Melanoma
Coordinatori
Lorenzo Borgognoni (Firenze)
Michele Maio (Siena)
Comitato di redazione
Paola Brandani (Firenze)
Emanuele Crocetti (Firenze)
Riccardo Danielli (Siena)
Daniela Massi (Firenze)
Nome Cognome
Ente di Appartenenza
Giacomo
ALLEGRINI
ASL 5 Pisa
Domenico
Gregorio
Ente di Appartenenza
CERVADORO
Alessandra
CHIARUGI
ISPO Firenze
Cristina
CHIARUGI
ASF Firenze
CIONINI
AMOROSO
ASL 12 Viareggio
Chiara
ANICHINI
ASF Firenze
Andrea
ANTONUZZO
AOU Pisa
APICELLA
ASL 3 Pistoia
Maurizio
COSTANTINI
AOU Siena
ARMATI
ASL 8 Arezzo
Sergio
CRISPINO
ASL 7 Siena
BAGNONI
ASL 6 Livorno
Giovanni
BALDI
ASL 4 Prato
BALDONCINI
ASL 8 Arezzo
Paolo
BARACHINI
AOU Pisa
Paolo
BASTIANI
ASF Firenze
Francesco
Silvio
BATTISTINI
Francesco
Paola
Giampiero
Giovanni
Giacomo Giulio
Alfonso
Luca
CRISTIANI
AOU Pisa
Carlo
DANIELLO
ASL 7 Siena
Vincenzo
DE GIORGI
DE NISI
ASL 6 Livorno
DI CLEMENTE
ASL7 Siena
DI COSTANZO
DI LEO
ASL 4 Prato
DI PAOLO
UNIPI Pisa
DONI
Maria Caterina
Brunero
BEGLIOMINI
ASL 4 Prato
Carmelo
BENGALA
ASL 9 Grosseto
Paolo
BERTELLI
AOU Siena
Pietro
BERTOLACCINI
Raffaella
FABBRI
ASL 6 Livorno
BEVILACQUA
UNIPI Pisa
Paolo
FABBRI
BIANCALANI
ASL 11 Empoli
Fabio
FALASCHI
AOU Pisa
BITI
Alfredo
BONI
ITT
BOSIO
ASL 6 Livorno
BRACARDA
ASL 8 Arezzo
BRANDINI
ASL 11 Empoli
CAGNO
AOU Pisa
CALCINAI
ASL 11 Empoli
CALDARELLA
ISPO Firenze
Maurizio
CANTORE
Federico
CAPPUZZO
ASL 6 Livorno
Oreste
Andrea
CARNEVALI
ASL 8 Arezzo
Generoso
Mauro
Giampaolo
Luca
Manrico
Sergio
Luca
Maria Cristina
Alessandra
Adele
Angelo
Antonello
Laura
FALCONE
AOU Pisa
Giovanni
FANELLI
AOU Pisa
Michele
FIMIANI
UNISI Siena
FIORETTO
ASF Firenze
FLORIDI
ASL 8 Arezzo
Gino
FORNACIARI
UNIPI Pisa
Sara
FORTUNATO
FRANCHI
GALLI
AOU Pisa
GALLO
Riccardo
GATTAI
Riccardo
GELLI
ASF Firenze
GENSINI
GENUARDI
Luisa
Donatella
Alessandro
Luca
Franco
CASAMASSIMA
Empoli
Camilla
CASI
ASL 7 Siena
Francesca
Antonio
CASTAGNOLI
ASL 4 Prato
Maurizio
Antonio
CASTELLI
ASL 8 Arezzo
Gianni
GERLINI
ASF Firenze
Andrea
CAVAZZANA
Fabrizio
GHIARA
AOU Pisa
CECCHI
ASL 3 Pistoia
Alberto
GHILARDI
ASL 2 Lucca
Roberto
Melanoma
211
Melanoma
Nome Cognome
Giovanna
Augusto
Vanni
Chiara
Orlando
Carlo
Raffaella
Maria Silvia
Ente di Appartenenza
GIANFRANCESCHINI
ASL 12 Versilia
Nome Cognome
Antonio Giuseppe
Ente di Appartenenza
NACCARATO
UNIPI Pisa
GIANNINI
ASL 4 Prato
Paolo
NARDINI
ISPO Firenze
GIANNOTTI
ASF Firenze
Vincenzo
NARDINI
UNIPI Pisa
GINANNESCHI
ASF Firenze
Eugenio
PACI
ISPO- Firenze
GOLETTI
ASL 5 Pisa
PALLI
ISPO Firenze
GRECO
AOU Pisa
Annarita
PALOMBA
GRIFONI
ASF Firenze
Marcello
PANTALONI
AOU Pisa
PASQUALETTI
ASL 5Pisa
PATA
ASF Firenze
Eugenio
PATTARINO
ASF Firenze
Domenico
GUIDETTI
ASL 8 Arezzo
Maurizio
Roberto
INCENSATI
ASL 6 Livorno
Maria Antonia
Marco
INNOCENTI
Stefania
INNOCENTI
ASL3 Pistoia
Camilla
PECCIANTI
ASL9 Grosseto
Sheyda
KETABCHI
ASF Firenze
Marco
PELLEGRI
ASL 2 Lucca
Lorenzo
LIVI
Cristina
PENNUCCI
Barbara
LOGGINI
AOU Pisa
Leonardo
PESCITELLI
ASF Firenze
LORENZETTI
AOU Pisa
Nicola
PIMPINELLI
LORENZI
ASL2 Lucca
Raffaele
PINGITORE
UNIPI Pisa
LO SCOCCO
ASL 4 Prato
Maria Simona
PINO
ASF Firenze
MAGNANINI
ASL 8 Arezzo
PINTO
AOU Siena
Vincenza
MAIO
PIRTOLI
AOU Siena
Gianpiero
MANCA
AOU Pisa
Sabina
PISTOLESI
AO Pisa
MARCHETTI
AOU Pisa
Pietro
PONTICELLI
ASL 8 Arezzo
Fulvio
Stefano
Giovanni
Simonetta
Gabriella
Riccardo
Enrico
Luigi
MARCONCINI
AOU Pisa
Loretta
PRESENTI
ASF Firenze
MARIOTTI
Angela
PUCCI
ASL 5 Pisa
Franco
MARSILI
ASL 12 Versilia
Emanuele
REALI
ASF Firenze
Patrizia
MARTINI
ASL 2 Lucca
Angela
RIBECCO
ASF Firenze
Salvino
MARZANO
ASL4 Prato
Marco
ROMANELLI
UNIPI Pisa
Pietro
MASSEI
ASL 2 Lucca
Antonella
ROMANINI
AOU Pisa
Nicola
MAZZUCA
ASL 6 Livorno
Armando
ROSSI
ASL 9 Grosseto
Enrica
MENNI
ASL 2 Lucca
Pietro
RUBEGNI
UNISI Siena
MIGNONA
ASL 2 Lucca
Claudio
SAB
ASL 2 Lucca
Giulia
Marcello
Carlo
MILANDRI
ASL 11 Empoli
Camilla
SALVINI
ASL 4 Prato
Lucia
MILIGI
ISPO Firenze
Marco
SANTUCCI
Clelia
MIRACCO
UNISI Siena
Serena
SESTINI
ASF Firenze
MIRRI
ASL 8 Arezzo
SIRNA
ASL 9 Grosseto
MORETTI
STECCA
ITT Firenze
MORINI
ASL 3 Pistoia
Marco
STEFANACCI
ASL 3 Pistoia
MURABITO
ASL 3 Pistoia
Angiolo
TAGLIAGAMBE
Francesco
Silvia
Silvano
Elisabetta
Riccardo
Barbara
212
Nome Cognome
Guglielmo
Ente di Appartenenza
TALINI
ASL 6 Livorno
Adele
TOGNETTI
AO Pisa
Piero
TOSI
UNISI Siena
TOSTI BALDUCCI
ASL 9 Grosseto
Enrico
TUCCI
ASL 9 Grosseto
Carmelo
URSO
ASF 10 Firenze
VAGGELLI
AOU Careggi
Paolo
VIACAVA
ASL 12 Versilia
Marco
ZAPPA
ISPO Firenze
ZOLFANELLI
ASF Firenze
ZUCCHI
ASL 6 Livorno
Massimo
Luca
Federica
Vanna
6.1. Introduzione
Ormai da molti decenni stiamo assistendo ad un continuo incremento dei tassi di
incidenza per il melanoma cutaneo, in particolare nelle popolazioni di razza caucasica, con un
incremento annuo del tasso di incidenza del 3-7%, dati che fanno del melanoma il tumore a
pi rapido incremento di incidenza nelle popolazioni di razza bianca.
In Europa lincidenza del melanoma raddoppiata ogni 12-15 anni, tanto che qualcuno ha
parlato di epidemia di melanoma. Un aumento di incidenza registrato anche nella nostra
regione, con un rischio di avere una diagnosi di melanoma che passato da un caso ogni 180
individui negli anni 90 ad un caso ogni 120 individui circa attualmente.
213
Il melanoma colpisce frequentemente in et giovane adulta e per questo motivo stimato
essere uno dei tumori che determina uno dei valori pi alti di perdita di anni di vita attesa. La
lotta al melanoma si basa essenzialmente su una precoce diagnosi e trattamento chirurgico.
Infatti lasportazione di melanomi sottili si associa ad unottima sopravvivenza, circa il 95%
per lesioni < 1mm di spessore, mentre la sopravvivenza scende al 50-55% per lesioni > 4mm
di spessore.
Negli ultimi anni notevoli progressi sono stati fatti nel campo della diagnosi precoce
mediante campagne di informazione e con lausilio di nuove tecnologie quali la dermatoscopia,
e in quello chirurgico con tecniche maggiormente conservative a livello della lesione primaria
e dei linfonodi regionali con la biopsia del linfonodo sentinella. Inoltre negli ultimi tempi risultati
incoraggianti si stanno osservando anche nel trattamento delle forme avanzate con le nuove
molecole bersaglio specifiche.
Da tutto ci risulta evidente come nella lotta al melanoma sia sempre pi importante una
stretta collaborazione tra i vari specialisti ed un approccio multidisciplinare.
In questa edizione rinnovata delle Raccomandazioni cliniche ITT si voluto privilegiare,
rispetto alla versione precedente, la rappresentazione con algoritmi diagnostico-terapeutici,
di immediata consultazione e di pi facile aggiornamento, seguita da tabelle riassuntive dei
principi cardine di diagnosi e trattamento e con una parte di discussione finale dei dati della
letteratura.
Un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla stesura e revisione delle
Raccomandazioni, con il cui aiuto ci auguriamo di poter proseguire in futuro nellopera di
implementazione e aggiornamento.
Melanoma
Melanoma
Categoria 2A
Categoria 2B
Categoria 3
La raccomandazione basata su
qualsiasi livello di evidenza. Esiste un forte
disaccordo nel ritenere tale procedure
appropriata.
Legenda: in questo capitolo nelle flow-chart i rimandi ad altri algoritmi sono indicati con
l'iniziale "A" e il numero dell'algoritmo stesso: ad es. A90 indica l'algoritmo 90.
214
6.2. Epidemiologia
Il melanoma cutaneo (MC) si posiziona in Europa (WHO European region) all11 posto
tra i tumori pi frequentemente diagnosticati fra gli uomini con circa 41.000 nuovi casi/anno
(rappresentando il 2.3% del totale dei tumori) ed all8 tra le donne con circa 48.000 casi
(3.0%) [1]. Al MC sono inoltre attribuiti, sempre in Europa, circa 21.000 decessi lanno [1].
In Italia si stima che ogni anno siano diagnosticati circa 9.700 nuovi casi di MC, 5.200
fra gli uomini e 4.500 fra le donne [2]. Nel nostro Paese il MC rappresenta il 2.6% delle
nuove diagnosi di tumore nella popolazione maschile (esclusi gli epiteliomi cutanei) ed il
2.7% nella popolazione femminile. In particolare fra i soggetti di et giovane-adulta, 0-49
anni, il melanoma cutaneo al 3 posto tra i tumori pi frequentemente diagnosticati con
unincidenza proporzionale del 7-8% sul totale dei tumori [2]. Il MC presenta da tempo
unincidenza in crescita nelle popolazioni caucasiche dei paesi di tipo occidentale [3]. Anche in
Italia si conferma una crescita statisticamente significativa nel numero delle nuove diagnosi sia
tra gli uomini che tra le donne [2]. Lincremento dellincidenza avvenuto prevalentemente per
le forme di melanoma cosiddette sottili (spessore secondo Breslow 1.0 mm), cos come
delle forme in situ, e sembra legato alla diffusione dellattivit di diagnosi precoce. Accanto
alla crescita delle nuove diagnosi si osserva in Italia anche una crescita significativa della
mortalit specifica per MC nel sesso maschile [2]. In Italia tuttora presente un gradiente
geografico dellincidenza decrescente da nord verso sud. Il MC presenta una sopravvivenza
relativa a 5 anni media in Italia di 82% per gli uomini e 89% per le donne con valori simili al
Istotipo
Fase di crescita
Valutazione dei
fattori di
rischio per
melanoma
Spessore di
Breslow
Stadio IV
(A95)
Lesione
pigmentata
sospetta
(esame clinico e
dermoscopico)(1)
Biopsia
escissionale(2)
Esame
istologico:
Melanoma
Referto(3)
Numero di
mitosi per
mm2
Livello
di Clark
Reazione
Infiammatoria
TIL
Regressione
Invasione
angiolinfatica
Micro-satellitosi
Melanoma
Valutazione
preliminare
Ulcerazione
Ispezione
cutanea
totale
con
ricerca di
ulteriori
lesioni
sospette
Stadio III
(A93 A94)
Stadiazione
Clinica
Stadio IB,
Stadio II
(A92)
Stadio 0 in
situ o Stadio
IA
(A91)
215
Melanoma
Algoritmo 91. Melanoma stadio 0-IA
Stadio clinico
Valutazione preliminare
Trattamento principale
Ampia asportazione
(5 mm)
Stadio 0
Tis
Stadio IA
T1a
Follow-Up
A97
Anamnesi ed
esame fisico
esami ematici e
strumentali non
raccomandati di
routine
216
Ampia asportazione
(1 cm)
(Categoria 1)
(1) Discutere con il paziente e valutare su base individuale la biopsia del linfonodo
sentinella per spessore 0.76-1 mm e/o livello IV.
Follow-up
Follow-Up
A97
Stadio clinico
Valutazione preliminare
Trattamento principale
T1-T2: 1 cm
T3-T4: 2 cm
Follow-up
Linfonodo
sentinella
negativo
Follow-up
A97
Ampia asportazione
(Categoria 1)
217
Linfonodo
sentinella
positivo
(1) Per melanomi T1b discutere con il paziente e valutare su base individuale la
biopsia del linfonodo sentinella; fattore di rischio per linfonodo sentinella
positivo considerato lo spessore 0.76-1 mm e/o livello IV; la decisione se
effettuare la biopsia del linfonodo sentinella pu essere basata sulla presenza
di significative comorbidit, volont del paziente, altri fattori.
Melanoma
Melanoma
Algoritmo 93. Melanoma stadio III
Stadio clinico/patologico
linfonodo
sentinella
positivo(1)
Stadio
III
Valutazione preliminare
Trattamento principale
Esami strumentali di
imaging (Rx torace,
TC, PET/TC, RM)
per la stadiazione e
per valutare segni e
sintomi specifici.
Linfoadenectomia
regionale (Vedi Tab. 5
pag. 231)
Trattamento adiuvante
Trial Clinico o
Osservazione o
Interferone alfa(2)
(Categoria 2B)
Vedi Follow-up
A97
Conferma
Linfonodi
clinicamente
positivi
strumentale
(ecografia) o
agoaspirato
o biopsia (se
indagini negative
vedi trattameto
principale A3)
Indagini strumentali
di staging e per
valutare specifici
segni e sintomi (TC,
PET/TC, RM)
Tial Clinico o
Osservazione
o Interferone
alfa(2) (Categoria 2B)
Considerare
radioterapia(3)
218
Valutazione preliminare
Trattamento principale
N2c
senza
linfonodi
metastatici
Malattia
resecabile
Stadio IIIB-IIIC
con metastasi in
transit (N2c, N3)
Esame clinico,
biopsia, indagini
strumentali di
staging e per
valutare specifici
segni e sintomi
(ecografia
linfonodale, TC,
PET/TC, RM)
Asportazione
radicale della
lesione/i(1)
Asportazione
radicale della
lesione/i e
linfadenectomia
regionale
N3
con linfonodi
metastatici
Perfusione
Malattia non
resecabile
N2c
senza linfonodi
metastatici
ipertermica
Terapia sistemica
Infusione ipossica
Elettrochemioterapia
Radioterapia
palliativa(2)
(Categoria 2B)
Trial clinico
Linfoadenectomia
N3
con linfonodi
metastatici
(1) Considerare la biopsia del linfonodo sentinella per indagare lo stato
dei linfonodi regionali se metastasi unica (e biopsia del linfonodo
sentinella non effettuata in precedenza).
(2) Le diverse terapie possono essere usate da sole, in associazione o
in sequenza, su scelta individuale in considerazione di condizioni
generali, numero di lesioni, co-morbidit.
Melanoma
Trattamento adiuvante
inguino-iliacootturatoria +
perfusione ipertermica
Terapia sistemica
Infusione ipossica
Elettrochemioterapia
Radioterapia
palliativa(2)
(Categoria 2B)
Trial clinico
Considerare
radioterapia
(Vedi Tab. 7
pag. 234)
Trial Clinico o
Osservazione
o
IFN
(Categoria 2B)
Trial clinico
Follow-up
(Vedi A97)
219
Melanoma
Algoritmo 95. Melanoma stadio IV
Stadio
clinico/Patologico
Stadio IV
Metastasi a
distanza
Valutazione preliminare
Trattamento
Terapia delle
Metastasi
Malattia
limitata
(resecabile)
Metastasi a
distanza
Malattia
disseminata
(non
resecabile)
Terapia sistemica(1)
e ripetere controllo
strumentale
Asportazione
radicale
Con metastasi
cerebrali
Considerare
resezione e/o
radioterapia
Senza metastasi
cerebrali
(1) Vedi indicazioni per terapie sistemiche del melanoma avanzato o metastatico (T6).
(2) Nei pazienti con metastasi disseminate la resezione o la radioterapia possono essere indicate per alleviare i sintomi
come sanguinamento o ostruzione intestinale, ulcerazioni dei tessuti molli da metastasi cutanee o adenopatie
ingombranti.
Malattia residua
Resezione
Nessuna evidenza
di malattia residua
Trial clinico o
Terapia sistemica(1) o
Resezione palliativa e/o
radioterapia(2) per pazienti
sintomatici o Elettrochemioterapia
palliativa per mtx cutanee o
Terapie di supporto
Trattare come
malattia
disseminata
Trial Clinico o
Osservazione
(Vedi Follow-up
A97)
220
Follow-Up
(Categoria 2B)
Stadio 0
In situ
Stadio IA
Stadio IB - IIA
Stadio IV
Su base
individuale
familiarit per melanoma, fototipo, elevato numero di nevi atipici, ecc, che possono influenzare la
frequenza ed il tipo dei controlli.
La frequenza dei controlli ed il tipo di indagini possono variare su base individuale e a giudizio clinico.
(2) Per melanomi in stadio IIIC, Rx torace, ecografia epatica e linfonodale possono essere alternati ogni 6
mesi con TC con m.d.c. torace/addome/encefalo (o RM per encefalo)
Melanoma
221
Melanoma
6.3. Diagnosi
La diagnosi precoce uno dei punti cardine per la lotta al melanoma. Infatti lasportazione
di melanomi iniziali e sottili dal punto di vista istologico si associa ad una prognosi favorevole,
con una sopravvivenza a 10 anni di circa il 90% per melanomi invasivi di spessore < 1mm;
al contrario per tumori di spessore >4 mm ulcerati la sopravvivenza scende a circa il 50%.
Al fine di ottenere una diagnosi precoce importante il convolgimento attivo di pi figure, dal
paziente stesso che, correttamente informato con appropriate campagne di informazione
effettui lautoesame della pelle, al medico curante, fino agli specialisti di settore. In un
percorso ottimale il medico di medicina generale invia agli ambulatori specialistici dedicati
alla diagnosi precoce del melanoma i pazienti a cui abbia individuato una lesione cutanea
sospetta nel corso di una visita eseguita per altri motivi, o quei pazienti che si siano a lui
rivolti dopo aver notato una lesione sospetta nel corso di un autoesame, dopo aver escluso i
pi comuni simulatori clinici del melanoma. Presso gli ambulatori specialistici la lesione viene
esaminata e se confermato il sospetto indicata la biopsia escissionale con esame istologico.
Un valido ausilio diagnostico non invasivo introdotto negli ultimi anni nella pratica clinica
lesame dermatoscopico della lesione, che migliora la capacit di diagnosi differenziale tra
neoformazione pigmentata di natura melanocitaria e non melanocitaria e, nellambito delle
neoformazioni melanocitarie, fra lesioni benigne e maligne. Qualora la lesione asportata
risulti un melanoma, il referto istopatologico deve riportare i principali fattori prognostici del
melanoma, sui quali si basa il successivo trattamento chirurgico.
melanomi in fase iniziale e nei casi di melanoma nodulare. Siccome inoltre esistono melanomi
featureless, cio che dal punto di vista dermoscopico non presentano caratteri di malignit
identificabili con certezza, solo un esame integrato della lesione permetter di evitare il rischio
di falsi negativi [9]. importante sottolineare che lincremento di accuratezza diagnostica
ottenuto con lesame dermoscopico si ha soltanto nel caso di osservatori esperti.
Nel caso di lesioni clinicamente e/o dermoscopicamente sospette devono essere effettuate
escissione chirurgica ed esame istologico. Il ricorso alla archiviazione digitale dellimmagine per
il controllo nel tempo da limitarsi a casi selezionati, nei quali il clinico abbia adeguatamente
confrontato gli eventuali benefici (evitare la biopsia escissionale) con i rischi (lasciare in sede un
possibile melanoma). Anche la possibilit che il paziente non si presenti al controllo successivo
deve essere tenuta in adeguata considerazione [10,11, www.eblue.org]. Non esistono
attualmente evidenze che la cosiddetta mappatura dei nevi, cio la archiviazione fotografica
di aree corporee e/o la archiviazione digitale mediante videodermatoscopio di alcune o tutte
le formazioni neviche di un soggetto risulti utile nel migliorare la diagnosi precoce rispetto alla
visita di controllo tradizionale (visita clinica + eventuale esame dermatoscopico).
Lesame dermatoscopico pu risultare scarsamente affidabile nel caso di lesioni
completamente amelanotiche, in quelle con pigmentazione troppo intensa oppure nel caso di
lesioni traumatizzate associate a fenomeni flogistici e ricoperte da croste. Talvolta impossibile
ottenere una adeguata visualizzazione di lesioni localizzate in sedi di difficile accesso (spazi
interdigitali, mucose).
6.3.2. Biopsia
Di fronte ad una lesione in cui si ponga la diagnosi clinica o dermatoscopica di sospetto
di melanoma indicato effettuare la biopsia escissionale, cio lasportazione completa della
lesione con circa 2 mm di cute sana circostante e del grasso sottocutaneo, al fine di poter
effettuare una accurata diagnosi istopatologica con valutazione di tutti i parametri prognostici
necessari a pianificare la successiva strategia terapeutica [12-15]. Generalmente la biopsia
dovrebbe tenere in considerazione la sede della lesione per permettere di operare seguendo
lasse maggiore della stessa sede anatomica (ad es. escissioni longitudinali a livello degli arti),
pianificandola tenendo presente leventuale successivo intervento definitivo. Con lincremento
dellindicazione ad eseguire la successiva stadiazione con la tecnica del linfonodo sentinella,
la biopsia dovrebbe tenere conto di questa possibilit. Per questa ragione utile non
eseguire biopsie escissionali con margini ampi. La biopsia incisionale mirata, preferibilmente
dermoscopicamente guidata, pu trovare indicazione per lesioni estese (tipo lentigo maligna)
e/o localizzazioni particolari quali volto, cuoio capelluto, regione palmo-plantare, orecchio,
sedi sub-ungueali, in cui una asportazione completa comporterebbe demolizioni eccessive.
Biopsie shave, laser, diatermocoagulazioni non dovrebbero essere effettuate in quanto non
permettono uno staging patologico accurato [12-15].
222
Sebbene LDH non sia un marker sensibile per individuare la malattia metastatica
unanimemente riconosciuto il suo ruolo prognostico. raccomandato determinare il livello
di LDH al momento della diagnosi di stadio IV. Eventuali altri esami ematici sono lasciati alla
descrizione del medico curante.
Indicatore ITT 1
Proporzione di nuovi casi di melanoma invasivo 1mm sul totale dei casi incidenti
Proporzione di nuovi casi di melanoma in situ e invasivo 1mm sul totale dei casi in
situ e invasivi con spessore noto
Indicatore ITT 2
Indicatore ITT 3
Proporzione e tasso di incidenza dei casi di melanoma invasivo per classi di spessore
di Bresolw
223
Melanoma
Melanoma
dellarea del tumore con maggiore indice mitotico, come fase preliminare alla conta delle mitosi/
mm2 (che deve essere comunque effettuata su sezioni colorate con ematossilina ed eosina).
Il CD31, CD34 e lanticorpo D240 possono essere utilizzati per aiutare nellidentificazione di
invasione vascolare ematica e/o linfatica.
Tale parametro ha perso in questi ultimi anni rilevanza ai fini prognostici. Nel nuovo sistema
di stadiazione dellAJCC 2010 infatti, il livello di Clark (IV e V) viene infatti solo utilizzato come
criterio per la definizione della categoria T1b nei melanomi non ulcerati, qualora lindice
mitotico non possa essere determinato.
Microsatellitosi
La microsatellitosi definita come la presenza di nidi tumorali di diametro >0,05 mm
localizzati nel derma reticolare e/o nel sottocute e distanti almeno 0,3 mm dalla massa
principale della neoplasia.
Fase di crescita
Il melanoma durante la progressione tumorale evolve attraverso due fasi di crescita: radiale
e verticale. La fase radiale la fase non tumorigenica, caratterizzata dalla proliferazione di
melanociti nellepidermide e/o nel derma papillare, senza formazione di nodulo tumorale. La
fase di crescita verticale rappresenta la fase tumorigenica nella quale il melanoma acquisisce
la capacit di metastatizzare ed caratterizzata morfologicamente dalla presenza di un nodulo
espansivo di dimensioni maggiori rispetto agli aggregati intraepidermici e/o dalla presenza di
figure mitotiche nella componente invasiva.
Melanoma
225
Melanoma
Indicatore ITT 4
Indicatore ITT 5
Proporzione dei casi di melanoma invasivo con indicazione dellindice mitotico nel
226
referto
Indicatore ITT 6
Indicatore ITT 7
6.5. Stadiazione
pT0
pTis
Melanoma in situ
pT1
pT1a
pT1b
pT2
pT2a
Senza ulcerazione
pT2b
Con ulcerazione
pT3
pT3a
pT3b
pT4
pT4a
pT4b
Linfonodi Regionali (N)
Nx
Linfonodi regionali non valutabili (es: precedentemente rimossi per altro motivo)
N0
N1
N1a
N1b
Micrometastasi(*)
Macrometastasi(**)
N2
N2a
Micrometastasi(*)
N2b
Macrometastasi(**)
N3
M1a
M1b
M1c
Metastasi viscerali in altri organi con valori normali di LDH sierico o qualsiasi
metastasi con valori elevati di LDH sierico
(*) Le micrometastasi vengono diagnosticate dopo la biopsia del linfonodo sentinella e la linfoandenectomia totale (se eseguita).
(**) Le macrometastasi sono definite come metastasi nodali clinicamente rilevabili confermate dalla linfoadenectomia terapeutica
o come metastasi nodali che mostrano una macroscopica estensione extracapsulare.
Stadio 0
Tis
N0
M0
Stadio IA
T1a
N0
M0
Stadio IB
T1b
T2a
N0
N0
M0
M0
Stadio IIA
T2b
T3a
N0
N0
M0
M0
Stadio IIB
T3b
T4a
N0
N0
M0
M0
Stadio IIC
T4b
N0
M0
Stadio III
Qualsiasi T
N1
M0
Stadio IV
Qualsiasi T
Qualsiasi N
M1
(*) La stadiazione clinica comprende la microstadiazione del melanoma primitivo e la valutazione clinico/radiologico per la
ricerca di metastasi. Per convenzione dovrebbe essere utilizzata dopo la completa rimozione del melanoma primitivo e la
valutazione clinica di metastasi regionali e a distanza.
Stadiazione Patologica(**)
Stadio 0
Tis
N0
M0
Stadio IA
T1a
N0
M0
Stadio IB
T1b
T2a
N0
N0
M0
M0
Stadio IIA
T2b
T3a
N0
N0
M0
M0
Stadio IIB
T3b
T4a
N0
N0
M0
M0
Stadio IIC
T4b
N0
M0
Stadio IIIA
T(1-4)a
T(1-4)a
N1a
N2a
M0
M0
Stadio IIIB
T(1-4)b
T(1-4)b
T(1-4)a
T(1-4)a
T(1-4)a
N1a
N2a
N1b
N2b
N2c
M0
M0
M0
M0
M0
Stadio IIIC
T(1-4)b
T(1-4)b
T(1-4)b
Qualsiasi T
N1b
N2b
N2c
N3
M0
M0
M0
M0
Stadio IV
Qualsiasi T
Qualsiasi N
M1
(**) La Stadiazione Patologica comprende la microstadiazione del melanoma primitivo e informazioni anatomo patologiche
sullo stato dei linfonodi regionali dopo linfoadenectomia parziale o completa. Lo Stadio Patologico 0 e IA rappresentano delle
eccezioni poich non necessitano della valutazione anatomo patologica dei linfonodi.
Melanoma
227
Melanoma
In definitiva, sulla base dei dati disponibili (Categoria 1) attualmente sono ritenute
appropriate asportazioni con i seguenti margini di ampiezza dal melanoma primitivo (T2)
[12-15,33,34]: 0,5 cm dai margini per melanomi in situ (particolare attenzione deve essere
rivolta ai casi di lentigo maligna di ampie dimensioni a limiti sfumati, ove si possono rendere
necessarie asportazioni pi ampie e/o tecniche di valutazione intraoperatoria dei margini per
raggiungere una exeresi completa); 1 cm dai margini per melanomi di spessore 1 mm; 1-2
cm dai margini per melanomi di spessore compreso tra 1,01 e 2 mm; 2 cm dai margini per
melanomi di spessore compreso tra 2,01 e 4 mm; almeno 2 cm dai margini per melanomi di
spessore >4 mm.
indicato estendere lexeresi fino alla fascia muscolare, che viene generalmente
conservata, in quanto non vi sono differenze in termini di recidive locali o a distanza tra la
rimozione o conservazione della stessa [15,34].
Lampiezza di escissione pu essere ridotta in sedi particolari di insorgenza del melanoma,
dove unexeresi allargata comporterebbe esiti invalidanti dal punto vista estetico e funzionale.
Lasportazione di melanomi del letto ungueale o della porzione distale delle dita delle mani
o dei piedi frequentemente necessita la disarticolazione della falange distale o metacarpofalangea [15,34].
Tab. 3 - Ampiezza di escissione del melanoma primario(1)
Spessore del melanoma
(2)
In situ
Margine di escissione
0,5 cm
1,0 mm
1 cm (Categoria 1)
1,01-2,0 mm
1-2cm (Categoria 1)
2,1 - 4mm
2 cm (Categoria 1)
> 4,0 mm
2 cm (Categoria 1)
(1) Le indicazioni sui margini di escissione sono basate sui margini clinici misurati al momento dellintervento chirurgico e non
sui margini macroscopici ed istologici misurati dal patologo. Lampiezza dei margini di escissione pu essere adattata in
base alle caratteristiche anatomiche e funzionali.
(2) Per poter ottenere margini istologici negativi negli ampi melanomi in situ, tipo lentigo maligna, possono essere necessari
margini chirurgici di escissione > 0,5 cm; utile lesecuzione di esami intra-operatori.
228
Melanoma
lidentificazione. Inoltre, lutilizzo combinato del colorante vitale e della sonda intra-operatoria
aumenta la percentuale di identificazione dei linfonodi sentinella rispetto a ciascuna delle
metodiche impiegate singolarmente [57-61].
Deve essere sempre effettuata la linfoscintigrafia pre-operatoria. Questo esame nel
melanoma infatti ha unimportanza anche maggiore rispetto ad altri tumori in cui viene
effettuata la biopsia del linfonodo sentinella, in quanto una peculiarit del melanoma, ad
esempio quando localizzato al tronco, avere spesso drenaggi multipli, che solo con questa
indagine possono essere evidenziati. La linfoscintigrafia inoltre importante per lidentificazione
dei cosiddetti interval/in-transit nodes, cio quei linfonodi posti tra il tumore primitivo ed il
bacino linfonodale regionale, che devono essere attentamente ricercati, asportati ed analizzati,
in quanto anchessi possibile sede di metastasi nel 15% circa dei casi [62-64].
Per unaccurata esecuzione della procedura in tutte le sue fasi importante un approccio
multidisciplinare ed una stretta collaborazione tra medico nucleare, chirurgo e patologo, al
fine di ottenere il pi alto tasso di identificazione del linfonodo sentinella e ridurre al minimo i
falsi negativi. Lanalisi dei dati del Multicenter Selective Lymphadenectomy Trial I (MSLT-I) ha
evidenziato che necessaria una fase di apprendimento della metodica, che sono necessari
almeno 55 casi per raggiungere una accuratezza di identificazione del linfonodo sentinella del
95% e che la percentuale di identificazione aumenta in rapporto allesperienza del centro [65].
In sintesi la tecnica attualmente prevede:
linfoscintigrafia pre-operatoria con acquisizione di immagini statiche e dinamiche: serve
per evidenziare il bacino o i bacini linfonodali drenanti, il numero e la sede dei linfonodi
sentinella, eventuali interval nodes, che vengono tatuati sulla cute;
colorazione vitale pre-operatoria: iniezioni intradermiche peri-lesionali di 0,5-1 ml di
Patent Bleu 20 minuti prima dellincisione cutanea;
impiego di sonda scintigrafica intra-operatoria: consente di effettuare lescissione
attraverso una incisione minima, permette di identificare il linfonodo sentinella qualora
questo non si colori di blu, facilita la ricerca e ne diminuisce i tempi;
isolamento del linfonodo sentinella insieme al collettore linfatico afferente che dovrebbe
risultare di colore blu;
asportazione di tutti i linfonodi blu e di quei linfonodi eventualmente non colorati che
abbiano una radioattivit 2:1 rispetto al fondo o 10% rispetto al linfonodo pi caldo;
identificazione ed asportazione di eventuali interval nodes.
Nei casi in cui il linfonodo sentinella risulti positivo indicata la linfadenectomia regionale
radicale [38,40,66-71]. Linfonodi metastatici oltre al linfonodo sentinella, qualora questo risulti
positivo, sono riscontrati nel 10-30% dei casi alla successiva linfadenectomia regionale [72].
Alcuni studi hanno indagato possibili caratteri istopatologici della micrometastasi nel linfonodo
sentinella (sede, numero, spessore) che sembrano associati a negativit degli altri linfonodi
regionali, tanto che stato anche ipotizzato in tali casi di non effettuare la linfadenectomia
regionale radicale [73-76], che tuttavia rimane ad oggi lo standard al di fuori di trials clinici.
In caso di linfonodo sentinella positivo allinguine viene effettuata linfoadenectomia inguinale
o linfoadenectomia inguino-iliaco-otturatoria se alla linfoscintigrafia viene documentato
drenaggio linfatico ai linfonodi pelvici o con TC pelvica positiva.
I limiti anatomici della dissezione linfonodale dovrebbero essere riportati nel registro
operatorio
Circa un terzo dei pazienti con melanoma sviluppa metastasi a distanza; in tali casi le
opzioni terapeutiche efficaci sono scarse e la prognosi infausta, con una sopravivenza a
5 anni inferiore al 10 % [77,101]. Per la maggior parte dei pazienti al IV stadio di malattia
non vi indicazione chirurgica. Pazienti attentamente selezionati possono essere sottoposti
ad intervento chirurgico, in base alla sede ed al numero delle metastasi ed alla morbidit
operatoria [38,66,67,102-106].
Metastasi cutaneo/sottocutanee oltre il bacino linfonodale drenante, se asportabili
chirurgicamente con criteri di radicalit, possono essere escisse. Questi pazienti hanno
generalmente una prognosi migliore rispetto a quelli con metastasi viscerali, con una
sopravvivenza a 5 anni di circa il 20% [101]. A seguito di asportazione chirurgica completa di
metastasi dei tessuti molli sono state riportate sopravvivenze a 5 anni del 20-50% [107-109].
Sono riportati impatti positivi sulla sopravvivenza a seguito di asportazione completa di
metastasi polmonari. In una casistica di 945 pazienti con metastasi polmonari stata riportata,
per pazienti con lesioni isolate, una sopravvivenza a 5 anni del 4% per quelli non sottoposti a
resezione chirurgica e del 20% per quelli che avevano effettuato metastasectomia completa
[110]. Anche in altre casistiche stata riportata una sopravvivenza del 20-25% per pazienti
sottoposti a metastasectomia polmonare radicale [108,111-114].
Il ruolo della chirurgia in caso di metastasi epatiche controverso. Tuttavia le tecniche di
chirurgia epatica si sono evolute negli ultimi anni e possono essere candidati a tale trattamento
pazienti selezionati, con intervallo libero >24 mesi dallasportazione del melanoma primario e 231
assenza di co-morbidit clinica, in cui non vi siano ulteriori localizzazioni di malattia (TC/RM/
PET) e sia presumibile una asportazione chirurgica completa [115,116].
Dissezione radicale o radicale modificata del collo comprendente i linfonodi dei livelli
I-V. La parotidectomia conservativa del nervo faciale viene generalmente associata alla
linfadenectomia del collo in presenza di metastasi infraparotidee documentate. (Categoria 2B)
linfoadenectomia ascellare comprendente i linfonodi dei tre livelli ascellari. (Categoria 2B)
Proporzione dei casi di melanoma di spessore > 1mm che eseguono la biopsia del
linfonodo sentinella
Indicatore ITT8
Indicatore ITT 9
Proporzione dei casi di melanoma di spessore > 1mm che eseguono la biopsia del
linfonodo sentinella in pazienti di et < 75 anni
Indicatore ITT 10
Proporzione dei casi con linfonodo sentinella positivo sul totale dei casi che
eseguono la biopsia del linfonodo sentinella
Indicatore ITT11
Proporzione dei casi con linfonodo sentinella positivo che eseguono la successiva
linfoadenectomia
Melanoma
Melanoma
inferiore a 6 mesi [132-134]. Per quanto sia preferibile inserire i pazienti affetti da melanoma
metastatico in studi clinici controllati, la scelta tra mono e polichemioterapia applicabile
sulla base di una scelta clinica individuale con evidenza di tipo R, poich non ci sono dati che
supportino un vantaggio in termini di sopravvivenza in relazione al tipo di trattamento.
6.7.2.2. Biochemioterapia
La biochemioterapia la combinazione di agenti chemioterapici ed agenti biologici. In
uno studio di fase II monocentrico, un regime di biochemioterapia (cisplatino, vinblastina,
dacarbazina, interferon alfa ed IL-2) ha prodotto un tasso di risposte del 27-64% con un
tasso di risposte complete di 15-21% in pazienti affetti da melanoma metastatico. Un piccolo
studio di fase III randomizzato che comparava un regime di biochemioterapia (dacarbazina,
cisplatino, vinblastina con Il-2 ed interferon alfa-2b) vs dacarbazina, vinblastina e cisplatino,
ha mostrato un tasso di risposte del 48% per il regime di biochemioterapia vs il 25% per
il regime polichemioterapico standard [135]. In uno studio di fase III (E3695) un regime di
biochemioterapia (cisplatino, vinblastina, dacarbazina, IL-2 e interferon alfa-2b) ha mostrato
un tasso di risposte lievemente superiore per il regime di biochemioterapia rispetto al braccio
di controllo, ma non si osservato un vantaggio in termini di sopravvivenza. Inoltre stata
riportata una maggiore tossicit per il regime di biochemioterapia vs il braccio di controllo
[136]. Una recente metanalisi, ha riportato che nonostante la biochemioterapia aumenta il
tasso di risposte, questo dato non correla con un aumento in sopravvivenza.
6.7.2.3. Nuove terapie
Ipilimumab, un nuovo anticorpo monoclonale diretto contro lantigene 4 dei linfociti T
citotossici (CTLA-4) e che stimula le cellule T del sangue, ha ricevuto lapprovazione da parte
di FDA nel marzo 2011. Lapprovazione stata basata su su uno studio randomizzato di fase
III che ha randomizzato 676 pazienti affetti da melanoma metastatico che erano progrediti
in seguito ad un trattamento precedente sistemico. I pazienti hanno ricevuto ipilimumab
in associazione a un vaccino peptidico (gp100), ipilimumab in monoterapia, o gp 100 in
monoterapia con randomizzazione 3:1:1. la sopravvivenza globale era significativamente
superiore nei pazienti che avevano ricevuto o la combinazione (10.0 mesi; HR 0.68 comparata
a gp100 in monoterapia; p< 0.001) o ipilimumab da solo (10.1 mesi; HR 0.66 comparata a
gp 100 in monoterapia; p= 0.003), comparato ai pazienti che avevano ricevuto solamente
gp100 (6.4 mesi) [137]. Un secondo studio di fase III stato condotto su 502 pazienti con
melanoma metastatico non pretrattati. I pazienti sono stati randomizzati a ricevere ipilimumab
in associazione a dacarbazina o dacarbazina in associazione a placebo. Lend point primario
dello studio stato raggiunto con il braccio di associazione dacarbazina ed ipilimumab che
ha mostrato una sopravvivenza globale superiore rispetto al braccio di controllo (11.2 vs 9.1
mesi). Il tasso di sopravvivenza a 5 anni era del 20.8% vs 12.2% dei pazienti che avevano
ricevuto dacarbazina pi ipilimumab e dacarbazina pi placebo rispettivamente (HR= 0.72;
p< .001) [138].
Recentemente inoltre stato visto che circa il 45% dei pazienti affetti da melanoma
portatore di una mutazione di una chinasi di trasduzione del segnale intracellulare che si chiama
BRAF. Vemurafenib un farmaco a bersaglio molecolare che blocca la traduzione del segnale
nei pazienti con mutazione di BRAF. Uno studio randomizzato di fase III ha comparato la
Melanoma
233
Melanoma
6.8. Radioterapia
6.8.1. Radioterapia adiuvante
Per il trattamento di un melanoma primario escisso la radioterapia adiuvante
raramente necessaria. Una eccezione pu essere rappresentata dal melanoma neurotropico
desmoplastico (MND) che tende ad avere una elevata aggressivit locale [140]. La radioterapia
ha un ruolo nel controllare la recidiva nodale nei pazienti a rischio. La definizione delle categorie
a rischio varia nei diversi studi [141,142]. In una estesa revisione retrospettiva [143] sono
stati valutati 615 pazienti che erano considerati ad alto rischio per recidiva nodale locale,
cio: a) metastasi cervicali con estensione extra-capsulare, o linfonodi metastatici 2, o
linfonodo metastatico 2 cm; b) metastasi ascellari con estensione extracapsulare, o linfonodi
metastatici 4, o linfonodo metastatico 3 cm; c) metastasi inguinali con associazione di
almeno 2 criteri tra estensione extracapsulare, linfonodi metastatici 4, linfonodo metastatico
3 cm. Ad un follow-up medio di 5 anni la recidiva locale si era verificata solo nel 10,2% dei
pazienti trattati con radioterapia rispetto al 40,6% dei pazienti non trattati con radioterapia.
Lanalisi multivariata ha evidenziato differenze significative nelle recidive locali e nella
sopravvivenza specifica da malattia in favore dei pazienti che avevano effettuato radioterapia
adiuvante rispetto a quelli che avevano effetuato solo linfadenectomia. La radioterapia
si associa a maggior morbilit correlata al trattamento (tasso a 5 anni 20% contro 13%,
P=0,004), rappresentata principalmente dal linfedema [143].
La radioterapia post operatoria con vari schemi di frazionamento stata utilizzata in altri
studi clinici [144-146].
La radioterapia ipofrazionata sembra essere efficace come quella con frazionamento
standard. Sebbene particolari attenzioni in termini di tossicit devono essere impiegate
quando si somministrano alte dosi per frazione, tutti i regimi studiati sembrano essere ben
tollerati.
Terapia adiuvante per pazienti selezionati con melanoma desmoplastico escisso con
margini limitati, recidivo, con neurotropismo esteso.
Malattia Regionale(2):
-- Adiuvante
Satellitosi
Metastasi in transit
Metastasi linfonodali
Non resecabili
Malattia Metastatica:
Metastasi cerebrali:
-- Radiochirurgia stereotassica e/o radioterapia encefalica completa come trattamento
adiuvante o primario;
-- Radioterapia adiuvante seguita da resezione delle metastasi cerebrali
Altre metastasi sintomatiche o potenzialmente sintomatiche dei tessuti molli e/o delle
ossa.
234
6.9. Follow-up
Non ci sono indicazioni univoche dalla letteratura sullo schema di follow-up per il melanoma
cutaneo, per quanto riguarda la frequenza dei controlli clinici, il tipo e la frequenza delle indagini
strumentali eventualmente utilizzate [33,151-155]. Non vi sono evidenze che permettono di
trarre conclusioni definitive tra follow-up pi o meno intensivi sulla base di un confronto fra
leffettivo beneficio clinico (diagnosi precoce di recidiva o vantaggio in sopravvivenza) ottenuto
dalluna o dallaltra strategia (Categoria 2B).
Il ruolo della ecografia linfonodale per la diagnosi precoce di metastasi ai linfonodi regionali
sembra evidenziato in termini di sopravvivenza globale in uno studio prospettico [151].
riportato anche un possibile impatto sulla sopravvivenza a seguito di trattamento chirurgico
precoce di metastasi viscerali uniche [103,104,114]. Il rischio maggiore di sviluppare metastasi
sistemiche o cerebrali risultato associato ad un sotto-stadio maggiore, con un rischio del
48% di metastasi non cerebrali e del 13% di interessamento cerebrale in stadio IIIC. stato
pertanto suggerito che una periodica sorveglianza con tecniche di imaging mirate per il SNC
per 3 anni potrebbe scongiurare alcune delle morbidit riscontrate nei pazienti in stadio IIIC
con ricorrenze sintomatiche a livello di tale localizzazione.
In generale accettato variare il tipo e la frequenza dei controlli in base al rischio di recidiva.
Nei pazienti a basso rischio indagini strumentali di routine non sono ritenute utili, ma indicate
solo per indagare specifici segni e sintomi. Indagini strumentali pi frequenti sono considerate
per pazienti a maggior rischio di progressione.
La durata ottimale del follow-up rimane controversa. Sebbene nella maggior parte dei
pazienti che vanno incontro a recidiva ci si verifica entro i 5 anni dal trattamento, recidive
tardive (oltre i 10 anni) sono ampiamente documentate soprattutto nei pazienti con un
melanoma primitivo in stadio iniziale [33,156].
Il medico dovrebbe istruire tutti i pazienti allautoesame mensile della pelle e dei linfonodi
qualora la diagnosi sia stata di melanoma in stadio IA-IV. In occasione della visita di controllo
dovr essere valutato con estrema cura lo stato delle stazioni linfonodali drenanti il sito di
insorgenza, il tegumento tra sede di insorgenza e stazione drenante per la ricerca di eventuali
metastasi in transit e tutto lambito cutaneo per lidentificazione di un eventuale secondo
melanoma primario. Segni o sintomi particolari sono indicazione per ulteriori indagini
strumentali.
Un esame accurato della pelle raccomandato almeno una volta lanno per tutta la vita in
tutti i pazienti affetti da melanoma.
Esami ematici non sono raccomandati di routine.
Un possibile schema di follow-up, in cui tipo e frequenza degli esami variano in base
al rischio di recidiva, pu prevedere: a) pazienti con melanoma stadio O (in situ): controllo
clinico ogni 6-12 mesi (in base alla associazione con eventuali fattori di rischio quali pregresso
melanoma, familiarit per melanoma, altri); b) pazienti con melanoma stadio IA: controllo clinico
ogni 6 mesi, indagini strumentali solo per indagare specifici segni e sintomi; c) melanoma
stadio IB-IIA: controllo clinico ogni 4-6 mesi, Rx torace, ecografia epatica e linfonodale 1 volta
lanno; d) melanoma stadio IIB-III: controllo clinico ogni 3-4 mesi; Rx torace, ecografia epatica
e linfonodale ogni 6 mesi (o alternare i precedenti esami strumentali ogni 6 mesi con TC con
m.d.c torace/addome/encefalo o RM per encefallo-, in particolare per stadio IIIC); e) stadio
IV: controllo clinico ed indagini strumentali su base individuale in base a sede e numero di
metastasi, terapia.
Poich il 90% delle metastasi si manifesta entro i primi 5 anni, lesecuzione di indagini
di imaging non raccomandata di routine oltre questo periodo di tempo [33]. Dopo 5
anni si consiglia controllo clinico ogni 6-12 mesi. Autoesame e visita una volta lanno sono
raccomandati anche dopo 10 anni.
La programmazione del follow-up influenzata, oltre che dal rischio di recidive in base
allo stadio di malattia, anche dalla presenza di fattori di rischio quali pregresso melanoma,
familiarit per melanoma, fototipo, elevato numero di nevi atipici, ecc, che possono
influenzare la frequenza ed il tipo dei controlli. La frequenza dei controlli ed il tipo di indagini
possono variare su base individuale e a giudizio clinico.
Indicatori ITT sui tempi di attesa
Indicatore 12
Indicatore 13
Tempo di attesa fra referto del primo intervento e data del secondo intervento (tempo
di attesa per allargamento/biopsia del linfonodo sentinella)
Indicatore 14
Tempo di attesa tra primo intervento di escissione del melanoma e referto della
linfoadenctomia a seguito di linfonodo sentinella positivo (tempo totale per diagnosi
e trattamento di melanoma con linfonodo sentinella positivo)
Melanoma
235
Melanoma
6.11. Bibliografia
Titolo del protocollo
2011-000954-46
Studio di fase II, in aperto, a braccio singolo, multicentrico, volto a valutare l'efficacia
di vemurafenib in pazienti affetti da melanoma metastatico con metastasi cerebrali.
2011-004011-24
Studio sulla terapia adiuvante con vemurafenib in pazienti operati per melanoma
cutaneo BRAF mutato.
2011-004029-28
Studio di fase III, randomizzato, in doppio cieco con ipilimumab somministrato alla
dose di 3 mg/kg vs 10 mg/kg in pazienti con melanoma non resecabile o metastatico
precedentemente trattato o non trattato.
2011-006088-23
2012-001828-35
2012-002669-37
2012-003008-11
2012-004301-27
(*) Melanoma: sperimentazioni cliniche in corso in Toscana al 31 ottobre 2012 (fonte Osservatorio Nazionale sulla Sperimentazione
Clinica dei Medicinali AIFA, comunicazioni personali).
Link
http://www.nccn.org
1. Ferlay J, Shin HR, Bray F, Forman D, Mathers C and Parkin DM. GLOBOCAN 2008
v2.0, Cancer Incidence and Mortality Worldwide: IARC CancerBase No. 10 [Internet].
Lyon, France: International Agency for Research on Cancer; 2010. Available from: http://
globocan.iarc.fr, accessed on day/month/year.
2. AIOM-AIRTUM I numeri del cancro in Italia 2012, Intermedia Editore, Brescia 2012.
3. Garbe C, Leiter U. Melanoma epidemiology and trends. Clin Dermatol 2009; 27(1):3-9
4. AIRTUM Working Group. I Tumori in Italia-Rapporto 2011. La sopravvivenza dei pazienti
oncologici in Italia. Epidemiologia & Prevenzione Anno 35 (5-6) settembre-dicembre 2011
(supplemento n. 3); http://www.registri-tumori.it
5. AIRT Working Group. I Tumori in Italia-Rapporto 2010. La prevalenza dei tumori in Italia.
Epidemiologia & Prevenzione Anno 34 (5-6) settembre-dicembre 2010 (supplemento n.
2); http://www.registri-tumori.it
6. Crocetti E, Caldarella A, Chiarugi A, Nardini P, Zappa M. The thickness of melanomas has
decreased in central Italy, but only for thin melanomas, while thick melanomas are as thick
as in the past. Melanoma Res. 2010;20(5):422-426
7. Stolz W, Riemann A, Cognetta AB, et al. ABCD rule of dermatoscopy: a new practical
236
method for early recognition of melanoma. Eur J Dermatol 1994;4:521-527.
8. Carli P, De Giogi V, Chiarugi A, et al. Addition of dermoscopy to conventional nakedeye examination in melanoma screening: a randomized study. J Am Acad Dermatol
2004;50(5):683-689.
9. Carli P, De Giorgi V, Giannotti B. Dermoscopy and early diagnosis of melanoma. The light
and the dark. Arch Dermatol 2001;137:1641-1644.
10. Schiffner R, Schiffner-Rohe J, Landthaler M, Stolz W. Long-term dermoscopic follow-up of
melanocyitc naevi: clinical outcome and patient compliance. Br J Dermatol 2003;149:7986.
11. Carli P, De Giorgi V, Giannotti B. Follow-up of melanocytic skin lesions with digital
epiluminescence microscopy: is this really an advisable procedure ? J Am Acad Dermatol
2002; 47:55-59.
12. Garbe C, Peris K, Hauschild A, saiag P, Middleton M, Spatz A, Grob JJ, Malvehy J,
Newton- Bishop J, Stratigios A, Pehamberger H, Eggermont A. Diagnosis and treatment
of melanoma: European consensus-based interdisciplinary guideline. Eur J Cancer
2010;46:270-283.
13. Wright F, Spithoff K, Easson A, Murray C, Toye J, McCready D, Petrella T; the Melanoma
Disease Site Group of Cancer Care Ontarios Program in Evidence-based Care. Primary
excision margins and sentinel lymph node biopsy in clinically node-negative melanoma of
the trunk or extremities. Clin Oncol 2011; 23(9):572-578
14. Marsden JR, Newton-Bishop JA, Burrows L, Cook M, Corrie PG, Cox NH, Gore ME,
Lorigan P, MacKie R, Nathan P, Peach H, Powell B, Walker C. Revised UK guidelines
for the management of cutaneous melanoma 2010. J Plast Reconstr Aesth Surg
2010;63:1401-1419.
15. Testori A, Rutkowski P, Marsden J, Bastholt L, Chiaron-Sileni V, Hauschild A, Eggermont
AMM. Surgery and radiotherapy in the treatment of cutaneous melanoma. Ann Oncol
2009;20s6:vi22-29.
16. Buzaid AC, Sandler AB, Mani S, Curtis AM, Poo WJ, Bolognia JL, Ariyan S. Role of
computed tomography in the staging of primary melanoma. J Clin Oncol. 1993;11(4):638643.
17. Wang TS, Johnson TM, Cascade PN, Redman BG, Sondak VK, Schwartz JL. Evaluation
of staging chest radiographs and serum lactate dehydrogenase for localized melanoma.
J Am Acad Dermatol. 2004;51(3):399-405.
18. Yancovitz M, Finelt N, Warycha MA, Christos PJ, Mazumdar M, Shapiro RL, Pavlick AC,
Osman I, Polsky D, Berman RS. Role of radiologic imaging at the time of initial diagnosis
of stage T1b-T3b melanoma. Cancer. 2007;110(5):1107-1114.
19. Balch CM, Gershenwald JE, Soong SJ, Thompson JF, Atkins MB, Byrd DR, Buzaid AC,
Cochran AJ, Coit DG, Ding S, Eggermont AM, Flaherty KT, Gimotty PA, Kirkwood JM,
McMasters KM, Mihm MC Jr, Morton DL, Ross MI, Sober AJ, Sondak VK. Final version
of 2009 AJCC melanoma staging and classification. J Clin Oncol. 2009;27:61996206.
20. Chakera AH, Hesse B, Burak Z, et al. EANM-EORTC general recommendations for
sentinel node diagnostics in melanoma. Eur J Nucl Med Mol Imaging 2009;36:17131742.
21. Cook MG, Green MA, Anderson B, et al.; EORTC Melanoma Group. The development of
optimal pathological assessment of sentinel lymph nodes for melanoma. J Pathol. 2003,
200:314-319.
22. Cook MG, Di Palma S. Pathology of sentinel lymph nodes for melanoma. J Clin Pathol.
2008 61:897-902.
23. Dewar DJ, Newell B, Green MA, et al. The microanatomic localization of metastatic
melanoma in sentinel lymph nodes predicts nonsentinel lymph node involvement. J Clin
Oncol 2004, 16:3345-3349.
24. Viros A, Fridlyand J, Bauer J, et al. Improving melanoma classification by integrating
genetic and morphologic features. PLoS Med 2008; 5: e120.
25. Bauer J, Buttner P, et al. BRAF mutations in cutaneous melanoma are independently
associated with age, anatomic site of the primary tumor and the degree of solar elastosis
at the primary tumor site. Pigment Cell Melanoma Res 2011; 24: 345-351
26. Broekaert SM, Roy R, Okamoto I, et al. Genetic and morphologic features for melanoma
classification. Pigment Cell Melanoma Res 2010; 23: 763-770.
27. Curtin JA, Fridlyand J, Kageshita T, Patel HN, Busam KJ, Kutzner H, Cho KH, Aiba
S, Brocker EB, LeBoit PE, Pinkel D, Bastian BC. Distinct sets of genetic alterations in
melanoma. N Engl J Med 2005; 353:2135-2147.
28. Curtin JA, Busam K, Pinkel D, Bastian BC. Somatic activation of KIT in distinct subtypes
of melanoma. J Clin Oncol 2006; 24:4340-4346.
29. Mocellin S, Pasquali S, Nitti D. The impact of surgery on survival of patients with cutaneous
melanoma: revisiting the role of primary tumor excision margins. Ann Surg 2011;353:238243.
30. Sladden MJ, Balch C, Barzilai DA, Berg D, Freiman A, Handiside T, Hollis S, Lens MB,
Thompson JF. Surgical excision margins for primary cutaneous melanoma. Cochrane
Database Syst Rev 2009;4:CD004835.
31. Lens MB, Nathlan P, Bataille V. Excision margins for primary cutaneous melanoma:
updated pooled analysis of randomized controlled trials. Arch Surg 2007;142:885-891.
32. Haigh PI, DiFonzo LA, McCready DR. Optimal excision margins for primary cutaneous
melanoma: a systematic review and meta-analysis. Can J Surg 2003;46:419-426.
33. Garbe C, Peris K, Hauschild A, Saiag P, Middleton M, Spatz A, Grob JJ, Malvehy J,
Newton-Bishop J, Stratigos A, Pehamberger H, Eggermont AM. Diagnosis and treatment
of melanoma. European consensus-based interdisciplinary guideline - Update 2012. Eur
J Cancer. 2012;48(15):2375-2390.
34. Blazer DG, Sondak VK, Sabel MS. Surgical therapy of cutaneous melanoma. Sem Oncol
2007;34.270-280.
35. Balch CM, Gershenwald JE, Soong SJ, Thompson JF. Update on the melanoma staging
system: the importance of sentinel node staging and primary tumor mitotic rate. J Surg
Oncol. 2011;104(4):379-85..
237
36. Thompson JF, Soong SJ, Balch CM, Gershenwald JE, Ding S, Coit DG, Flaherty KT,
Gimotty PA, Johnson T, Johnson MM, Leong SP, Ross MI, Byrd DR, Cascinelli N, Cochran
AJ, Eggermont AM, McMasters KM, Mihm MC Jr, Morton DL, Sondak VK. Prognostic
significance of mitotic rate in localized primary cutaneous melanoma: an analysis of
patients in the multi-institutional American Joint Committee on Cancer melanoma staging
database. J Clin Oncol. 2011 Jun 1;29(16):2199-205. Epub 2011 Apr 25. Erratum in: J
Clin Oncol. 2011;29(21):2949.
37. Kesmodel SB, Karakousis GC, Botbyl JD, Canter RJ, Lewis RT, Wahl PM, Terhune KP,
Alavi A, Elder DE, Ming ME, Guerry D, Gimotty PA, Fraker DL, Czerniecki BJ, Spitz FR.
Mitotic rate as a predictor of sentinel lymph node positivity in patients with thin melanomas.
Ann Surg Oncol. 2005;12(6):449-458.
38. Riker AI, Kirksey L, Thompson L, Morris A, Cruse CW. Current surgical management of
melanoma. Expert Rev Anticancer Ther 2006;6:1569-1583.
39. Belhocine T, Pierard G, Labrassinne M, et al. Staging of regional nodes in AJCC stage
I and II melanoma: FDG-PET imaging versus sentinel node detection. Oncologist
2002;7:271-278.
40. Amersi F, Morton DL. The role of sentinel lymph node biopsy in the management of
melanoma. Adv Surg 2007;41:241-256.
41. Gershenwald JE, Thompson W, Mansfield PF, Lee JE, Colome MI, Tseng C, Lee JJ, Balch
CM, Reintgen DS, Ross MI. Multi-institutional melanoma lymphatic mapping experience:
the prognostic value of sentinel lymph node status in 612 stage I or II melanoma patients.
J Clin Oncol 1999; 17: 976-983.
Melanoma
Melanoma
42. Wagner JD, Ranieri J, Evdokimow DZ, et al. Patterns of initial recurrence and prognosis
after sentinel lymph node biopsy and selective lymphadenectomy for melanoma. Plast
reconstr Surg 2003;112:486-497
43. Sondak VK, Zager JS, Messina JL. Sentinel lymph node biopsy as the standard of care
for cutaneous melanoma: pro. Clin Adv Hemat Oncol 2007;5:483-486.
44. Gutzmer R, Satzger I, Thoms KM, et al. Sentinel lymph node status is the most important
prognostic factor for thick (>or=4mm) melanomas. J Dtsch Dermatol Ges 2008;6:198203.
45. Nowecki ZI, Rutkowski P, Guttmejer AN, Ruka W. Sentinel lymph node biopsy in melanoma
patients with clinical negative regional lymph nodes one institutions experience. Mel
Res 2003;13:35-43.
46. Borgognoni L, Urso C, Vaggelli L, Brandani P, Gerlini G, Reali UM. Sentinel node biopsy
procedures with an analysis of recurrence patterns and prognosis in melanoma patients:
technical advantages using computer-assisted gamma probe with adjustable collimation.
Melanoma Res 2004;14:311-319.
47. Morton DL, Thompson JF, Cochran AJ, et al. Sentinel-node biopsy or nodal observation
in melanoma. N Engl J Med 2006;355(13):1307-1317.
48. Koskivuo I, Talve L, Vihinen P, Maki M, Vahlberg T, Suominem E. Sentinel lymph node
biopsy in cutaneous melanoma: a case-control study. Ann Surg Oncol 2007;14:35663574.
49. Balch CM, Cascinelli N. Sentinel node biopsy in melanoma. N Engl J Med 2006;355:13701371.
50. Bostick PJ, Essner R, Glass E, Kelley M. Sarantou T, Foshag LJ, Qi K, Morton D.
Comparison of blue dye and probe-assisted intraoperative lymphatic mapping in
melanoma to identify sentinel nodes in 100 lymphatic basins. Arch Surg 1999; 134: 4349.
51. Glass LF, Messina JL, Cruse W, Wells K, Rappaport D, Miliotes G, Berman C, Reintgen D,
Fenske NA. The use of intraoperative radiolymphoscintigraphy for sentinel node biopsy in
patients with malignant melanoma. Dermatol Surg 1996; 22: 715-720.
52. McMasters KM, Reintgen DS, Ross MI, Wong SL, Gershenwald JE, Krag DN, Noyes
RD, Viar V, Cerrito PB, Edwards MJ. Sentinel node biopsy for melanoma: how many
radioactive nodes should be removed ? Ann Surg Oncol 2001;8:192-197.
53. Thompson JF, Uren RF. What is a sentinel lymph node? Eur J Surg Oncol 2000;26:103104.
54. Morton DL, Wen DR, Wong JH, Economou JS, Cagle LA, Storm KF, Foshag LJ, Cochran
AJ. Technical details of intraoperative lymphatic mapping for early stage melanoma. Arch
Surg 1992;127:392-399.
55. Thompson JF, McCarthy WH, Bosch MJ, OBrien CJ, Quinn MJ, Paramaesvaran S,
Crotty K, McCarthy SW, Uren RF, Howman-Giles R. Sentinel lymph node status as an
indicator of the presence of metastatic melanoma in regional lymph nodes. Melanoma
Res 1995;5:255-260.
56. Bostick PJ, Giuliano AE. Vital dyes in sentinel node localization. Sem Nuc Med 2000;1:1824.
57. Leong SPL, Steinmetz I, Habib FA, McMillan A, Gans JZ, Allen RE, Morita ET, El-Kadi
M, Epstein HD, Kashani-Sabet M, Sagebiel RW. Optimal selective sentinel lymph node
dissection in primary malignant melanoma. Arch Surg 1997;132:666-673.
58. Kapteijn BAE, Nieweg OE, Liem IH, Mooi WJ, Balm AJM, Muller SH, Peterse JL, Olmos
RAV, Hoefnagel Ca, Kroon BBR. Localizing the sentinel node in cutaneous melanoma:
gamma probe detection versus blue dye. Ann Surg Oncol 1997;4:156-160.
59. Testori A, Bartolomei M, Grana C, Mezzetti M, Chinol M, Mazzarol G, Lazzari I, Paganelli
G, Geraghty JG, Andreoni B, Veronesi U. Sentinel node localization in primary melanoma:
learning curve and results. Melanoma Res 1999;9:587-593.
60. Pijpers R, Borgstein PJ, Teule GJ, Meijers S. Vital dye and radiolabelled colloids:
complement or alternative? Recent Results Cancer Res 2000;157:130-137.
61. Coit DG. The true sentinel lymph node: in search of an operational definition of a
biological phenomenon. Ann Surg Oncol 2001;8:187-189.
62. Uren RF, Howman-Giles R, Thompson JF, McCarthy WH, Quinn MJ, Roberts JM, Shaw
HM. Interval node: the forgotten sentinel nodes in patients with melanoma. Arch Surg
2000;135:1168-1172.
63. Roozental GK, de Vries JDK, van Poll D, Jansen L, Schraffordt KH, Nieweg OE, Kroon
BB. Sentinel nodes outside lymph node basins in patients with melanoma. Br J Surg
2001;88:305-308.
64. Thelmo MC, Morita ET, Tresler PA, Nguyen LH, Allen RE, Sagabiel RW, Kashani-sabet M,
Leong SP. Micrometastasis to intransit lymph nodes from extremity and truncal malignant
melanoma. Ann Surg Oncol 2001;8:444-448.
238
65. Morton DL, Cochran AJ, Thompson JF, Elashoff R, Essner R, , Glass EC, Mozzillo N,
Nieweg OE, Roses DF, Hoekstra HJ, Karakousis CP, Reintgen D, Coventry BJ, Wang HJ
and the Multicenter Selective Lymphadenectomy Trial Group. Sentinel node biopsy for
early-stage melanoma: accuracy and morbidity in MSLT-1, an international multicenter
trial. Ann Surg 2005;242:302-311.
66. Blazer DG 3rd, Sondak VK, Sabel MS. Surgical therapy of cutaneous melanoma. Semin
Oncol 2007;34:270-280.
67. Lens MB, Dawes M, Goodacre T, Newton-Bishop JA. Elective lymph node dissection in
patients with melanoma: systematic review and meta-analysis of randomized controlled
trials. Arch Surg. 2002;137(4):458-461.
68. Eddy DJ. Surgical treatment of melanoma. Br J Dermatol 2003;149:2-12.
69. Wagner JD, Gordon MS, Chuang TY, Coleman JJ. Current Therapy of cutaneous
melanoma. Plast Reconstr Surg 2000;105:1774-1799.
70. ) Roberts DLL, Anstey AV, Barlow RJ, et al. U.K. guidelines for the management of
cutaneous melanoma. Br J Dermatol 2002;146:7-17.
71. Borgognoni L, Carli P, Crocetti E, Maio M, Pimpinelli N, Romanini A, Santucci M, Vaggelli
L. Raccomandazioni cliniche per il melanoma cutaneo. Istituto Toscano Tumori. Scientific
Press, Firenze 2007
72. McMasters KM, Wong SL, Edwards MJ, et al. Frequency of nonsentinel lymph node
metastasis in melanoma. Ann Surg Oncol 2002;9:137-141.
73. Starz H, Balda BR, Kramer KU, Buchels H, Wang H. A micromorphometry-based concept
for routine classification of sentinel lymph node metastases and its clinicale relevance for
patients with melanoma. Cancer 2001;91:2110-2121.
74. Page AJ, Carlson GW, Delman KA, Murray D, Hestley A, Cohen C. Prediction of
nonsentinel lymph node involvement in patients with a positive sentinel lymph node in
malignant melanoma. Am Surg 2007;73(7):674-678.
75. Van Akkooi AC, Bouwhuis MG, van Geel AN, et al. Clinical relevance of melanoma
micrometastases (<0.1 mm) in sentinel nodes: are these nodes to be considered
negative? Ann Oncol 2007;17:1578-1585.
76. Cochran A, Wen DR, Huang RR, et al. Prediction of metastatic melanoma in nonsentinel
nodes and clinical outcome based on the primary melanoma and the sentinel node.
Modern Pathol 2004;1:1-9.
77. Balch CM, Buzaid AC, Soong SJ, Atkins MB, Cascinelli N, Coit DG, Fleming JD,
Gershenwald JE, Houghton A, Kirkwood JM, McMasters KM, Mihm MF, Morton DL,
Reintgen DS, Ross MI, Sober A, Thompson JA, Thompson JF. Final version of the
American Joint Committee on Cancer staging system for cutaneous melanoma. J Clin
Oncol 2001;19:3635-3648.
78. Young SE, Martinez SR, Faries MB, Essner R, Wanek LA, Morton DL. Can surgical
therapy alone achieve long-term cure of melanoma metastatic to the regional nodes.
Cancer J 2006:12:207-211.
79. Phan GQ, Messina JL, Sondak VK, Zager JS. Sentinel lymph node biopsy for melanoma:
indications and rationale. Cancer Control. 2009 Jul;16(3):234-239.
80. Karakousis CP. Therapeutic node dissections in malignant melanoma. Ann Surg Oncol
1998;5(6):473-482.
81. Kretschmer L, Neumann C, Preusser KP, et al. Superficial inguinal and radical ilioinguinal
lymph node dissection in patients with palapable melanoma metastases to the groin: an
analysis of survival and local recurrence. Acta Oncol 2001;40:72-78.
82. Mann GB, Coit DG. Does the extent of operation influence the prognosis in patients with
melanoma metastatic to inguinal nodes? Ann Surg Oncol 1999;6:263-271.
83. Urist MM. The role of surgery in the management of advanced melanoma. In: Rumke Ph,
editor. Therapy of advanced melanoma. Pigment cell. Basel: Karger. 1990;1-13.
84. Coit D, Wallak M, Balch C. Society of surgical oncology practice guidelines: melanoma
surgical practice guidelines. Oncology 1997;11:1317-1323.
85. Noorda EM, Vrouenraets BC, Nieweg OE, Van Coevorden F, Kroon BB: Isolated limb
perfusion: what is the evidence for its use? Ann Surg Oncol 2004;Sep;11:837-845.
86. Klaase JM, Kroon BBR, van Geel AN, et al. Limb recurrence-free interval and survival in
patients with recurrent melanoma of the extremities treated with normothermic isolated
perfusion. J Am Coll Surg 1994;178:564-572.
87. Fraker DL. Hyperthermic regional perfusion for melanoma of the limbs. In Balch CM,
Houghton AN, Sober AJ, Soong SJ (Eds), Cutaneous Melanoma, 3rd Ed St Louis: Quality
Medical Publishing, 1998:281-300.
88. Lens MB, Dawes M: Isolated limb perfusion with melphalan in the treatment of malignant
melanoma of the extremities: a systematic review of randomised controlled trials. Lancet
Oncol 2003;4:359-364.
89. Stehlin JS Jr: Hyperthermic perfusion with chemotherapy for cancers of the extremities.
Surg Gynecol Obstet 1969;129:305-308.
90. Pace M, Millanta L, Polignano M, Gattai R, Macera Mascitelli E. Optimal procedure for
thermal delivery in hyperthermic/chemotherapeutic treatments in the isolated perfusion of
the the limbs. J Exp Clin Cancer Res 2005;24:35-42.
91. Cavaliere R, Ciocatto EC, Giovanella BC, Heidelberger C, Johnson RO, Margottini
M, Mondovi B, Moricca G, Rossi-Fanelli A. Selective heat sensitivity of cancer cells.
Biochemical and clinical studies. Cancer 1967;20:1351-1381.
92. Knorr C, Meyer T, Janssen T, Goehl J, Hohenberger W. Hyperthermic isolated limb
perfusion (HILP) in malignant melanoma. Experience with 101 patients. Eur J Surg Oncol
2006;32:224-227.
93. Grunhagen DJ, deWilt JHW, vanGeel AN, Eggermont AMM. Isolated limb perfusion for
melanoma patients: a review of its indications and the role of tumor necrosis factor alpha.
Eur J Surg Oncol 2006;32:371-380.
94. Thompson JF, Kam PC. Isolated limb infusion for melanoma: a simple but effective
alternative to isolated limb perfusion. J Surg Oncol 2004;88:1-3.
95. Thompson JF, Kam PC, Waugh RC, et al. Isolated limb infusion with cytotoxic agents: a
simple alternative to isolated limb perfusion. Semin Surg Oncol 1998;14:238-247.
239
96. Sersa G, Cemazar M, Rudolf Z. Electrochemotherapy: advantages and drawbacks in
treatment of cancer patients. Cancer Therapy 2003;1:133-142.
97. Gothelf A, Mir LM, Gehl J. Electrochemotherapy: results of cancer treatment using
enhanced delivery of bleomycin by electroporation. Canc Treat Rev 2003;29:371-387.
98. Marty M, Sersa G, Garbay RJ, et al. Electrochemotherapy An easy, higly effective
and safe treatment of cutaneous and subcutaneous metastases: results of ESOPE
(european standard Operating Procedures of Electrochemotherapy) study. Eur J Canc
2006;4suppl:3-13.
99. Quaglino P, Mortera C, Osella-Abate S, Barberis M, Illengo M, Rissone M, Savoia P,
Bernengo MG. Electrochemotherapy with intravenous bleomycin in the local treatment of
skin melanoma metastases. Ann Surg Oncol 2008;15(8):2215-2222.
100. Giardino R, Fini M, Bonazzi V, Cadossi R, Nicolini A, Carpi A. Electrochemotherapy a
novel approach to the treatment of metastatic nodules on the skin and subcutaneous
tissues. Biomed Pharmacother. 2006;60(8):458-462.
101. Balch CM, Soong SJ, Gershenwald JE, Thompson JF, Reintgen DS, Cascinelli N, Urist
M, McMasters KM, Ross MI, Kirkwood JM, Atkins MB, Thompson JA, Coit DG, Byrd
D, Desmond R, Zhang Y, Liu PY, Lyman GH, Morabito A. Prognostic factors analysis
of 17,600 melanoma patients: validation of the American Joint Committee on Cancer
melanoma staging system. J Clin Oncol 2001;19:3622-3634
102. Wong SL, Coit DG. Role of surgery in patient with stage IV melanoma. Curr Opin Oncol
2004;16:155-160.
Melanoma
Melanoma
103. Essner R. Surgical treatment of malignant melanoma. Surg Clin North Am 2003;83:109156.
104. Essner R, Lee JH, Wanek LA, Itakura H, Morton DL. Contemporary surgical treatment of
advanced-stage melanoma. Arch Surg 2004;139:966-977.
105. Allen PJ, Coit DG. The role of surgery for patients with metastatic melanoma. Curr opin
Oncol 2002;14:221-226.
106. Mosca PJ, Teicher E, Nair SP, Pockaj BA. Can surgeons improve survival in stage IV
melanoma? J Surg Oncol 2008;97:462-468.
107. Markowitz JS, Cosimi LA, Carey RW, et al. Prognosis after initial recurrence of cutaneous
melanoma. Arch Surg 1991;126:703-707.
108. Karakousis CP, Velez A, Driscoll BA, et al. Metastasectomy in malignant melanoma.
Surgery 1995;115:295-302.
109. Meyer T, Merkel S, Goehl J, et al. Surgical therapy for distant metastases of malignant
melanoma. Cancer 2000;89:1983-1991.
110. Harpole DH, Johnson CM, Wolfe WG, et al. Analysis of 945 cases of pulmonary
metastatic melanoma. J Thorac Cardiovasc Surg 1992;103:743-748.
111. Gorenstein LA, Putnam JB, Anatarajan G, et al. Improved survival after resection of
pulmonary metastases from malignant melanoma. Ann Thorac Surg 1991;52:204-210.
112. Wong JH, Euhus DM, Morton DL. Surgical resection for metastatic melanoma to the
lung. Arch Surg 1988;123:1091-1095.
113. Tafra L, Dale PS, Wanek LA, et al. Resection and adjuvant immuno-therapy for melanoma
metastatic to the lung anf thorax. J Thorac Cardiovasc Surg 1995;110:119-128.
114. Leo F, Cagini L, Rocmans P, et al. Lung metastases from melanoma: when is surgical
treatment warranted? Br J Cancer 2000;83:569-572.
115. Herman P, Machado MA, Montagnini AL, DAlbuquerque LA, Saad WA, Machado MC.
Selected patients with metastatic melanoma may benefit from liver resection. World J
Surg 2007;31:171-174.
116. Rose DM, Essner R, Hughes MD, Tang PC, Bilchik A, Wanek LA, Thompson JF, Morton
DL. Surgical resection for metastatic melanoma to the liver. The John Wayne Cancer
Institute and Sidney Melanoma Unit Experience. Arch Surg 2001;136:950-955.
117. Cascinelli N, Belli F, Mackie RM, et al. Effect of long-term adjuvant therapy with interferon
alpha-2 in patients with regional node metastases from cutaneous melanoma: a
randomised trial. Lancet 2001; 358: 866-869
118. Grob jj, Dreno B, de la Salmoniere P, et al. Randomised trial of interferon alpha-2a
treatment in resected primary thicker than 1.5 mm without clinically detectable node
metastases. French Cooperative Group on Melanoma. Lancet 1998; 351: 1905-1910
119. Hancock BW, Wheatley K, Harris S, et al. Adjuvant interferon in high-risk melanoma:
the AIM HIGH StudyUnited Kingdom Coordinating Committee on Cancer research
randomized study of adjuvant low-dose extended-duration interferon Alfa-2a in high risk
resected malignant melanoma. J Clin Oncol 2004; 22: 53-61
120. Eggermont AM, Suciu S, Mackie R, et al. Post-surgery adjuvant therapy with intermediate
doses of interferon alfa 2b versus observation inpatients with stage IIb/III melanoma
(EORTC 18952): randomised controlled trial. Lancet 2005; 366: 1189-1196
121. Kirkwood JM, Strawderman MH, Ernstoff MS, et al. Interferon alfa-2b adjuvant therapy of
high-risk resected cutaneous melanoma: the Eastern Cooperative Oncology Group Trial
EST 1684. J Clin Oncol 1996; 14:7-17
122. Kirkwood JM, Ibrahim JG, Sondak VK, et al. High- and low-dose interferon alfa-2b in
high risk melanoma: first analysis of intergroup trial E1690/S9111/C9190. J clin Oncol
2000; 18:2444-2458
123. Eggermont AM, Suciu S, Ruka W, et al. EORTC 18961: Post-operative adjuvant
ganglioside GM2-KLH21 vaccination treatment vs observation in stage II (T3-T4N0M0)
melanoma: 2nd interim analysis led to an early disclosure of the result (abstract). J Clin
Oncol 2008; 26(suppl 15): 9004
124. Lens MB, Dawes M. Interferon alfa therapy for malignant melanoma: a systematic review
of randomized controlled trials. J Clin oncol 2002; 20:1818-1825
125. Kirkwood JM, Manola J, Ibrahim J, et al. A pooled analysis of eastern cooperative
oncology group and intergroup trials of adjuvant high-dose interferon for melanoma. Clin
Cancer Res 2004; 10:1670-1677
126. Eggermont AM, Suciu S, santinami M, et al. Adjuvant therapy with pegylated interferon
alfa-2b versus observation alone in resected stage III melanoma: final results of EORTC
18991, a randomized phase III trial. Lancet 2008; 372:117-126
127. Eggermont AM, Suciu S, testori A, et al. Ulceration of the primary melanoma and
240
responsiveness to adjuvant interferon therapy: Analysis of the adjuvant trials EORTC
18952 and EORTC 18991 in 2,644 patients (abstract). J Clin Oncol 2009; 27(Suppl 15):
9007
128. Serrone L, Zeulli, Sega FM, et al. Dacarbazine-based chemotherapy for metastatic
melanoma: thirty-year experience overview. J Exp Clin Cancer res 2000; 19: 21-34
129. Middleton MR, Grob JJ, Aaronson N, et al. Randomized phase III study of temozolomide
versus dacarbazine in the treatment of patients with advanced metastatic malignant
melanoma. J Clin Oncol 2000; 18: 158-166
130. Avril MF, Aamdal S, Grob JJ, et al. Fotemustine compared with dacarbazine in patients
with disseminated malignant melanoma: a phase III study. J Clin Oncol 2004; 22: 11181125
131. Walker L, Schalch H, King DM, et al. Phase II trial of weekly paclitaxel in patients with
advanced melanoma. Melanoma Res 2005; 15: 453-459
132. Hauschild A, Agarwala SS, Trefzer U, et al. Results of a phase III, randomized, placebocontrolled study of sorafenib in combination with carboplatin and paclitaxel as secondline treatment in patients with unresectable stage III or stage IV melanoma. J Clin Oncol
2009; 27: 2823-2830.
133. Agarwala SS, Keilholz U, Hogg D, et al. Randomized phase III study of paclitaxel plus
carboplatin with or without sorafenib as second-line treatment in patients with advanced
melanoma. J Clin Oncol (Meeting Abstract). 2007; 25 (18_suppl): 8510
134. Legha SS, Ring S, Papadopoulos N, et al. A prospective evaluation of a triple-drug
regimen containing cisplatin, vinblastine, and dacarbazine (CVD) for metastatic melanoma.
Cancer 1989; 64: 2024-2029
135. Eton O, Legha SS, Bedikian AY, et al. Sequential biochemotherapy versu chemotherapy
for metastatic melanoma: results from a phase III randomized trial. L Clin Oncol 2002;
20:2045-2052
136. Atkins M, Hsu J, Lee S, et al. Phase III trial comparing concurrent biochemotherapy with
Cisplatin, Vinblastine, Dacarbazine, Interleukin-2 and Interferon Alfa-2b with Cispaltin,
Vinblastine, and dacarbazine alone in patients with metastatic malignant melanoma
(E3695): a trial coordinated by the Eastern Cooperative Oncology Group. J Clin oncol
2008; 26:5748-5754
137. Hodi FS, ODay SJ, Mcdermott DF, et al. improved survival with ipilimumab in patients
with metastatic melanoma. N Eng J Med 2010; 363: 711-723
138. Robert C, Thomas L, Bondarenko I, et al. Ipilimumab plus dacarbazine for previously
untreated metastatic melanoma. N Engl J Med 2011; 2507-2526
139. Chapman PB, Hauschild A, Robert C, et al. Improved survival with vemurafenib in
melanoma with BRAF V600E mutation. N Eng J Med 2011; 2507-2516
140. Chen JY, Hruby G, Scolyer RA, Murali R, Hong A, Fitzgerald P, Pham TT, Quinn MJ,
Thompson JF. Desmoplastic neurotropic melanoma: a clinicopathologic analysis of 128
cases. Cancer. 2008;113(10):2770-2778.
141. Burmeister BH, Henderson MA, Ainslie J, Fisher R, Di Iulio J, Smithers BM, Hong A,
Shannon K, Scolyer RA, Carruthers S, Coventry BJ, Babington S, Duprat J, Hoekstra
HJ, Thompson JF. Adjuvant radiotherapy versus observation alone for patients at
risk of lymph-node field relapse after therapeutic lymphadenectomy for melanoma: a
randomised trial. Lancet oncol 2012;13(6):589-597.
142. Foote M, Burmeister B, Dwyer P, Burmeister E, Lambie D, Allan C, Barbour A, Bayley G,
Pullar A, Meakin J, Thomas J, Smithers M. An innovative approach for locally advanced
stage III cutaneous melanoma: radiotherapy, followed by nodal dissection. Melanoma
Res. 2012;22(3):257-262.
143. Agrawal S, Kane JM 3rd, Guadagnolo BA, Kraybill WG, Ballo MT. The benefits of adjuvant
radiation therapy after therapeutic lymphadenectomy for clinically advanced, high-risk,
lymph node-metastatic melanoma. Cancer. 2009;115(24):5836-5844.
144. Beadle BM, Guadagnolo BA, Ballo MT, Lee JE, Gershenwald JE, Cormier JN, Mansfield
PF, Ross MI, Zagars GK. Radiation therapy field extent for adjuvant treatment of axillary
metastases from malignant melanoma. Int J Radiat Oncol Biol Phys. 2009; 73(5):13761382.
145. Chang DT, Amdur RJ, Morris CG, Mendenhall WM. Adjuvant radiotherapy for cutaneous
melanoma: comparing hypofractionation to conventional fractionation. Int J Radiat Oncol
Biol Phys. 2006;66(4):1051-1055.
146. Sause WT, Cooper JS, Rush S, Ago CT, Cosmatos D, Coughlin CT, JanJan N, Lipsett
J. Fraction size in external beam radiation therapy in the treatment of melanoma. Int J
Radiat Oncol Biol Phys. 1991; 20(3):429-432.
147. Konefal JB, Emami B, Pilepich MV. Analysis of dose fractionation in the palliation of
metastases from malignant melanoma. Cancer 1988;61(2):243-246.
148. Olivier KR, Schild SE, Morris CG, Brown PD, Markovic SN. A higher radiotherapy dose
is associated with more durable palliation and longer survival in patients with metastatic
melanoma. Cancer. 2007;110(8):1791-1795.
149. Overgaard J, von der Maase H, Overgaard M. A randomized study comparing two highdose per fraction radiation schedules in recurrent or metastatic malignant melanoma. Int
J Radiat Oncol Biol Phys. 1985;11(10):1837-1839.
150. Seegenschmiedt MH, Keilholz L, Altendorf-Hofmann A, Urban A, Schell H, Hohenberger
W, Sauer R. Palliative radiotherapy for recurrent and metastatic malignant melanoma:
prognostic factors for tumor response and long-term outcome: a 20-year experience. Int
J Radiat Oncol Biol Phys. 1999;44(3):607-618
151. Garbe C, Paul A, Kohler-Spath H, Ellwanger U, Stroebel W, Schwarz M, Schlagenhauff
B, Meier F, Schittek B, Blaheta HJ, Blum A, Rassner G. Prospective evaluation of a folowup schedule in cutaneous melanoma patients: recommendations for an effective followup strategy. J Clin Oncol 2003;21(3):520-529.
152. Dummer R, Bosch U, Panizzon R, et al. Swiss guidelines for the treatment and follow-up
of cutaneous melanoma. Dermatology 2001;203:75-80.
241
153. Poo-Hwu WJ, Ariyan S, Lamb L, et al. Follow-up recommendations for patients
with American Joint Committee on Cancer stages I-III malignant melanoma. Cancer
1999;86:2252-2258.
154. Bafounta ML, Beauchet A, Poisson-Salomon AS, Saiag P. Impact of French consensus
conference concerning the follow-up of patients surgically treated for stage I melanoma
among French dermatologists and oncologists. Ann Dermatol Venereol 1999;126(11):795800.
155. Orfanos CE, Jung EG, Rassner G, et al. Position and reccommendations of the Malignant
Melanoma Committee of the German Society of Dermatology on diagnosis, treatment
and after-care of malignant melanoma of the skin. Hautarz 1994;45:285-291
156. Crowley NJ, Seigler HF. Late recurrence of malignant melanoma. Analysis of 168 patients.
Ann Surg 1990;212(2):173-177.
Melanoma