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Psicologia

Composta da due termini di origine greca : psiche— anima, e logos— discorso, ragionamento. La psicologia
rappresenta il discorso sull’anima— la scienza dell’anima: la disciplina che si occupa dello studio dell’anima.

Nella storia il discorso sull’anima si è andato definendo nel corso della storia dell’umanità.

psicologia: Studio dei processi psichici e mentali connessi con la vita e la condotta dell’uomo. Il cervello è
l’organo che produce i processi mentali—La psicologia è lo studio dell’attività del cervello che ci mette in
relazione con il mondo, gli stimoli esterni vengono elaborati a livello del cervello— da un significato e poi una
risposta adeguata.

L’anima ha qualcosa a che fare con l’essere vivente— per gli antichi il mondo veniva diviso, distinzione tra
essere vivente e materia interte, in questo immaginavano che l’anima non fosse una prerogativa dell’essere
umano ma anche di qualsiasi altro essere vivente, anche il mondo vegetale— fossero animate e rese vive da
qualcosa di tipo spirituale.

Uno dei campi di indagine della psicologia generale è

- la percezione— come si percepisce, da degli stimoli sensoriali elaboriamo una serie di significati.

- l’affettività— insieme di sentimenti ed emozioni che sono connessi alle situazioni che viviamo, come i
sentimenti e le emozioni si modificano, si sviluppano e sono in relazione.

- memoria— come ricordiamo e immagazziniamo informazioni.

- volontà, intesa quanto siamo spinti a fare una cosa piuttosto che a un’altra, quanto impegno possiamo
mettere.

- Apprendimento

- intelligenza— capacità di trovare soluzioni, risolvere problemi nuovi.

- Coscienza— sono presente a me stesso, so di avere un’idea di me e un senso di continuità nella mia
esistenza, di essere vigile e pronto a ricevere gli stimoli esterni.

La psicologia speciale viene applicata a qualcosa di pratico.

Psicologia generale: studio dei processi base della psiche.

Psicoanalisi — una delle teorie psicologiche che nella seconda metà dell’ottocento si è sviluppata e ha
contribuito a creare la disciplina della psicologia. non nasce come teoria psicologica, parte da una necessità
terapeutica. fondatore della psicoanalisi — Freud che si trova ad affrontare alcune malattie, in particolare
l’isteria e vengono sviluppate teorie su come questa malattia si sviluppava. Da qui nasce la teoria psicologia.
Alcune di queste teorie partono da qualcosa di pratico. Ad esempio il comportamentismo, altra delle grande
teoria della seconda metà dell’800 che contribuisce a creare il corpo delle psicologie, parte dallo studio
dell’apprendimento. Dall’apprendimento inizia a crearsi questo tipo di orientamento che si sviluppa per
cercare di indirizzarsi ad altri campi come quello della terapia.

Il termine psicologia viene introdotto tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo, nasce tardivamente rispetto
a quando i ragionamenti sulla psiche sono stati fatti — fin dall’antichità delle riflessioni c’erano. ma iniziò ad
avere fortuna nel 1700 utilizzato per indicare una delle componenti della metafisica suddivisa in quattro aree
(ontologia, cosmologia, teologia e psicologia). Nella seconda metà dell’800 verrà ripreso per definire una
disciplina autonoma dalla filosofia. Tutto quello che era il sapere di tipo psicologico era contenuto all’interno
del sapere filosofico. La psicologia era una branca della filosofia.

Fin dall’antichità la ricerca psicologica era appannaggio della filosofia. C’è una riflessione su quelli che
definiamo meccanismi psichici.

Pitagora— individua tre facoltà psichiche, passione localizzata nel cuore, intelligenza e ragione nel cervello.
L’idea della passione localizzata nel cuore è un concetto che rimane a livello di metafore. È rimasta e risale a
questa idea. L’intelligenza e la ragione nel cervello.

Ippocrate— Grande medico dell’epoca classica greca, influenza tutta la medicina occidentale per tutto il
medioevo. Immagina che alcuni aspetti di tipo psicologico, in particolare sentimenti, emozioni, siano legate a
qualcosa di fisico, a dei liquidi che stanno all’interno dell’organismo. il cervello è l’organo più potente da cui
dipendono gli organi di senso. Ai quattro umori— sangue, bile nera, bile gialla e flegma corrispondono quattro
temperamenti—- sanguigno, melanconico, collerico e flemmatico. I liquidi influenzano lo stato d’animo. Dalla
mescolanza di questi liquidi c’è una particolare personalità, e affettività. A seconda dell’eccesso e della
predominanza di questi liquidi si sviluppava un certo tipo di personalità e manifestazioni psicologiche di
conseguenza.

Il temperamento deriva dalla mescolanza degli umori. Deriva dal fatto che è come una tempera realizzata
dalla mescolanza di più colori. Aspetti psicologici legati a qualcosa di organico, fisico, oggi potremmo dire
genetico.

Aristotele: il cervello ha un potere regolatore sul cuore che è la sede delle percezioni. il cuore è la sede della
ragione

Il termine psicologia comincia ad acquisire importanza intorno al 1700, l’ambito di questi studi sta all’interno
della filosofia. L’evoluzione della psicologia come disciplina è condizionata dall’evoluzione del pensiero
occidentale. La psicologia parte dall’idea di anima, qualcosa che ha a che fare con lo spirituale, legato all’idea
della religione. Il sapere non solo filosofico ma anche tecnico per tutto il medioevo è legato al potere religioso.
Le università che nascono intorno al 1200 sono costituite da religiosi, (frati) e la teologia è la scienza
principale. Il sapere è condizionato dall’idea che le credenze legate alla fede religiosa siano quelle assolute e
indiscutibili. C’è un sapere che viene dalla divinità e che non è da mettere in discussione.

Dopo Galileo che viene fortemente osteggiato, a seguito delle innovazioni tecnologiche c’è un lento
mutamento e si abbandonano le convinzioni percepite in modo assoluto perché dette da qualcuno di
autorevole. Si abbandonano le nozioni che derivavano dal sapere greco in quanto venivano assimilati a quello
che era lo status quo di allora. Questo cambiamento ha richiesto molto tempo. Non è stato particolarmente
rapido.

Positivismo — evoluzione dell’impostazione sperimentale. Galileo getta le basi della ricerca sperimentale—
provare e verificare con l’esperimento e su questa base costruire l’idea della conoscenza. Da qui deriva il
positivismo.

D. Hume — la conoscenza deriva dall’esperienza dell’analisi dei fenomeni naturali, delle cose osservabili e
non più da dei dettami autorevoli e non dimostrati.

A.Comte—- importante studioso francese, definisce la legge dei tre stadi : stadio metafisico astratto, stadio
religioso, stadio scientifico. Dopo una serie di credenze si arriva allo stadio scientifico che è quello basato su
qualcosa di obiettivo e di valido.

Teoria evoluzionista

Cambio di prospettiva—inizio della modernità e fine del medioevo (1492— scoperta dell’America)
Cambiamento di orientamento della ricerca scientifica. Avvengono fenomeni che avranno un forte impatto
sulla conoscenza, riguardo allo studio dell’uomo e alla ricerca scientifica.

Un altro evento importante è la formulazione della teoria dell’evoluzionismo— Darwin - 1859— “l’origine delle
specie” e forma la teoria dell’evoluzione. Darwin afferma che i vari esseri viventi, si sono sviluppati nell’arco di
milioni di anni attraverso un processo di selezione— soggetti che potevano essere meglio adatti a vivere in un
determinato ambiente, avevano delle caratteristiche più favorevoli per sopravvivere tendevano a riprodursi
meglio. Questo faceva si che i propri caratteri venissero trasmessi più facilmente. Tutte le varie specie erano
legate a questo tipo di processo formazione di varie specie. Questa teoria mette in discussione la teoria del
creazionismo— l’idea che l’uomo fosse creato da Dio. Uomo frutto di un meccanismo evolutivo a partire da
un animale. Scimmie e uomini derivano da progenitori comuni. Darwin parte da un’osservazione naturalistica.

Viaggio con una nave inglese— Darwin fa delle spedizioni e vede le differenze di specie— isole Galapagos—
nota che ci sono delle tartarughe nelle varie isole che hanno caratteristiche diverse, dovuta ala fatto che le
isole si sono separate. Questa teoria mette in discussione l’idea dell’uomo come soggetto diverso da tutti gli
altri in quanto direttamente creato da Dio. Viene con questa teoria equiparato anche con gli altri esseri viventi.

L’evoluzionistica avrà un’importanza non soltanto in biologia ma anche in altre materie, tra cui anche
all’origine delle teorie naziste. In particolare studiosi che si occupavano dello studio delle popolazioni— inizio
dell’antropologia culturale: immaginavano che le popolazioni primitive fossero di un grado inferiore alle civiltà
occidentali. Atteggiamento che giustificava la colonizzazione.

Antropologia e psicologia dei popoli. Inizia l’antropologia come campo d’indagine a seguito dell’espansione
coloniale, si viene a contatto con popolazioni con usi e costumi diversi— mette in discussione anche l’idea
della normalità. Inizia anche a mettere in discussione una serie di presupposti inamovibili e validi in senso
assoluto.

T. Waits e A. Bastian—- le differenze tra i popoli non possono essere spiegate su base razziale, perché
nell’ambito della stessa razza emergono notevoli variabilità.

Herbat— l’uomo non è nulla all’infuori della società. Conserva la propria umanità grazie all’ambiente sociale.

Wundt — distingue la psicologia in psicologia sperimentale e psicologia dei popoli. Considera la psicologia
dei popoli come una branca della psicologia in cui l’oggetto di questa branca sono tutti gli aspetti culturali, il
linguaggio, i costumi, la religione, l’arte e che la distingue da quella che lui chiamerà “psicologia
sperimentale” che ha come campo d’indagine alcune funzioni di base come la coscienza, la memoria,
l’intelligenza ecc e che lui ritiene che possa essere studiato attraverso un metodo sperimentale, grazie a dei
macchinari e a una possibilità di osservazione e di ripetibilità dell’esperimento, cosa che invece non puo fare
con la psicologia dei popoli che riguarda aspetti più culturali che sfuggono alla possibilità di un intervento di
tipo sperimentale per essere studiati.

Intorno alla seconda metà dell’800 avvengono aspetti economici e sociali che portano a conoscenze e allo
studio delle altre culture.

Psicologia delle masse.

Massa di soggetti proletari—- “quarto stato” il concetto di Proletariato viene introdotto da Max, deriva dal
fenomeno economico della Rivoluzione industriale— inizio dell’uso delle macchine alimentate con energia a
vapore— formazione di fabbriche e creazione della nuova classe sociale del proletariato— inizio 800, si
diffonde in Europa —fenomeno dell’inglobamento. in questa fase inizia a delinearsi l’idea che la massa possa
avere una sua azione nel contesto sociale e nel modificarlo. Non molto tempo prima c’era stata la rivoluzione
francese che mette in evidenza come un gruppo di individui riesce a sovvertire l’ordine politico precostituito
considerato immodificabile, potere legato ai re il cui potere derivava dall’investitura religiosa— potere assoluto
perché parte dalla divinità. Il fenomeno della massa diventa importante a seguito dello sviluppo della
rivoluzione industriale, Inizia ad avere importanza lo studio dei meccanismi alla base delle masse, come si
muovono. S.Sighele “ la folla delinquente”; G.Le Bon — “psicologia delle folle”

Sighele— “la folla delinquente”. È un giurista che si occupa di questo argomento. Afferma che l’individuo
all’interno della massa tende a perdere la capacità di ragionare indipendentemente. Tende ad essere
fortemente condizionato dalla massa. Assume comportamenti criminali anche se non le ha come
caratteristiche individuali. Mette in evidenza i meccanismi della psicologia sociale— cioè del fatto che ci sono
meccanismi che rendono facile che l’individuo all’interno della massa sia fortemente condizionato.

Le Bon “psicologia delle folle”. La folla è una unità, si muove insieme con lo stesso intendo ma senza avere
una testa— la testa è rappresentata da un LEADER che decide l’azione della folla.

Questi due lavori vengono considerati l’origine della psicologia sociale. E alla base di tutto quello che è il
lavoro delle propagande dei regimi totalitari per condizionare la popolazione.

Periodo estremamente importante per lo sviluppo del pensiero della società occidentale.

Particolare sviluppo della conoscenza della chimica e della fisica con la scoperta del microscopio come
strumento importante per le scienze biologiche. Grazie alla chimica vengono trovati gli elementi— tavola degli
elementi realizzata in questo periodo.

Grazie allo sviluppo di queste conoscenze, una serie di biologi, medici affermano il principio che negli
organismi non vi sono altre forze oltre a quelle note della chimica e della fisica cioè che la biologia è regolata
dalle leggi della chimica e della fisica. Notevole passo avanti riguardo alla ricerca in campo biologico. Da qui

Inizia lo studio della fisiologia degli apparati, la scoperta della chimica, dell’elettricità, l’utilizzo del microscopio
porta alla conoscenza dell’unità base dell’organismo— cellula, grazie al microscopio e su questa base
iniziano gli studi che riguarda la fisiologia dei vari organi . Anche nel sistema nervoso vengono individuate le
cellule che poi vengono considerate responsabili dell’attività psichica . Si iniziano a fare degli studi per
vedere come certi stimoli abbiano delle conseguenze. Iniziano i primi atti psichici. Prima del pensiero avviene
la stimolazione di un organo di senso. Inizia un campo che poi viene chiamato psicofisica.

Lo studio del funzionamento cellulare mette in evidenza alcuni meccanismi che riguardano il funzionamento
delle cellule nervose e lo studio dei sistemi percettivi cioè degli organi di senso. Gli organi di senso vengono
attivati da stimoli fisici, lo stimolo fisico ha un’azione su un determinato recettore, il quale si attiva e produce
un Impulso sulla cellula nervosa che arriva al cervello dove viene elaborato. C’è una Definizione precisa del
meccanismo di stimolazione che possiamo considerare come qualcosa che precede l’atto psichico. La
stimolazione del recettore periferico porta alla stimolazione del neurone a livello cerebrale che produce la
sensazione che puo essere considerata come primo atto psichico, nel senso che la psiche elabora lo stimolo
periferico. Nel caso della stimolazione uditiva sarà un’onda sonora, nel caso del gusto sarà una stimolazione
di tipo chimico.

Si introduce la possibilità di calcolo, di rendere obiettivo e oggettivatile dei fenomeni che hanno a che fare con
gli aspetti psichici.

Inizia la psicofisica —- Von Helmoholtz— funzionamento degli organi di senso. oftalmoscopio, studi su
percezione dei colori. Fisiologia uditiva e visiva, Calcola la velocità dell’impulso nervoso, 30-50 m/s, il tempo
in cui il neurone si propaga dalla periferia alle cellule. Inventa l’oftalmoscopio. Si inizia a studiare come gli
organi di senso vengono stimolati, quali sono gli stimoli adeguati . Si inizia a studiare fenomeni psichici in
maniera sperimentale, si può calcolare la diversità d’intensità che si riesce a percepire, la capacità di
discriminare tra uno stimolo e l’altro . Si rende obiettivi dei fenomeni psichici che vengono calcolati grazie a
questi studi.

Weber e fechner calcolano le soglie di stimolazione. Si cerca di capire qual è lo stimolo minimo che si riesce a
percepire. La minima intensità che permette di attivare gli organi di senso e quindi la mia percezione.
Esperimento di Weber: valutare la capacità discriminatoria della sensibilità cutanea: prendendo un compasso
a due punte, se noi mettiamo le due punte vicine e tocchiamo una parte del corpo possiamo percepirne una,
mano a mano che le allarghiamo arriviamo al momento in cui ne percepiamo due. Questo varia a seconda
della zona, il polpastrello del dito molto sensibile riesce a discriminare una distanza molto vicina, una zona
della schiena invece bisogna arrivare a distanza maggiore. Puo riguardare anche la stimolazione luminosa
ecc. ; la capacità di percepire la distanza tra due punti di un compasso varia a seconda della zona del corpo.

Calcolo delle soglie di stimolazione— Un organo per poter rispondere deve essere attivato da una certa
quantità di stimolo. Ci deve essere un valore soglia al di sotto del quale non c’è percezione. Inoltre viene vista
qual’è la differenza minima che viene percepita (capacità di percepire la differenza di peso ad esempio—
incremento 1/50) un peso di 50 grammi per poter sentire la differenza questo peso deve arrivare almeno a 51
grammi. Se è 50.5 non si coglie la differenza. Se invece il peso iniziale è di 100 g per poter sentire la
differenza è di 102 grammi — all’incremento del peso iniziale si incrementa anche la differenza che è
necessaria. Se sarà 300 g il peso sarà di 306. Viene fuori che l’incremento deve essere, nel caso del peso un
cinquantesimo; questo permette di formulare la costante di Weber-Fechner —- (deltaI/I=K) —1/50=K. Per
quanto riguarda la differenza di peso la costante è 1/50. I ricercatori introducono elementi di calcolo che
possono essere ripetuti e che inducono all’idea di poter fare studi scientifici sulla psiche in particolare sulla
percezione. Questi studi aprono il campo agli studi della psicologia moderna.

La percezione funziona con dei meccanismi abbastanza relativi.

Scuola di Lipsia— riprendono gli studi della psicofisica importanti per aprire nuovi studi della psicologia.

Wilhelm Wundt, medico fisiologo tedesco che fa parte della corrente detta materialista— ritiene che i
fenomeni biologici siano regolati dalle leggi della fisica e della chimica e affronta il problema della psicologia
e la divide in due grandi aree-

- psicologia sperimentale— gli ambiti di studio sono la percezione e la coscienza e ritiene che sia possibile
studiarla con metodo scientifico.

- Psicologia dei popoli— oggetto di studio: cultura, religione, linguaggio, costume, arte. Ritiene che questa
area non possa essere studiata con il metodo scientifico e oggetto di studi che riguardano i calcoli di tipo
matematici e che quindi non possa essere obiettivabile.

Psicologia sperimentale: Parte dagli studi della psicofisica come base di riferimento per affrontare questi studi
— come vengono stimolati gli organi di senso e come viene elaborata poi la sensazione.

coscienza— argomento di discussioni complicate e mai risolti in termini filosofici e psicologici. Ognuno di noi
ha un’idea immediata di se, di unità spazio temporale, si ha idea di se di dove ci si trova, del contesto. Il
primo elemento fondamentale della coscienza è il fatto di essere vigili, se dormo non sono cosciente. Inoltre
ci deve essere un livello di attenzione, di se stessi, consapevolezza dello spazio in cui ci si trova. Condizione
che permette di definirmi, chi sono, dove mi trovo e che sono in grado di essere attento a quello che mi
capita intorno.

Wundt Inizia a studiare percezione e coscienza con una strumentazione—nel 1879 forma il primo laboratorio
di psicologia sperimentale. Separa la psicologia dalle altre scienze biologiche che comporterà in seguito
l’uscita della psicologia dall’area della filosofia. Lui pero pensava che la psicologia dovesse rimanere
all’interno della filosofia. Ma comunque i lavori che lui proporrà faranno si che si crei questo distacco della
psicologia separata dalla filosofia. La psicologia dal punto di vista delle scienze naturali: si propone di
spiegare gli eventi psichici sulla base delle corrispondenti modificazioni fisiologiche. Le sensazioni sono i
primi atti psichici, che insorgono a partire dagli stimoli sensoriali. Cerca di spiegare i fenomeni secondo criteri
di tipo fisiologico, cioè secondo il funzionamento degli organi di senso e del sistema nervoso centrale.

Il fatto che noi sentiamo è un atto psichico. Il meccanismo del funzionamento della coscienza viene chiamato
volontarismo— i processi psichici passano attraverso 4 fasi , si propone di spiegare stimolazione, percezione
e appercezione

- stimolazione — l’organo di senso periferico viene attivato l’impulso arriva al neurone e c’è la stimolazione
che viene percepita dando luogo alla sensazione (prima elaborazione dello stimolo) a questa segue
l’appercezione. La stimolazione determina la percezione della sensazione. Alla percezione segue
l’attribuzione di un significato:

- Appercezione: l’esperienza cosciente viene identificata, qualificata e sintetizzata dalla mente. Attribuzione
di significato alla percezione. La percezione sono colori e forme, a cui so dare un significato sulla base di
altre idee che si fanno sulla base della propria storia.

- atto di volontà— determina la reazione psichica, connotato dal libero arbitrio. il soggetto decide quale
azione mettere in atto dopo l’appercezione.

Su questa base farà una serie di studi, mette a punto dei macchinari che cercheranno di studiare le varie fasi.
Con dei macchinari che presenteranno delle immagini, dei suoni, in determinati tempi e forme e il soggetto
che è tenuto a descriverle, analizzarle e dare una risposta a seconda del tipo di stimolo che si presenta
potendo fare una serie di calcoli e misurazioni.

Per quanto riguarda la psicologia sperimentale l’accesso allo psichico deve essere garantito dall’esperienza e
non da una dottrina metafisica. L’esperienza diretta delle impressioni sensibili, doveva essere misurato. Tutto
quello che riguardava la psicologia sperimentale per poter avere un valore doveva essere misurato e
sperimentato.

Elementismo-- Il criterio che utilizza per cercare di analizzare il funzionamento della coscienza viene
chiamato elementismo.

Immaginava che l’attività della coscienza fosse determinata da una serie di funzioni. Che la coscienza fosse
una funzione complessa prodotta da una serie di ulteriori funzioni. L’idea era di scomporre le varie funzioni
della coscienza negli elementi non ulteriormente divisibili, cioè arrivare agli elementi unitari che poi
costituivano la coscienza. Il modello era quello dello studio della materia— periodo in cui viene messa a
punto la tavola degli elementi— atomi elementi costituitivi della materia. Vuole individuare quelli che sono gli
elementi costitutivi della coscienza— esperimenti molto parcellizzati, obiettivo: avere un’idea complessiva di
come funziona la coscienza.

Campi di indagine del laboratorio di Lipsia:

- psicofisiologia dei sensi (vista e udito)— sensazioni e percezioni.

- tempi di reazione — tempo che intercorre tra lo stimolo che arriva e la risposta data.

- Associazioni mentali —

- La psicofisica

- La memoria

Questi studi saranno alla base di alcune aree della psicologia. Da qui si attivano una serie di studi nelle varie
parti del mondo dal quale parte il lavoro della testistica, come i test sull’intelligenza— quoziente intellettivo.
Si mettono a punto i criteri per individuare l’individuo medio o il genio. Questi campi d’indagine partono dagli
studi di Wundt. L’obiettivo di Wundt era capire come funzionava la coscienza. Si aprono una serie di
laboratori di psicologia in tutto il mondo dando origine a sviluppi in particolare nella ricerca testistica.

Psicologia della Gestalt e psicologia della totalità.

La Gestalt è un orientamento teorico che parte da posizioni filosofiche molto diverse da quelle da cui partiva
Wundt il quale faceva riferimento a una posizione di tipo filosofica — di tipo empirista — si basa sull’idea che
la base della conoscenza fosse l’esperienza sensibile. Alla base di una conoscenza scientifica e certa doveva
derivare l’esperienza, presupponeva che quello che poteva essere osservato era qualcosa di reale. La Gestalt
parte dall’idea che quello che percepiamo dall’ambiente non è la cosa reale, noi percepiamo qualcosa che è il
frutto dell’elaborazione del nostro sistema percettivo. Questa posizione filosofica si basa sul fatto che non
possiamo conoscere la realtà come effettivamente è ma conosciamo il fenomeno, che è quello che ci appare
a noi.

Si rifà al pensiero di Kant che è precursore di questa corrente;

- L’atto di conoscere è un’attività unitaria e unificante in cui la materia fornita dai sensi viene organizzata
secondo forme proprie della mente

- La mente crea un’esperienza unitaria.

Le stimolazioni sensoriali che stimolano i nostri recettori, e producono un impulso che arriva al nostro
cervello, elabora le informazioni e da una conoscenza ma che non è la cosa in se ma il frutto della nostra
percezione.

Altro filosofo che riprende le tematiche di Kant è F. Brentano che parla della psicologia dell’atto: aspetto
specifico dei fenomeni psichici è la loro intenzionalità, ne deriva che l’oggetto della psicologia non è il
materiale fornito ai nostri sensi, cioè le cose che vediamo udiamo o ricordiamo, ma l’atto di vedere, udire,
ricordare. l’obbiettivo della psicologia è quello di studiare l’atto inteso come la modalità con cui noi
elaboriamo il materiale fornito dai sensi; come il nostro sistema percettivo organizza il materiale.

LA GESTALT
deriva dal tedesco, (traducibile con “forma”, ma che è più corretto tradurre con l’espressione “struttura
organizzata”) —- fa riferimento a come il sistema percettivo è organizzato e in questo modo costruisce cio
che noi percepiamo.

Si fonda su alcuni principi:

- il tutto è più della somma delle singoli parti: percepiamo l’oggetto come un insieme e non come singole
parti scollegate. Le singole parti messe insieme hanno qualcosa in piu rispetto a quando sono separate, in
quanto nel momento in cui sono insieme sono in relazione tra loro ed è la relazione che costituisce il
qualcosa in più.

- Una stessa parte ha caratteristiche diverse se osservate nel tutto o singolarmente— la scomposizione
dell’oggetto che noi percepiamo altera il significato di questi oggetti. Hanno un significato diverso se sono
all’interno di un insieme o se sono separati.

- Esistono leggi secondo cui gli elementi formano un tutto. Leggi alla base del sistema percettivo.

La Gestalt si basa soprattutto sullo studio della percezione fino ad arrivare ad applicazioni di tipo clinico.

“il tutto è più della somma delle singole parti”

La psicologia della forma si oppose alla posizione strutturalista di Wundt e s’interessò soprattutto ai processi
della percezione; mentre secondo gli strutturalisti la percezione degli oggetti consiste nell’accumulo di singoli
elementi in gruppo o aggregati, per i gestaltisti, quando più elementi si combinano tra di loro, ne risulta
qualcosa di nuovo. La nostra percezione va al di la dei puri dati fisici forniti dall’esperienza sensoriale, ma li
organizza a modo suo in “forme”, che seguono determinate leggi precostituite su base innata. Questo
modello ha delle percussioni anche sulle modalità di studio del funzionamento della coscienza e del sistema
della percezione. Wundt come obiettivo aveva quello di scomporre la coscienza nei suoi elementi, di andare
ad individuare gli elementi costituitivi. Questo atteggiamento per i Gestaltisti è qualcosa di sbagliato in
quanto, sulla base di questo orientamento l’idea è che se si scompone la coscienza nei vari elementi si va a
perdere quella che è la comprensione dell’oggetto della coscienza.

Anello di Wertheimer-Benussi.

Cerchio grigio inserito in uno sfondo metà bianco e metà nero. Il cerchio grigio è di un colore uniforme. Se
mettiamo una riga in mezzo, cambia la tonalità del grigio. Da un punto di vista materiale il colore non è
cambiato, però noi lo percepiamo come diversi.

È uno dei primi esempi che cercano di mettere in crisi la presupposta corrispondenza tra piano materiale
(realtà fisica) e piano percettivo (realtà fenomenica). È evidente come Il tutto cambia, la riga cambia l’insieme
delle cose che sono presenti e togliere un elemento modifica il piano complessivo. Questo mette in crisi
l’idea che quello che percepiamo noi è reale. Modifichiamo la percezione sulla base di qualcosa che è legato
all’organizzazione del nostro sistema percettivo. E inoltre ci fa vedere che nel momento in cui andiamo a
scomporre si modifica la complessità.

Scuola di Graz
Venne fondato il primo laboratorio di psicologia austriaco.

A.Meinong— fondatore della scuola di Graz. Fonda la teoria delle produzioni—noi percepiamo attraverso
meccanismi legati al nostro sistema percettivo, la nostra mente è organizzata in un certo modo che fa si che
noi percepiamo. Come se producessimo qualcosa sulla base della stimolazione.

C. Von Ehrenfels (1859-1932)—concetto di qualità formali (figurali)— percepiamo le cose attraverso delle
caratteristiche, delle forme — esempio classico della melodia— la melodia è una serie di note che si
susseguono e che viene percepita come tipologia distinta da altre melodie. Se prendiamo una serie di note e
la modifichiamo e alziamo o abbassiamo tutte le note di mezzo tono noi modifichiamo tutte le note, ma
l’insieme ci da comunque il concetto di melodia. Queste forme rappresentano una modalità di percezione, noi
percepiamo attraverso questo tipo di forme che sono all’interno del nostro sistema percettivo.

V.Benussi— uno dei fondatori della psicologia accademica italiana. La percezione delle gestalten non è un
processo automatico, ma dipende dall’esperienza, dalla personalità e dalla disposizione interna.

Scuola di Francoforte Berlino


Questa scuola promuove questo tipo di orientamento.

Fondata da Max Wertheimer, oltre all’anello è importante per il fenomeno phi — specie di manifesto della
scuola e i principi di unificazione formale. Audio delle leggi alla base delle modalità percettive.

W.Kohler

Importanti studi che riguardano l’apprendimento, e in particolare Kohler formula il concetto di Insight — tipo
di modalità di apprendimento —per intuizione. Concetto di isomorfismo.

K. Koffka

Teorizza che le strutture percettive sono qualcosa di innato e fanno parte del corredo costituzionale, genetico
dell’individuo.

Max Weirtheimer
La tesi della Teoria della Gestalt: puo essere così formulata : vi sono dei contesti in cui cio che accade nel
tutto non puo essere dedotto dalle caratteristiche delle parti separate; allo stesso tempo tuttavia cio che
accade alle parti del tutto è determinato dalle leggi della struttura interna del tutto a cui appartengono. la
totalità è qualcosa di assolutamente unico rispetto alle parti— l’insieme ha delle caratteristiche legate alle
relazioni tra le parti. Nel momento in cui vengono scomposte si perde l’elemento della relazione e la
comprensione dell’oggetto di studio.

La teoria della Gestalt:

Wertheimer si contrappone a Wundt, sfida la psicologia tedesca

- sfida la psicologia ufficiale tedesca che cercava di scomporre il pensiero cosciente, l’esperienza cosciente,
in unità fondamentali come sensazioni, immagini ecc.

- Studiare la coscienza nelle sue manifestazioni e non scomporla in parti

- Noi percepiamo una totalità, sia nella percezione visiva che nel campo del pensiero, i nostri pensieri sono
atti mediante i quali giungiamo a percepire la totalità dotate di significato non aggregato di immagini
mentali associate. Pensiero come atto unitario non come idee che si aggiungono.

Movimento apparente o stroboscopico


Dimostrazione tra la non corrispondenza della realtà materiale e della realtà fenomenica.

Wertheimer, con l’utilizzo di un Tachistoscopio, apparecchio per controllare i tempi di presentazione di figure.
Valutano la rapidità della capacità percettiva.

Con l’utilizzo di questo strumento che calcola i tempi Wertheimer mette in evidenza dei fenomeni con la
presentazione di due immagini— due luci UGUALI vicine si accendono e spengono alternativamente.

Nota che se l’intervallo è maggiore di 200 msec, si ha l’impressione della loro successione cioè di vedere due
luci una che si accende e una che si spegne.

Se l’intervallo è compreso tra 50 e 150- msec si ha la sensazione che la luce si sposta— chiamato movimento
apparente o fenomeno phi.

Se l’Intervallo è sotto i 20 msec— si ha la sensazione che le luci si accendono contemporaneamente.

c’è un’alterazione tra accensione e spegnimento e la luce non si sposta- legato al fatto che la retina ha dei
tempi di latenza e alla percezione.

Meccanismo alla base del cinematografo— rappresentazione visiva del movimento. Immagine statica ma
abbiamo la sensazione del movimento.

Esperimento che mette in evidenza come la nostra percezione è diversa da quello che materialmente è nella
realtà.

Principi di organizzazione della percezione


Secondo Wertheimer (leggi classiche della Gestalt)
- vicinanza

- Somiglianza

- Destino comune

- Direziononalità /orientamento

- Continuità di direzione

- Pregnanza

- Chiusura

- Articolazione senza resti

- Legge del destino comune

- Legge dell’esperienza passata

Legge della Vicinanza : Gli elementi del campo percettivo vengono uniti in forme con tanta maggior coesione
quanta è minore la distanza tra loro. Tendiamo a vedere insieme quelle più vicine, sulla base del fatto che
abbiamo un sistema percettivo che è strutturato in questa maniera.

Legge della somiglianza

Gli elementi vengono uniti con tanta maggior coesione quanto maggiore è la loro somiglianza. Tendiamo a
creare dei gruppi realizzati sulla base della loro somiglianza.

Legge della direzione: gli elementi vengono riuniti in forme in base alla loro continuità di direzione. Il nostro
sistema percettivo tende a dare un senso di continuità in base alla direzione.

Legge della chiusura: le linee che formano delle figure chiuse tendono a essere viste come unità.

Tendiamo a percepire la realtà secondo a dei criteri che sono legati a qualcosa che è dentro di noi.

Pregnanza (anche buona continuazione)

Si tende ad organizzare in base a principi di regolarità e semplicità.

Apprendimento

Apprendimento per insight invece che per prove ed errori

- approccio molare— gestaltico guarda l’insieme del processo e non i vari segmenti del processo che invece
era la modalità di studio della scuola comportamentista.

- Alla base di questo meccanismo l’apprendimento avviene tramite una riorganizzazione dell’ambiente
psicologico

Si basa sugli esperimenti fatti con le scimmie— crea una condizione sperimentale dove l’animale deve
cercare di raggiungere il cibo ed è posto difronte a delle difficoltà.

Prima L’animale fa un tentativo e non riesce a raggiungere il cibo, po l’animale si ferma, osserva, e poi fa un
tentativo in cui riesce— questo secondo Kohler avviene secondo il meccanismo dell’insight— vedere dentro,
intuire, improvvisa ristrutturazione del campo percettivo (prima osservazione, poi d’improvviso azioni
consecutive veloci senza errore— soluzione) .l’animale ha immaginato quello che avrebbe dovuto fare per
raggiungere l’obiettivo. Veniva posto del cibo ad un’altezza tale alla quale l’animale non arrivava, c’erano
delle casse di legno, dopo tentativi di fallimento l’animale ha intuito che poteva trovare una soluzione e l’ha
messa in alto. Non è un tentativo per prove ed errori, ma si ferma e poi ha pensato di mettere una cassa
sopra l’altra. Meccanismo intuitivo in cui l’animale ha ristrutturato il proprio campo percettivo. L’esperimento
più importante è quello in cui il cibo viene posto ad una certa distanza dalla gabbia dove l’animale si trova, e
non riesce a raggiungerlo con le zampe ma ha a disposizione dei bastoni, inizialmente inizia col bastone a
avvicinare il cibo, ci son bastoni di diversa lunghezza, a un certo punto il cibo viene posto a una lunghezza
maggiore rispetto alla lunghezza dei bastoni. Accade che dopo vari fallimenti con i bastoni a disposizione,
dopo la pausa l’animale infila il bastone all’interno i un altro riuscendo ad ottenere un bastone lungo e a
raggiungere il cibo— qualcosa che non puo essere legato con un meccanismo casuale ma ha a che fare con
un processo intenzionale— processo intuitivo, con un’idea riguardo al comportamento da adottare—
meccanismo di apprendimento con un meccanismo intuitivo. Questo esperimento è molto importante per
quanto riguarda lo studio dei meccanismi di apprendimento. L’apprendimento sarà l’oggetto di studio
prevalente della teoria comportamentista.

Lotta con il comportamentismo


- la Gestalt critica il riduzionismo e l’atomismo dei behavioristi (comportamentisti)

- La Gestalt considera che gli studi sul comportamento siano riduttivi, scindono i fenomeni osservati in
singole parti

- Crititica il suo ricorso ad astrazioni artificiali (stimolo e risposta) : il comportamentismo Si basa su un


meccanismo dello stimolo della risposta — lo stimolo determina una risposta e su questa base si crea il
comportamentismo.

- Il comportamentismo non si occupa degli studi sula coscienza e rifiuta il meccanismo della introspezione
(osservazione interna da parte del soggetto) valuta gli studi soltanto su cio che è osservabile dal punto di
vista pratico. Elimina la coscienza come oggetto di studio.

- Contesta la riduzione della psicologia au una mera collezione di studi su animali.

- Il comportamentismo Si basa sul comportamento animale, partendo dal presupposto che tutto cio che
avviene nell’animale avviene nei meccanismi di apprendimento dell’uomo.

Gestalt: i limiti

- l’organizzazione della percezione è accettata come un fatto piuttosto che come un problema da
investigare: parte da presupposti filosofici che afferma come degli assiomi.

- La posizione della Gestalt rimane per molti aspetti vaga

- Concetti base e termini non sono definiti con sufficiente rigore.

- Troppo centrata sulla teoria a discapito della ricerca e dei supporti empirici. Mancanza di controlli
sperimentali e i dati non vengono valutati da un punto di vista statistico. Si basa su aspetti che sono
coinvolgenti sul piano dell’impatto emotivo.

Esempi adottati da Gestaltisti per mettere in evidenzia la contrapposizione tra quella che è la realtà materiale
e la realtà percepita. Assenza di corrispondenza oggetto fenomenico-oggetto fisico

Serie di macchie, al colpo d’occhio tendiamo a vedere la figura di un triangolo che non è disegnato , nella
nostra mente si organizza questo tipo di percezione. La percezione di queste figure è legata a una serie di
leggi interne del nostro sistema percettivo che tende ad organizzare la percezione in una certa maniera.

Serie di righe— al centro le due rette hanno distanza maggiore rispetto alle posizioni periferiche, in realtà le
rette sono perfettamente parallele.

La nostra percezione modifica la realtà materiale.

Altre figure utilizzate dai Gestaltisti— rapporti tra figura e sfondo.

Si puo scomporre analiticamente una Gestalt, ma si perde quello che è veramente percepito: la
configurazione.

Affrontiamo il problema secondo una struttura di pensiero fatta secondo una Gestalt. La Gestalt tende ad
applicare questi principi non solo alla percezione e all’apprendimento ma anche a come organizziamo il
pensiero. Immaginando che ci sono modalità che sono precostituite che poi tendiamo ad applicare.

Comportamentismo

Parte da dei presupposti, eventi nell’ambito culturale e scientifico.

Queste radici si basano su degli esperimenti fondamentali che riguardano lo studio dei riflessi, siamo
nell’ambito della fisiologia dell’organismo. I riflessi sono delle attività che automaticamente si innescano da
parte dell’organismo sulla base di una stimolazione sensoriale. È un’attività che avviene in maniera
automatica, non comporta una volontà da parte del soggetto, ed è legata alla struttura nervosa del soggetto.
Gli studi vengono fatti negli animali e nell’uomo. Il SN controlla le funzioni dell’organismo, come il movimento
e una serie di funzioni che hanno a che fare con la vita di relazione e la vita vegetativa. Una parte di questa
attività è legata alla volontà; altre funzioni sono involontarie attivate dal sistema nervoso neurovegetativo—
l’apparato castro-intestinale ha dei movimenti che noi non controlliamo e non percepiamo. Alcune funzioni
possono essere attivate semplicemente dal sistema periferico. Un movimento di un muscolo scheletrico viene
attivato dal SNC pero passa attraverso il sistema nervoso periferico. Il motoneurone puo essere attivato
anche a livello midollare, alla base del riflesso tendineo—quello che si vede con il martelletto, quello più noto
è il riflesso rotuleo, la gamba si muove, legato a un meccanismo riflesso. Il riflesso è un’azione legata a uno
stimolo che si attiva senza passare dal SNC, senza la volontà del soggetto, puo riguardare una funzione del
muscolo scheletrico e una funzione di tipo neurovegetativa. Gli studi su questi riflessi sono alla base delle
teorie comportamentiste. La Scoperta del riflesso condizionato è alla base della teoria comportamentista

Alla base della teoria comportamentista sta la Convinzione che l’apprendimento umano è condizionato
dall’ambiente. Secondo i comportamentismi l’apprendimento si basa soprattutto su due tipo di
condizionamento: il condizionamento classico e quello operante. Ai riflessi legati alla struttura nervosa e
percettiva dell’individuo (naturali) si aggiungono riflessi condizionati legati all’azione dell’ambiente che
determinano un apprendimento e lo sviluppo della struttura psichica del soggetto come capacita di interagire
da parte del soggetto nei confronti dell’ambiente.

Ivan Pavlov
Condizionamento classico.

Pavlov parla di riflesso condizionato e non di condizionamento classico— termine introdotto successivamente
dai comportamentisti. Grazie al condizionamento classico gli individui apprendono; infatti le loro risposte
incondizionate possono scattare anche con una serie di stimoli inizialmente indifferenti. L’organismo
attraverso l’esperienza impara a rispondere a stimoli a cui non era abituato a rispondere. Pavlov capì che il
significato del condizionamento sta nel fatto di essere funzionale all’adattamento degli organismi al loro
ambiente. Con queste sue teorie diede notevoli contributi alla psicologia dell’apprendimento, anche se restò
sempre convinto di essere medico-fisiologo e non psicologo.

La scoperta del riflesso condizionato rappresenta per Pavlov che questo è funzionale all’adattamento
dell’individuo all’ambiente— importante per la sopravvivenza.

Pavlov faceva degli studi sull’apparato digerente, ne studiava la fisiologia — utilizzava degli animali, in
particolare il cane.

Lo studio riguardava le ghiandole salivari facenti parte dell’apparato digerente. La saliva è uno dei primi
elementi che inizia la digestione.

Studiava come venivano attivate le ghiandole salivari. La ghiandola salivare è controllata da un meccanismo
neurovegetativo, non da nervi volontari. Si tende a salivare sulla base di uno stimolo periferico legato al fatto
che dalle sostanze alimentari arriva uno stimolo dalla papilla gustativa—lo stimolo della papilla produce un
segnale che arriva ai centri nervosi legati alle ghiandole salivari da cui parte l’impulso che fa si che la
ghiandola salivare produca saliva.— con un meccanismo riflesso naturale dove c’è una struttura nervosa
preposta per questo.

Pavlov studiava come veniva prodotta la salivazione e in che circostanze questo avveniva. Rileva che il
meccanismo riflesso è legato a particelle di cibo che vanno ad attivare questo riflesso.

Nel cane le particelle di carne fanno si che si attiva la salivazione. Nota anche che in un cane non svezzato,
che ha assunto soltanto latte, nel momento in cui viene stimolata la papilla gustativa con la carne, non ha
questa salivazione inizialmente— il fenomeno si verifica successivamente quando il cane apprende che la
carne ha importanza per il soddisfacimento della fame.inizialmente il riflesso non è attivato dalla carme, solo
successivamente— La carne da stimolo neutro diventa stimolo efficace.

Pavlov va avanti, e fa uno sperimento nel cane abituato a mangiare la carne. La salivazione si verifica già
prima che il cane inizia a mangiare la carne. Da uno stimolo visivo diventa efficace a creare la salivazione.

L’esperimento più famoso consiste nel fatto che viene preso il cane, prima che gli venga presentata la carne
viene suonato il campanello. Dopo alcune volte il cane inizia a salivare dopo che sente il campanello, prima
che arriva la carne. Il campanello da stimolo neutro diventa efficace—- il riflesso è condizionato dall’ambiente.
Il riflesso non è più un riflesso di tipo fisiologico ma condizionato.

Per i comportamentismi verrà chiamato condizionamento classico— principale da cui parte tutta la teoria.

In russia da vita alla reflessologia. È il precursore del comportamentismo ma non lo è esso stesso.

Un altro precursore comportamentista è Edward Thorndike.

Studi sulla capacità degli animali di risolvere i problemi. Teorizza il concetto di apprendimento per prove ed
errori.

I suoi studi hanno avuto la possibilità di essere misurati e hanno avuto la possibilità di fare delle congetture
matematiche riguardo a questo meccanismo.

Utilizza una gabbia detta puzzle box all’interno della quale ci sono una serie di oggetti che possono essere
mossi e in questo modo la gabbia si poteva aprire— oppure una cordicella che una volta tirata si poteva
aprire la gabbia.

Il gatto è messo all’interno della gabbia e se c’è del cibo fuori il gatto inizia a muoversi, durante i primi
tentativi di fuga il gatto mette in atto vari movimenti, miagola, gratta le pareti della gabbia ecc. per tentativi di
ed errori a seguito di cio capita che fa un movimento che fa si che apre la gabbia. Successivamente viene
rimesso dentro la gabbia, il gatto fa la stessa cosa. Si calcola il tempo che il gatto impiega per uscire ogni
volta. Nelle prove successive il gatto impiega sempre meno tempo per tirare la corda. Nel tempo si è
consolidata una connessione S-R, vedere la corda-tirarla. Tutto è regolato da un meccanismo stimolo-
risposta—Meccanismo diverso dal riflesso condizionato, non si tratta di attivare delle funzioni neurovegetative
ma dei comportamenti. Meccanismo legato alla casualità, e alla fine apprende.

La legge dell’effetto di Thorndike: Vengono appresi i comportamenti che sono strumentali al mantenimento di
eventi soddisfacenti— se la risposta è stata positiva l’apprende altrimenti no. Un organismo eseguirà una
risposta e stabilirà una connessione tra quella risposta e lo stimolo che l’ha preceduta se il risultato che ne è
seguito è stato soddisfacente. Legato ad aspetti meccanici, automatici senza che ci sia un meccanismo di
elaborazione come nell’insight. Per i comportamentismi è importante cio che è osservabile e misurabile e non
viene lasciato spazio a quelle che sono le interpretazioni o le analisi dei meccanismi intrapsichici.

Il comportamentismo americano
Il fondatore di questa corrente è Watson, approccio diverso allo studio della psicologia. Rifiuta l’dea di poter
studiare in maniera obiettiva la psicologia sulla base di elementi che non possono essere misurati o valutati
obiettivamente. Il soggetto che viene studiato non esprime niente di personale ma dei comportamenti
misurabili, Watson afferma che la psicologia non è più la scienza che studia la mente ma il comportamento.

Si basa sul fatto che gli apprendimenti sono determinati da meccanismi di condizionamento e quindi
l’ambiente produce il cambiamento della persona e anche lo sviluppo della psiche. La psicologia come
scienza non deve utilizzare ne le interpretazioni soggettive del comportamento, ne il metodo introspettivo, ma
solo descrizioni obiettive, in termini di stimolo-risposta.

Per Watson l’individuo nasce con alcune connessioni stimolo-risposta chiamati riflessi attivati da stimoli fisici.
Tramite condizionamento classico il nostro repertorio di riflessi puo essere elicitato anche da nuovi stimoli.
Dalla nascita in poi iniziamo a far si che i nostri meccanismi riflessi vengono condizionati, stimoli che
inizialmente sono neutri diventano efficaci per attivare delle risposte. Progressivamente acquisiamo la
capacità di rispondere a stimoli nuovi diversi. Tutto quello che l’ambiente ci propone, in qualche modo ci
condiziona facendo si che sviluppiamo una modalità di risposta adatta all’ambiente che in cui ci troviamo.
Elemento cruciale per determinare la psiche è l’ambiente che ci circonda.

Dal momento che noi apprendiamo anche risposte nuove, si deve pensare ad un meccanismo che ci metta in
grado di farlo: secondo Watson le abitudini nuove di tipo complesso si apprendono attraversi la creazione di
una concatenazione di riflessi, di associazioni stimolo-risposta.

Da quello che è un meccanismo di riflesso semplice, in cui uno stimolo determina direttamente la risposta, si
puo creare una concatenazione di meccanismi riflessi, una serie di stimoli che si susseguono ;
dall’apprendimento più semplice si passa poi all’apprendimento di comportamenti più complessi, tutto parte
pero dal riflesso condizionato. I riflessi condizionati e la permanenza del condizionamento secondo Watson è
legato a due principi fondamentali— principio della frequenza e principio della recenza

- Principio della frequenza: maggiore è la frequenza con la quale diamo una certa risposta ad un determinato
stimolo e maggiore è la probabilità che si dia la medesima risposta a quello stimolo. Esempio del cane:
dopo un po di volte che viene presentato uno stimolo sonoro dopo la carne, inizia a salivare, tanto più è
frequente questa associazione, tanto più si svilupperà il riflesso condizionato.

- Principio della recenza: davanti a un determinato stimolo tendiamo a dare la risposta che abbiamo dato più
di recente.

Nel 1913 pubblicò un articolo “la psicologia dal punto di vista comportamentista”

Per il comportamentismo l’introspezione non viene presa in considerazione. Viene fatta un’analogia tra
comportamento animale e comportamento dell’uomo. I comportamentismti studieranno i meccanismi
dell’apprendimento attraverso lo studio del comportamento animale. Verrano utilizzati in alcuni casi dei
soggetti umani.

Esperimento per la produzione di una fobia


viene utilizzato un bambino di 11 mesi con i quali vengono utilizzate le tecniche di condizionamento, in
particolare del condizionamento classico. Al bambino inizialmente viene presentato un topolino bianco—
considerato stimolo neutro— il bambino non provava niente . A questo stimolo neutro viene associato uno
stimolo incondizionato che se proposto determina una reazione di tipo vegetativo— un forte rumore— il
bambino si spaventa. In seguito nel momento in cui veniva presentata la cavia Il bambino si spaventa alla
vista della cavia anche nel momento in cui il rumore non veniva presentato o veniva presentato un altro
animale di pelo bianco. Con questo esperimento Watson voleva dimostrare come la fobia potessero essere
innescata sulla base della teoria del condizionamento classico. Esperimento fatto nel 1920. In questo periodo
la psicoanalisi è abbastanza sviluppata e matura come tipo di corrente, la psicanalisi nasce come strumento
per l trattamento di disturbi psichici e fobici, Freud fa una pubblicazione in particolare sulla fobia. L’intento di
Watson era dimostrare che il comportamentismo poteva dare spiegazioni più obiettive.

Concetti fondamentali del comportamentismo :

- La mente viene considerata una scatola nera e non presa in considerazione— antimentalismo.

- La psicologia diventa lo studio del comportamento osservabile intersogettivamente— quello che si vede
all’esterno

- Criteri: oggettività, osservabilità, quantificazione

- La mente viene ridotta a catene di stimolo-risposta. Funziona in maniera meccanica.

- risposte— insieme dei cambiamenti nella muscolatura e nelle secrezioni ghiandolari

- Lo studio sugli animali è considerato perfettamente adeguato e utile allo studio della psicologia umana.

- Interesse per l’apprendimento— anti-innatismo. Il tutto è determinato dall’ambiente, tutto quello


considerato innato, legato a istinti non viene preso in considerazione.

-condizionamento classico Pavlov

-Condizionamento operante skinner

Limiti del comportamentismo

- impostazione fortemente criticata in quanto esclude la mente, la coscienza che è considerata come scatola
nera;

- La stessa teoria dell’apprendimento spiega tutti i fenomeni relativi a tutti gli esseri viventi.

- Nega il concorso di basi biologiche innate nella caratterizzazione dei comportamenti, il fatto che
biologicamente ci possono essere delle strutture che permettono di interpretare degli stimoli in una
determinata maniera.

Successivamente intervengono Edwin R. Guthrie. Producono un cambiamento nell’ambito della corrente


comportamentista. Appare evidente che impostare tutti i meccanismi di apprendimento su riflesso
condizionato è abbastanza limitativo e anche che ci sia una corrispondenza stimolo-risposta cosi automatico
è estremamente riduttivo.

Clark L. Hull— concetto di rinforzo, perchè ci sia apprendimento è necessario di qualcosa che rinforzi
l’attivazione del condizionamento. Questo rinforzo è legato all’organismo, quello che lui chiama variabile
intermedie. È importante anche lo stato dell’organismo. Ad esempio se l’animale ha fame e il
condizionamento che interviene porta al soddisfacimento della fame, questo farà si che il condizionamento
avvenga in maniera più facile—inteso come rinforzo— se invece l’animale non ha fame è più difficile che si
possa attivare un meccanismo di condizionamento. Il rinforzo inteso come riduzione della condizione di
disagio di un organismo facilita l’apprendimento.

Concetto ripreso da Skinner che mette in evidenza i meccanismi alla base del condizionamento operante.

Skinner riprende gli studi di Thorndike dando grande importanza al rinforzo.

Stabilisce che ci sono due tipi di apprendimento — condizionamento classico e condizionamento operante.

In quello operante rispetto a quello classico c’è una compartecipazione da parte dell’organismo, nel
condizionamento classico viene attivata una risposta di tipo neurovegetativo, nel condizionamento operante
viene attivata una risposta che è un comportamento— messo in atto in maniera volontaria dal soggetto.

Condizionamento operante comunemente viene utilizzato per l’addestramento degli animali. Se l’animale fa
una cosa ritenuta buona, si da una gratificazione— rinforzo, altrimenti si da uno stimolo negativo che è un
rinforzo negativo. Il codizionamento operante applicato per un semplice movimento poi viene piano piano,
condizionato progressivamente fino ad ottenere un comportamento complesso. Esempio percorsi di agility
dei cani— serie di esercizi molto complessi, all’inizio ha imparato a fare un primo esercizio ed è stato
rinforzato e progressivamente impara passo passo apprendendo un comportamento molto complesso grazie
al rinforzo finale.

Il condizionamento operante si distingue da quello classico, perché elicita comportamenti che non sono legati
alle reazioni fisiologiche dell’individuo. Nel condizionamento operante lo sperimentatore predispone le cose in
modo tale che alcuni comportamenti sortiscano effetti positivi ed altri effetti negativi. Se il soggetto si
comporta in modo adeguato, il premio arriva, altrimenti no. Grazie agli esperimenti di Skinner sono stati
scoperti due tipi di rinforzo: il rinforzo positivo e quello negativo. Comportamento volontario rispetto al quale il
soggetto ha la possibilità di attivare volontariamente la risposta.

il condizionamento operante detto anche condizionamento strumentale Induce il soggetto ad agire rispetto
allo stimolo: non processo automatico determinato dallo stimolo ma dal rinforzo. Riguarda comportamenti
apparentemente spontanei, detti operanti. E non risposte riflesse (es. salivazione). Es: squillo del telefono:
sollevare la cornetta non è una risposta automatica ma controllata dal soggetto.

Non associazione tra due stimoli ma tra un comportamento dell’individuo e un evento di rinforzo.

Esperimenti

Gabbia di Skinner — all’interno venivano posti meccanismi, a seconda del comportamento dell’animale
rinforzo positivo o negativo. Il fondo era costituito da una griglia metallica che poteva dare una scossa
elettrica, o un posto dove arrivava del cibo. Attraverso gratificazioni e punizioni l’animale apprendeva a fare
una serie di cose. Questo processo progressivo di apprendimento viene chiamato modellamento— ad una
piccola azione corrisponde un rinforzo, successivamente si arriva ad un’altra azione che viene ugualmente
rinforzata fino ad arrivare ad un comportamento complesso. Si premiano tutte le risposte che si avvicinano a
quella desiderata aumentando la ricompensa quando si avvicina alla risposta completa.

Aspetti di tipo pedagogico. Finalità terapeutiche. Applicato anche in situazioni problematiche all’interno di
comunità terapeutiche o soggetti disabili. Skinner propone la Token economy da applicare all’interno di
strutture comunitarie a fini terapeutici nelle quali a soggetti che si comportavano bene venivano dati dei
gettoni grazie ai quali potevano ottenere dei premi. Il comportamentismo propone tecniche per aspetti di tipo
pedagogico e terapeutico. Queste teorie avranno largo successo negli stati uniti, discreta influenza sulle
scuole di psicologia. Ma criticato perche non tiene conto delle inclinazioni individuali e aspetti emozionali.

Da molti considerato qualcosa di freddo, violento.

Questa corrente mostra limiti— viene ad essere superata dai suoi stessi componenti— verso la fine degli anni
50 gli stessi studiosi mettono in evidenza le limitazioni del non prendere in considerazione l’individuo e gli
aspetti legati alla posizione dell’individuo riguardo alle proprie necessità. si pone il problema di valutare ciò
che c’è tra stimolo e risposta. In mezzo c’è un organismo che ha importanza per l’apprendimento stesso.

Tolman
Introduce il concetto di comportamento finalistico

Non ci si limita a rispondere agli stimoli, ma si agisce in base alle proprie nozioni, conoscenze, convinzioni e
aspettative. Si manifestano determinati atteggiamenti e ci si sforza di raggiungere determinati obiettivi.
L’apprendimento è anche legato all’aspettativa, il bisogno del soggetto perseguita attraverso nozioni che
abbiamo precedentemente e delle convinzioni e queste devono essere studiate. Cerca di individuare metodi
per studiare questi aspetti che i comportamentismi ritenevano impossibili da studiare.

Il fine a cui l’organismo tende è importante per l’apprendimento ricercato attraverso delle conoscenze e delle
nozioni . Tolman portò avanti un tipo di behaviorismo particolare che definì “comportamentismo finalistico” .
la sua Idea, illustrata nel libro Purposive Behavior in Animals and men, mirava a dimostrare come l’insight, il
controllo cognitivo dell’apprendimento non fosse limitato alle capacità evolutive delle scimmie superiori. Il
centro di interesse di Tolman era il comportamento a livello morale, non inteso come catena di associazioni S-
R; dimostrò le sue tesi con esperimenti in cui i ratti apprendevano il posto dove erano stati ricompensati
piuttosto che i particolari movimenti necessari per arrivarci.

Tolman fu un pioniere della psicologia cognitiva in tempi in cui i comportamentismi dominavano il campo.
Inizia ad affrontare questi argomenti che riguardano lo studio di elementi di tipo cognitivo. Oggi è considerato
un comportamentista cognitivo, un padre della teoria cognitiva.

La sua idea delle mappe cognitive viene utilizzata ancora oggi: le mappe cognitive sono il precursore dei
concetti di memoria spaziale e pensiero spaziale.

Il comportamento non è legato solo a un comportamento di stimolo-risposta è legato a delle cognizioni oltre
che degli obiettivi . Ritiene che aspetti di tipo cognitivo possano essere studiate da un punto di vista
sperimentale. L’individuo animale costruisce all’interno di se una serie di nozioni chiamate mappe— che
riguardano lo spazio— il territorio. Tutti noi nel momento in cui frequentiamo un ambiente nuovo ci creiamo
un’idea di quel territorio. Secondo i principi del comportamentismo prima di Tolman si basa sui meccanismi
del condizionamento classico e operante— condizionamenti S-R e condizionamenti con rinforzo. Pero
Tolman immagina che ci possa essere un’altro meccanismo che permette di costruire la mappa—
meccanismo indipendente dai condizionamenti.

Il labirinto di Tolman

Utilizza un labirinto per verificare l’apprendimento.

A era il punto di partenza e B la meta. Un ratto affamato imparava a correre veloce e senza esitazioni verso B.
Tolmann si chiese cosa imparava il ratto in questa situazione. Una spiegazione era che il ratto aveva imparato
la risposta “gira a destra” che portava al cibo. Tolman preferiva la spiegazione che il ratto avesse sviluppato
una mappa cognitiva del labirinto e di dove si trovasse il cibo. Una volta che il ratto aveva imparato a correre
da A a B, veniva fatto partire da C.

La spiegazione S-R prediceva che il ratto avrebbe girato a destra arrivando in D.

La spiegazione basata sulla mappa cognitiva prediceva che il ratto sarebbe andato in B.

Il test dimostrava che la maggior parte dei ratti raggiungeva B.

- L’animale è organizzato intorno a degli obiettivi: deve andare al cibo.

- Studia il comportamento molare più che il comportamento molecolare: visto nel suo insieme e non nel suo
aspetto molecolare.

- Variabili intermedie, qualcosa che ha a che fare con l’organismo

Secondo Tolman il comportamento è legato a variabili intermedie— qualcosa a che fare con l’organismo—
sono i processi cognitivi., le rappresentazioni cognitive: percezioni, nozioni, conoscenze, convinzioni e
aspettative riguardo alla realtà che secondo Tolman si possono studiare oggettivamente, anche se sono
riducibili a risposte motorie, a movimenti fisici direttamente misurabili.

- la variabile intermedia diventa quindi un costrutto teorico, un’astrazione definita dal teorico. Per Toman la
“rappresentazione cognitiva” è qualcosa che sta tra lo stimolo e la risposta.

Tolman mette in crisi il principio del comportamentismo. La mente è intesa come funzione cognitiva.

Apprendimento latente
Un altro concetto importante è il concetto di apprendimento latente: forma di apprendimento che avviene in
assenza di rinforzo e non è apparente finche non viene introdotto un rinforzo. ritiene che ci sia apprendimento
a prescindere dal rinforzo— nascosto che non si vede, non è apparente finche non viene introdotto un
rinforzo.

- comportamentismo classico: apprendimento= prestazione

- Apprendimento latente: distinzione tra apprendimento, processo interno, e comportamento o performance,


processo osservabile. L’apprendimento latente non si vede, non si manifesta perché non c’è motivo di
manifestarla.

L’apprendimento viene inferito dal comportamento ma non coincide con esso.

esperimento— convalida la sua idea che c’è una rappresentazione cognitiva all’interno dell’organismo posta
tra stimolo e risposta legata all’individuo con le sue nozioni, convinzioni e quindi con i fini che si propone . Il
comportamentismo confluisce nella teoria cognitivista— attualmente, grazie allo sviluppo delle neuroscienze
è una delle più importanti.

LA PSICOANALISI

La Psicoanalisi nasce con una prospettiva diversa da quelle che abbiamo visto finora. Ha un’origine diversa,
parte dalla medicina. Viene fondata da Sigmund Freud—medico neurologo che inizia ad affrontare la terapia
di alcuni disturbi nervosi, in particolare l’isteria. Freud è austriaco di ordine ebraica, e come medico viene
dallo stesso ambiente positivista di Wundt dove si è andata ad affermare che la biologia è regolata dalle
stesse leggi della chimica e della fisica. In seguito le manifestazioni cliniche legate a questo tipo di patologie.
In particolare l’isteria non erano strettamente legate a tematiche di carattere organico. Ad un’alterazione di un
organo, di un’attività di tipo motoria non era legata ad una lesione di tipo organico. Emerge che la
problematica è legata a un meccanismo di tipo emotivo. La psicoanalisi è considerata quindi come Ambito di
studio che si occupano di sentimenti ed emozioni. Gli aspetti emotivi, passioni sono attività che possiamo
considerare come appartenenti all’attività psichica. La psicoanalisi per quanto riguarda la psicologia generale
incentra i suoi studi non sulla coscienza e l’apprendimento ma delle pulsioni fondamentali: amore e odio. La
psicoanalisi come termine puo assumere parecchi significati. Freud propose tre significati:

1) Procedimento per l’indagine dei processi mentali che sono presoche inaccessibili per altra via. Consiste
essenzialmente nell’esplicitare il significato inconscio di discorsi, azioni, produzioni immaginarie di un
soggetto — meccanismo di indagine dei processi mentali, di studio dell’attività mentale della quale il soggetto
non ha piena consapevolezza.

Concetto di inconscio: Freud afferma che nella struttura psichica dell’individuo c’è una componente della
quale il soggetto non ha coscienza, ma che comunque ha molta importanza nel determinare le azioni e le
emozioni del soggetto stesso.

2) Metodo terapeutico fondato su tale indagine, per il trattamento dei disturbi nevrotici. Tecnica terapeutica
per trattare i disturbi nevrotici.

3) serie di concezioni psicologiche organizzate in sistema che propone un modello di funzionamento dei
processi mentali (teoria della mente). Insieme delle teorie secondo le quali la mente è organizzata.

Freud — 1881 laurea in medicina. Quattro anni libera docenza di neuropatologia. Durate il suo processo di
formazione va a Parigi a lavorare con uno dei più grandi neurologi di quei tempi: Charcot che aveva studiato
l’isteria. Il quale era giunto alla conclusione che l’isteria fosse un disturbo funzionale esente da lesioni
organiche. Per curare gli isterici Charcot si serviva dell’ipnoterapia. L’alterazione dell’organo o della funzione
non era legata a un’alterazione della struttura organica. ipnosi— stato alterato di coscienza in cui il soggetto
si trova in uno stato in cui la coscienza è modificata, e in questo stato riesce a ricordare cose che in uno stato
di coscienza normale non ricorda. Durante lo stato di ipnosi fa delle cose che nel caso dell’isterico non riesce
a fare a seguito del disturbo. L’isteria è una forma nevrotica in cui il soggetto ha la perdita di una funzione o di
un’organo di senso, molto comuni all’epoca erano le paralisi isteriche soprattutto nelle donne. Sotto ipnosi
l’arto poteva essere utilizzato— non poteva esserci un’alterazione delle strutture nervose o muscolari. Fra il
1887 e il 1895 Freud collabora con Breuer, un medico non psicologo di Vienna che si serviva dell’ipnosi per la
cura dei casi isterici, inducendo a rievocare nell’ipnosi le circostanze precorritrici dei sintomi e le emozioni
concomitanti; questo trattamento era definito catartico. Nel 1899 pubblica “l’interpretazione dei sogni”.

Freud descrive la psiche, come organizzata a strati;

CONSCIO— abbiamo una parte della nostra psiche che ha consapevolezza di quello che siamo, dei nostri
ricordi, che è una minima parte.

PRECONSCIO— c’è tutto quello di cui non siamo immediatamente consapevoli, ma che possiamo riportare
alla coscienza con un certo sforzo. Nel momento in cui cerco di andare a trovare un ricordo, lo riporto
attraverso uno sforzo, una concatenazione e posso ricordare alla coscienza dei contenuti non disponibili.

INCONSCIO— nonostante possa fare questo sforzo, non ho questa possibilità. Quindi era difficile provare che
questo inconscio esistesse. Ma Freud durante la terapia riemergeva del materiale — secondo Freud la
modalità per farlo riemergere era attraverso alcuni fenomeni dell’attività psichica: i sogni, i lapsus (errori che si
commettono nel parlare, leggere, scrivere) e i sintomi: secondo Freud c’è una barriera tra preconscio e
inconscio che tende a far si che il materiale inconscio rimanga sommerso, e che questo emerga in maniera
trasformata in queste situazioni.

In questa suddivisione la parte che Freud considera inconscia, della quale noi non siamo consapevoli, e della
quale non riusciamo neanche a tirare fuori i contenuti, è molto più grande delle altre due parti.

Le azioni dell’individuo per Freud sono fortemente legate al materiale inconscio.

Oltre a questa prima distinzione Freud ne propone un’altra. Queste distinzioni sono parallele

La psiche è divise a strati ma è costituita da tre istanze : IO, ES, SUPER IO, disposte all’interno della
stratificazione.

- l’IO è in parte conscia, in parte preconscia e in parte inconscia

- SUPER IO— in. Piccola parte conscia, preconscia, inconscia

- ES: tutto inconscio

Queste tre istanze sono quelle che costruiscono le attività psichiche, che agiscono e spingono perché
l’individuo si comporti in una determinata maniera.

- L’IO è per Freud quella struttura che è preposta alla sopravvivenza dell’individuo—- funzione di garantire
all’individuo la sopravvivenza e la possibilità di muoversi adeguatamente nel proprio contesto di vita e nel
proprio contesto sociale, quindi garantire la sopravvivenza sia fisica, psichica e sociale. L’io risponde al
“principio di realtà”. La realtà che mi sta intorno ha determinati meccanismi e per poter vivere
adeguatamente devo tener cono di questi meccanismi. l’Io deve rispondere al principio di realtà e stare
attenti a seguire le norme sociali per vivere adeguatamente.

- l’ES è un’istanza che ricerca la soddisfazione, il piacere. Oltre all’obiettivo di sopravvivere, l’obiettivo
dell’individuo è raggiungere dei gradi di piacere, di soddisfazione e Freud fa riferimento soprattutto al
piacere sessuale. l’ES spinge al soddisfacimento della pulsione sessuale. Il soddisfacimento della pulsione
sessuale deve tener conto di quelli che sono gli spetti dell’ambiente. ci sono norme sociali che impongono
il fatto che avvenga secondo certi criteri sia da un punto di vista giuridico che dal punto di vista delle norme
sociali condivise. Trovare il modo di soddisfare questo desiderio in modo tale che sia consono al contesto
culturale. Oltre a questa prima relazione tra ES e SUPER IO ci sono altri eventi che inducono a immaginare
un’altra istanza, che è quella del

- SUPER IO. L’IO sulla base della spinta pulsione dell’ES, ad esempio il soddisfacimento sessuale, non tiene
conto soltanto di quelle che sono le norme sociali, ma tiene conto anche di altre norme che in qualche
modo appartengono all’individuo stesso: il senso di vergogna, il senso di pudore, il senso di colpa che si
sviluppano a seguito di un desiderio sessuale— non è solo legato al fatto che esternamente ci siano delle
norme e delle punizioni ma anche a qualcosa di interno. Il SUPER IO sono una serie di norme morali che
l’individuo introietta dentro di se, che acquistano un valore e che agiscono condizionando il
comportamento dell’IO. È come se ci fosse da parte dell’ES la spinta a un soddisfacimento di una pulsione
e da parte del SUPER IO a contrastarla. L’IO si trova in mezzo a queste due forze. Ci puo essere un
impulso aggressivo che parte dall’ES che oltre ad essere inibita dal fatto che dal punto di vista legale è
sbagliato c’è anche il fatto che è inibita anche dal super io che lo ritiene qualcosa di sbagliato. Il SUPER IO
è per Freud quello che crea una diversità tra uomo e animale. L’animale risponderebbe solo al principio di
realtà.

Per Freud il comportamento dell’uomo, e quindi anche comportamenti positivi sono legati a qualcosa che
viene da dentro che fa parte della psiche dell’individuo. Mentre l’IO preserva l’individuo, il SUPER IO ha nel
comportamento umano qualcosa che facilita lo sviluppo sociale.

Questo modello lo deriva dallo studio con i pazienti in cui intravede che il sintomo nevrotico, la paralisi
nell’arto del paziente isterico, è legato al conflitto che si viene a creare tra l’ES e il SUPER IO. C’è una spinta
da parte dell’ES al raggiungimento di un certo tipo di soddisfacimento che è fortemente contrastata dal
SUPER IO che produce un forte senso di colpo, l’ansia. L’IO per difendersi da questo conflitto determina la
paralisi che impedisce al soggetto di avere la capacità di agire e realizzare le spinte dell’ES. Per Freud il
meccanismo della produzione della nevrosi è che c’è un SUPER IO che si è sviluppato eccessivamente sulla
base di meccanismi educativi che è particolarmente tirannico e che quindi fa si che il soggetto entri
nell’impossibilità di risolvere il conflitto. Queste due rappresentazioni (prima topica e seconda topica) non
sono in contrasto tra di loro.

CONSCIO— tutto cio di cui si è consapevoli

PRECONSCIO: tutto cio che puo essere richiamato alla coscienza in particolari condizioni con minimo sforzo.

INCONSCIO: magazzino di impulsi, desideri e ricordi inaccessibili che influenzano il nostro pensiero e il nostro
comportamento. Contenuti mentali attivi, che si esprimono attraverso sintomi, sogni, lapsus e fantasie.
L’aspetto importante è che questo materiale ha una forte importanza nel determinare la vita psichica
dell’individuo.

ES: è costituito da tutti cui che è ereditario, è la parte più primitiva da cui si sviluppano Io e Super-io; consiste
negli impulsi biologici fondamentali (pulsioni). Opera sulla base del principio del piacere, L’es spinge perché la
pulsione venga soddisfatta.

PULSIONE: spinta che fa tendere l’organismo verso una meta, ha una sua fonte in una eccitazione somatica.
La meta è la riduzione dello stato di tensione presente nella fonte pulsionale.

Due tipi di pulsione: pulsione sessuale e pulsione di morte (tendenze di distruzione e di aggressione).

Attraverso gli studi clinici di Freud, formula anche la teoria di come si sviluppa la mente. L’idea base è che
l’individuo nel momento in cui nasce, dal punto di vista psichico è costituito dall’ES. All’atto della nascita non
c’è un IO, cosi come non c’è un SUPER IO. Per Freud l’individuo quando nasce, è un organismo che ha delle
tensioni fisiche che producono disagio e che devono essere risolte in qualche modo, attraverso questa
soluzione si produce piacere . Alla nascita la psiche è una psiche abbozzata in cui esiste prevalentemente
l’es. Durante lo sviluppo e la crescita si formerà l’IO, un’istanza psichica che comincerà a prendere in esame
la realtà e rispetto alla quale dovrà muoversi e quindi acquisire l capacità di rispondere il principio di realtà e
mano a mano che cresce contemporaneamente andrà ad introiettare quelle norme proposte dal proprio
ambiente che andranno a costituire il super io.

IO— è l’istanza razionale, si sviluppa quando impara a prendere in considerazione le esigenze della realtà.
Obbedisce al principio di realtà: si impara a posticipare la gratificazione degli impulsi. Media tra le richieste
dell’Es e quelle del Sper-io. Il suo compito è l’autoconservazione. L’autoconesrvazione è data dal controllo
delle pulsioni, ossia decidendo se ad esse si puo dare soddisfacimento. L’io aspira al piacere e si sforza di
eludere il dispiacere, risponde con un segnale di angoscia. Deve cercare di ridurre il dispiacere che potrebbe
derivare dall’azione del super-io

SUPER IO— è la rappresentazione interiorizzata dei valori e dalla morale della società, è la sede della
coscienza morale. Si sviluppa in risposta alle gratificazioni e punizioni dei genitori. Violare le norme del super-
dio determina ansia.

Nel processo psichico l’IO si trova tra due forze opposte che sono L’Es ed il Super-io regolate dal principio
del piacere e dal principio della realtà che porta certe pulsioni aggressive verso le vie della civiltà. L’istinto
scompare per emergere in altri modi ed appagare il suo soddisfacimento. L’azione del SUPER-IO che tende a
bloccare il soddisfacimento ha delle conseguenze riguardo alla vita psichica e alle azioni dell’individuo, l’IO
comunque deve tendere al soddisfacimento funzionale sulla base della spinta dell’ES ma deve farlo anche in
accordo con quella che è la funzione del SUPER-IO. Freud ritiene che grazie all’azione del SUPER IO certe
pulsioni se direttamente soddisfatte possono essere negative sia per l’individuo che per il contesto sociale, se
invece sono soddisfatte attraverso un incanalamento portano a qualcosa di positivo. Questa capacità di
rimandare il soddisfacimento pulsione ad un secondo momento seguendo le vie che il super-io consente
porta l’individuo a trasformare queste pulsioni negative in qualcosa di positivo e quindi fa si che l’individuo
nell’arco del suo sviluppo abbia certe tendenze che socialmente sono utili ai fini sia della conservazione
dell’individuo che della specie.

Un’altra area in cui la psicoanalisi è importante è quella dello sviluppo. Freud non si limita a teorizzare questa
struttura ma fornisce anche delle idee su come si va a creare questa struttura. Un’area importante è quella
dello sviluppo infantile. Lo sviluppo della personalità avviene attraverso 5 stati psico-sessuali.

Freud formula una serie di teorie che tendono a spiegare come si vanno a formare queste istanze . Per Freud
la psiche si sviluppa dalla nascita fino alla maturità, non è innata. Nella visione di Freud l’individuo al
momento della nascita, dal punto di vista psichico è in una situazione primordiale, l’io non si è creato o
comunque c’è un parziale abbozzo che si svilupperà confrontandosi con la realtà esterna.. Inizierà a percepire
le richieste della realtà esterna o certe possibilità che la realtà esterna fornisce. Inizierà ad agire per ottenere
quello di cui ha bisogno, come sopravvivere.

Il neonato nasce, ha dei bisogni che esprime attraverso il pianto e da parte del mondo esterno c’è una
risposta . Inizia a percepire il mondo esterno con il quale inizia ad avere una relazione, inizia a formarsi la
struttura dell’io. Contemporaneamente, ancora Prima dell’io ci sono le pulsioni, innate— l’ES. L’individuo
nasce con qualcosa che biologicamente spinge al raggiungimento di una soddisfazione. L’organismo ha uno
stato di tensione come ad esempio la fame ma le pulsioni importanti saranno quelli di tipo sessuale.
L’organismo ha delle zone che manifestano una tensione — pulsione che deve essere soddisfatta. Già il
neonato inizia a subire questa spinta. Secondo Freud lo sviluppo della psiche avviene attraverso gli stadi
psicosessuali perché sono sempre legati alla sessualità e in particolare ad una zona erogena del corpo che ha
la caratteristica che se stimolata determina una condizione di piacere, quindi riduzione della tensione.

Lo sviluppo della personalità avviene attraverso 5 stadi psico-sessuali

1. Stadio orale: il raggiungimento del piacere si ottiene attraverso la bocca (allattamento) ,— zona erogena
predominante, zona che se stimolata— determina una condizione di piacere e riduzione della tensione.

2. Fase dello stadio anale—la zona erogena principale è la regione anale— la stimolazione è effettuata dalle
feci. Il bambino inizia a controllare lo sfintere anale attendendo un certo grado di soddisfacimento

3. Stadio fallico— zona dei genitali. La stimolazione dei genitali determina piacere. In questa fase si verifica il
complesso di Edipo— iniziano ad indirizzare verso il genitore di sesso opposto gli impulsi sessuali.

4. Periodo di latenza— fine del complesso di Edipo si verifica un periodo di latenza in cui vengono
abbandonati gli aspetti principali della sessualità.

5. Alla latenza segue lo stadio genitale— stadio della sessualità matura. Nella fase genitale la sessualità
acquisisce un significato relazionale. Il rapporto sessuale viene cercato con un partner, inteso come figura
completa— relazione di tipo paritario.

Fase orale— individuo dalla nascita ai 18 mesi. Soddisfacimento provato con la suzione come
soddisfacimento sessuale originario legato alla zona orale, connesso con l’assunzione di cibo. Il succhiare
con delizia assorbe completamente l’attenzione e produce una specie di orgasmo. “ coloro che posseggono
un forte erotismo orale infantile diventeranno da adulti dei raffinati in fatto di baci, avranno inclinazione a baci
perversi o un forte motivo per bere e fumare.

pulsioni sessuali— qualcosa che è scollegato dall’aspetto relazionale. Si intende un piacere legato a
stimolazione della zona erogena non legata ad un’altra funzione fisiologica, cioè che da piacere di per se,
semplicemente per la stimolazione. Il bambino inizia a succhiare per un meccanismo di tipo riflesso che è
legato al bisogno di nutrirsi, al soddisfacimento della fame, però Freud sottolinea che il bambino anche una
volta sazio continua a succhiare anche senza deglutire il latte. Svolgendo questa attività ha fini che non sono
strettamente legati alla funzione nutritiva ma è un’attività ricercata perché provoca benessere. L’es spinge
perché avvenga questo soddisfacimento. Poi nella realtà Il bambino che ha a disposizione il seno, una volta
nutrito, il capezzolo viene staccato— il contatto non puo essere continuo— apprende che c’è un mondo
esterno che si contrappone ai suoi desideri— c’è un IO che percepisce il mondo da affrontare e che si
contrappone al soddisfacimento del piacere. super-io—il bambino smette di succhiare autonomamente senza
che nessuno glielo impedisca. In questa fase tutte le norme che regolano l’educazione del neonato vanno a
costruire il SUPER-IO.

Quando il bambino cresce con lo sviluppo fisico acquisisce altre capacità e la scoperta di nuove proprietà del
proprio organismo.

FASE SADICO-ANALE da 18 mesi a 3 anni circa. A 18 mesi il bambino inizia a controllare gli sfinteri e quindi a
controllare le feci. vi è erotismo in connessione con la defecazione. In questa fase si possono distinguere due
stadi : nel primo prevalgono le tendenze distruttive (annientare e distruggere), nel secondo tendenze
favorevoli agli oggetti (conservare e possedere). Ad un certo momento Il bambino scopre che ha la capacità
di contrarre volontariamente lo sfintere e contrastare l’emissione delle feci e quindi puo regolare l’emissione
delle feci. In questa fase il bambino scopre che la stimolazione della mucosa anale attraverso le feci
determina una sensazione di piacevolezza— la regione anale acquisisce il valore di zona erogena che va a
sovrapporsi a quella della bocca. L’es spinge affinché il soggetto giochi con le contrazioni dello sfintere per
trovare piacere. Subentra l’ambiente esterno che da una serie di norme— igiene delle feci, come regolare la
defecazione e la pulizia delle feci e del corpo in generale— attività socialmente regolate.

Fase fallica ( 2,5—3 ai 5-6 anni) : pene e clitoride sono divenute le zone erogene predominanti. La scoperta
che non tutti hanno un pene porta al complesso di evirazione i maschi e all’invidia del pene le femmine.
L’educazione che viene impartita ai bambini è spesso rivolta a controllare le manifestazioni sessuali a livello
genitale— il fatto di non masturbarsi in pubblico deve essere acquisito. C’è anche la scoperta della differenza
tra i sessi. I bambini iniziano a sviluppare l’identità di genere prima ancora di aver scoperto la differenza
sessuale. Secondo Freud parte dall’idea che Il bambino normalmente identifica un unico organo sessuale— il
pene. Per lui la bambina è un bambino a cui è stato tolto il pene. Quindi ha paura della castrazione. Per la
bambina c’è l’invidia, determinando una serie di conseguenze sulla vita psichica.

Fin qua si ha una sessualità autodidatta di tipo masturbatoria— attraverso la stimolazione della zona
erogena.

Successivamente diventa importante l’oggetto verso cui indirizzare il desiderio. L’altro con il quale
raggiungere la stimolazione di una zona erogena—Passaggio ad una fase relazionale— genitale. Tutto
questo avviene all’interno del complesso di Edipo— stadio dello sviluppo (tra i due e i 5 anni) in cui un
bambino prova attrazione sessuale nei confronti del genitore del sesso opposto e ostilità per quello dello
stesso sesso. Con la fase fallica si viene a innescare un complesso di sentimenti e desideri che Freud chiama
edipico da Edipo, personaggio della mitologia greca e della tragedia classica greca. Caratterizzato da
attrazioni sessuali nei confronti del sesso opposto e ostilità per quelli dello stesso stesso.

Fase di latenza — letargo delle pulsioni pregenitali. L’inizio del periodo è contraddistinto dal tramonto del
complesso edipico, dalla creazione o dal consolidamento del Super-Io e dall’erigersi dell’Io delle barriere
etiche ed estetiche. Fase in cui il bambino riduce l’interesse sessuale per poi riemergere durante la pubertà
quando l’organismo sviluppa i caratteri sessuali secondari e in quell’occasione dovrebbe passare alla fase
genitale in cui il soddisfacimento sessuale viene ricercato attraverso la relazione con il partner.

Complesso di Edipo. Personaggio protagonista di tragedie greche— Edipo Re di Sofocle —Freud teorizza
che questa tragedia rappresenti simbolicamente un’esperienza che ogni uomo attraversa nell’ambito della
sua infanzia. Riproduce la fase di passaggio tra la fase fallica e la fase genitale.

Freud ritiene che questa opera susciti e rimandi a qualcosa di profondo che la maggior parte della gente vive
come qualcosa di proprio, crede che sia una vicenda che continua a colpire a distanza di anni dalla sua
produzione perché ogni uomo ci ritrova la propria esperienza e per Freud tutti gli uomini e donne hanno
simbolicamente attraversato questa fase. In epoca fallica il bambino inizia a mostrare interesse sessuale per
il sesso opposto e ostilità nell’altro sesso immaginando di eliminarlo, ucciderlo e di congiungersi
sessualmente con il genitore del sesso opposto. Come Edipo il bambino è inconsapevole del fatto che ci sia
un divieto che nega questa possibilità. Che l’incesto sia un tabù viene acquisito dopo che già a fatto questi
desideri. Il bambino allora prova senso di colpa— ritiro della pulsione sessuale e latenza.

Con la pubertà riemerge il desiderio sessuale.

Watson — piccolo Albert e produzione della fobia— meccanismo del riflesso condizionato in
contrapposizione con Freud— caso clinico del piccolo Hans in cui il bambino ha paura dei cavalli. Padre
oggetto di odio e di paura ma anche oggetto d’amore e visto come qualcosa che protegge. Per Freud la
difficoltà del bambino di riuscire ad integrare questi aspetti fa si che sposta la paura del padre sul cavallo, il
cavallo è l’oggetto maestoso, imponente, una figura assimilabile al padre. Spostamento di paura di ordine
inconscia su qualche oggetto che è vicino e genera una serie di conflitti si sposta su un oggetto più lontano—
qualcosa di meno problematico.

Da freud inizieranno una serie di correnti psicoanalitiche estremamente numerose, già fin dall’inizio alcuni dei
suoi allievi YOUNG— inizia a formarsi con Freud, già nel 1911 c’è una rottura tra i due e Young da origine alla
psicologia analitica che prende le distanze dalla psicoanalisi ma l’origine è comune.

Da questi poi inizieranno una serie di correnti molto numerose. Dal punto di vista terapeutico, Freud riteneva
si potessero curare solo i disturbi nevrotici e non psicotici. Partiva dal presupposto che l’elemento cruciale
della terapia era il transfert — relazione tra il paziente e il terapeuta— complesso di Edipo con il terapeuta,
tendesse a proiettare le figure genitoriali, presupponeva un io con un certo grado di organizzazione, cosa che
riteneva non possibile nello schizofrenico. Poi sono state propose tecniche anche per il trattamento di disturbi
schizofrenici.

Nella sessualità matura l’oggetto sessuale dovrebbe essere un oggetto (persona) matura sessualmente.
Anche l’omosessualità viene considerata una sessualità normale nel momento in cui la persona è adulta
consenziente, vista nella sua integrità. Puo essere non matura nel caso in cui la scelta sessuale sia legata a
un oggetto parziale, non alla figura come persona completa.

Cognitivismo o psicologia cognitiva

La prima volta che compare questo termine nel1967 in un articolo scientifico pubblicato da Neisser che
conia questo termine, ma già da prima del 1967 inizia un processo culturale all’interno dell’’area degli studi
psicologici ma anche in varie aree delle scienze umane che preludono allo sviluppo di questa corrente. Serie
di movimenti culturali che daranno origine poi allo sviluppo di questa corrente.

- comportamentismo— corrente importante che si sviluppa soprattutto negli Stati Uniti e esclude lo studio
della mente dal suo ambito di interesse— la mente è una scatola nera impossibile da indagare con una
metodologia di tipo scientifico e pertanto viene esclusa dallo studio— modello proposto da Wotson e che
verrà portato avanti da tutti gli studiosi fino a Tolman. Tolman con il suo criterio di comportamento
finalistico e con i suoi studi che mettono in evidenza come ci sia un apprendimento anche senza rinforzo,
apprendimento latente, costruzione di mappe cognitive e il fatto che il comportamento sia orientato da un
fine da parte dell’individuo mette in crisi questo modello e propone l’inizio di una ricerca che tenga conto di
quello che c’è tra lo stimolo e la risposta— apprendimento di tipo meccanico escludendo i processi intra-
psichici.

- Hull— introduzione di nuove variabili intervenienti: pulsioni, abitudini— sulla base dei bisogni aumenta
l’apprendimento a seconda dello stato interno. Questo è qualcosa che ha un’azione importante all’interno
del movimento psicologico anche soprattutto negli Stati Uniti che era prevalentemente occupato dalle
posizioni comportamentiste. Inizia anche una modalità di approccio che non utilizza soltanto approcci
sperimentali ma anche concetti teorici—

- Sul piano epistemologico— liberalizzazione dell’empirismo. Accettazione di assunti teorici indimostrati.


Mentre prima tutto doveva essere verificato sperimentalmente, con questo tipo di impostazione si ipotizza
una conoscenza che puo essere appresa sulla base di una teoria.

- neo-comportamentismo— da Tolman in poi si mette in crisi il paradigma della valutazione dei fenomeni
psicologici basati sul modello stimolo-risposta. Primo elemento che porta allo sviluppo della teoria
cognitivista.

Altri elementi che preludono a questo movimento sono:

- Gli studi sulla coscienza di Wundt— metodo sperimentale — l’obiettivo era lo studio della coscienza
scomponendola nei suoi elementi. Teoria volontarista— la coscienza opera attraverso una serie di
passaggi.

- La psicologia della Gestalt — considerava che l’appercezione era legata alle strutture percettive e cognitive
dell’individuo. Distinzione tra realtà materiale e realtà percepita.

- Gli studi dello sviluppo della coscienza Jean Piaget, psicologo svizzero che studia soprattutto come si
sviluppa la capacità di conoscenza da parte dell’individuo. Alla nascita l’individuo è un organismo che ha
capacita conoscitive limitate, crescendo e sviluppando il proprio organismo aumenta la sua capacità di
conoscere il mondo — studia come questo fenomeno si sviluppa nel tempo. Individuando come l’individuo
dal momento della nascita fino all’età adulta ha delle capacità conoscitive limitate che progressivamente si
incrementano sulla base dello sviluppo del sistema nervoso e del sistema percettivo.

L’articolo che da origine a questo movimento si chiama “piani e struttura del comportamento” 1960

Ricerca sulla cibernetica promossa da un’azienda industriale. Cibernetica — scienza che studia le macchine
capaci di autodeterminarsi— concetto di intelligenza artificiale. In ambito industriale era ambito interessante
per migliorare i sistemi produttivi. Questa ricerca venne affidata a dei ricercatori:

- G.A. Miller (psicolinguista)

- E. Galanter (psicologo)

- k. Pribram (neuropsicologo)

Cercano di studiare i meccanismi alla base di come l’intelligenza si manifesta per poi andarla ad utilizzare
nell’ambito produttivo. Inizia a crearsi un parallelismo tra gli studi nell’ambito della robotica e gli studi
nell’ambito del funzionamento cognitivo nell’ambito della mente umana. Nascita di una nuova disciplina
chiamata scienza cognitiva. Oltre alla psicologia ci sono informatica, intelligenza artificiale e psicolinguistica.
Studi sul linguaggio che riguardano come si organizza e si gestisce il linguaggio umano e il linguaggio dei
sistemi informatici.

Questo processo promosso nell’ambito psicologico da Tolman viene chiamato rivoluzione cognitiva sulla base
di altri processi in ambito culturale come la linguistica.— su come l’individuo acquisisce e gestisce il
linguaggio.

- Teorie sull’elaborazione della informazione, piani e strutture del comportamento di Miller, Galanter e
Pribam; la psicologia cognitiva è lo studio dei piani, che sono i programmi che regolano tutto il nostro
comportamento. Il comportamento non è regolato dall’ambiente ma da processi mentali. Come la nostra
mente è organizzata in dei programmi che prevedono un certo tipo di comportamento a seguito di
determinati imput. Inizia un linguaggio e una terminologia che richiama quella dell’informatica.
L’informatica si basa su dei programmi.

- Neisser— la psicologia cognitiva si riferisce a tutti i processi (elaborazioni) attraverso i quali l’input
sensoriale viene trasformato, ridotto, elaborato, immagazzinato, recuperato e utilizzato. C’è una
sovrapposizione tra quello che è la strutturazione dell’informatica, cioè del computer, e l’idea di come
funziona la mente— l’input sensoriale è l’input che arriva al programma, al computer, viene trasformato,
ridotto, elaborato, immagazzinato e recuperato.

- La parola chiave è “codifica” per esempio la trasformazione di stimoli fisici in eventi naturali. L’input che
arriva è stimolo o non stimolo — messaggio di base che avviene a livello di una stringa— sequenza di 8
impulsi. A seconda di come si combinano 1 e 0 si possono avere 256 tipi di input diversi.

- Comparsa del computer

La psicologia cognitiva propone come tipo di metafora riguardo a quella che puo essere l’interpretazione del
funzionamento della mente — “mente vista come un computer”

Lo Stimolo che per l’informatica è l’input arriva al computer dotato di un hardware ed un software a cui segue
una risposta

- La mente umana è un elaboratore di informazioni. Prende informazioni in entrata, input, dall’ambiente


sociale.

- Compie su di esse alcune operazioni per cambiare loro forma e contenuto. Utilizzando conoscenze
pregresse e informazioni contenute in memoria. Rappresentazioni o codifica delle informazioni.

- Le immagazzina

- Le recupera quando servono

- Genera delle risposte in output

- Producendo un output coerente con le richieste ambientali: è quello che i cognitivisti considerano
“comportamento intelligente”.

La psicologia cognitiva si occupa di cercare di studiare i programmi della nostra mente , come si sono andati
formando, come si mantengono, come intervenire per modificarli nel momento in cui sono disfunzionali. La
psicologia cognitiva genererà Scuole di psicoterapia basate su questa idea di lavorare per modificare un
programma disfunzionale— il soggetto che ha una difficoltà di ordine psicologico è un soggetto che ha
acquisito un programma che non è funzionale e che il lavoro della psicoterapia è riorganizzare questo
programma. Rimangono validi dei concetti del comportamentismo— l’acquisizione del programma, che è
un’acquisizione inconsapevole in buona parte è legata a meccanismi legati a riflesso condizionato,
condizionamento operante etc. Visti in termini diversi. Alla base dell’apprendimento questi meccanismi hanno
prodotto nella mente, dei programmi che possono essere più o meno disfunzionali.

Principi del cognitivismo

- mendelismo : La mente torna ad essere importante.

- Interessa i processi cognitivi : percezione, pensiero, memoria, linguaggio.

- Analogia uomo-computer

- Individuo come elaboratore di informazione

- indipendenza del software dall’hardware. Per i cognitivisti acquisisce importanza anche l’organismo ,
l’individuo come hardware. Lo stesso tipo di input puo dare delle informazioni di tipo diverso.

- innatismo della conoscenza— ci sono degli elementi che fanno parte della struttura organica, almeno una
parte delle capacità conoscitive sono legate alla struttura organica e legati a meccanismi di tipo ereditari e
di tipo biologico.

- Diagrammi di flusso che descrivono il percorso dell’informazione— elaborazione sequenziale, a stadi.

La Psicologia cognitiva diventa molto importante grazie anche allo sviluppo delle scienze informatiche.
Corrente che è diventata prevalente nell’ambito della ricerca psicologica. Lo sviluppo è stato promosso anche
grazie allo sviluppo delle neuroscienze, progressi in abito della ricerca sul funzionamento del cervello. Tutti i
meccanismi che riguardano gli studi sulla plasticità neuronale. È notevolmente diventata accurata la
conoscenza delle aree del cervello preposte ad una determinata funzione— studi su come certe aree cerebrali
controllavano certe funzioni area linguistica e area motoria— conoscenze già acquisite nella seconda metà
dell’800. Inoltre Si è messo in evidenza come la perdita della sostanza di una certa area neurologica che ha
comportato la perdita di una funzione attraverso tecniche riabilitative si riesce a recuperare quella funzione
grazie al fatto che altre aree cerebrali silenti acquisiscono la capacità di controllare quella funzione.

Jean Piaget 1896-1980

Puo essere considerato un cognitivista, viene prima della corrente cognitiva. Lavora a Ginevra, inizia i suoi
sudi dagli anni 20. Per alcuni decenni porterà avanti il suo progetto: chiamato “epistemologia genetica” —
teoria della formazione della conoscenza— studio di come l’individuo sviluppa le sue capacità intellettive e
conoscitive. Viene definita organismica, strutturalista e costruttivista.

- Organismica: le caratteristiche dell’organismo stabiliscono i limiti entro cui puo verificare l’azione
dell’ambiente; l’organizzazione biologia comune a tutti gli esseri umani garantisce la regolarità e
l’universalità dello sviluppo.

- Strutturalista: l’organismo è costituito di strutture organizzate e lo sviluppo consiste nella trasformazione di


tali strutture

- Costruttivi sta: l’organismo è attivo e interattivo e si modifica attraverso gli scambi con l’ambiente; il
soggetto è un attivo costruttore delle sue conoscenze.

La conoscenza e lo sviluppo della conoscenza è condizionata dall’organismo. Comprendo sulla base di come
il mio organismo è organizzato, a seconda del tipo di Hardware che ho. L’organismo stabilisce il limite. Se un
organismo ha un determinato limite, anche se si danno molte informazioni, ne puo acquisire un numero
limitato. l’Organismo è in evoluzione, il neonato dal punto di vista dell’Hardware è limitato, la struttura
percettiva e cognitiva del neonato ha dei limiti perchè l’organismo non è ancora maturo.

strutturalismo— strutture organizzate, lo sviluppo consiste nella trasformazione di tali strutture, mano a mano
che l’organismo cresce le strutture organizzate diventano più complesse .

costruttivista— l’individuo interagendo ha un’azione a modificare queste strutture e quindi allo sviluppo, le
capacità conoscitive. Il soggetto è un attivo costruttore delle sue conoscenze.

Metodi di studio

- osservazione del comportamento: osservazioni diaristiche guidate da ipotesi — studiava i bambini che
stavano in un asilo, come interagivano e come giorno per giorno acquisivano certe capacità.

- Il metodo clinico: colloquio che si articola in funzione delle risposte del bambino— domande ponendo dei
piccoli problemi.

- Metodo critico: intervista in situazione sperimentali, con uso di materiale strutturato.

Vuole capire quali sono le capacità che ad una certa età si acquisiscono.

La spiegazione dello sviluppo mentale avviene grazie ad alcune invariati funzionali:

- l’adattamento, secondo le strutture interne all’organismo si modificano continuamente e accomodamento).

- l’organizzazione, ossia la tendenza costante a costruire sistemi, strutture, da cui deriva un’elevata coerenza
dello sviluppo raggiunto in un dato momento.

L’organismo si adatta, fa si che le proprie strutture interne si modificano continuamente per assolvere ai
bisogni nuovi. Il bambino per iniziare a camminare deve far si che le sue capacità interne si modifichino, deve
acquisire la capacità di muovere gli arti e il corpo in una determinata maniera, e spostarsi, quindi certe
strutture si devono organizzare e questo avviene secondo due processi: assimilazione e accomodamento.

Mano a mano che c’è questo adattamento avviene l’organizzazione di strutture sempre più complesse.

L’adattamento avviene attraverso assimilazione e accomodameto.

- Assimilazione: le esperienze vengono interpretate con gli schemi preesistenti. Se la modalità funziona bene
viene mantenuta.

- Adattamento: modificazione degli schemi preesistenti per adattarli alle nuove esperienze.

Piget cercava di capire qual era la capacità di un individuo di apprendere una certa cosa ad un certo
momento della sua fase di sviluppo.

4 stadi di sviluppo cognitivo


Le nostre capacità conoscitive e intellettive si sviluppano attraverso 4 stadi legati allo sviluppo dell’organismo
che richiede il tempo con la crescita.

- Stadio sensomotorio: dalla nascita ai due anni, inizia a differenziare tra interno ed esterno, prima
interiorizzazione dell’agire— il fatto che se fa qualcosa ha delle conseguenze, primo riconoscimento di cause
— un evento puo essere la conseguenza di un altro evento, verso 6-8 mesi permanenza dell’oggetto— un
oggetto puo essere presente anche se lui non lo vede. Prima di 6 mesi il neonato ha l’idea che un oggetto
esiste solo se è direttamente presente a lui, se lo vede e lo tocca.

- Stadio preoperatorio : dai due ai 7 anni, si realizza l’interiorizzazione dell’agire, sviluppare un pensiero
riguardo alle azioni, pensiero legato alle intuizioni, egocentrismo— idea che tutto quello che accade intorno
a lui in qualche modo è legato a lui. Sviluppa un pensiero riguardo alle azioni, immagina di poter fare una
cosa prima di farla completamente. Inizia ad avere delle intuizioni.

- Stadio delle operazioni concrete: dai 7 ai 10 anni, operazioni del pensiero possibili se assimilabili ad
azioni— esempi pratici. La possibilità di elaborare certi concetti in maniera astratta non è possibile.

- Stadio delle operazioni formali: dagli undici ai dodici anni ed oltre, pensiero ipotetico-deduttivo,
ragionamento per mezzo di ipotesi e non più legato ad operazioni concrete.

L’idea fondamentale è che se l’organismo non raggiunge quel grado di maturità non ci potranno essere le
condizioni per compiere quel tipo di operazione. La conoscenza non è possibile se non c’è una struttura tale
da poter svolgere un certo tipo di funzioni.

Gli studi di Piaget verranno ampiamente ripresi dalla psicologia cognitiva, entreranno a far parte del
cognitivismo. L’importanza di Piaget riguarda lo studio dello sviluppo della conoscenza. Non aveva finalità di
tipo psicoterapeutiche.

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