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CARCINOMA ORALE

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CARCINOMA SQUAMOSO

Il carcinoma squamoso origina dal'epitelio mucoso che riveste la cavità orale. E’ il tumore maligno

più frequente di quest'area anatomica rappresentandone il 90% dei casi. L'incidenza del carcinoma

orale varia a seconda dele aree geografiche prese in considerazione sopratuto in rapporto al con-

sumo di sigarete e di bevande alcoliche. In Italia la masima incidenza del carcinoma orale si os-

serva nele regioni del Nord-Est (Veneto, Friuli, Trentino Alto Adige) dove maggiore è il consumo

di bevande alcoliche e sigarete.

Fatori eziologici

Il fumo di sigareta, pipa o sigaro è il fatore eziologico del carcinoma orale meglio documentato.

Circa l'80% dei pazienti con carcinoma orale ha un'anamnesi positiva per consumodi sigarete. In

paesi come l'India o il Pakistan la masticazione del tabacco mescolato con le foglie di betel causa

una lesione particolare denominata fibrosi sotomucosa che predispone alo sviluppo di carcinomi.

Le bevande ad alto contenuto alcolico sembrano avere un efeto sinergistico al consumo del ta-

bacco in quanto la maggior parte dei pazienti sono forti fumatori oltre che bevitori.

Vari agenti infetivi sono stati chiamati in causa come il virus del papiloma umano e

l'herpes simplex ma non esistono ancora prove definitive sul ruolo causale di questi virus. In gio-

vani pazienti con infezione da HIV sono stati osservati casi di carcinomi dela mucosa orale in cui

l'immunodepresione potrebbe giocare il ruolo di fatore predisponente.

L'esposizione ai raggi solari, specie nei soggeti di carnagione chiara, predispone al'insor-

genza di carcinomi del labbro inferiore e dela cute del viso.

Aspeti clinici
Il carcinoma orale si presenta con degli aspeti clinici molto variabili. L'aspeto più frequente è

quelo di una lesione bianca o rosa o di un'area ulcerativa. La morfologia clinica è in funzione dele

modalità di crescita dela neoplasia per cui si possono osservare lesioni esofitiche di aspeto papil-

lare o verucoso o lesioni a crescita endofitica che assumono l'aspeto di ulcere penetranti. I carci-

nomi che originano dala gengiva infiltrano l'osso sotostante causando mobilità dentale o parestesie

quando, per esempio, viene a esere coinvolto il nervo mandibolare. Le sedi anatomiche del carci-

noma orale più frequenti sono le seguenti: labbro inferiore (30-40% dei casi), bordi laterali dela

lingua (25%), pavimento orale (20%), palato mole e trigono retromolare (15%), gengiva e cresta

alveolare (4%) e mucosa vestibolare (1 %) .

• LABBRO INFERIORE

Nela maggior parte dei casi questi tumori originano da una cheilite atinica. Si osservano specie nei

maschi tra i 50 e gli 80 anni.

La mucosa del bordo vermiglio è la sede preferenziale. Sono neoplasie ben diferenziate che

raramente danno metastasi. Nei casi avanzati il carcinoma labiale metastatizza a livelo dei linfo-

nodi sotomentonieri, digastrici e dela catena cervicale.

• LINGUA

Il terzo posteriore del margine e dei ventre linguale è l'area più colpita dal carcinoma orale. Il carci-

noma del dorso linguale è molto raro. Le lesioni appaiono con l'aspeto di aree bianche o rose o

miste e di lesioni ulcerative o papilari. I carcinomi linguali metastatizzano precocemente con inte-

ressamento dei linfonodi sotomandibolari e cervicali profondi.

• PAVIMENTO ORALE

La zona più colpita è quela anteriore e adiacente alo sbocco dei doto di Wharton. Questo tipo di

localizzazione è quasi sempre associato con un forte consumo di bevande alcoliche o di sigarete.

Le lesioni esordiscono con un aspeto di leucoplachia o eritroplachia che lentamente evolve in ulce-
razione. La progressione dela lesione determina indurimento e infiltrazione dei tessuti profondi. Le

metastasi sono frequenti sopratuto ai linfonodi sotomandibolari e dela catena giugulare.

• PALATO MOLLE

In quest'area anatomica la maggior parte dei carcinomi si sviluppa nela zona adiacente al pilastro

anteriore. Questo tipo di localizzazione si osserva specie nei pazienti forti fumatori e bevitori. Le

lesioni appaiono come aree leucoeritroplasiche che infiltrano le struture sotostanti e metastatiz-

zano ai linfonodi cervicali e a queli dela catena giugulare.

• CRESTA ALVEOLARE E GENGIVA

In questa sede il carcìnoma asume l'aspeto di un'area verucosa o ulcerativa. E’ frequente osser-

vare l'invasione del legamento parodontale e del'oso sotostante con conseguente mobilità dentale.

• MUCOSA VESTIBOLARE

E’ una dele sedi meno frequenti. Le lesioni appaiono come aree leucoeritroplasiche. La maggior

parte dele lesioni metastatizzano ai linfonodi sotomandibolari.

Istopatologia

Il carcinoma squamocelulare si divide in tre tipi principali a seconda del grado di diferenziazione

dele celule neoplastiche. Nel tipo ben diferenziato le celule neoplastiche tendono a cheratiniz-

zare e viene mantenuto un certo grado di organizzazione architeturale dela neoplasia. Nei tumori

moderatamente diferenziati si nota una scarsa produzione di cheratina e una parziale conserva-

zione del'architetura epiteliale. Nei tumori poco diferenziati l'architetura epiteliale è completa-

mente scompaginata e le celule neoplastiche mostrano un intenso pleomorfismo che rende difi-

coltoso il riconoscimento dela loro origine epiteliale.

Stadiazione clinica (sistema TNM)


Il tratamento del carcinorna orale, così come nela maggior parte dele neoplasie, si basa sule di-

mensioni del tumore primario, la sede anatomica, l'estensione ai linfonodi e le eventuali metastasi a

distanza. Ciò ha reso necessario l'impiego di una classificazione in stadi che permete di uniformare

i criteri che determinano la scelta dele modalità terapeutiche otimali. Atualmente il sistema più

usato è la clasificazione TNM in cui ogni singolo tumore viene stadiato in base ale dimensioni

(T), l'interessamento linfonodale (N) e le eventuali metastasi a distanza (M) (tab. 8.3). L'uso di una

classificazione clinica standardizzata è indispensabile per permetere il confronto tra varie modalità

terapeutiche.

Tabela 8.3 Classificazione TNM del carcinoma orale

T– Tumore primario Stadio I

To – Nessuna evidenza di tumore T1N0Mo

Tis – Carcinoma in situ

T1 – Dimensioni fino a 2 cmStadio II

T2 – Dimensioni tra 2 e 4 cmT2N0Mo

T3 – Dimensioni superiori a 4 cm

T4 – Tumore che infiltra le struture anatomiche Stadio II

T1N1Mo

N – Linfonodi regionaliT2N1Mo

N0– Nesun linfonodo palpabile T3N0Mo

N1 – Linfonodi palpabili omolaterali T3N1Mo

N2 – Linfonodi palpabili controlaterali o bilaterali

N3 – Linfonodi palpabili, fisi, di grandi dimensioniStadio IV

T1N2Mo

M –Metastasi adistanza T1N3Mo

Mo – Nessuna metastasi a distanza T2N2Mo

M1 – Presenza di metastasi a distanza T2N3Mo


T3N2Mo

T3N3Mo

Tute le categorie T o N con M1

Tratamento e prognosi

Il tratamento del carcinoma orale si basa sule dimensioni, la sede anatomica e lo stadio. Per esem-

pio lesioni di piccole dimensioni (T1) possono essere tratate con la sola radioterapia mentre carci-

nomi di dimensioni maggiori o in sedi anatomiche ad alto rischio di metastatizzazione (per esempio

la lingua o il pavimento orale) necesitano del’escissione chirurgica e delo svuotamento dele sta-

zioni linfonodali. La prognosi del carcinoma orale è stretamente corelata alo stadio clinico. Negli

stadi I e I la sopravvivenza a 5 anni è del’85%, mentre negli stadi I e IV è del 25%.

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