Indice
Storia
Inizi
Era di Rhine
Fondazione della Parapsychological Association
Incremento delle ricerche negli anni settanta
Dopo gli anni settanta
Ricerche
Esperimenti Ganzfeld
Psicocinesi e generazione casuale di numeri
Critiche
Frodi
Critiche dei risultati sperimentali
Mancanza di carattere cumulativo
Metapsichica
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
Storia
Il termine parapsicologia fu coniato intorno al 1889 dallo psicologo Max Dessoir. Il termine fu poi
adottato da J.B.Rhine nel 1930 in luogo di "ricerca psichica" al fine di indicare un significativo
discostamento dalle metodologie di laboratorio allora utilizzate[13] Il termine deriva dal greco παρά
(para) e psicologia. I parapsicologi indicano i fenomeni psichici oggetto della loro ricerca con il termine
"Psi", termine che intende essere descrittivo senza che vi sia sotteso un meccanismo[14].
Inizi
Nel 1875, Edmund Gurney e Frederic W. H. Myers affermarono di avere
riunito un buon numero di casi, a loro dire accertati, di telepatia spontanea.
Essi quindi vollero intraprendere degli esperimenti, per vedere se fosse
possibile provocare la trasmissione di pensiero, e trovare così la spiegazione
di quello che ritenevano un fenomeno di telepatia spontanea: e interessarono
sir William Fletcher Barrett al loro progetto.[15]
Nel 1876 il Prof. W. Barrett lesse una relazione sui suoi esperimenti
all'Assemblea dell'Associazione Britannica, tenuta a Glasgow, che fu accolta Il filosofo e psicologo
con disdegno ed esclusa dall'inserzione nell'Annuario dell'Associazione.[15] statunitense William
James (1842-1910) fu tra
Nel 1882 venne fondata a Londra la Society for Psychical Research (SPR). i primi a effettuare
L'istituzione di tale società fu il primo passo che gli scienziati fecero per ricerche nel campo della
organizzarsi al fine di investigare i presunti fenomeni paranormali. I primi parapsicologia
associati furono filosofi, studenti, scienziati, educatori e politici come Henry
Sidgwick, Arthur Balfour, William Crookes, Rufus Osgood Mason and
Charles Richet.[16]. L'SPR distinse i propri studi in diverse aree: telepatia, ipnosi, fenomeni di
Reichenbach, esperienze di apparizioni, e gli aspetti psichici dello spiritismo. Uno dei primi lavori svolti
dall'SPR fu il "censimento delle allucinazioni" volto a ricercare esperienze di apparizioni e allucinazioni
in persone sane prive di problemi psichici. Tale ricerca fu il primo tentativo di dare una valutazione
statistica dei fenomeni paranormali; la successiva pubblicazione del rapporto, nel 1886, Phantasms of the
Living costituisce ancora oggi una fonte importante per la ricerca parapsicologica. L'SPR divenne un
modello per altre associazioni simili che sorsero in altri paesi europei e negli Stati Uniti d'America verso
la fine del XIX secolo. Nel 1885 a New York nacque l'American Society for Psychical Research (ASPR)
soprattutto grazie al supporto dello psicologo William James[17].
Oggi sia la SPR che la ASPR continuano le loro ricerche su fenomeni paranormali. Il fine della SPR è
dichiarato in ogni numero del proprio giornale: esaminare senza pregiudizio e con spirito scientifico
quelle facoltà dell'uomo, reali o supposte, che appaiono inesplicabili a qualsiasi ricognizione generale[18].
Nel 1897, Carl Gustav Jung, appena ventiduenne, tenne una conferenza nella quale sostenne l'idea
dell'esistenza di una “forza vitale”, l'anima, che supera di molto la nostra coscienza, portando una vasta
documentazione di fenomeni di materializzazione, telecinesi, sdoppiamento, telepatia, chiaroveggenza, i
sogni profetici. Condusse degli esperimenti utilizzando come medium la propria cugina di 15 anni, e
nella tesi di specializzazione sostenne per la prima volta che nello stato di trance emergono una o più
personalità inconsce che sono presenti nel medium (proiezione esterna di complessi autonomi
dell'inconscio). Nel 1948, arriva a concludere che
««Dopo aver raccolto, nel corso di mezzo secolo, esperienze psicologiche di molti
uomini e in molti paesi, non mi sento più così sicuro […] che una metodologia e una
riflessione esclusivamente psicologiche possano venire a capo dei fenomeni in
questione. Non soltanto le constatazioni della parapsicologia, ma anche le mie stesse
riflessioni teoriche mi hanno condotto a certi postulati che toccano la sfera delle
rappresentazioni della fisica atomica, ossia del continuum spazio-tempo. Con ciò si
solleva il problema della realtà transpsichica, che è il fondamento diretto della psiche»»
(JUNG C.G. (1920/1948), I fondamenti psicologici della credenza negli spiriti, in: Opere, vol. 8, Bollati
Boringhieri, Torino 1976)
Era di Rhine
Nel 1911 la Stanford University divenne il primo istituto accademico negli Stati Uniti a studiare la
percezione extrasensoriale (ESP) e la psicocinesi in laboratorio. I lavori erano guidati dallo psicologo
John Edgar Coover. Nel 1930 la Duke University divenne la seconda maggiore università a indagare
criticamente i presunti fenomeni ESP e la psicocinesi. Sotto la guida dello psicologo William McDougall
e con l'aiuto di altri come Karl Zener, Joseph B. Rhine e Louisa E. Rhine e utilizzando dei volontari scelti
tra gli studenti, il laboratorio divenne operativo. Al contrario del tradizionale approccio della ricerca
psichica, il quale generalmente richiedeva "prove qualitative" per i fenomeni paranormali, gli esperimenti
alla Duke University puntarono alla ricerca "quantitativa", usando un approccio statistico con le carte
Zener e i dadi. Conseguenza di questi esperimenti alla Duke fu che tale tipo di metodo fu adottato in
larga parte del mondo da chi indagava i fenomeni paranormali[17].
Il libro pubblicato da Rhine, New Frontiers of the Mind (1937), fece conoscere al mondo le risultanze dei
lavori svolti nel laboratorio. Nel suo libro Rhine utilizzava largamente la parola "parapsicologia" per
descrivere le ricerche condotte alla Duke. Rhine inoltre fondò un autonomo laboratorio di parapsicologia
all'interno della Duke e iniziò a pubblicare il Journal of Parapsychology del quale era coeditore
McDougall[17].
Gli esperimenti alla Duke attirarono molte critiche dagli psicologi, i quali tacciavano tali studi di
mancare di prove circa l'esistenza dell'ESP. Rhine e i suoi colleghi cercarono di indirizzare queste critiche
verso nuovi esperimenti, articoli e libri e riassunse le critiche e le sue risposte al riguardo in un libro:
Extra-Sensory Perception After Sixty Years.[19] Il consiglio direttivo della Duke University ebbe nel
tempo sempre meno interesse verso la parapsicologia, e dopo il pensionamento di Rhine nel 1965, ogni
collegamento tra ricerca parapsicologica e l'università venne meno. In seguito Rhine diede vita alla
Foundation for Research on the Nature of Man (FRNM) e all'Institute for Parapsychology per continuare
i lavori svolti nel laboratorio della Duke[17]. Nel 1995, centenario della nascita di Rhine, l'FRNM fu
rinominato Rhine Research Center che ha come scopo quello di implementare la condizione umana
creando una consapevolezza scientifica su quelle abilità e capacità sensitive che sembrano trascendere gli
ordinari limiti dello spazio e del tempo[20].
Sotto la direzione di Margaret Mead, l'associazione fece grandi passi in avanti nel campo della
parapsicologia e nel 1969 divenne affiliata della American Association for the Advancement of Science
(AAAS), la più grande associazione scientifica del mondo.[22]. Nel 1979 il fisico John A. Wheeler
affermò che la parapsicologia è una pseudoscienza e che quindi l'affiliazione all'AAAS andava
riconsiderata[23]. Tuttavia la richiesta di Wheeler non ebbe successo[23]. Oggi, l'Associazione
Parapsicologica conta 300 aderenti tra associati e affiliati e mantiene la sua affiliazione all'AAAS[24]. Il
convegno annuale dell'AAAS prevede un forum dove i parapsicologi possono presentare le proprie
ricerche agli scienziati di altre aree e portare avanti la parapsicologia nell'attività di lobbismo sulle linee
di condotta nazionali relative alla scienza[24].
In quegli anni anche gli accademici che non si occupavano di parapsicologia sembravano ottimisti sulle
ricerche che si stavano conducendo. Nel 1979 un sondaggio tra più di 1100 professori universitari negli
Stati Uniti mise in luce come solo il 2% degli psicologi ritenesse la percezione extrasensoriale
impossibile. Una più alta percentuale (34%) riteneva che i fenomeni ESP fossero già provati o che
comunque fosse possibile provarli. In un'altra area di studio la percentuale fu perfino più alta: il 55% di
coloro che si occupavano di scienze naturali, il 66% di coloro che si occupavano di scienze sociali
(esclusi gli psicologi) e il 77% degli insegnanti d'arte e di materie umanistiche riteneva che fosse utile
compiere ricerche sull'ESP[25]. I sondaggi sul paranormale continuarono attraverso gli anni settanta sino
agli inizi degli anni ottanta. Proprio all'inizio degli anni ottanta la Parapsychological Association affermò
di avere ricercatori affiliati in più di trenta Stati. Inoltre, analoghe ricerche erano condotte da ricercatori
non affiliati alla PA nell'Europa dell'est e in Unione Sovietica[13].
Due università negli Stati Uniti hanno ancora dei laboratori per la parapsicologia: il dipartimento per gli
studi percettivi, che è una unità del dipartimento di medicina psichiatrica dell'università della Virginia,
studia la possibilità di una permanenza del conscio dopo la morte del corpo; il laboratorio Veritas
dell'Università dell'Arizona conduce ricerche sui medium. Varie istituzioni private, incluso l'Institute of
Noetic Sciences, conducono e promuovono la ricerca parapsicologica. La Gran Bretagna è leader in
Europa nella ricerca parapsicologica con privati che hanno fondato laboratori all'interno della Università
di Edimburgo, della Universita di Northampton, e della Liverpool Hope University, e anche in diverse
altre[26]. Le ricerche parapsicologiche inoltre hanno trovato incremento anche in alcune sub-discipline
della psicologia. Un esempio ne è la psicologia transpersonale che si propone di studiare gli aspetti
trascendenti o spirituali della mente umana e anomalie psicologiche, analizzando credenze paranormali
ed esperienze soggettive anomale con i tradizionali strumenti della psicologia[26][27]
Ricerche
La parapsicologia studia un certo numero di apparenti fenomeni paranormali, tra i quali:
I parapsicologi impiegano una moltitudine di approcci nelle loro ricerche che includono approcci
qualitativi come la tradizionale psicologia ma anche metodologie quantitative empiriche. I loro studi più
contestati utilizzano la meta-analisi per esaminare prove statistiche dei fenomeni paranormali.
Esperimenti Ganzfeld
Gli esperimenti Ganzfeld (in tedesco significa "intero campo") sono una
tecnica usata per testare le presunte capacità telepatiche di un soggetto. La
tecnica fu sviluppata per mettere velocemente in silenzio il "rumore
mentale" utilizzando una leggera copertura che nascondesse l'ambiente alla
vista e all'udito. L'isolamento del senso della vista è solitamente ottenuto
creando una luce rossa soffusa. L'udito è invece bloccato con "rumore
Partecipante di un
esperimento Ganzfeld i
bianco" o suoni similari. Il soggetto inoltre è di solito seduto con la schiena
cui proponenti reclinata in una posizione confortevole per minimizzare il senso del tatto.
sostengono mostrino
prove di telepatia. In un tipico esperimento ganzfeld, il "mittente" e il "ricevente" sono
isolati[28]. Al mittente è mostrato un video o immagini e gli viene chiesto di
inviarle mentalmente al ricevente. A questi, mentre si trova nello stato
"ganzfeld", viene chiesto di parlare a voce alta dei propri processi mentali, incluso le immagini, i pensieri
e ciò che sente; alla fine del periodo di "invio", tipicamente lungo dai venti ai quaranta minuti, il
ricevente viene tirato fuori dallo stato ganzfeld e gli vengono mostrate quattro immagini o dei video, uno
solo dei quali è quello visualizzato dal mittente. Il ricevente prova quindi a indicare quella giusta
utilizzando le percezioni avute durante l'isolamento. Secondo i parapsicologi Dean Radin, Charles
Honorton, e Daryl Bem i risultati dell'esperimento condotti complessivamente in più di tremila sessioni
da due dozzine di ricercatori nel mondo indicherebbe che l'immagine corretta è individuata più spesso di
quanto ci si aspetterebbe in base al caso[29]. L'affermazione fatta dai parapsicologi su tali dati che sono da
loro stati definiti statisticamente significativi ha innescato un acceso dibattito sulle riviste di psicologia su
come interpretare correttamente i dati[30]. Nel 1999, Milton e Wiseman hanno pubblicato un articolo che
sottolineava la non replicabilità dei risultati di Bem e Honorton[31].
Critiche
Molti analisti ritengono che l'intero corpo di prove in favore della parapsicologia sia di scarsa qualità e
raccolte in assenza di un adeguato controllo. Secondo questa visione, l'intero campo della parapsicologia
non ha prodotto nessun risultato concludente. Essi fanno riferimento alle frodi, agli studi deficitari, a un
pensiero "magico", al bias cognitivo[35] per spiegare i risultati prodotti dalla parapsicologia.[36]. Gli
scettici notano inoltre che il desiderio della gente di credere nel paranormale comporta l'ignorare i forti
elementi che provano che esso non esiste[37]. La realtà dei fenomeni
studiati dalla parapsicologia e la scientificità della ricerca stessa sono
oggetto di disputa tra studiosi e ricercatori indipendenti. Nel 1988 la U.S.
National Academy of Sciences pubblicò un rapporto che concludeva "non
c'è alcuna giustificazione scientifica emersa dalle ricerche condotte in
oltre 130 anni circa l'esistenza di fenomeni paranormali"[38], tuttavia,
nello stesso rapporto si raccomanda di monitorare alcuni ricerche come
quelle sulla psicocinesi per possibili futuri sviluppi. Gli studi al Princeton
Engineering Anomalies Research Lab (il cui monitoraggio era
raccomandato dal rapporto sopra citato) si sono da allora conclusi
fallendo nell'ottenere un responso positivo dalla comunità scientifica
nonostante[26]. Nel 2008 uno studio che utilizzava la risonanza magnetica
funzionale mostrò come non ci fosse alcun individuabile effetto psi[35]. In
aggiunta a questo, i metodi usati dai parapsicologi sono considerati dai Immagine artefatta di un
critici, e tra questi anche da coloro che hanno scritto gli standard fantasma (ottenibile con
scientifici per il California State Board of Education[3], doppia esposizione), molto
pseudoscientifici[39]. comune nelle foto del XIX
secolo.
Alcuni critiche più specifiche rilevano che i parapsicologi non hanno
chiaramente definito l'oggetto del fenomeno, non danno una semplice
ripetibilità dell'esperimento che possa dimostrare, a richiesta, gli effetti psi e neanche una teoria
fondamentale che spieghi il passaggio paranormale di informazioni[40]. James E. Alcock, professore di
psicologia alla York University affermò che pochi dei risultati degli esperimenti parapsicologici hanno
suggerito ricerche interdisciplinari nei principali campi scientifici come nella fisica o nella biologia.
Alcock sostiene che la parapsicologia rimane una scienza isolata la cui validità è discutibile[41] e nella sua
interezza non è qualificabile come "scientifica"[42].
Frodi
Nella storia della ricerca parapsicologica ci sono stati casi di vere
e proprie frodi. Gli esperimenti Soal-Goldney del 1941-43 (che
attestavano abilità precognitive) per lungo tempo furono guardati
come i migliori esperimenti nel campo per i controlli indipendenti
e i testimoni volti a prevenire la frodi. Tuttavia molti anni dopo, i
sospetti di imbroglio furono confermati quando le prove
statistiche, scoperte e pubblicate da altri parapsicologi, indicarono
che il Dott. Soal aveva imbrogliato alterando i dati
James Randi, illusionista e debunker,
originali[41][43][44]. noto critico delle affermazioni sul
paranormale
Walter J. Levy, direttore di un istituto di parapsicologia, riportò
una serie di successi nel campo ESP che poggiavano sulla
manipolazione, controllata da un computer, di soggetti non umani come uova e ratti. I suoi esperimenti
mostrarono dei risultati positivi molto alti. Poiché gli esperimenti non coinvolgevano soggetti umani e
poiché il processo di test era per lo più automatizzato, tali risultati non subirono le critiche circa
l'observer-expectancy effect evitando così i rilievi sull'influenza che le aspettative del soggetto possono
avere sul risultato[45]. Tuttavia i ricercatori che seguirono Levy si insospettirono circa il metodo usato.
Riscontrarono che Levy aveva interferito con le macchine che registravano i dati, creando manualmente
stringhe di risultati positivi. Rhine licenziò quindi Levy e rese pubblica la frode in numerosi
articoli[46][47].
Molti spiritisti e medium usano l'imbroglio e molti di loro sono stati smascherati già dai primi ricercatori
nel campo come Richard Hodgson[48] e Harry Price[49]. Negli anni venti l'illusionista Harry Houdini disse
che ricercatori e osservatori non avevano ancora creato procedure sperimentali tali da evitare le frodi[50].
Nel 1979 l'illusionista e debunker James Randi realizzò una truffa-trappola conosciuta come Progetto
Alpha nel quale Randi inviò, sotto copertura, due giovani illusionisti al McDonnell Laboratory for
Psychical Research con lo specifico fine di mostrare quanto inadeguati fossero i metodi sperimentali ivi
usati e quanto presente fosse la tendenza a "credere" di chi si occupa di parapsicologia[51].
Ci sono tuttavia delle eccezioni, come ad esempio la dichiarazione congiunta della stessa Jessica Utts e
del nobel per la fisica B.D.Josephson, in cui si afferma che l'esistenza dei fenomeni PSI è stata
sperimentalmente provata.[59][60]
Taluni critici affermano che i risultati positivi riportati dai parapsicologi vadano attribuiti all'effetto di
selezione, la maggiore meta-analisi dei risultati è stata pubblicata nel Psychological Bulletin, unitamente
a una serie di commentari critici volti a escludere un bias di pubblicazione[33][34]. Per i critici come Victor
J. Stenger i parapsicologi fanno un cattivo uso delle meta-analisi al fine di creare l'errata impressione di
una significatività statistica dei risultati[61].
La teoria scientifica è caratterizzata dalla presenza di equazioni numeriche, dalla precisa predizione di
fenomeni (talora non ancora noti) poi osservati in natura o in laboratorio, e da un riscontro sperimentale
che sia: quantificabile, misurabile, riproducibile. Se mai esiste, il fatto paranormale è ritenuto essere
l'effetto prodotto:
della mente umana;
di una qualche entità terza, presenza reale quanto invisibile ad occhio umano e agli
strumenti: persona cosciente, libera e incorporea (ad esempio: Dio, angeli, demoni, anime
di defunti);
di entrambe: un soggetto umano, potenziato da entità terze.
Nel caso della mente umana, si tratta di facoltà ancora non del tutto note, e perciò nemmeno riproducibili
e controllabili.
Negli altri due casi, il fenomeno paranormale non è riproducibile, e per questo nemmeno falsificabile.
Secondo una consolidata tradizione di fede comune a varie religioni non solo cristiane, ciò che
chiamiamo Spirito può apparire in un forma corporea ai cinque sensi, ma in sé è incorporeo: non ha
massa, né tempo né spazio. Non è quindi misurabile in sé, se non nei suoi eventuali effetti paranormali.
Inoltre, tali enti in ogni qualità sono più perfetti dell'essere umano, non sono subordinati ai viventi, e
nella vita ordinaria ignorano e non possono essere obbligati in qualche modo a rispondere a ciò che viene
loro chiesto: il fenomeno paranormale non è riproducibile, o riproducibile "a comando", con la certezza
di poter misurare ogni volta un risultato sperimentale. Non esiste la possibilità di un'istanza cruciale
"spirituale", che interroghi la natura in modo da costringerla a rispondere "sì o no".
Metapsichica
Il termine "metapsichica" fu proposto nel 1905 dal professor Charles Richet in un discorso alla Società
per la Ricerca Psichica (SPR) britannica, per indicare lo studio dei fenomeni paranormali. Il termine
"metapsichico", caduto in disuso da quasi un secolo, viene nuovamente riproposto nel 2017 dallo
scrittore Alois Zorvën[63] nelle sue opere filosofiche, per designare tutti i fenomeni che superano il campo
fisico e metafisico con un carattere minimo di razionalità e oggettività.
Quando utilizzò la parola per la prima volta, Richet definì la metapsichica come «lo studio delle proprietà
della mente che emergono dal campo limitato di osservazione della psicofisiologia ancora universalmente
accettato e insegnato». Successivamente riforomulò la definizione come «lo studio dei fenomeni
meccanici o psicologici causate da forze che sembrano intelligenti oppure da potenze di origine
sconosciuta e latenti nell'intelligenza umana».
Nel suo Traité de métapsychique pubblicato nel 1922, affermò che questa parola ebbe per lui la stessa
autorità di Aristotele. Aristotele, dopo aver trattato le forze fisiche, sviluppò la trattazione delle grandi
leggi della natura che vanno oltre le cose della fisica, intitolandolo metafisica (Oltre le cose fisiche),
aggiungendo che «è ora importante definire il psichica. Ciò che caratterizza il fatto metapsichico,
qualunque esso sia, è che sembra dovuto a un'intelligenza sconosciuta (umana o non umana)».[64]
Appartengono al dominio della metapsichica:
i fenomeni oggettivi, percebili dai sensi dei presenti, suscettibili di una rilevazione
strumentale, misurabili, quantificabili ed eventualmente riproducibili sperimentalmente;
i fenomeni soggettivi, di natura extrasensoriale, confermati indirettamente (telepatia,
chiaroveggenza, veggenza, retrospezione).
Nel suo penultimo corso di fisiologia tenuto alla Facoltà di Medicina di Parigi, il 24 giugno 1925 affermò
che «un fenomeno è metapsichico quando non può essere spiegato dai fatti classici della psicologia, della
meccanica o della fisiologia normale, o piuttosto abituale».[65]
Note
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«Despite decades of experimental research ... there is still no proof that gifts such as
telepathy and the ability to see the future exist, mainstream scientists say.».
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2008/02/14/american-association-for-the-advancement-of-pseudoscience/)
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«The essential problem is that a large portion of the scientific community, including most
research psychologists, regards parapsychology as a pseudoscience, due largely to its
failure to move beyond null results in the way science usually does. Ordinarily, when
experimental evidence fails repeatedly to support a hypothesis, that hypothesis is
abandoned. Within parapsychology, however, more than a century of experimentation has
failed even to conclusively demonstrate the mere existence of paranormal phenomenon, yet
parapsychologists continue to pursue that elusive goal.».
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60. ^ Le affermazioni della Utts sono tuttavia state contestate, si veda remote viewing (http://ww
w.skepdic.com/remotevw.html), e respinte nel merito, si veda The Evidence for Psychic
Functioning: Claims vs. Reality (http://www.csicop.org/si/9603/claims.html) Archiviato (http
s://web.archive.org/web/20070519021029/http://www.csicop.org/si/9603/claims.html) il 19
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61. ^ Victor J. Stenger, Meta-Analysis and the Filedrawer Effect, su Committee for Skeptical
Inquiry, Committee for Skeptical Inquiry, 2002. URL consultato il 30 luglio 2007 (archiviato dall'url
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62. ^ Parapsicologia: una valutazione critica (http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=100067)
di Massimo Polidoro
63. ^ (FR) anno 2017 Alois Zorvën, L'artifice - contre - nature, p. 29, ISBN 978-2-9562701-0-2.
Citazione: "Malgré l’essor technologique, la transition entre l’humain naturel et un humain
artificiel passe par une période de transition relativement longue. La date de début de cette
transition est très subjective à identifier. Il est logique de considérer qu’elle débute à partir
du moment où l’humain a été capable de modifier sensiblement le fonctionnement naturel
de son métabolisme – physique, psychique, métaphysique, autant que métapsychique
(terminologie et concept attribués à Charles Richet, Prix Nobel de médecine 1913)." .
64. ^ Charles Richet, Traité de métapsychique, Paris, Félix Alcan, 1922
65. ^ Lezione davanti alal Facoltà di Medicina di Parigi del 24 giugno 1915, pubblicata in
Charles Richet, La science métapsychique, in La Presse Médicale, nº 51, 27 giugno 1925,
pp. 857-862.
Voci correlate
Aldilà
Cumberlandismo
Esperienze extracorporee
Esperienze ai confini della morte
Paranormale
Pseudoscienza
Psicologia dell'insolito
Scrittura automatica
Parapsicologi e sensitivi
Ernesto Bozzano
Gustavo Rol
Hyppolite Baraduc
Massimo Inardi
James Randi
Harry Houdini
CICAP
Collegamenti esterni
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