Tali fenomeni potevano essere caratterizzati in tre categorie: la telepatia o lettura del
pensiero; la chiaroveggenza o seconda vista intesa come la capacita' di percepire un
evento o un oggetto; la precognizione intesa come la capacita' di percepire eventi futuri
senza dedurli da conoscenze presenti, cio' costituisce la forma piu' elevata di
chiaroveggenza. A queste Joseph ne aggiunse una quarta, la psicocinesi, ovvero l'uso di
poteri della mente per effettuare trasformazioni della materia esterna. Queste quattro aree
costituiscono la fenomenologia paranormale che va' sotto il nome di PSI.Cio' che
costituisce la missione dei Rhine e' quella di basare le ricerche non sulla semplice
raccolta di aneddoti, ma di elaborare un metodo di sperimentazione che sia facilmente
riproducibile in laboratorio. Gli esperimenti consistevano nel reclutare individui, tra
studenti e professori, senza apparenti poteri extrasensoriali ed invitarle ad concentrarsi sui
simboli delle carte Zener: ciascuna carta per l'appunto aveva simboli particolari(quadrato,
stella, croce, linee ondulate e cerchio); al soggetto veniva chiesto di concentrarsi sul
simbolo della carta estratta dal mazzo, mentre un altro individuo posto nella stessa stanza,
o talvolta in un altro edificio, doveva recepire l'immagine e trascriverla su un pezzo di
carta. I risultati ottenuti furono sorprendenti anche se il problema era fornire la
sistematicita' degli eventi cercando di fornire statistiche convincenti tali da difendersi
dall'accusa di infondatezza.
Rhine non fu l'unico ricercatore che tento' di dimostrare e riprodurre in
laboratorio la "PSI". Infatti negli anni 20, i coniugi Sinclair tentarono
di dimostrare l'esistenza di cio' che era definita telepatia "radio
mentale".Produssero un libro che descriveva in dettaglio gli
esperimenti condotti, rappresentando un centinaio di disegni realizzati
da Upton Sinclair, con in parallelo le rappresentazioni della moglie Figura 4. Lettera greca da
Mary recepite mentalmente. cui deriva il termine PSI
La sorprendente somiglianza dei disegni e le dichiarazioni fatte dalla moglie, lasciavano
presagire che effettivamente una trasmissione mentale dal marito alla consorte (che era
all'oscuro di cio' che stava disegnando il coniuge) era avvenuta. Albert Einstein scrisse
nella prefazione del libro, che i coniugi Sinclair condussero i loro esperimenti in buona
fede e che i risultati ottenuti sono sicuramente attendibili. Perfino Sigmund Freud nel
1921, annoto' "Se dovessi rivivere la mia vita, mi dedicherei a ricerche parapsicologiche,
anziche' alla psicoanalisi.