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Fiori di Bach

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I fiori di Bach o rimedi floreali di Bach sono una terapia alternativa ideata dal
medico britannico Edward Bach. Ripetute e approfondite ricerche medico-
scientifiche non hanno tuttavia dimostrato alcun esito terapeutico dei fiori di
Bach, se non l'effetto placebo[1][2][3][4][5].

I sostenitori di tale terapia affermano che i rimedi floreali rilascerebbero


nell'acqua, se opportunamente trattati, la loro «energia» o «memoria»; il concetto
di "memoria dell'acqua" non ha, peraltro, alcun riscontro nella letteratura
scientifica accreditata[6]. Rimedio floreale
contenuto in una
tipica confezione
destinata alla
Indice vendita al pubblico,
denominata stock
Il concetto di «malattia» in Bach bottle
Test clinici
I 38 fiori di Bach
Le dodici personalità umane
Suddivisione secondo gli stati d'animo
Rescue Remedy
Crab Apple
Preparazione
Il metodo del sole
Il metodo della bollitura
Commercializzazione e uso
Corrispondenze con altre forme di terapia alternativa
Note
Opere di Bach
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni

Il concetto di «malattia» in Bach


Secondo Bach la malattia all'origine non è materiale, bensì il risultato di uno squilibrio tra le scelte
compiute con la mente e i desideri del cuore, a un livello più sottile. Tale squilibrio, alla lunga
inascoltato, genera un sintomo nel fisico del quale la persona è costretta a occuparsi in quanto le causa
dolore. Seguendo invece il proprio intuito e istinto si compiono quelle scelte armoniche che permettono
al corpo di rimanere in salute.

«La scienza degli ultimi due millenni ha considerato la malattia come un agente
materiale che può essere eliminato solo da mezzi materiali: questo è, naturalmente,
completamente sbagliato. La malattia del corpo, come la conosciamo noi, è un
risultato, un prodotto terminale, uno stadio finale di qualcosa di molto più profondo.»

(Edward Bach, Essere se stessi, trad. it., Macroedizioni, 1995, p. 15)


Bach sostiene che a presiedere ogni disturbo fisico vi siano paure, preferenze personali ed emozioni;
esattamente un'emozione negativa è all'origine di ogni disturbo psicosomatico: guarendo la mente, il
corpo seguirà. Sulla base di tali principi Bach identificò trentotto rimedi floreali, corrispondenti ad
altrettanti tipi di emozione, la cui «energia» entra in vibrazione con l'energia umana ed è in grado
trasformare l'emozione negativa nel suo tratto positivo. Lungi dall'«eliminare» l'emozione, la terapia si
propone di «trasformarla» al fine di rendere migliore e più «armonico» il soggetto. A titolo d'esempio,
una persona egocentrica e a tratti egoista, trattata secondo la terapia di Bach sarebbe in grado di ritrovare
la parte di sé capace di dedicarsi agli altri con generosità, sì da ripristinare lo «stato armonico» tra mente
e cuore, ed eliminando il sintomo di malessere nel fisico.

«Essi [i rimedi] curano non attaccando la malattia ma pervadendo il nostro corpo con le
stupende vibrazioni della nostra natura più alta, alla cui presenza la malattia si scioglie
come la neve alla luce del sole.»

(Edward Bach, ivi, p. 22)


Alla base della floriterapia di Bach è il principio secondo il quale, nella cura di una persona, devono
essere prese in considerazione soltanto le sue emozioni e la sua personalità, le quali determinerebbero il
sintomo manifesto nel fisico: il singolo fiore sarebbe in grado di dare il via al processo di trasformazione
dell'emozione negativa nel suo tratto positivo, con una conseguente scomparsa del sintomo fisico,
essendo quest'ultimo ritenuto il disturbo finale di un disagio originatosi a un altro livello, molto più
profondo.

Al riguardo, Bach sosteneva la necessità che tale forma di terapia dovesse essere semplice e accessibile a
tutti, in quanto a suo dire chiunque avrebbe le potenzialità e le sensibilità necessarie per effettuare
autodiagnosi e autopratica. Sosteneva inoltre che la terapia dovesse avere carattere preventivo e scevra di
effetti collaterali.

Test clinici
La presunta efficacia dei fiori di Bach è stata ripetutamente invalidata dalla ricerca clinica e scientifica
internazionale, che in numerosi studi ha evidenziato come il loro effetto sia simile a quello del semplice
placebo.
In una revisione del database degli studi randomizzati effettuata nel 2002, il medico tedesco Edzard Ernst
concluse che «L'ipotesi che i rimedi floreali siano associati ad effetti superiori al placebo non è
supportata da dati provenienti da studi clinici rigorosi»[5].

Gli studi con miglior metodologia clinica non hanno evidenziato alcun effetto dei fiori di Bach superiore
a quello placebo[3][4], ritenuto il metodo più probabile d'azione per i rimedi floreali, arricchito da
un'introspezione sullo stato emotivo del paziente, o semplicemente dall'essere ascoltati dal medico. Il
semplice atto di selezionare e prendere un rimedio può agire come un rituale calmante[5].

Da una revisione sistematica delle ricerche scientifiche del 2009 è emerso che «La maggior parte delle
prove disponibili sull'efficacia e la sicurezza dei fiori di Bach presenta un elevato rischio di bias
(parzialità). Concludiamo che, in base agli eventi avversi riportati in questi sei studi, i fiori di Bach sono
probabilmente innocui. Esistono pochi studi sul possibile uso dei fiori di Bach per problemi psicologici e
di terapia del dolore. La nostra analisi dei quattro studi per l'ansia e l'ADHD indica che non vi è alcuna
prova di benefici maggiori rispetto ad un placebo»[7].

Un anno più tardi Ernst scrisse che «In conclusione, le ricerche cliniche più affidabili non mostrano
alcuna differenza tra placebo e rimedi floreali»[8].

I 38 fiori di Bach
I primissimi fiori scoperti da Bach furono i cosiddetti "12 Guaritori",[9] che il medico gallese iniziò
prontamente a sperimentare prima su sé stesso e poi sui suoi pazienti; gli altri 26 vennero scoperti poco
tempo dopo. Bach consigliava di cogliere i fiori nel periodo di massima fioritura e nelle prime ore del
mattino di un giorno assolato, senza nubi in cielo; il fiore integro veniva posto in una ciotola d'acqua di
sorgente nel campo dove era stato raccolto e veniva trattato secondo il metodo del sole. L'altro metodo,
detto della bollitura, consisteva nel far bollire le gemme o i boccioli sui propri rametti. Questi sono gli
unici due metodi di preparazione riportati nelle opere del medico gallese.

Le spiegazioni qui di seguito sono una rapida sintesi del significato completo del fiore, secondo le teorie
di Bach. La classificazione comprende:

I "12 guaritori":
Agrimony (Agrimonia), per chi nasconde i propri tormenti dietro una facciata gaia e
cortese;
Centaury (Centaurea minore), per chi non riesce a dire di no, e diventa un servitore più
che un aiuto;
Chicory (Cicoria comune), per chi ama in modo possessivo, cercando di fare tutto il
possibile per essere ricambiato;
Rock Rose (Eliantemo), per chi è preso da grande paura e panico;
Gentian (Genzianella autunnale), per chi si scoraggia e si deprime facilmente;
Mimulus (Mimolo giallo), per chi ha paure di origine conosciuta;
Impatiens (Balsamina dell'Himalaya), per chi è impaziente e non sopporta interferenze
coi suoi ritmi;
Cerato (Piombaggine), per chi non ha fiducia in sé e chiede continuamente consiglio ad
altri;
Scleranthus (Fiorsecco, Scleranto o Centigrani), per chi è indeciso tra due scelte;
Vervain (Verbena), per chi si lascia trasportare troppo dall'entusiasmo e ha un forte
senso di giustizia;
Water Violet (Violetta d'acqua), per chi ama stare da solo e talvolta è orgoglioso;
Clematis (Clematide), per chi sogna ad occhi aperti, vivendo più nel futuro che nella
realtà.
I "7 aiuti":
Rock Water (acqua di fonte), per chi è molto rigido nel suo modo di essere e desidera
essere d'esempio;
Wild Oat (Forasacco maggiore), per chi è insicuro sul ruolo da svolgere nella vita;
Heather (Brugo), per chi non ama stare solo e attacca spesso bottone, pur di poter
parlare con altri;
Gorse (Ginestrone), per chi prova grande disperazione e si sente come bloccato;
Olive (Olivo), per chi è esausto a causa di fatica fisica o mentale;
Oak (Quercia), per chi non riesce a staccare, lavora molto e non si arrende mai;
Vine (Vite), per chi prova desiderio di dominare gli altri.
I "19 assistenti":
Holly (Agrifoglio) prova rabbia, invidia e odio, sentimenti negativi forti nei confronti degli
altri;
Honeysuckle (Caprifoglio comune), per chi ha nostalgia del passato o chi ha nostalgia
di casa, di un amico;
Hornbeam (Carpino bianco), per chi non riesce a cominciare la giornata con la giusta
energia;
White Chestnut (Ippocastano bianco), per chi ha pensieri costanti e indesiderati, e
desidera pace mentale.
Sweet Chestnut (Castagno dolce), per chi prova un'ansia estrema, dove non si vede
altro che distruzione;
Red Chestnut (Ippocastano rosso), per chi prova apprensione per i propri cari;
Beech (Faggio selvatico), per chi desidera vedere più bellezza ed è talvolta intollerante
con gli altri e li critica;
Chestnut Bud (Gemma di Ippocastano bianco), per chi ripete sempre gli stessi errori;
Larch (Larice comune), per chi ha una bassa stima di sé, e ha paura di fallire;
Crab Apple (Melo selvatico), per chi ha necessità di pulizia nel corpo o nella mente;
Cherry Plum (Mirabolano), per chi ha paura di perdere la ragione e l'autocontrollo;
Walnut (Noce), per chi deve affrontare grandi cambiamenti e necessita di protezione
dalle influenze esterne;
Elm (Olmo inglese), per chi si sente sommerso di responsabilità;
Pine (Pino silvestre), per chi ha un forte senso di colpa;
Aspen (Pioppo tremulo), per chi ha paura di cose vaghe, indistinte, e senza apparente
motivo;
Wild Rose (Rosa canina), per chi si abbandona alla rassegnazione e all'apatia;
Willow (Salice giallo), per chi prova amarezza e risentimento;
Mustard (Senape selvatica), per chi si sente momentaneamente infelice e non sa dire il
motivo;
Star of Bethlehem (Ornitogalo o Latte di gallina), per chi ha subìto uno shock emotivo.

Le dodici personalità umane


Questa classificazione attribuiva un'importanza particolare al gruppo floreale dei dodici guaritori,[9] ai
quali il dottor Bach associava rispettivamente dodici tipologie fondamentali di persone: ogni individuo
cioè possederebbe un preciso temperamento o carattere psicologico, dotato di lati positivi e negativi,
identificabile con uno dei dodici fiori guaritori.

«Ogni individuo in tali gruppi ha una personalità specifica, un compito specifico da


svolgere e un modo specifico di svolgerlo. Questi elementi sono anche causa di
disarmonia: se non ci atteniamo alla nostra personalità e al nostro compito, essa si
manifesta nel corpo sotto forma di malattia.»

(Edward Bach, Libera te stesso, 1932[10])


Le proprietà caratteriali di ognuna delle dodici personalità umane furono così definite, in analogia
all'aspetto morfologico del fiore corrispondente:[11]

1. La persona Agrimony tende spesso a scendere a compromessi per evitare il più possibile le
situazioni di conflitto, come le discussioni accese, finendo spesso per assumere una
maschera superficiale di cordialità per amore della pace e dell'armonia.
2. Le Centaury sono tra le persone più servizievoli e bisognose dell'approvazione altrui, ma
questa loro caratteristica le porta facilmente ad essere sfruttate dagli altri, fino a superare
un limite di sopportazione.
3. La persona Chicory, caratterizzata da una volontà pragmatica, ha un temperamento da
stratega ma bisognoso di affetto, spesso possessivo e permaloso.
4. Rock Rose ha una personalità molto forte e impulsiva, contraddistinta nel suo lato positivo
da coraggio e idealismo, ma tendente verso ansia e paura, sospinta da un fuoco interiore a
sperimentare la negatività delle circostanze della vita.
5. Nella Gentian prevale la tendenza a razionalizzare le situazioni emotive, che rischia però di
trasformarsi in scetticismo e sfiducia.
6. Il tratto tipico della Mimulus è la sensibilità e l'infantilismo: si tratta di una persona
spontanea, semplice, facilmente impressionabile, incline agli entusiasmi ma che può
sembrare talvolta ingenua.
7. Gli individui Impatiens sono molto efficienti, pianificatori e volitivi; per la loro impazienza e
risolutezza rischiano tuttavia di essere evitati dagli altri, o di andare incontro a un
esaurimento fisico.
8. La tendenza degli individui Cerato a valutare e soppesare molto le situazioni li induce anche
a ricercare eccessivamente negli altri le certezze di cui hanno bisogno.
9. Le persone Scleranthus, oltre ad essere fortemente indecise e volubili, interiorizzano molto
le emozioni, ed escono spesso fuori degli schemi.
10. L'individuo Vervain tende a esaltarsi e impegnarsi notevolmente nei progetti che gli stanno
a cuore, ma le sue iniziative rischiano di degenerare nella superficialità o nel fanatismo.
11. Water Violet ha una personalità pacata e propensa alla valutazione razionale, ma la cui
freddezza riflessiva la induce ad assumere atteggiamenti intellettuali di superiorità e di
distacco rispetto agli altri.
12. Nell'individuo Clematis predominano i sentimenti ma soprattutto la fantasia, in virtù della
quale risulta dotato di un temperamento artistico e creativo, il cui contraltare consiste in una
tendenza a fantasticare e ad assentarsi dalla realtà.
«Ciascuna delle erbe corrisponde ad una delle qualità, e il suo scopo è di fortificare
quella qualità, in modo che la personalità possa superare quel difetto che è l'ostacolo
particolare.»
(Edward Bach, Libera te stesso, 1932[12])

Suddivisione secondo gli stati d'animo


Il Dr. Bach adottò in seguito un'altra distinzione, oltre a quella tra "guaritori", "aiutanti" ed "assistenti"
che molti suoi seguaci nel mondo continuano ad utilizzare ugualmente, suddividendo i fiori secondo gli
stati d'animo da alleviare:[9]

Per la paura: Rock Rose, Mimulus, Cherry Plum, Aspen, Red Chestnut.
Per l'incertezza: Cerato, Scleranthus, Gentian, Gorse, Hornbeam, Wild Oat.
Per lo scarso interesse verso le circostanze attuali: Clematis, Honeysuckle, Wild Rose,
Olive, White Chestnut, Mustard, Chestnut Bud.
Per la solitudine: Water Violet, Impatiens, Heather.
Per l'ipersensibilità alle influenze e alle idee: Agrimony, Centaury, Walnut, Holly.
Per l'avvilimento e la disperazione: Larch, Pine, Elm, Sweet Chestnut, Star of Bethlehem,
Willow, Oak, Crab Apple.
Per l'eccessiva preoccupazione del benessere altrui: Chicory, Vervain, Vine, Beech,
Rock Water.

Rescue Remedy
Combinando insieme due o più fiori si possono ottenere miscele personalizzate, rivolte cioè a un'esigenza
particolare e soggettiva. Esiste tuttavia una combinazione predisposta dallo stesso Bach per un uso
generale: si tratta del rimedio di emergenza chiamato Rescue Remedy, una miscela di cinque fiori, che
secondo Bach sarebbe utile in situazioni più acute: fortissimi stress, attacchi di panico, svenimenti, brutte
notizie ecc., ma anche traumi di natura fisica. Oltre che per bocca, questo rimedio può essere applicato
anche sulle tempie o sui polsi, o direttamente sulla parte dolente. Consiste in una miscela di:

Star of Bethlehem, contro lo shock improvviso;


Rock Rose, contro il panico o il terrore;
Impatiens, per riportare la calma;
Clematis, contro la tendenza a cedere, la sensazione di allontanamento appena prima di
svenire;
Cherry Plum, contro la paura di perdere il controllo, di andar fuori di testa.
È l'unico rimedio che, d'ordinario, non è preparato esclusivamente in forma liquida, ma anche in
compresse di lattosio e in pomata. In quest'ultima formulazione, chiamata "Rescue Cream" è aggiunto il
Crab Apple, il rimedio di purificazione, per il suo effetto depurativo; può essere utile in diverse
occasioni: traumi, piccole eruzioni cutanee, dolori e tensioni muscolari, pelle disidratata ecc.

Crab Apple
Oltre che per l'aspetto mentale caratterizzato da senso di vergogna, ossessione per l'igiene,
perfezionismo, Crab Apple è utilizzato infatti anche nel suo aspetto isomorfico come depurativo e
antibatterico, quindi per problemi dermatologici, per trattare infezioni, o in caso di febbre.[13]

«Crab Apple è capace di distruggere i batteri. La cosa più sorprendente è che questa
esperienza è fatta su germi isolati in coltura, cioè al di fuori di un organismo vivente.
Forse si verifica un cambio di polarità magnetica che rende impossibile la vita di questi
germi.»

(Ricardo Orozco, Nuovi orizzonti con i fiori di Bach, pag. 38, nota 6, Centro Benessere Psicofisico, 2008)

Preparazione
Il metodo con cui oggi si estraggono le essenze dai fiori è ancora quello tramandato da Bach stesso.
Preparare i fiori di Bach è relativamente semplice: i due metodi che Bach scelse nella preparazione dei
suoi rimedi sono quello del sole e quello della bollitura. I dodici guaritori e i sette aiuti si preparano col
primo metodo, mentre i diciannove assistenti con il secondo.

Il metodo del sole


È necessario lavorare in una giornata calda e soleggiata nel periodo di massima fioritura della pianta. I
fiori vanno raccolti sul posto senza essere toccati con le mani e, recidendoli con delle forbici, si fanno
cadere i boccioli in un recipiente di vetro fine da 300 ml riempito di acqua pura, avendo cura di coprire
con essi la superficie della bacinella.

Quindi si lasciano macerare al sole per 4 ore (in Italia, dove l'insolazione è maggiore che nelle Isole
britanniche, ne sono sufficienti 3); in questo modo il sole trasferirebbe la vibrazione del fiore all'acqua
sottostante. Terminato tale periodo si filtra l'acqua dei fiori con un filtro di carta in una bottiglia da 1 litro
aggiungendo una pari dose di cognac (o brandy), che serve per la conservazione. Il liquido ottenuto è
chiamato tintura madre dei Fiori di Bach.

Per quanto riguarda Rock Water il procedimento è differente. Trattandosi infatti di semplice acqua di
un'antica sorgente inglese conosciuta per le sue proprietà curative, basta raccogliere quest'acqua nel solito
contenitore (senza toccarla con le mani), lasciarla per quattro ore al sole e poi allungarla con il brandy,
come prima descritto.

Il metodo della bollitura


Il metodo della bollitura è più veloce. Raccolti i giovani germogli di fiore con la stessa metodologia,
dovranno essere posti in una pentola di metallo porcellanato, all'incirca nella stessa quantità del primo
metodo ma con un litro e mezzo di acqua. Lasciati bollire per circa 30 minuti, si lascerà raffreddare la
tintura così ottenuta, aggiungendo poi all'acqua filtrata lo stesso quantitativo di brandy.

Commercializzazione e uso
In commercio non si trova la tintura madre del fiore, bensì la bottiglietta stock da 20 ml ottenuta
attraverso una prima diluizione, ossia 2 gocce di tintura madre in 10 ml di Brandy e il resto acqua. Per
ottenere il flaconcino di trattamento, basta prendere una boccetta da 30ml (preferibilmente dotata di
contagocce) aggiungere due gocce di ogni fiore desiderato (sino a sette fiori) e riempire sino all'orlo con
acqua e un cucchiaino di brandy, cognac o aceto di mele, sostanze che hanno la funzione di conservare e
di stabilizzare la diluizione.

La dose minima di assunzione è quattro gocce per quattro volte al giorno: sarebbe importante la mattina
appena svegli e prima di coricarsi; poi altre due volte nell'arco della giornata. Ma l'indicazione più
corretta è "all'occorrenza", vale a dire ogni volta un pensiero o un'emozione negativa si presenta. Non è
necessario che gli orari siano gli stessi, l'importante è avere sempre con sé il flacone di trattamento
perché non possiamo sapere quando ne avremo bisogno. I fiori possono essere messi sulla lingua, tenuti
sotto la lingua, deglutiti direttamente, messi in una bevanda calda.

Alcune persone credono che i rimedi floreali vadano tenuti lontani da fonti elettromagnetiche (cellulari,
computer, forni a microonde, radiosveglie), tuttavia al riguardo il Bach Centre e numerosi autori hanno
sempre affermato che, per esperienza, le fonti elettriche e magnetiche non influiscono negativamente sui
rimedi.

Corrispondenze con altre forme di terapia alternativa


Il medico esoterista Dietmar Krämer ha associato ad ognuno dei fiori di Bach il suo equivalente
terapeutico nell'ambito dell'aromaterapia e della cristalloterapia.[14]

Note
1. ^ Maurizio Rondanini, Fiori di Bach, su cicap.org, CICAP, 28 novembre 2000. URL consultato
l'11 giugno 2018.
2. ^ N.C. Armstrong, Edzard Ernst, A randomized, double-blind, placebo-controlled trial of a
Bach Flower Remedy (abstract), in Complementary Therapies in Nursing and Midwifery,
vol. 7, nº 4, Oxford; Amsterdam, Elsevier Ltd, novembre 2001, pp. 215-21,
DOI:10.1054/ctnm.2001.0525, ISSN 1353-6117.
3. (EN) H. Walach, C. Rilling, U. Engelke, Efficacy of Bach-flower remedies in test anxiety: a
double-blind, placebo-controlled, randomized trial with partial crossover (abstract), in
Journal of Anxiety Disorders, vol. 15, nº 4, Oxford; Amsterdam, Elsevier Ltd., luglio-agosto
2001, pp. 359-66, DOI:10.1016/S0887-6185(01)00069-X, ISSN 0887-6185. URL consultato il 10
novembre 2013.
4. (EN) Shai Pintov, Miriam Hochman, Amir Livne, Eli Heyman, Eli Lahat, Bach flower remedies
used for attention deficit hyperactivity disorder in children—A prospective double blind
controlled study (abstract), in European Journal of Paediatric Neurology, vol. 9, nº 6,
Londra; Philadelphia, Saunders, novembre 2005, pp. 395-98,
DOI:10.1016/j.ejpn.2005.08.001, ISSN 1090-3798. URL consultato il 10 novembre 2013.
5. (EN) Edzard Ernst, "Flower remedies": a systematic review of the clinical evidence.
(abstract), in Wiener klinische Wochenschrift, vol. 114, nº 23-24, Wien, Springer Verlag, 30
dicembre 2002, pp. 963-66, ISSN 0043-5325. URL consultato il 10 novembre 2013.
6. ^ Anonymous [John Maddox], When to believe the unbelievable, in Nature, vol. 333,
nº 6176, 1988, pp. 787–787, DOI:10.1038/333787a0, PMID 3386722.
7. ^ (EN) Kylie Thaler, Angela Kaminski, Andrea Chapman, Tessa Langley, Gerald Gartlehner,
Bach Flower Remedies for Psychological Problems and Pain: A Systematic Review
(abstract), in BMC Complementary and Alternative Medicine, vol. 9, nº 16, Londra, BioMed
Central Ltd., 26 maggio 2009, DOI:10.1186/1472-6882-9-16, ISSN 1472-6882. URL consultato
il 10 novembre 2013.
8. ^ (EN) Edzard Ernst, Bach Flower Remedies: A Systematic Review of Randomised Clinical
Trials, in Swiss Medical Weekly, vol. 140, Basel, Swiss Medical Publishers Ltd., 24 agosto
2010, pp. w13079, DOI:10.4414/smw.2010.13079, ISSN 1424-3997. URL consultato il 10
novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2013).
9. Edward Bach, I dodici guaritori e altri rimedi, edizione definitiva del 1941, traduzione italiana
di Giuseppina Moretta, The Bach Centre, 2011 (http://www.bachcentre.it/centro_bach/downl
oad.php).
10. ^ Cit. da Julian Barnard, Fiori di Bach. Forma e funzione, p. 122, Tecniche Nuove, 2004.
11. ^ Di questi 12 «archetipi» è stata anche proposta una corrispondenza con i dodici segni
zodiacali (Peter Damian, Astrologie und Bach-Blùtentherapie, Aquamarin Verlag, Grafing
1986), possibilità non esclusa dallo stesso Bach che tuttavia così si esprimeva: «Sono
abbastanza cauto per quanto concerne l'astrologia, per questo sono stati omessi i dodici
segni zodiacali ed i mesi da I dodici guaritori. Quest'opera aiuterà decisamente la
purificazione e la comprensione dell'astrologia, ma sembra che il mio contributo sia di dare i
principi generali con il cui aiuto chi ha conoscenze più specifiche possa scoprire una grande
verità» (Edward Bach, da una lettera del 1933).
12. ^ Cit. da Osvaldo Sponzilli e Angelo Luciani, Iniziazione alla guarigione esoterica.
Floriterapia e fiori di Bach, p. 62, Mediterranee, 2002.
13. ^ Ricardo Orozco, Nuovi orizzonti con i fiori di Bach, pag. 118, Centro Benessere
Psicofisico, 2008.
14. ^ Tabella delle corrispondenze tra i fiori di Bach, gli oli essenziali e le gemme (http://books.g
oogle.it/books?id=UQpBerwtm7kC&pg=PA177&dq=terapie+esoteriche+tabella+delle+corris
pondenze+177&hl=it&sa=X&ei=04kyVPL9KqLiywOU24GoDg&ved=0CDAQ6AEwAA#v=one
page&q=terapie%20esoteriche%20tabella%20delle%20corrispondenze%20177&f=false), in
Dietmar Krämer, Terapie esoteriche, volume 1, pag. 177, Mediterranee, 1998.

Opere di Bach
Edward Bach, "Guarire con i Fiori" - Nuova Ipsa, Palermo.
Edward Bach, "I Fiori curativi e altri Rimedi”, Giunti editore
Edward Bach, "Essere se stessi" - Macro Edizioni
Edward Bach: "Libera te stesso" - Macro Edizioni

Bibliografia
Nora Weeks, La vita e le scoperte di Edward Bach, Guna, 1996
Mechthild Scheffer, Terapia con i fiori di Bach, TEA, Milano 1995
Dietmar Krämer, Nuove terapie con i fiori di Bach, vol. I, Relazioni dei fiori tra loro. Fiori
interiori ed esteriori (http://books.google.it/books?id=Dkmof0NXsrAC&printsec=frontcover&h
l=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false), trad. it., Mediterranee,
2000
Dietmar Krämer, Nuove terapie con i fiori di Bach, vol. II, Diagnosi e terapia attraverso la
corrispondenza tra zone cutanee e fiori di Bach (http://books.google.it/books?id=YVGTNGD
ra-8C&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=fals
e), trad. it., Mediterranee, 2000
Dietmar Krämer, Nuove terapie con i fiori di Bach, vol. III, Meridiani dell'Agopuntura e fiori di
Bach. Corrispondenze tra i binari. Terapie per i bambini con fiori di Bach (http://books.googl
e.it/books?id=SxCeq9gvICAC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad
=0#v=onepage&q&f=false), trad. it., Mediterranee, 2000
Ricardo Orozco, Nuovi orizzonti con i fiori di Bach, ed. Centro Benessere Psicofisico, Torino
2008

Voci correlate
naturopatia

Altri progetti
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Collegamenti esterni

Sito ufficiale, su bachcentre.it.


(IT, ES) Sito ufficiale, su floriterapia.com.

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