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Un polipo è una massa di tessuto rivestita da mucosa che protrude nel lume di un organo cavo.
I polipi possono essere peduncolati (con peduncolo che contiene l’asse fibro-vascolare) o sessili
(protrusione nel lume meno marcata).
In base al tipo di cellule che prevalgono nella loro costituzione sono classificati in:
Mesenchimali: lipomi, leiomiomi, neurofibromi
Linfoidi: iperplasia MALT
Epiteliali: i più frequenti. Comprendono:
Formazioni NON neoplastiche: Iperplastici, infiammatori, amartomi
Formazioni neoplastiche:
Benigne: adenomi
Maligne: adenocarcinomi
Polipi iperplastici
Lesioni solitamente piccole (pochi mm), numerose, localizzate soprattutto nel tratto terminale
dell’intestino. Istologicamente sono caratterizzati da iperplasia del tessuto.
Polipi infiammatori
Comprendono gli pseudopolipi in IBD, i polipi mioghiandolari, i polipi a cappuccio
Polipi amartomatosi
Riscontrabili nelle poliposi giovanili. Caratterizzati dall’alternanza di zone ghiandolari con zone di
proliferazione della componente mesenchimale (fibrosa o muscolare).
** Polipectomia
Elettrobisturi in grado di scollare la mucosa dalla sottomucosa per scollare i tumori piatti.
Polipi sessili: iniezione nella sottomucosa di blu di metilene che colora in azzurro la sottomucosa e
permette di evidenziare la zona di confine tra le tonache (per indirizzare il taglio). Per i polipi piccoli
si può utilizzare la pinza da biopsia.
Polipi peduncolati: si utilizzano lacci da posizionare attorno alla base. Bisogna assicurarsi che il
margine di sezione sia libere (senza tessuto tumorale).
Adenomi
Patologia con incidenza che aumenta all’aumentare dell’età. La caratteristica fondamentale di queste
lesioni è la loro potenzialità di evolvere in carcinoma (sequenza adenoma-carcinoma: mucosa normale
adenoma displasia severa carcinoma). Prevale lo sviluppo nella parte sinistra del colon. Tali lesioni in
una buona percentuale dei casi non si presentano singolarmente, ma in forme multiple.
Il numero di polipi presente è correlato al rischio di cancro. È possibile valutare il diverso rischio di
evoluzione sulla base di:
Dimensione: all’aumentare delle dimensioni
Tipo istologico: rischio maggiore con adenoma ad architettura villosa
Screening:
Sangue occulto fecale
Clisma opaco con doppio contrasto
Colonscopia virtuale
Endoscopia: sigmoidoscopia e pancolonscopia
Videocapsula del colon
La colonscopia è l’unico esame dotato della potenzialità di eseguire un intervento di asportazione.
Anatomia patologica
L’anatomopatologo deve valutare: forma, architettura, grado di displasia.
Forma:
Peduncolati: AP deve analizzare il peduncolo e il margine di escissione per valutare la presenza di
vasi (che nell’adenoma non dovrebbero essere invasi dalla neoplasia) e la radicalità dell’intervento.
Sessili
Piani: difficili da riscontrare all’endoscopia per mancanza di protrusione
Architettura:
Tubulare (3/4 degli adenomi): costituito da tubuli che riproducono l’organizzazione delle ghiandole
della parete intestinale.
Villare/villoso: presenta strutture allungate e digitiformi che simulano i villi tipici dell’intestino
tenue. Hanno la maggiore possibilità di evolvere in carcinoma
Tubulo-villoso
Stellato
Grado di displasia:
Basso
Alto
Sindrome di Peutz-Jeghers
Poliposi amartomatosa con lesioni che possono svilupparsi nello stomaco, nel piccolo intestino e nel colon.
Caratterizzata da pigmentazioni muco-cutanee, associata alla presenza di polipi nasali e bronchiali e a
neoplasie del tratto uro-genitale. Causata da mutazione a carico del cromosoma 19.
IN BASE AL RISCHIO
Nei soggetti a rischio medio (>50anni): sangue occulto ogni 1/2anni
Nei consanguinei di pazienti con adenomi o carcinomi: sangue occulto ogni anno dai 35-40anni
Soggetti con pregressi polipi adenomatosi: follow-up a vari intervalli in base a quantità, dimensione
e forma del polipo
Soggetti con pregresso CCR:
Pancoloscopia preoperatoria: sorveglianza 3-5anni
No pancoloscopia preoperatoria: a qualche mese dall’intervento e poi a un anno di
distanza.
Radiologicamente
Clisma opaco doppio contrasto aspetto a torsolo di mela (la stenosi determinata dalla neoplasia non
lascia passare il MdC. Segni di dilatazione intestinale a monte)
Anatomia patologica
Dal punto di vista istologico il più frequente è il ghiandolare (adenocarcinoma- consistenza dura causa di
una reazione desmoplastica stromale). Esistono anche altri istotipi con prognosi peggiore.
Stadiazione TNM
T:
pTX: non osservabile
pT0: nessuna evidenza
pT1: sottomucosa
pT2: muscolare
pT3: raggiunge la sierosa senza intaccarla
pT4: sierosa
Stadiazione Dukes
HNPCC (Sindrome di Lynch)
Forma a trasmissione autosomica dominante ad alta penetranza di CCR che tendono a comparire prima di
quelli sporadici. Causata da anomalie genetica a carico dei “Mismatch repair genes” geni che codificano
per proteine coinvolte nella riparazione di anomalie che si verificano durante la replicazione del DNA.
Rappresenta il 3-5% dei CCR, con neoplasie spesso localizzate a livello della flessura splenica, l’età media di
insorgenza è 40 anni.
Gli adenomi sono scarsi, predominano nel colon destro. C’è associazione con il cancro dell’endometrio.
Per fare diagnosi di HNPCC ci sono i criteri di Amsterdam:
3 o più familiari con CCR, di cui 1 di I grado
1 o più casi di CCR in famiglia diagnosticati <50anni
CCR in almeno due generazioni della stessa famiglia
Esclusione della FAP
Associazione con altri tumori extracolici:
Cheratoacantomi
Tumori gastrici
Epatobiliari
Del piccolo intestino
Dell’uroepitelio
Screening
Si ricerca la mutazione. Sia che sia negativa, sia che sia positiva pancolonscopia ogni 1-2 anni a partire dai
20 anni. Annuale a partire dai 40 anni. In caso si sviluppi una lesione neoplastica colectomia.