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IMPRESSIONISMO

LA CORRENTE MUSICALE
Il movimento dell’impressionismo trova il suo massimo splendore fra la fine
dell’Ottocento e i primi due decenni del XX secolo. Nasce e si sviluppa
principalmente in Francia e si diffonde poi nel resto dell’Europa. Si manifesta
inizialmente con l’arte pittorica, e poi i suoi principi creativi si estendono alla
musica e alle altre arti. I compositori impressionisti cercano di esprimere con
la musica i propri stati d’animo, le impressioni che la realtà suscitava nella
loro mente. L’armonia classica fu la prima a essere sconvolta dalla nuova
tendenza dell’impressionismo.

Accordi e dissonanze acquisirono un valore esclusivamente timbrico,


coloristico; il loro accostamento era scelto solo al fine di creare particolari
atmosfere sonore, spettacolari e affascinanti. Permane in questo periodo
l’esotismo in musica: i compositori vengono a contatto con scale orientali,
conosciute sia attraverso viaggi all’estero, sia grazie all’Esposizione Universale
di Parigi.

L’AUTORE
Debussy nasce a Parigi nel 1862 da una famiglia di piccoli commercianti di
porcellana. Claude Debussy nel 1872, a soli dieci anni, si iscrive al
Conservatorio di Parigi, dove studia pianoforte e composizione.
Successivamente si perfeziona a Roma, dove vince il Prix de Rome con la sua
prima opera “figliol prodigo”. Ritornato a Parigi, si interessa alla musica di
Wagner e frequenta gli ambienti legati all’impressionismo e al simbolismo. Nel
1894 Debussy ottiene il suo primo grande successo che lo porta alla fama
internazionale: con “Prélude à l’après-midi d’un faune” (preludio al
pomeriggio di un fauno), cosiderato la prima opera musicale impressionista.
Si dedica anche al melodramma e nel 1911 collabora con D’Annunzio,
scrivendo musiche per le scene del dramma “Il martirio di San Sebastiano”
Muore a Parigi nel 1818.
FUTURISMO

La musica futurista nasce per opera di artisti stanchi degli insegnamenti


accademici dei conservatori.
Francesco Pratella è il primo musicista che tenta di rinnovare radicalmente il
linguaggio musicale tradizionale. Le sue concezioni musicali appaiono in due
manifesti dove espone il rifiuto del passato e il desiderio di assoluta
liberta`("Disertate i conservatori, i licei e le accademie, e determinatene la
chiusura; si vorrà certamente provvedere alle necessità dell'esperienza, col
dare agli studi musicali un carattere di liberta` assoluta")
Altro musicista futurista è il pittore Luigi Russolo, che nel l'11 Marzo 1913
pubblica "L'arte dei Rumori"; secondo Russolo la musica deve essere fatta
prevalentemente di rumori, non di suoni armonici. Si tratta di rumori della vita
quotidiana, mescolati assieme disordinatamente, come in un' improvvisazione
(vengono simulati ululati, rombi, stropiccii, gorgoglii, sibili e ronzii).

John Cage è stato un compositore e teorico musicale statunitense. È


considerato una delle personalità più rilevanti e significative del Novecento. La
sua opera è centrale nell'evoluzione della musica contemporanea.
Nella seconda metà degli anni quaranta si interessa alle culture orientali: alla
musica e alla filosofia indiana, al Buddhismo Zen. La musica viene considerata
affermazione della vita, un modo per vivere veramente la nostra vita. Il
concetto fondamentale è la mancanza di fini, di scopi, di intenzioni: bisogna
meditare sul vuoto.
L'artista non controlla, non organizza, non domina la natura, ma la ascolta.
L'uomo ha un ruolo subalterno, non è né esecutore né creatore della musica, è
un liberatore del suono. C'è il rifiuto del principio della conseguenza logica, c'è
il rifiuto della concezione della musica in quanto suono organizzato. Vuol dire
liberarsi dalle costrizioni, crolla l'idea europea di musica, basata sulla centralità
del compositore. Cage distrugge la figura del compositore genio, di stampo
romantico portano invece al disprezzo per la ragione, l'accettazione
dell'assurdo.
In questo periodo visita la camera anecoica dell'università di Harvard, una
stanza insonorizzata in cui poter "ascoltare il silenzio". Cage invece riesce a
sentire dei suoni, i suoni del suo corpo: il battito del cuore, il sangue in
circolazione. Ciò che ne ricava è la consapevolezza dell'impossibilità del silenzio
assoluto.
Il silenzio è una condizione del suono, è materia sonora: sottolinea e amplifica i
suoni, li rende più vibranti, è un mezzo espressivo e carico di significato.
Nel 1952, anche in seguito all'esperienza nella camera anecoica,
compone 4'33", per qualsiasi strumento. L'opera consiste nel non suonare lo
strumento.
NEOCLASSICISMO

Igor Stravinskij è uno dei massimi compositori russi del Novecento.


Figlio di un famoso cantante, cominciò lo studio del pianoforte a nove anni,
poi avviato agli studi universitari di legge, intraprese piuttosto tardi gli studi
musicali quando incontrò il compositore Korsakov, che oltre a dargli lezioni,
pubblicizzò le prime composizione del "giovane" Stravinskij.
Questo compositore si avvicina al neorealismo o anche detto Privitivismo,
portando avanti l ' idea di concepire la musica come espressione di un forte
legame con il mondo concreto, reale.
Compone seguendo questi ideali il Balletto “La Sagra della Primavera”
dove inscena un rito sacrificale pagano nella Russia antica all'inizio
della primavera, nel quale un'adolescente veniva scelta per ballare fino
alla morte con lo scopo di propiziare la benevolenza degli dei in vista della
nuova stagione.
Igor Stravinskij si avvalse di svariati temi popolari russi per creare il tessuto
musicale dell'opera con ritmi ossessivi e insoliti utilizzi dei diversi strumenti
musicali con lo scopo di creare tensione e stridenti effetti timbrici La prima
rappresentazione diede luogo ad una rissa e generò pareri contrastanti tra il
pubblico in quanto semplicemente non riuscivano a sopportare né i suoni né i
movimenti dei ballerini (questi ultimi decisamente inusuali) relativi a riti
pagani, passioni brutali e sacrifici umani, provocando una vera e propria
rivolta nel teatro.

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