono più nascoste rispetto a quelle
oggetto se non si sa come farlo. La tecnica riguar- I Teatri, le grandi Orchestre, così come i Musei riferisce all'oggetto concreto, ma si allonta- classiche, perché la forma è allusiva e interro-
da un”attività specifica propria alle singole arti. e le Gallerie diarte hanno comunque bisogno di na da]l'immagine del quotidiano per simbo- gativa, si pone in maniera aperta, mentre la
L'idea (Pispirazione) da cui partire può essere un sostegno pubblico o di sponsor privati. ln caso leggiare le pulsioni interiori). Linee e colori costruzione non vuole essere affermativa co-
comune al musicista, al pittore, allo scultore, al contrario l'arte è destinata a una nicchia molto
poeta ecc., la realizzazione è invece differente ristretta di fruizione. Il tema di arte ed economia
da arte ad arte. La tecnica non deve portare al
Etnomusicologia
si lega a quello del rapporto fra arte e potere. È la disciplina che studia la tradizione musicale orale, si forma durante il 1800, secolo nel_qu,ale l”inte-
resse per la musica etnica si fa più intenso e si mettono a punto metodi di studio scientifici. L Etnomu-
non tanto una forma o uno stile, ma la qua- l”apparenza della superficie dei fatti e delle sicologia è un settore dell'Etnologia [dal greco êthnos = popolo e lògos = diSC01'S0), SC1€11Zfi S'f01`I0a che
lità della musica. Quindi sia la musica d°ar- cose. L'arte dell'uomo antico, così come l°arte studia le culture prevalentemente pre-industriali, assai vicina all'Antropologia. Entrambe le metodo-
te sia quella extra-colta possono risultare mitologica e religiosa in genere, è simbolica. logie si basano sulla raccolta di dati effettuata attraverso la ricerca sul campo, ossia direttamente nei
banali, se sono costruite in maniera scon- L'arte realistica vuole invece documentare il luoghi dove si fa musica. Un grande passo in avanti viene compiuto con Pinvenzione delregistratore,
tata e prevedibile, o interessanti se propon- reale, come una fotografia. In estetica cӏ un realizzato da Edison nel 1877, strumento che permette di raccogliere dalla viva voce degli esecutori le
gono soluzioni particolari e coinvolgenti. concetto importante ch°è quello di mimèsi melodie, nell'assoluto rispetto della spontaneità esecutiva di interpreti non professionisti. Fra i primi
Si è parlato anche di “musica totale”, per che sta a significare il rapporto tra la realtà e musicisti che si sono occupati della musica popolare, utilizzando i moderni mezzi di iicerca e forinan-
sottolineare il fatto che tutte le esperienze la rappresentazione artistica. do un primo importante repertorio di dati, si ricordano gli ungheresi Bartók e Kodaly (-9 18.4). _
possono convergere in un operare artistico Il concetto di mimèsi: può avere due signi-
Musicologia comparata e Carl Stumpf [1 848-193 6), filosofo e psicologo che fonda lo Studio fo-
, i e in un”opera di valore. ficati, il primo è quello espresso dall'esteti- vi/
i
nologico di Berlino (1900), dai suoi studi si sviluppa l”Etnologia musicale. Sulla meta del 1900, negli ii-1
' i
Arte descrittiva 0 simbolica: due sono le ca realistica che vede nell°arte una sorta di
Stati Uniti si ha una scuola importante di Musicologia comparata (così chiamata perché, dopo aver
grandi categorie, quella di un”arte che vuole documento della realtà, l'altro è usato nella
registrato le musiche, le analizza comparandole fra loro, individuandone modelli e varianti). In Italia
rappresentare l'uomo e il suo mondo e quella filosofia e deriva da Platone, esprime il rap-
le ricerche iniziano nel 1948, con la fondazione del Centro Studi di musica popolare. Fra I nostri
di un°arte che non si rapporta direttamente porto di imitazione che lega l'arte non alle
studiosi si ricordano Carpitella e Leydi [-) Approfondimento)-
con la realtà visibile, ma vuole scavare sotto cose empiriche, finite, particolari, ma alle

5 M
MoDULo 1 DIsCIr›Ln\IE MUSICALI UNITA 1 DISCIPLINE MUSICALI

La questione degli universãlia: il metodo usato per studiare la tradizione orale consiste nell'indivi- e orienta le pratiche di insegnamento, ossia la molto forti che possono condizionare gli atteg-
duare degli universälia, ovvero quegli elementi che si riscontrano in tutte le culture e che sono la fonte Didattica della musica .che analizza i processi giamenti dell'uomo e dell'animale, come avevano
generatrice delle varie melodie, diverse da zona a zona. L'elemento universale è un punto di riferimento di apprendimento musicale, sia a livello teorico capito già gli antichi (-> Teoria cZell'ethos Modulo
mobile, in quanto va collocato nei codici musicali e culturali di ogni specifica collettività. La Musicolo- sia pratico sia culturale (disciplina antica, ma 2.2), fino a condurre a un vero e proprio stato di
gia comparata di inizio 1900 inquadrava i fenomeni in un ambito evoluzionista, mentre l'attuale An- trance, come avviene in certe pratiche indiane e
che solo negli ultimi decenni si precisa meglio
tropologia della musica è più interessata all'analisi dei vari sistemi culturali e si avvicina ai presupposti sciamaniche del Nepal. Gli stessi riti di posses-
con nuove acquisizioni).
delle scienze sociali. La nozione di “sistema culturale” concerne gli usi e costumi, le tradizioni che con- sione vengono curati dalla musica, così come i
Musicoterapia: il rapporto fra musica è perso-
notano un determinato linguaggio musicale. È all'interno delle memorie relative alla cultura dei singoli
nalità viene studiato in maniera ancor più incisi- morsi dei serpenti velenosi (o delle tarantole co-
popoli che prende forma il codice linguistico entro il quale si articolano gli schemi ritmico-melodici.
va da questa disciplina che tenta di curare alcuni me avviene iiella forma della Tarantella). Legata
Villaggio globale: oggi sono emerse nuove identità etnico-musicali legate al sempre più stretto con-
C disturbi psico-fisici con la musica (che si è ri_ve- alla moderna medicina e alle nuove acquisizioni
tatto fra le civiltà: si pensi al fenomeno della World music che mescola culture africane, latino-ame-
lata utile per curare i disturbi motori, fonetici, della Psicologia, la Musicoterapia può avere mol-
ricane, asiatiche con quelle europee. Il campo degli studi si allarga per far fronte alla globalizzazione, '
relazionali -) Approfondimento Modulo 16). La to giovamento come pratica di supporto nelle cu-
dove ha poco senso la dicotomia fra arcaico e nuovo, fra autentico e falso; gli studi devono così ricor-
musica è in grado di provocare reazioni emotive re di problemi psichici e motori.
rere all”aiuto di più discipline che aiutano l'Etnologia a meglio inquadrare il villaggio globale (come
la Sociologia, la Semiotica, lo studio delle nuove tecnologie ecc. -) Approfondimento).
dati strutturali, mentre quelle del Contenuti- to alla musica colta, sebbene vi siano scambi
smo e dell°ldealismo romantico vorrebbero che reciproci. In origine era prevalentemente le-
me nel Formalismo, ma rimanere invisibile, tura formale, senza sostanza e senza essenza, l'arte fosse principalmente comunicazione. E gata al mondo contadino, poi si sviluppa an-
come impercettibili sono i moti dell”animo. produce solo oggetti superficiali e si configura però dall'equi`librio dei due aspetti che l'artista che nei centri urbani, sempre comunicando
Forma/contenuto: la dicotomia fra forma e come una somma di motivi decorativi (come ottiene il meglio (due aspetti che, anche volen- in modo diretto i bisogni di una determinata
contenuto è un problema mal impostato. La nella moda). La forma artistica ha già in sé il do scinderli, rimangono comunque uniti). Il società (per esempio canti di lavoro, di pro-
forma non è solo l”aspetto statico ed esterio- proprio contenuto umano, prendeforma pro- contenuto viene espresso nel come gli elementi testa, d°amore e a ballo, ecc.), tramandaiidosi
re di un oggetto o di una figura umana, ma prio dall°espressione di questa umanità, per formali si dispongono, i quali nel loro artico- oralmente, di generazione in generazione (il
è pure, al contempo, la rappresentazione del cui forma e contenuto, figura ed interiorità so- larsi comunicano se stessi e, al contempo, le giovane impara dal più anziano, l°inesperto
complesso di condizioni spirituali che sono la no tutt'uno. Non ha senso dividere i due ter- ragioni che hanno spinto l'artista a strutturar- ascolta chi già conosce i canti), senza essere
causa e il fine che hanno spinto l'artista a mo- mini, come se la forma fosse un recipiente da li in un modo invece che in un altro. La forma fissata sulla carta (-) Analisi).
dellare l”oggetto, è l'espressione delle necessità riempire con argomenti o con sentimenti. Le vive delle pulsioni interiori dell'artista, emo- Riti stagionali: uno dei tratti caratterizzanti
interiori che rendono i profili formali dinami- tendenza estetiche del Classicismo e del For- zioni e sentimenti fanno pulsare gli elementi la cultura popolare è quello che la lega ai riti
ci, vivi e ricchi di sensibilità. Una mera strut- malismo pretendono la massima attenzione ai tecnici come un cuore palpitante. della rinascita della natura. ll rito può essere
Musica popolare: è tutta quella musica lega- religioso o profano, la stessa voce latina rítu
Tradizione orale cono la melodia e gli accordi per lflaccompagna- ta alla trasmissione orale, scaturita da esigen- [rn) ha il significato di cerimonia religiosa ma
Come la musica popolare, anche quella delle an- mento -) Tematica). ze collettive, infatti mentre la musica dotta la anche di costume e abitudine. Lo schema dei
tiche civiltà si tramanda da generazione in ge- Pedagogia musicale: la musica è sempre inte- si ascolta di per sé, per un piacere estetico, riti stagionali segue due fasi: la prima è quel-
quella popolare va sempre rapportata a deter- la del periodo di privazione legato alla brutta
nerazione. Ciò che si tende a sottolineare nella sa come elemento di espressione individuale e
minati momenti della vita civile e religiosa. stagione (periodo che nella religione cristiana
musica orale è la spontaneità e l”intensa espressi- di comunicazione collettiva, quindi rientra nel-
È stata definita anche “musica del sangue”, corrisponde alla Quaresima, dove la privazio-
vità, spesso estranee a procedimenti razionali, a l°educazione del fanciullo, che viene educato perché nasce istintivamente e, come il sangue, ne sta a significare anche penitenza), la secon-
strutture e forme vincolanti, essendo fortemente fin dai giochi infantili a questa forma espressi- scorre nelle vene di un popolo, esprimendone da è quella del rinvigorimento, di una nuova
legate all'interiorità individuale e collettiva. Esi- va, dal carattere molto diverso da quella verba- il carattere, le tradizioni e l'ambiente. pienezza di vita della natura e di nuove ener-
ste anche una tradizione orale colta, situazione le. Per esempio in Grecia la parola rnousiké de- Musica funzionale: nessuna lingua antica gie che crescono nell'uomo. A questo periodo
anomala per noi, ma assai comune nell”antichità signava sia l”abilità nella poesia e nel canto,sia possiede un vocabolo che corrisponde al no- corrispondono i riti della prosperità, i Maggi
dove si potevano formare dei musicisti profes- l'istruire con armonia i bambini. La musica stro concetto di musica, intesa come arte au- (nel Cristianesimo il mese di Maggio è dedica-
sionisti sempre all'interno dell'oralità, come i aveva la capacità d'influenzare l'animo umano, tonoma: in ogni civiltà la musica è legata alla to alla Madonna). La medesima alternanza e
Nam in Mesopotamia (-) paragrafo 4). Anche ciò che i greci chiamarono la Teoria dell'eth0s narrazione mitologica e funzionale ai riti, è la stessa speranza di stagioni migliori vengono
nella musica araba non scritta si può distingue- (-) 2.2). Capacità che gli viene tuttora ricono- relazionata ai momenti celebrativi e_ all'edu- espresse nei riti di Capodanno, quando l'a1mo
re un repertorio colto e uno popolare. Pure nei sciuta dalla Pedagogia musicale, ossia da quella cazione dell”individuo, spesso inscindibile vecchio muore e nasce il nuovo (il messaggio
secoli successivi si può riscontrare Pesistenza di disciplina che indirizza alla musica, seguendo da altre manifestazioni, come la poesia e la di speranza per i cristiani è affidato al Natale,
una musica dotta che si tramanda “a orecchio”, delle metodologie di apprendimento idonee alla danza. Per esempio in Grecia la parola musi- quando nasce appunto il Salvatore).
come nel canto monodico che si ascoltava nel- personalità del ragazzo, ma anche educa con la Ca derivava dalle Muse, ossia da quelle figure Il Maggio: nelle feste del Calendimaggio
le corti umanistiche italiane del 1400-1500 (“a mitologiche che governavano ogni manife- e nelle Maggiolate si celebra l°arrivo della
musica, ovvero utilizza la musica per persegui-
orecchio” si diffonde spesso l'attuale musica pop: stazione “artistica” (-) Modulo seguente). primavera e il culto degli alberi (l°albero è
re degli obiettivi di sviluppo della personalità.
i giovani ascoltano i dischi e dall'ascolto dedu- Cflnti legati ai bisogni collettivi: la musica considerato il tramite fra la terra, dove af-
La musica ha un potenziale formativo generale
P0polare segue uno sviluppo autonomo rispet- fonda le radici, e il cielo, al quale protendo-

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MODULO 1 DISCIPLINE MUsICAI.I UNITA 1 DIsCIi>Ln\1E MUsICAI.I

cíologia e dell”Etnografia. Una metodologia sitori romantici, come Liszt, si sono rifatti
Popular music nile, al quale si rivolgono, dalla metà degli anni
che consente anche di superare, seguendo le alla prima, quando riprendono temi e ritmi
Massificazione: sulla musica popolare grava il Cinquanta, quando nasce il Rock *n 'roll ragioni già espresse, la non più sostenibile ungheresi nelle loro Rapsodie).
rischio di una totale dispersione. Infatti, nella Le mille anime del Pop: la forma della canzo- definízione fra poesia bassa e poesia alta. Sociologia della musica: la parola “sociolo-
nostra società moderna, che tutto livella e ap- ne è basata sulla ripetizione ossessiva di alcuni Scomparsa della cultura popolare tradi- gia” è di creazione recente, deriva dal france-
piattisce con i mass-media (dagli anni Cinquanta schemi ritmico-melodici, che fissano ivari generi zionale: la poesia popolare, i dialetti tipici se sociologie e viene usata, per la prima volta
del secolo scorso la televisione ha dato il via a e che vengono solo di poco variati, in particolare delle varie zone ela musica popolare, hanno nel 1830, dal filosofo Comte per disegnare la
un'informazione sempre più generalizzata e a nel timbro, dando origine al concetto di sound, disciplina che studia i vari fenomeni e i pro-
subito un forte ridimensionamento, dalla
forme di comunicazione sempre più spersonaliz- ovvero come suona la canzone nel suo comples- seconda metà del 1900 a oggi, causato dal- cessi della società. La Sociologia della musica
zate), i casi di un mantenimento spontaneo della so e qual è il suo impatto emotivo. Dall”inizio de- Piinperante cultura di massa che ha quasi analizza le implicazioni della musica in una
tradizione popolare si fanno molto rari, passan- gli anni Ottanta si diffondono il compact-disc, il cancellato le culture orali legate alle picco- determinata collettività e le influenze sociali
do dalla tradizione rurale a quella urbana. Oggi video musicale e la televisione specializzata nel- le collettività, in favore di una forte omolo- nella musica, infatti ogni ordinamento socio-
la musica del popolo è quella chiamata col termi- la musica giovanile. Da questo momento in poi, gazione culturale (ciò ch'è stato chiamato politico determina le condizioni culturali e,
ne inglese di Popular music, che non appartiene la Popular music diventa un sottofondo musicale “pensiero unico”, ossia un'impostazione quindi, anche quelle musicali. Oggi la Socio-
né alla tradizione orale né a quella scritta. Per generalizzato, con il quale bisogna fare i conti, culturale che tende a essere simile in ogni logia individua alcuni settori vincenti, come
rendersi conto dell'importanza sociale di questa cercando di selezionare i prodotti migliori, nel parte del mondo, “globalizzazione” -) Ap- quello della Popular music, e alcuni settori
musica, basti pensare che occupa circa il 90 % grande calderone che va dall'Hard rock al Rock profondimento) . perdenti, detti “nicchie”, decisamente mino-
del mercato mondiale del disco. Viene concepi- progressive, dall'Heavg metal alla Disco, dai ritmi Musica popolareggiante è quella scritta ma ritari a livello di diffusione, anche se a volte
latini alla Tecno, dal Rap alla canzone leggera e che si avvicina alla semplicità e all“espressi- di alta qualità, rivolti a un ristretto numero di
ta per il mercato e col mercato deve comunque
vità popolare, riprendendone spesso melodie persone, cerchia di appassionati e di addetti
rapportarsi. È dunque un prodotto tipico del- sentimentale, dal Reggae alla House music ecc.,
e ritmi. A volte il confine fra musica colta ai lavori (la “comunità scientifica” musicale).
le economie industriali, fatta da professionisti, sezionandosi in una miriade di tendenze, mol-
e popolareggiante è indefinibile, come nelle Questa divisione è sempre esistita, per esem-
strumentisti, cantanti, arrangiatori, esperti di to legate alla moda. Ovviamente questo mercato
prime testimonianze profane delle quali ab- pio, durante il Rinascimento (-) Modulo 8),
comunicazioni di massa. Inizia con l”elettrifica- incide anche sulla sensibilità culturale in gene-
biamo notizia dopo il 1000 (-) 4.7). la musica più complessa veniva chiamata
zione del jazz e si sviluppa con il microsolco a re, per cui non è consigliabile l'atteggiamento “musica reservata”, riservata cioè al ristretto
Musica folkloristica: appartiene alla ca-
33 giri, supportato dalla radio. Le grandi Case di rifiuto, ma quello critico che può filtrare le tegoria del popolareggiante, sta anch”essa ambiente delle corti, dove si aveva un'edu-
discografiche, major, sono in grado di indirizzare musiche migliori, avvicinandosi al loro stile e al a metà strada fra quella scritta e quella di cazione all”ascolto maggiore rispetto all'am-
i gusti del pubblico, soprattutto di quello giova- loro messaggio. tradizione orale, ha però uno spiccato sen- biente popolare. Negli ultimi decenni però,
so spettacolare, si lega ai costumi del luogo col progredire della massificazione, la forbice
no i suoi rami). La festa inizia con una sorta stiane, si tramandano nella cultura italiana e viene spesso realizzata come forma di in- fra settore di grande consumo e nicchia parti-
di processione, detta Passeggiata, dove delle sia con testi scritti (Poliziano, Strozzi, San- trattenimento. Può utilizzare la scrittura in colare s'è ulteriormente allargata.
fanciulle vanno per le case del paese a fare nazaro. .. fino a Carducci), sia attraverso la modo semplificato (come per le Bande citta-
la questua, una di esse andrà in sposa al per- trasmissione orale. dine), oppure è legata all”oralità, ma in ma-
sonaggio che rappresenterà il Re di Maggio e Dialetti (musicali): l'interesse per la poe- niera professionistica e slegata dal contesto 1.2 Discipline musicali
sarà la Regina o Contessa di Maggio. La per- sia popolare risale al Romanticismo, quando collettivo (per esempio la riproposta di tra-
sonificazione del tema del rito avviene quasi si scopre l”“anima popolare”. In Italia la pri- dizioni popolari per i turisti). Il primo a oc- Durante l”Ottocento si sviluppano, in ma-
sempre, come anche nei Canti carnasciale- ma grande raccolta è quella del poeta Nicco- cuparsi della questione è Bartók che fa una niera organica, studi sempre più precisi di
schi, con un cantore che rappresenta il Re lò Tommaseo, Canti popolari toscani, corsi, distinzione fra la musica zigana, classificata Storia della musica, anticipati nella seconda
(di Carnevale -) 7.5). Durante la Passeggia- lirici, greci, alla quale si ricollega, quasi un come folkloristica, e la vera musica popolare metà del secolo precedente dallo scrittore
ta vengono intonati canti sulla natura (detti secolo dopo, lo scritto del filosofo Benedetto Ungherese (dicendo, fra l'altro, che i compo- ginevrino Jean Jacques Rousseau, nel suo
Floralia), canti di ringraziamento per i doni Croce, Poesia popolare e poesia d'arte, secon-
ricevuti e canti di fanciulle che stanno per do il quale il prodotto collettivo va comunque
maritarsi. Al culmine della festa si innalza ricollegato all”idea generatrice di un singolo,
Metodologie ©a1.m©H©ia: órganon in greco significa stru-
l'albero della Cuccagna (che altro non è che operando anche una distinzione fra poesia
Per tutte le discipline è importante individuare mento, da qui il nome dello specifico strumento
il simbolo della fertilità rappresentato dalla popolare, troppo semplice per affrontare con Un metodo di approccio al problema che con- musicale, ma anche della disciplina che studia gli
natura), il primo che riesce a salirvi è no- profondità i grandi temi, e poesia d'arte, che senta un percorso di studio rigoroso: si inizia strumenti nel suo insieme, sulla base di criteri
minato Re di Maggio e, oltre a prendersi i ha i mezzi formali idonei ad esprimersi con precisando la terminologia, se ne verificano le omogenei dal punto di vista acustico, meccanico
doni della questua, si sposa con una fanciul- precisione e qualità. Uniopportuna correzio- definizioni, si confrontano i documenti, si met- ed esecutivo. Il termine viene usato per la prima
la. Il motivo della gara (quindi dell'abilità) è ne a questi metodi basati sulla filosofia idea- te in relazione la teoria con la pratica, inoltre si volta nel 1620, dal compositore e teorico tedesco
spesso presente nella ritualità popolare, così listica, viene fatta dagli studiosi successivi, i rapporta quanto già scritto con il proprio pensie- Praetorius, nel trattato Sintagma musicum. Gli
come il tema dello sposalizio o dell°incontro quali spostano l”attenzione sull'elaborazione ro, in modo che l'analisi si basi sull”intuito, ma strumenti sono stati oggetto di svariate classifi-
amoroso. Gli aspetti arcaici dei riti stagio- collettiva e ne precisano meglio la metodolo- anche su fonti e procedimenti accertati. cazioni, fra le quali quella di Sachs, basata sul
nali, presenti fin dalle prime civiltà pre-cri- gia di studio, che inizia ad avvalersi della S0-
MoDULo 1 DISCIPLINE MUSICALI UNITA 1 DISCIPLINE MUSICALI
É-

criterio geografico-morfologico, che analizza le gia linguistica e dalle scienze fisiche. La Musi- musicale, come la polemica fra Artusi e Monte- seguito a Roma, da papa Nicola V, che fonda la
caratteristiche costruttive e il contesto culturale cologia può sconfinare anche nel settore della Verdi (-9 9.4). In maniera propria si può parlare Biblioteca vaticana, e a Venezia con la fondazio-
in cui lo strumento viene realizzato. Fonti let- Psicologia musicale che analizza come viene di Critica musicale con l°avvento del giornalismo ne della Biblioteca Marciana, altre ne verranno
terarie e iconografiche aiutano a descrivere gli recepito un suono e quale importanza ha per (durante il 1700, quando su giornali e riviste si aperte a Modena, a Mantova, a Milano ecc. Dal-
strumenti antichi che, dalla seconda metà del l”equilibrio psico-fisico, oppure può spostarsi presentano o si recensiscono avvenimenti mu- l'inizio del 1800 vengono istituite importanti bi-
1900, vengono ricostruiti con criteri filologici. verso la Sociologia dellavmusica che indaga Sicafi (-9 Tematica Modulo 13). Nel 1722 viene blioteche all'interno dei nascenti Istituti musica-
Filologia musicale: filo, nelle parole composte, l'aspetto musicale in relazione alle dinamiche fondato, in Germania, il primo periodico musi- li e Conservatori: la biblioteca del Conservatorio
sta a significare “amore per”, ad esempio “filar- economiche di una determinata società. eele In Italia la prima rivista viene stampata dal- “Verdi” di Milano viene fondata nel 1808, altre
monica” significa “associazione di amanti della Aelneíbieaiz la parola deriva dal greco akoustokos l'editore Ricordi, a Milano nel 1842. importanti sono quelle nei Conservatori di Ro-
musica”, nelle parole composte logia significa che sta a designare ciò che riguarda il sentire. Storiografia: la consapevolezza dell°evoluzione
ma, Napoli, Bologna, Firenze, Torino, Palermo,
“discorso ed espressione”, quindi la parola filo- È la scienza teorica e sperimentale del suono, storica della musica è esplicita fin dal 1300. Per
Parma, Bergamo e Lucca, tutte con ricchi fondi
logia indica lo studio delle espressioni (artistiche si suddivide in vari settori: l'Acustica musicale esempio un trattato del compositore Philippe de
nel nostro caso). È la disciplina che tenta di rico-
storici.
studia le leggi fisico-acustiche nella teoria e negli Vitry, distingue l'epoca del 1200, che chiama Ars
struire il testo musicale così com'era in origine Biblioteconomia è la disciplina che studia ogni
struiiienti; la Psicoacustica si basa sullo studio Antiqua, dalla sua contemporanea, quella dei
approntando l'edlizione eriíbica e s'interessa an- della percezione del suono; l'Acustica ambientale primi decenni del 1300 che chiama Ars Nova, accorgimento per far bene funzionare una biblio-
che della sua interpretazione, secondo un me- analizza i fenomeni connessi alla diffusione del classificando con precisione stili e tendenze ar- teca, come costruirla e come organizzarla. In Ita-
todo rigoroso che tiene conto di ogiii elemento suono; l'Elettroacustica studia la produzione e la tistiche (9 Modulo 8). Durante il Rinascimento lia abbiamo 45 biblioteche statali, due delle quali
storico (9 17.3). Essa cataloga gli Archivi e i do- riproduzione dei suoni nella moderna tecnologia (-9 Modulo 10), collegandosi all'intei'esse degli dette nazionali centrali, a Roma e a Firenze.
cumenti antichi (detti “monumenti”, s'intreccia elettronica. umanisti per la civiltà dell'antica Grecia, si stu- Monumenti musicali: la parola monumento non
con la Bibliografia musicale), analizza le teorie e efi è lo studio svolto per capire com”è co- dia la musica e la teoria greca. È la cultura il- palesa solo le sculture e le architetture, ma indica
le prassi musicali, al fine di capire il fenomeno struito un brano (dal greco analgsis = sciogliere, luministica dell”Enciclopeclia che, durante la se- anche le opere importanti delle quali serbare me-
musicale come veniva pensato e realizzato, e di esaminare), si basa sulla scomposizione dei vari conda parte del 1700, stimola ricerche storiclie moria (dal latino monumentu(m) = ricordare).
riproporlo nel modo più corretto possibile. S°in- elementi, per poi ricostruire il senso del brano e biografiche, per esempio il filosofo e scrittore I monumenti musicali sono edizioni organiche
teressa particolarmente di ripristinare esatta- musicale, iniziando dagli aspetti semplici per Jean-Jacques Rousseau, autore delle voci musica- relative a un repertorio o a un ambito musicale,
mente la e la prassi ewcfibifoiva dell”epoca passare a quelli complessi, mettendo in eviden- li dell'Enciclopedia, scrive un Dizionario eli mu- mentre l'Opera omnia è la raccolta completa del-
barocca e classica (il suo campo d”azione privi- za l”assetto architettonico del flusso sonoro, co- sica (1767) riproducendo anche alcune melodie la produzione di un Autore. Le prime antologie
legiato è dunque compreso fra la íine del 1500 e me viene narrata la trama dei suoni. L”Analisi popolari e orientali (9 13.3). A questo periodo
sono stampate in ambito tedesco, come quella in
tutto il 1700). si basa su diverse teorie. E dall”inizio del Rina- risalgono le prime Storie della musica, come
5 volumi, curati da Chrysander, Monumenti della
Paleografia musicale (nelle parole composte scimento che l”analisi degli aspetti che costitui- quella del nostro Padre Martini e, via via, di mol-
ti altri come Burney (1776-89), Forkel (1783-
musica (1869-1871), quindi la serie in facsimile
paleo sta per “antico”) si collega alla Filologia, scono la struttura musicale diventa importante,
1801) ecc. dei manoscritti di Canto gregoriano Paleograpkie
però il suo studio è rivolto alle antiche notazioni, ma è solo dalla fine del 1800 clie si elaborano ap-
particolarmente quelle relative al canto della M- Fondi musicali e loñlbllfi©íteeIne: i reperti inusi- musicale di Mocquereau e Gajard, pubblicata a
propriati metodi di osservazione: per lo studioso i

cali vengono custoditi nelle biblioteche, termine Solesmes dal 1889 (-) 3.1, 3.3, 3.6). In Italia le
medioevale, fino al mensuralismo (-) 5.2). austriaco Heiiirich Schenker (1868-1935) ogni
Questa disciplina tenta di risolvere i problemi re- usato per indicare una raccolta organica di libri prime iniziative del genere risalgono agli inizi del
pezzo musicale ha una 'struttura profonda, basa-
lativi allìaltezza dei suoni, al loro metro e ritmo ta sull”espansione di aree armoniche, regioni del- (nel Rinascimento si usava il termine libreria, ri- 1900 con la Collana L'arte musicale in Italia (7
(9 Modulo 3). leormonia che generano la costruzione del brano masto nella lingua inglese librarg). La prima bi- volumi a cura di Torchi, usciti dal 1897 al 1903)
Iconografia: questo termine, di origine greca stesso. Per il compositore Schoenberg (-) 19.2) blioteca fu in Siria, risalente al III millennio a.C., e con I classici della musica italiana (156 quader-
(da eikon = immagine e grafia), designa quel ra- l”osservazione deve partire dal divenire della ma la più antica e prestigiosa del mondo pre-cri- ni, 1919-1922) curati da D°annunzio, Malipiero
mo della storia dell'arte che descrive, classifica ífigurione sonora, ch°è regolata da modalità stiano era quella di Alessandria di Egitto, seguita e altri (-) 17.3).
e interpreta i temi raffigurati nei dipinti e s'in- compositive che sovriiitendono al tutto. Recen- da quelle di Atene e di Roma antica. Fondamen- Archivistica: il linguista Devoto spiega l'Ar-
treccia con l”Iconologia, ossia con lo studio delle temente si sono avute metodologie basate sullo tali per la conservazione dei libri liturgici erano chivio .come “luogo di raccolta delle dottrine”,
immagini simboliche. Dallo studio delle immagi- studio della forma (Rosen), sulla Draninnnaítnirgiia le biblioteche dei monasteri medioevali, spesso l”Archivistica è dunque la disciplina che ordina e
ni possiamo ricavare preziose informazioni sugli (Dahlaus), sulla Semilologiai musicale (Nattiez e dirette proprio dal Maestro della scuola di canto,
conserva dei documenti antichi, secondo moda-
strumenti e su come, dove e quando la musica Stefani), sulla Simbologia sonora (de Natale) e il quale sovrintendeva alla copiatura e alla cata-
lità scientifiche. Il termine archivio indica l”edi-
veniva eseguita. altro ancora. logazione dei volumi. In Italia le prime bibliote-
ficio dove sono custoditi i documenti o anche
Mmefieolo: analizza il complesso delle disci- Critica musicale: critica deriva dal latino che risalgono al 1400, epoca che fece fiorire gli
l'istituto preposto alla loro conservazione (per šdlflq
/,“'” '.-Â f
pline storiche (studiate specificatamente dalla criticu(m) che indica il distinguere e il giudica- Studi filologici e il collezionismo (di libri musica-
li e di strumenti). Nel 1441, Cosimo de' Medici esempio gli Archivi di Stato, dove si possono ri- ;.;f.;.:.`;.
Storiografia) e sistematiche (cioè oggettive e re. Fino a qualche decennio fa la Musicologia
istituisce a Firenze la cosiddetta Medicea pubbli- scontrare molte notizie utili alla vita musicale
costanti), si e sviluppata, in ambito positivista, si confondeva con la Critica musicale, sorta nel
ca, successivamente denominata Laurenziana delle epoche passate).
durante la seconda metà del 1800 ed è basata 1600, quando si inizia a parlare intorno alla mu-
su un metodo scientifico, ripreso dalla Filolo- sica con analisi e dispute sul genere e sullo stile da Lorenzo il Magnifico. Questo esempio viene Controllare il Glossario in fondo al libro.

gr- gi
F.,
MoDULo 1 DISCIPLINE MUSICALI UNITA 1 DISCIPLINE MUSICALI

Dizionario di musica, e dal teorico e com- Semplici strumenti (l'avvicinamento al suo-


positore Padre Martini (1706-1784) nella no da parte del bambino è Simile al percorso Teoria musicale
sua Storia della musica. Sempre nel XIX sec. fatto dall'uomo primitivo). La parola teoria è formata da tkeá = spettacolo e korân = osservare, da cui deriva theörê ma che sta
prende il via un importante campo di studi Aerofoni: un'altra famiglia di origine anti- a Significare “contemplazione di uno spettacolo”, quindi la teoria è l'osservazione dei fatti e la loro Jl§5'l/,'/

sugli strumenti. Un punto di riferimento è chissima è quella degli strumenti nei quali sistemazione. in un'esposizione organica. Quella musicale è la dottrina metodologica mediante la
il libro dello studioso Guido Adler, Ambito, una colonna d'aria vibra all'interno di un tu- quale sono codificate le regole che disciplinano il fare musica. Per molti secoli, dalle antiche civiltà
metodo e scopo della musicologia, stampato bo di canna, di legno o di metallo (uno stru- al Medioevo cristiano, la teoria musicale è stata scissa dalla pratica, legandosi più agli aspetti mate-
nel 1885, dove si specificano i settori della mento usato nelle civiltà tribali è il bastone -matici, speculativi, filosofici, astronomici, religiosi ecc. Gli elementi fondamentali dell°attuale teoria
storia e della ricerca scientifica; vi si legge: sibilante oppure vari tipi di flauto a una o della musica sono: -
“ambito della musicolo gia è la sistematica: più canne). Fra gli aerofoni più importanti 11. giro: è la pulsazione del suono. Il ricorrere di accenti fa sì che una successione venga percepita
esso poggia sulla base storica e si articola in nell'antichità ci sono gli zufoli, semplici stru- come una sequenza di gruppi di impulsi. I rapporti di durate cambiano da teoria a teoria, nella gram-
tre parti: una teorica, una estetica e una pe- menti costruiti coii una o più canne vuote, ` niatica musicale odierna i gruppi sono detti Battute. Seguendo questi impulsi la musica si lega bene ai
dagogica.” lunghe e sottili, generalmente fornite di un movimenti del corpo (danzando o marciando) e alle sillabe delle parole (cantando).
Dalla voce agli strumenti: bisogna sempre certo numero di fori per modulare i suoni; La melodia: se il ritmo è Porganizzazione della durata dei suoni, la melodia è l'organizzazione delle
ricordare che la parola strumento rimanda al possono avere un'imboccatura diretta oppure altezze, le quali sono l°effetto percepibile della frequenza delle vibrazioni del suono. Generalmente
mezzo e non al fine, ch'è quello di far musica, ad ancia semplice o doppia. Sono diffusissimi le melodia si organizza attorno a suoni più importanti di altri, come la finale, che funge da nota di
rinvia agli arnesi che servono per produrre in tutta l”area mediterranea, dalle forme a tre arrivo della melodia. .- -. ._., _.,_;
il suono. Non bisogna quindi accanirsi sulla canne di diversa lunghezza come le launed- Il contrappunto: una melodia può essere intonata assieme a un”alti°a melodia, la disciplina che
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tecnica strumentale ma sul senso globale della das sarde a quella a due canne come l'aulos studia i rapporti fra due o più melodie contemporanee è detta Contrappunto o polifonia (dove le me-
musica. Le prime esperienze fatte dall°uomo greco (9 2.1), dall'argul egiziano al argun lodie sono chiamate parti o voci). Tecniche fondamentali sono quelle dell'imitazione (in un gioco di
primitivo sono state di tipo vocale e percussi- turco ecc. Spesso Pampiezza ela complessità domande-risposte musicali) e della variazione (del soggetto melodico di base 9 4.5 e 11.3).
vo, percuotendo il proprio corpo e ricavando dei repertori, oltre a certe difficoltà tecniche Uarmonia: se ritmo e melodia sono presenti in ogni forma musicale, di`ogni epoca e di ogni regione,
suoni dagli oggetti trovati o che venivano via (come la respirazione circolare), fanno sup- l°armonia è tipica della musica occidentale dal Rinascimento in avanti. E la scienza che forma gli ae-
via costruiti. Da questo processo prendono vi- porre che gli esecutori siano quasi sempre dei eoirôli (che sono costituiti da una simultaneità di tre o più suoni) e ne stabilisce le possibili successio-
ta gli strumenti musicali che, appunto in ori- professionisti. Flauti elementari si riscontra- ni. Le sequenze di accordi possono mutare, cambiando zona musicale (procedimento che si chiama
gine, hanno il compito di riprodurre l'espres- no ancora oggi in diverse culture popolari, Modulazione) e si concludono con delle Cadenze, le quali hanno il compito di affermare la scala di
sione vocale, oppure quella di imitare i suoni così come le ocarine e modelli arcaici di zam- base su cui si esprime il discorso musicale. Le regole generali dei rapporti fra gli accordi e fra questi e
della natura (col corno il muggito di un toro, pogne. Sono inoltre da considerare anche le la melodia vengono esposte nel Sistema tonale (messo a punto fra il 1500 e il 1600 9 12.1).
al quale si chiede la forza, con le caime il sof- trombe, soprattutto per l'uso militare. Il Modo o unità: indica un sistema di intervalli disposti nel tempo (melodia) e nello spazio (ar-
fio del vento, al quale si chiede velocità ecc.). Membranofoni: a uno stadio più evoluto si monia) in un determinato “modo”. I Sistemi modali si distinguono da quello tonale per la diversa ge-
Il fabbricante degli strumenti è generalmente trovano gli strumenti costruiti con pelli di rarchia dei vari suoni, ipiù importanti sono quello greco (9 2.2), quello gregoriano (9 3.5) e quelli
lo stregone, depositario di abilità creative fra animali tese su una cavità che costituisce di tradizioni extra-europee. La Tonalità è così chiamata perché una nota più importante delle altre, la
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le più apprezzate (in Africa, per esempio, il la cassa di risonanza, si tratta di tamburi di I Tonica appunto, stabilisce le varie funzioni degli elementi musicali (9 13.3). '3"'-È'./'É`.' i

falegname-stregone costruisce i tamburi sui argilla o di legno percossi con mani o con Il íbflmiloroz è il colore della voce o di uno strumento, dipende dalla materia e dalla costituzione I I 11,'. 1

quali vengono intonati ritmi sacri). bastoni (il concetto di “cassa armonica” vie- della fonte sonora. Un suono non è mai puro, ma insieme al suono fondamentale (quello che per-
Idiofoni furono i primi strumenti, in legno ne messo a punto in una seconda fase, per cepiamo) vi sono altri suoni detti armonici: dall'ampiezza di questi suoni pressoché impercettibili
o metallo, posti in vibrazione mediante per- questo le pelli e le corde sono successive). dipende il colore. Importanti sono anche i fattori temporali: l”attacco del suono, la sua tenuta e il
cussione, scuotimento, raschiamento, frizio- In generale la percussione con le bacchette è . suo decadimento.
ne e pizzico (tronchi d'albero, bacchette di utilizzata nei Paesi africani, mentre in quelli La Frase e il Periodo: Pespressione musicale prende forma dal fraseggio, costituito da un nucleo
legno, zucche essiccate nelle quali vengono asiatici si percuote con le mani. Il tamburo musicale minimo, detto Inciso, dall”unione di due o più incisi, detta Semifrase, dall°insieme di alcune
introdotti sassolini o conchiglie, ecc.). Stru- africano è di solito grande e con cassa di le- semifrasi che costituiscono la Frase e dal Periodo, formato dall”unione delle frasi. E dall”organizza-
menti elementari che oggi possono essere gno, mentre quello indiano può essere coni- . zione di questo discorso sonoro che dipende il senso globale dell'opera.
utilizzati dalla didattica infantile, stimo- co e anche di argilla. La funzione dei tambu-
lando ibimbi a costruire e a suonare questi ri è legata principalmente alla danza. Cordofoni sono gli strumenti meno diffusi seguito, dalle civiltà storiche in avanti, i cor-
nelle comunità primitive, forniti di una o più doforii, come le arpe, costituiranno il princi-
'›”$£v.' ,_W,_k,,,,,, . ,l..-_={,.,.i.-,:@,›ii;fi;;<`›¢›.~:.._,_.-,.,,=_ corde, tese fra punti estremi fissi, che sono pale sostegno alla voce.
= ^ - fatte vibrare mediante pizzico, percussione Arpe: è il nome generico con cui vengono
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0 sfregamento (il più antico prototipo può individuati gli strumenti cordofoni a pizzico
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essere considerato l°arco terrestre, costituito che hanno le corde perpendicolari rispetto
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›› . da una corda tesa fra il terreno e un arco di alla cassa armonica. Nelle prime civiltà so-
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~..'--.›f.››;,;-,›.»:;:.,~_;-* - / ›*:=,._,.;,,-,,._, . , _, I lôgno). ll primo impulso alla costruzione di no fra gli strumenti generalmente più usati
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U110 strumento a corda viene dato dalla vi- (specie in Egitto e in Assiria), oltre alle per-
- .-i "13. .›« f.-.1 : ,I brazione dell'arco che scaglia una freccia. In' cussioni e ai vari zufoli. I tipi di arpe sono
Esempio di zuƒbli

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MODULO l DISCIPLINE MUSICALI T' UNITÀ 2 ANTICHE CivILTA
Â.

tanti quante sono le zone culturali che ne va- Soprattutto, le forme ebraico-cristiane dei
riano le forme, le dimensioni, il numero delle
corde, Paccordatura, le tecniche di esecuzio-
Salmi, degli Inni e quelle che andranno a de- iicr°f°H1fl_ , _
Tutta la IIILISICEI an ti Ca, COIIIC EIIICh C 1lfutu TO
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C 2.11t O g 1°C g O ri Ei no (9 Modulo 3) › eomofona › le
g
finire la Messa; I
ne. A differenza di quanto avviene oggi, dove Eta metafisica: cioè legata ancora alla reli- 'iònedia qualche volta può essere eterofonica: con
.
questo termine
.
s'intende l'esecuzione di i
variazioni _ Il termine vie n
ì , , , . -

gli strumenti sono costruiti su modelli stan- mm ` d ll iccole


gione, ma dove il Senso del sacro diviene più i liidia durante la quale alcuni interpreti improvvisano e e p
dard, nell'antichità, non solo pre-cristiana, generico e si confonde con la ricerca filoso- d *Platone e nell antica Grecia, sta a significare l accompagnamento Strumentale all unisono
, 4 a

ma anche nel Medioevo (per esempio l”arpa fica; va dalla fine del Medioevo al Roman- tia
3 ›
aggiungendo alla melodia qualche nota estranea a Scopo ornamentale. Vi sono rari casi
accompagnava Spesso il canto dei Minnesan- ticismo. Già nel 1700 però, quando S'impo- :ffbnia come quella dei pigmei africani, oppure in Sardegna il canto Mutu (9 Approfondímef
ger 9 6.4) e nel Rinascimento, almeno fino ne un pensiero razionale e Scientifico, con
al 1600 (9 Modulo 11), le tipologie degli l'IlluminiSmo, si inizia a vedere i Segni della formule e canti magici; per questo la musica
sciminia”), Scrive che il canto de_ll'uomo è
Strumenti Sono infinite. Bisogna quindi abi- fine di questa Età; imitazione di quello degli animali. si lega strettamente alla mitologia.
tuarsi a focalizzare l”attenzione Sulle singole Eta positivista: prende il nome da un mo- Karl Bücher (1847-1930), sociologo tede- Forme rappresentative: anche Se il teatro
zone culturali (9 Citara e Lgra 1.2). vimento francese della seconda parte del See, per lui l'origine della musica si riscon- vero e proprio risale all'antica Grecia (9
La Storiografia musicale ha suddiviso la Sto- 1800, che, dopo le aspirazioni all'infinito tra nei ritmi di lavoro e nelle grida che ac- 2.5), ogni forma drammatico-rappreSen-
ria della musica in 3 grandi momenti: dell”uomo romantico, Sposta decisamente la compagnano le attività collettive. Il citato tativa Sviluppa elementi del rito e tutte le
Eta teologica: ossia della religione, dove la visione della vita verso aspetti tecnico-Scien- Karl Stumpf dice che la musica nasce dalla cerimonie religiose mostrano un carattere
musica è funzionale ai riti liturgici; va dal- tifici. Anche nella musica gli aspetti tecnici modulazione dei segnali e dei richiami. para-teatrale, particolarmente le processio-
lluomo primitivo al Medioevo e comprende, vengono in primo piano. Queste ipotesi sono basate su di un presup- ni, dove il giro processionale serve a deli-
posto sbagliato, ovvero che si possa prospet- mitare lo Spazio Sacro. Lungo il percorso i
tare l'origine della musica con un processo partecipanti al corteo cantano, spesso ac-
unico per tutte le comunità tribali. compagnati dal ritmo dei tamburi, a volte

p Antiche civiltà Curt Sachs (1881-1959), direttore del Mu-


seo di Strumenti antichi di Berlino e altri più
danzano. Riti spettacolari sono pure quelli
legati alla sepoltura e al matrimonio, dove
- Le-v›oouoe›\e<;>L<:><:-ì\~.<\
nasce: ii:-:rca I-IQ.-iti" recenti etnomusicologi asseriscono, invece, la musica, Sotto forma di formula magica
` 3-:-..ftt Zoo che la musica ha un°origine plurigenetica, cantata, è sempre presente. Pure le feste
nasce in modi diversi e per differenti ragioni annuali e Stagionali di rinnovamento e di
1.3 Il suono ele origini della musica Concetto di suono: è già con l'uomo pri- nelle varie collettività. propiziazione, come quelle di inizio anno e
mitivo che si mette a punto il pensiero su- Mito: nelle popolazioni più antiche ha gran- di primavera, vengono realizzate con mu-
Homo sapiens: il più antico rappresentan- gli effetti acustici, intonazioni della voce e de rilevanza il racconto (in greco mgthos siche, danze e un forte aspetto coreutico
te del genere umano è l'Homo kabilis, i cui rumori, intesi come Segnali. Occorre parlare sigmfica “racconto”) che Spiega la realtà (come nel Ditirambo greco). Forme rappre-
resti sono Stati rinvenuti in siti africani, di suono e non di musica, perché quest'ulti- attraverso delle Storie di un sacrificio (per Sentative sono anche quelle legate alle feste
Segue l'Homo erectus che, oltre all”emisfero ma nozione è più complessa e prevede una esempio di un eroe), di una scoperta (per profane, come quelle di corte (giochi e dan-
australe, si diffonde in ambienti diversi. Il visione organica di come mettere insiemei esempio del fuoco), di una parola sacra, tra- ze erotiche) e alle parate militari.
processo prosegue, circa 500.000 anni fa, vari suoni. smettendo un'interpretazione dei fatti che Ripetizione di uno schema melodico ele-
quando, in più luoghi della terra, fa la sua Origini della musica: è durante il 1800 che serve da insegnamento alla collettività. Han- mentare: questa è una delle caratteristiche
comparsa l'Homo sapiens. Prima che lo svi- sorge l”interrogativo di come si manifesta il no particolare importanza, oltre alle figure musicali dei popoli più arretrati: due o tre
luppo dell°agricoltura Segni una rivoluzione concetto di musica; si inizia a elaborare del- degli dei (identificati con le forze naturali), suoni posti a breve distanza uno dall°altro
nei suoi usi Sociali, l”uomo vive cacciando, le ipotesi sul perché l'uomo primitivo abbia quelle degli eroi, visti Simili a una divinità, costituiscono la base musicale per testi Sem-
pescando e raccogliendo i frutti Selvatici. Sentito l”eSigenza di emettere dei Suoni che, con il dono della profezia. Spesso l'eroe si plici e ripetitivi, sempre affidati alle voci..
L'uomo primitivo (9 Link Letteratura) Sen- ordinati Secondo una certa logica, assumono identifica col sacerdote che conosce le melo- Molto Spesso il canto è accompagnato dalle
te il bisogno di marcare il territorio, come un significato musicale. Le prime soluzioni die sacre. L'eroe è anche poeta/musico, in lui danze, il ritmo è estremamente libero e l'ac-
fanno gli animali, lascia sufla pietra dei se- date a questo interrogativo hanno il valore il bello e il buono si fondono, egli racchiude compagnamento Strumentale raddoppia la
gni che proclamano il Suo possesso di una di Semplici congetture. in sé un'intima armonia, ch'è lo Specchio di voce, oppure crea delle fioriture melodiche,
determinata zona. Il suono gli serve per co- Herbert Spencer (1820-1903), filosofo in- quella naturale; ogni eroe ha la Sua propria realizzando una piccola e breve one.
municare e pregare gli Spiriti della natura. È glese, è uno dei principali esponenti della armonia, che si basa su un particolare ritmo
l°età dell'arte rupestre, legata alle tribù dei corrente tardo ottocentesca del PoSitiviSm0 e Su uno specifico tono. L'eroe è dunque un
cacciatori e dei pastori e mandriani (popo- (9 16.1), asserisce che la musica deriva dal maestro, è da esempio per la collettività, co-
1.4 Civiltà mediterranee
lazioni nomadi alle quali seguiranno quelle linguaggio parlato. me dovrebbe esserlo un re.
più stanziali dei contadini e, quindi, dei pri- Charles Darwin (1809-1882), naturalista Pratiche rituali e propiziatorie sono quelle Rivoluzione neolitica è caratterizzata dal-
mi abitanti delle città, organizzate Secondo inglese, assertore della teoria evoluzionista alle quali la musica partecipa, assumendo un lo sviluppo dell”agricoltura e dalla nascita
regole civiche evolute, circa 3000 anni a.C., (che Sostiene la graduale trasformazione Sišllìficato magico. Infatti, la musica è consi- della metallurgia, prima con la cosiddetta
ed è in questa epoca che si passa dalla Prei- delle forme viventi le une nelle altre, osSifi› derata un dono degli dei e i sacerdoti traggo- Età del rame (IV millennio a.C.), poi con la
Storia alla Storia). come si suole dire, che “l”uomo derivi dalla 110 la loro importanza dal Saper pronunciare progressiva sostituzione degli utensili in ra-
MODULO 1 D1sc1PLn\1E MUSICALI UNITÀ 2 ANTICHE CW11-TÂ
5
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Un suonatore di liuto (particolare
di un cofanetto in avorio,
arte mesoyotamica del XII sec. a. C.)
Nascita del Museo _ _ _
- I àrola Museo deriva dal greco rnuseion che significa edificio dedicato alla Muse. Il primo viene
terminato dall”organizzazione Laå to ad Alessandria d'Egitto da Tolomeo Filadelfo (300 a.C.). E destinato alla raccolta, conser-
sociale e dalla messa a punto mn" a e ed esposizione delle opere d'arte dei documenti scientifici e delle testimonianze delle varie
della scrittura che, per la prima V'-azàiìfl Già in età antica esistevano anche numerose collezioni private di oggetti importanti. Sarà in
volta, consente di scrivere le leg. mv :romana che Marco Agrippa contrapporrà al collezionismo privato il diritto dei cittadini di
gi, di registrare e conservare gli 223; delle raccolte di opere d”arte, considerate patrimonio culturale di pubblico interesse. Il Museo
avvenimenti. moderno risale al 1700 (-) Link Arte Modulo 16). La disciplina che si interessa dello studio del-
Scrittura dellalparolaz si pagpetto architettonico del Museo è la Museografia, mentre quella che sceglie le opere e analizza i
potrebbe dire, per molti aspet- modi migliori per la loro esposizione è la Museologia.
ti, che la storia della cultu-
ra coincide con quella della popolare, connessa all”immediatezza espres- ni, è il centro religioso, ma anche economi-
scrittura. La più antica è quella siva, entrambe però legate alla tradizione co, della città e vi sono annessi magazzini,
figurata, dove ogni segno rap- orale. La scrittura musicale esiste, si tratta di laboratori, uffici. Nell'arte sumerica pre-
presenta un oggetto, mentre il notazioni alfabetiche, ma viene utilizzata solo domina la scultura con il tema dell°orante,
passo successivo è quello della dai teorici, in quanto i pratici non ne sento- mentre nell'arte assira sono i rilievi decora-
scrittura ideografica, dove il se- n01'esigenza. ll suono è spesso relazionato ad tivi, che abbelliscono i palazzi, gli elementi
gno indica un concetto dal qua- altre discipline come la matematica, la fisica, più importanti (-) Link Arte). Il più antico
le scaturisce l*oggetto; infine, Pasironomia, la filosofia, ecc. La musica è sen- eroe della letteratura mondiale è narrato nel
intorno al 1500 a.C., si ha la tita come un elemento che collega l'uomo alla poema nazionale dei Sumeri, l'Epopea di Gi-
scrittura sillabica, dove il segno natura e al cosmo e, quindi, al dio. lgamesh (-) Link Letteratura).
indica il suono delle sillabe, co- Épos: termine dal quale deriva l”Epica co- Naru: nelle pratiche liturgiche della Meso-
me oggi. L”alfabeto delle lettere me genere di poesia, significa “parola”, è di potamia prestano servizio cantoii e strumen-
serve da base per la notazione origine indeuropea e viene usato anche nel- tisti di professione. Numerosi musicisti e
musicale, invero poco usata la lingua greca e in quella latina. E chiara danzatori sono presenti anche alle feste del
perché tutto lo svolgimento la derivazione dai racconti delle leggende palazzo reale, oppure si esibiscono nelle stra-
me con quelli in bronzo e, infine, in ferro. Le della storia della musica antica si svolge narrate dai poeti/cantori antichi e trasmes- de delle città col compito di far partecipare i
prime aree interessate da questo straordina- oralmente (fino all'XI sec. d.C). se oralmente. Il carattere tipico dell'e'pos è sudditi alla festa reale; queste manifestazioni
rio sviluppo sono quelle del Medio Oriente; H suono non viene scritto: nulla di stret- quello di descrivere avvenimenti storici di assumono particolare grandiosità in occasio-
in Europa la Rivoluzione neolitica arriva in- tamente musicale è pervenuto per cui è pos- un popolo, specialmente le gesta eroiche, ne di vittorie militari. Come per quasi tutte le
fatti dall'Asia minore. sibile ricostruire l'attività musicale basandosi con un misto di verità storica e di fantasia. antiche civiltà, non è possibile stabilire con
Inizio della Storia: dalla fine del IV millen- solo sui reperti archeologici e sullìconografia. È indubbiamente il genere poetico/musicale certezza la teoria musicale, sembra comun-
nio, lungo i fiumí Nilo, Tigri, Eufrate e lungo Nelle civiltà organizzate la musica è legata so- più antico, nel quale si possono individuare que che si facesse ricorso ad una scala penta-
le coste del Mediterraneo e del mar Caspio, prattutto alle esigenze della vita di corte e di tratti artistici evoluti. foniica e ad un sistema di notazione generico,
civiltà di agricoltori sanno organizzare or- quella religiosa, per le quali si formano musi- Favola: se ci soffermiamo sull'etimologia non particolarmente preciso. Le teoria musi-
ganismi statali evoluti e manufatti artistici cisti di professione, dando cosi origine a una del termine scopriamoche anch'esso, come cale degli assiri-babilonesi è connessa alle lo-
di rilievo. In questa zona del Medio Oriente separazione fra musica dotta, legata alllam- épos, rimanda al parlare (latino fari) e sot- ro conoscenze astronomiche e matematiche,
avviene dunque il passaggio alla Storia, de- biente dei musicisti di professione e musica7
tolinea la narrazione, in prosa o in versi, di per le quali erano famosi (e che verranno rie-
un fatto immaginario, narrato con un inten- laborate da Pitagora). Il loro modo d'intonare
Il numero come simbolo dell'ordine universale t0 morale. Anche le Favole venivano spesso i canti è vicino a quello della nostra cantilena
Il numero non è solo un elemento che serve alla mis urazione quantitativa, esso ha delle qualità Cantate e mimate, accompagnate dal suono (detta Kalutu). Particolare importanza rive-
simboliche che gli antichi hanno colto subito; per loro infatti la matematica e la geometria sono di- di qualche strumento. stono ivari tipi di lire (-) 2.1).
scipline collegate all'astronomia, alla magia, allo studio delle proporzioni del cosmo e di come que-
sto ordine si riflette nella vita dell”uomo. Non è un caso che il termine latino di rnathernaticn(m) Mesopotamia: (significa “terra fra due Egitto: è con l'Antico Regno (2700-2200 a.C.)
conservi a lungo il significato di mago, indovino, assieme a quello di astrologo. I fiumi”, il Tigri e l'Eufrate) può essere con- che inizia la grande storia dei faraoni e della
- La numerologia come fondamento della teoria musicale: naturalmente il numero è fonda- siderata la civiltà più antica, formatasi nel città di Menfi. Col Medio Regno (2000-1780
mentale per la fisica acustica e grazie a calcoli numerici, prima in maniera più intuitiva, poi - IV Millennio a.C., comprende i popoli dei a.C.) si ha un'epoca di conquiste e di splendo-
%$§ì*%*a*= sempre più scientifica, si formano le scale e i vari sistemi musicali Anche la costruzione de li Stlmeri (il primo che si costituisce in città- re, che continua con il Nuovo Regno (1570-
strumenti non può che basarsi su principi acustici. Speculazioni numeriche e disegni geometrici Stato), il Regno dei Babilonesi e quello degli 1150 a.C.), specialmente sotto il faraone
stanno spesso alla base del pensiero compositivo occidentale (-) concetto di Classicismo 2.1, Do- Assiri: questi popoli sviluppano civiltà che, Amenofi IH (1386-1349), durante il regno del
cumento Moduli 3 e 20.3). malgrado siano spesso in guerra, si influen- quale le arti conoscono una meravigliosa fio-
Zano fra loro. Il tempio, costruito in matto- ritura, testimoniata dal celebre tempio di Am-

rm .-,a›:,-,11-;†,†:a†.-_ _-.-;= al
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MODULO 1 DISCIPLINE MUSICALI
~ UNITÀ 2 ANTICHE CIVILTÀ

mon a Luxor. Nel VII sec., il Regno d°Egitto Strumenti: gli straordinari monumenti (-) greco di Palestina, a questa terra sono lega- sentate graficamente, ponendo sopra e sotto
viene attaccato dai persiani, quindi, nel 332, Link Arte) ci hanno lasciato anche numero- il testo degli accenti che assolvono ad una
ti i destini del popolo degli ebrei. La civiltà
conquistato da Alessandro Magno (-) 2.8). se testimonianze di figure di strumenti, fra i funzione di rudimentale notazione.
Analogamente a quanto avviene in Mesopo- ebraica è più recente, risale a 1500 anni a.C.
quali sistri, crotali, flauti diritti a una canna N61 537 viene sottomessa dal re babilonese jubilusz il canto è sempre contenuto e at-
tamia, anche nell'antico Egitto la musica si o a due, trombe ecc; merita una segnalazio- Nabugodonosor che deporta la popolazio- tento alle parole, solo il Giubilo è un lun-
lega al culto delle divinità. Il suono è chia- ne l'invenzione dell'organo iclmulos, che si fa
ne in Mesopotamia (di questa storia narra go vocalizzo che s°intona nell°Alleluja. La
mato dagli Egiziani herw (voce), a indicare risalire a Ctesibio di Alessandria, vissuto nel 1›Opera di Verdi Nabucco -) 17_. 6). Molti pas- penultima vocale porta infatti un lungo
una concezione animistica, secondo la quale III sec. a.C.: l'esecutore aziona lo strumen-
si della Bibbia parlano di canti accompagna- 1per dare un senso di gioia (tali modi
il suono prodotto dagli strumenti viene con- to tramite una tastiera formata da leve; un ti da Strumenti e a volte da danze, con i quali di cantare passeranno al Canto gregoriano).
siderato la voce dello strumento stesso. complesso meccanismo, funzionante in base Inni: alle Sacre Scritture si aggiunge una va-
51 popolo si esprime coralmente. _ _
Inni sono intonati in onore delle divinità al principio dei vasi comunicanti, alimenta Salmi; nella Bibbia sono le 150 composizio- sta produzione di melodie ricche di fioiti
egizie, spesso in forma antifonale (canto al- il flusso d”aria dal serbatoio alle canne pro- ni religiose destinate al canto. Salmodiare che vengono improvvisate secondo una par-
ternato tra due semicori). Il canto è accom- ducenti i suoni. Strumento poco pratico che ticolare tecnica e richiedono di essere- ese-
Significa dunque intonare Salmi e il salmista
pagnato da strumenti come quelli a percus- però viene solitamente indicato come un an-
è l'autore dei Salmi, molti dei quali sono at- guite da solisti di professione. Gli Inni, sia
sione, zufoli, arpe e spesso vi si associa la tecedente dell'organo (secoli dopo verrà inse-
tribuiti al re Davide (il quale suonava anche religiosi che profani, hanno una vasta diffu-
danza. La musica per gli Egiziani rappresen- rito il meccanismo a soffietto e lo strumento
la lira a dieci corde) e rappresentano il mo- sione in ogni civiltà.
ta quasi sempre un momento di sfrenatezza, diverrà molto più usato). Si ha notizia di un mento centrale della Liturgia ebraica: sono Strumenti: sono quelli utilizzati anche da-
esaltazione e felicità: infatti viene definita Inno nazionale, denominato Maneros (men- gli altri popoli del Mediterraneo, tenendo
con il termine hy, che significa “gioia”. La composizioni in prosa ritmica, costituite da
zionato dallo storico greco Erodoto). versetti di varia lunghezza che ricevono into- presente che ogni zona propone varianti
musica, in quanto attività dal significato Nelle zone desertiche le civiltà si sviluppano nazioni semplici, movimentate da brevi me- proprie; ricordiamo lo sofcir ricavato da un
trascendente, è esclusiva della casta sacerdo- lungo i fiumi (il Tigri e l'Eufrate in Meso- corno di capra ancor oggi usato per riti_par-
tale, che ne tramanda i segreti di padre in
lismi. Con questi canti si instaura un nuovo
potamia, il Nilo in Egitto) e lungo le coste modo di concepire la preghiera, più intimo e ticolari. Che gli strumenti e le danze siano
figlio, in quanto momento di divertimento è marine: i corsi d'acqua vanno dunque visti meditàtivo: la stessa istituzione del tempio utilizzate nei canti lo si comprende dal cele-
invece affidata agli schiavi, e in questo caso come elementi fondamentali per le colture e viene sostituita dalla sinagoga, un luogo più bre Salmo 150: -
si distinguono le suonatrici e le danzatrici. per il bestiame e vie di comunicazione. “Alleluja, lodate Dio nel suo santuario /. . ./
ristretto destinato alla preghiera collettiva ed
M©íšå1.: la musica appartiene alle classi lodatelo col suon della tromba,
individuale. La parola “tempio” designa ogni
nobili, ma anche a quelle popolari. Nel primo Fenicia: approfittando della decadenza luogo consacrato, come la parola “santua- lodatelo col salterio e la cetra.
caso la musica si svolge nei luoghi religiosi dell'Egitto, prende vigore la civiltà fenicia, rio”, nell”accezione più moderna, è il luogo Lodatelo col timpano e le danze,
o nei palazzi aristocratici, ed ha un caratte- situata in una striscia di terra lungo il Me- dedicato al culto. Forma particolare è la sina- lodatelo con la corda e col flauto.
re solenne e immutabile, si avvale anche di diterraneo, al nord della Palestina; questa goga ebraica, come sarà un luogo specifico la Lodatelo con cembali iisonanti,
segni grafici per la scrittura; la seconda è tra- civiltà è organizzata in città-stato. Tra il chiesa cristiana e la moschea islamica. lodatelo con cembali squillanti”.
mandata solo a memoria e poco ne sappiamo. 1000 e l”80O a.C., prima da soli, poi coni Canto responsoriale è l'intonazione dei Diaspora: all'interno del Tempio di Geru-
Come per tutte le civiltà esistono canti del Greci, i mercanti fenici dominano il Me- canti sacri ebraici quando il coito risponde al salemme è nascosta una stanza, inaccessi-
popolo legati ai momenti salienti della vita diterraneo, svolgendo anche una funzione solista, cli°è spesso il sacerdote stesso che can- bile, quella del Santo dei Santi, invisibile
collettiva, quali i canti d'amore, di lavoro, di collegamento fra Oriente e Occidente. ta la semplice melodia, mentre l”assemblea come Dio. Nel 63 a.C. questa stanza sacra
funebri, ecc. Con probabilità (in quanto le Infine vengono sconfitti dai Greci. Poco si viene profanata da Pompeo, che vi entra e
dei fedeli replica con il piccolo ritornello.
notizie che abbiamo sono incerte), il sistema sa della loro musica, la quale doveva essere la trova vuota, senza alcuna effige di un dio.
Canto antifonale è l'intonazione di due cori
musicale egiziano è di tipo modale (la Moda- funzionale alle pratiche religiose, militari e che si alternano fra loro; è più difficile e pre- Ciò scatena una presa in giro degli ebrei,
lità è un tipo di scala che usa una particolare delle corti nelle varie città importanti, co- vede un”assemblea più preparata (queste ti- ma molti capiscono che il vuoto rappresen-
disposizione dellintervfllo), forse basato su me Tiro, Sidone ecc. ta Pimpossibilità di raffigurare Dio. Nel 70
pologie di canto alternato sono un archetipo
scale pentafoniche discendenti (conoscevano
musicale, ossia sono dei modelli riscontrabili d.C., il secondo Tempio di Gerusalemme
anche il cromatismo), comunque regolato da
precise leggi stabilite dai sacerdoti.
Israele: la terra di Canaan è situata a sud in quasi mac ie civiltà -› paragrafo 6)- viene distrutto dalle truppe romane: e l'ini-
della Fenicia, passa alla storia col nome Lectio biblica: oltre al canto dei Salmi, nel- zio della fine del Paganesimo, inizio anche
la pratica sinagogale trova posto una lettura della diaspora degli ebrei e del lento affer-
ISIIIO intonata della Bibbia: il sacerdote individua marsi del Cristianesimo. Dopo la diaspora,
É) ne degli ebrei è l'unica monoteistica in mezzo ai tanti dei del Paganesimo. Il Giudaismo in- un «tono di recita e su questo legge alcuni gli ebrei si disperdono in ogni dove. I canti
›mplesso di credenze, dottrine e riti che sono illustrati nella religione ebraica, la quale trova frammenti della Bibbia, modulando appena delle sinagoghe variano a secondo dei diver-
un fattore caratterizzante nel monoteismo, basato sulla rivelazione, espressa dalla Bibbia la voce, soprattutto verso la fine della frase. si riti delle nazioni, presso le quali si sono
dai Profeti. Il concetto di rivelazione impronterà anche le successive “Religioni del libro” La recitazione intonata è detta tc'arnim. Non stabilite le comunità ebraiche. In ogni Paese
7
simo e Islamismo. Anche la musica dimostra segni di continuità nel modo di affrontare il si tratta di vere melodie, ma di una lettura la cantilena sacra si modifica e si adatta al-
me forma di preghiera, nell'intonazione sillabata e solenne, nelle pratiche del Canto respon- fatta a una determinata altezza e svolta con le tradizioni del luogo, come accadrà anche
antifonico che dagli ebrei passeranno ai cristiani. piccole movenze (anche con sfumature più per la ramificazione del Canto cristiano (-)
piccole del semitono), che vengono rappre- Modulo 3).
MoDULo 1 Drscii›LrNE MUSICALI *- UNITA 2 ANIICHE CHILTA
1
Musica sefardita è quella delle comunità talmente correlata agli aspetti culturali e so- . Ue
. gran parte dell'Asia
1 . e dell”Africa
,
ebraiche stabilitesi, sin dall'epoca romana, ciali che spesso non è distinguibile dai vari gäìrìscono alla religione dell Islam (-) -.
nelle penisola Iberica (scfarad in ebraico si-
gnifica Spagna), dalla quale verranno espul-
cerimoniali e dalle varie occasioni in cui è
presente. Ogni popolazione ha della musica
Link Arte Modulo 3).
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,. 1-«.,;fø~,v:3,?"
i
si nel 1492, emigrando in Francia, Inghil- un concetto legato alla propria storia e alle
terra, Olanda, sulle coste del Mediterraneo India: è il luogo di origine della più_an-
proprie tradizioni, per esempio nell*Islam il tica civiltà orientale, risalente a circa
africano, fino alla Turchia e alla Grecia. La canto del Corano appartiene alla categoria
3000 anni a.C. Per comprendere questa
musica conserva, a tuttoggi, alcuni tratti ori- della recitazione, perché il concetto di mu-
civiltà, importanti sono i testi sacri in- '
ginari, sia pure con diverse sfumature locali. sica connota momenti profani e immorali, . L V

I canti hanno un°estensione limitata e non


duisti dei Vcda, tramandati oralmente
come la canzone e il ballo. Al contrario, per per generazioni, prima di essere messi
propongono virtuosismi. Strettamente lega- certe popolazioni dell'Africa centrale i tam- er iscritto in sanscrito durante ill mil- .
ta alla musica è la poesia, con Poemi liturgi- buri non producono musica, ma messaggi, lpennio a.C.; dalla lettura di questi testi
ci, Suppliche ecc. mentre il concetto di musica si confonde possiamo capire il tessuto della società
Musica yiddish è il filone della musica con quello di danza. indiana, divisa in molte tribù, e le pra-
ebraica mista alle tradizioni tedesche (girl-
tiche religiose (i brarnani sono gli in-
dish viene dal tedesco jaclisclfi-clcatsch che
fluenti sacerdoti)
significa ebraico-tedesco). A differenza della
1.5 Civiltà orientali Microintervalli: nella civiltà indiana,
musica sefardita si riscontra un certo virtuo- 1a musica ha un valore eminentemente
sismo che presuppone cantori professionisti, L'Occidente ha della cultura una visione ra- sacrificale e rituale, strettamente legato
nei quali si ravvisa l'influsso del movimento zionalistica e pragmatica. Infatti la storia del- alla religione. Elemento fondamentale
mistico popolare del Chassidismo. I chassi- la musica è sempre legata al pensiero specu- nell'organizzazione musicale è un in-
dim usano cantare melodie senza testo o in- lativo, alle forme e alle tecniche che progres- sieme di 7 suoni detto saptaka (scala):
tonate su fonemi, come “oy, oy, oy”. In gene- sivamente diventano più complesse. Proprio i suoni che si trovano entro tale siste-
rale si tratta di canti sinagogali e rituali sugli per tale complessità la musica, com°è stato ma sono detti švara, termine che desi-
antichi modi di preghiera. In lingua yiclclislfi detto all”inizio di questo capitolo, viene defi-
M
gna anche l°intervallo che esiste tra un
si articolano anche canti popolari e profani. nita “dotta”, quindi rivolta spesso a specia- suono e l'altro; questi intervalli possono
listi o a cerchie ristrette di pubblico, mentre anche essere più piccoli del semitono. e
Medi e Persiani: sono i popoli che abitano la musica orientale è più vicina a quella po- prendono il nome di šratis. E proprio .-
l'altopiano dell'lran, fin dal IX sec. a.C. Fede- polare (-) paragrafo 1). questa suddivisione in intervalli pic- .
li alla religione di Zoroastro (Zarathustra), La musica dello Spirito: in Oriente, quel- colissimi che conferisce alle orecchie ~
fondano un importante Impero che riesce a lo estremo e quello dell”Asia minore, una occidentali quel senso di indefinitezza
unificare popoli lontani e differenti. Resti di diversa filosofia di vita, un più stretto rap- e di staticità che caratterizza la musica .;a›'~*' '
questa civiltà appartengono all”architettura, porto dell”uomo con la propria spiritualità, indiana. I microintervalli, negli antichi .
che ha riportato alla luce le rovine di Pasar- hanno fatto della musica un mezzo per en- libri, cosi-vengono definiti: “le più picco- Strumenti musicali indiani
gade, la capitale del Regno di Ciro il grande trare, da soli o collettivamente, in una di- le distanze fra un suono e l”altro che l'orec-
(590-529 a.C.): le grandi sale dei palazzi si mensione mistica dello spirito. Anche se in chio possa percepire”. L°unità di misura è ritmo, definito tcìla, non è inteso come du-
aprivano su giardini cinti da alte mura (det- maniera diversa ciò avviene pure in Africa, detta marras. rata dei suoni, bensì come entità tempora-
ti il Paradiso), mentre il recinto sacro, entro dove elementi arcaici, legati a riti magici, Rãga (-) Documento) è l”elemento base le entro la quale la melodia si inquadra. Lo
il quale erano disposti due altari, era in una persistono fino a tempi recenti (come nelle della musica, la quale, nella sua definizione strumento ritmico più importante è il tabla,
sorta di cortile. Il successore di Ciro, Da- zone centrali dell”Australia). Ogni parame- generica, può avere il significato di scala mo- formato da due tamburi accoppiati e suona-
rio I (521-485), costruì una nuova capitale, tro musicale va rapportato agli aspetti legati dale, ma che assume anche implicazioni di to con le mani. Altri strumenti sono lo sfin-
Persepoli, costruita con imponenti palazzi, alle culture locali, anche nell'America latina ordine emotivo. Infatti è strettamente lega- ga, una specie di corno, la vína suonata con
templi e magazzini. L'ascesa delle polcis (le la tradizione orale e il simbolismo religioso 'E0 allo stato d”animo, quindi ogni Raga deve l'arco, e il sitãr, strumento formato da sei o
città-stato greche) causa feroci guerre, dette rimangono pressoché intatti fino a noi. Se la essere eseguita solo in determinati momen- sette corde, sotto le quali ne sono sistemate
appunto “guerre persiane”, che si concludo- civiltà occidentale ha seguito un dinamico ti: vi sono Raga che si collegano a precise altre che vibrano per simpatia.
no con la sconfitta dei persiani nel 479. La perfezionamento tecnico, quella orientale è Cerimonie, che segnano importanti fasi del
musica è patrimonio dei sacerdoti che, co- rimasta più statica, legata alla sua tradizio- ciclo agreste, come la semina, la raccolta e Cina: l'altra grande civiltà orientale è quel-
me in tutte le antiche civiltà, conoscono e si ne spirituale, com”è avvenuto anche in Oc- così via. L'esecuzione di una Raga consiste la cinese, risalente a circa 2800 anni a.C..
tramandano le formule di preghiera; un°al- cidente, durante il Medioevo: progressiva- I16ll'improvvisazione sulla melodia base, la Ciò che più conta nella musica cinese è il
tra musica, laica e legata alle feste di corte, mente la divisione fra Occidente (legato alla 911816 può durare anche diverse ore, crean- singolo suono: la nota viene lasciata vibra-
appartiene agli ambiente altolocati. Chiesa di Roma) e Oriente (congiunto alla (10 Lino stato ipnotico che favorisce la medi- re e alterata nella sua altezza, mediante la
L'ambiei1te culturale influenza le singo- Chiesa ortodossa bizantina) diventa mar- tazione trascendentale; tale improvvisazio- progressiva tensione della corda. Primaria
le concezioni della musica: la musica è cata, fino allo Scisma dell'XI sec. (-) 3.1), HC È preceduta da una sorta di preludio. Il importanza assume la ricerca timbrica, le

M
MODULO 1 DISCIPLINE MUSICALI UNITÀ 2 ANTICHE CIVILTA
W
infinite sfumature sonore dal potere evoca- la di Giava e di Bali, note per l'orchestra
tivo. L'emissione dei suoni, non correlati Gamelan, costituita da una serie di metallo- (jiò che ci rimane del mondo antico _ _
fra loro, e quindi non costituenti una melo- foni, che suonano spesso in coppia. Quasi '~~I unto di vista culturale molti aspetti delle nostre arti, della scienza e del pensiero contempora-
dia nell'accezione occidentale del termine, ogni orchestra Garnelan ha un'intonazi0. Dalun p ià resenti nelle pratiche e nel pensiero delle antiche civiltà: dalla numerologia all'astrolo-
produce un particolare stato d'animo, una ne propria, utilizza intervalli irregolari 6 n1ç`Qi/8211110 šchiliettura alla filosofia ecc. ll bacino del Medio Oriente, insieme alla civiltà greca, ci lasciano
singolare quiete che libera la mente dalla ' gltaiid dë le rime grandi testimonianze dell'arte poetica e drammatica, della scultura e della pittura.
una ricca poliritmia. Questa forma è stata
materia e induce alla meditazione. La musi- conosciuta in Europa alla fine del 1800 ed ln ere (ia ioiije dei primi Musei pubblici è assai significativa dell°interesse per Parte. La filosofia mo-
ca rientra nell'organizzazione cosmogoni- ha influenzato molti musicisti, fra i quali Lalfon 'aienderà molti concetti espressi soprattutto dai filosofi greci e pre-greci (-) Modulo 2). L°epica
ca cinese. Ogni suono è infatti associato a Debussy (-) 16.8). Sempre nell”Ottocento, ldelliqirirslšgiiamenti della mitologia, la religione ebraica e il monoteismo sono ancora oggi fonti di inse-
infinite entità come i pianeti, le stagioni, i invece, il Giappone ha iniziato un graduale, 6 g menti anche dal punto di vista musicale; il canto ebraico passerà al piimo Cristianesimo e da que-
mesi, gli elementi naturali, il maschile e il ma molto evidente, processo di occidenta. gnal 'ungerà fino a noi. La tradizione orale è stata una strada che ha prodotto filoni interessantissimi
femminile, ecc. lizzazione (-) 20.8). ããonšìlsica dalla popolare al jazz (-) Tematica). Ijimprovvisazione su schemi dati e i primi musicisti
Verso il 2637 a.C., lo studioso Lyng-lun met- fessioiiisti sono altri elementi che dall°antichità arrivano fino ai giorni nostii. Ijimprovvisazione
te punto la dottrina della musica cinese. Nel Ogm m orre in tempo reale spesso guidata dal testo verbale. Da un punto di vista tecnico le scale
I sec. a.C., grazie all'imperatore Won, viene 6 untgCf`(òniI<):he e modali forniranno materiali musicali che saranno sfruttati nei secoli. La spiritualità
1.6 Civiltà africane e americane
istituito l'Ufficio imperiale della musica, che gåilressa dalla musica orientale è inoltre un segno di profondità comunicato anche ai nostri giorni.
ha come scopo principale quello di stabilire il Molti studi recenti collocano la nascita del- 3L0,studio della Stoiia insegna a capire le nostre radici e a comprendere come, in ogni epoca, ci siano
diapason, di sovrintendere alle diverse esecu- l”Hornofabcr, del primo uomo in grado di co- aspetti culturali e musicali talmente interessanti che continuano ad essere meditati ancora oggi.
zioni musicali e di formare un archivio delle struirsi gli strumenti necessari alla soprav-
melodie nazionali. La teoria cinese è basata vivenza, nell'Africa orientale (circa mezzo no gli elementi più importanti, si caratteriz- la (dopo la scoperta dell'America, 1492, le
su 12 suoni detti liah, mala scala fondamen- milione di anni fa). Gran parte degli arche- zano perla tendenza alla ripetizione di brevi culture indigene del sud e centro Ameri-
tale non è costituita da tutti e 12 i suoni, ben- tipi culturali, non solo della cultura arcaica, frasi ritmico-melodiche, sulle quali danza ca, ma anche del nord, pensiamo agli In-
si da una gamma pentatonica. La musica reli- ma anche 'di quella recente, sembrerebbero l°intera collettività; l”aspetto collettivo è sot- diani, verranno progressivamente euro-
giosa ha carattere molto solenne, si svolge con dunque provenire dall”Africa nera. tolineato anche dall”impiego del coro che, peizzate e cristianizzate). L°epoca delle
lentezza e in maniera assai precisa, seguendo Africa nera: si distingue da quella medi- a volte, si alterna al canto del capo o dello città-stato, che corrisponde ai primi secoli
delle formule rituali. Come tutte le musiche terranea, sia perché si sviluppa prima, sia stregone (canto responsoriale). Gli strumen- dell'età cristiana in Europa, è quella più
delle antiche civiltà, non conosce l°armonia perché ha caratteri tipici, che rimangono ti più usati sono i tamburi di legno, suonati importante per la civiltà Maya, che ottie-
in senso moderno (-) Analisi). collegati a una concezione tribale molto a con le bacchette, Xilofoni, semplici zufoli e ne un'egemonia sugli altri popoli, grazie a
lungo. L”arte si lega sempre ai modelli for- corni. Interessanti sono le forme narrative, una superiore conoscenza della matemati-
Giappone: in passato sono stati numero- mali e stilistici propri di ciascun gruppo, improvvisate su temi di attualità. L”urbaniz- ca e dell'astronomia, alla lavorazione dei
si gli scambi tra la musica cinese e quella costituisce infatti un mezzo di trasmissione zazione prima e il colonialismo poi, hanno metalli e a grandiosi sistemi di irrigazione.
giapponese. Infatti, una certa musica di corte del sapere e soltanto il rispetto degli schemi modificato il substrato culturale arcaico, ma Quest'epoca ci lascia le tipiche piramidi a
e alcuni sistemi di notazione sono di origine convenzionali determina la validità dell'ope- fino a un secolo fa, l°Etnomusicologia pote- gradoni; danze rituali solamente cantate o
cinese, così pure la musica del cerimoniale ra, quindi la qualità estetica non è mai fine a va studiare, proprio in certe zone dell'Africa accompagnate da strumenti, quali trombe
buddista, introdotta dalla Cina attraverso la se stessa. Il bisogno delle classi dominanti di nera, i comportamenti “primitivi” dell'uo- e tamburi, rappresentano un tratto pecu-
Corea. Durante l'VIH sec. giungono dalla Ci- legittimare la propria autorità, anche grazie mo (cosi è stato anche per gli aborigeni au- liare della musica.
na in Giappone delle danze, dette Saragaku, a una serie di simboli di potere, determina il straliani). Da ricordare che il canto corale, Incas: la civiltà di questi popoli è situata
che si fondano con altri elementi popolari sorgere di un'arte cerimoniale che fa ricorso con o senza solista, proveniente dal Corno nell'attuale Perù e parte di Cile ed Equa-
e danno vita al Teatro del No, dove attori, a materiali quali il bronzo, l'avorio e la pie- d'Africa, arriva negli Stati Uniti, con le navi dor; ci lascia i grandi resti del Macha Pic-
cantanti e strumentisti evocano antichi ri- tra, mentre Parte popolare utilizza spesso il negiiere e, mischiandosi con la musica bian- cha. Il Perù mantiene nn'architettura mo-
ti. A differenza di quella cinese, la musica legno e rimane legata a motivi magico-reli- Ca popolare, darà origine al Blues e al jazz numentale fino all'arrivo degli europei, con
del Giappone è essenzialmente strumentale. giosi. Le statue che rappresentano la mater- (9 Documento e Tematica Modulo 18). uno straordinario sviluppo dell'oreficeria.
La notazione è di difficile interpretazione, nità sono piuttosto comuni, celebrano non La musica ha un carattere panico che evoca
a causa della presenza di numerosi segni di solo la donna fertile, ma anche la dea Madre, Mesoameriche culture: con questo ter- grandi spazi, al flauto di pan è spesso affi-
abbellimento, i quali indicano le infinite sfu- dalla quale prende vita il genere umano. Le mine si indica l'area culturale compresa fra data la melodia.
mature di cui la musica orientale è ricca: si statue che raffigurano gli antenati voglio- Messico, El Salvador e Honduras. Fin da Aztcchi: civiltà del Messico centrale, dispon-
tratta di lievi alterazioni del suono, che non no esprimere l'anello di congiunzione tra il 7000 anni a.C. si hanno notizie di insedia- gono di una maggiore varietà di strumenti
viene intonato con nettezza, ma intorno al mondo dei vivi e quello degli spiriti, evoca- menti, ma è fra il III e il II sec. che si passa a fiato e a percussione, vengono suonati du-
suono principale l°esecutore intona una nu- ti a protezione. Altro elemento comune è la dalle bande di cacciatori all'organizzata ci- rante i riti religiosi, alcuni possono essere
vola di abbellimenti. figura tombale, posta nel luogo di sepoltura Viltà agricola. suonati solo dal sacerdote o dal guaritore
di personaggi importanti. I riti sono celebra- Mal/4 è la civiltà che esprime la cultura (per esempio gli stregoni di Haiti, mentre
Indonesia: nelle tante isole che costituisco- ti con danzatori mascherati (la maschera Più interessante: inizia intorno al 2500 cantavano formule magiche agitavano una
no l°Indonesia, le più importanti sono quel- esprime i simboli magici). Danza e ritm0 S0' 3-C. e si conclude con la conquista spagno- grossa maracas).
,.
MoDULo 1 DISCIPLINE MUSICALI
F' APPROFONDIMENTI
É
1*

6 il Molise, la Sardegna e sica popolare concludono la co in genere. Per la musica il


processo di alfabetizzazione
.ìäg fllfllìl MW*
ñ Per COWOSWW meflllo la Sicilia, la Campania e la fase di ricerca sul campo.
Alfabetizzazione musicale: è gravissimo: quest°arte stu-
Basilicata. Proprio la raccol-
La musica popolare italiana l'esecuzione solistica e pre- co, con qualche permanenza, ta di documenti sonori, effet- com”è stato detto all”inizio di penda, che affronta messag-
e la società dell'immagine ferenza per testi lirici e per specie nel settore adriatico, di
tuata da Ernesto De Martino questo modulo, la problemati- gi comunicativi particolari e
Si parla di solito di “canto” strutture ritmiche general- modelli eterofonici arcaici. 11 6 da Diego Carpitella, nella ca della musica popolare si av- profondi, la si studia solo di
popolare perché è la voce mente libere; strumento mol- metro poetico dominante è vicina a quella dei dialetti. La rado, nei pochi corsi scola-
loro spedizione in Basilicata
l'elemento naturale sul quale to usato è il mandolino, spes- Pendecasillabo e l”esposizione nel 1952, costituisce la prima lingua italiana, come la musi- stici, e risulta oramai quasi
si basa la musica (si appren- so accompagnato dal tam- è lirica, con notevole diffusio- pietra miliare degli studi et- ca scritta, è legata a un”alfa- del tutto massificata a livello
de a cantare per imitazione): burello. La famosa Canzone ne di forme quali lo Stornello betizzazione che rimane diffi- d”ascolto.
nomusicologici italiani. Nel
lo strumento è più difficile da napoletana ha caratteri più (improvvisazione su un breve 1951 De Martino studia i riti coltosa ancora oggi, malgrado Società de]l'immagine: oggi
apprendere (ci vuole del tem- folkloristici che prettamente motivo, usato in gare poeti- di possessione (espressi nel- che l'inizio del 2000 non sia la musica popolare è quella
po per lo studio) e, inoltre, an- popolari; potremmo definirla che, simile è il Contrasto -) lo forme della Pizzica e della paragonabile all°inizio del leggera, quella alimentata dal-
che da procurarsi (ha un costo “popolareggiante”, perché si Analisi) e lo Strambotto (usa- Tarantella); nel 1962 si costi- 1900, quando gli analfabeti lo strapotere della televisione,
che pochi possono sostenere). basa indubbiamente sull'ha- to anche nella musica colta tuisce un Archivio di musica erano la maggioranza nel no- della pubblicità, dei video,
La musica popolare italiana, mas del popolo, ma viene del Cinquecento e simile alla popolare presso la Discoteca stro Paese. Comunque oggi, del Cinema commerciale, del
come quella di tutte le altre realizzata da professionisti Frottola). Per l'aCcompagna- di Stato. Inoltre, durante gli seppur Panalfabetismo totale Computer. Così, i giovani im-
tradizioni, si basa sull'oralità che la cantano in contesti di mento predomina la chitarra anni Sessanta, il gruppo del (cioè di coloro che non sanno parano quel gergo comunica-
e risponde a bisogni concreti. spettacolo e non nei luoghi e, a est, la fisarmonica, ma Nuovo Canzoniere Italiano né leggere né scrivere né far tivo sbrigativo e superficiale,
Il musicista non possiede la e nei tempi legati alla vita non manca il violino; nel La- e le edizioni dei Dischi del di conto) sia pressoché debel- espresso da questi settori vin-
padronanza tecnica per ela- quotidiana della collettività. zio e nell'Abruzzo è diffusa la Sole contribuiscono ad ap- lato, ma non del tutto, rimane centi della società e si allon-
borare il materiale musicale, Oltre alle tradizioni urbane zampogna. profondire molti aspetti delle fortissimo un analfabetismo tanano non solo dallo studio
come il compositore dotto che vi sono quelle più contadine, - Area settentrionale: si nostre tradizioni musicali e parziale, quello di milioni di della lingua (musicale) evo-
ricorre alla scrittura. ll musi- come il ballo della Pizzica in collega con quella dell'Europa culturali. Infine la costituzio- persone che hanno appreso i luta, ma dal saper articolare il
cista popolare non dà impor- Puglia e la famosa Tarantel- centrale, presenta un impian- ne dell”lstituto De Martino, fondamenti della cultura, ma pensiero in modo personale,
tanza alla musica in sé, non la (-9 11.2). Generalmente to melodico con accompagna- l°attività di divulgazione di non li hanno coltivati, anzi li al di fuori dei condizionamen-
è interessato a tramandare le il canto è diatonieo, ma non mento armonico e con forte Roberto Leydi e i primi con- hanno dimenticati col tempo, ti mentali e comportamentali
sue manifestazioni tecniche, mancano elementi tratti dagli inclinazione verso la coralità vegni e le prime cattedre uni- per essere risucchiati dal ger- (chela maggioranza neanche
ma si ricollega sempre ai mo- antichi modi. In Sicilia esiste (i cori alpini, per esempio). versitarie dedicate alla mu- go televisivo e mass-mediati- si accorge di subire).
menti partecipativi della sua il repertorio dei cantastorie Predominano le forme strofi- ;.;\-Qua- 3 -,:§°ì}í`í:ì`f T T `
L, ~<,:§\\Q< < -¬ šš g «
collettività e, di volta in volta, itineranti che si accompagna- che e narrative, Collegabili al :Km-*sa-5-«r ` in
improvvisa su uno schema no con la chitarra e si esibi- filone della Ballata europea.
poetico-musicale fisso. Così i scono davanti a grandi cartel- Il Piemonte e la Valle d'Aosta
Documento
modelli che provengono a lui loni dipinti che illustrano la presentano forme di deriva- Raga astratte catene razionalistiche. Bene individuate sono le note
dalla tradizione sono, duran- storia che cantano (-9 4.6). zione francese e balli in cui “L°alto grado di civilizzazione In Oriente le melodie sono poste al centro e alla fine /. . ./
te Pesecuzione, nuovamente - Sardegna: si colloca a se prevale il tempo in 6/8. A dell'Oriente ha considerevol- concepite ed eseguite entro i si supponeva che ci fossero
reinterpretati, seguendo le stante, anche se riprende al- Genova si riscontra un tipico mente contribuito a preserva- limiti di una certa Raga e va- nelle Ragas potenze extramu-
esigenze e i gusti nuovi. Mol- cune caratteristiche dell'area canto polivocale (originaria- re l°elasticità dei modelli melo- iiate soltanto fino al punto in sicali, per ciascuna Raga vi
to del patrimonio popolare si meridionale; i suoi elementi mente del porto). dici, ei cantanti, sotto un cer- cui le regole di questa rima- erano attribuzioni cosmiche,
tramanda nei riti, nelle danze, sono arcaici e la forma tradi- Inizio de1l'Etnomusieol0- '£0 aspetto, non erano soltanto nessero intatte. Raga significa infatti ognuna aveva potenti
nei giochi, dove il significato zionale è il Mata, canto che gia italiana: nel 1948, ad autorizzati, ma anche ofíiciati “colore” o “passione” e deno- energie segrete che esercitava-
sociale viene comunicato at- sviluppa, anche polifonica- opera di Giorgio Cataletti, si ad offrire le loro personali ta un modello di melodia con no la loro influenza sull'uomo
traverso immagini, gesti e suo- mente, gli elementi poetico- costituisce il Centro nazio- interpretazioni. Tale libertà, una ben precisa disposizione, e sulla natura”. (C. Sachs, La
ni. Parlare di musica popolare musicali contenuti nella pri- nale di studi di musica po- sconosciuta nel moderno Oc- nonché una scala modale in musica nel mondo antico, San-
in generale ha poco senso, in ma strofa; caratteristico è il polare (oggi Archivi di Etno- Cidente, era però limitata da cui ogni nota ha il suo posto. soni, Firenze 1963)
quanto ogni zona conserva dei Ballo tondo; imparentato con musicologia) dell'ACCademia
caratteri peculiari. Comunque l'aulós doppio è il tipico stru- di santa Cecilia a Roma. Lo
per l”ltalia potremmo prende- mento delle launecldas (sorta sviluppo delle ricerche sulla
re in considerazione 4 zone: di triplo oboe). musica popolare va di pari
l ai c É' -mi : -
___ , Tematica
- Area mediterranea: dalla - Area centrale (Lazio, To- passo con la questione meri- La tradizione orale recente: perde dal Mille in avanti, con ca popolare la tradizione orale
Campania verso Sud, ha un scana, parte delle regioni del dionale e non è un caso che Blues, jazz e Rock la messa a punto della scrittu- continua, producendo forme
impianto spiccatamente me- medio Adriatico): il tipo di le regioni ad essere studiate Se per la musica colta la tra- ra musicale da parte di Guido cosiddette extra-colte, che a
lodico, con prevalenza del- esecuzione è spesso solisti- per prime sono l'Abruzzo dizione orale, in Occidente, si d”Arezzo (-9 4.3), per la musi- volte stanno vicino a quelle

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V
MODULO 1 DISCIPLINE MUSICALI PERCORSI PLURIDISCIPLINARI
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classiche, altre a quelle folklo- tà viene contaminata da note deljazz e, fino dagli anni Cin. nature, con dio e col destino, la prima raccolta della lettera- stimonianza della concezione
ristiche. Lo stesso vale anche un po” fuori tono, calanti o quanta quando nasce, si basa rimangono ancora valide. Pro- tura mondiale risalente a oltre della vita che avevano gli anti-
per la notazione alfabetica crescenti, che caratterizzano su improvvisazioni, spesso prio perché tutte queste popo- 2000 anni a.C. Le gesta degli chi egiziani, i quali vedevano
(quella notazione antica che il timbro del pezzo, e da un chitarristiche, su una forte lalioni hanno una cultura pre- eroi e degli dei costituiscono la loro esistenza terrena come
~ per convenzione - si fa com- senso modale. base ritmica. La sospensione valentemente orale, la lettera- degli esempi etici. Le divini- un momento fugace, in attesa
baciare iniziando da A = LA Improvvisazione: il jazz che l'uso di scale modali dava tura, così come la intendiamo tà sono spesso antropomorfi- di essere giudicati dal loro dio
-) 2.2), la quale verrà usata è di tradizione orale fino a alla musica Blues e jazz viene Oggi, ci è stata tramandata che, ossia gli dei hanno forme Osiride. Indubbiamente la
molto raramente nella musica Duke Ellington che è uno dei eliminata, a favore della for- attraverso racconti mitologici umane (come la figura della Bibbia, che narra le più anti-
colta dopo il Mille, ma che si primi, durante gli anni Venti za di attrazione della tonica, scritti in età più tarda. Tali Grande Madre, frequente nel- che vicende del popolo ebrai-
del Novecento, ad avvicinare sulla quale si insiste per da-
ritrova negli spartiti deljazz e racconti sono spesso, almeno le culture pagane, in Grecia è co, oltre al suo eccezionale
negli accordi di accompagna- il]azz alla musica di Debussy re maggior fisicità al suono. in origine, cantati e accompa- la madre di Zeus). valore religioso ne ha anche
mento dei brani Rock o di mu- e Ravel; poi si ha una commi- Molte le contaminazioni fra gnafi da strumenti. Le tema- Il sapere è nelle mani dei sa- uno di testimonianza storico-
sica leggera. È dunque la parte stione fra oralità, improvvi- questi generi che, dagli an- tiche sono legate alla magia, cerdoti, particolarmente in letteraria. Infine, i due Poemi
armonica che si segna con le sazione e scrittura. Di solito ni Sessanta in avanti, diver- al culto dei morti, all'addo- Egitto, o dei giuristi di corte omerici Iliade e Odissea rap-
lettere: A7 vuol dire accordo si scrive la melodia e l”an- ranno padroni del mercato mesticamento degli animali. (come dimostra il Codice di presentano la prima opera
di LA maggiore con la settima, damento armonico, tutto il discografico, subendo spesso Sembra che siano i Sumeri, Hammurabi, che contiene della fioritura della lettera-
oppure B-, significa SI minore. resto si lascia all”improvvisa- un degrado stilistico che li intorno a 3000 anni prima di informazioni sul diritto della tura che dalla Grecia passa
Blues significa “stato d”ani- zione, ossia alla libera inven- abbassa al livello della musica Cristo, a mettere a punto un società babilonese). Il Libro a Roma e costituisce la base
mo inquieto”: è la base della zione estemporanea sul tema leggera. Per questo è oggi in- organico sistema di scrittura, dei morti, papiro che raccoglie della letteratura moderna (-)
moderna musica giovanile, dato e sullo schema armoni- dispensabile un senso critico infatti l”Epopea cli Gilgamesh è testi magici e religiosi, è la te- Link Arte Modulo 18).
è il derivato dalla miscela di co, sia solistica che collettiva, sveglio e un minimo di edu-
musica popolare africana, ar- realizzata sotto lo stimolo del cazione all'ascolto, per orien- 1 -====
rivata con gli schiavi durante ritmo e delle suggestioni tim- tarsi nel mare magnum di una _ -1 al * 1-_= -“-A;,__¬.__

il periodo delle deportazio- briche (9 Tematica e Analisi sterminata produzione che


ni dalla Costa d'avorio nelle Modulo 18). L'improvvisa- conosce più bassi che alti.
ftt1° G
piantagioni del sud degli Stati zione è raramente totale, ma Gli appassionati di musica Arte preistorica ed egizia acquista importanza un trat- dell'Alto e del Basso Egitto,
Uniti, con la musica popolare spesso rielabora, in un rias- che non sanno leggere la mu- L'arte nasce nel Paleolitico to geometrico, mentre nel periodo di grande fervore ca-
bianca (9 Approfondimen- semblaggio estemporaneo, sica e non la conoscono nei (Età della pietra), quando si successivo Neolitico riemer- ratterizzato da pitture, teste
to Modulo 18). ljalternanza degli stilemi più o meno codi- suoi caratteri tecnici, sono incidono o si dipingono segni ge il filone figurativo, legato in pietra e tavolette lavorate
tra solista e coro è un legame ficati. Insieme al ritmo pun- tutti assai vicini alle modalità su oggetti o pareti. Si svilup- al perdurare delle collettività in rilievo. Con l'Antico Regno
diretto del Blues con l”Africa, tato e al fraseggio che deriva della musica popolareggian- pano due temi fondamentali, dei cacciatori (dall'arco di (2850-2200 a.C.) si iniziano a
uno schema responsoriale dal Blues (e che subirà mille te, cantano per imitazione quello della figura umana e caccia nasce lo strumento a costruire le piramidi, templi
che viene mantenuto anche diverse articolazioni, durante e suonano “a orecchio”. Le quello degli animali. Nelle corda). Successivamente si funerari ispirati a concezio-
nel jazz e nel Rock, alternan- gli ultimi decenni), l'improv- musiche che preferiscono grotte troviamo numerose fi- costruiscono dei monumenti ni geometriche (ricordiamo
do voce e strumento (la trom- visazione costituisce il carat- hanno un carattere semplice gure a profilo, anche colorate. fatti in pietra e recanti inci- che il numero rappresenta
ba o il sax neljazz, la chitarra tere peculiare del jazz, quel e si basano su una melodia Si può parlare di una tenden- sioni religiose e decorazioni il simbolo delle perfezioni
nel Rock), rifi solistici e parti suo modo di porsi oscillante accompagnata: tipica, nello- za verista-schematica, anche geometrico-simboliche. Con dell”universo): le immagini
ritmiche-accordali. Come tut- e libero, quella sua pronuncia ro caso, è la canzone leggera se le immagini non sono mai l'Età del bronzo si sviluppa- stesse vengono raffigurate se-
ta la musica di tradizione ora- particolare e nera, quel suo dove un canto viene accom- una fedele realizzazione rea- no, accanto a civiltà agricole, condo precise misure da que-
le la progressione armonica inconfondibile swing. pagnato da pochi accordi listica, ma assumono forme quelle urbane: dalla descri- sti principi deriva anche la
del Blues è assai semplice e si Roek'n'roll: si forma dal- (spesso basati sul rapporto fantastiche e simboliche. In- zione di scene di vita si de- scrittura gerogliiica. La gran-
basa su 12 battute. La Tommi- Pelettrificazione del Blues e I-IV-V7-I). fatti, non bisogna dimenti- ducono anche informazioni diosità di questi monumenti
Care che tali figure hanno un su quando e sul perché si fa- funerari, oltre a dare un sen-
Valore magico-propiziatorio. ceva musica. so di solennità e una misura
Nella pittura si utilizzano La più vistosa manifestazio- di ricchezza, sta a indicare
Link colori ocra di varie tonalità e ne artistica delle antiche ci- Pimmutabilità del cosmo: essi
. Letteratura nero di biossido di carbonio. viltà è quella egizia. La valle infatti sono orientati verso le
I “primitivi” non può avere alcun significa- sai profonda: alcuni concetti N€l1'arte mobiliare si riscon- del Nilo risulta abitata fin stelle circumpolari alle quali,
Si usa spesso questa defini- to negativo, perché se è vero
giungono fino a noi e le loro 'Erano simboli sessuali, dedi- dall'Età paleolitica. In que- dopo la morte, il faraone farà
zione, scientificamente in- che queste società hanno un riflessioni sui temi fondamen- cati agli idoli della fertilità, st”epoca Parte dell'Alto Egitto ritorno. Le statue sono in le-
fondata, per indicare le socie- basso sviluppo tecnologico, tali dell'uomo, come la vita 6 Stfltuette raffiguranti figure si confonde con quella africa- gno o in pietra e rappresenta-
tà semplici, a carattere tribale è altrettanto vero che la loro la morte, la gioia e il dolore, fflmminili e placche incise. na. Il periodo preistorico si no faraoni, sacerdoti e nobili,
e di cultura orale. Il termine intelligenza e cultura è as- il rapporto dell'uomo con la Nel periodo del Mesolitico conclude con Punificazione ma anche personaggi popola-

«`
MODULO 1 DISCIPLINE MUSICALI E ANALISI MUSICALE
à è

ri e animali. I riti di passag- che, a carattere magico-reli- cristiana (con la conquista


totalmente privi di accompagnamento strumentale, che possono essere ese-
gio dalla vita terrena a quellagioso, che dovevano avere un di Alessandro Magno l”Egitt0
fi@]Ie,più
svariate circostanze: “a veglia”, durante festività e sagre paesane, nell'osteria
celeste sono accompagnati carattere semplice. La grande entra nell”ambito delle civiltà
occasioni
particolari come per esempio nei festeggiamenti in onore di qualcuno;
da canti e strumenti, pratica- fioritura architettonica cessa mediterranee) . '3' anche esempi, sia pure più rari, di commemorazioni di eventi luttuosi. Ibrani
mente delle formule melodi- nei secoli precedenti all”età f modà
o per due cantori (il termine esatto nell'uso popolare è “poeti”; la loro opera si
ambito, per così dire, professionale, in quanto vengono chiamati a presenziare
che si alternano con una Strofa ciascuno (tale è il Contrasto propria-

-ANALISI MUSICALE ma va sotto questo termine anche la forma nella quale i due interlocutori sono
un solo poeta incarna alternativamente i due personaggi) e sono nella prima
improvvisati; nelle repliche ovviamente la creazione estemporanea cede il pas-
-s e I I È sempre importante confrontare le musiche con gli spartiti! I ma cercando di non perdere la freschezza dello stile improvvisatorio.
qui come altrove - si pensi a ciò che accadeva secoli fa nella Commedia del-
oggi nella musicajazz - il termine “improvvisazione” deve essere inteso nel
Scale pentafoniche ed esafoniche
significato
sia di “creazione estemporanea” che di "rielaborazione ed assemblaggio
Lescale con meno di 7 suoni appartengono al periodo più arcaico. Vi sono scale anche
elementi già creati in precedenza. Fra le doti fondamentali di un poeta,
. di soli 3 0 4 suoni, come quella utilizzata nell'antica Scozia che potremmo dire basata su
alla prontezza di parola (per di più in rima), al ferratissimo senso ritmico e ad
LA-DO-RE-MI. La scala pentafonica è riscontrabile in situazioni anche molto diverse fra tanto sottile che in un primo momento può passare anche inosservata (a riprova
I loro: dai Balcani alla Scozia, fino al Medio Oriente. Alcune di queste scale presentano
non è solo un qualcosa di legato al mondo “borghese”), ci deve essere anche una
intervalli inferiori al semitono. Più rare le scale esafoniche (per esempio la scala gaelicaz
molto sviluppata perché non è pensabile una creazione a]l”1mpronta della durata
DO-RE-MI-SOIILA-SI) che si articolano in modo simile a quelle pentafoniche, mancanti
1íefdisalcune ore passando da un argomento ad un altro e, come se non bastasse, utihz-
di Sensibile e dall”attrazione forte sul primo grado.
un linguaggio non del tutto popolare: certi moduli espressivi, come anche cer-
La Sensibile, VII grado della scala, lia il compito di accumulare tensione che poi fa risol-
“riveduti”, magari storpiati), spesso sono mutuati dai grandi Poemi della
vere sulla Tonica, I grado: questo movimento fra Sensibile e Tonica, nelle scale orientali
italiana - specialmente quelli cinquecenteschi di carattere cavalleresco: L'Orlan-
-non c'è, perché la musica dev'essere statica, in quanto vuole esprimere una concezione
La Gerusalemme liberata, ecc. - che costituiscono il substrato culturale di questi
meditativa. Per questo le scale orientali mancano di quella organizzazione dei gradi che
(fino a pochi anni fa non era rarissimo incontrare nelle campagne toscane
è invece tipica del nostro sistema temperato (confronta i termini nel Glossario). L'idea di
praticamente semianalfabeti che però conoscevano a memoria, con un°esattezza
suddividere' la scala in parti uguali appare in ogni angolo del mondo: tipiche sono le scale
poco
sconvolgente, un intero Poema epico!). _ . _ _ _ _ _
equalizzate dei malesi e quella eptafonica dei siamesi. Fra le scale non equalizzate sono
seguito si riportano le prime Strofe di due diversi componimenti sohstici - ispirati alla
tipiche quella pentafonica coreana e quella esafonica di Bali. Spesso in queste scale gli in-
di famigerati briganti che imperversarono in Toscana nell'Ottocento, Magrini -e T1-
tervalli di terza tendono a essere più grandi rispetto a quelli del nostro sistema, i diesis so-
cui derivazione stilistica da modelli letterari è particolarinente evidente nell'invo-
no quasi sempre crescenti e ibemolli calanti. I suoni calanti e crescenti, sono tipici delle
ìíiònealle Muse del piimo (metro: Ottave incatenate di endecasillabi), e nella descrizione
culture popolari (-) suoni
iiìelpene
IGD” dell'Inferno - un evidente richiamo dantesco in chiave tragicomica - del secondo
non temperatinell'Analisi _” _ ti "s q __; q f
(;he`5eg1_1e)_ I ~ ._ --- - - *"“f'”, - " I -1 i
Quartine :di settenarì).
Come esempio di scala pen- ' q › q W lššlzrigante Magrini Lettera di Tiburzi
tafonica (FA-.soL-LA¬Do- I dai carabinieri dall'Inƒerno
RE) presentiamo un'antica tutte venite in mio aiuto Non vengo a darvi noia
melodia cinese, dalla tipolo- darmi
forza di poter cantare, non voglio darvi un terno
gia che potrebbe riscontrar-
e si in tutto. il Medio se l”Estre- šeeffr II iifåiçché quest'oggi mi son risoluto
Èìfifârgomento- tetro raccontare.
ma voglio raccontarvi
come si sta all'inferno.
mo Oriente. I 9 _.
a
=¦¦
I ._ . _ ._ _ _ _ 5% fx-I .

quest°idea mi è venuto
via vogliatemi insegnare,
Insiem con tanti Diavoli
siam dentro uno stanzone
riuscire in quest' argomento a chi gli brucia il naso
K' ' Antica melodia cinese, - ul älll delle rime non sia mai sgomento woD>eU:=i1D> a chi capo e groppone wowD>
rlifiirliw
_ in trascrizione moderna I =3 _›-;" i- ` _
L"`í<›-*É _ '
1 » Tr .1-

llgëantare in Ottava rima 0 per Contrasto è tuttora praticato nelle campagne della To-
L"Ott,a12ai_rima e il Contrasto nella tradizione popolare toscana iana, della parte settentrionale del Lazio, de11”Appennino Tosco-Emiliano e si avverte
Una delle più rappresentative manifestazioni poetico-musicali della cultura popolare del- flliaramente come questa pratica venga ancora sentita come qualcosa di genuino legato
la campagna toscana è rappresentata dal canto in Ottava rima, che, pur presentandosi storia collettiva di un popolo.
sotto due forme -- una solistica, l”altra dialogica - sono essenzialmente uguali per metro §ì;;lÉ,€ontrasto si basa sull'opposizione, sul confronto di due elementi antitetici (padrone-
poetico e per moduli melodici impiegati. acqua-vino, angelo-diavolo, suocera-nuora, America~Russia, uomo-donna) che

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MODULO 1 DISCIPLINE MUSICALI ANALISI MUSICALE
V

può dare luogo a vere e proprie gare fra due poeti che impersonano le due diverse entità quando si voglia sottolineare il carattere di un personaggio o si voglia dare una
(vince chi riesce a prolungare l'improvvisazione per più tempo); spesso gli argomenti sono enfasi ad una frase. In genere queste varianti sono collocate all”inizio della seconda
connessi anche con avvenimenti o situazioni attuali. La contesa si svolge senza esclusione (per dare un impulso alla frase che rinnovi l'interesse degli ascoltatori; qualche volta
di colpi, ma con un tacito accordo “di cortesia” fra le parti: poiché in genere la forma poe_ P1-N quest'effetto anche soltanto con un semplice rinforzo dinamico) o alla fine
tica è quella dell”Ottava incatenata (il primo Verso della Strofa successiva deve rimare con nei due versi in rima baciata. La musica - basata sull'intonazione naturale - non
l”ultimo della Strofa precedente, declamata dal primo contendente) Sarebbe giudicata grave al melisma, che si presenta di sfuggita e con caratteri di grande varia-
Scorrettezza (e forse anche scarsa abilità tecnica) mettere eccessivamente in difficoltà Pav- un esecutore a]l'altro. Sono le parti che più mettono in difficoltà il trascrittore poiché
versario lasciandogli una parola di difficile rimatura. toccate frequenze non solo estranee al sistema temperato, ma addirittura al di
Queste forme poetiche, ovviamente minori rispetto alla produzione poetica propriamente detta Sistema semitonale sul quale si fonda la semiografia tradizionale.
e per questo considerate con un po' di sufficienza da certa cultura “ufficiale”, hanno un albero curioso e affascinante riflettere su come questi momenti totalmente al di fuori degli
genealogico di tutto rispetto, affondando le loro radici nella notte dei tempi. I riferimenti più quali è abituato il musicista classico, pur tuttavia non appaiano al suo orecchio né
immediati (fra i molti possibili di epoca medioevale) sono al Contrasto bilingue - provenzale né
sgradevoli; anzi, semmai sono motivo di un interesse in più, forse anche perché il
e volgare genovese - di Raimbaut de Vaqueiras Dornna, tant vos ai preiada (databile prima del subito “nei ranghi” riprendendo il suo melodizzare in tono (0, chissà, forse per-
1194 -› Analisi Modulo 6) e al Contrasto di Cielo d'Alcamo Rosa fresca aalentissirna (compo- inconsciamente avvertiti come finestre aperte sul passato di uno stile arcaico. . .).
sto fra il 1231 e il 1250); ma se andiamo a scavare ancora più in profondità, incontriamo, agli possiede le proprie melodie di riferimento, che più che altro possono essere
albori della poesia, il Corteggiarnento d'Inanna - Contrasto tra un pastore e un contadino che si ìšãšfisiderate
I:
I.:-› ---
varianti di una stessa idea standard, poiché tutte rispondono ad uno schema
contendono l'amore di una ragazza - in un poemetto sumero del 111 millemiío a.C.; e nel Poema 1 ";'f"'Qnico-melodico di base semplicissimo che si potrebbe delinire condiviso basato sull'al-
ffff
di Gilgamesh (che ebbe fonna scritta durante la Ill dinastia di Ur, 2100-2000 a.C., -> Link Let- di Tonica e Dominante.
teratura) incontriamo il Contrasto fra Gilgamesh ed Enkidu. Ma la riflessione sull”arcaicita del è sempre piuttosto libera, la durata delle note in finale diverso non è misurata,
fenomeno deve essere estesa anche alla musica: questo verseggiare rimane legato alla melodia più lunghe delle altre, le cesure sono di durata variabile; spesso (anche per prendere
(cosa che nella poesia “ufficiale” si perde a partire dalla Scuola siciliana in poi); e come non nella ricerca del verso) si dilatano i momenti di respiro. Così nel riportare una melodia-
rimanere colpiti da]l°uso di far poesia anche in presenza di avvenimenti tristi? Abbiamo testi- è scelto di adottare una scrittura basata essenzialmente sull'adozione di due soli sim-
monianze (metà del Novecento circa) di una sorta di orazione funebre - quasi un retaggio del a quanto avviene per la trascrizione in notazione moderna delle melodie
Planh trobadorico ( -) 6.3) - nel linguaggio arcaico-forbito-iperbolico-fantasioso del poeta che Ibrevi melismi di fine verso (che peraltro di volta in volta subiscono cambiamenti
così comrnentava la morte di una ragazza avvenuta nonostante l'impegno e la fama dei medici nell°esecuzione dello stesso poeta) sono proposti sotto la forma grafica delle oscillazio-
che avevano con ogni mezzo cercato di salvarla: “Malgrado le più esciilapiche cure. . .”. a quanto avviene in certe partiture di musica Contemporanea, proprio per
La struttura poetica di un Contrasto generalmente è questa: un”Ottava di endecasillabi (2 il carattere di imprecisione e di libertà. Le frecce indicano gli appoggi ritmici.
Quartine secondo lo schema ABAB ABCC) esposta dal primo poeta, cui risponde il con- l.<
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tendente con un'altra ottava “incatenata” alla precedente CDCD CDEE e così via. 1:_3 _) I,\ _H \_,_7 \_ _ I I In IL
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però si schiude un orizzonte vasto pover'a te se speri Peguaglianza, pc - rò si scl1iI\de_un C - Iiz-zun-te va - Y sto cia nei ln ve - ri - là qual- cun ci mo - stra.
e a noi la verità qualcun ci mostra. Ud,'J>b:1{> quello che chiedi non è mai esistito! UOUO _ _ I A . l HH _ I A K , I .
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Siamo lo scherno dell'umano impasto, Chi predicando va la fratellanza Sia- mo lo sclier-no del - l*u-ma-I1o_im-pa - sio. Sia-mo_1s-ser- vi-tí_al-la gr:m-dcz- za vo - slm,
siamo asserviti alla grandezza vostra, lo vedo t'ha purtroppo ammalizzito, Iiš* I L | L

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ma ora l'avvenir ci dà speranza
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ma tutto questo, Sai, non ci spaventa:
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Non mancano però anche Contrasti in Quartine a rime alternate, svincolate dalla tecnica le
innumerevoli varianti possibili se ne indicano alcune; la “vocale d'aiuto” viene
dell”Ottava incatenata. volta aggiunta per prendere íiato o, meglio ancora, per guadagnar tempo.
_

Padrone Contadina

it ¦%¦I; ill
vocale :'411-1i1l|'0"†f '_
ël \ I I It
Ti pigli un accidente nelle mani Per quello che mi dai lavoro troppo: _: *+ + _. ò, ëäägë 2)-¦ lì ;§:\'._-lì. r
che a pancia all'aria te ne stai ”n panciolle: per un tozzo di pane e un po' divino
gmísx.
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pensate a lavorar, nati di cani, mi vorresti veder sempre a galoppo Pa-dro-ne non toe-cliizi -nio
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[0] que-sto la - stai
_ Pa-dro-ne non toe-chia - mo que-sto ta - stozí

se non volete più mangiar cipolle. o:1tI›L-nCI> e invece son ridotto al lumicino \:r1UtIiU Ffi
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La parte musicale è rappresentata da un cantilenare su formule melodiche standardizzate 1110- r 0
ii Pa -dro-nenontot-Lhia-mo
¬ ¬ quirsto ta -
vvsto: Ma o-ra l'av-ve-nir ci dà
'
spe-mn-za7
dellate sulla prima Quartina; nella seconda la melodia si ripete con poche vaiianti che spesS0

L

a civiltà
ë greca
\ .
\

Il concetto di Classicismo
Retorica e teoria musicale
I:
Musica e mitologia, filosofia e arte
Letteratura poetica e drammatica
Il teatro greco, Etruschi e Romani
Cronologia dei periodi Storici
- iz. i

If

P I

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I protagonisti
1.- "-*j:;.-gi .
: f. ›-1--fe* ' I

I FILosoFI: PITAGORA, DAMONE, PLATONE, ARISTOTELE (-) pp. 62, 63 e 68, Appro-'É
fondimenti). Pitagora costruisce sul monocordo la scala che da lui prende il nome,-S* E UNIT 1
“scala pitagorica”, inoltre collega le proporzioni degli intervalli musicali ai numeri*-7
che governano l°univerSo, “armonie delle sfere”. Con Damone si afferma la Teoriilfš La St01'ia B I 1”ePe1°fi II111SiCa1I " Te01°i3 musicale
dellüethos che abbina a determinati generi musicali stati d”animo e comportamenti?: .I .E--., .I I concetti di Mousiké e di Nómos - Età classica e poeti
sociali. Per Platone le uniche musiche ammissibili nella polis sono quelle consacrate- Ditirambo, Tragedia, Commedia e Dramma satiresco
dalla tradizione. Ad Aristotele dobbiamo la definizione della tragedia che per lui ha É; ,-1.:;I. V * Età ellenisfica
_- I
una funzione di catarsi. V 1

R
UNITÀ 2
I TRAGEDIOGRAFI E CoiviMEDIoGRAFI: EsCHiLo, SoFoCLE, EURIPIDE E ARISTQFANE-5. _ _1 ` _ _1 `
(-) pag. 69), con i primi tre grandi scrittori nasce e si sviluppa la Tragedia, mentréš; 1 La clvl ta etrusca _ La clvl ta romana
con Aristofane inizia la storia della Commedia che verrà ripresa anche a Roma dai; :›í
Plauto e Terenzio (-) pag. 72.). , APPROFONDIMENTI
2*;
I Nomoi di Platone e la Tragedia secondo Aristotele
PAROLA CHIAYE (-) pag. 61) concetto di Classicismo, basato sull'equi1ibi'ío I Della Musica di ]_›seud0_P1uta1-co
le forme,_sulla chiarezza dell esposizipne e sullarazionalita, e un estetica che verrašqf › Musica, mitologia (il mito di Orfeo) e filosofia
ripresa piu volte durante la storia dell arte, nel Rinascimento, nel 1700 e nel 1900. Dalroralità alla Scrittura _ Arte greca

RICORDA: è intorno al terzo millennio prima di Cristo che iniziano a formarsi * Analisi: Epltaffio dl Swllo
civiltà storiche, fra cui, quella più importante per lo sviluppo dell”Occidente, è l°El- J ãifga ßiipinm ai un ¢›~mn= fm1i0m.diLfpm-i.-
lenica (chiamata poi dai romani Grecia), la quale comincia con l'Età micenea, Si I' ei«›iiiiii:¢Oc:ííf,::(:i,l:S PERCORSO BLU
sviluppa con l'Età classica e termina con l”Età ellenistica. È (Wsea1M.c.,1vIus@0 a›~¢he01«›ga«›dfLi;m›-i) La musica nella civiltà greca
" HI'
,
MoDULo 2 LA CIVILTA GRECA . ,_ UNITÀ 1 LA GRECIA

"t
,La
Grecia Il concetto di Classicismo di Apollo perché può cantare e quindi fornire di
contenuto intellettuale e mimetico (9 1.1) la sua
5 ' ` « Con la sua estetica basata sull'equi1íbrio for-
male e sulla purezza e razionalità dei tratti, musica, grazie al testo, mentre Marsia, suonan-
5ull'espressività contenuta ed elegante, il Clas- do uno strumento a fiato non può cantare.
2.1 La Storia e i reperti musicali della nascita della Tragedia (la rappresenta- sicismo è una tendenza che va ben oltre i ri- La bellezza che il Classicismo esprime si basa
zione dei Sette contro Tebe di Eschilo risale al ferimenti storici, per diventare una categoria dunque su un ordine che non è però solo un ordi-
Isola di Creta e isole Cicladi: in queste 476), poi della Commedia, del progressivo estetica/etica. Ciò che si intende per classico ne formale, ma - seguendo la tradizione pitagori-
zone, dalla metà del III millennio, 'fiorisco- abbandono degli schemi melodici fissi e della rimanda all°antichità greca e romana, deriva ca e platonica - un assetto che rimanda a quello --

no civiltà legate ai commerci marittimi, che sistemazione della teoria musicale. L'equili- dal latino classica (nf/,)rche significa “cittadino di del cosmo: la musica, tramite il numero (9 1.4),
sanno elaborare originali modelli artistici. brio delle linee sorregge l'arte, così come le prima classe” (nell”antica Roma vi erano 5 clas- può simboleggiare meglio delle altre arti ordo et
La società cretese viene distrutta, intorno al proporzioni delle frasi musicali sta alla base si a seconda del censo), in modo figurato signifi- proportio di ciò che Pitagora chiama Armonia
1400 a.C., dai guerrieri Achei che, arrivan- del canto. Nel IV sec. si ha una crisi della po- ca quindi di grande qualità,:di forma eccellente, delle sfere (dell'universo). Ordine e proporzioni
do probabilmente dall'Asia centrale verso il lis e inizia la supremazia dei macedoni, che, come appunto l'arte dei secoli in cui si forma che saranno riprese nel De musica di sant'Agosti- -1 .f
2000 a.C., si erano stabiliti nel Peloponneso, con Alessandro Magno, distruggono la città la poetica e la drammatica, la grande scultura e no, per il quale le relazioni numeriche rimanda-
fondando diverse città, quali Argo, Tirinto di Tebe e costituiscono l'Impero. pittura, Purbanistica eg.,-la' teoria musicale. no “alla verità immutabile di Dio”. L'imitazione s
e Micene: quest'ultima costituisce il centro Età ellenistica, virtuosismo: questa ulti- Vi è un mito (ripresoda Ovidio nelle Metamor- dei modelli classici greco-romani ritorna costan-
più importante del dominio acheo, tanto da ma epoca della civiltà greca rappresenta la fosi) che descrive,be'ne“i caratteri del classico: è temente nella Storia dell'arte, dall°Umanesimo
dare il nome a]l'epoca. ' fase più eterogenea della cultura; la musica quello che racconta la sfida fra Apollo che canta e Rinascimento (9 7.4 e 8.1) al neo-Classicimo
_. Età micenea, la musica legata al mito: viene spogliata dei suoi valori etici ed è con- accompagnandosi con;-la lira e Marsia che suona del 1700 (9 13.5 e 14.2) e a quello del Novecen-
nell'epoca più antica, i popoli si chiamava- siderata principalmente per le sue qualità l'aalos, competizione che termina con la vittoria to (9 16.10; Link Arte). :
no Elleni, il nome di Greci viene dato loro, edonistiche, 'quindi assoggettata al virtuosi-
molto più tardi, dai Romani. La potenza de- smo degli interpreti. Qlimpo: questo nome non designa soltanto genere Enarmonico, altri sembra abbiano in-
gli Achei tende ad espandersi anche in Asia, Impero macedone, la prima fusion del- il massiccio montuoso più alto della Grecia, trodotto il Modo Lidio e quello Frigio.
ed è qui che gli Achei incontrano la resisten- la Storia: dal 336 al 323 a.C., le imprese di dove gli antichi ponevano la residenza degli Aulós è uno strumento ad ancia semplice o
za della città di Troia. La storia/leggenda di Alessandro Magno, portano a edificare un dei, ma indica anche una schiera di auleti, doppia, a una o due canne, legato al culto del
questa guerra ci è tramandata attraverso i enorme, quanto effimero Impero, che va dal- tutti additati col nome Olimpo, che in epo- dio Dioniso, viene associato alla Tragedia ed
due Poemi dell'Iliade e dell'Odissea (9 Link la Grecia all”India. A questa colossale impre- che antichissime dal Medio Oriente sarebbe- è, in generale, abbinato alla danza (9 voce
Letteratura), molto spesso cantati dagli aedi. sa di colonizzazione si accoppia un altrettan- ro giunti in Grecia e avrebbero diffuso il loro zufoli 1.2 e occhiello del Modulo). Importan-
° Medioevo ellenico, formule musicali: to grandioso piano di urbanizzazione, con la repertorio. A uno di questi musicisti viene te è anche il flauto di Pan, formato da piccole
dalla fine dell'Età micenea, nel XII sec., ini- fondazione di una ventina di nuove città, attribuita l'introduzione (o l°invenzione) del canne di dimensioni decrescenti, detto pure
zia il cosiddetto periodo di mezzo, che cor- fra cui Alessandria in Egitto, che diviene, siringa, perché il mito racconta che il dio Pan,
risponde ai sec. XII-VIII, durante il quale si in breve tempo, il centro più importante e
forma la polis, la città-stato indipendente, e popoloso dell'intero Impero. Da ricordare Cronologia sintetica _ _ _ innamorato della ninfa Siringa, la voleva a
tutti i costi, allora gli dei pietosi la tramutaro-
si ha l'istituzione dei giochi nazionali greci che Alessandro fu uomo di profonda cultura dei periodi storico-artistici no in flauto che Pan prese a suonare: il mito
(a Olimpia si costituiscono le prime Olim- (suo precettore fu Aristotele), promosse lo stava a significare che il tumulto dei senti-
piadi nel 766 a.C., con canti specifici che studio dellafilosofia e della lingua greca, al O Periodo arcaico (Età micenea e Me- menti e della natura diventa musica. L'aulo's
vengono intonati durante le gare). Riveste fine di cementare l'unità; dei popoli. Alla sua dioevo ellenico) fino al 480 a.C; (vit- viene importato dalla Frigia e frigio sarebbe
particolare importanza il demiargo, Partigia- morte l”Impero viene lacerato dalle lotte per toria di Atene nellafllåattaglia di Sa- stato anche Olimpo, l'iniziatore in Grecia
no che lavora per la città, formando oggetti la successione, fino a quando l'espansioni- lamina), in arte è caratterizzato da della musica auletica. Di origine asiatica so-
e realizzando decorazioni, secondo un prin- smo :della nuova potenza di Roma, dal 148 no anche i vari modelli di lire e citare.
.elementi orientaleggiaiiti e da forme
cipio di ordine che deve governare la vita del a.C. in avanti, procede alla conquista delle Citara consiste in una cassa di risonanza di
geometriche.
cittadino. Queste età arcaiclie sono connota- terre che furono dell'eX Impero macedone. legno che presenta lateralmente dei prolun-
O Periodo classico, dal 480 al 323 (mor-
te soprattutto da una produzione musicale Le forme musicali sono ovviamente ibride, gamenti verticali, a guisa di corna, sorreg-
te di Alessandro Magno), contrasse-
intesa come variazione di melodie fisse, a risentono le une delle altre, creando una genti una sbarra trasversale, fra questa e il
gnato in arte da un grande equilibrio
carattere religioso o celebrativo. sorta di world music antica (in fondo anche corpo della cassa armonica sono tese le cor-
formale (che sarà alla base di ogni
° Età classica, sviluppo delle forme poeti- gli Imperi antichi mettono in atto una sorta de. È di varie forme e grandezze, strumento
co/musicali: l'Età classica, a cui tante volte futuro Classicismo).
di globalizzazione). antichissimo ma tipico della successiva età
si farà riferimento nel corso della Storia, cor- , _ 0 Periodo ellenistico, dal 323 al 31 (Bat-
Monodia ed eterofonia: in tutta la storia della polis, collegato principalmente al cul-
risponde al VI e V sec., è l”epoca delle tra- taglia di Azio che fortifica il dominio
della civiltà greca, il canto è essenzialmente to di Apollo, formato in antichità da 4 o 5
sformazioni sociali dominata dall”egemonia di Roma), contraddistinto da elemen-
omofono sia nelle esecuzioni solistiche sia in corde, nel sec. VII aumentate a 7, quindi nel
di Sparta e di Atene, della grande lirica soli- ti artistici ornamentali e virtuosistici
quelle corali: si avvale dell'accompagnan1ent0 periodo classico a 11 e, infine, a 15: le corde
stica e corale, dello sviluppo del Ditirambo, (9 Link Arte).
di vari strumenti (con parti eterofoniche). vengono pizzicate con la mano destra, men-
MoDULo 2 LA CIVILTA GRECA UNITÀ 1 LA GRECIA
V

10 8)- È 1lS&'Ea per l”accompagnamento del sulla pitagorica: possiamo considera- Aristosseno (IV sec. a.C.) sostiene che la
canto. Dalla parola lgra proviene anche la re Pitagora il primo teorico che stabilisce comprensione della musica non è soggetta
“poesia lirica”, ossia cantata sulla lg'ra. La scala che da lui prende nome, costituita solamente a leggi fisiche, ma dipende anche
Reperti musicali: quelli che ci sono per- da sovrapposizioni di intervalli di quinta: dalla sensazione uditiva e dalla memoria,
venuti appartengono tutti agli ultimi secoli DO-SOL-RE-LA-MI-SI; il FA viene ottenu- avviando così un°analisi più concreta della
della civiltà greca, perché è solo in questiul- to sottraendo al DO una quinta. L'ottava musica. Aristosseno definisce Pharmonia
tima fase che i musicisti sentono liesigenza risultante dalla sovrapposizione delle quin- come il modo di essere della melodia (nata
di fissare per scritto la musica. Fra le compo- te è dissonante, rispetto all'ottava naturale: dall'unione delle consonanze); i Greci non
sizioni rimaste possiamo citare il primo Sta- 1a differenza, ben nota agli stessi greci, ha conoscono il termine “armonia” nell'ac-
simo (canto del coro) della Tragedia Oreste determinato nel corso dei secoli diversi ti- cezione moderna intesa come studio degli
di Euripide e alcuni versi dell”Ifigenia in Aa- pi di scale, al fine di ripartire la dissonanza accordi. Questo filosofo elabora anche una
lide dello stesso drammaturgo; l'Epitaƒfio di tra i vari intervalli, nell'ambito dell'ottava; dottrina del ritmo, intesa come alternanza
Sicilo (del I sec. 9 Analisi), due Inni Delfici, tali sistemi vanno sotto il nome di “tempera- di tempi forti e deboli.
e pochi altri frammenti, la maggior parte dei mento” (9 Tematica Modulo 8). Modo e harmonia: il Modo è una succes-
quali è venuta alla luce nel corso degli scavi Damone (V sec.) con questo filosofo e musi- sione di suoni rispondente al principio della
archeologici effettuati fra il 1800 e il 1900 cista si afferma ciò che viene detta la Teoria Modalità. Ai teorici greci sono sconosciuti i
(nelle epoche precedenti si conoscevano sol- dell'ethos, ovvero Pabbinamento della musi- concetti di Modo e di Modalità, i quali si pre-
tanto i trattati teorici e i tre Inni attribuiti a ca a determinati caratteri e a situazioni so- cisano solo nel Medioevo (con gli 8 Modi di
Mesomede, resi noti da Vincenzo Galilei alla ciali, infatti per Damone ogni tipo di musica Alcuino 9 3.5): per loro il Modo era sempli-
fine del XW sec. 9 9.2). _ (ogni harmonia e Modo) imita un carattere cemente il “modo di essere” di una melodia
specifico ed è destinata a particolari occasio- (con i suoi intervalli e i suoi piedi ritmici),
ni civili e religiose. Per esempio al modo Fri- che dunque si precisa in una particolare di-
2.2 Teoria musicale 'gio corrisponde un carattere di sfrenatezza, sposizione intervallare (i principali Modi,
mentre a quello Dorico un senso di saggez- esposti poco più avanti, sono Dorico, Frigio
Il principio dell'ottava (diapason) è stato za. D'altra parte il termine “musica” deriva e Lidio, ma ve ne erano di molti altri, legati
la base dei sistemi musicali più evoluti, nei da “arte delle Muse” (figure della mitologia alle zone geografico-culturali). Il concetto di
Apollo citaredo, Mlcseo nazionale diNapoli quali vengono individuati gli intervalli prin- greca patrone divine del canto e della danza harrnonia, che comunemente si fa corrispon-
cipali di ii nisono, ottava, quarta e quinta. Le 9 1.1) e il verbo greco ha il significato di dere a quello di scala, in realtà indicava la
prime leggi dell'acustica, vengono portate in “educare con armonia”. combinazione delle consonanze considerate
tre la sinistra le tocca da dietro, accorcian- Grecia dall'Egitto (precedentemente erano Platone (427-347) riafferma il valore etico perfette (quarta, quinta e ottava).
done o allungandone la lunghezza vibrante già state studiate in Cina 9 1.5). della musica: per questo filosofo le uniche Tetracordo: il primo ambito intervallare
(più corta è la parte della corda che vibra e Pitagora (IH sec. a.C.), di cui non ci è perve- musiche ammissibili sono quelle consacra- entro cui si elabora la melodia è la quarta,
più acuto è il suono), in tal modo i suoni so- nuto alcuno scritto, ma solo le testimonianze te dalla tradizione, condannando la musica un intervallo i cui suoni estremi non sono
no molti di più di quelli ottenibili dalle sem- dei discepoli, conferisce alla musica un'im- edonistica. Per Platone, come poi sarà per il modificabili, mentre si possono accordare in
plici corde a vuoto (tecnica ancora oggi usa- postazione matematica, collegando i suoni Medioevo, la musica è legata ai numeri e al- vari modi i due centrali dando origine ai tre
ta in alcuni strumenti etnici specialmente ai rapporti numerici che regolano l”equili- la simbologia cosmica, quindi ha un valore Generi principali della musica greca:
africani). In molte esecuzioni gli strumenti brio dell'universo (questa concezione, detta come speculazione e non come suono in sé ~ Diatonico, formato da due toni e un se-
non solo riprendono il disegno melodico, Armonia delle sfere, avrà valore per tutto (9 Documento). mitono;
ma si concedono delle elaborazioni estem- il Medioevo). L'universo è concepito come
poranee, dando così vita allo stile eterofo- un”unità in cui gli opposti convergono; i rap- Retorica e teoria musicale so, utilizzati al fine di creare una coinvolgente
nico (un'unica melodia viene arricchita da porti che regolano tale superiore armonia so- La Retorica nell'antichità greca e romana, come espressività. Anche la musica fa ricorso a una
passaggi ornamentali, prassi che diventa fre- no rapporti matematici semplici che trovano anche nel Medioevo e nel Rinascimento, è l”arte sorta di Retorica, su cui appoggiare l”articolazio-
quente in epoca ellenistica 9 1.2). espressione sensibile nei rapporti fra i suoni: del parlare e dello scrivere secondo regole preci- ne del discorso musicale. La musica non è fine a
Lg'ra: è la versione più semplice della cita- essi sono quelli di 2:1, 3:2 e 4:3. Il numero se che possono riassumersi in: a) abilità dell”ar- se stessa, ma deve trascinare emotivamente, Se-
ra, si riallaccia ai modelli già in uso presso 10 è considerato quello perfetto, perché as- guendo un procedimento ispirato alle figure reto-
gomentazione; b) abilità nel cattivarsi gli ascolta-
i Sumeri nel III millennio a.C., poi diffusi sommail 4 + il 3 + il 2 + l”1. Tali rapporti riche filosofiche. Ogni figura retorica-si riallaccia
tori/lettori; c) abilità nell”esprimersi in modo da
anche in Egitto`e in molte altre zone del numerico-musicali vengono studiati sul mo- a determinati stati d”animo (la Teoria dell'ethos)
sedurre Panimo. Il filosofo siciliano Gorgia (483-
Medio Oriente. E spesso ricavata da un gu- nocordo (strumento di una sola corda tesa e possiede un carattere preciso che dà un taglio
380 a.C.) è il primo ad avvicinare la Retorica alla
scio di tartaruga (o da un recipiente, come sopra una cassa di risonanza, un ponticello
poesia, entrambe infatti devono essere costruite particolare al discorso musicale. L”espressione
una scodella) che funge da cassa armonica mobile può sezionarela corda ottenendo al-
in modo da ammaliare l'uditorio. A degli affetti attraverso il ricorso alla Retorica
sulla quale vengono tese poche corde (in tezze variabili) e corrispondono agli inter-
Figure retoriche: sono quei procedimenti sti- antica sarà coltivata dall'Umanesimo (9 7.4) al
Grecia dalle 4 che formano un tetracordo valli di ottava, quinta e quarta, che vengono
listici attraverso i quali si costruisce il discor- Barocco (9 Documento Modulo 11).
alle 8 di un'harmonia 9 Tematica Modu- considerati co.
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MoDULo 2 LA CIVILTA GRECA UNITA 1 LA GRECIA

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Igeneri principali: Diatonico, Cromatico, Enarmonico

Nete Paranète Trite Nete Paranète Trite Paramèse Mese Lichanòs Parhypàte I-lypåte Ijchanòs Parhypàte H
ypàte Proslambanomene
- Cromatico, formato da due semitoni e una doppia ottava, formata da un'harmonia A
una terza minore; centrale a cui si aggiunge per congiunzione 7:rg__ . .f u 3 . , - '_ fr a |--~
: D 3 U
- -
:: ' ""`E-D 3

- Enarmonico, costituito da due intervalli un tetracordo dello stesso tipo all'acuto _e un I I I /_,, 1 1 1/,Z U-I
,,\ ..
di quarto di tono e da una terza maggiore. altro al basso. Per ottenere la doppia ottava 1
A seconda della posizione del singolo inter- occorre aggiungere, sempre al grave, la Pro- aggiunta
sazéus
vallo si formano tre Modi di tetracordo: slarnbanornenos.
- Dorico, quando l'intervallo singolo è in Oltre a questo Sistema perfetto maggiore, ne :S`nafé Di_ S`naf- ê Nota _
ultima posizione (procedendo sempre in _ Tetracordo dei Tetracordo dei Tetracoi-do dei Tetracordo dei
esiste uno minore formato da tre tetracordi
suoni acuti suoni disgiunti suoni medi suoni bassi
senso discendente, per esempio, nel gene- congiunti. Nel genere Diatonico si trova il SI 1*, _.. J I -J
re diatonico, tono-tono-semitono); bemolle al posto del SI naturale. Il SIb rima- Sistema congiunto con suono aggiuntivo Sistema congiunto con suono aggiuntivo
- Frigio, quando l'intervallo caratterizzante è ne in uso per tutta la tradizione medioevale Sistema a tetracordi disgiunti
in posizione centrale (tono-semitono-tono); quale unica nota alterata consentita (da ri-
- Lidio, quando si trova all'inizio (semito- cordare che il SI, come ogni altro suono, vie- Nomi dei suoni e Sistema. perfetto maggiore Sillabe brevi e lungheš la ritmica musicale
no-tono-tono). ne indicato per convenzione, in quanto non si basa su quella verbale, con le varietà quan-
Harmoniai: dalla successione di due tetra- è possibile dare il nome esatto a suoni che centuativa, ovvero il ritmo del verso è dato titative delle sue sillabe, fornisce le strutture
cordi disgiunti (diazéusis) interi della stessa non erano rapportati a un”altezza assoluta). dalla successione di accenti forti o deboli, ritmiche ai singoli suoni. Nella poesia greca
specie si generano le 3 principali harmoniai Notazione alfabetica: il problema di se- coincidenti con le sillabe toniche o atone esistono due quantità: la sillaba breve, che
(Dorica, Frigia e Lidia) che sono scale di 8 gnare la musica si presenta assai tardi e delle parole. La metrica quantitativa cede il indichiamo convenzionalmente con il segno
suoni. Dalla congiunzione (con una nota in viene risolto mediante l'adozione di sistemi posto a quella accentuativa durante il perio- U, e la sillaba lunga, del valore di due brevi,
comune: sinafé) di due tetracordi della stes- alfabetici (ad ogni lettera corrisponde un do della decadenza latina, in pieno Medioe- indicata con un trattino orizzontale - .
sa specie si formano tre ipo-harmoniai, le Suono). La notazione più antica è la cosid- 7
vo, quando l ictus, l”accento, non viene più Intonazione e significato: le sillabe si diffe-
quali, per completare l'ottava, detta diapason detta “notazione Strumentale” e fa uso delle evidenziato orizzontalmente, nella sua du- renziano per una diversa intonazione, come
(da cui il termine diapason), hanno bisogno lettere dell'alfabeto fenicio. Verso il IV sec. rata, ma verticalmente con gli accenti. nelle lingue orientali, indocinesi e cinesi, dove
di una nota aggiunta al grave detta Proslam- a.C. viene elaborata una seconda notazione, il significato di una sillaba varia in relazione
banornenos. Se la nota è aggiunta all'acuto si detta “vocale”, che impiega segni dell”alfabe- I piedi piùfrequenti (con relativa trascrizione) all'altezza in cui è pronunciata. Ijandamento
creano le iper-harmoniai. Oltre alla nota to greco, variamente disposti. La Semiogra- ritmico di una poesia greca deve perciò con-
iniziale, Nete, ogni armonia ha un”altra no-
Anapesto uu- (J\J\J)
fia (9 4.1) greca, come tutte quelle antiche, figurarsi come alternanza di durate e altezze
ta importante, detta Mese, intorno alla quale è di difficile interpretazione. Baccheo u-_- (JIJ J ) diversamente organizzate, con un procedere
ruota con maggior frequenza la melodia. Metrica: dal greco métron = misura, sta a “metrico” dove l°eventuale accento non coin-
Sistema perfetto maggiore è formato da significare una combinazione di due o più Cretico -u- (J J\J ) cide necessariamente con la sillaba lunga.
una scala di quindici suoni, compresa in Sillabe misurate secondo la quantità del ver- Piedi metrici: sono gli schemi entro i qua-
so. Base della poesia (e Dattilo ~uu (J J\J\) li le due quantità, lunga e breve, si orga-
77°_,"l-I-:'H_** 0:03:13 :.__+,§ della musica) greca è nizzano. I più importanti sono il Pirrichio,
=ä'~J.-›
Telrucurdo duricu ffigìü lidio
dunque la “quantità” Giambo U- (JJ › formato da due brevi U U; lo Spondeo for-
della sillaba, ossia la mato da due lunghe ~ -; il Giambo, formato
dìazéusis diazéusis dinzéusis sua durata, per questo Ionico UU- - <J>J¬J J ) da una breve e una lunga U ~; il Trocheo
fi

il :I:
viene definita metrica costituito, al contrario, da una lunga e una
Armonia dorìcu frigiu
mm Peone I -UUU (J
quantitativa, mentre la J>JIJI) breve - U; il Dattilo, costituito da una lun-
metrica moderna è ac- ga e due brevi - U U; l'Anapesto costituito
sinafé sinafé Sinßfé Peone II 0-00- (JIJ MI) da due brevi e una lunga U U -.
if _ Igp 'lil
' T' (QT *'«'s(;'†›E_°"*°” '=š(š> ~ Peone III UU-U (MIJ J¬)
Le harmoniai (le altezze dei
Arm. ipodorica ipofrigia iperlidia 2.3 I concetti di Mousiké e di Nómos
suoni sono indicative. Le note
bianche indicano le due ester-
Peone IV UUU- (JIJIM )
sinafé sinafé sínufé
ne del tetracordo). Diazéusis Aedo: ai tempi di Omero la musica, pur ri-
' "'
'
-Q W
É
-› 1 _F_
Èzm Y
4+ v 3 ;
E indica la separazione dei M Spondeo _- (JJ) manendo elemento essenziale delle pratiche
tetracordi, Sinafé la congiun-
religiose, comincia a perdere i suoi signifi-
Arm. iperdoricn iperfrigia ipcrlidia _ zione.
_ La nota fra parentesi Trocheo -U (J JH
indica la Proslambaiiomenos cati magici e acquista progressivamente una
MoDULo 2 LA c1v1LTA GRECA
5
lr UNITA 1 LA GRECIA

dimensione più terrena, divenendo mezzo gna anche una danza simile alla Gavotta (9 dei popoli e gli .avvenimenti con esattezza. intimistici e sono spesso di contenuto auto-
d'intrattenimento: sono tipiche le figure dei 11.2); sempre col medesimo nome si indica H periodo classico della storia greca diven- biografico.
musicisti Femio e Demodoco, che si incontra- anche il registro dell”organo affine all°oboe, ne un modello idealizzato di bellezza e più Stesicoro è, fra i poeti e i musicisti dell°Età
no nei Poemi omerici mentre intrattengono Da Muse deriva anche la composizione de- Volte, durante la storia della musica, vi si classica, uno dei più importanti: a lui si deve
col canto i giovani della reggia. Nasce il mu- corativa a tasselli in pietra, ceramica o vetro ritorna, come per esempio durante il 1500 la divisione del testo lirico in tre parti dette
sicista di professione, Faedo, che va di città in del mosaico (9 3.1). con 13 nascita del Melodramma (9 9.2); nel Strofe, Antistrofe ed Epodo, alle quali si as-
città, intonando sull°accompagnamento della Mousiké: nella Grecia la musica non è con. 1700 con il neo-Classicismo (9 Modulo 8); socia un'organizzazione del tipo A B A (che
citara i versi dei poemi che raccontano le an- cepita come entità indipendente, ma fa parte 6 nel 1900 con un nuovo neo-Classicismo tanta importanza avrà nella storia della mu-
tiche leggende (9 Link Letteratura). di quella fusione delle arti del tempo che si (9 16.10), sempre alludendo all'Età classi- sica); questa tripartizione viene utilizzata
Muse: le Muse da cui deriverebbe il termine definisce con un termine che rimanda alle ea dell'antica Grecia, modello di stile, fatto nel canto iniziale della Tragedia.
“musica” sono tradizionalmente considera- Muse: musica, poesia e danza, arti del tem. di equilibri e razionalità. Pindaro, continuatore dell'opera di Stesi-
tele patrone divine del canto e della danza. po perché si sviluppano durante un arco La musica si organizza in forme più definite coro, è autore di famosi Inni e innovatore
Figlie di Zeus e di Mnemosine (la memoria) temporale, differentemente dalle arti dello e trova largo impiego in vari momenti della dell°accompagnamento strumentale. Si de-
iloro nomi sono: Clio (colei che rende ce- spazio, come la pittura e la scultura, costi- vita associata, come nelle gare dette agoni ve infatti a lui quella pratica, denominata
lebri), Euterpe (colei che rallegra), Talia (la tuiscono un insieme inseparabile (proprio -) Link Letteratura). Synaulia, che prevede l'uso simultaneo del-
festiva), Melpomene (la cantante), Tersicore le esigenze dei movimenti della danza sug- Simposio è il canto che si eleva alla fine del la citara e dell°aulós nell'accompagnamento
(che danza), Erato (che suscita desideri), Po- geriscono l°adozione di piedi specifici, come banchetto. Il canto solistico si addice mag- dei canti.
limnia (che intona Inni), Urania (la celeste) l”Anapesto). Mousikòs e nella cultura greca giormente ai momenti della vita privata co- Archiloco, artista della fine del VII sec., a
e Calliope (dalla bella voce). Loro guida nel non solo il musicista, ma anche il cittadino me appunto il Simposio. lui è attribuita la creazione della Parakata-
canto è Apollo. Sempre da Muse è interes- educato alle arti. Puma è fra i canti corali uno dei più anti- loghè, ossia della recitazione accompagnata
sante notare anche la derivazione, durante chi, in origine forse dedicato al dio Peone, dall”aulós. .Con Archiloco assistiamo all'uti-
il corso della Storia della musica, di diversi poi intonato in onore di Apollo, è d°into- lizzazione di una grande varietà di metri ed
nazione austera, eseguito nell”harmonia è lui il primo poeta che canta temi persona-
strumenti e danze. Per esempio la zampo- 2.4 Età classica: letteratura poetica li. All”epoca di Archiloco si afferma anche
gna dell'Appennino italiano settentrionale è dorica, accompagnato dalla citara e, a vol-
chiamata musa; in tempi più recenti, XVIII
e drammatica te, dall”aulós. A Delfi viene cantato tutto il genere dell'Elegia, che ha il compito di
sec., in Francia una zampogna simile è chia- È con Tucidide di Atene che inizia la Sto- Panno, altrimenti lo si intona durante le esprimere principi educativi. Il primo poeta
mata musette e con lo stesso termine si desi- riografia antica, la quale narra i costumi festività apollinee. elegiaco che conosciamo è Callino di Efeso.
Prosodio è il canto processionale da eseguir- Tutte queste innovazioni saranno decisi-
si marciando, caratterizzato da una melodia ve per la messa a punto della Tragedia, la
Nómos pio per la loro estensione modale, come il Nómos
breve e ripetitiva, accompagnata dalla cita- quale risente molto della “lirica corale”,
La concezione musicale arcaica prevede la ripe- Örthios (acuto) oppure per la loro successione f
ritmica, come il Nómos Trochâios (trocaico). Altri ra, in metro Anapestico. che viene composta su commissione, per
tizione, più o meno articolata, di schemi melodici
Nomoi vengono definiti in base alla loro destina- Epinicio è il canto di trionfo offerto al vin- occasioni precise, di regola rappresentate
fissi, detti Nómoi, elaborazioni poetico-musicali citore dei Giochi (celebri quelli di Delfi e di da festività religiose (tali sono considerate
di antichissima origine, invariabili negli aspetti zione sacrale, come il Nómos Pythikós (pitico) o 1
W' ' Apollonos (entrambi relativi al culto di Apollo) e i Atene). anche le gare atletiche). Questa poesia ha
ritmici e melodici. Nómos, nell'antica lingua gre- Imeneo ed Epitalamio, sono canti di nozze, quindi un carattere di ufficialità che la poe-
šfi
--ei ca, significa “legge”, infatti durante l”esecuzione come il Nómos Dios (di Zeus).
sono assai liberi nello stile. sia lirica non conosce.
non è possibile cambiare Porganizzazione della INómoi più antichi sono quelli citaristici (can-
Partenio è il canto delle giovani fanciulle Drammatica: per Dante Alighieri è “o-
melodia di partenza (9 Approfondimento). Ogni to accompagnato dalla citara), iniziatore della
rivolto ad altre fanciulle (ricordiamo che le gni componimento poetico di argomen-
regione ha un suo repertorio di melodie per le di- citaristica è considerato Aristonico di Argo (VII .
donne so11o segregate nel gineceo, luogo ap- to grave”. La Tragedia fa parte dell'arte
verse occasioni, sempre tramandato oralmente, sec.). Colui che conferisce a questi brani una ve-
partato della casa, ed escluse dalla vita poli- drammatica. Il termine deriva dal verbo
infatti molti degli appellativi dei Nómoi richiama- ste artistica è un musicista originario dell'isola
tica), può anche essere danzato. drào che significa “agire”: quindi il dram-
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no la regione d”orígine, come il NómosAiolios (eo- di Lesbo e che all'inizio del VI sec. si stabilisce a
Threnoi sono canti funebri dei quali si ha già ma si configura come azione e non come
lico) e il Nómos Boiotios (della Boezia). Solo più Sparta, dove fonda una scuola musicale, operando:
I10tizia nell'Iliade. narrazione, è sinonimo di teatro. Il verbo
tardi le melodie più significative vengono portate una fusione fra i modi eolici e dorici: si tratta di A Il termine “lirica” compare solo in epoca greco significa però anche “servire sacral-
fuori dai luoghi di origine per farle conoscere. In Terpandro, considerato come l°ultimo degli aedi: I ellenistica, quando si procede alla classi- mente”, infatti la Tragedia mantiene, al-
questo processo si instaura una normalizzazio- egli stabilisce una precisa successione per le par- ficazione dei vari canoni poetici. Sta a si- meno nella sua prima fase, il carattere di
ne dei caratteri dei Nomoi, che vengono sempre ti del Nómos, dando una forma nuova al Nómos . gnificare “poesia cantata con l”accompa- genere sacro. Il tragediografo è l”autore di
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meglio definiti. Questa codificazione può essere Pythikós (con la quale vince 4 volte i ludi di Delfi). '_; åflämento della lira”. La parola ha molta Tragedie, che assume in sé l°essere dram-
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considerata come il primo intervento di un com- Lisandro di Sicione (V1 sec.) perfeziona lo str C- -il ffìftuna quando viene tradotta in latino: in matico, la tragicità. Se all'interno del com-
f«';A'.;:;-.ia
positore su materiale melodico tradizionale (VIII mento aumentando il numero delle corde e la so- flU€Sto caso rimanda a tutte le poesie canta- ponimento drammatico si inseriscono par-
sec. a.C.). S”inizia a classificare iNómoi, non solo norità della citara. Un altro importante musicista ,11 te, accompagnate oltre che dalla lym anche ti leggere (come avviene soprattutto nel
con la regione di provenienza, ma anche in base dell'epoca di Terpandro è Clonas, codificatore del 1 dallìzulos e da un tipo di citara chiamata Rinascimento), il genere viene detto Tra-
ad alcune loro caratteristiche tecniche, per esem- Nómos aulodico (canto accompagnato dall'aulós). 1 Phflfmìnx. I testi sono caratterizzati da toni gicommedia (9 9.2).
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MODULO 2 LA CIVILTA Giu-:CA UNITÀ 1 LA Giu-:CIA
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L-

2.5 Ditirambo, Tragedia, Commedia quantina di coreuti, vestiti di pelli caprine


e raffiguranti i Satiri (personaggi mitologici Autori di tragedie
e Dramma satiresco mezzi uomini e mezzi caproni, a simboleg- Fra gli Autori di Tragedie ve ne sono 3 che superano in qualità artistica tutti gli altri.
Ditirambo: nel VII sec., il culto di Dioniso, giare la vicinanza dell”uomo con l”animale - 'Eschilo (525 ca.-456 a.C.) del quale non si conosce il numero esatto delle opere, solo 7 Tragedie (tra
dio della rinascita spirituale e della prospe- e la natura), si dispone intorno all'ara del 16 quali I Persiani) ci sono pervenute intere; ha aggiunto al Corifeo un secondo attore ampliando
rità naturale, dà luogo, prima di tutto nel- dio ed esegue una danza dai movimenti cir- le possibilità del dramma. La poesia di Eschilo è ricca di metafore e nella condotta della melodia si
la regione di Corinto, a una forma di pre- colari detta Tirbasia. Al centro sta il Cori- mantiene fedele alla tradizione. Per Eschilo esiste ancora un ordinamento divino e i conflitti umani
ghiera con canti e danze, che si svolge nelle feo solista che celebra gli episodi della vita si delineano su uno sfondo misterioso ed eroico.
piazze (agorà). Successivamente si sposta di Dioniso accompagnato dall'au,lós, la rit- A Sofocle (49 6-406 a.C.), il poeta osserva con dolente spirito laico la rovina degli uomini nella lotta
in un recinto sacro: il primo è il santuario mica è sfrenata e il carattere è orgiastico. 1 contro il destino; dei suoi circa 130 lavori ci rimangono solo 7 Tragedie, fra le quali Edipo Re. Sofo-
di Dioniso nell'isola di Icaria. In questa Laso: con lui il Ditirambo diviene una com- c cle porta a 3 il numero degli attori (a volte ve ne è un quarto muto) e aumenta anche il numero dei
preghiera corale si ricordano episodi della posizione più lirica, nella quale il Corifeo . .coreuti, che divide in due gruppi; è anche profondo conoscitore della musica e abile suonatore di
vita del dio, esaltandone le gesta mitiche non si limita alla sola recitazione, ma si al- _ citara. Il suo stile è più contenuto rispetto alla grandiosità di Eschilo. Nei drammi di Sofocle l'uomo
(successivamente si scelgono soggetti tratti terna al coro nelle sezioni cantate; sempre 1 è ancora soggetto al proprio destino.
dalla vita di altre divinità ed eroi). Il più più importante diventa la parte dell'auleta, _ Euripide (480-406 a.C.) con lui l'interesse si sposta sempre di più sull'uomo inteso come individuo ešãrìä-1

antico musicista che si lega a questa forma, al quale sono affidate parti solistiche di ca- sociale. Anche se i protagonisti delle Tragedie euripidee sono ancora eroi, questi hanno perduto quel- fffaazfei

affidata al coro accompagnato dall'aulós, rattere virtuosistico. l'ascendenza divina che li connotava, divenendo uomini liberi di fronte alla vita, accentuandone la
è Archiloco, ma il Ditirambo riceve una Nuovo Ditirambo: nel V sec. il Ditirambo si l passione personale; il coro perde gran parte della sua importanza per cedere il posto di primo piano
prima vera forma letteraria e musicale da trasforma, viene detto Nuovo Ditirambo: la , alla monodia e ai solisti che cantano melodie spesso mutuate dal repertorio popolare. Di Euripide
Arione, attivo a Corinto verso la metà del forma non è più rigorosamente strofica, ma che ha i suoi migliori momenti nelle sfumature patetiche, ci rimangono un dramma satiresco e 1';
VI sec. La preghiera si svolge in uno spazio consta di parti libere attraverso le quali si co- Tragedie, tra cui Alceste, Iƒigenia in Aulide e Ifigenia in Tauride.
rettangolare (antenato dell°Orchestra), ad struisce un dialogo tra il coro e il Corifeo. La
est è posto un altare (timele, a oriente per- melodia si sviluppa attraverso Pamplificazione naturale della parola, ma il te di tutta la produzione comica greca. La sua
ché è da questo punto cardinale che sorge il nei vari modi ela ritmica rompe la sua dipen- suo intento è descrittivo e imitativo. Commedia è libera dall'unità di azione e si
sole), davanti al rettangolo sacro vengono denza dalla metrica del verso: la ragione di Agoni tragici: il V sec. vede instaurarsi, ad svolge su scene multiple, anziché nella tradi-
disposte delle sedie, occupate dagli spetta- questa separazione tra musica e poesia sta in Atene, un reciproco rapporto fra gli autori di zionale scena umca e fissa, mescola momenti
tori più illustri, mentre il popolo prende un nuovo modo di intendere il rapporto tra le Tragedie e il pubblico. Assistere a uno spet- di farsa e fantastici, parlati o cantati. Tipica
posto dietro. Il coro, composto da una cin- due arti: ora il suono non è più inteso come tacolo, all°inizio del V sec., costa due oboli dello stile di Aristofane è la Parabasi, cioè un
(quasi la metà di una paga giornaliera di un canto del coro che interrompe l°azione e si ri-
operaio). Un poeta che vuol mettere in scena volge direttamente al pubblico.
Tragedia vero la storia deve essere condotta all'intei'no di
una giornata, avere un unico nucleo narrativo, il suo lavoro deve far richiesta, per ottenere il Invenzione della Storia: mentre il poe-
Tespi è il poeta che, secondo la tradizione, ha il coro, al più alto magistrato in carica. La recita ta tragico trae personaggi e situazioni dalla
svolto in un posto unico e determinato (9 Ap-
merito di aver tratto la Tragedia dal Ditirambo, delle tragedie avviene in determinati periodi tradizione mitologica, l°autore di Commedie
profondimento).
{f›..'1;›." introducendo un attore, gettando le basi di un dell'a1mo, durante festività religiose. I cittadi- inventa completamente le sue storie, ed è in
Forma della Tragedia: col Prologo iniziale, re-
originario nucleo drammatico. Tespi è autore e ni liberi (chi è impiegato in attività mercan- questa libertà che sta la forza della Comme-
is citato, entra in scena danzando il coro il quale
attore, organizza delle rappresentazioni da vil- intona il Pàrodos, un canto diviso, secondo la tri- fili, gli schiavi e le donne ne sono esclusi) si dia nella quale sono messi a nudo, ironizzan-
laggio in villaggio, trasportando attori e mate- partizione di Stesicoro, in Strofe, Antistrofe ed riuniscono nel teatro e assistono a una serie do, gli aspetti della vita associata, la corru-
riali su dei carri (da cui Pespressione “carro di Epodo, cui corrispondono tre diversi movimenti di rappresentazioni che possono durare vari zione dei costumi, la politica, la guerra, ecc.,
Tespi”). Pare che abbia per primo introdotto il del coro. Il nucleo centrale della Tragedia è co- E giorni, durante le quali i tragediografi pre- assumendo un arguto senso di critica sociale.
Prologo e il parlato nel coro che, prima di lui, so- stituito dagli Episodi, paragonabili agli atti di un I Sörltano ognuno tre Tragedie e un Dramma I commediografi devono richiedere l'autoriz-
lo cantava. Satiresco: alla fine delle giornate il pubblico zazione all'uso del coro al più alto magistra-
moderno dramma: nel mezzo di questi Episodi E
Aristotele definisce la Tragedia come “un”azio- decreta il vincitore degli agoni tragici. L'idea to, il che sta a significare che anche alla Com-
vi sono delle parti cantate alternativamente dal
ne seria e compiuta in se stessa, con una certa d_1 un tema drammatico sviluppato in lavo- media e riconosciuto lo stato di evento di
coro e dagli attori (sempre uomini, il cui viso pe-
ampiezza; in un linguaggio adorno, con ciascuna ri collegati dalla medesima tematica, verrà pubblico interesse. I poeti ammessi alle gare
rò è coperto da maschere simboliche). Gli stru-
Tlpresa in epoca romantica, per esempio da comiche sono cinque, a differenza di quelli
specie di ornamenti particolarmente distribuita menti impiegati sono la citara e l”aulo's, i quali É
nelle varie parti; imitazione di persone agenti, hanno anche la funzione di sorreggere la recita- B_@f1í0Z (9 16.4) e da Wagner con la tetralo- ammessi alle gare tragiche che sono tre.
šla dell”Anello del Nibelungo (-) 15,4), Commedia Nuova: più tardi, nell'epoca che
s iii' ij e non per via di narrazione, la quale attraverso zione dell”attoi'e. Alla fine di ogni Episodio vi è _*
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'WL uno Stasimo, canto del coro a cui si associa la ã)0111media: il prototipo di questa sarcastica vede decadere la cultura di Atene, si avrà
11-,_ì.H :L~.i. .--J-*, I vicende di pietà e di terrore, consegue la purifica-
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danza; è in origine molto esteso e rappresenta il mila teatrale, derivata dai Canti fallici, viene una nuova Commedia, in cui si delineano
zione da siffatte passioni”. La Tragedia ha quindi
momento di più alta musicalità. La Tragedia si É fmnbliito a Epicarmo (V sec. a.C.), ma il più tipologie fisse come quelle del servo astuto,
per Aristotele una funzione di catarsi. Per ren- 1HUStre rappresentante è Aristofane (445-338
conclude con l”Esodo, uscita del coro. Il metro {- dell'avaro e di altre figure caratteristiche; il
dere compatto il nucleo drammatico Aristotele passaggio dal collettivo all'individuale pro-
del quale si conoscono ll opere comiche,
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stabilisce le unità di tempo, luogo e azione, ov- più adatto è considerato il Misolidio. _
f l pmüßamente le uniche che ci sono pervenu- voca la soppressione del coro nel contesto
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lr UNITA 2 ETRURIA E ROMA
MODULO 2 LA c1viLTA GRECA
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il paleoscenico, spazio rialzato in muratura. formano anche delle compagnie teatrali che
scenico e il suo uso è limitato alla funzio-
Il crescente interesse per le rappresentazioni allestiscono spettacoli costituiti da parti di di-
ne di intermezzo tra un atto e l'altro. Per I - .:
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favorisce una larga diffusione dei teatri. verse Tragedie e Commedie fuse in una sor-
quanto riguarda le melodie, si presume che
ta di pasticcio; fanno parte delle compagnie
la Commedia Nuova attinga al patrimonio
religioso, parodiandolo, e a quello popolare 1 attori tragici e comici (detti Komodoi), auleti
ì-if e citaristi. Queste consuetudini, sconosciute
(a questa tipologia teatrale-musicale si rifarà 2,6 Età ellenistica alla Grecia classica, ci introducono nel diver-
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la Commedia dell”arte 9 9.1). /I' f<..'-.".'
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r-/_ K/uff;. /-. Otium: intorno al IV sec. si verificano pro- so costume sociale romano.
Dramma satiresco: l°ultima delle forme del I , ._ .-as . fit,-I Rf
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fondi cambiamenti sociali e culturali, si al- Dalla polis all'individuo: anche nella filo-
teatro greco è legata al personaggio mitolo-
lenta l”unione fra musica e poesia e anche sofia si nota il passaggio dalle grandi conce-
gico del Satiro, forma che, stando alla tra-
la grande tradizione della Tragedia e della zioni dell”epoca classica a quelle più indivi-
dizione, nasce per rimpiazzare il Ditirambo. _ I ge; .~f_*-ve
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=,,~: _, .-.313-:f=:>';r:-f-af -22 ì;_-:,›..-- 1 .; ; Commedia volge al termine. L'interesse del dualistiche dell'Ellenismo. L”Accademia di
Suoi elementi fissi sono i Satiri e il loro pa- I 1-1-::I";:ëi1' 2-;;-Sf:?:†.ƒ.; ~ 3
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. pubblico si sposta sul virtuosismo degli ese- Platone era una scuola di preparazione per
dre Sileno; colui che gli dà forma definitiva `
cutori e lo scopo della musica è quasi esclu- un tipo ideale di cittadini e di uomini politi-
è Pratina (VI-V sec.). La musica si sviluppa " f' /. fi-:__-._ 1.;-5 « Sívamente edonistico: essa è infatti disciplina ci; il Liceo di Aristotele rappresentava un”as-
soprattutto nel coro dei Satiri che commen-
ta ironicamente ciò che accade. Il Dramma
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“liberale e nobile” proprio perché tiene impe- sociazione di studiosi che avevano come fine
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'_ 1* ' gnato l'uomo nel tempo libero, in un otium quello della ricerca, della conoscenza della
decoroso. Acquistano importanza le esecu- realtà umana e naturale; mentre le successi-
sione, decade nel IV sec.
zioni strumentali, soprattutto nell'auletica ve filosofie degli Stoici e degli Epicurei han-
Teatro: la parola significa “luogo dove si
; fa \«-- ////y,«›/,f Ø; 1.-.†: = ›.>~ >.;\\` la ~~ si distinguono vari esecutori, come Tespide. no il compito di riflettere sul singolo indivi-
guarda”: si dà dunque molta importanza al-
Nell”ambiente teatrale figura centrale è quel- duo, al di là, o malgrado, la polis. Anche la
l”aspetto visivo, perché il dio nascosto nella
la del tragodos, un virtuoso di canto che ese- musica passa dalla concezione che la vede
rappresentazione diviene un dio mostrato.
Dal punto di vista culturale i testi teatrali .li 1* ' I limil ."›vl:††ff†' gue, su accompagnamento strumentale, me-
lodie tratte dal repertorio lirico e tragico. Si
funzionale all°ordinamento sociale a quella
più individualistica.
sono la principale manifestazione della ci- , . I › ›-›. .-.-.«,
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viltà ateniese. All°inizio è un rito collettivo ~ al -«,*“.?,.<-.šI:;>;.1fì*:-- ---' ~ --L-


e una festa pubblica, organizzata dallo stato. . Il» i , *'~~..1;-
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Gli spettacoli si svolgono generalmente a pri- i
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mavera, in uno spazio all'apei'to. Se si trala-


sciano i teatri in legno anteriori a Eschilo, ' †
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Etruria e Roma
il primo tipo architettonico di teatro greco
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risale al V sec. ed è costruito con gradinate in ~.: ' ~ ›¬
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pietra, dette cavea, di forma semicircolare e ›› ' ¢':~›'†'.¬›'f›.›» . .. .-0 fw.-~*=“=~*)=›:.1`»f§§,.'ì*:, -1~<~.'-,zi f:=,.*._{;~.4,¦š;=:='n=`-'çw '.-..-gf :^›<;(›* -.~›i'4-3-wâ

degradante, poggia su un pendio del terreno 2.7 La civiltà etrusca commerci. Nella prima fase gli insediamenti
Conformazione del teatro greco etruschi sono compresi tra la foce dell'Arno
(sono giunti fino a noi i teatri di Epidauro, in
I primi popoli italiani: il nome di Italia de- e quella del Tevere, in questo territorio fio-
Grecia, e di Taormina, in Sicilia).
fondale chiamato Skcrié; l'accesso all'Orche- riva da Itali, popolo di origine indoeuropea riscono molte città, alcune delle quali tut-
Orchestra (“luogo dove si danza”) è lo spa-
stra è reso possibile da due ingressi laterali stanziato nell'attuale Calabria. Insieme a lo- tora esistenti, come Fiesole, Volterra, Arez-
zio destinato agli attori e al coro (sarebbe il
detti Parodoi, dai quali entra il coro con il ro erano giunti dall°Oriente sulle terre del- zo, Tarquinia e Chiusi. La civiltà etrusca si
nostro palcoscenico): per essere più visibili
movimento e il canto tipico, detto appunto la nostra penisola anche altri popoli, quali i espande poi verso la pianura Padana e verso
gli attori salivano anche su un palco (Proskè-
Parodos. Successivamente la Commedia, ac- Latini e gli Ausoni, stabilitisi lungo il basso le isole della Corsica e dell'Elba; dopo la mas-
riiori), prima in legno poi in pietra, situato
centuando l'interesse sugli attori fa nascere Tirreno; i Siculi e i Sicani, che popolavano la sima espansione, intorno al VI sec., inizia la
dietro all”Orchestra, la quale è chiusa da un
Sicilia e gli Umbri, i Sabini e i Sanniti che si decadenza causata dallo scontro prima con
stanziarono lungo l'Appennino centrale. Tra la potenza greca e poi con quella romana.
Menandro ela Commedia Nuova ipopoli stabilitisi in Italia l'e1:rusco è fra ipri- Musica per gli spiriti: l'arte funeraria è
Menandro (342-291) è il più importante commediografo della sua epoca; la sua è una sorta di Com- Ini a raggiungere un alto livello civile, insieme ciò che principalmente ci è stato tramanda-
media a intrigo, svolta su parti conversate e sentimentali. Gli vengono attribuiti ben 105 lavori, ma ai Dauni nel Gargano e alla civiltà dei nura- to. Lo spettrale allungamento di certe figure
solo uno ci è giunto integralmente, Il selvatico. L'epoca di Menandro è dominata più dalla prosa che šili in Sardegna. La musica di questi popoli votive, dette “ombre della sera”, simboleg-
dalla poesia: dai filosofi Platone e Aristotele, dagli oratori Isocrate e Demostene. Quando Menandro I È pressoché sconosciuta, anche se esisteva, gia la presenza inquietante degli spiriti che
esordisce, intorno al 322, la sua produzione di commediografo rappresenta uno dei pochi esempi di Come in ogni società, funzionale alle esigenze l'antico popolo evocava a sua protezione (si-
alta poesia. La Commedia di Menandro non è più una riflessione sulla vita della polis, ma diventa collettive. curamente con formule musicali). Gli Etru-
momento di intrattenimento, basato sul tema di giovani innamorati in lotta contro vecchi avidi, con Etruschi: all'inizio del I millennio prevalgo- schi si dimostrano maestri nella scultura,
macchiette di servi e personaggi popolari. Il coro viene utilizzato solo fra un atto e l”altro ela musica I 110 sugli altri popoli, grazie alla loro ricchez- specie nelle fusioni in bronzo e in terracotta
ha un ruolo secondario e leggero. I Z&,.proveniente dall°attività estrattiva e dai (straordinario reperto è la Chimera in bron-

M §
MoDULo 2 LA cIvI:I.TÀ GRECA
F' UNITÀ 2 ETRURIA E RoMA
È

zo, scultura dal prorompente risalto plastico, connessi ad antichissimi culti legati ai cicli Commedie, ma vari giochi, come i Ludi dei Da ricordare lo straordinario sviluppo del-
rinvenuta ad Arezzo nel 1553). L'arco, che delle stagioni, infatti avvengono all”inizi0 l”Urbe (da qui il termine “urbanistica”),
gladiatori o le corse dei cavalli.
costituisce un enorme progresso architetto- della primavera (pratiche poi cristianizzate La spiccata predilezione per lo spettacolo con le sue strade, il cui tracciato è utilizzato
nico, è un'invenzione orientale messa a frut- nei riti di Carnevale e di Quaresima). Virtuosistico favorisce la nascita di forme im- ancora oggi (Via Cassia, Via Flavia, Via Fla-
to nella civiltà etrusca. Questo popolo influi- Ripresa della cultura greca: l°attività tea- provvisative come il Mimo e Pantomimo; nel minia, ecc.), i palazzi, le piazze, i portici, le
sce sulle nascenti istituzioni civili e religiose trale vera e propria inizia a partire dal III Mimo si narra una trama a carattere comico, basiliche, gli acquedotti, il Circo massimo e
dei Romani, tanto nell'organizzazione della sec., quando l'espansione di Roma raggiunge 0 satiresco, realizzata attraverso la recitazio- il Colosseo, le terme: la Roma antica è oggi
città (terme e acquedotti sono realizzazioni l'Italia meridionale venendo a diretto contat- ne, il canto e la danza; nel Pantomimo la re- un museo a cielo aperto.
etrusche), quanto nelle pratiche di culto e to con la cultura greca. Non è un caso che citazione è invece assente e la storia viene Basilica è un edificio pubblico a pianta ret-
negli spettacoli (la divinazione, l”istituzione il primo Autore teatrale è originario di Ta- narrata attraverso gli elementi gestuali, sulla tangolare, con una o più navate, spesso con
dei Ludi scenici, la Satura, il termine stesso ranto, Livio Andronico. L”universalità delle base di un accompagnamento corale e stru- l°abside, usato come palazzo di giustizia e
di attore detto “istrione”). arti greche dà forma al dominio imperiale. mentale. Gruppi di strumenti a fiato, tra cui luogo di riunioni, col Cristianesimo diviene
Satura: prende il nome da una pietanza Le Tragedie e le Commedie che le compagnie 1e tipiche trombe ricurve, le buccine, sono chiesa. Col divulgarsi della nuova religione
farcita, a ben esemplificare la varietà degli teatrali ellenistiche portano di città in città, impiegati prevalentemente per uso militare e soprattutto in seguito all°Editto di Tessa-
elementi che la compongono. Abbiamo una divengono modelli per gli autori latini. (i trionfi dei generali): questi gruppi deno- lonica (380), con cui l'imperatore Teodosio
descrizione del poeta Livio, che distingue tre Commedia: il pubblico romano la predilige minati “fanfare”, sono impiegati anche negli proclama il Cristianesimo la religione del-
fasi: la Satura d'origine è composta da musi- rispetto alla Tragedia; importanti sono quel- spettacoli al circo (corse delle bighe). l'Impero, mettendo al bando la religione pa-
ca e danza etrusche, poi sostituite da dan- le di Plauto e Terenzio; in essa si alternano Età classica romana: comprende il I sec. gana, si costruiranno altre chiese (9 3.1).
ze della gioventù romana e, infine, eseguite parti recitate, dette Diverbia, a parti cantate a.C.. Si assiste a una notevole fioritura poeti- A partire dal VI sec., inizieranno ad essere
da istrioni. Canti accompagnati da zufoli e dette Cantica; notevole importanza è data ca: si ricordano, fra gli altri, Cicerone, Vir- edificati i monasteri.
danze sono gli aspetti musicali della Satura, agli strumenti, il preferito è la tibia. gilio, Orazio e Ovidio, il favolista Fedro e Abbazia è composta dalla chiesa vera e pro-
quasi sempre a carattere buffo e pungente. Teatro romano: riprende architettonica- il filosofo Seneca, autore delle uniche Tra- pria adibita al culto, dal chiostro, dalla sala
mente quello greco, ma si propone in modo gedie romane, e Apuleio, poliedrico e raffi- capitolare, dal refettorio, dall'appartamen-
più compatto, in quanto la Skené, il fondale nato. Da un punto di vista storico è l”Età di to dell'abate (colui che controlla l'edificio),
che chiudeva l'Orchestra (lo spazio in cui si Augusto (31 a.C.-14 d.C.) che porta a com- dalla foresteria, dall'infermeria, dalla cuci-
2.8 La civiltà romana svolge l'azione), si collega alla Cai/ea, alle pimento la colonizzazione dell”Italia: Torino na. Dal cortile porticato del chiostro si entra
Nella prima fase si sviluppano forme di canto gradinate, ciò consente di disperdere meno viene fondata nel 28 a.C., Aosta nel 25, poi nelle varie celle: con questo nome, nei tem-
monodico e corale; il canto è spesso accom- il suono delle voci e degli strumenti, anche ela volta delle città emiliane, quali Bologna, pli antichi s”intende la stanza dov'era con-
pagnato dalla tibia, uno strumento simile grazie a una sorta di tettoia posta sopra il Piacenza, Cremona, quindi di Rimini, Bene- tenuta l°effIge del dio, mentre nell'abbazia è
all”aulós greco. Fra le forme si possono ricor- palcoscenico. Si perde l'originario senso re- vento e delle città siciliane di Palermo e Sira- la stanza dove vive il monaco. A volte una
dare: i Carmi sacrali e quelli funebri, i canti ligioso e diventa un luogo confortevole per il cusa. Il nostro Paese romanizzato raggiunge porta si apre sull'orto (9 3.1).
conviviali e quelli in onore dei generali vitto- divertimento. I primi teatri erano in legno e un discreto livello economico, facilitato
ríosi in battaglie. Tito Livio, storico, racconta accoglievano spettacoli durante le festività; da un°ottima rete viaria e anche Roma ." 1 A F ' ` . ' _.: I 1 i pf
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che nel 364 a.C. vengono chiamati a Roma di questi teatri in legno non rimangono trac- stessa, citta di- oltre un milione
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attori, danzatori e musicisti etruschi, i quali ce. Il primo teatro in pietra viene costruito a tanti, è interessata a una nuova e razio- ' ,_ ß

danno vita ai Ludi scenici che hanno un valo- metà del I sec. a.C., su commissione di Pom- nale sistemazione urbanistica.
Beatissimum saeculum: il II sec. d.C.
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re propiziatorio. Prima di tale epoca, i popoli peo, nell”unica zona pianeggiante di Roma, . _ 'iù ,É;;-› 1' '
Campo di Marte. Infatti gli architetti romani, viene chiamato il “secolo più felice”,
latini conoscevano due forme teatrali.
al contrario di quelli greci che addossavano poiché considerato l”apogeo dell”Impero _* 5 2 ,älfiigè * i ,
Atellanez prevedono la presenza di musi- \ _ , f ›.~ _M:,_ :sà e- › rx,
che, sono una specie di farse, in cui attori le gradinate al rilievo naturale della terra, le 11n'eta dello splendore che porta in se i À` † -_ - 3* _
germi della crisi. Il passaggio dalla fase : I i .<:`i-" ye
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non professionisti improvvisano, basandosi appoggiano su una serie di grandi archi. Da
Augusto in avanti, questa tipologia di teatri espansionistica a quella difensiva dell°Im- ›, .V-_ _
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su “canovacci” (trama scritta il cui svilup-
po è affidato all'improvvisazione), nei quali viene esportata in tutti i territori dell'Impe- Pero avviene sotto Commodo (regnante . ` il . * '
ro. L'architetto Vitruvio studia i problemi dal 180 al 192 d.C.). Sotto Costantino :W
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vengono ridicolizzati comportamenti e tipi
di acustica ambientale e gli espone nel suo (306-337) viene fondata Costantinopoli, ,~ -1 '
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umani ricorrenti, come l'avaro, il goloso, "'
trattato De architectura (steso nell'epoca in la Bisanzio medioevale (9 Modulo se- ;f;
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il fanfarone ecc., lontani progenitori della aaw . = - ._. ,-
cui vengono costruiti i primi teatri e poi ri- šuente) e i cristiani entrano a far parte ig«_X, . 4.:.
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Commedia dell'Arte (9 9.1). f I , il \°
preso durante il Rinascimento 9 Link Arte dellavita pubblica dal1'Editto ditolleran- 'ii V, i j' gi' 1 _.
Fescennini (da ƒascinurn = malocchio) so- ; J `-. -V _I

no canti popolari contro il malocchio e sono Modulo 7 e 10.1). Z§1(313) in poi. Dal 319 s°inizia la costru- _ :i u I -1 1: . '

costituiti da violenti scambi di battute, con le Anfiteatro è un edificio scoperto come il Z10I1e della basilica di san Pietro. R _'. U - wp.
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quali i membri della comunità si rinfacciano teatro greco, con gradinate disposte attorn0 gf'. -4 -A

a un”arena di forma ellittica, in cui si svol- ,tà _ ` iT “ _.- *T-"'*A F»;~sg-, kl. .hf
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vizi e colpe, al fine di liberarsene e propiziare si vg,-l}I~i›:šâ
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la benevolenza degli dei: questi rituali sono gono non rappresentazioni di Tragedie e Suonatore di tromba romana. »i .za ..

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MODULO 2 LA CIVILTÀ GRECA p PERCORSI PLUR1DIscIPLn\IAR1

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fl _-- - 1' Satiro e Pan,
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conoscere meg senza di lei Orfeo discende `ì.» ¬ K
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I Nómoi di Platone seguito a questa libertà può sco, la Tragedia pervenne alla nel mondo delle ombre, dove i capolavori si ricorda- _ ~ - '§'
e la Tragedia sopravvenire quella di negare dignità della sua forma, e in i incontra Plutone, il guardiano no la Fabula di Orfeo di
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quanto al metro sostituì al te. Poliziano, l'Euridice di ' A ..-
secondo Aristotele la sottomissione ai magistrati, del mondo dei morti, il quale,
Nella concezione etica che al padre e agli anziani”. trametro Trocaico il Giambo commosso dal dolore di Or- Peri e Caccini (9 9.2) `\' ' ,_. â ›
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Platone (427-347 a.C.) ha Del filosofo macedone Aristo- // che è fra i metri quello feo, gli concede di riportare la e l'Orƒeo di Gluck (-) É" ^+, I' _ 94;:

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della musica (la cosiddetta tele, nato nel 384 e morto nel che si avvicina di più al lin. sua Sposa sulla terra, a patto 13.5). .,\:
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Teoria dell'ethos), il Nómos, in 322 a.C., riportiamo un passo guaggio parlato /.../ In ogni che non si Volga indietro a Il mito ci racconta sem- - _--_ . - ._ _ . i -,..›_'_› __
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quanto schema melodico-rit- da La Poetica, opera che met- Tragedia devono esserci sei guardarla, prima di giungere pre dei grandi temi del-
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mico, influenza l'animo uma- te in risalto l°importanza che parti da cui essa viene caratto_ alle soglie del mondo vivente. l'uomo, dell°amore e is ,. `\
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no ed ha quindi anche degli poesia e musica avevano pres- iizzata: la favola, i caratteri, il Il desiderio di Orfeo è però della morte, della gioia = _ V, I _› _.-
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effetti dal punto di vista so- so la civiltà greca, e in parti- linguaggio, il pensiero, lo spet. T troppo grande e, udendo il ru- e della disperazione, 1 -aeree -M
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ciale, come dimostra il passo colare ci informa sulla genesi tacolo scenico, la musica. /.../ 2 more dei passi di Euridice, si temi che, col passar del ._
seguente, tratto dalle Leggi: “i della Tragedia. Le parti della Tragedia sono; volta per un attimo a guardar- tempo, vengono razio-
canti li chiamavano proprio “La Tragedia / . . ./ nacque dap- il Prologo, che è una parte I la, allora subito la sua sposa nalizzati dalla filosofia,
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scompare. Il dolore di Orfeo la quale mantiene forti


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col nome di “leggi”. Fissati gli prima come improvvisazione completa che precede l'ingres- f ^;›
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aspetti del canto non era leci- da coloro che dirigevano il so del coro; l”Episodio è una è senza conforto, si ritira a legami con la mitologia ›_
to servirsi di uno al posto di Ditirambo, mentre la Comme- parte completa fra due canti vivere solitario nei boschi, e con la religione, ma
un altro /.../ ma con l”andar dia da coloro che dirigevano i corali; l,Esodo è una parte 'f cantando alle attonite belve intraprende anche una stra- sensibile della musica. Men-
del tempo, i maestri furono Canti fallici / _ _ _/ Eschilo, per completa a cui non segue can- _ la sua angoscia. Questo ine- da più legata all'uomo, visto tre la tradizionale Teoria del-
portatori di disordinate tra- primo, portò il numero degli to del coro; frai canti coraliil f sorabile dolore irrita le Bac- nel suo contesto sociale. l'etl/Los segue un'impostazione
sgressioni, ignoranti delle attori da uno a due, diminui Parodo è il primo canto del co- canti (donne che celebrano Forse in nessun°altra epoca pedagogica, con gli epicurei,
giuste norme, trasportati dal l'importanza del coro e diede ro, lo Stasimo è un canto del i misteri di Bacco, suonando il legame fra musica, arte e come Filodemo di Gadara (I
piacere, mescolavano i Thre- il primo posto al dialogo. So- coro senza anapesti e trochei, strumenti diversi e abbando- filosofia è cosi stretto come sec. d.C.) non si riconosce alla
noi agli Inni e i Peana ai Di- focle diede tre personaggi e il Commo è un canto di com- 1 nandosi a danze frenetiche) nell'antica Grecia. Ai pitago- musica alcun valore etico, ma
tirambi, imitavano la musica una scena più ricca. Quando pianto cantato dal coro e dagli che, dopo averlo schernito, rici si deve la messa a punto la si apprezza per la piacevo-
dell'aulos con la citara /. __/ di si allontanò dal genere satire- attori”. un giorno gli si gettano ad- della scala, a Socrate si deve lezza. È una direttiva estetica
dosso e lo squartano. Più l°indagine introspettiva, a Pla- che viene accolta nella civiltà
_ ___ 'f ¬E¬ì†}___ volte ripreso, il mito di Orfeo tone il collegamento dell”arte romana, propensa a una cul-
tura pragmatica, mentre l°ab-
Ii “F 2 Documento . conosce alcune versioni mu- alle Idee (da qui la concezione
sicali soprattutto nei periodi idealistica dell'arte), ad Ari- binamento dell'arte alla spi-
Della Musica interesse. Platone, nel tei'zo li- proprietà di caratterizzare una ~ in cui si recuperano i modelli stotele lo studio razionale, ad ritualità verrà recuperato dal
dello Pseudo-Plutarco bro della Repubblica, biasima melodia / _ _ _/ I discepoli di Pi- 2 dell°antica cultura greca. Fra Epicuro il valorizzare l'aspetto nascente Cristianesimo.
“Gli antichi hanno praticato proprio tale musica. Egli con- tagora, Archita, Platone han-
la musica, rispettando, come danna il modo Lidio adatto ai no affermato che il corso della
canti di lamentazione / . . ./ Un natura e il movimento degli
tutto quello che hanno fat-
modo patetico che conviene astri non possono avvenire ed
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to, la sua dignità. I contem-
poranei invece, ricusandone alla Tragedia è il Misolidio, essere ordinati in assenza di .......
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H.: _ _ _ Letterattffa
la virtù, anziché dedicarsi a Aristosseno ne attribuiva l'in- musica, poiché Dio, essi dico-
una musica virile, d'ispira- venzione a Saffo /_ . ./ il modo no, ha organizzato ogni cosa Dall'oralita alla scrittura gare poetiche, agoni, dall'in- è esistito un letterato che ha
zione sacra e perciò cara agli Dorico si distingue per magni- secondo le leggi dell”amonia”. Agoni: le origini della lette- contro dei numerosi poeti si scritto i Poemi, perché questi
dei, introducono nei teatri ficenza e nobiltà /_ . ./ Nessun (Pseudo-Plutarco, Della Musi- faülfa greca vanno ricercate forma un patrimonio comu- narrano le vicende secondo
un genere privo di nerbo e di ritmo possiede in se stesso la ca, Pagano, Napoli 1991) nella poesia orale degli aedi, ne di temi, si perfezionano la tradizione orale: le narra-
P0eti/cantori itineranti da anche le tecniche letterarie e zioni sono state poi riordi-
:›_ìl;>}¬' _ 1111 santuario all'altro o da musicali. Da questo patrimo- nate da un letterato dal no-
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si [eff'|ifl|l l1f{ll'I«il fm Paese all”altro seguendo nio ci rimangono i due Poemi me simbolico di Omero o da
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Tematica ll calendario delle festività. de1l”Iliade e Odissea, le prime più scrittori. Gli aedi hanno
Musica, mitologia (il mito greca viene espresso dal mito melodie fanno uscire dalle Oggetto del loro canto so- importanti fonti letterarie, trasmesso oralmente questa
di Orfeo) e filosofia di Orfeo, ripreso da Ovidio ne tane le belve, le quali vali' no le storie degli dei e degli ricche di notizie intorno alla materia epica che, dopo la
Lo straordinario fascino che Le Metamorfosi. Orfeo suona no ad accovacciarsi ai su0i eroi- Quando queste poesie/ musica e alla sua importanza metà del secolo VIII, quando
la musica ha nella cultura cosi bene la .lgra che le sue piedi. La sua sposa Euridieß Canzoni si inseriscono nelle e funzione nella società. Non viene introdotta la scrittura

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MoDULo 2 LA cIvn:I¬À GRECA T ANALISI MUSICALE
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alfabetica, trova la forma di sodio più clamoroso di questa dello Ionio di cui è re. Nella traverso le opere di Fidia, sicuramente, nella sua Esta- Grandi artisti: Mirone
una fissazione scritta. I due impresa è l°assedio alla città sua reggia lo attende la mo- una visione degli dei e degli si rli santa Teresa, del Fanno (480-420) è lo scultore legato
Poemi sono dunque il frutto di Troia. Anche gli dei parte- glie Penelope. Dopo molte uomini limpida e serena. Il Barberini -) 10.1). allo stile severo a cui sa in-
di una continua elaborazione cipano alla guerra, favorendo fantastiche avventure (con periodo classico si conclude Pittura: all'interno dei tem- fondere molto dinamismo, il
fra fase orale e scritta. Nel VI o i greci o i troiani. Momento i ciclopi, la maga Circe ecc.) con Lisippo che sostituisce pli si ha una pittura murale, suo capolavoro è il Diseobolo.
sec. ad Atene se ne fece una saliente è l'uccisione di Etto- torna finalmente nella sua il naturalismo razionale con spesso a tempera, di gran- Suo coetaneo è Policleto che
redazione scritta, poi defini- re, eroe troiano, figlio del re terra e la libera dai Proci che un impressionismo rivolto de dimensioni. Chiaroscuri, applica alla sua scultura lo
tivamente rivista dai poeti Priamo, da parte di Achille, vi si erano installati. L'Iliade Spesso al ritratto, anticipan- prospettive, paesaggi si ritro- studio sulla contrapposizio-
successivi. il quale vuole vendicarsi del- rappresenta l'idealizzazione do modalità tipiche dell'Elle- vano nelle pitture a Pompei ne delle forze, celebre è il suo
Iliade narra di un fatto stori- l”uccisione dell”amico Patro- della Grecia nel momento nísmo. Alcune figure greche e a Roma. La pittura, come Doriforo. Prassitele (39 5-32.6)
co, accaduto all'inizio del XII colo. Con i solenni funerali della sua affermazione nel costituiranno degli esempi la musica, non è in pratica è il massimo rappresentante
sec., quando alcune popola- di Ettore termina il poema. Mediterraneo, mentre l'Orlis- per gli artisti futuri, soprat- rimasta, possiamo seguirne della scultura ateniese, alla
zioni della Grecia tentano di Odissea è il poema di Ulis- sea esprime la consapevolez- tutto quelle di Lisippo: il gli stili attraverso le fasi della ricerca della bellezza ideale,
conquistare le coste asiatiche se (detto in greco Odisseo) za dell'individuo combattuto Suo Pugile verrà ripreso da pittura dei vasi, in gran parte come dimostra uno dei suoi
dell'Egeo settentrionale, per che, a 10 anni dalla fine della tra la propria ansia di libertà Goya nel Gigante; Eracle a di ceramica, che passa da un capolavori, Eracle combat-
fondarvi colonie e aver via guerra di Troia, non è anco- e il Fatnrn (il destino che go- riposo ispirerà il Battista di inizio geometrizzante a una tente. Di uno dei più grandi
libera alla navigazione. L'epi- ra ritornato a Itaca, l'isola verna tutte le cose). Michelangelo nella Cappella fase matura che rappresenta pittori, Apelle (375-305), ci
Sistina; Ermete verrà ripreso la figura umana: la tecnica è sono rimasti purtroppo solo
nel San Matteo e Vangelo di a figure nere, con decorazio- vasi e copie. Suo contempo-
Caravaggio. Nell”Età elleni- ni vegetali, che si staccano raneo è Lisippo, scultore fa-
stica il dinamismo sensuale dal fondo rosso. Non di rado vorito da Alessandro Magno,
Àink della scultura ricorda quel- si riscontrano nelle pitture
rte lo che sarà nel Barocco del dei vasi figure di musicisti e
le cui opere sono cariche di
una tensione risolta in una
Arte greca palazzo del re, come nell°Età ecc. Gli elementi semplici, 1600 (Bernini si ricorderà danzatori. perfetta plasticità.
L”arte delle varie civiltà gre- Micenea, ma il tempio. Già potenti e funzionali dell'ar-
che mantiene un carattere precedentemente si erano co- chitettura si riscontrano an-
sostanzialmente omogeneo, struiti grandi templi (come il che nella musica, basata su
iniziando il suo sviluppo coe-
rente intorno al 1000 a.C.,
Tempio di Apollo a Corinto,
risalente al 550 ca.). Molti
formule ritmico-melodiche
essenziali.
I ANALISI MUSICALE
quando l'arte ha un carattere edifici vengono costruiti an- Scultura: ci sono rima- 1_ Per ogni capitolo, relazionare l'Analisi musicale con l'aseolto.'
prettamente geometrico e su che nell'Italia meridionale. ste diverse opere, anche
cui si innestano, progressiva- Al tempio si affiancano altri se spesso in copie fatte in
mente, elementi orientaleg- edifici come il teatro, la pale- epoca ellenistica e romana. §E,7'it“ffi°dìSi°fl° c ì É' KTzi R I à r_|< 0 6 (È
g S1 noti come la trascrizione tra-
gianti. stra, la scuola, Pagorà (piaz- La scultura è arricchita da "Ooov Cfig, (paívou, pnôàv ölmç où Xurcou-
: (duca le lettere in note; per il rit-
Architettura: è fra le ar- za, spazio pubblico riservato colori, per cui l”operare del- èl
Ãmo si tiene conto dei rapporti C K Z l K' K C 0<I›
ti la più celebre, fondata su anche ad assemblee dei citta- lo scultore si combina con ; di spazio fra lettera e lettera (le npòg òkíyov šorì Iò šfiv,
elementi semplici e potenti: dini). Lo schema urbanistico quello del pittore. La scultu- . lettere più vicine sono trascrit- c K 0 i z' K` c c” c›'T1
due colonne e un architrave. della polis è funzionale, sud- ra manifesta un particolare te con valori più brevi, mentre tò Tékog ó xpó - von; ànairsì.
Il periodo di grande splendo- dividendo le aree cittadine interesse per la figura uma- quelle più distanziate con valo-
re è quello classico (450-32.3 in base all'uso a cui vengono na, presente nei frontoni dei ri più grandi); sopra le lettere ci
a.C.), durante il quale l'edi- destinate: area commercia- templi e in sculture in pietra sono anche dei segni particolari
ficio principale non è più il le, amministrativa, religiosa e in marmo, poi anche in che indicano dei modi di esecu- Qßälls -“Y F
0 - son zes
filtr Lr M
fai - nu me - den 0-
bronzo: si tratta sempre di É zione. Ovviamente, per la musica
lavori di grande chiarezza
espositiva e di assoluto equi-
greca non c'è un'altezza assoluta
dei suoni, cosi come non vi sono Q1- â*H›
fh-3.5)
*ã`*eHc:'ø
los- sy lg - pu__ ' pros o - li-gon es - ti
\__

L- O
librio formale (cosi come ; né i righi né le battute, quindi la
doveva essere la musica). La trascrizione ha un valore esclusi- -@-.`__ ß ' 'E Q É § eh J H
scultura della seconda metà
del V sec. a.C. realizza, at-
vamente didattico. nok zen ___ 8-.EU te - los o chto-nos ap -ai - tei._

Traduzione '
Epitaffio di Sicilo Fossa tu brillare, La vita dura poco;
I in notazione alfabetica antiea fin che vivi. il tempo reclama
Non ti affliggere del tutto. il suo termine.
A c,,,,fi.0,m, i lm,0,.,¢ -I f e in notazione moderna
di Lisippo e Carm›aggIÉo

l I °1 canto IJ| Ilì|l | lIJl_|l l l l l Hill!I

cristiano llhl..HI I IFIHIL

› Paleografia del Cantus planus


Oralità e Schola cantorum
La storia e le forme
Il canto come preghiera l!x.l|l .l| .lll
fil '.lI

Ramifìcazione dei canti


“Canto gregoriano”
Arte e Liturgia Uil!
In'l I|li4l|I .l |-

1
La musica nella Messa
Teoria e scrittura, Arte islamica
l l lh.

I protagonisti
GREGORIO MAGNO (-) pag. 87) riordina i testi liturgici e incrementa le Scuole dican-
to, da lui prende il nome il canto cristiano dei primi secoli, “Canto gregoriano”. UNITÀ 1
Cenni storici: Palto Medioevo e il Cristianesimo
CARLO MAGNO (-) pag. 81) istituisce il Sacro Romano Impero, nel quale diffonde
il canto di Roma, eliminando progressivamente la ramificazione dei vari canti locali. Salmi, Inni e Liturgia delle Ore
Gregorio e il “Canto gregoriano” Ll|* lI_|l'fl.!.ll'Zí|Ili.l|šI.lfl|llll.
lil! '|l.

ALCUINO (-) pp. 81, 90, 94) è il consigliere culturale di Carlo Magno, riprende la
teoria bizantina dell”Oktoéch0s e sistema i canti all”interno di questa teoria, facendo UNITÀ 2
loro perdere la spontaneità e forzandoli in scale che dovevano garantire una certa Verso il 1000: Messa e altri canti religiosi HIM'Jil'IMP'I

omogeneità stilistica. A
UNITÀ 3
PAROLA CHIAVE (-) pp. 88 e seg.) Messa; i canti della Messa si formano ognuno
in maniera indipendente e vanno a confluire nelle due sezioni dell'Ordinario e del Teoria - Paleografia IHIILJVJIJ'lílul

Proprio intorno al Mille.


I APPROFONDIMENTI
RICORDA: il periodo è quello dell'Alto Medioevo e le forme musicali sono legate _ Sant'Agostino, commento al Salmo 32
alle esigenze della nuova religione cristiana; non si ricordano gli Autori perché tutti 1 Il sistema musicale pitagorico nel Medioevo l l fll flil flí.Iflll

anonimi (come nel canto popolare). Insieme alla religione anche la musica si espan- Cristianesimo e Paganesimo - Un canto di Alcuino
de dalla Palestina nel Medio Oriente e in Europa, incontrando le tradizioni locali e
Arte dell'Islam - Analisi: Pater noster
con esse fondendosi, perdendo così i caratteri originari e dando origine, in Occiden-
te nel periodo del Sacro Romano Impero, a un canto franco-romano, formato da Miniatura da .
Érüblemata aristotelis PO
elementi francesi e romani che soppianta in gran parte il canto arcaico, il XIVsecol0, . . .
quale rimane in vigore nel Medio Oriente. Bibzfmm ,;,,U›U,,,-,,,,,-sm; 4,; Gmi) Le caratteristiche del Canto gregoriano Irll l Ilflflll išlllllllI
MODULO 3 IL CANTO CRISTIANO UNITÀ 1 I Pim/I1 sEcoLi

r,_., ti I,-/¬
~,.-ui:-J(-_» si
lprimi
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secoli
-,L _
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l tw»-¬
Centro Europa che, a. varie ondate, invadono
le regioni occidentali in cerca di nuovi Inse-
díament-i)_ L'ultimo tentativo di ricostruire
ranno alla conquista della Sicilia, nel X sec.
e nel secolo successivo dell'Inghilterra.
Origini dello Stato della Chiesa: si fa ri-
.W-. «¬- ¬ Hmpero romano viene operato, nel VI sec., salire al 728, quando il re longobardo Liut-

da Giustiniano, imperatore di Costantinopo- prando dona al papa Gregorio Il il castello
3.1 Cenni storici: 1'alto Medioevo e il (che si espande anche nel Nord, a Venezia in 11€ autore di una riforma dei codici giuridici di Sutri (e in seguito altri luoghi). Nel 774,
Cristianesimo per esempio): è probabile che anche il canto i molto importante. La breve riunificazione Carlo Magno elargisce alla Chiesa l'Esarcato
che si svolgeva in queste zone fosse d°im. ¦ di Ravenna e altre zone dell'Italia centrale;
non sopravvive alla sua morte, che avviene
Epoca tardoantica, musica occidentale pronta orientale, seppur contaminata con 2 con queste acquisizioni, lo Stato pontificio
nel 565. I Longobardi entrano in Italia nel
e orientale: con l'inizio del IV sec. si apre influenze locali. assume quella configurazione territoriale
568 e fondano un regno con capitale Pavia,
la fase storica durante la quale si verificano Medioevo, dalla monodia alla polif0_ t che dura fino alla conquista dei Franchi, av- che conserverà fino alla fine del 1800 (quan-
profondi cambiamenti, come Pinsediamento nia: il termine Medioevo significa “età di venuta nel 774. L”unica musica che accom- do verrà inglobato nell'Unità d'Italia).
` I
dei popoli germanici, la crisi del commercio, mezzo”, compresa fra l'eta greco-romana § pagna le spedizioni delle popolazioni bar- Rinnovamento religioso e culturale av-
il regresso della vita cittadina e la lenta ma e quella umanistico-rinascimentale (-) 6.1 !' bariche è quella legata agli squilli dei fiati e viene dall°età carolingia in avanti, quando
progressiva scomparsa dello Stato unitario e Link Arte Modulo 8). Si usa distinguere 'incedere dei tamburi. si dà nuovo impulso agli studi e alla forma-
romano. Nel 395 l°Impero romano si divide storicamente tre fasi, la prima relativa alle Èflarlo Magno e il tentativo di unificazio- zione di nuove comunità religiose, la prin-
in Occidente e Oriente: il primo si disinte- invasioni barbariche, la seconda al Feuda- l ne del canto: Carlo si fa incoronare da papa cipale delle quali è l'ordine cluniacense,
gra rapidamente, mentre il secondo riesce a lesimo e le terza alla rinascita delle città. Il 5 Leone III, nella notte di Natale dell'800 (-) fondato presso l”abbazia di Cluny (la prima
sopravvivere, grazie alla sua posizione de- canto passa da essere intonato su un'unica I 4_1), Re di un nuovo Impero detto “Sacro chiesa risale al 910, dove il monaco Oddo-
centrata, al confine sud-est dell'Europa, e ha melodia (il prefisso greco deriva da mónos ì Romano”. Seguendo gli accordi presi col pa- ne lavora al perfezionamento della scrittura
come capitale Costantinopoli (la città fon- che significa unico) al canto a più melodie _ pa, Carlo Magno incrementa il canto cristia- -) 4.3): ordine sganciato dall'ingerenza del
data da Costantino, che si era arricchita di sovrapposte (polifonico da polgs = molto). no d'impronta romana nel suo Impero, ma potere politico e dipendente direttamente
interventi urbanistici e monumentali). I Barbari e la musica militare: nel V sec già nel 753, il papa Stefano II, che si era ri- dal papa, fornisce le direttive per la fon-
Bisanzio custode del canto arcaico (mo- l'Impero romano si fraziona in numerosi volto al padre di Carlo Magno, Pipino il Bre- dazione delle principali chiese sulle vie di
nodico e con funzione di preghiera): Bi- regni barbarici (“barbaro” è il termine con : ve, si era accorto delle differenze dei canti, pellegrinaggio verso Roma e verso Santiago
sanzio è il nome dell'antica città greca su cui i Romani designano le popolazioni del : auspicando una loro uniformità. Pochi anni de Compostela (il cammino è l'immagine
cui sorgerà Costantinopoli (oggi Istanbul) dopo, Carlo Magno, nelle terre del suo Impe- del viaggio dell”anima). L'ordine cluniacen-
e con questo nome torna ad identificarsi la ro, impone il canto di Roma, che si mischia se verrà inglobato nell'ordine benedettino.
capitale dell'Impero d'Oriente nell'età me- Cronologia sintetica _ _ _ con quello gallicano e va a sostituire, in par- Successivamente saranno istituiti gli or-
dioevale. Qui il Cristianesimo arriva presto, dei periodi storico-artistici : te, le tradizioni locali, diventando una sorta dini dei Certosini (1084) e dei Cistercensi
seguendo le coste del Mediterraneo, e qui il di instrnmetiim regni della Chiesa romana, (1098): l'architettura romanica e poi gotica,
canto si conserverà meglio, proprio grazie al O Alto Medioevo, va dal 476 (anno del- É ovvero un mezzo per far valere l'autorità del l'arte del mosaico e quindi della pittura, la
fatto che la città non verrà conquistata dai la deposizione di Romolo Augustolo) ; papa che, da Leone I (440-461) in poi, si af- scultura e il canto acquistano nuovo vigore.
barbari e resterà indipendente, per cui gli all'800 (istituzione del Sacro Roma- ferma come unica (Editto di Calcedonia del Arte e Liturgia: la parola Liturgia deriva
studiosi di Paleografia (-) 1.2 e paragrafo 3) no Impero). All'interno di questa 451), provocando la ribellione della Chiesa dal greco leitoargia, a sua volta derivata
possono ricostruire il canto arcaico con mi- epoca si attesta l'opera di Gregorio 5 d”Oriente che si staccherà da Roma con uno dall”ebraico, che significa “servizio del
nori difficoltà rispetto a quello occidentale. Magno, dal quale deriva la definizio- I scisma (avvenuto nel 1054). tempio”, quindi, per estensione, indica la
ll 537 è una data importante per la cultura ne di “Canto gregoriano": monodico Schola palatina: Aquisgrana è la città pre- cerimonia pubblica destinata al culto. È,
religiosa di Bisanzio: viene infatti ultimata e basato sulla parola. ; diletta da Carlo Magno ed anche il centro già in sé, una forma artistica del mistero
la ricostruzione della chiesa di Santa Sofia, O Medio Medioevo, va dall°800 al 1000 più importante della cultura carolingia; qui divino. Papa Paolo VI, in una comunica-
con sfarzosa decorazione, che ne fa uno dei (data simbolica, dalla quale si ha una Viene fondata la Schola palatina, nella quale zione Alla Pontificia commissione di arte
capolavori dell'arte bizantina. Sarà la capi- ripresa della città e dei commerci). i lavorano eruditi chiamati da tutta Europa, sacra (1969), ribadirà tali concetti: “la
tale dell'Impero romano d'Oriente fino al Come il monaco di York, Alcuino (fonda- Liturgia nell”impiego dei suoi molti segni
Nel canto si hanno alcune innova- 1
1453, quando verrà conquistata dai turchi mentale per il riordino della musica -) para- sensibili dimostra la sua vocazione arti-
zioni, come le Sequenze e i Tropi,
Ottomani di Maometto H. Efafo 5), al quale viene affidata la direzione stica”. I gesti del sacerdote sono solenni
l”inserimento dell'organo e le prime
Ravenna e canto orientale in Italia: è la della scuola dal 781. e trepidanti, hanno il compito di sottoli-
forme eterofoniche/parapolifoniche.
principale città bizantina che rimane nel- La Gultura normanna in Sicilia: dopo la neare l”unità e la grandezza del mistero
O Basso Medioevo, dal 1000 all'Età del-
l'Impero romano di Occidente, dopo le in- 1110rte di Carlo Magno l'Impero viene suddi- del Signore ch'è in noi. L°arte e la musica
l”Umanesimo; già alla fine del 1200 viso in vari regni (Feudalesimo -) 4.1), nel
vasioni barbariche. Insieme a Ravenna altre contribuiscono a creare il clima idoneo al-
si hanno segnali di un trapasso verso
5 città obbediscono a Bisanzio: Rimini, Pe- 911 i Carolingi sono costretti a concedere ai la preghiera, svolgendo un ruolo di media-
un”epoca nuova. Sviluppo delle for- Vichinghi (Germani della Scandinavia, ulti-
saro, Fano, Senigallia e Ancona (il cosiddet- zione fra il mondo sensibile e quello dello
me polifoniche e prime testimonian-
to Esarcato). Ravenna è città che conserva míbarbari a scendere verso sud) la Norman- spirito, una funzione simile alla scala di
ze di musica profana.
alcuni splendori artistici dell”arte bizantina dia; da qui i Vichinglii-Normanni si muove- Giacobbe, che discende e sale, portando il
MODULO 3 IL CANTO CRISTIANO F UNITA 1 I PRIMI sEcOLI
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divino all'uomo e innalzando il mondo Q

sensibile dell'uomo al divino. Artisti e Cristianesimo (la figura terrena di Gesù che si collega al valore
del Cristo, di Colui ch'è stato unto dal Signore).
musicisti hanno dunque il compito di ri- La Croce: a livello antropologico è uno dei segni
versare il mondo sensibile della bellezza I Sifijbolici più antichi, presente almeno fin da 1500 La conciliazione fra il simbolismo semitico e la
divina nelle forme delle icone, dei dipin- anni a.C. È un archetipo universale di incrocio fra sensibilità neoplatonica si nota soprattutto nei
I
ti, dei canti. immanenza e trascendenza. ll Cristianesimo pri- sacramenti dell”iniziazione.
Chiesa Ortodossa: il prefisso orthós si- mitivo non aveva la concezione della Croce come Primi intellettuali cristiani: nei primi secoli
gnifica “corretto, vero”, quindi orthodoxia yàbbiamo noi, per i primi cristiani la rappresenta- di sviluppo del Cristianesimo si collocano alcune
indica l'esatta opinione (dóxa). La Chie- zione simbolica del Salvatore era il pesce, solo nel importanti personalità come sant'Ambrogio, che
sa ortodossa è quella che si forma dallo V Sec. ha inizio l'adorazione della Croce. La pri- adotta gli Inni della chiesa orientale; san Girola-
scisma, dovuto più a ragioni politiche ma importante raffigurazione della crocifissione mo, autore della Vulgata, la traduzione in latino
che teologiche. Un motivo di discordia è di Gesù è in un bassorilievo della porta di santa delle Sacre Scritture; sant'Agostino, che sintetiz-
la diversa idea del valore delle immagini Sabina a Roma, databile intorno al 430. Il numero za il pensiero cristiano ne Le confessioni (-) Ap-
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in chiesa, quella orientale fu per qualche 4, derivato dai 4 bracci della croce, viene usato a profondimenti) _
tempo contraria alle rappresentazioni sa- volte per le costruzione delle melodie, seguendo i Canti in luoghi consacrati: le comunità cristia-
cre (“iconoclastia” indica la distruzione principi della numerologia musicale (-) 1.4). ne, controllate da un sorvegliante, o episcopo “ve-
delle immagini decretata dall'imperatore Un solo Dio cantato da una semplice mono- scovo”, si riuniscono a pregare sotto la direzione
Leone III nel 726 e nel 730) perché nes- dia: in questi primi secoli si sviluppa, partendo degli anziani, i presbiteri. Si entra nella comunità -:, ty
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suna figura sensibile può rappresentare la dalla Palestina, la nuova religione monoteistica attraverso il rito purifìcatorio del battesimo. È in WW*
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divinità. Il Concilio iconoclasta di Hieria che ricerca la salvezza dal peccato (un concetto queste comunità che si diffonde il canto. Le ba- I-:-55-11:;
(754) respinge in modo violento ogni ar- tipico del Cristianesimo). Dalla religione di Abra- siliche sono trasformate in chiese, le abbazie (-) f-if--1 È
te perché “materia senza gloria” e perché mo tre sono gli sviluppi principali, l'Ebraismo, il 2.7) prendono il posto dei palazzi e sorgono le
il pittore esercita “un°arte spregevole”. Cristianesimo e l”Islam (-) Link Arte), da ognuno cappelle, piccoli luoghi di culto, a volte inseriti
1
Però, a differenza degli ebrei e dei mao- si articolano varie tendenze (Cristianesimo paoli- in un edificio maggiore come la chiesa (in questo _ - 1a

mettani che manterranno divieti radicali iio, neo-platonico, gnostico, luterano ecc.). periodo la cappella è destinata al battesimo e al ël-É.-LÉ I

di rappresentare il sacro e perfino la fi- Persecuzioni e i canti s'intonano di nascosto: culto della Madonna). 1.: ;
gura umana, la disputa si concluderà con la presenza del Cristianesimo a Roma è segnala- Legata alla preghiera si era già diffusa in Oriente la
l”accettazione delle immagini dipinte (le ta dalle persecuzioni di Claudio e, soprattutto, di pratica di abbandonare la vita attiva per dedicarsi š':;'šf 1
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icone), seguendo il concetto che lo stesso ` Nerone (che incolpa i cristiani dell'incendio scop- alla meditazione in conventi o eremi solitari.
Cristo si era fatto uomo. La Vergine con il Bambino (Icona russa del XV secolo)
piato nel 64). Nei primi tre secoli d.C., i cristiani Monachesimoz è interessante notare come la
sono costretti a pregare in luoghi nascosti, come parola derivi dalla stessa radice da cui deriva an-
Mosaico e icona le catacombe allestite in modo da accogliere il rito che la parola monoteismo e la pratica musicale Zr-f_-f:“:- '3
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Immagini simboliche: grazie alla sua indipendenza e al suo isolamento Bisanzio riesce a conserva- 'ì sacro, mentre in maniera pubblica si svolgono le della monodia, mónos, che significa unico o solo, 5 ""
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re di più e meglio le antiche tradizioni e il canto liturgico dei primi secoli. Una tecnica artistica che celebrazioni pagane, spesso accompagnate da spet- quindi un unico Dio, cantato da un'unica melo- 2.-V:

utilizza piccolissimi pezzi di vetro o pietra o marmo per costruire ligure decorative è il mosaico che, tacoli nei teatri o nei circhi, in modo che la folla dia, intonata da un unico coro di fedeli che costi- ízš

riprendendo la tradizione orientale, elabora Piconografia cristiana (celebri quelli nelle basiliche di san possa alternare al rito religioso il divertimento. tuiscono un'unica comunità. Non sappiamo con are.-11:5:--'l
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Apollinare e di san Vitale a Ravenna, nel VI sec. capitale del governo bizantino in Italia). La rappresen- Editto di Costantino (“editto” = disposizione) certezza dove e quando il monachesimo cristiano
tazione è frontale e la figura rispetta un codice di gesti simbolici; il movimento è bloccato, in un istante del 313 è quello che concede libertà di culto ai sia apparso, si può supporre che il primo espo-
che lo rende eterno. Il volume si assottiglia e lo spazio diventa oro. A differenza dell'arte occidentale cristiani, mentre l”Editto di Tessalonica (380), nente sia l'egizianO sant”Antonio abate (III sec.).
šììåíå che predilige la raffigurazione di Gesù, della Madonna e dei santi, quella bizantina raffigura il Cristo, - decreta il Cristianesimo come religione dell'Im- A questa forma di ascetismo si rivolse anche san šl-1-fia-_;
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non tanto l'uomo quanto lo Spirito. Così anche il canto, che nella chiesa bizantina è più ascetico. I pero romano. Girolamo, mentre al monachesimo cenobitico
Icona: la parola greca eikon significa semplicemente immagine, ma quella latina medioevale icona (m) Ebraismo e neoplatonismo: è nelle preghiere (che tiene conto anche delle esigenze della vita
ha il significato di immagine sacra. E particolarmente usata nella Chiesa Ortodossa, una pittura o un della Sinagoga che affonda le radici la musica cri- associativa) si rivolse Pacomio (IV sec.), sotto il
mosaico dove il punto focale è rappresentato dagli occhi del santo raffigurato, mentre il suo corpo è stiana, soprattutto nella recitazione intonata (la suo insegnamento i monaci si riunivano come
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allungato e sinaterializzato, schiacciato su fondo d”oro che lo impreziosisce e lo innalza al di sopra í6'amim ebraica). ll Cristianesimo si afferma gra- sotto l'autorità di un padre e maestro, detto aha-
della realtà. Le icone non sono solo da ammirare, devono spingere a una contemplazione mistica. zie all'esperienza vissuta della carità, che esprime te, da cui accettavano la regola (della preghiera e
Durante il Concilio di Costantinopoli II (691) le icone vengono apprezzate con queste parole: “se i solidarietà a tutti, annunciando un messaggio di della vita in comune). In Occidente il monache-
Padri ci hanno trasmesso il Vangelo, ci hanno trasmesso anche le icone, perché la rappresentazione è speranza. Dal punto di vista teologico, il Cristia- simo viene introdotto da san Benedetto da Nor- f-
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inseparabile dal racconto evangelico; viceversa, il racconto evangelico è inseparabile dalla rappresen- nesimo afferma la Trinità di Dio, Padre, Figlio e cia e assume sempre maggiore importanza, fino šâfesšii
tazione. L”uno e l°altro sono buoni e degni di venerazione, perché si spiegano a vicenda e a vicenda si Spirito santo, valorizzando il concetto di Idea di ad arrivare alla fondazione, nel 1098, dell'O`rdi-
dimostrano” La fissità dell'icona, così come la sua ieraticità (solenne staticità simbolica) è rapporta- Platone e quello di Logos come principio dell”uni- ne dei Cistercensi (che praticheranno un canto
_ r La bile all'invariabilità e nobiltà del canto cristiano dei primi secoli. Verso, fondendoli con nuovi precetti umanitari omofono e privo di ornamentazioni) e più avanti,
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MODULO 3 IL CANTO CRISTIANO UNITÀ 1 I PRIMI SECOLI

nel XIII sec., alla fondazione di due tra gli Ordini no alla conservazione e alla diffusione del canto li- Canto Etìopico è caratterizzato da un canto spie- Italia: oltre al canto della Chiesa di Roma, che si
più importanti, quello dei Domenicani e quello turgico: benedettini sono i monasteri di san Gallo gato che accompagna delle danze sostenute da afferma progressivamente su larga parte del terri-
dei Francescani (9 ai 6.5). Il canto nei monasteri e di Cluny, nei quali si sviluppa un”articolata nota- ì támburi, mantiene un carattere magico pagano, torio dell'ex Impero romano, esistono importanti
assume tratti mistici, più contemplativi e assolu- diocesi che elaborano Liturgie autonome, come
zione alfabetica e neumatica; benedettino è pure pur inserito all°interno della simbologia cristiana.
.›,š{-§í~š'f| ti', di quelli delle preghiere dei fedeli nelle chiese. quelle del patriarcato di Aquileia, del monastero
il monastero di san Marziale di Limoges, dove si La stessa pluralità di stili si riscontra anche in
Monasteri benedettini: è il primo Ordine mona-
riscontrano le prime forme polifoniche. Infine, be- Occidente. di Montecassino e di quello di Nonantola, la cui
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stico occidentale fondato nel 529; la Regola di san Abbazia benedettina, fondata da sant'Anselmo
nedettino è il monastero di Solesmes, dove si avrà, Canto Gallicano è proprio delle regioni francesi,
Benedetto contiene una serie di norme spirituali gi caratterizza per esuberanza melodica, per larghi nel 751, diviene un ricco centro culturale sotto
per orientare la vita dei monaci, basata su ora et la- fra la fine del 1800 e l'inizio del 1900 la rinascita
i Longobardi e i Franchi. Altro importante luo-
intervalli e per una certa eterogeneità stilistica.
bora (prega e lavora). Nel Medioevo contribuisco- degli studi sul canto liturgico medioevale. 1 Mozarabico è il canto della penisola Iberica (a go di cultura è Benevento: in quest'ultimo con-
I sua volta suddiviso in varie parti), detto “arabiz- vento si afferma la tendenza alla centonizzazione,
Prime manifestazioni artistiche dei cristia- mata paleocristiana. Per Parchitettura è da L zato” perché sarà fortemente influenzato dai canti consistente nel riprendere materiali precedenti,
ni sono legate all'arte povera dei loculi delle considerare la costruzione delle basiliche su arabici, diffusi dopo l'entrata in Spagna degli arabi variamente elaborati, per creare una nuova com-
catacombe, così anche il canto è semplice ed modelli romani che poi divengono battisteri (VIII sec.): questi canti utilizzano anche la danza posizione. Di tutti questi canti, legati a Liturgie
esprime con genuinità la forza della nuova fe- (come a Firenze), mentre nella scultura com- I per la Liturgia, ed ha un carattere appassionato e particolari, sopravvivono quelli della Liturgia am-
de. Nessun documento musicale ci è pervenu- paiono i primi sarcofagi con scene della vita drammatico, reso con rigogliosa melismaticità. brosiana, legata alla chiesa milanese.
to del canto delle origini. Per l'Età apostolica di Gesù. Ma il momento più alto è raggiunto
si fa riferimento ad alcuni passi delle Epistole dal mosaico. La stessa stilizzazione, laconica e role, e il ripiegare della voce verso il grave
di san Paolo. L°arte dei primi secoli è chia- solemie, del mosaico si riscontra nel canto.
3.2 Salmi, Inni e Liturgia delle Ore
alla fine della frase. Il canto non si basa su
Periodo vetero-romano è quello anteceden- un sistema musicale formalizzato, ma su le
Ramificazioni del canto cristiano
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le diverse province possono utilizzare lingue loca- te alla messa a punto formale della Liturgia. consuetudini empiriche che usano delle for-
Parallelamente alla diffusione della nuova fede, li, oltre al greco) e la preferenza accordata all'In- Di sistemazioni del repertorio dei testi ver- mule costanti e che fanno girare la melodia
il canto cristiano si afferma in tutte le zone del no. A Bisanzio si mette a punto la teoria dei Modi bali religiosi si ha notizia intorno al V sec., attorno a un suono terminale, detto finalis
vecchio impero romano, differenziandosi però ecclesiastici (Oktoéchos) ripresa poi da Alcuino epoca nella quale ogni pontefice redige una (la struttura modale verrà messa a punto
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da un luogo all'altro. Nell'Impero d”Orieiite si (9 paragrafo 5). Tipico è una sorta di bordone, propria edizione della Liturgia. Infatti ci so- successivamente) .
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ramifica in un pluralismo di forme rituali, fra detto ison, su cui si dispiega il canto. Il suono fis- no pervenuti manoscritti che raccontano del- Cantillazionez si tratta di uno stile musicale
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cui quelle provenienti dalla Siria, dall”Armenia, le opere di ordinamento di Leone I, Gelasio I melodicamente formato da pochi suoni con-
so dell”ison indica anche l'altezza di riferimento
e Gregorio Magno (note come Liturgie Leo- tigui e ritmicamente dipendenti dalla parola
dall'Egitto e da Bisanzio. I canti delle regioni del (funziona come una sorta di chiave moderna). Il
nina, Gelasiana e Gregoriana). Tale assesta- (9 Analisi), stile che i cristiani ereditano
Medio Oriente e quelli africani verranno, via via, Canto bizantino si diffonde pure presso i popoli
:I mento è relativo ovviamente ai soli testi delle dal canto sinagogale. La parola, provenendo
i E zi inglobati nella Liturgia romana, dalla istituzione slavi, sviluppando caratteri peculiari soprattutto
parole, in quanto le melodie del cantore sono dalle Scritture, è considerata sacra, e quin-
del Sacro Romano Impero (800) in avanti. Nel- in Russia.. Dopo la caduta di Bisanzio, nel 1453
'-'xv affidate alla ricostruzione mnemonica (non è di verso di essa vi è un rispetto assoluto. Il
i-
,oi›-'_¬ la lettura dello schema seguente, dove vengono ad opera dei turchi Ottomani, si contaminerà con documentato l°uso della scrittura neumatica
5?-X íšklì ritmo del canto è subordinato a quello del
šlaf-_ -.s indicate le principali zone geografico-culturali di elementi arabi (il Canto Cleftico è il canto della prima del IX sec. 9 4.3). testo ed è perciò un ritmo libero: è proba-
diffusione del Canto, va tenuto presente che tali Resistenza contro gli Ottomani). Il canto come preghiera: Dante definisce bilmente riferendosi a questa libertà ritmica
zone non sono omogenee, ma che, all'interno di Canto Siriaco svolge un ruolo decisivo nell'evo- così la preghiera: “manifestazione fonda- che nasce una delle più antiche definizioni
ognuna, esistono delle diversità. Parlare di Canto luzione e nella diffusione del canto, soprattutto mentale della vita religiosa consistente nel del canto cristiano, Cantico planus (Canto
romano o bizantino o gallicano ecc., è una sem- grazie alla città di Antiochia che influenza l'in- rivolgersi a Dio con la parola e con la mente, piano), cioè un canto dall°andamento calmo
plificazione didattica, in quanto non si tratta di nodia di tutta la regione medio-orientale. per chiedere, ringraziare o glorificare”. Pos- e lineare, con il testo comprensibile e ben in
blocchi compatti, ma assai diversificati. Canto Copto è quello dei cristiani dell°Alto Egit- siamo aggiungere che la parola è spesso in- evidenza. Viene detto anche Cantas firmus
Oriente: Pantagonismo religioso e politico fra to, dove si riscontrano monasteri e chiese rupestri, tonata, semplicemente e umilmente, cantata (fermo perché basato su un suono d'intona-
le grandi città, come Bisanzio, Antiochia e Ales- con piccole pitture su tavola in legno. Nelle prime perché il canto non solo crea un clima ido- zione fisso) e si contrappone al Cantasƒrac-
sandria, conduce alla formazione di chiese regio- liturgie la città di Alessandria svolge un ruolo im- neo alla meditazione, ma anche perché è la tits, quello misurato e figurato che si svilup-
nali, corrispondenti a determinati gruppi etnici portante. Con l'invasione araba del 604, progressi- manifestazione sensibile che collega l'uomo perà con la polifonia (9 5.2).
e con proprie tradizioni liturgiche. vamente la lingua copta diviene una lingua morta a Dio. Il Cristianesimo intende il canto co- Lettura intonata si caratterizza per una
Canto Bizantino: l'autentico repertorio può es- (sopravvive in Europa) e così il canto cessa di esi- 111€ potenziamento della parola e invito al- serie di respiri, di piccole pause, prima delle
2, t' sere ricostruito, meglio che in altre zone, grazie al stere, però viene conservato assai bene, tanto che la partecipazione. Il primo diffondersi del quali la voce ha una breve cadenza; queste
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fatto che Bisanzio non viene devastata dalle inva- oggi possiamo individuarne le sue caratteristiche Cristianesimo è legato alla predicazione e formule di immediata comprensione ven-
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sioni barbariche. L°antico canto viene ripristinato con precisione: la Messa è sempre recitata e mai alla lettura comune dei testi sacri. Queste gono chiamate Claasolae, cioè conclusioni,
sulla base di manoscritti del XII e XIII sec. Le sue cantata e il canto si esprime nelle Litanie, nei Salmi Preghiere collettive sono basate su un to- ma non sempre le cadenze si trovano alla
caratteristiche sono la varietà linguistica (per cui responsoriali e rigorosamente monodici. no di voce sostenuto, di andamento lento e fine della frase in quanto possono occupare
Solenne, con la sottoliiieatura di alcune pa- varie posizioni, secondo una distribuzione

il
MODULO 3 IL CANTO CRISTIANO T' UNITÀ 2 VERSO n. 1000
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simmetrica, cosi si trasformano in vere e Analisi), Liturgia della Parola (canti con glorificazione e di lode nei confronti di Dio, Schola Cantorum: le sue origini risalgono al
proprie cellule melodiche, dalle quali trag- letture), Liturgia eucaristica (consacrazio- Oppure su parole di supplica e di perdono. IV sec. All°epoca di papa Damaso, morto nel
gono origine i primi canti (9 Analisi). ne del pane e del vino, canti di ringraziamen. La musica, che sul testo si basa, segue fedel- 384, c”era già un gruppo di diaconi dediti al
Ambito musicale: l°officiante, che dà inizio to e di invocazione). È una struttura del rito mente l'espressività dei vari sentimenti. canto, essi lavoravano collettivamente come
al canto, non si preoccupa dell°altezza con sacro che rimarrà nella futura Messa. avveniva nelle scuole d'arte. In queste scuole
cui inizia; egli ha a disposizione delle formu- Inni: se il Salmo è proprio della Liturgia occi. si mette progressivamente a punto la scrittu-
le melodiche imparate a memoria, che ruota- dentale, l'Inno lo è di quella orientale, portato ra neumatica (9 4.1). Con Gregorio, o forse
3.3 Gregorio e il “Canto gregoriano”
no in uno spazio sonoro (o estensione), detto in Occidente da sant'llario vescovo di Poitiers successivamente con Vitaliano, la Schola vie-
Amlzitus; questo gravita intorno a due note, e adottato soprattutto da sant'Ambrogio ve- Durante il Medioevo è in uso scrivere delle ne affidata a 7 suddiaconi, il più importan-
la Finalis, cosiddetta perché è il suono ter- scovo di Milano. Si tratta di un canto strofico, vite celebrative di grandi personaggi, ai qua- te dei quali è chiamato Primicerius, sorta di
minale della melodia, e la Repercussio, suono che privilegia l°intervallo di quarta invece dj li si attribuiscono meriti al di là della realtà. direttore. Molte sono le Scholae che hanno
di recita in posizione intermedia, fulcro del quello di quinta, che adegua una melodia fissa Lo storico Giovanni Diacono (vissuto fra il sede in importanti monasteri, come a Metz,
movimento di tutto il brano. alle diverse strofe del testo, su una base ritmi- 720 e l”800) scrive la Vita beata del Papa Gre- Tours, Montecassino, San Gallo, Canterbury.
Salmi: i Cristiani riprendono gli stili del ca, la quale osserva ancora i metri della lirica gorio, libro che ha influenzato la storiografia Successivamente, la musica liturgica dai mo-
canto ebraico riutilizzando il canto respon- classica, adattandoli tuttavia alla nuova natu- successiva e dal quale risultano fatti che Gre- nasteri si espanderà nelle cattedrali.
soriale e antifonico per intonare la Salmodia ra accentuativa delle lingue romanze in for- gorio non compì. Per lungo tempo infatti la Trasfigurazione dei canti con la scrittu-
(9 1.4). Se il canto è realizzato interamente mazione (dimetri Giambici e tetrametro Tro- tradizione storiografica ha attribuito a Grego- ra: ciò che oggi chiamiamo “Canto gregoria-
dal sacerdote viene definito Salmo diretta- caico, il versus quadratus o ottonario); questa rio Magno l'invenzione del canto clie da lui, no” non è quello dell”epoca di Gregorio, ma
neo-solistico. Un canto privo di testo, basato sua schematicità lo rende più cantabile, per appunto per questo, prende il nome. rispecchia una tradizione che si consolida nei
su un lungo melisma è lo jubilus, canto di cui l”Inno ambrosiano gode di grande popo- Gregorio è papa dal 590 al 604, il suo in- secoli successivi e che, attorno al 1000, vie-
giubilo; scrive sant”Agostino: “il giubilo è larità, soprattutto il Deus creator omnium, ri- tervento è soprattutto basato sulla revisione ne messa per iscritto, subendo un processo
quella melodia con la quale il cuore effonde cordato con ammirazione da sant”Agostino. e riorganizzazione dei testi delle preghiere di trasformazione (questa tematica è simile a
quanto non gli riesce di esprimere a parole” Molti altri musicisti compongono Inni, fra cui che il sacerdote intona per i diversi Offici li- quella della ione e se ne occupa la Pa-
(fioriture tipiche dell'Alleluja). Venanzio Fortunato (VII sec.), vescovo di Poi- turgici (raccolti nel libro detto Antifonario) leografia musicale). È un repertorio in conti-
Gli strumenti vengono proibiti e così tiers, autore di due famosi Inni: Vexilla regis e dei testi liturgici per i 7 sacramenti (bat- nua evoluzione, infatti il cantore medioevale
le danze considerate lascive. Con questo prodeunt e Pange lingua gloriosi. tesimo, eucaristia, cresima, ordine, matri- lo interpreta secondo le coordinate culturali
provvedimento la Chiesa tenta di eliminare Lode e supplica: gli Inni, un po' come monio, confessione, unzione degli infermi: del proprio tempo e le dinamiche del gusto
i musicanti vagabondi e i loro canti d°amore, tutte le preghiere, si basano, su un testo di testi raccolti nel Sacramentario). Più tardi si personale e collettivo. Con la fine del Medioe-
cercando di dare maggiore dignità al proprio avrà anche il Graduale, libro clie raccoglie i vo assistiamo a molte revisioni realizzate da
repertorio. San Gregorio, miniatura dal Sacrainentario testi per la Messa. Al tempo di Gregorio le compositori importanti, come Palestrina, Ma-
Liturgie: la domenica viene riconosciu- di Carlo il Calvo, X sea melodie non potevano essere scritte, ma solo renzio, Andrea Gabrieli, Vecchi (-) Modulo
ta giorno festivo, s'inizia a scrivere i testi trasmesse oralmente. 8), rimaneggiamenti che tendono a eliminare
per le preghiere, accanto al primo ciclo li- Gregorio è il vero creatore del potere tempo- imelismi e a inserire il Canto gregoriano nel-
turgico rappresentato dalla Pasqua e dalla rale della Chiesa, già ambasciatore alla corte la visione della musica della Chiesa della Con-
Pentecoste si formano quelli del Natale e di Bisanzio (dove aveva avuto la possibilità troriforma (9 10.4). Si armonizza il canto e
dell°Epifania. Si distribuiscono le preghiere di ascoltare i fastosi Inni bizantini), inter- si sovrappongono varie suggestioni sonore,
nell”ambito del giorno e della notte, secoii- viene politicamente con grandi capacità or- allontanandosi sempre più dall°impostazione
do lo schema della Liturgia delle Ore, det- ganizzative. Incrementa le scuole di canto, originaria la quale si cerca di riproporre solo
ta anche Officio (o Ufficio): si distinguono sorte per l'isti¬uzione dei cantori, che posso- in tempi recenti. È compito della Paleografia
due tipi di Officio, quello secolare e quello no impiegare anche 10 anni prima di impa- cercare di riportare i canti nell'aspetto origi-
monastico, più ricco melodicamente. È sta- rare tutto il repertorio. nario (9 4.1 e 4.3).
to infatti il monachesimo a stabilirne la for-
ma definitiva, basata su formule e preghiere
cantate in determinate ore del giorno e della
notte: i Notturni, il Mattutino, Ora Terza, H Verso il 1000:
Sesta (mezzogiorno), Nona, Vesperi, Com-
pieta. Il canto è salmodico, sia responsoriale .Messa e ,altricanti religiosi
che antifonale. Dal punto di vista musicale,
la Liturgia si suddivide in quattro parti:
Oƒƒicium Capitali (formato dalla lettura 3.4 La Messa e altri canti (aperta anche agli aspiranti cristiani), e la
delle regole monastiche, orazioni, versetti e l Messa sacrificale (nella quale si celebra il
benedizione), Oƒfƒìcium Cori (con un canto Anticamente era suddivisa in due riti di- rito eucaristico). La prima è costituita da let-
di ingresso, Salmi, Inni, Kgrie, Pater noster 9 I i
stinti, la cosiddetta Messa dei catecumeni ture cantillate tratte dal Vecchio e dal Nuovo
MODULO 3 IL CANTO ciusTiANo UNITÀ 3 TEORIA E PALEOGRAFLA

Testamento, dall'Omelia e da altre preghie- ritmo del canto che è tutt”uno con il ritmo Communio, si canta durante la distribu- - Pietà Signore (Parce Domine), è Finizio di
re e canti dei Salmi (Liturgia della Parola), naturale della frase. zione dell°Eucarestia; è caratterizzato un versetto che continua “perdona il tuo
mentre la seconda, basata sulla Liturgia Intorno al 1000, i canti della Messa verran. popolo. Che tu non voglia, in eterno, adi-
da ripetizioni, in quanto può essere piu
Eucaristica, è costituita dalle offerte votive, no organizzati in due sezioni, la prima che rartì contro di noi”, è un canto processio-
O meno lungo a secondo di quanti fedeli
dalle Lodi e dalla consacrazione, culminante comprende i testi delle parti fisse, è l°Ordi. nale;
partecipano al rito. _
nella Comunione. I vari canti si formano au- narium. ~ Stabat Mater, canto che appartiene alla
Dopo 1'XI sec., le Messe abbandoneranno il
tonomamente, anche quelli che costituiran- Ordinario: Messa dell”Addolorata (15 settembre) e
to monodico per intraprendere l°elabora-
no le sezioni della futura Messa (cosi com°è - Kgrie, canto d°invocazione: come tutti gli Clm 6 Ofifonica. La prima Messa interamen- accompagna il rito della Via Crucis, ini-
ancora oggi) e sono tutti in canto piano. In altri canti è prima semplice e intonato dal. zia con queste commoventi parole: “sta-
íåolìlilfonica è la Messa di Tournai del 1320,
queste Messe le melodie sono intonate dal- l'assemblea dei fedeli, poi diventerà più va la Madre, addolorata, piangente, pres-
l°assemblea dei fedeli, che segue il canto del composta da diversi Autori. I canti vengono
melismatico e verrà intonato dal coro; so la croce da cui pendeva il Figlio”;
celebrante 0 canta a cori alternati. scritti a sezioni separate, cioè ogni Maestro
- Gloria: “gloria a Dio nel più alto dei cieli scrive una parte, poi assemblate assieme. La - Devotamente ti adoro (Adoro te devote),
Stili: in origine, con Cicerone, stilu[m) si- e pace in terra agli uomini di buona vo- è un Inno attribuito a san Tommaso
Messa di Nôtre Dame, del 13641, scritta da de
gnifica comporre per scritto, successivamen- lontà. . .”, canto di gioia che non si intona d°Aquino (XIII sec.) e accompagna labe-
Machault, è il primo esempio di Messa com-
te prende il significato di “modo con cui ci durante la Quaresima; nedizione eucaristica;
pgsta interamente da un solo compositore
si esprime”. Le melodie rivestono le parole - Credo, verrà introdotto solo nel XI secolo - Te Deum, faceva parte del Mattutino, ora
(-) 5,3). Un tipo di Messa particolare è quel-
secondo vari modi o stili: è quindi l'ultimo canto che completa la viene eseguito anche nella cerimonia del
la di Requiem, priva del Gloria e del Credo
- sillabico quando a una sillaba corri- struttura della Messa; esprime le verità di 31 dicembre per ringraziare Dio dell°an-
e con la Sequenza latina Dies irae (Giorno
sponde un solo suono, è l”intonazione fede e, per questo, lo si vuole sillabico, per- no trascorso;
dell'ira), la forma attuale risale al XIV sec.
più semplice; ché si possa comprendere bene le parole; - Alla vittima del sacrificio (Victimae pa-
Forme di Messe polifoniche complesse ver-
- neumatico quando a una sillaba corri- - Sanctus eßenedictus, è prima intonato dal schali laudes), è l'inizio della Sequenza
ranno scritte dai compositori franco-fiam-
spondono due o tre suoni; celebrante poi dalla Schola; della Messa di Pasqua che continua, “i
minghi (9 7.2 e 7.3) e la Messa rimarrà la
- melismatico quando a una sillaba corri- - Agnus Dei, ha melodie semplici e arcai- cristiani rendano lodi. L°agnello ha re-
base della musica per la Liturgia fino alla ri-
spondono molti suoni, fioriture. che. dento le pecore, Cristo, innocente, col
forma liturgica del Concilio Vaticano II, toc-
Il rapporto parola-musica e l”essenza del Mentre i testi sono immutabili, le melodie Padre riconcilia i peccatori” (9 A11a1íSi
cando vertici assoluti con Palestrina (9 8.3)
Canto gregoriano; la melodia interpreta con possono cambiare a seconda delle festività Modulo 4);
e durante il 1600 (9 10-3)-
slanci e riposi non solo la singola parola, che (solo per il Credo si contano quasi 700 melo- - Vieni, Spirito creatore (Veni, Creator Spi-
Altri canti importanti:
può essere più 0 meno importante, ma la fra- die diverse). ritus), è un Inno che si canta per Pente-
- Magnificat, tratto dal Vangelo di Luca,
se e il periodo: si viene cosi a formare un La seconda sezione, formata da testi che va- coste e in ogni altra occasione si ritenga
eseguito durante i Vespri;
riano a seconda del calendario dell'1éiím.n© lif- - Miserere, è il Salmo 50, penitenziale, di invocare lo Spirito Santo;
Cronologia sintetica _ _ mgico, è detta Proprium.
Proprio:
“Pietà di me, o Dio, per la tua grande cle- - Ave, Stella del mare, è un Inno dei Vespri
delle forme di canto religioso - Introitus, è il canto d”ingresso che annun-
menza. . .”;
- Prima che il giorno abbiafine (Te lucis an-
delle festività della Madonna;
- L'eterno riposo (Requiem aeternam), è
cia la festività del giorno; te terminum), è la prima strofa dell”Inno l'Introito della Messa dei defunti;
O Primi secoli, Salmo e Inno, ramifi- - Graduale, così chiamato perché eseguito - Giorno d'ira (Dies irae) è un canto fosco,
che si esegue a Compieta, l”ultima ora
cazione del canto e contaminazioni sui gradini dell”altare, è un canto medita- in contrasto col tono consolatorio del Re-
dell'Officio;
con le tradizioni locali. Istituzione tivo; - Salve Regina, è una delle preghiere più quiem aeternam, descrive il giorno terri-
della Schola cantorum. - Alleluja, è un canto di acclamazione, con popolari, inserita nella recita del Rosario, bile del Giudizio universale, è fra i canti
I Epoca gregoriana, Liturgia delle ore, il melisma detto jubilus; segna il passaggio dai Misteri alle Litanie facoltativi dell”Officio (verrà utilizzato da
Messa dei catecumeni, Messa sacrifi- - Tractus, canto funebre che esclude quin- rivolte alla Madonna; diversi musicisti, come Mozart e Mahler).
cale. di l”Alleluja, solo nel giorno di Pasqua i
O Secoli VII-X, Sequenze e Tropi (9 due canti stanno assieme, il Tractus per
5.1), inserimento dell'organo (9 ricordare la morte di Gesù e l'Alleluja la
5.3), notazione neumatica (9 4.1).
O Secoli X-XI, Messa (suddivisa in Or-
sua resurrezione;
- Ofiertorium, canto intonato durante l'of-
Teoria,-e Paleografia
dinario e Proprio, con sezioni scritte ferta, di solito melismatico; gl _; i- _

da diversi autori), prime forme poli- - Pater noster, è la preghiera che Gesù in-
foniche. Dramma liturgico (-) 5.3). segna ai suoi apostoli, “Padre nostro
O Ars nova (9 Modulo 8): 1320, prima che sei nei cieli, sia santificato il tuo no- 3.5 Teoria quindi staccata dalla pratica musicale e ba-
Messa polifonica. 1364, prima Messa me. . . ”, è trasmessa nei Vangeli di Marco sata sugli aspetti filosofici e speculativi. In-
composta interamente da uno stesso e Matteo. Già nel I sec. i fedeli lo recita- Il the0ricu.(m): nel primo Medioevo la fatti il teorico è colui che considera le cose
Autore. vano: ha una melodia arcaica pressoché teoria (9 1.2) viene intesa ancora come in dal punto di vista filosofico (e iii quest'epoca
sillabica (9 Analisi); . 1 '
Platone “considerazione e contemplazione ,
77
più propriamente teologico theòs = Dio), vie-

k lssäšfzšfeå
MODULO 3 IL CANTO CRISTIANO UNITÀ 3 TEORIA E PALEOGRAFIA

ne quindi contrapposto al practicu (m) ovve- ta alla danza ai divertimenti corporali E ! 1. ›i:»-§«_; . 5 » , ,:. Pothier (1835-1923),
ro a chi la musica la fa. percio criticata (9 Tematica Modulo 5). . V *` l ' “_ - I' "*` ' “ ' ~ di una Collana di studi
Boezio nasce a Roma nel 480 e muore Oktoéehos: il primo teorico che espone, ver. 5
' ' - ,r.q.
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. ~!r›,Q
ga,
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- rivolti a riprodurre in
_ 1-» ..-if.-.*`^*-`"`*"'=" .«*~\-f- , 1;;
a Pavia nel 526, è filosofo e letterato. In so la fine del 700, la teoria degli otto M0- «~†-13-f-fw ^ I' 12. f. .- facsimile manoscritti
campo musicale scrive i 5 libri del De in- di è Alcuino (consigliere di Carlo Magno --=~-”*¢?¢? `.~`1';`= I' 1.;/Tr, .. .F gregoriani. Nel 1904
stitutione musicae (500-507) che diver- 9 Link Letteratura). Dal fatto che questa ~~^~ ~e쬬= ia »› diviene membro della
ranno il punto di riferimento per i teorici sistemazione teorica avviene dopo molti “1.2 ~.› n ì' .L . ' commissione, voluta da
` VJ- t-«¬;....ui<s..§ in-ii: .it-\~e¬ ~:`“›
medioevali. Boezio definisce gli intervalli secoli, si deduce che tutti i canti dei primi f_1.u~tf; :is . ` " ` Papa Pio X, per la pre-
7;« ma L.. =s<fl`wz<:'=!_ . ›~
seguendo la tradizione pitagorica, adotta secoli non erano realizzati secondo una ,~... I parazione della nuova
n«=›. ›-*_;-'.
la notazione alfabetica, sostituendo le let- codificazione omogenea. Infatti la teoria _ _`L,š.f_._. __ . f , ñ _\< “_
edizione dei canti del-
tere greche con le prime 15 dell'alfabeto orientale dell'Oktoéchos viene imposta ad È V ` I ' '~ › _.. 1
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la Chiesa. A lui si deve
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latino, inoltre studia e interpreta la teoria un repertorio ad essa estraneo, col fine di 3 ,_ K
anche la fondazione
)::..f;_ , -›, ;†v~ ».= gi*-`K.;:; _ ;__,;},vv` fi L;
greca dei tetracordi e della harmonia. Infi- regolarizzare quei canti che sono conside- { ._ J s K ' ¬. ,l 5_ della Rivista gregoria-
ne distingue la musica in 3 specie: quella rati “irregolari e illegittimi”. È soprattutto na, edita dal 1911 (9
dei corpi celesti (riprendendo l'armonia l'ordine Cistercense, sulla metà del 1100, =- 1 ~ fr ~ 9 fr i\i.: *¬<¬f:š;« 1.2). Una prima rifor-
delle sfere pitagorica) detta mondana (da a revisionare i canti della tradizione, inse- f-i"“'-~"'f.z~¬ig.ƒ'«.:<;- ¬fi *Q ma del Canto avviene
*~= ",_f;† fi,l'ñirrr i`
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mondi), quella che nasce dal sentimento rendoli forzatamente nei modi ecclesiastici. O švl -1! ~_,_,,;T " *V “* 5' 53 con il Concilio Vatica-
religioso e che si esprime attraverso il can- Y -“if-1?? '-".››È$1ü.:§í2.?< ;'_' É fi P135
Soltanto alla fine del 1800 si cerca di ripu- ?'›*-›:\_~- › 'L 1^ '^ ^'<'f~“^ f ^. š no II nel 1962-65.
--1*-1“`:"››.:”:* ' " ~ ~ ii' '
to, detta humana e quella prodotta dagli lire i canti, riportandoli, per quanto possi- ._ 2,? ›_ »: ~ _: ' l. *J . W Metodologia: per de-
-my-
strumenti, chiamata instrumentalis (lega- bile, al carattere originale; sarà papa Pio X cifrare i segni più anti-
ad affidare l'incarico ai monaci bene- Severino Boezio, De Musica, copia delX secolo chi non precisi nell°indicazione dell'altezza
l° modo autentico (Dorico) dettini di Solesmes di riportare i canti dei suoni si prevede di iniziare lo studio
I __ L

gel plagale\q\nnta
repercusuio centrale _' I/dewamertico
re P ercuuio
alla purezza primitiva. è quella dell'autentico cui si riferiscono. La dall'origine del testo musicale, rappor-
.
Esigenza di classificazione: è pro- nota con funzione di perno melodico, sulla tandolo a una delle famiglie neumatiche,
\\ . g .I 3 I J
8 ¬ . babile che siano stati i papi che si so- quale gira la recitazione melodica (simile quindi va comparato con codici e trattati
I 1 0 '\ |_'---
i__í_---J finalis no succeduti dalla fine del 600 a tutto alla Dominante del Sistema tonale, Reper- coevi. Successivamente, con ulteriori raf-
quarta congiunta (comune all'autentico e al plagale)
al grave
il 700, a sentire l”esigenza di una clas- cussio), è collocata generalmente a distanza fronti con testi posteriori forniti di rigo
Y v
1 sificazione sistematica del repertorio di quinta dalla Finalis. Il modo di un canto musicale e possibile giungere alla decifra-
2° modo plagale (lpodoríco) musicale esistente, forse a scopo di- zione dei neumi in campo aperto (9 4.3).
è stabilito dalla Finalis, l°ultima nota della
3° modo autentico (Frigio) dattico. Il sistema dei Modi ecclesia- melodia; tuttavia non è sempre possibile sta- Per ciò che riguarda il ritmo, gli studiosi di
' L 7

repercuasìo Numa - re P "cm, Si0 stici è modellato sulla teoria greca, bilirlo con chiarezza, poiché molti canti con- Solesmes adottano Pimpostazione del ritmo
centrale
del Plßßflle
,_
'__ `
`
-1 /dell'autentico
, . trasmessa all°Occidente da monaci servano caratteri di ambiguità, rispecchian- libero, proprio della declamazione, suggeri-
_.
. 7 _. ,
. '¬›.... 3
L__†_______J
I "P .
e teorici bizantini; tale processo non te l°originaria forma prima dell°adattamento to dalla pronuncia della sillaba.
¢_______--I quarta cqngiunta è senza errori, infatti l”antico modo nell'ambito dell'Oktoe'chos. Negli ultimi decenni si è precisato, all'inter-
quarta congiunte finalig all'qcuto Dorico viene identificato col primo no delle problematiche paleografiche, un in-
B1 ßfßve (comune all'autentìco e al plagale)
\ À Y
autentico modo di RE, generando una dirizzo di studio detto Semiologia gregoria-
4° modo plagale (ípofrigio) confusione che solo gli studi più re- 3.6 Paleografia na (9 4.1), secondo il quale i neumi antichi
5° modo autentico (Lidio) cente hanno chiarito. non sono da intendersi come una forma im-
A

repercussio u- ta H. le repercuuio I Modi ecclesiastici: sono scale dia- Studiosi dell'Abbazia benedettina di perfetta di notazione, ma come prassi fun-
del plagalew E In een 8 1 /dellüiutentico
K I Q Q toniche formate dalla congiunzione Solesmes: la Paleografia è la disciplina che zionale alla tradizione orale. La differenza
-0 5 ' ' 8 . 8 di una quinta centrale con una quar- studia le antiche scritture. “Paleo” infatti di fondo fra la Paleografia e la Semiologia
,__________i\ t .
quarta congiunte ñ 1. qunañåššstgomnta ta all'acuto, congiunzione che dà ori- significa “antico”, quindi la Paleografia mu- è che la prima disciplina si interessa delle
al grave mi ls , . gine ai Modi Autentici; oppure da antiche scritture, mentre la seconda studia i
(comune all autentico e al plngale) sicale è la metodologia che affronta la scrit-
6° modo plašale (Ipolidìo)
una quinta centrale con una quarta al tura della musica nella sua fase originaria. segni nel suo complesso.
grave, che dà origine ai Modi Plaga- È una branca della Musicologia formatasi Vari settori culturali: la Paleografia è una
7° modo autentico (Misolidio) li (inferiori). I modi Autentici hanno alla fine del 1800. Una pubblicazione impor- disciplina che riguarda anche altri settori
À

1"€P°l'0UBBi0 'nt t 1 repercussio come nota fondamentale (sul tipo del- tante, che segna la nascita ufficiale di questa culturali: la Paleoantropologia studia i re-
del Plaßale 2-¬ /dell'autentieo
ì . 'f . C Q la nostra Tonica, Finalis) il RE-ML disciplina è Paléographie musicale scritta, perti fossili umani; la Paleogeografia studia
, ¢ I _* ' ' :__-i--J
C ; FA-SOL. I modi Plagali iniziano dalle nel 1889, dal gregorianista francese André le condizioni della terra nei vari periodi; la
L__í--I
quarta congiuntà\ quarta °°"3'i“"t“ note LA-SI-DO-RE, ma la loro Finalis Mocquereau (1849-1930), priore benedetti- Paleografia studia le antiche scritture trac-
al grave finelis allfiicutu
(comune all'autentìco e al plagale) no dell'Abbazia di Solesmes, propugnatore ciate su pergamena e su carta (lo studio del-
.
v
1
del restauro filologico del Canto gregoriano le scritture su materiali duri, per esempio la
8° modo plagale (Ipomisolidio)
I Modi ecclesiastici e fondatore, assieme al suo Maestro Joseph pietra, è affidato all”Epigraf1a).
MODULO 3 Ii. CANTO CRISTIANO APPROFONDIMENTI

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Sant'Agostino, “Giubilo è quella melodia Questa rinascita delfesteticaè 11 sistema musicale no le proporzioni armoniche: le Muse erano figlie di Giove
commento al Salmo 32 con la quale il cuore effonde tuttavia di breve durata. Essa pitagorico nel Medioeizo la quaterna 1, 2, 3, 4, esprime e di Memoria. Perciò questa
Fra i padri della Chiesa, Ago- quanto non gli riesce di espri- è seguita da secoli di totale ste. proporzioni numeriche: gli archetipi del mondo intel- disciplina, in quanto partecipe
stino è nato da padre pagano, mere a parole. E verso chi rilità. In Occidente la causa dj 1›Armonia delle sfere esplici- lettuale (l'informale), la terna del senso e dell°intelletto, tro-
nel 354, ed è morto nel 430, è più giusto elevare questo questa decadenza sono le inva_ tata dai pitagorici, basata sul 5, 6, 7, gli archetipi del cosmo vò il nome di musica”.
dopo averci lasciato un'im- canto di giubilo, se non verso sioni barbariche, e in Oriente numero quale simbolo degli (il formale); il 7 esprime la Il concetto di ethos viene tra-
ponente e importante pro- l”ineffabile Dio? Infatti è inef- l'autocrazia bizantina. La gi. equilibri cosmici, viene ri- perfezione” (9 numerologia dotto con quello di moralitas.
duzione di scritti in difesa fabile colui che tu non puoi tuazione cambia solo all'iI1izi0 presa durante il Medioevo, 1.4, Tematica Modulo 8, 9.3, “I termini 'etica' e “morale”
del Cristianesimo, all'epoca esprimere. E se non lo puoi del IX sec., in Occidente sotto con valenze spirituali relative 12.1 e 13.3). esprimono il carattere intrin-
ancora insidiato da forti mo- esprimere, e d'altra parte non l'influenza della Rinascita Ca_ ai concetti che la nuova re- Muse/Musica: le prime spie- seco, la forma dell'anima, di
vimenti ereticali. Agostino è puoi tacerlo, che cosa ti rima- rolingia. /.../ Nell”estetica cri. ligione cristiana stava espri- gazioni della parola “musica” un individuo /.../ il riferi-
legato alla concezione della ne se non cantare con giubilo? stiana primitiva il bello è consi- mendo. “Il sistema musicale che incontriamo in un conte- mento al suono, o ai timbri
bellezza come misura e nu- Allora il cuore si aprirà alla derato una proprietà oggettiva pitagorico e medioevale può sto cristiano, in cui si dimostra degli strumenti musicali,
mero, per cui le cose sono gioia, senza servirsi di parole, delle cose /.../ gli autori riten- essere riassunto mettendo in Passimilazione delle dottrine oltre a fare riferimento a un
belle quando hanno fra loro e la grandezza straordinaria gono che il mondo non possa risalto i livelli in cui si ipotiz- “pagane”, sono quelle che significato allegorico, richia-
una proporzione armonica. della gioia non conoscerà i essere bello in maniera auto- za l'Armonia universale / _ . ./ sant”Agostino descrive nel suo mano le tappe del cammino
Agostino tratta di argomenti limiti delle sillabe. Cantate a noma, ma solo come simbolo, il mondo dei principi viene scritto De ordine, in cui ripren- dell'anima” (E.S. Mainoldi,
musicali nei suoi 6 libri, in- lui con arte nel Giubilo”. manifestazione della bellezza espresso dai primi sette nu- de l'idea delle Muse: “con un Ars musica, Rugginenti, Mi-
compiuti, intitolati De musi- La Bellezza: vediamo come divina: esso è bello in quanto meri interi, dai quali si ricava- mito razionale si raccontò che lano 2001).
ca, dedicati particolarmente un noto studioso di Estetica de- contiene “tracce” di una bellez-
agli aspetti metrico-ritmici scrive quella relativa al primo za più perfetta (come dice sant'
della musica liturgica, con Cristianesimo. “Nel IV sec. i Agostino)”. (W. Tatarkiewic __N
riguardo al Canto ambro- cristiani cominciano a interes- Storia dell'estetica, vol. H, Ei-
'MW 'IMI'
Tematica
siano. Riportiamo un passo sarsi al problema del bello /.../ naudi, Torino 1970 9 Perfe-
dall'opera Enarrationes in fra quanti contribuiscono allo zionamento: Estetica). Cristianesimo e Paganesimo Riti misterici: fino al 390, musica, è dimostrata anche
Psalmos, nel quale Agostino sviluppo dell°estetica in questo Il Paganesimo definisce l°insie- quando Valentiniano Il proibi- dalle figure sui sarcofagi, come
descrive la funzione del can- periodo troviamo sant”Agosti- me delle religioni della civiltà sce la partecipazione ai riti pa- quelle di strumenti musicali,
Canto della Messa in una miniatura
to sacro e la sua efficacia. iio e successivamente Boezio.
7 7 della Biblioteca Mazarino di Parigi greco-romana. È una parola gani, sono ancora forti i culti di maschere tragiche e comi-
che appare nel latino medioe- a Demetra (la Madre Terra), a che. Nelle religioni misteriche,
vale, paganu (rn) nel senso di Giove (dio del Cielo), ad Apol- un ruolo centrale viene svolto
“infedele”, di colui che si op- lo (dio della Luce), ecc.; così co- dall”intonazione di formule
pone ai principi religiosi del me sono rigogliose le religioni magiche e di invocazione.
«I Cristianesimo. Le religioni particolari, quelle misteriche, Oracolo: persiste la pratica di
dell°Impero romano sono mol- le quali, grazie ad un rituale di interpellare gli Oracoli. Presso
A* teplici. Sopravvivono infatti gli antichi popoli mediterra-
$'““\' purificazione, mettono in con-
/I
/
¢
\\
tu Jßn
,
fee antichi miti, come quello che
riguarda l'archeüpo femminile
tatto i fedeli con il loro dio. I
più famosi riti misterici sono
nei, un sacerdote, l'oracolo
appunto, esprime il responso
della Grande Madre (di Colei quelli di Eleusi, quelli legati a degli dei. Si hanno notizie di
che ha il potere creativo, nu- Dioniso o a Cibele: tutti questi canti speciali intorno al II sec.
tiitivo e che governa la casa). riti prevedono l'uso del canto, L'oracolo/sacerdote conosce
Altri riti arcaici che troviamo accompagnato da strumenti, parecchi Inni, che ha appreso
¬.-. ag:/'
la nei primi secoli del Cristiane- come nel rito di Iside, in cui dalla tradizione e che canta su
Simo sono quelli legati ai miti il sacerdote canta e si accom- una grande varietà di metri;
maschili del Padre Cielo e del pagna col sistro (strumento a guidato dal suo intuito divi-
Dio Sole. Iìimmagine del sole scuotiinento di lamelle). In al- natorio, l'oracolo intona ora
nascente ha molta importanza tri iiti, come quello dei Cabiri, l'uno ora l'altro come risposta
HQW' “O.f-se nel sostenere la figura dell°im- che hanno molta fortuna in alla domanda. Pure le formu-
peratore e, fino al 320, il sole Africa, si svolgono pure danze le magiche e quelle di incan-
Continua ad essere riprodotto religiose. L'importanza attri- tesimo si basano su melodie,
Sulle monete. buita alle Muse, e quindi alla che spesso altro non sono che

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MODULO 3 IL CANTO CRISTIANO | ANALISI MUSICALE

La Corte dei Leoni W* ma ,X-.«.ii.,.-A-x-ia-eìßaa - ,mg -*A484-4-«af-,-_\.,.-L---L»

nell'AlhaInbra
di Granada- (Spagna) ERCORSI PLUl§Iš M WWW* iena;
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Arte dell'Islam I ` dendo gran parte dei territo- ri ecc. Interessanti i racconti
Islam (parola che indica la ri bizantini, Siria, Palestina, persiani, del XIII sec., di Fir-
sottomissione all”onnipoten- Egitto e quindi l°Africa del dusi e di Nizami.
za di Aflah) prende vita dalla nord, fino a sbarcare in Spa- Per l”architettura civile sono
figura del profeta Maometto, gna nel 711. L”arte diffusasi da citare i palazzi-castelli a
che nasce alla Mecca attorno in tutto il Medio Oriente ha pianta quadrata, rafforzati
al 570, e che raccoglie nel li- carattere omogeneo, legata da torri. Edifici di pubblica
bro sacro del Corano le nor- alla diffusione dell”Islam, utilità sono i grandi magaz-
me in cui risiedono non solo inizia il suo processo storico zini, disposti lungo le vie di
i fondamenti della religione nella seconda metà del VII comunicazione o inseriti nei
musulmana, ma anche quelli sec.. La pittura non è pratica- bazar. La musica deriva dalla
del vivere civile. Dopo Mao- ta nell”Islam, viene sostituita tradizione mesopotamica (9
metto, alla guida dell'Islam dalle miniature. Fra le opere 1.4), usa delle formule ritua-
si succedono i Califfi (ossia di rilievo il trattato di astro- li, con inflessioni microinter-
i “Vicari” del Profeta). L'Im- nomia, Delle stelle fisse, del vallari e fioriture improvvi-
pero islamico si forma pren- 1009, altri di medicina, erba- sative.

MUSICALE
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brani liturgici stravolti. Del sulle tombe, quale simbolo di smo (Clemente Alessandrino, È;-*Pater noster
resto il latino usa la stessa cibo da offrire ai defunti). noti la semplicità del canto che ha andamento sillabico e una ridottissima estensio-
Oiigene e Plotino, il massimo
parola (canere) per indicare Filosofie: confusi con il primo La chiave indica il DO, la sola nota alterata è il SIb. L'unica inflessione della voce
rappresentante di questa filo-
“cantare” e “profetizzare”. Il Éfdel sacerdote è quella nota che scivola prima della conclusione della frase (una Caden-
Cristianesimo si possono indi- sofia, che non fu cristiano).
Cristianesimo si afferma pa- viduare le filosofie dell'Epi- Come la società anche il canto Vza appena accennata).
rallelamente ai riti pagani e cureismo (soprattutto con dei piimi cristiani si confonde
,l;__l.,fe_deli rispondono con un semplice Amen la prima volta e con un piccolo versetto la
da questi riprende talvolta al- il pensiero di Epicuro), dello
åseconda, quasi un recto tono. La comprensibilità del testo e perfetta, si rispecchia dun-
con le differenti tradizioni e i
cune antiche pratiche (ancora fque Poriginario precetto del rispetto della parola. E un esempio dello stile arcaico.
Stoicismo (una visione pan- diversi elementi musicali, una
nel VII sec. i cristiani siriani teistica, che identifica dio con sorta di fusion (ossia uno stile r
KV..

sacrificheranno tori e pecore la natura), e del Neo-platoiii- che fonde aspetti disparati). Celebrante Fedeli ,Celebrante
ƒ'c_,|n"||,sp,,_._¦_.| I,,_lJ-1._.|i,,e"'n-E"-"n.l_._J"l
É Per o-mni-a sae-cu-la sae-cu-lo-rum. A-men. O-re-mus...Pa-ter no-atei-,qui es in cae-lis:San-cti-fi--cé -

› ~ ~ ~ " L' le
Letteratiiiia ä.%È:P...!:.l-blflll..Vll|l|fl.|.VJlHlìl

Éf turno-men tu-um:Ad-ve-ni-at re-gnum tu-um:Fi-at vo-lun-tas tu-a, si-cut in cae-lo et in ter-ra.


Un canto di Alcuino in vari monasteri, fra cui “O mia cella, abitacolo dolce
Alcuino nasce a York nel quello di Tours, dove muore e cosi caro /.../
735. Durante un viaggio in nell”804. Oltre a interessarsi in te risuonò alle ore fissate -, 2

Italia, nel 781, incontra Car- di teoria musicale, è autore il sacro inno /. _ ./ T.,} Pa-nem no-stmmquo-ti-di-a-num da no-bis ho-di- e: Et di-mit-te no-bis de-bi-ta no-etra,sie-ut et nos di -
ì
lo Magno il quale, colpito di scritti sulla grammatica, fra le tue pareti i fanciulli 1
Fedeli
¢;€__,I'¬_._I“'_l_.._l|l._.|:"_l:ll._|P,_,fl_.u|I-I'-r,_.fl_
dalla sua erudizione, 5 anni sulla retorica, sulla matema- onorano le Muse / _ _ _/
dopo lo chiama in Francia a tica, sull”astronomia e scrive l'amore di Dio regga sempre i
curare l”organizzazione del- § I mit-ti-mus de-bi-to-ri-bus no-sti-is.Et ne nos in-du-cas in ten-ta-ti - o-nem. Sed lì -be-m nos a ma.-lo.
pure delle poesie, intitolate nostri cuori”.
la Scuola palatina. È abate Canti:

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i I eniiologia
Il l l lul llall lilifik

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regoriana
àìli Q I

Notazione neumatica, Guido d'Arezzo


Sequenze e Tropi, organo e parapolifonia
I protagonisti
Dramma liturgico e secolare
GIORGIO DA VENEZIA (9 pp. 109 e seg.) è il primo costruttore di organi Conosci - Nascita della polifonia
to in occidente, IX sec. Dalla pratica di raddoppiare le voci all”organo si sviluppa u
canto eterofonico e para-polífoiiico (9 Analisi) che darà origine alla polifonia. La vita nei monasteri
Musica profana, Giullari e Menestrelli
ADAMO DI SAN VITTORE (9 p. 105 e seg.) nel Medioevo di mezzo si sviluppano/l ._m.,_ju'-«C
Sequenze (9 Analisi) e i Tropi, modi di adattare melodie precedenti, che hanno
Bande municipali, Analisi
una grande diffusione con Adamo, ma proprio la grande fortuna del genere cos1;in- i
t
gerà la Chiesa a proibire questo genere di canti che aveva invaso l'ambito liturgico.
I .
I MONACI CANTORI DEL MONASTERO DI SAN GALLO (9 pp. 106 e seg., 114) in que- dei'q UNITA
\ 1
sto importante monastero, .che sta fra la Svizzera e l”Austria, si mettono a punto
una notazione neumatica evoluta e prassi di canto dialogato che daranno origine al - Semiologia - Feudalesimo
Dramma liturgico (9 pp. 106 e seg., p. 115 e seg.). Notazione neumatica e alfabetica - Guido d'Arezzo
Sequenze e Tropi - Dopo il 1000: Dramma liturgico
CLERICI VAGANTI (9 pag. 111) sono monaci predicatori che esprimono un canto a
metà strada fra quello religioso e quello profano.
F
E UNITÀ 2
GIULLARI E MENESTRELLI (-) pp. 111 e seg.) i primi sono derivati dal mimo romano e E Organo e prime forme polifoniche
vanno di paese in paese ad allestire i loro spettacoli, mentre i Menestrelli frequentano
un ambiente più aristocratico e spesso svolgono anche funzioni di segretariato. , UNITA 3
Musica profana: i giullari
GOLIARDI (9 pp. 112, 113) sono gli studenti delle prime Università (9 p, 112),
i Dal menestrello ai musicisti municipali
come la Sorbona di Parigi e quella di Bologna. I loro canti sono realistici e irriveren- I
ti e vengono successivamente raccolti nei Carmina Burana.
E APPROFONDIMENTI
PAROLE CHIAVE (9 pp. 98 e seg.) Semiologia, notazione neumatica e Feuda- V Notazione neumatica e quadrata - La vita nei monasteri
lesimo. La Semiologia è lo studio dei segni, quindi anche di quelli musicali, come Il canto affidato alle voci maschili
quelli della notazione neumatica e alfabetica. Il Feudalesimo è l'organizzazione poli- 5 Dal Dramma liturgico al Dramma secolare
tica basata sul frazionamento della sovranità in vari piccoli stati. La cattedrale come metafora del cielo
È Analisi: L'evoluzione tecnica del Cantus firmus,
RICORDA: il periodo è di pieno Medioevo (Medioevo di mezzo) e le forme sono
legate ai vari stili di Canto religioso. Il canto arcaico è legato alla tradizione ora-
vari tipi di Organum. Sequenza Victimae paschali laudes.
le, ma con il complicarsi del repertorio i monaci sentono l'esigenza di segnare del- Graduale Triplex: Alleluja dalla Messa In Nativitate Domini
le linee sopra le parole, in modo da ricordarsi l”andamento della melodia; all'inizio
questi segni sono vaghi (notazione a-diatematica) ma via via si precisano portando , PERCORSO BLU
-' Smtiøieiiti medioevali . -
a una notazione sempre più precisa. 2 aan, Canügas de S,,,,t,, Ma,-ia Dal canto Orale alla musica scritta
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MODULO 4 SEMIOLOGIA GREGORIANA UNITA 1 NOTAZIONI MEDIOEVALI
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Notazioni medioevali (musicale) e. il suo svolgimento complessi-


vo relazionato al sistema linguistico di base
li laici come le Università). Il potere della
famiglie nobili nella città comunale non è
non è statico, ma dina_mi_co..Per esempio la paragonabile a quello del conte del castello.
notazione neumatica si riferisce prima a un Nella lotta per la supremazia cittadina le fa-
I
E andamento orale del canto, poi viene rela- miglie nobili si rivolgono all'imperatore o al
4.1 Semiologia è simile alle varie lingue: si parte dal cadi. = zionata al sistema modale e a linee di riferi- papa, per ampliare il loro potere, dando vita
ce generale (per esempio la Modalità), si ha . mento che la rendono diastematica, quindi a quell”organismo politico detto Principato.
Lo studio dei segni: la Semiologia è la un soggetto che dà inizio alla comunicazione I; a nuove tipologie di canto quali i Tropie le Dalla civiltà cortese a quella comunale:
scienza che analizza i segni; è una metodi- (compositore), si ha poi un oggetto (il brano lì' Sequenze e, infine, alle forme eterofoniche dopo il 1000, nelle varie corti locali, si affer-
ca relativamente recente, viene infatti mes- musicale) e si ha un destinatario (Pascolta. mala cultura della Cavalleria (9 6.3), di cui
o prime forme polifoniche. Il testo musi-
sa a punto dal linguista svizzero Ferdinand tore). I meccanismi del codice vengono ri. cale non è quindi chiuso in sé, come viene esponenti tipici sono i Trovatori. Questo si-
de Saussure, nei suoi corsi tenuti a Ginevra feriti alla Lingua, mentre i messaggi che da] stema entra in crisi nel 1200 con lo sviluppo
spesso descritto dalla Paleografia, ma nella
dal 1906 al 1911. I segni sono da intender- sistema linguistico prendono corpo vengono I dei Comuni, dell'economia dinamica delle
Semiologia il segno viene decodificato rap-
si come le unità comunicative di base che riferiti alla Parola (questa distinzione è sta. portandolo anche al suo contesto. città (ovviamente in quelle regioni d'Europa
compongono un linguaggio, quindi in mu- ta fatta da de Saussure, ma molti altri sono che assistettero alla fioritura di queste isti-
sica i vari modi per indicare i suoni. Il se- i semiologi del 1900, da Propp che studiai tuzioni, cioè l'Italia centro settentrionale, la
gno rinvia a qualcosa di altro, per esempio meccanismi rituali delle fiabe alla scuolaš Germania della costa nord, parte della Fran-
si scrive “sedia” ma si rimanda all'oggetto statunitense con Pierce, dal nostro Umberto ì 4.2 Feudalesimo cia e le Fiandre) e del formarsi degli Stati
reale, in musica il segno rimanda sempre al Eco ai semiologi della musica come il fran- La cultura del castello: dopo la morte di nazionali (9 6.1). .
suono che non ha un oggetto come referente cese Nattiez, l'italiano Stefani e altri). Carlo Magno l°Impero viene diviso fra i suoi La scrittura musicale: fino all°Età caro-
(sant”Agostino chiamava signans il segno, il Semiologia della musica classica e con- tre figli e si sgretola progressivamente. L'as- lingia la partecipazione dei fedeli al rito con
significante, e signatum il referente espressi- temporanea: la Semiologia musicale si colle- senza di un potere centrale favorisce l'affer- Acclamazioni, Litanie, Risposte, era viva. Poi
vo, il significato). Già in Grecia, con Platone ga alla Paleografia (9 3.6), ma mentre questa 5 rnarsi del feudalesimo, organizzazione ter- Pappropiiazione dei canti da parte della Scho-
e Aristotele, poi con i filosofi Stoici, si ac- analizza le scritture antiche (come la notazio- ritoriale e politica fondata sul frazionamen- la cantorum favorisce la specializzazione e dà
cenna a una teoria della conoscenza attra- ne neumatica), la Semiologia si rivolge a tutti to della sovranità: i centri del potere sono un notevole impulso a]l'elaborazione musica-
verso i segni, ma è col secolo scorso che si i segni nel loro complesso. È uno studio che si concentrati nei grandi castelli, residenze dei le. Nei monasteri si mette a punto una nota-
approfondisce. La Semiologia è strettamente può svolgere quindi anche sulla notazione in feudatari, mentre continua l°influenza dei zione che, in un primo momento, serve solo
connessa all'evoluzione della lingua che vie- pentagramma, mettendo in evidenza le scelte È monasteri, sedi di commerci, attività artigia- per ricordare i canti (ha dunque la funzione
ne studiata anche da altre discipline, come del compositore fra sistema e valutazioni per- 5 nali e depositari di cultura (nelle loro biblio- di aiutare la memoria), poi la notazione si fa
la Retorica, la Logica, l'Etnologia ecc. sonali e come queste scelte arrivino all'ascol- ' teche si tramanda il sapere ereditato dall°Età più precisa e può così servire alla lettura. Nei
Metodologia: parte dal riconoscere delle fun- tatore, il quale può essere in grado di recepire ` classica e si elabora la cultura del presente). sec. VII e VIII si mettono a punto anche for-
zioni normative di base (le regole del sistema interamente il messaggio o solo una parte di ¦ Italia: la figura del conte rappresenta il ful- me nuove, come i Tropi e le Sequenze che di-
linguistico) e delle varianti che realizzano va- esso, può accoglierlo a un primo livello o a cro dell'amministrazione a livello periferico, mostrano come ci si allontani sempre più dal
rie combinazioni, iniziando appunto da parti un livello più approfondito e analitico. Uno i ma per ciò che concerne l°ltalia essa rima- concetto del canto come preghiera e si inizi a
fisse, stabilite dalle convenzioni storico-socia- studio impegnativo va svolto sulle notazioni E ne in parte estranea all°esperienza feudale intendere la musica in maniera indipenden-
li. Dall'opposizione fra costante e variabili ne particolari del 1900, quando si vuole tornare ' e, quindi, alla cultura cortese. Nell°Italia del te dal rito. Il segno musicale diventa quindi
derivano altre, quali codice e massaggio, testo a una maggiore libertà del segno, rifiutando Centro e del Settentrione il territorio ammi- sempre più appropriato, precisandosi all'in-
e discorso, lingua e parola, sono tutte combi- il sistema generale di riferimento per sosti- nistrativo del conte viene a coincidere con terno di un contesto che tende a ordinare la
nazioni di uno schema di riferimento gene- tuirlo con codici ristretti ad ambiti particola- quello diocesano, ma vi sono delle famiglie musica in sistemi linguistici normativi.
rale (per esempio le scale in musica) con le ri, mettendo a punto delle notazioni grafiche che mantengono forti feudi (come quella dei
infinite possibilità di variazione e di messa a molto personalizzate, nelle quali la funzione g Malaspina o i da Romano nel Veneto: a volte
punto di comunicazioni specifiche e persona- dell”interprete è fondamentale (9 20.9). In in queste corti vengono ospitati i Trovatori 4.3 Notazione neumatica e alfabetica
li (per esempio una melodia). tal caso il percorso segno-cOmpositore-mes- francesi). Il castello rappresenta il simbolo
Dal codice al messaggio: chi vuole espri- saggio-ascolto è meno legato ai codici di rife- del potere feudale, almeno fino al formarsi Il canto cristiano dei primi secoli, fino al X
mersi con i suoni deve far riferimento a una rimento e più al gesto, al gusto, all”invenzione della cultura della città (artisticamente più sec., conosce la notazione alfabetica e neu-
koiné musicale, a una lingua comune, a un e all”emotività. Quindi alla Semiologia è indi- eterogenea, dove musica religiosa popola- matica in campo aperto (senza punti di ri-
codice linguistico accertato socialmente, spensabile l'apporto di altre discipline, come I6 e liturgica si mischieranno con facilità e ferimento, non precisa), ma non la usa, per-
modificando il quale, piegandolo alle sue esi- per esempio la Psicologia e la Sociologia. Con naturalezza si affratelleranno esperien- ché, come per la Grecia e le antiche civiltà,
genze espressive, produce un brano musica- Contesto e testo: il complesso di elemen- Ze basse e alte, di tradizione orale e scritta). non ne sente il bisogno, in quanto si svolge
le che deve arrivare a un ascoltatore che, a ti linguistici si forma in un determinato Così la fine del sistema feudale e l'inizio all'interno della tradizione orale. Il reperto-
sua volta, deve interpretarlo. In tal modo si ambiente storico: cambiando l”epoca muta dcll°organizzazione cittadina rappresenta- rio viene appreso a memoria con la precisa
produce un discorso che, sia nella sua strut- anche l'insieme delle regole a cui la lingua no la fine della cultura medioevale e l°inizio volontà di non variarlo, poiché è considerato
tura, sia nelle sue parti di tensione e riposo, si riferisce. Il rapporto quindi fra un testo di quella umanistica (nascono poli cultura- una forma di preghiera. A memoria si impa-
MODULO 4 S1:-:ivnoLoGIA GREGORIANA UNITÀ 1 NOTAZIONI MEDIOEVALI

rano anche i canti nuovi (come le Sequenze ra neumatica (in greco neuma = segno), altro Neumi Nouziune N°127-i0n€ segna due intervalli discendenti. ll Torculus
gregc/riana moderna
e i Tropi), prodotti anonimamente, senza un non è che un'imitazione grafica dei movimen_ significa un primo intervallo che sale e un
particolare rilievo individuale, ma nel totale ti della voce. I neumi indicano l”elevarsi della Punmü"
' secondo che scende, mentre il Porrectus sta a
rispetto della tradizione. Il canto cristiano si voce o il suo abbassarsi, sono collocati sopra significare un primo intervallo discendente
inserisce così nella tradizione orale, propria

le sillabe del testo da cantare, senza nessun°a]. e un secondo ascendente. I neumi composti
a tutte le antiche civiltà (9 Modulo 1). tra indicazione e sono detti neumi in campo indicano tre o più intervalli, mentre i neumi
Chironomia è una pratica legata alla tra- aperto (segni che non hanno un riferimen_ M 0 ppdmu J m ä Liquescenti appianano il passaggio da una
dizione orale (dal greco cheir = mano e to preciso). Più tardi viene introdotta, come
nomia=norma): il maestro dirige il coro punto di riferimento, una linea tratteggiata a Sundizui I
/
m @ sillaba all”altra, indicando un suono legato o
il secondo suono cantato piano.
comunicando ai cantori, con gesti della ma- secco (un pennino che graffia la pergamena), clinmzw /' m Neumi ornamentali ed espressivi sono
no, l'andamento della melodia: alzando o che poi verrà sostituita da una linea a inchio- neumi speciali che si differenziano per il
abbassando o variamente atteggiando la ma- stro, la quale stabilisce la posizione del suono particolare valore melodico, per esempio il
no aiuta i cantori a intonare il brano che già che, per convenzione, indichiamo col nostro Quilisma che indica la modulazione ascen-
conoscono. Questa prassi era da tempo in FA; in seguito si aggiunge una seconda linea, dente della voce in corrispondenza di un
,,,.,,.., ..,.,..-.... /'-/
uso nel canto ebraico e orientale. Una prati- colorata, che indica il DO (i riferimenti alle punto interrogativo del testo. Infine i neumi
ca simile è ancora oggi usata dai maestri che nostre note valgono solo come chiarificazio- Swndlcus _fl¢XH1 .-” m i sono precisati in senso espressivo dalle Let-
insegnano ai bimbi piccoli i rudimenti della
notazione. Infatti, nella didattica infantile il
ne didattica, in quanto all'epoca non esisteva
un'altezza assoluta dei suoni tale da poterla
sandra: 1~bM="`* .I.\ m tere significative, segni ulteriori per indicare
il modo di intonare i suoni: per esempio una
bambino riporta sulla carta, con segni liberi assimilare alla nostra). Altre linee vengono Quilmna MJ
9 “f” (da ƒragor) significa “forte”, una “C” (da
che salgono o scendono, il crescere o il di- adoperate: per esempio è possibile vedere, celeriter) significa accelerare, ecc. Quindi an-
scendere della melodia. alllinizio di una linea la lettera A, che sta a Tabella dei neumi (con trascrizione che la m viene segnata.
Monaci Benedettini di Solesmes (9 Ap- in notazione quadrata e in notazione moderna)
indicare il LA, oppure in cima al tratto vi è, Varianti grafiche: solo in tempi recenti si
profondimento, Paleografia 1.2, 3.6) sono i talvolta, la lettera E = MI. è compreso il significato delle varianti grafi-
primi a revisionare, alla fine del 1800, con Notazione diastematica: l”inserimento già chiara, grazie al contesto che loro padro- che cui sono sottoposti i neumi, più o meno
rigore scientifico, l'antico Canto gregoriano, delle linee di riferimento permette ai canto- neggiavano e noi no). La diastemazia con- arrotondati, con i tratti più o meno calcati,
sostenendo che la notazione neumatica deri- ri di orientarsi bene per decifrare l”altezza quista la precisione, ma perde quella fluidità con l'aggiunta delle lettere, infine variamente
va dal gesto, tant°è che la notazione primitiva dei suoni; tale tipo di notazione viene det- che era la caratteristica saliente del canto combinati in gruppi di due o di tre mediante
la chiamarono notazione cbironomica. Questa ta diastematica, ossia capace di segnare gli dei primi secoli, perdendo, almeno in Occi- lo “stacco neumatico” (un breve tratto libero
tesi è oggi messa in discussione, in quanto si intervalli (è senz'altro più difficile per noi, dente, anche le microinflessioiii che un”in- da segni dopo il quale cade l'accento): tutto
tende a vedere il gesto come fenomeno pa- che non siamo addentro a questo sistema, tonazione libera consente (intervalli più questo ha dimostrato che la notazione neu-
rallelo al neuma e non come l”atto da cui il che non per gli antichi musici decifrare que- piccoli del semitono, presenti già nel genere matica non si limita a tradurre sulla carta una
segno deriverebbe. Il sistema di riferimento sto particolare tipo di notazione, anche se Enarmonico greco 9 2.2, tipici della musica melodia, ma ne suggerisce anche l'interpreta-
principale è dunque il segno scritto e quello gli studiosi di Paleografia musicale leggono orientale ancora oggi). Da un punto di vista zione. Molto importante è precisare che ogni
secondario è il sistema dei gesti. È comunque proprio i neumi, cos`i come tutte le nota- del ritmo, si continua a basarsi su quello del- tipo di musica ha la sua notazione, e non ne
difficile generalizzare, perché ogni singolo zioni antiche). La r*liLastema.ziLa perfetta per la parola: non esiste un tempo forte e uno esiste una perfetta in assoluto (9 Analisi).
monastero, unico luogo dove l”antica cultura l”altezza dei suoni si raggiungerà con Guido debole, come oggi, ma un ritmo fluido, basa- Pause non vengono indicate con un appo-
aveva ancora asilo, filtrava alla sua maniera d'Arezzo, mentre per ciò che riguarda il rit- to su slanci (arsi) e riposi (tesi). sito segno, ma sappiamo però che è usata la
l”eredità greco-romana. Da questa diversità mo si dovrà attendere il mensuralismo (9 Neumi primitivi: abbandonati i segni acuti X per indicare una fermata. Inoltre vi sono
di modi e di intenti, deriva la ramificazione 5.2). L'inrtoinaz:lorr-e dei suoni è relativa, os- e gravi, lo sviluppo della notazione va verso delle lettere che indicano dei rallentandi e
del Canto, gli innumerevoli dialetti musicali. sia senza un diapason stabilito. delle formule di due, tre o più suoni, legati altre lettere che indicano andamenti molto
Neumi in campo aperto: con l”aumento Il codice dei segni diventa più preciso: insieme. Queste figurazioni assumono un lenti. È evidente che la pausa corrisponde
e il complicarsi del repertorio, si fa sempre con la diastemazia diventa progressivamen- valore espressivo determinato a secondo la alla presa del fiato, durante l°articolazione di
più forte l'esigenza di precisare l”altezza dei te più precisa anche la comunicazione (al- posizione che occupano nel discorso musi- una frase. Non vi sono quindi soste innatu-
suoni. Nella sua forma primitiva, la scrittu- meno per noi, per i musicisti dell”epoca era cale. I neumi primitivi, quelli di base, sono rali, ma seguono Pandamento del respiro. In
semplici e indicano uno o due intervalli. Per seguito si usano delle barre che, a secondo se
Neumatica intervalli, ma serve solo come aiuto alla memoria esempio il Pes indica un intervallo ascen- sono intere o mezze e a che punto del teatra-
Viene definita cosi la notazione che combina va- per i cantori che già avevano studiato il canto pre- dente, mentre la Clivis indica un intervallo gramma vengono inserite, corrispondono a
riamente gli accenti acuto e grave, l'uno indicante cedentemente. L'andamento metrico/ritmico si Che scende (nella notazione in campo aperto silenzi brevi o lunghi. È comunque il senso
l'ascesa della melodia, l'alti'o la discesa, ottenendo basa sulla parola e solo in seguito, dopo il 1000, non si sa bene di quanto, con l'inserimento del fraseggio che dà il respiro al brano.
dei segni che poi diverranno i neumi. Questa no- quando la musica inizierà a complicarsi con la po- del primo rigo e poi del secondo, si precisa Neumi particolari: accanto alla notazione
tazione non indica né l°altezza assoluta delle note, lifonia, si sentirà l'esigenza di ricorrere a una scrit- nieglio il tipo di intervallo). Fra i neumi com- neumatica che abbiamo descritto, ve ne so-
né la durata e nemmeno l'altezza relativa ai singoli tura ritmica specificatamente musicale (9 5.2). posti troviamo lo Scandicus, che segna due no altre più particolari, messe in opera da
intervalli che salgono, mentre il Climacus musicografi, allo scopo di rende chiara la let-
MODULO 4 SEMIOLOGIA GREGORIANA UNITÀ 1 NoTAzIoNI MEDIOEVALI

tura della musica, fra queste le scritture di Oddone (O Odo) di Cluny è monaco bene. Successive notazioni per la musica a tastiera rium). La lettera indicante il nome della nota
Ucbaldo di sant'Amand e quelle di Ermanno dettino vissuto dall”879 al 942; il monastero useranno note e lettere dell'alfabeto, come secondo la notazione alfabetica viene posta
Contratto. Nell°isolamento in cui la cultura di Cluny diviene uno dei centri più impoi. quefla tedesca, con esempi fino a Bach. all°inizio del rigo corrispondente (“in chia-
monastica viveva, almeno fino al 1000, non è tanti della cultura del X sec. (9 3.1). Scrive ve”), queste pertanto sono quelle di F e C;
difficile trovare soluzioni personali ad alcuni diversi testi letterari a carattere allegorico 6 queste chiavi, con le trasformazioni grafiche
problemi. Ogni studioso seguiva spesso dei moraleggiante; si pensava che avesse scritto successive, sono state utilizzate tanto per la
metodi che difficilmente poteva confrontare anche diversi libri sulla musica, ma forse so
4,4 Guido d'Arezzo musica vocale quanto per la strumentale: in-
con quelli di altri. Ovviamente le metodolo- lo uno è di suo pugno, Enchiridion musiceg N61 passaggio dalla notazione neumati- fatti è sufficiente spostare la chiave sui vari
gie meno efficaci sono state abbandonate. (alcuni sostengono che l'Autore di questo ca ai quella guidoniana si può riscontrare righi per coprire l'ambito della melodia (ad
Famiglie neumatiche: i neumi, che si pre- trattato sia anonimo). Ricollegandosi a Boa 1'inizio della nostra tradizione di musica esempio la chiave di DO si può trovare sul
cisano nel X sec., hanno forme diverse da zio, sostituisce le lettere greche con le latino occidentale. Noi infatti basiamo la musica primo, secondo, terzo e quarto rigo); la chia-
monastero a monastero. Esistono almeno 12 e fa coincidere la lettera A con l°odierno LA sulla pagina scritta che, con i tempi lunghi ve di SOL, più acuta, è stata introdotta solo
nuclei importanti di notazione neumatica, (qualche studioso ritiene che la sistemazio e con le infinite possibilità speculative, per- intorno al 1600 per notare la musica violi-
distinte per caratteristiche grafiche proprie. ne della notazione alfabetica che si fa risali mette il perfezionarsi di tecniche e di forme nistica (da cui il nome di chiave di SOL o
In Italia si elaborano le notazioni di Nonan- re a Oddone, sia, in realtà, opera di Odo de sempre più complesse ca:-non-e, di violino). ll codice di riferimento diventa,
tola, Benevento, Bobbio, ecc., inoltre si tro- Saint-Maur-D es-Fossés). polifonia ecc.). _ in generale da Guido in avanti, quello che
vano notazioni particolari in Svizzera, come Notazione alfabetica è applicata da Guido Guido d'Arezzo nasce, forse, nella città to- ancora oggi utilizziamo. Va però tenuto pre-
quella del monastero di San Gallo (è su que- d°Arezzo su 3 ottave, differenziandole gra- scana intorno al 995, studia a Pomposa, do- sente che il sistema della lingua musicale
sta notazione che si fanno, per convenzione, ficamente: l'ottava inferiore è segnata con ve mette a punto il sistema di notazione, en- non è statico, ma dinamico, mutando, anche
gli esempi), e soprattutto in Francia, come la lettere maiuscole, l'ottava centrale è indicata tra poi nel convento benedettino di Arezzo, nei tratti fondamentali (per esempio il pas-
notazione Aquitana, la cui trasformazione da lettere minuscole, mentre l”ottava acuta quindi in quello camaldolese di Avellana, saggio dalla Modalità alla Tonalità), da epo-
dà origine alla notazione quadrata (in Aqui- (non completa) viene indicata con doppie dove muore nel 1050. La tradizione storio- ca a epoca e da zona a zona.
tania vi è Pimportante monastero di Limo- lettere minuscole. La notazione alfabetica grafica medievale gli ha attribuito l”inven- Solmisazione: l'altro importante apporto
ges, dove si riscontrano le prime forme poli- non ha un'utilizzazione pratica, viene usata zione della notazione; in realtà ciò che in- di Guido, esposto nell'opera Epistola ad Mi-
foniche 9 4.6). lmportante è la cattedrale di soprattutto dai teorici, anche se in qualche venta è il nuovo simbolo della nota. La sua chaelem, è il metodo per facilitare ai canto-
Metz, organizzata come un monastero, dove caso viene utilizzata in concomitanza con lunga opera di studioso è rivolta alla teoria ri Papprendimento delle melodie scritte sul
l'apprendimento del canto avviene in ma- quella neumatica, per indicare con precisio- del canto tenendo presenti i problemi pratici tetragramma. Infatti, l'uso dell'organo a so-
niera profonda. Altre tipologie neumatiche ne alcuni suoni, come nell'Antifonario di dell”esecuzione (Guido infatti fu un apprez- stegno del canto è ancora raro e il monocor-
si ritrovano in Germania, in Inghilterra e in Montpellier (scoperto nel 1848), dove tro- zato maestro). do, strumento sul quale si verifica l'altezza
Spagna. Si tratta dunque di famiglie semiolo- viamo anche un segno, detto Episema, che Tetragramma: un'innovazione fondamen- delle note, è poco pratico. Inoltre, Guido ri-
giche o di sotto-sistemi derivati da un insie- indica il luogo dove cade il semitono (i tre tale per la tradizione occidentale è quella del tiene indispensabile alla cultura di un buon
me generale chӏ la dinamica dei segni musi- possibili sono: Slb-SI - MI-FA - LA-Slb). La rigo musicale, dapprima, come detto, uno musicista l'esatta cognizione degli interval-
cali nel Medioevo di mezzo. Nel ricostruire forma grafica dell”Episema è una sorta di T. solo di colore giallo per indicare il FA, segui- li. Questo metodo si chiama Solmisazione e
oggi il testo va, come prima cosa, individuata to in breve da un secondo colorato in rosso si basa sull°esacordo, che è una successione
la famiglia di riferimento, poi confrontata ad indicare il DO; tra i due viene inserito di sei suoni: tono-tono-semitono-tono-tono
Noiazjnne di
con le altre e con lo sviluppo successivo della San Gallo A. I. 1': N
...-fÂ2/.f/ ¬_/-. _/I. /./1/1 `3 "\
un terzo rigo per il LA, e successivamente (semitono sempre in posizione centrale).
scrittura, quindi relazionata al suo contesto z°e:“.:"' ff nfff ~----~ -.fe -fpvffff un quarto (tetragramma). Questi righi esi- Impone ai cantori di imparare subito a me-
sociale (che ne stabilisce la funzione) e cul- stevano già prima di Guido, a lui si deve la moria l'intonazione delle 6 note; prende in
ä?$Éì§'“" .f ml/ -r-'-__/-_ - yi: / 1 z'-_-'-_/.«-
turale (confronti di trattati, scritti che parla- definizione e divulgazione precisa di tutta la considerazione l'estensione dei suoni nor-
Noxazinne di
no di musica, iconografia ecc.). Nonantola :l'71/J:15-1111.37/f]1›}›/';' materia (nell”opera Prologus in antiphona- malmente stabilita dal SOL del primo rigo
Carlo Magno (9 3.1) tenta di imporre il canto Nntafionz
hcnevenlana _J1If°7| --'~J'~-«ty I/»/1/13'?
romanico arcaico, contaminato con quello gal- Nolazll-XJ:
:quiuu-la -r rr- - -^.f- - --* ' =.›«.f. Epistola di Guido d'Arezzo
licano, nelle terre del suo Sacro romano impe-
Nolzrìone di
_J/'|J|1l',Jlllr/“L .JJ/Il-,I/I In questo scritto, che risale al 1028, il musicista e teorico spiega la notazione alfabetica: “come vi sono
ro, ma l”operazione riesce solo in parte. Infatti Novalesa
sette giorni nella settimana, così vi sono sette suoni nella musica. Gli altri suoni che si aggiungono ai set-
il monaco, noto col nome di Notker il Balbu- tf.:'.i~:;°::..'2:t._ __Jo/.H If-,J/I If. -J M!-«/* te, sono i medesimi e suonano nello stesso modo, tranne che doppiano il suono più in alto. Perciò sette li
ziente, ancora nell°883, noterà una marcata NOI-flflunz åàl-
l'Ira1i=cen|ml=_I)'()_)- '_);,)f- -JL _,
J
-`|J].\)-|
7
chiamiamo gravi e 7 acuti. Le sette lettere non si scrivono due volte uguali, ma si distinguono così: É:-ãsf:ì'
differenza fra il repertorio del Canto gallicano
e quello proveniente da Roma. 'åI.';ã12“.“..€'§l'.'.. _ Jc/f / /_/›_ .rr . 1» ,J J,r,J=/ fr 1/
I 51"

L°altezza dei suoni viene espressa dalla no- Nululnne


f-=rm=nr››
,
¬¦|I1J'°-I 1J›,311IJ\ 151131117,
7 ¬A Bcoeroablicaefsfl C ß I
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tazione alfabetica che Boezio riprende dalla a b c d e "


Notazione ,~,J`| |,(.J:| |J“ .*|\|=|=|t* fššä-:-È

classicità e fa conoscere ai cristiani. Ipiù anti-


in-miu:
-J P I = sol la si do re mi fa sol la sibem. si do re mi fa sol la si do re mi
chi documenti, in cui la successione dei suoni La notazione alfabetica
è indicata con le lettere, risalgono al IX sec. Lefamiglie neumatiche più importanti
›,..-›.> se
MoDULo 4 SEMIOLOGIA GREGORIANA
T' UNITÀ 1 NoTAz1oN1 MEDIOEVALI

mi l la La solmisazione
re
CC
dd
se-lzi-.ml-ff oltre a rappresentare una difficoltà pratica
la sol \
do° cc sol fa \
\
/, 1 1
nell'apprendimento dei cantori, risulta an-
si l:| l:| mi \
si” bb fa .' <1-'ln L "`¬¬` che concettualmente priva di senso; prende
sul - re c_ \`
la aa la mi re ~
«\ .
ml-fa
piede la pratica di dotarla di parole nuove,
sol E I . _ _ " la 1:, mi ,a
fa I É: "' ni sillabatr del. cosi il nuovo canto da melismatico diviene
mi . , _ \\
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re la
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sol
:I ,E l esacordo, una ~
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fa-mi `\`
sillabico (quindi più facile da ricordare) e
/,_-_. ,:. .-. .
d_03 sol fa 1,, (duro) volta appresa la \\ dd~la- sol cc _ I`af da decorativo diviene funzionale, portato-
Sl mi (mo :>|-` f“`"' sol- fa
sil' fâ È successione in- 1'. \ a È' \
re di parole e contenuti. Nasce la Sequenza
1 \
la la mi re Llffl tervallare sosfi. : 1|-re
/ autonoma (canto oramai separato dall'Alle-
sol sol re ur H
fa ao¬1Q››
a-U-n fa ur (na tuiscono i suoni _,'
lnja), forma dalla lunga vita, che dà origine
\ _ bb- . I -
(--sol- 1'
mi H1 la mi ) ro) sillabati con il `~._$§'5°l're ul 3;;-[ii-Q1)-re fa -mi I ' re _ ul :' a numerosi libri Sequenziali.
re sol re __ du
\`_ , \` , \
do: fa _ ur __ ( testo liturgic0_ |'.ul """ __ F' D- F --- "I, \`\ Adamo di San Vittore (XII sec.) è autore
mx (mo
e `\\ C- ----- ~-5° I 'r___-_l.i-mi
fu-ur f E- F` 1i
Sl
la re
/_\
.E Quando invece \" IlI "~~ía-ut__ .f 1 di Sequenze in cui l'originaria e semplice
sol* "J
C>UOU ul i cantori si tro- A-rei ¢
l
forma prosastica viene abbandonata per
ro) (na
ura vano a studiare a”, raffinati versi in poesia. La forma della Se-
(du una melodia che quenza, nella sua fase più matura, è gene-
ci E 1
ralmente un testo a coppie di versi: A A B
supera l”ambito
delltesacordo, B ecc., il primo intonato da un solista e il
nella chiave di basso al MI nel quarto spa- applicano la “mutazione”, ossia il passaggio secondo dal coro; ad ogni coppia di versi
zio nella chiave di violino (da qui il nome di da un esacordo all'altro, sostituendo i suoni corrisponde una diversa melodia. Durante
“solmisazione”), individua 7 esacordi che, sillabati dell'esacordo da cui si proviene con il 1400 si assiste a una enorme fioritura di
spostandosi, coprono l”intero spazio musi- i suoni sillabati dell'esacordo in cui si entra Sequenze polifoniche a 3 parti, abolite nel
cale. Nella pratica, oltre al semitono MI-FA, (il semitono viene sempre indicato con il corso del secolo successivo: il Concilio di
esistono altri due semitoni, corrispondenti suono sillabato M1-FA). Trento ne salva solo quattro, Victimae pa-
ai nostri LA-SIb e S1-DO. Guido indica que- La pratica della mutazione può presentare schali laudes (-) Analisi) per la Pasqua; Ve-
sti semitoni sempre col semitono MI-FA, alcune difficoltà, quindi, per facilitarne l'ap- l ni Sancte Spiritas per la Pentecoste, Lauda
spostando l°inizio dell'esacordo sul FA per prendimento da parte dei cantori, verrà poi Sion Salvatorern per il Corpus Domini, Dies
prendere il semitono LA-Slb, oppure facen- messa a punto la cosiddetta “mano guido- La cosiddetta "manognidoniana” Irae per i defunti.
do combaciare l'UT col SOL per indicare il niana”, un modo per indicare la successione Tropi: la stessa esigenza verso la creazio-
semitono SI-DO. Si hanno così 2 esacordi dei suoni, che viene fatta corrispondere alle ficoltosa nella lingua italiana, sarà sostitui- ne di nuove forme musicali è all”origine del
naturali, quando i suoni corrispondono ai falange e alle punte delle dita (vedi p. 116). ta dal DO (il francese continua a utilizzare Tropo, forma che prende nome da un voca-
nomi; 2 esacordi molli (così chiamati perché Musica ficta: in seguito cresceranno i suo- l'UT, mentre i paesi anglosassoni si servono bolo greco che significa vocalizzo aggiunto a
prendono il semitono col bemolle), quando ni alterati, di conseguenza nasceranno altri della notazione alfabetica). una melodia preesistente. Mentre nell'Occi-
l”UT corrisponde al FA (gli intervalli sono esacordí, creando delle difficoltà di com- dente le più antiche tracce di questa prassi
gli stessi, ma mutano i nomi); infine 3 esa- prensione e dando agli ascoltatori un senso risalgono all”800, la Chiesa di Bisanzio co-
cordi duri quando l°inizio dell'esacordo cor- di falsità della musica, che infatti verrà chia- nosceva l'esistenza dei Tropi fin dal V sec.
risponde al SOL. Se l°estensione dei canti è
4.5 Sequenze e Tropi
mata “musica falsa” (dai teorici che non sa- A poco a poco tutti i canti dell'Ordinario
compresa nel1°ambito dell'esacordo, i canto- pevano come classificare i nuovi modi). Nel L'esigenza di creare canti nuovi segna il pas- della Messa (tranne il Credo) e del Proprio
ri ne affrontano lo studio fissandosi bene in 1482 si aggiungerà, alle sei note, il S1; all'ini- saggio dall'Alto al Medio Medioevo, indican- vengono sottoposti a tropatura. Dapprima,
mente gli intervalli, intonandoli con i suo- zio del 1600 la nota UT, dalla pronuncia dif- do come si esca progressivamente dalla stati- come avviene per la Sequenza, si sottopone
ca cultura dei primi secoli e si vada verso un un testo nuovo a una sezione melismatica di
Codificazione Il “san” dell'ultimo emistichio equivale al Slb, rinnovamento della tradizione musicale. un canto che diviene così sillabico (Tropi di
Sul tetragramma, schema che permette di deco- unico suono alterato ammesso (per evitare il tri- C Sequenze: sulla produzione tradiziona- adattamento); in una seconda fase sezioni
dificare i segni, Guido non inserisce più i vecchi tono). le si innestano nuove forme come le Se- musicali nuove vengono introdotte in canti
neumi, ma li sostituisce con un simbolo nuovo, C D F DE D DD CDEE quenze (dal latino tardo seqnentia (rn) = preesistenti (Tropi di interpolazione), oppu-
che potremmo già chiamare nota (anche se la figu- Ut que- ant la- xis Re- so- na- reƒi- bris Successione, continuazione) e i Tropi. re utilizzate come Preludi e Postludi (Tropi
›; ra grafica, così come la intendiamo oggi, risale al- EFGEDECD FGaGFEDD llultima sillaba dell”Allelaja è sempre sta- di inquadramento). Infine i Tropi si rendono
Paffermazione della polifonia). Il nome delle note Mi- ra ge- sto- rum Fa- mu- li tu- 0- ram ta accompagnata da un lungo e complesso autonomi e continuano a far parte della Li-
šà~ lo riprende dall'1nno gregoriano a san Giovanni, GaGFEFGD aGaFGaa vocalizzo, che ora può essere sostituito da turgia fino a quando il Concilio di Trento,
§;.;::;;;.i
molto conosciuto perché era il protettore dei can- Sol-ve pol- la- ti La- Iøi- i re- a- tam Una melodia nuova, denominata appunto nel 1563, li abolirà del tutto. Come le Se-
šäšå
tori, le prime sillabe dei primi sei emistichi danno Seauentia perché appare come uno svolgi- quenze, anche i Tropi dagli esordi in prosa
GF ED C E D
il nome alle note: UT-RE-MI~FA -SOL-LA. mento, quasi un proseguimento del canto passano a testi in poesia e vengono raccolti
San- ctejo- han- nes.
precedente; ma questa melodia vocalizzata, in antologie dette Tropari.
MoDULo 4 SEMIOLOGIA GREGORIANA UNITÀ 1 NoTAzroN1 MEDIOEVALI

Dalle costanti del sistema alle varianti: documentato che i cantori intonavano vari lo Spettacolo della visita delle tre Marie al di regia per la messinscena dei drammi (le
con le Sequenze e i Tropi si passa, in termi- passi tratti dai 4 Vangeli narrando l'episodi0 Santo Sepolcro (-) Link Letteratura). Que- “rubriche”).
ni semiologici, dal rispetto assoluto del co- delle pie donne al santo Sepolcro. In que. sto testo è una sorta di regia di cio che do- Strumenti trovano largo impiego, concor-
dice linguistíco di riferimento (la tradizione sta, come in altre situazioni analoghe che si enrre. demente al carattere sempre più profano di
del Canto gregoriano) all”uso delle varianti, saranno create in altre chiese, non c'è Pal- sii ãggisodi della vita di Gesù: dal ciclo questi lavori, e si tratta di tutto lo strumen-
ossia a pratiche che consentono di modifi- locuzione dell'Angelo Quem quaeritis? (chi originario di Pasqua, le tematiche si allarga- tario in uso nel medio e tardo Medioevo, dai
care l°insieme delle regole in messaggi più cercate?) che invece si ritrova nelle rapp1~e_ no a comprendere il c1clodnatal1zãoàl'1Èscei:- vari strumenti a percussione, tamburelli e
specifici. sentazioni dell'Ufficio notturno della Pa- - 1°Annunciazione, e episo i e a v1 a nacchere, ai vari tipi di fiati, come pifferi,
Contraƒactum: molto in uso è questa prati- squa dei monaci del monastero di san Gallo_ ãlångantí più venerati. Al Qaem aaaeritis? cennamelle (o cialamello, strumento a can-
ca, che consiste nel contraffare ossia nell”al- Tratto dal Codice 484 del monastero, ecco il pasquale corrisponde il Qaem aaaeritis in na con ancia doppia che darà origine alla
terare il canto. La modifica è data dalla so- testo (siamo fra il IX e il X sec.): pfgsgpe? Si hanno due rappresentazioni del- bombarda e quindi all'oboe moderno), trom-
stituzione delle parole originali con un testo “Interrogatio: Qnem aaaeritis in sepulchro be, ai primi strumenti ad arco, come le vielle
la natività, una festosa che descrive l”arr1vo
nuovo, senza però modificare la melodia e Christicolae? dei pastori (o dei Magi) al presepe e l”altra (sorta di viola).
viene praticata anche passando da testi sacri Responsio.-jesam nazarenam cracifixum, 0 drammatica che evoca il ritorno dei pastori All”aperto: dal XII sec. in poi l'ampiezza
a profani o viceversa. caelicolae. ' rro ati da Erode. delle proporzioni e la comparsa di elementi
- Non est hic, sarrexit sicat predixerat. Ite nan- liìldìitaišninazioniz durante il Medioevo si volgari consiglia la realizzazione del Dram-
tiate quia sarrexit de sepalchro. Resarrexi”. hanno delle imitazioni del teatro classico, ma liturgico sul sagrato della chiesa e suc-
4.6 Dopo il 1000: Dramma liturgico Il Tropo Quem quaeritis, che precede eseguite da dotti letterati che cercano di tene- cessivamente verrà allestito nelle maggiori
l'Introito nella Messa di Pasqua e che ap- re in vita la fioritura delle forme greco-roma- piazze cittadine: continuerà anche nel 1500
Omelie orientali: il Dramma sacro ha le punto parla delle Marie che si recano al ne. Inoltre sopravvivono i mimi, i quali conti- col nome di Sacra Rappresentazione (-) 7.5)
sue origini nella Chiesa di Oriente (dal IV al Sepolcro di Gesù (Matteo 28,1-8), svolge nuano le loro esibizioni di carattere buffone- e si confonderà con la Commedia dell'arte
IX sec.), da funzioni religiose in cui l”Omelia la sua virtualità drammatica in una scena sco. I codici di riferimento divengono quindi (-) 9.1). Il non essere più legato alla chie-
(nel tardo latino homilia (m) = spiegazione dialogata che dà origine al Dramma litur- sempre più labili o meglio ci si riferisce a sa svincola i cantanti dal rispetto del testo e
del testo biblico) assume un°ampia funzio- gico. Il canto delle pie donne, in latino, è modelli linguistici di provenienza differente, l”uso del volgare consente la diretta parteci-
ne di evocazione e di racconto, a volte an- intonato dai chierici che si cingono la testa tanto che si può parlare, per l”evoluzione del pazione del pubblico.
che con aggiunta di elementi drammatici, con l'amitto (panno che si avvolge attorno Dramma liturgico, di plurilinguismo.
come quelle attribuite a san Giovanni Cri- al collo, impiegato come simbolo di trave-
sostomo (vescovo di Costantinopoli dal 397 stimento). La messinscena è simbolica e vi
Dramma liturgico ha contatti con i riti pro-
piziatori che la civiltà rurale del Medioevo
Cronologia sintetica
al 403, autore di una celebre Omelia su Il è qualche piccolo movimento. I passi rela- aveva conservato. Si nota infatti una paren-
ritorno di Flaviano), a Esichio presbitero tivi alla Passione sono quelli che si presta- O IX sec.: morte di Carlo magno e ini-
tela tra le feste di propiziazione (Capodan-
di Gerusalemme (morto dopo il 450, di lui no meglio alla teatralizzazione, così come no, Carnevale, Calendimaggio) e i momen- zio del Feudalesimo, è il Medioevo
ci sono rimaste 2 Omelie pasquali e 13 per quelli della Natività. ti del Natale, dell'Epifania, della Pasqua. Il Medio. Importanza della Schola can-
altre festività), e a san Germano patriarca Monastero di Montecassino: parallela- Dramma liturgico ha contatti anche con le toram. Sequenze e Tropi. Diffusione
di Costantinopoli (autore, fra la fine del mente ai Codici di san Gallo, anche quelli danze popolari e con gli spettacoli mimici; dell”organo in Europa.
600 e l'inizio del secolo successivo, di una del monastero di Montecassino ci testimo- inoltre vi confluiscono molti elementi pro- O X sec.: tropatura verticale, forme ete-
popolare Omelia drammatica sulla Madon- niano dell”esecuzione para-teatrale del Tro- fani, come le sfrenatezze che si verificano rofoniche/parapolifoniche. Prime te-
na). Tali Omelie non sono articolate solo po Qaem aaaeritis, con ricchezza di dida- nelle Kalende di Gennaio, simili ai Saturna- stimonianze di musica profana.
sui testi canonici, ma anche su parafrasi dei scalie le quali ci permettono di ricostruire lia, dove il servo diventa padrone (Feriae O XI sec.: Dramma liturgico (-) Link
testi stessi che spesso vengono dialogate (e la scena: il sacerdote, in veste bianca come staltoram, le feste di fine anno che vedono i Letteratura). Prime forme polifoni-
si sa che il dialogo è alla base della forma l”Angelo del Vangelo, disposto davanti all'al- giovani diventare padroni, per alcuni giorni, che in Francia. Guido d”Arezzo. Ini-
rappresentativa); a volte vi si ricercano ri- tare si rivolge al coro e canta: “chi cercate?”. delle città). Allo stesso modo, nel Dramma zio della musica dotta, scritta e sem-
me e assonanze, simili a quelle usate negli Due chierici che stanno nel mezzo al coro liturgico Episcopellas un cantore, per burla, pre più formalmente complessa.
Inni. Queste pratiche arrivano in Occidente e che rappresentano le pie donne intona- viene nominato vescovo. O XII sec: Clerici vaganti e Goliardi le-
nei sec. VII e VIII, epoca in cui ben 13 papi no: “Gesù Nazzareno”, al che il sacerdote Fra sacro e profano: il Dramma liturgico gati alle prime Università. Lingue
sono di origine orientale, addirittura papa che impersona l'Angelo risponde cantando: utilizza melodie del repertorio sacro e altre volgari in Francia. Inizio dello Stile
Paolo I (757-767) fonda un convento appo- “non è qui”. Allora i due chierici, volgendosi di origine popolare; quando vengono fissa- gotico.
sito, quello di san Silvestro, in cui si devono l'uno verso l°altro, danno il lieto annuncio te nei codici si utilizzano i segni della no- O XIH sec.: Ars Antiqua (-) M0<ìUl0 5),
esercitare e propagare le pratiche del canto “il Signore è risorto”, a questo punto il coro tazione neumatica, spesso in campo aperto, Età di Nôtre-Dame. Intervallo di ter-
delle Chiese d'Oriente. intona Z'AZZelaja. Così non è sempre possibile ricostruirle (in za in Inghilterra. Laudi in Italia.
Dialogo cantato dei monaci di san Gallo: Rappresentazione durante la Liturgia questo modo sono tramandati i Carmina O XIVsec.: Ars Nova (-) Modulo 5), in
il momento culminante dei riti della Setti- è documentata anche da un monaco be- Barana, canti studenteschi conservati nel- Francia e in Italia. Formazione delle
mana santa è quello che celebra la resurre- nedettino inglese, Ethelwold, vescovo di l'abbazia tedesca di saint Benediktbeuern);
prime molemumcijpali.
zione. A Roma, in santa Maria Maggiore, è Winchester, che, intorno al 970, descrive nei codici sono anche segnate annotazioni

L
MODULO 4 SEMIOLOGIA GREGORIANA UNITÀ 2 NASCITA DELLA PoL1FoNiA

nella seconda metà del XV sec. si hanno an- Teatro profano: fino al X sec. non vi sono
donne al Santo Sepolcro spazi teatrali; le rappresentazioni greco-roma-
he in stile polifonico, generando il Mottet-
e la testimonianza del vescovo inglese Ethelwoldz “da una parte dell'altare sia disposta l'in1i¬
:O_PaSSl0ne (una Passione costituita da una ne sono sparite, vi sono solo esempi di teatro
del Sepolcro /.../ avanzino due diaconi portando la croce e la avvolgano in un sudario, can- ' di piazza, dove, su delle pedane, si recitano del-
ntifone la portino fino al Sepolcro e vi depositino la croce, come se stessero seppellendo il
_-fi” Serie di Mottetti). Fra il 1600 e il 1700 la
passione prenderà anche degli stilemi pro- le Farse: brevi storie scherzose, basate su un
el nostro Signore /.../ al terzo responsorio vengano altri diaconi /.../ l'angelo seduto sullaiifi
venienti dall'Oratorio e dal teatro d'Opera intreccio semplice e di tono colloquiale, o rap-
le donne che vanno a ungere il corpo di Gesù. Allora si cominci a cantare, con tono medio e 0'
(-› 10.3). presentazioni religiose dí carattere popolare.
ente, il Quem quaeritis ('chi cercate'), alla fine del canto le pie rispondono all'unisono 'Gesù 1
Lret” e venga replicato “non è qui, è risorto, come aveva predetto. Andate è annunciate che è .l~'
åå
Obbediscono e si voltano verso il coro, cantando l'Allelaja”. 3

Luoghi deputati: l”esecuzione nelle piazze le monache nel servizio musicale religioso,
,_.. . _¬
2 della polifonia
avviene su un carro dove è sistemata una ma di loro nulla è rimasto. Oltre al conven_
scena multipla, che offre cioè agli spettatori to è nella cerchia delle nobildonne che si
più luoghi contemporaneamente. Le singole coltiva la musica, come esercizio di buona organo per Lodovico il pio e favorisce la for-
scene, dette luoghi deputati, stanno l°una
4,7 Organo e prime forme polifoniche
educazione (-) 6.3). tuna di questo strumento che Papa Giovanni
accanto all'altra e gli attori-cantanti si spo- Misteri è il nome generico degli spettacoli Organo: dopo la caduta dell”Impero roma- VIII introduce nelle chiese (il canto cristia-
stano al centro delle piccole scene (-) Link medioevali para religiosi, definizione che si no d'Occidente, l”organo viene utilizzato a no, fin dalle origini, era stato praticato a vo-
Letteratura). riscontra, per la prima volta, in Francia nel Bisanzio e presso gli Arabi; rimane in uso ce sola per differenziarlo dal canto pagano,
Santa Ildegarda di Bingen (1098- 1374. Sono rappresentazioni molto lunghe» in Europa solo come strumento da usar- che faceva largo uso di strumenti). In questo
1179) è uno dei primi casi di donna suddivise in varie giornate; i testi vengono si all”aperto; dalla sonorità potente, ma di periodo l'organo è di piccole dimensioni e
compositrice. Badessa benedettina dell”ab- tratti dalle sacre Scritture e dalla vita dei difficoltosa esecuzione, non avendo tastie- con tastiera corta a leve.
bazia di Rupertsberg, è autrice di testi poe- santi e sono cantati. ra bensì poche leve con le quali immettere Tipologia dell'organo: la tastiera simile
tici e di 77 brani musicali (Sequenze, Inni Offici metrici o Historiae: già preceden- l'aria nelle canne (-) 1.4). In Oriente viene a quella odierna viene inserita nel 1300,
ecc.), oltre al Dramma morale Ordo virtu- temente nelle Antifone e nei Responsori considerato uno strumento profano, mentre quando si introduce anche la pedaliera;
tum formato da 82 melodie in stile sillabi- dell”Ufficio erano stati introdotti elementi in Occidente diviene lo strumento liturgico l”introduzione dei registri risale al 1400 e
co. Alcuni documenti provano il ruolo del- dialogici, dando origine ai cosiddetti Offici per eccellenza. Nella forma antica l”organo l'estensione arriva alle quattro ottave, Negli
¢ metrici chiamati an-_ arriva in Occidente nel 75 7, come dono del- organi grandi, detti positivi (perché veniva-
0 6:/1 \/“I /
che Historiae, proprio l'irnperatore Costantino al re francese Pipi- no posati in posizione stabile), l”aria viene
perché sviluppavano, no il Breve, passa rapidamente nei monaste- soffiata dentro le canne da grandi mantici,
5A Marc '65 il § con dialoghi ed evi- ri e nell'826 Giorgio da Venezia, istruito azionati da decine di persone, mentre negli

äía ii?? šgäìš I denza visiva, episodi


delle Scritture.
nell'arte organaria in Oriente, costruisce un organi più piccoli, detti portativi (perché si

Q Lub 11%) Q _ .
W. 652%(
si 6 Logdrn Amburgo '
Sepolcri o Offic Fl r Forme eterofoniche o parapolifoniche
cf;\_5,°ì!hmfi mn hà
Q
zrcclu Q
.
Stetuno drammatici sono La pratica parapolifonica è attestata, per la prima volta, nel De divisione Natarae di Scoto Eriuge-
I "C50 OGand Q
@
Lipsia
altre narrazioni del na, trattato del IX sec, e nel Musica enchiriadis (-) Analisi). La Musicologia tende a considerare
u Lire e _ e c°l°m“l-. Q
Q supplizio di Gesù, su
mk! la Tourmu come prima forma parapolifonica (in realtà ancora eterofonica) l'Organ,um (dal latino tardo
f \ uís rana
Oceano Pnrigio 0]-“3"3_' l9q g ? I imitazione delle pro- medioevale organizzare), in cui un preesistente Canto gregoriano è raddoppiato nota contro no-
/1,]a,m^m O Provms mnco one
~ V Oflflflflfi Q O 0 Bar s/Aubc cessioni rievocative ta. Già il nome stesso della forma indica che questo raddoppio viene effettuato spesso all'organo,
› Troycs
Digionc 0 \
I \l%lS|D che ogni anno si tene- A però Porganista non si limita al semplice raddoppio ma, come nella pratica dei Tropi, adorna il
vano a Gerusalemme
I mai in coincidenza con
canto con fioriture.
Organa paralleli (le parti procedono in modo simmetrico, se una sale anche l'altra sale, e vi-
r\/lìlåno verona la Settimana Santa. ceversa: moto parallelo) per evitare l'intervallo di quarta eccedente, considerato dissonante, il 4'*
Verso il XII sec. con-
o .. F É fi
s › V' . . Montpellier 9 E evénziu
s ` s. * Gcnom
' P'"`m
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rigido parallelismo subisce leggere modifiche, creando dei moti obliqui (una parte rimane ferma šššìä
V " ' - l\/la?sigl" Luc @Fircnxc “` vergono nel Dramma mentre l'altra si muove ascendendo o discendendo). Progressivamente le parti acquistano auto-
Toàcdo Barcellona (K4 Pisâa , \
G ; Q Siena liturgico. l10mia e affiora con sempre maggior frequenza il moto contrario (andamento opposto delle parti,
0 I. ' Cordova
i _ . , _ Q
La Passione sarà an-
Smlšlllf ':\lcn<Zia\ 0 ORomn se una sale l”altra scende, e viceversa), vera nascita della polifonia in quanto sancisce l'indipen- › fr,
che una forma a sé e denza delle voci. I I il

5? Napoli 9 Y Discanto è quella pratica che utilizza il moto contrario delle voci (Discantus è chiamata la voce posta
/`l Mar ° Sopra il Tenor -) Analisi). I

6 Principali aree di sviluppo urbano '___ lwedùwmneo lìulcmm QD _ Guido d'Arezzo tratta dell'Organum dicendo che la distanza fra le due voci è di una quarta e che
O Fiere 0 xv Aree di sviluppo urbano È permesso anche il moto contrario; le consonanze ammesse, oltre alla quarta, sono la quinta, ras-~
;::.-:;~:›-r:- ¬-.-; , I ' ~ , 1 , A
in Europa (1000-1200) š;s;§
L» i. .S -
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L'

M
MoDULo 4 SEMIOLOGIA GREGORIANA UNITÀ 3 MUSICA PROFANA
W/
ii

3 ;Musica profana
v
l'ottava e l'unisono (la terza e la Sesta sono ancora considerate dissonanze, concordemente con lali
scala pitagorica). *É
Contrappunto: in questa prima fase le voci procedono nota contro nota, ossia purictum contra puncfi
=r
tum, da cui 'deriva il termine “contrappunto” (col quale, oggi, s'intende l”intera pratica polifonica).
Elemento di partenza per il lavoro del Magister e sempre una melodia tratta dal repertorio gregorianø F
É
ì-; 4,3 Musica profana: i giullari rigattieri, artigiani vari, crociati ecc. Non è
e posta alle origini nella parte acuta, ma ben presto spostata alla parte grave con la funzione di “te-_ .~A›.,.¬
un caso che molti Statuti cittadini dispones-
nere :› una seconda e nuova melodia - .
(questa voce viene .
chiamata ,
Tenor). Lo sviluppo _ _
della polifonia I,
È da supporre che per tutto l'Alto Medioevo sero restrizioni a questi individui.
avviene soprattutto nei grandi monasteri della Francia. 1
V1 sia stata una produzione di musica profa- Giullare: questa parola deriva dal latinojocu-
San Marziale di Limoges: in questo monastero si elabora una diversa forma di Organum, co- g lator, a sua volta proveniente da jocus (gioco,
ìi,
,Hliii S na, sia vocale, sia strumentale. Purtroppo il
siddetto melismatico, caratterizzato dall”andamento fiorito della voce acuta mentre il Tenor hai-5 scherzo), tuttavia l'uso si diffonde solo dal V
valori lunghi. Sarà poi il musicista parigino Albert a indicare la strada ai primi Maestri di Nôtre- fatto che si sia trasmessa oralmente non ci
consente di avere alcuna documentazione. Le sec. in avanti e sostituisce i termini mimus,
Dame (-) 5.1).
pl-ime testimonianze sono legate a]l°ambiente scurra e histrio. Troviamo, per la prima volta,
E con la scrittura che si può sviluppare la polifonia, in quanto per la tradizione orale è una pra- la parola giullare nei resoconti del Concilio di
monastico dove i chierici, seguendo lo stile
tica .troppo difficile, anche se sono state riscontrate delle forme polifoniche semplici nelle varie Cartagine del 436 ed è a questa data che biso-
dei Tropi, usano musicare antichi testi lati-
tradizioni popolari. . ` gna far risalire l”introduzione della parola in
ni, di Virgilio, Orazio, ecc., oppure testi nuovi
scritti sotto l'intlusso di avvenimenti contem- Occidente. Nell'arte giullaresca vi sono delle
potevano trasportare) è lo stesso esecutore Tropatura verticale: se la tropatura tra- poranei, sia a carattere epico-storico, come la differenze, in quanto viene praticata da seri
che, con i piedi o con la mano sinistra, azio- dizionale è di tipo orizzontale, ovvero è un morte di Carlo Magno (questi canti di dolore professionisti o da ciarlatani, da persone di
na il mantice, mentre con la destra suona. modo per ampliare e modificare la melodia per la morte di illustri personaggi prendono il alto lignaggio o da vagabondi. I giullari più
l grandi organi che vediamo nelle chiese ri- del canto antico, successivamente abbiam nome di Planctus), sia a carattere occasiona- bravi e provenienti dall'alta società si confon-
salgono al 1600-1700 (-) Modulo 11). anche una sorta di tropatura verticale, ch CDO le, come il saluto tra maestro e allievo, o come dono con i menestrelli, quelli improvvisati e
sovrappone al canto origi- il canto dei pellegrini in viaggio verso Roma, di classe povera si confondono con i giocolie-
nale un altro canto, seguen- 0 canti ispirati al senso civico (i canti di guar- ri e con i buffoni.
do la pratica dell'isori bizan- dia delle sentinelle, le “scolte”). Lo spettacolo dei giullari: è per noi difficile
tino, una sorta di pedale Clerici vaganti: tra il XII e XIII sec. si poter immaginare l”impatto che questi artisti
diffonde il canto di monaci ordinati senza potevano avere sulle comunità medioevali.
basso che segue la melodiH3
g l principale (-) 3.1). Anche il iscrizione a chiese particolari, che hanno il Nel Medioevo il poter assistere a spettacoli
M V ,_ V 4 _, I canto popolare usa tale pra- compito di predicare e sono a diretto contat- con musica era un caso molto raro e la dispo-
tica che, intorno al X sec., to con la gente esprimendo quindi un canto nibilità della gente a lasciarsi affascirrare era
_ _ - Q 1: __ __,_____._..›-
' ' .._.,__›._._-~¬- _ diventa sempre più corag- imbevuto delle tematiche della vita popolare. assai superiore alla nostra. I giullari potevano
= ` giosa, in quanto la voce che Va tenuto presente che nel Medioevo molta allestire spettacoli all'aperto oppure all'inter-
accompagna (detta Vox orga- è la gente che svolge una vita nomade: non no dei palazzi. Nelle piazze costruivano un
nalis con chiaro riferimento solo monaci, giullari, mendicanti, pellegrini, piccolo palco e il loro spettacolo iniziava con
s all'organo) non realizza più questuanti ecc., ma anche mercanti, calderai, un Proemio, ossia con Pinvocazione del favo-
T_
_;_` I solo un semplice pedale, ma
-»c_«›m.-e_L=:._§_ ._-
E I '`A 1 si unisce alla voce principa-
A1 giuiiari e mi
” * Â! le (Vox principalis) con una
sua propria linea melodica, Oggi il giullare è quel musicista di strada che vediamo suonare e cantare per pochi spiccioli agli angoli
dapprima simile poi sempre delle piazze cittadine, spesso improvvisando anche giochi d'abilità. Ma è anche il musicista, più o meno
più diversa e autonoma. professionista, che suona per le feste paesane, che allestisce spettacolini nei matrimoni ecc. In fondo
ognuno di noi è un po' giullare quando prende uno strumento e suona con gli amici, allieta una festa
o canta in gruppo in una gita. Anche il clown del circo, quale erede del mimo e dell'istrione, con i suoi
canti e giochi di abilità, col suo repertorio buffonesco e folkloristico, è un giullare moderno. Da un pun-
to di vista culturale, l°interesse per questa figura inizia col film del grande regista Ingmar Bergman, Il
`v~.
settimo sigillo (1956), dove un giullare e sua moglie sono fra i protagonisti. Il premio Nobel Dario Fo ha
scritto un celeberrimo spettacolo, Mistero buffo, dove interpretava la figura di un giullare. sì:

ll giullare si porta dietro un tocco di stravaganza, perché, proprio come i giullari storici, si muove fra re
e poveracci, veste tutti i panni e sa recitare e cantare ogni cosa [dall'essere un po' sopra le regole deriva
iljollg, tipica figura nel gioco delle carte che spiazza tutto). È un personaggio atipico che a volte passa
anche per matto, anticipando un tema che 'avrà molta importanza nella storia del costume, quello del-
l'artista ch°è sempre un po' folle.
Antico organo della Basilica di Assisi f
L
MoDULo 4 SEMIOLOGIA GREGORIANA UNITA 3 MUSICA PROFANA

re divino su di sé e sul pubblico e nel quale si varie riunifrcazioni delle lingue naziona1i_ li alle canzoni dei clerici vaganti. I goliardi della musica profana; per esempio il vescovo
annunciava l'argomento della storia, la quale Non va sottovalutata neanche Pimportanza cantano C011 modi realistici e irriverenti temi di Sheborne, sant'Adelmo (640-709) suona
prendeva corpo attraverso recitazioni di sto- della comunicazione visiva, in quanto le sto, l”arpa. È da considerare che nelle attività ex-
religiosi, politici e amorosi; compongono 'ver-
rie, intonazione di versi (in ottava rima) e rie che raccontavano erano accompagnate si 6 musiche da taverna, satiriche, erotiche tra-liturgiche, come le numerose preghiere
dialoghi col pubblico; si concludeva con un da gesti e da un linguaggio del corpo essen_ 6 paíodie delle preghiere come la Messa dei rivolte alla Vergine Maria, vi è una libertà
Commiato in cui, dopo aver trovato la morale ziale ma molto efficace. . maggiore rispetto a quelle del culto. I giulla-
gioeatori d'azzard0. Queste canzoni si trova-
della storia narrata, il giullare rendeva nuo- Uno dei primi testi in volgare appartiene ri cantano anche le avventure delle Crociate
no raccolte nel già ricordato manoscritto dei
vamente omaggio al pubblico, il quale non a un anonimo giullare probabilmente veneto Carmina Bararla, la più importante raccolta (-) 6.1).
solo si era divertito ed emozionato, ma aveva o emiliano, risale a circa il 1152, ed è consep dfljriche profane del Medioevo. Menestrelli: dal latino ministeriales, sono
anche imparato delle cose e avuto delle infor- vato nel duecentesco Codice Hamilton 390 i segretari-musicisti al servizio dei signori,
mazioni nuove. Infatti, i giullari, andando di di Berlino: s'intitola Proverbia quae dicaniur quindi sono una categoria più elevata, ri-
paese in paese, portavano le notizie di ciò che saper natarafeminaram, ed è un testo mise. spettata e più colta dei giullari e soprattutto
avevano visto e sentito durante iloro viaggi. gino, ovvero malvisto dalle donne perché le 4.9 Dal menestrello dei giocolieri. Va comunque tenuta presente
I testi riguardano avvenimenti di cronaca o prende in giro. - ai musicisti municipali una certa sovrapposizione fra queste figure,
le gesta di Carlo Magno e dei suoi paladini Formule musicali: i giullari, come tuttii «Hanno speranza di salvezza i menestrelli? non così facilmente separabili. I menestrelli
[Ciclo carolingia), ma affrontano anche argo- musicisti girovaghi, erano assai bravi a im. vengono condannati dalla chiesa perché il
Nessuna”. Questa frase del monaco Onorio
menti vari e più intimisti (come quelli tratti provvisare su degli schemi ritmico-melodi- loro repertorio si basa su canzoni ironiche
di Autun, vissuto nella prima metà del XII
dal Ciclo bretone). I loro canti sono in genere ci fissi; avevano delle formule musicali ed sec., è esplicita del rifiuto dei musicisti popo- e d°amore, ma lavorando in maniera stabile
sillabici e spesso si avvalgono di Preludi af- espressive che riadattavano nelle varie occa- lari da parte della Chiesa, anche se abbiamo al servizio dei potenti godevano di un certo
fidati (su imitazione dell°uso arabo di intro- sioni della storia narrata. Il ricorso a delle notizie di numerosi menestrelli, giullari e rispetto (che mancava ai giocolieri). Il loro
durre strumentalmente il canto) alla viella formule di base è tipico di ogni genere im- buffoni alla corte papale. La Chiesa ufficiale strumento prediletto è la cennamella, simile
che è uno strumento ad arco a fondo piatto provvisativo (lo sarà anche nella Commedia si schiera contro la musica profana, ma mol- a un oboe primitivo.
montante da 3 a 5 corde, all”arpa, alla chitar- dell”arte, nelle improvvisazioni strumentali ti preti partecipano ai canti del popolo: nel Vi sono cronache di monasteri che attestano
ra, al liuto (di recente introdotto dall'Arabia dei liutisti cinquecenteschi, degli organisti Concilio di Aquisgrana, nel IX sec., si sta- come questi musicisti potessero anche esi-
attraverso la Spagna), all°organo portativo e del 1600, degli interpreti delle cadenze con- bilisce che “non è bene che i sacerdoti par- birsi al loro interno, fra l'altro guadagnan-
al salterio (strumento a corde pizzicate te- certistiche del 1700, nei virtuosi pianisti del tecipino a spettacoli e a canti di qualunque do parecchi soldi. Malgrado però alcune si-
se su una cassa armonica poligonale tenuta 1800... fino al]azz e oltre). e genere, in teatro o nei matrimoni”. tuazioni fortunate, il menestrello conduce
orizzontalmente dall'esecutore). Giocolieri: la musica profana conta anche La Chiesa tenta di eliminare la musica una vita in povertà, almeno fino al XIV sec.,
Alla mensa dei signori: il giullare oltre che umili rappresentanti, meno colti dei chierici profana e le danze in pubblico, anche se, quando viene ingaggiato dai Comuni per
allestire spettacoli nei luoghi pubblici si esi- e che si confondono con i giullari di paese, almeno in certe zone, come lungo il tragitto svolgere servizi vari. È soprattutto nelliltalia
bisce anche all”interno dei palazzi delle fa- sono i giocolieri, detti anche buffoni, discen- che porta i pellegrini nel santuario spagnolo centrale, dal 1300 al 1500, che si diffonde
miglie nobili e benestanti, a volte anche nei denti dei mimi classici, che in francese ven- di Santiago de Compostela o come in Inghil- l°uso di stipendiare da parte dei Comuni, poi
monasteri e alla corte del Papa (si sa che Eu- gono chiamatijonglears e in tedesco Glaaker: terra, Irlanda e Galles, almeno fino all”VIII delle Signorie, alcuni musicisti, con il com-
genio IV, Alessandro V1, Giulio Il e Leone X, Come i giullari lavorano in occasione di feste sec., si permette l'introduzione in chiesa pito di allietare i momenti pubblici.
papi fra la metà del 1400 e l'inizio del 1500 e banchetti nei castelli, allestendo spettacoli
avevano al loro servizio dei giullari). Sono
soprattutto ibanchetti ufficiali e i matrimoni
vari con giochi di abilità infranimezzati a mu-
siche. La loro abilità è però inferiore a quella
f Nascita delle Bande cittadine In Italia questi gruppi di musicisti si chiamano
I I menestrelli municipali, presenti ovunque in “pifferai” e sono spesso impegnati anche in altri
i momenti in cui il giullare canta e racconta dei giullaii ed è presumibile che il loro spetta- Europa, vengono chiamati Waits in Inghilterra mestieri, per esempio il grande scultore Benvenu-
storie, allietando la giornata. Si conoscono i colo fosse più volgare. Questi giocolieri musi- to Cellini è pure un suonatore di flauto diritto e
dei Türmer in Germania, ovvero “uomini delle
nomi di alcuni giullari, come Antonio Pucci, cali, come ci dicono alcuni documenti, devo- "torri", termine che si riferisce al loro compito cornettista e racconta che il padre era un bravo
vissuto nella Firenze d'inizio 1300; Pietro no “saper inventare, costruire rime, destreg- di guardiani che, con gli strumenti, devono av- costruttore di clavicembali e liuti. A Firenze i pif- -ti
Canterino, vissuto nella Siena di metà 1300; giarsi come schermitore; saper suonare bene vertire se si verificano dei pericoli. Partecipano ferai suonano durante la processione per il giorno
Niccolò Povero, vissuto a Firenze nel tardo tamburi, cimbali e la ghironda; saper lanciare inoltre a cerimonie civili. I loro strumenti sono del patrono san Giovanni, “con tale frastuono di
1300; Gabrieletto vissuto a Roma fra la fine in alto delle mele e afferrarle sulla punta di
del 1400 e Finizio del 1500; Mariano Fetti,
-_ la cennamella, una sorta di oboe che emette un trombe e pifferi che tutta la città risuonava”. Inol-
un coltello; imitare il canto degli uccelli; ese- suono molto forte, e la tromba, successivamente tre suonano dal balcone del municipio e nelle ri-
vissuto a Roma all'inizio del 1500. guire trucchi con le carte e saltare attraverso
impiegano anche strumenti ad arco. La costitu- correnze, come i matrimoni. I musicisti municipali
Lingua sovra regionale e comunicazione dei cerchi; suonare la cetra e il mandolino; 1- 77
, Zione di Bande musicali cittadine rende rispetta- suonano inoltre nelle Sacre "rappresentazioni, per /vr/'v
visiva: i giullari parlavano una lingua che destreggiarsi con la chitarra”. il I
) bile la musica strumentale la quale, contribuen- rendere onore a personaggi illustri e conferire de- =?§ =~_«=%:
ßiífffg
J

era una sorta di koine' regionale o sopra re- Canti dei goliardi: gli studenti iscritti alle
gionale o meglio conoscevano molte parole
do alla sensibilità musicale dell'epoca, influenza coro a eventi pubblici, anche religiosi: per esempio
Università europee (-) 6.1), la Sorbona di Pa-
perfino la musica religiosa. I musicisti municipa- nei registri della città di Urbino e di Udine, si legge
nei vari dialetti e le riadattavano a seconda rigi, quelle di Bologna, Padova, Napoli, Saler-
li si organizzano in Corporazioni: fin dal 1334 a che i musici devono suonare durante la processio-
del posto in cui recitavano. Indubbiamente no e altre nei Paesi tedeschi, inglesi (famosa
essi hanno svolto un ruolo importante nelle quella di Oxford) e spagnoli, sono canti simi-
L0i1dra e dal 1350 a Basilea. ne del Corpas Domini e in altre festività religiose.

L
MoDULo 4 SEMIOLOGIA GREGORIANA APPROFONDIMENTI

forme religiose, ma non nei Liturgia uno strumento per dell,Ars Nova (-) Modulo 5)
lfll l l
il consolidamento dell°Impe- è eseguita da cori maschili.
W0071030We mfiØli0 momenti rituali). _
Non ci sono pervenuti che ro) si affermano i grandi mo- Ovviamente diverso è il di-
Notazione neumatica quadrata, messa precedente- nei suoi valori originari, ri. Searsi documenti propria- nasteri, dove si elaborano i scorso perla musica profana,
e quadrata mente a punto da Guido. La presa che parte dalla metà del mente musicali, quindi, per canti nuovi. La musica sacra anche se, in generale, anche
La notazione neumatica si ri- notazione quadrata tiene con- 1800 sulla spinta dell'esigenz,-_, tutta l'età vetero-romana, rimarrà legata al solo canto, il canto profano, monodi-
vela perfettamente aderente to solo dell'altezza delle note, di rinnovare il canto cattolic0_ cioè fino al Sacro Romano unico strumento ammesso co e polifonico, è affidato a
alle principali caratteristiche eliminando tutte le particola- Dalla raccolta dei codici più Impero. Solo i trattati di Ca- sarà l”organo (presente dal- cantori maschi (-) Appro-
musicali del Canto gregoria- rità ritmiche e interpretative antichi e dal loro raffronto si pella, Boezio e Isidoro rap- l”epoca carolingia in avanti), fondimenti Modulo 7). Ov-
:
no: l”omofonia, la variabilità suggerite dal neuina; pertanto è giunti alla riscoperta del si. i presentano 1 nostri serbatoi e il canto continuerà ad es- viamente nei monasteri fem-
ritmica, l'espressività model- il repertorio risulta impoveri- gnificato dei neumi, operazi0_ È di notizie storico-musicali, sere intonato da soli uomini minili sono solo le donne a
lata sulla parola. Queste carat- to e semplificato e nel corso ne che ha portato all”attua1e a carattere speculativo. Con (le parti acute verranno so- cantare, e si registrano anche
teristiche si perdono quando i dei secoli se ne perderà sem- edizione del Graduale Triplex la normalizzazione liturgica, stenute dai falsettisti, ossia eminenti figure di donne di
neumi vengono progressiva- pre più la specificità. Si deve (nel quale i canti sono pre- ìì. di cui si fanno paladini Car- dai cantanti che usano solo alto livello culturale e com-
¦
mente abbandonati e il reper- ai monaci benedettini dell”ab- sentati in tre notazioni, una . 10 Magno e Carlo il Calvo (i la voce di testa). La polifo- positrici, come Hdegarda von
torio originario viene trascrit- bazia francese di Solesmes la quadrata e due neumatiche -) quali vedono nell'unità della nia sacra dell”Ars Antiqua e Bingen, del XII sec.
to utilizzando la notazione ripresa del Canto gregoriano Analisi).

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Letteratura
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Documento L_____________________ a - *¬
Dal Dramma liturgico a Fleury e Gand. Quindi da muovevano con naturalezza
La vita nei monasteri importanti nella gestione dei Vecchio e Nuovo Testamento al Dramma secolare un lato troviamo il persistere tra Plnghilterra e il Continen-
L°uomo del Medioevo vive in monasteri. /. _ ./ il piimo cantore è il gran Introduzione del Dramma di una tradizione popolare di te, anche grazie ai forti lega-
una società ben poco rassicu- “Secondo la regola benedet- Maestro dell'intera Liturgia. liturgico: intorno al 970 re attori in grado di offrire una mi dinastici tra le case reali
rante. I contadini non hanno tina i monaci erano tenuti a È il conservatore dei libri che Edgar (950-975) pubblica una varietà di spettacoli spesso d'Inghilterra, Francia setten-
alcuna certezza, gli artigiani, dividere il loro tempo fra il ne contengono itesti, evange- | lettera indirizzata al clero in indecenti e satirici, ove la sa- trionale, Spagna e Sicilia che
come tutta la popolazione lavoro e la preghiera /.../ le liari, epistolaii, legionari ecc, 'i cui si lamenta del fatto che in tira è principalmente rivolta favorivano un libero scambio
borghese (che vive nel “bor- preghiere collettive scandiva- ciò presuppone un”erudizio- ambienti legati ad esso si ospi- alle donne e al clero, e il cui in ogni sfera di attività.
go”), sono soggetti ai voleri no notti e giorni. I canti e le ne acquisita da lunga data, e tino attori e mimi che canta- scopo primario è guadagnarsi Il passaggio a una tradi-
del Signore e alle continue letture di cui sono costituite per questo il primo cantore no e danzano. Nello stesso da vivere; dall”altro il nascere zione vernacolare: questa
guerre. Per sfuggire la mi- queste preghiere rappresen- viene scelto fra i “nutriti”, va- periodo il vescovo di Winche- di una tradizione di Drammi cultura internazionale la ritro-
seria spesso ci si rifugia nei tano quasi gli unici suoni che le a dire fra i monaci allevati É ster Ethelwold (-) paragrafo cristiani, promossa dai mo- viamo nelle Università e nelle
monasteri. I secondo nati dei debbono uscire dalla bocca in monastero fin dall'infanzia
i 6) invita i monaci benedettini naci benedettini nell'ambito scuole annesse alle cattedrali;
figli del principe (solo al pri- dei monaci, costretti per la / _ _ ./ il primo cantore, maestro inglesi ad adottare il Dramma della Liturgia per abbellire le gli scambi di studenti e stu-
mo nato spetta di sostituire il maggior parte del tempo a ri- delle cerimonie, organizza la liturgico pasquale della Visi- grandi festività dell'anno (Na- diosi tra Parigi e Oxford sono
padre nella gestione del pote- gorosi silenzi / _ . ./ i monaci si benedizione del cibo e l°acco- tatio Sepulchri (la visita del- tale e Pasqua in primo luogo), infatti numerosi. La Chiesa,
re) e le figlie femmine vanno recano in processione al coro glienza degli ospiti” (-) 3.3). le tre Marie alla tomba della che venivano cantati in latino consapevole dell°importanza
spesso in monastero. Il prin- della chiesa, occupato ognuno (E. Pognon, La vita quotidia- resurrezione), già esistente su melodie generate dal Canto dell”elemento drammatico per
-cipe fa sostanziose donazioni il proprio posto cantano Sal- na nell'anno Mille, Fabbri, sul Continente dove ne è ri- gregoriano della Liturgia stes- la diffusione della dottrina
e i suoi figli occupano ruoli mi, Inni e leggono passi dal Milano 1997). masta un'ampia documenta- sa. L°obiettivo primario, nel cristiana, è pronta a sostene-
zione, e del quale purtroppo caso della Chiesa, era il raffor- re all°interno delle scuole un
i testi rimasti in Inghilterra zamento della fede. progetto drainmaturgico (che
Sono pochi e frammentari. Il Internazionalismo dell'In- unisce il talento dei mimi a
Tematica documento Regularis Concor- ghilterra del XII secolo: quello dei laici, gli artigiani in
dia Anglicae Nationis Mona- l'Inghilterra del XII sec. era particolare, e alla tradizione
Il canto affidato “Paolo e Sila, pregando, can- si col canto. Due secoli più corum, uscito dal sinodo di internazionale sia dal punto di corte) il quale le consente
alle voci maschili tavano Inni a Dio”. Verso il tardi, Giovanni Crisostomo Winchester del 965-967 e pro- di vista intellettuale ed arti- di riportare fuori dall'edificio
L'età degli apostoli ci lascia 200, Clemente di Alessandria scrive: “non ci occorrono la mosso dallo stesso Ethelwold, stico che da quello politico. ecclesiastico gli elementi pro-
alcune testimonianze, come dice: “abbiamo bisogno solo cetra o il plettro, né strumen- Stabilisce il riordinamento Sotto il dominio normanno e fani e, contemporaneamente,
quella di san Paolo, sul valo- di uno strumento, la voce to alcuno”. La musica nel- dell°ordine e della Liturgia sotto quello angioino uomini di garantire la salvaguardia del
re spirituale del canto. Negli che porta la pace”: la musica la Liturgia è affidata a voci dei monasteri inglesi sulla di stato, teologi, fìlosofi, uomi- tradizionale Dramma liturgico
Atti degli Apostoli si legge: cristiana viene a identificar- maschili (le donne cantano Soia di quanto era avvenuto ni di scienza, poeti ed artisti si in latino all”interno della chie-

L §
MoDULo 4 SEMroLoerA GREGQRIANA PERCORSI PI-URIDISCH'LINAR1

sa fino al XVI sec. Il Dramma menti profani (come ad esem- Liturgia, cominciò a venir me, guendo un criterio di affi- usata come camerino e colle- Perseverance il cui manoscritto
liturgico si apre così al pubbli- pio l'arrivo di Pilato e i suoi no il coinvolgimento del 01% se garsi con il palco tramite una è databile 1429. L'opera preve-
co più eterogeneo della città e soldati in versioni più ampie nell”organizzazione delle rap; nità. I Bakers (panettiefíl _P@f
Sempio allestrvano l ultima botola. Ciascun carro presen- de una struttura scenica fissa
dunque al vernacolo. La scarsa della Visitatio Sepulchri); era presentazioni, furono dunque cena gli Shipwriyhts (maestri tava una scena diversa del ci- e, come ogni Morality play,
documentazione relativa alle dunque necessario attingere i laici a curare gli allestimenfi; tratta della lotta tra bene e ma-
fyasdia) l'arca di Noè, ishers clo, e i carri giungevano l*uno
cerimonie drammatiche sacre a una tradizione interpreta- Miracle cycles: in Inghilterra le per impossessarsi dell'ani-
6 Mariners (pescatori e ma- dietro l”altro ripetendo ad ogni
in Inghilterra per certi versi fa tiva, come quella degli intrat- si può parlare genericamente sosta la propria scena. ma dell°uomo; pertanto ai per-
apparire come meno graduale tenitori popolari, più adatta a rinai) il diluvio, Ironmongers
di Miracle play in quanto la di, 6 Ropgrs (fabbri eq cordari) Musica, Paradiso e Infer- sonaggi biblici si sostituiscono
che altrove il passaggio da una rappresentare il carattere dei stinzione tra un Miracle play; flageflazione e crocifissione, 1 no: la musica è armonia e personificazioni di vizi e
produzione drammatica in la- nuovi elementi introdotti. In che abbia come soggetto al-go, Susemakgrg (insaccatori) for- proporzione ed il Paradiso ne L'origine dei Morality plays,
tino a una in volgare. Inghilterra i mimi praticavano menti del Vecchio e Nuovo Tg oltre che nell'omiletica di chie-
nívano il materiale per le vi- è la sede ideale (-) Approfon-
Dal Theatrum Mundi al ancora l”antica arte dei giullari stamento, e un Mystery play, . ›¬_i» -ui scere di Giuda, e così via. dimenti Modulo 6). Dal pa- sa (in cui il tema dei sette pec-
Globe: John di Salisbury nel anglosassoni in strade, piazze, che tratti le vite dei santi, non geant del Paradiso si levavano cati capitali era una costante)
Pageants: i cicli venivano or-
1159 riprende la metafora refettori di monasteri e palaz- è applicabile. Con Pistituzione, i canti degli angeli, musici e e nella Danza Macabra (che
ganizzati in forma di proces-
agostiniana del Theatrum zi dei signori. Il mimo, ultimo avvenuta nel 1264 e confep sione (come prevedeva anche cantori eseguivano ancora i aveva anch'essa come tema
Mundi, ovvero del mondo rappresentante delle antiche mata nel 1311, della festa del il conflitto tra vizi e virtù per
il rito del Corpus Domini) che brani della tradizione litur-
come teatro della Creazione feste pagane, entrerà così nel- Corpus Dornini (che cadeva in attraversava la città e sostava gica e del Canto gregoriano impossessarsi dell'anima del-
divina (che già il suo maestro la festività cristiana. I suoi maggio o in giugno), iMiracle in vari punti. Fu così neces- rifuggendo le complesse po- l”uomo) va individuata in una
Bernardo da Chiaravalle ave- contributi musicali e verbali, plays cominciano ad essere sario costruire delle strutture lifonie del tempo. L”inferno, nuova disposizione spirituale
va riproposto al Cristianesimo l”introduzione dell'elemento rappresentati principalmente d'altro canto, è il luogo della che il Miracle play non pote-
mobili, pageants, che potesse-
occidentale) e ne determina la burlesco, della parodia, di ac- in questa occasione e ad esse- ro servire come una sorta di disarmonia, del caos; i diavo- va esprimere. Di conseguenza
diffusione in ambito inglese. centi scurrili, coloreranno la re organizzati in cicli, cycles. palcoscenico nelle varie soste.li odiano la musica di cui si si sceglie l'allegoria per meglio
Tutti gli uomini sono uguali pratica liturgica e allo stesso Questo naturalmente poteva Il pageant era un carro a 4 o 6servono soltanto per sedurre rappresentare il dramma della
sul palcoscenico del mondo tempo la snatureranno atti- avvenire solo nelle città più ruote che veniva spinto a ma- e tentare, odiano persino il coscienza che in The Castle of
perché ciascuno “recita” il rando da un lato le condanne ricche, mentre i piccoli villaggi no ed era diviso in due piani. suono delle campane che in- Perseverance è individuabile
ruolo che Dio gli ha assegna- dei membri più anziani del si limitavano a rappresentare Il piano superiore era l'area vitano alla celebrazione, dun- nel personaggio di Mankind
to. Questo concetto giunge- clero e dall'altro le simpatie un singolo episodio biblico 0 dell'azione principale (ma al- que non troviamo musica sul (il genere umano), e che verrà
rà fino al Globe, il teatro di del clero minore e del popolo. la vita di un santo. Tra i più l”occorrenza si poteva usare pageant dell°Inferno. ancor meglio espresso in Eve-
Shakespeare (-) Link Lette- Una trasformazione che av- importanti cicli a noi perve- anche la strada sottostante); Morality plays: quando i ryman (della fine del 1400).
ratura Modulo 8), che col suo verrà nel corso di tutto il XIII nuti ci sono quello di Chester, qui venivano montate quelle Miracle plays erano ancora L'uso dell'allegoria, inoltre, che
nome esprimerà il significato sec. e giungerà a compimento il più antico, databile intorno strutture simboliche, indicati- nel periodo di massimo fulgo- ha dominato la letteratura del
universale di un “Globo” che in quello successivo, allor- al 1328, e quello di York da- ve della scena rappresentata, re prese forma la “moralità”, XIV e del XV sec., è indicativo
è appunto “teatro del mondo”, quando nella coscienza popo- tabile intorno al 1378. Come che servivano ad attrarre l'at- Morality play, che vide la sua del passaggio, con la moralità,
una “wodden O”, una O di le- lare il Dramma liturgico sarà per ovvie ragioni avveniva tenzione del pubblico. La zona massima fioritura nel XV sec. a un genere meno popolare e
gno, un cerchio magico sul soppiantato dal Miracle play, nel Dramma liturgico, anche inferiore, a livello strada, era Il più antico testo completo maggiormente legato alla cul-
cui palcoscenico l”uomo reci- ovvero dalla Sacra rappresen- gli interpreti laici del nuovo chiusa da teli e poteva essere pervenutoci è The Castle of tura medievale.
ta la sua parte senza tuttavia tazione in volgare. Dramma saranno esclusiva-
portare ordine tra i suoi con- Dal clero ai laici: l'amplifi- mente di sesso maschile.

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flitti, bensì mettendo in scena carsi degli apparati liturgici, e Le corporazioni cittadine:
la propria contraddizione. È l'afflusso sempre maggiore di in Inghilterra le corporazioni 'WM

proprio l'idea di un Theatrum pubblico, portarono progressi- delle arti e mestieri (tradegui- ...... :;:..;11=.
Mundi che nell”Inghilterra del vamente la rappresentazione lds), organismi di importanza La cattedrale Ijarchitettura gotica è stata la sibilità di finanziamento per
XII sec. consente la nascita di dei testi a lasciare lo spazio fondamentale per la vita eco- come metafora del cielo risposta alla accentuata esi- la costruzione di nuove chiese
un Dramma sacro in volgare della chiesa per riversarsi al- nomica e sociale del Medioe- La cattedrale è la chiesa prin- genza di un”architettura che /.../ che hanno proporzioni
al quale tutti i credenti posso- l'esterno di essa e infine nello vo, divennero responsabili Cipale d'una diocesi, in cui risultasse in particolare armo- che corrispondono alle pro-
no assistere e prendere parte. spazio della città di cui ormai dell'organizzazione degli spet- ha sede la cattedra del Vesco- nia con l'esperienza religio- porzioni degli accordi musi-
E La Seinte Resurrection ne è era pienamente espressione. tacoli rafforzando così il loro V0. “Per l'uomo medioevale sa. /.../ La chiesa di Sens, in cali: la lunghezza della chiesa
il primo esempio compiuto. Parallelamente a questo spo- monopolio sui prodotti locali il mondo fisico, quale noi lo Francia, è la prima cattedra- sta al transetto nel rapporto di
Introduzione del1'elemento starsi all'esterno della chiesa, e il loro ruolo all'interno del- intendiamo, non ha realtà le gotica, le cui fondamenta quinta, 2:3: il rapporto di otta-
profano nel Dramma litur- in seguito a una serie di edit- la città. I diversi episodi e al- S6 non come simbolo /.../ il sembrano essere state gettate va, 1:2, determina le relazioni
gico: tra X1 e XII sec. gradual- ti e critiche rivolti dal clero lestimenti inseriti all”interno Medioevo percepiva la bel- intorno al 1130 /.../ A parti- tra navata laterale e centrale.
mente nel Dramma liturgico superiore all”introduzione dei cicli venivano affidati alle lezza come splendor veritatis, re dal XII sec. la pratica delle Il rapporto 3:4 del coro, evoca
si erano insinuati anche ele- dell”elemento secolare nella diverse corporazioni cittadine Pirradiarsi della verità. /_ . ./ indulgenze offrì ulteriori pos- l'intervallo di quarta musicale;
MODULO 4 SEMIOLOGIA GREGORIANA ANALISI MUSICALE

il rapporto 4:5 delle navate e esteticamente è il centro della SímS0n› La Wttedmlff Ø0l?ica, 5 da chi conoscesse le note. In sostanza, se il coro cantava la Vox principalis, cioè
laterali insieme, corrisponde a chiesa, è basata sul rapporto H MUlíT10, 130108113 1983) _ Pe; Éì ' ,gregoriana, solo solisti qualificati potevano eseguire la Vox organalis.
quello di terza, mentre la cro- di 1:1 dell°unísono, il più per- un esempio di una cattedrak ì
ciera, che liturgicamente ed fetto degli accordi” (O. von gotica (-) Modulo 5). ` 4 0noANLm4AcnnNrEPAR»LLELE
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e-L'evolIizigi;e tecnica del Cantusfirmus: vari tipi di Organum g1w.4NUv1A


^ Qunfl-E i>ARAI,LELE con voci RADDOPPIATE ALL'oi-IAVA
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:Rifacimento: nei _sec. X-XII, mentre in Francia fiorivano le letterature romanze, si affer.
,mavauria concezione estetica che traeva origine dal mondo classico, e precisamente dalla
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-pampöiesis (cioè dal “rifacimento") che era invalsa in Grecia fin dal VII sec. a.C. Si trat-
ftava di scrivereuna storia senza inventarne la trama, cioé di “rifare” argomenti già noti ORGÂNU1\-1 A QUARTE PARALLELE CON VOCI RADDOPPIATE ALl_'O'l_I`A\7:\ fà

- come la guerra di Troia - servendosi della materia tradizionale (matière), attribuendone /_\ fx

;›;p,,or,Ö una nuovainterpretazione (san). Si stabiliva cosi un criterio di giudizio che, valen-
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_dosi~ delle _,-nuove sfumature o modificazioni apportate, era basato non sull'originalità ma
sul confronto delle idee. Possiamo affermare che qualcosa del genere sia accaduto anche
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-alla musica di quei secoli e che questa medesima concezione estetica abbia avuto un ruolo . o 0 * ' 0 o 3
/determinante nello sviluppo della polifonia in relazione al Cantusfirmus e ai suoi diversi I a\^PrinciPaliS QD 0. S : C ' 0 . 3 È' 3
zmulzs . - -
:modi diimpiego. - p - I voxarg Rex coe - li Do - mi - ne ma - ns un - dl - S0 _ Ill

Un sensoínuovo: la polifonia nasce, nel senso stretto di esecuzione simultanea di due o


più suoni diversi, raddoppiando ad intervalli prestabiliti un nucleo melodico gregoriano. In
vquestoeíprocedimento, chiamato Organum, dallo strumento musicale, introdotto in Francia formale del XII sec., che i teorici chiamarono Proprie sumptuifa, cioè propriali-
da Costa-nünopoli già intorno alla metà dell'VIH sec., è già implicito il criterio di rifare qual- detto, fa già la sua comparsa nel.Coolex Callzstmas e nel Tropafio di San là/Iøgzia .e
usata da Léonin e da Perotin, i due Maestri del coro di Notre-Dame i aiigi,
cosa di preesistente, apportando però un senso nuovo. Alcuni trattati teorici ci indicanoi
-'diversi modi in cui si svilu ò uesta ratica › mostrandoci come su un”idea così semP lice di -parla l”Anonimo IV, operanti il primo nella seconda meta del XII e il secondo agli
,polifonia si potessero "apportare vari tipi di “rifacimento”. , XIIIsec. (-9 ATS Antiqua Modulo 5). iEsso consiste ancora in una melodia grego-
Trattati sull'Or_ganum: l\/Iusica enchiriadis, il trattato di anonimo del X sec., ne indica 4: il giàcomposta che è “rifatta” con certi criteri: viene trattata con valori lenti, mentre
pi-i__n_1o_, è.a_quinte parallele, collocando l'antica melodia gregoriana nella voce più alta; Guido WW
seconda voce posta sopra di essa, il Duplum, “discanta” eseguendo lunghi melismi,
anche in 20 o 30 note contro una. _ _ d_ _ _ _
;;dfArezzo,- circa un secolo più tardi, mostra di conoscere questo procedimento, ma preferisce
, , questo melisma non aveva ritmo, ma col tempo vennero introdotti mo 1 riltmici
linteifvallo parallelo di quarta, forse perche questa era l”usanza locale. Il secondo tipo di
rifacimento riportato da Musica enchiriadis è sempre a quinte parallele, ma con le due voci
itraevanoorigine dalla metrica latina. Il ritmo si rese necessario per .organizzare e vo-
raddoppiate all'ottava. Il terzo prevede ancora le voci raddoppiate, ma con intervalli paralle-
particolarmente quando al Duplum fu aggiunta una terza voce til Trrplum) e, anche se
una quarta (il Quadmplum), sempre con funzioni melismatiche. _
li diquarta nella coppia acuta e in quella grave. Infine il quarto tipo, definito Organi/,m libe-
mm, perché la Vox, oiyanalis rimane quasi sempre stazionaria nei suoni più bassi, mentre la dalla forma dell'Organum la voce più bassa, quella che tiene le note dellamelocfåa
Ègregoriana, prende il nome di Tenor, dal latino tenere. Invece la melodia gregoriana c e
Vox prinçijoalis stabilisce con essa intervalli di seconda, terza, quarta o quinta. Quest'u1tima
alla base della costruzione assume il nome di _Cantusfirmus (canto fermo). Le voci
:eilaistruttura che Guido d'Arezzo considerava formalmente normale.
1?a”rafo ii1ia:, il,Tropario di I/Vinchester (XI sec), il Codex Callistinus, i Tropari di San Marziale Élšsuperiori possono avere col Tenor qualsiasi tipo di intervallo, tranne nel momento in cui
È-esso cambia la nota da tenere: in quei punti furono ammessi solo gli intervalli -consonanti
-(entrambivdelpc-XII sec) ed i- trattati teorici De musica cum tonario dell”inglese John Cotton e
šfperfetti di ottava, quarta e quinta. E da questa tipologia di Organum che denvera la piu
-Allcgcforganumfføßiendum di anonimo (anche questi del XII sec), contengono inoltre Organa
significativaespressione polifonica (sacra e profana) dell'eta medioevale: il Mottetto (-9
composti per moto contrario, che consistono nel far scendere la voce in contrappunto quan-
doiil-motivo gregoriano sale e viceversa. Naturalmente una simile tecnica non poteva essere z}_Analisi Modulo 5).
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lasciata ,allfimprovvisazione dei cantori, come invece accadeva per le tipologie precedenti. In
Jesse,-l,'e£fetto,polifonico era dato solamente dalla riproduzione di una melodia a diverse altez- I 4
' . _ . , Z-M , V /È
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_/\\. 3 0,/*_ .8 \ o i
'- 5<oxprmcipalis , 0 '_ . Q O I 3 Q 8
_ze,¢per,cui_,1non era,_neG¢SSaiio che la Vox organalis venisse scritta. Alcuni musicologi hanno = _ _ _ , _ _ _ n
-ínfa,tÈtí«pref§rito,definirequesta tecnica coltermine di paraƒonia, anziché polifimia. L'O1;ganum « ut tu - o pro pn ti :I \S
-per moto contrario invece doveva rispondere a precise regole di intervalli tra le due voci, che 1 3 /_X /"M /¬\ /¬› I
› * ` 0 0 3 o 3 .
non, potevano essere affidati al semplice caso. Del resto, il fatto che questa tipologia sia stata . i, vox orgaualis 0, _,0 ¢ I 4 s 0 " 8 0 f ' . \_,_
,coi-is,e;rvata,›oltre che dai -trattati teorici, anche da codici di musica scritta dimostra che era
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