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Importante sapere che esistono diverse linee differenziative e che ognuna pu avere i
suoi tumori. Se ti chiede inquadramento delle neoplasie cutanee parti cosi: Ci sono
tumori primitivi e secondari. Le metastasi sono soprattutto da melanoma ma tutti i
viscerali possono dare metastasi alla cute. Le linee sono: melanocitaria (nevi e
melanoma), epiteliale (tumori dellepidermide: k a cellule squamose, basalioma ecc),
mesenchimale (tumori vascolari), annessiale (tumori di ghiandole sudoripare,
apocrine, sebacee e follicolo pilifero), linfoide (linfomi primitivi della cute).
reazione stromale con infiltrato linfocitario nel derma con melanofagi (macrofagi
che hanno fagocitato pigmento) e fibroplasia,
Ci sono dei criteri per differenziare melanoma da nevo displastico ma non sono mai del
tipo tutto o nulla e si possono in parte sovrapporre. C chi parla di displasia lieve,
moderata o severa, ma la distinzione tra live e moderata non ha senso.
Se i nevi sono tanti c un rischio di evoluzione ( il fenotipo del paziente che
determina il rischio). Quindi in un paziente con nevo displastico importante valutare
se ha una storia di melanoma, ha storia familiare, fenotipo a rischio, ha avuto ustioni,
ha elevato numero di nevi; in questo contesto c rischio; ma il singolo nevo sporadico
no.
MELANOMA
Incidenza in aumento, in entrambi i sessi, in tutte le fasce di et, soprattutto in et
avanzata per le forme localizzate mentre la forma metastatica non ha incidenza in
aumento. Perch c pi esposizione al sole ma cambiato anche lapproccio degli
anatomo patologi (un gruppo di patologi esperti hanno ripreso vetrini che ventanni fa
erano stati classificati come nevi displastici e rivedendoli hanno detto che oggi
sarebbero invece classificati come melanoma lentigginoso). C anche variabilit a
seconda dellosservatore (sono lesioni molto complesse, hanno molti criteri
classificativi e possibile che due patologi diano due diverse versioni della stessa
lesione).
Nella classificazione WHO oltre a quelli delle sbob (su lentigo maligna, a diffusione
superficiale, acrolentigginoso e nodulare) ce ne sono altri pi rari:
iniziale che invece non vedrei basandomi sulla morfologia tradizionale; serve
solo per trovare lhot spot non per contare le mitosi) poi con obbiettivo x40 ci
estendiamo fino a coprire una superficie di 1mm quadrato e conto le mitosi che
vedo con colorazione ematossilina eosina. Da ricordare che in et pediatrica il
numero di mitosi sempre superiore a quello dellet adulta (biologia diversa
del tumore). Altro marcatore importante il Ki67 che mi da indice di
proliferazione e viene usato per differenziare patologia benigna da maligna.
Anche lulcerazione importante. Pi il melanoma profondo pi tende a
ulcerarsi. E per importante capire se lulcerazione primitiva o successiva
(per esempio dovuta a traumatismo)
La fase di crescita pu essere radiale o verticale (se verticale indice di
tumore che in grado di dare metastasi). Al microscopio vedo che la crescita
verticale quando laggregato nel derma ha dimensioni maggiori dellaggregato
nellepidermide oppure se trovo mitosi nel derma.
Importante anche la reazione infiammatoria. Nella lesione si possono
ritrovare frequentemente nella fase di crescita verticale dei linfociti infiltranti il
tumore (TILs)[devono essere proprio allinterno della lesione o alla base della
lesione]. Sono una risposta dellospite nei confronti del tumore. Si pensa che
abbiano un ruolo difensivo e arrivano nella lesione attraverso venule ad
endotelio alto. TIL vengono classificati in brisk (numerosi linfociti) e non brisk
(scarsi linfociti) e absent (non ci sono): questa la classificazione di Clark. Il
brisk ha un significato prognostico favorevole e pi probabile che il linfonodo
sentinella sia negativo. Degli studiosi australiani hanno introdotto un nuovo
metodo di grading per i TILs diverso da quello di Clark che fa riferimento alla
topografia (focale, multifocale, diffuso), alla densit (lieve, moderata e severa).
Secondo loro si pu parlare di TILs anche per tumori non a crescita verticale. Se
linfiltrato molto spesso (massimo grado) la sopravvivenza del 100%.
Nellinfiltrato prevalgono i linfociti T, ma la popolazione di linfociti molto
variegata (ci sono studi che cercano di correlare limmunoistotipo dei linfociti
infiltranti con la prognosi). Inoltre importante perch oltre alla target therapy
(che agisce sulle cellule in proliferazione) possibile anche una terapia
immunomodulante che cerca di fare in modo che siano questi linfociti a arginare
la neoplasia. In realt con questi farmaci a volte il clinico si spaventa perch la
lesione aumenta, ma in realt va bene perch laumento dato dal maggior
numero di linfociti.
Anche la regressione una risposta dellospite. Il significato un po
controverso. Si vede come area depigmentata irregolare (diversa da quella del
nevo con alone di Sutton). Al posto del melanoma compare prima un infiltrato
linfocitario (early regression), poi si forma angiogenesi, macrofagi che
fagocitano il pigmento e fibrosi (regressione intermedia o tardiva). Secondo gli
australiani linfiltrato linfocitario di early regression non distinguibile dai TILs e
capisco che siamo in regressione quando osservo la fibrosi. La regressione ha
significato sfavorevole perch tende a sottostimare dal punto di vista del
Breslow.
Invasione degli spazi vascolari. In prima battuta il melanoma metastatizza
per via linfatica e solo in fase avanzata per via ematica. Per distinguere i vasi
ematici dai linfatici al microscopio serve limmunoistochimica (si usa B2 40 che
marca in maniera specifica lendotelio linfatico). Inoltre limmunoistochimica
Con spessore < 1mm sopravvivenza a 10 anni intorno a 90%, se 4-6mm 54%. La
prognosi per pu essere imprevedibile. In caso di regressione anche se sottili ( il
temine per dire che sono <1mm) si pu avere effetti avversi a distanza di anni. Se il
melanoma diventa metastatico la prognosi di 6-8 mesi. Con metastasi da melanoma
il paziente morto, pu essere mese pi mese meno ma muore di sicuro. Solo casi
aneddotici di sopravvissuti.