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Gli effetti biologici degli UV, dovuti alla loro interazione con molecole organiche, sono responsabili di
fenomeni quali abbronzatura, efelidi, eritemi solari; inoltre rappresentano la causa principale di tumore
della pelle. Qualsiasi organismo vivente verrebbe seriamente danneggiato dai raggi UV provenienti dal
Sole se una buona parte della radiazione non fosse filtrata dall'atmosfera terrestre. Una bassa lunghezza
d’onda degli ultravioletti, sotto i 121 nm, ionizza l’aria in modo così rapido da essere assorbita quasi
totalmente prima che raggiunga il suolo. D'altronde l’ultravioletto è anche responsabile del rafforzamento
delle ossa, partecipando alla formazione della vitamina D, nella maggior parte dei vertebrati terrestri[4]. In
conclusione possiamo dire che l’UV ha effetti sia benefici che dannosi per la salute dell’uomo.
Indice
Storia
Descrizione
Bande
Ultravioletto solare
Chimica degli UV
Astronomia
Fonti artificiali
Lampada di Wood
Lampade UV a basse lunghezze d'onda
Lampade a scarica di gas
LED Ultravioletti
Laser ultravioletto
Ultravioletto sintonizzabile tramite la somma o la differenza di 4 onde
Plasma e sincrotrone: fonti di ultravioletto estremo
Sorgenti luminose di sincrotrone
Effetti sulla salute umana
Applicazioni
Fotografia
Industria elettrica ed elettronica
La radiazione ultravioletta germicida
Il SODIS
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
Storia
La radiazione ultravioletta fu scoperta nel 1801, quando il fisico tedesco Johann Wilhelm Ritter notò
che il cloruro d'argento era fotosensibile, cioè diventava scuro in presenza di "raggi invisibili" (UV)
appena sotto la fine dello spettro visibile del violetto. Li chiamò "raggi ossidanti" per sottolineare la
reazione chimica e distinguerli dai raggi infrarossi, scoperti l’anno prima nell'altra estremità dello spettro
visibile. Tuttavia fino al XIX secolo furono chiamati "raggi chimici", sebbene vi fossero coloro che
ritenevano fossero una sorta di radiazione completamente diversa dalla luce (ricordiamo John William
Draper[5][6]). Nel 1878 fu scoperto la proprietà sterilizzante della luce a piccole lunghezze d’onda sui
batteri e dal 1960 fu riconosciuto l’effetto degli UV sul DNA[7].
La scoperta della radiazione ultravioletta sotto i 200 nm, chiamata ultravioletto da vuoto (Vacuum
Ultraviolet) perché fortemente assorbita dall'aria, risale al 1893 ad opera del fisico tedesco Victor
Schumann.[8]
Descrizione
L'UV può essere suddiviso in differenti bande, diversamente definite a seconda dei campi di studio. La
suddivisione più immediata è:
UV vicino o prossimo (380-200 nm) e UV estremo
(200-10 nm).
Qualora si consideri l'effetto dei raggi UV sulla salute umana, la
gamma delle lunghezze d'onda UV è in genere suddivisa in:
Molti uccelli e molti insetti, come le api, possono vedere l'ultravioletto vicino, e i fiori hanno spesso
colorazioni a loro visibili.
Bande
Lo Standard ISO sulla determinazione dell'irradiamento solare (ISO-21348)[10] descrive i seguenti
intervalli:
Intervalli
di Energia
lunghezza per fotone
Nome Abbreviazione Note / nomi alternativi
d'onda (in
(espressi in elettronvolt)
nanometri)
3,10 –
Ultravioletto UV 400 – 100
12,4
3,10 – Onde lunghe UV, luce
Ultravioletto A UVA 400 – 315
3,94 nera o luce Wood
3,94 –
Ultravioletto B UVB 315 – 280 Onde medie UV
4,43
4,43 – Onde corte UV,
Ultravioletto C UVC 280 – 100
12,4 germicida
Intervallo spesso visibile
3,10 –
Ultravioletto Vicino NUV 400 – 300 a diverse specie di
4,13
uccelli, insetti e pesci
4,13 –
Ultravioletto Medio MUV 300 – 200
6,20
6,20 –
Ultravioletto Lontano FUV 200 – 122
10,16
Riga
Linee spettrali a
Lyman-alfa 121,6 nm, 10,20 eV.
10,16 –
H Lyman-α 122 – 121 Radiazione ionizzante a
10,25
lunghezze d'onda più
dell'idrogeno
corte
Fortemente assorbita
dall'ossigeno
atmosferico, anche se le
Ultravioletto da vuoto VUV 200 – 10 6,20 – 124
lunghezze d'onda tra 150
—200 nm si propagano
attraverso l'azoto
Radiazione
Ultravioletto completamente ionizzata
10,25 – (secondo alcune
Estremo EUV 121 – 10
124 definizioni);
completamente assorbita
dall'atmosfera
Ultravioletto solare
Oggetti molto caldi, a causa dell'emissione di corpo nero, emettono radiazione UV. Il Sole emette
radiazione ultravioletta a tutte le lunghezze d’onda, incluso l'ultravioletto da vuoto, ma persino lunghezze
d'onda inferiori a 10 nm (Raggi X). Le stelle particolarmente calde emettono più UV del Sole. La luce
solare nell'atmosfera terrestre più esterna è composta per circa il 50% di luce infrarossa, 40% di luce
visibile e 10% di luce ultravioletta, per una intensità totale di circa 1400 W/m2 nel vuoto[11].
Sulla superficie terrestre le percentuali della luce solare diventano: 44% luce visibile, 3% ultravioletto
(con il Sole alla massima altezza nel cielo zenit) e il rimanente è rappresentato dall’infrarosso[12][13].
Quindi, l’atmosfera blocca circa il 77% dei raggi UV del sole e quasi totalmente le lunghezze d’onda
minori quando il sole raggiunge lo zenit. Della radiazione ultravioletta che raggiunge la superficie
terreste, oltre il 95%
è rappresentato
dagli UVA con
lunghezza d’onda
maggiore, una
piccola parte dagli
UVB.
Sostanzialmente
non ci sono gli
UVC. La frazione
che rimane degli
UVB nella
radiazione UV, dopo
essere passata
attraverso
l’atmosfera, dipende
dalle condizioni
atmosferiche:
nuvole dense
bloccano Livelli di ozono a varie altitudine e blocco di diverse bande di radiazione ultravioletta.
efficientemente gli Sostanzialmente, tutti i raggi UVC sono bloccati dall'ossigeno biatomico (100–200 nm)
o dall'ozono (ossigeno triatomico) (200–280 nm) nell'atmosfera. Lo strato di ozono
UVB; ma nei cieli
blocca per lo più i raggi UVB. Tuttavia, l'attenuazione degli UVB è fortemente
parzialmente influenzata dall'ozono, e molte di queste radiazioni possono raggiungere la superficie
nuvolosi non tutti terreste. L'UVA rappresenta 25% della radiazione solare che penetra l’atmosfera.
gli UVB sono
bloccati, ma
vengono diffusi in tutte le direzioni dell'atmosfera. Tale effetto è prodotto dallo Scattering di Rayleigh,
responsabile anche della colorazione blu del cielo.
Le bande più corte degli UVC, così come la radiazione UV più energetica prodotta dal Sole, sono
assorbite dall'ossigeno e generano ozono. Lo strato dell'atmosfera dove si concentra tale forma
allotropica dell'ossigeno viene detta ozonosfera. Il meccanismo di produzione dell'ozone è causato dalla
fotolisi mediante UV dell'ossigeno biatomico e la successiva reazione con molecole di ossigeno
biatomico ( ). L’ozonosfera ha una importanza fondamentale in quanto assorbe la maggior parte degli
UVB e dei rimanenti UVC non assorbiti dall'ossigeno.
Chimica degli UV
La radiazione UV porta alla degradazione UV dei materiali organici. Per prevenire tale decadimento, si
utilizzano delle molecole in grado di assorbire parte della radiazione. Esse possono, a loro volta, subire
gli effetti negativi degli UV, rendendo necessario verificare periodicamente la loro capacità di assorbire la
radiazione.
Nei prodotti cosmetici per la protezione solare ci sono sostanze capaci di assorbire i raggi UVA/UVB,
quali: avobenzone, octyl methoxycinnamate. Per gli indumenti, il fattore di protezione ultravioletta UPF
(dall'inglese: Ultraviolet Protection Factor) rappresenta l’indice di protezione dagli UV, analogo al SPF
(Sun Protection Factor) per i filtri solari. Solitamente i tessuti estivi hanno un UPF di circa 6, il che
significa che approssimativamente il 20% degli UV riesce ad attraversare il tessuto.
Il vetro comune è in parte trasparente agli UVA, ma è opaco per lunghezze d’onda più corte, mentre nel
quarzo, in base alla qualità, può essere trasparente persino alle lunghezze d’onda dell'ultravioletto da
vuoto. Dal vetro delle finestre passa circa il 90% della luce sopra i 350 nm, ma blocca oltre il 90% della
luce sotto i 300 nm. Conservare delle nanoparticelle in contenitori di vetro oscurato evita di far avvenire
delle reazioni chimiche che provocano il cambiamento di colore a causa degli UV. A tal proposito, un
insieme di filtri di vetro sarà utilizzato per calibrare i colori della fotocamera per la missione 2019 ESA
Mars , per evitare una scarsa qualità delle immagini a causa dell’alto livello di UV presente sulla
superficie di Marte[14].
Il vetro di Wood è uno speciale tipo di vetro inventato da Robert Williams Wood ed ha una composizione
di bario-sodio-silicato che incorpora circa il 9% di ossido di nichel. È un vetro di un colore blu-violetto
molto profondo che lo rende opaco a tutta la luce visibile eccetto al rosso e al violetto.
Astronomia
I corpi celesti molto caldi emettono principalmente luce ultravioletta (legge di Wien). È difficile
osservare questa luce da terra, perché lo strato di ozono che ci protegge ne blocca la maggior parte.
Quindi, quasi tutte le osservazioni UV sono condotte nello spazio, usando satelliti con a bordo telescopi e
rilevatori operanti nell'ultravioletto.
Fonti artificiali
Lampada di Wood
Per Lampada di Wood o luce nera si
intende una sorgente luminosa che
emette radiazioni elettromagnetiche
prevalentemente nella gamma degli
UVA e, in misura trascurabile, nel
campo della luce visibile. La
Lampada di Wood a tubo, Due tubi a fluorescenza di Wood.
contrariamente ai comuni tubi Il tubo più lungo è un F15T8/BLB di circa 45,72 cm (18
fluorescenti, non impiega il fosforo pollici) da 15 watt; nell'immagine a destra è mostrata la
nella superficie interna del tubo, ma lampada in funzione, fissata ad un apparato collegato
filtra l'emissione ultravioletta del gas alla corrente.
mediante un filtro di wood limitando
Il tubo più corto è un F8T5/BLB lungo circa 30,48 cm (12 pollici); nella
l'emissione di radiazione al campo
figura a destra si vede un dispositivo di fissaggio alimentato a
degli UVA. batteria, utilizzato per rilevare l'urina degli animali domestici.
Il tubo di quarzo fuso lascia passare la radiazione a 253 nm, ma blocca quella a 185 nm. Questo genere di
tubi ha due o tre volte la potenza UVC di una normale lampada a fluorescenza. Lampade a bassa
pressione hanno approssimativamente un'efficienza del 30-40%, il che significa che ogni 100 W di
elettricità consumata dalla lampada, vengono prodotti circa 30-40 W di UV totali. Queste lampade, dette
germicide, sono utilizzate essenzialmente per disinfettare le superfici nei laboratori e nell'industria
alimentare, e per disinfettare le forniture d'acqua.
Altre fonti di UV con uno spettro di emissione più continuo sono: lampada allo xeno (comunemente
utilizzata per simulare la luce del Sole), lampada al deuterio, lampada al mercurio-xeno e lampada ad
alogenuri metallici.
La lampada a eccimeri è una fonte UV che si è sviluppata negli ultimi due decenni. Il suo impiego sta
crescendo, trovando occupazione in diversi campi scientifici; ha i vantaggi di un'alta intensità, un'alta
efficienza e, inoltre, emette radiazioni di lunghezze d'onda nell'ultravioletto da vuoto.
LED Ultravioletti
I LED, dall'inglese Light-emitting diode, possono essere fabbricati per emettere radiazioni nell'intervallo
ultravioletto. L'efficienza di questi dispositivi è circa del 5-8% a 365 nm, a 395 nm è più del 20%, mentre
a lunghezze d'onda maggiori possono essere anche più efficienti. Vi sono prime applicazioni dei LED, ad
esempio nella stampa digitale o negli ambienti di polimerizzazione UV, e risultano molto efficienti. Si
possono creare dei LED con una densità di potenza che può quasi raggiungere i 3 W/cm2 (30 kW/m2);
insieme ai più recenti sviluppi dei fotoiniziatori, sarà possibile creare dei materiali composti dai LED UV.
I LED UVC vengono impiegati per la disinfezione[16] e come
fonte per rimpiazzare la lampada a deuterio nella cromatografia
liquida ad alta prestazione[17].
Laser ultravioletto
I laser a gas, a diodo o a stato solido, possono essere prodotti per
emettere raggi ultravioletti, alcuni dei quali riescono a coprire
l'intero campo UV. Il laser ad azoto usa l'eccitazione elettronica
delle molecole di azoto per emettere un fascio di UV. Le linee più
energetiche sono a 337,1 nm e 357,6 nm di lunghezza d'onda. Un
altro tipo di gas laser molto potente è il laser a eccimeri,
largamente utilizzato per emettere radiazione UV nel campo
dell'UV da vuoto. Attualmente, il laser a eccimeri al fluoruro di
argon (ArF), che opera a una lunghezza d'onda di 193 nm, viene
Un LED UV di 380 nm
comunemente utilizzato nell'industria, nella medicina, nella
chimica e nelle comunicazioni.
Le maggiori applicazione della luce di sincrotrone sono nella fisica della materia condensata, scienza dei
materiali, biologia e nella medicina.
Sono i principali responsabili dell'invecchiamento della pelle; anche gli UV-B fanno la loro parte[26]. Alte
intensità di UV-B sono dannose per gli occhi, e un'esposizione prolungata può causare fotocheratiti
(welder's flash in inglese, dove welder sta per saldatrice (ad arco)), e fotodermatiti[24][27]. Sia gli UV-B
che gli UV-C possono danneggiare le fibre di collagene, e quindi accelerare l'invecchiamento della pelle.
Gli UV-A penetrano più in profondità nella pelle, rispetto agli UV-B che gli UV-C, e alterano
(danneggiano) le cellule che producono le fibre di collagene o fibroblasti. La radiazione UV-B e UV-C è
inoltre in grado di attivare virus come l'Herpes simplex.[24] Alcuni filtri solari (cosmetici) proteggono
bene contro i raggi UV-B ma, spesso, poco contro i raggi UV-A, i maggiori responsabili
dell'invecchiamento solare. L'80% delle rughe si presume sia provocato dall'esposizione al sole.
La radiazione ionizza le
molecole di DNA delle
cellule della pelle,
inducendo basi adiacenti
di timina e citosina a
formare legami covalenti.
Due basi adiacenti di 200 euro esposti nella radiazione UV
timina o citosina non si
legano in modo normale,
Una lampada di Wood, che emette
radiazioni principalmente nello
ma causano una distorsione dell'elica del DNA, interferendo con i
spettro degli ultravioletti A (tra i 315 e meccanismi di copia e in generale con il funzionamento del
i 390 nm) e poche nello spettro della DNA. Il tutto porta facilmente a delle mutazioni, che spesso
luce violetta visibile (intorno ai sfociano in episodi di cancro[9][24][28][29]. Questo effetto degli UV-
400 nm). B può essere facilmente osservato in colture batteriche.
Effetti positivi della luce UV comprendono l'induzione della produzione di vitamina D nella pelle,
vitamina che favorisce il riassorbimento di calcio a livello renale, l'assorbimento intestinale di fosforo e
calcio ed i processi di mineralizzazione dell'osso e di differenziazione di alcune linee cellulari nonché
l'attivazione di alcune funzioni neuromuscolari.
Le terapie Puva ad esempio per psoriasi e vitiligine sono un altro esempio di utilizzo sanitario positivo
della radiazione.
Applicazioni
Le lampade fluorescenti sfruttano l'emissione ultravioletta del mercurio a bassa pressione.
Un rivestimento fluorescente all'interno del tubo assorbe gli UV e li trasforma in luce visibile.
Lampade ultraviolette (senza lo strato di conversione in luce visibile) sono usate per
analizzare minerali, gemme e nell'identificazione di vari oggetti da collezione. Molti materiali
sono simili in luce visibile, ma rispondono in modo diverso alla luce ultravioletta, o
presentano caratteristiche di fluorescenza diverse a seconda che vengano usati UV corti o
lunghi. Coloranti UV fluorescenti sono usati in molti campi (per esempio, in biochimica e
nelle indagini della polizia scientifica, o per facilitare la ricerca di eventuali perdite di
refrigerante di circuiti frigoriferi di frigoriferi e condizionatori d'aria). La proteina fluorescente
Green Fluorescent Protein (GFP) è spesso usata come marker in genetica.
Le lampade ultraviolette sono anche usate per
potabilizzare l'acqua e per sterilizzare ambienti e
strumenti usati in ospedali e laboratori biologici, perché
uccidono quasi tutti i virus ed i batteri. L'utilizzo di
queste lampade nella sterilizzazione ambientale
costituisce solamente un complemento ad altre
tecniche di sterilizzazione, perché i vari microorganismi
possono essere riparati in piccole fessure e altre parti in
ombra delle stanze.
Nel processo di produzione dei microprocessori, la luce Arte plastica e materiali fluorescenti.
ultravioletta viene usata per dei processi di (Artista: Beo Beyond).
fotolitografia.
È consigliabile utilizzare protezioni per gli occhi quando si lavora con la luce ultravioletta,
specie se di corta lunghezza d'onda. I normali occhiali forniscono una leggera protezione.
La radiazione ultravioletta si usa anche nella spettroscopia ultravioletta e visibile.
Fotografia
La pellicola fotografica risponde alla radiazione ultravioletta, ma
le lenti di vetro delle telecamere bloccano solitamente la
radiazione inferiore a 350 nm. I filtri UV bloccanti, aventi una
colorazione sul giallo, sono spesso usati per la fotografia
all'aperto per evitare immagini sbiadite ed esposizioni troppo alte
dovute dai raggi UV. Per la fotografia nei pressi di UV, possono
essere utilizzati filtri speciali.
Il SODIS
Anche i raggi UV che provengono naturalmente dal sole possono essere degli efficaci viricidi e
battericidi. Il SODIS è un sistema che usa le bottiglie in PET e la luce del sole per disinfettare l'acqua.
Note
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UK, Cambridge University Press, 2001, p. 231, ISBN 978-0-521-77504-5.
«Limits of the eye's overall range of sensitivity extends from about 310 to 1050
nanometers».
2. ^ Madhab Chandra Dash e Satya Prakash Dash, Fundamentals Of Ecology 3E, Tata
McGraw-Hill Education, 2009, p. 213, ISBN 978-1-259-08109-5.
«Normally the human eye responds to light rays from 390 to 760 nm. This can be
extended to a range of 310 to 1,050 nm under artificial conditions.».
3. ^ (EN) Alessandro Barghini e Bruno Augusto Souza de Medeiros, UV Radiation as an
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PMC 3897598, PMID 24494042.
5. ^ "On a new Imponderable Substance and on a Class of Chemical Rays analogous to the
rays of Dark Heat", J.W. Draper, The London, Edinburgh, and Dublin Philosophical
Magazine and Journal of Science, 1842, LXXX, pp.453–461
6. ^ J.W. Draper, "Description of the Tithonometer", Phil. Magazine, 23, pp. 401-415, 1843
7. ^ James Bolton, Christine Colton, The Ultraviolet Disinfection Handbook, American Water
Works Association, 2008 ISBN 978 1 58321 584 5, pp. 3–4
8. ^ The ozone layer protects humans from this. T. Lyman, Victor Schumann, in Astrophysical
Journal, vol. 38, 1914, pp. 1–4, Bibcode:1914ApJ....39....1L, DOI:10.1086/142050.
9. Come gli UV danneggiano il DNA (http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/12
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camera: Nanoparticles used in church windows will help scientists see Mars' true colours
under extreme UV light, su dailymail.co.uk, 15 ottobre 2013.
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22. ^ L. Misoguti, I. P. Christov e S. Backus, Nonlinear wave-mixing processes in the extreme
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24. Istituto Superiore di sanità:Il rischio da esposizione alla radiazione ultravioletta naturale e
artificiale (http://www.iss.it/binary/publ/cont/Pag1_87Rapporto98_22.pdf)
25. ^ Wang S, Setlow R, Berwick M, Polsky D, Marghoob A, Kopf A, Bart R, Ultraviolet A and
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26. ^ Photoaging of the skin (PDF), su anti-aging.gr.jp. URL consultato il 18 febbraio 2016 (archiviato
dall'url originale il 15 febbraio 2017).
27. ^ John A. Parrish, Kurt F. Jaenicke, R. Rox Anderson, Erythema and melanogenesis action
spectra of normal human skin, in Photochemistry and Photobiology, vol. 36, nº 2, 1982,
p. 187–191, DOI:10.1111/j.1751-1097.1982.tb04362.x, PMID 7122713.
28. ^ Molecular Mechanisms of Ultraviolet Radiation-Induced DNA Damage and Repair (http://w
ww.hindawi.com/journals/jna/2010/592980/)
29. ^ Effects of Solar Ultraviolet Photons on Mammalian Cell DNA (PDF), su osti.gov.
30. ^ WHO - Water Sanitation and Health: sistemi per la potabilizzazione (http://www.who.int/wa
ter_sanitation_health/dwq/wsh0207/en/index4.html) Archiviato (https://web.archive.org/web/
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il 2 ottobre 2008 in Internet Archive.
Voci correlate
Radiazione elettromagnetica
Luce
Onda (fisica)
Robert W. Wood, fisico statunitense, ideatore della Lampada di Wood (o Luce di Wood)
Sistemi portatili per la potabilizzazione dell'acqua
Altri progetti
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Collegamenti esterni
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