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I GLUCIDI

Fatto da Colasurdo Angela, Di Franco Alessandro e Mignogna


Mariateresa
Cosa sono?
I glucidi, detti anche carboidrati (da “idrati di
carbonio”) oppure saccaridi, sono sostanze formate
da carbonio e acqua, e sono contenuti
principalmente negli alimenti di origine vegetale.
Le funzioni
Nell’alimentazione i glucidi sono molto importanti
perché hanno numerose funzioni biologiche:

Funzione energetica: costituiscono la principale


fonte di energia dell’organismo. Qualunque siano i
glucidi introdotti con la dieta, l’organismo umano,
tramite i processi digestivi e metabolici, li converte
tutti in glucosio, elemento energetico essenziale
del nostro corpo;
Funzione di riserva: è svolta principalmente dal
glicogeno, un tipo di glucide. È una sostanza di
deposito che immagazzina l’energia, assorbita
sotto forma di glucidi più semplici, ma più
ingombranti. L’energia immagazzinata può essere
poi utilizzata in caso di carente apporto alimentare;

Struttura chimica del glicogeno 


Funzione plastica e di sostegno: molti glucidi
vanno a formare glicolipidi e glicoproteine,
sostanze che costituiscono le strutture di sostegno e
protezione degli organismi animali e vegetali. Un
esempio è la cellulosa per le piante e la chitina, che
costituisce gli esoscheletri degli insetti e di altri
artropodi;
Struttura chimica della cellulosa

Struttura chimica della chitina 


La classificazione dei
glucidi
I saccaridi si dividono in zuccheri semplici
( contenuti nella frutta, nello zucchero, nel latte e
nel miele) e in zuccheri complessi (contenuti in
alimenti come farina, pasta, cereali, ecc.).
Gli
 zuccheri semplici si dividono in
base alla quantità di molecole da cui
sono composti:
•Monosaccaridi: formati da una sola
molecola, hanno una struttura chimica
molto semplice. Alcuni esempi sono il
glucosio, il fruttosio e il galattosio;
•Oligosaccaridi: formati da due fino a
dieci molecole. Si possono dividere a
loro volta in:
Disaccaridi: formati da due molecole Partendo
(ad esempio il saccarosio, il maltosio dall’alto:
e la
struttura chimica
il lattosio); del fruttosio, e a
Trisaccaridi: formati da tre molecole scendere, quella
del lattosio e del
( ad esempio il maltotriosio e il maltotriosio 
raffinosio)
Gli zuccheri complessi sono formati invece da un
solo tipo di saccaridi: i polisaccaridi, formati da più
di dieci molecole. I polisaccaridi si suddividono in:
• Omopolisaccaridi: costituiti da un solo
monosaccaride che si ripete più volte (ad esempio
l’amido, la cellulosa, la chitina e il glicogeno);
• Eteropolisaccaridi: composti dall’unione di più
monosaccaridi differenti. Si dividono a loro volta in
glicosaminoglicani,peptidoglicani e proteoglicani.
Struttura chimica dell’amido

Struttura chimica dell’eparina,


appartenente alla famiglia dei
glicosaminoglicani
Patologie legate ai
carboidrati
Tra le patologie legate ai glucidi vi è, in primo
luogo, il diabete, una malattia cronica causata
dalla carenza o malfunzionamento dell’insulina, un
ormone prodotto dal pancreas che diminuisce il
livello di glicemia, ovvero la quantità di zuccheri
presenti nel sangue.
Esistono due forme di diabete:
• Diabete di tipo 1: è una
malattia autoimmune, in cui il
sistema immunitario della
persona colpita aggredisce e
distrugge le cellule del
pancreas responsabili della
produzione di insulina. Può
insorgere di solito durante
l’infanzia e l’adolescenza.
• Diabete di tipo 2: è più legato
allo stile di vita, infatti è
associato a condizioni come
l’obesità e la sedentarietà. È
tipico soprattutto degli adulti.
In certi casi, può accadere
che il diabete di tipo 1 si
manifesti inizialmente sotto
forma di un’altra malattia,
la chetosi (o chetoacidosi):
a causa della carenza di
zuccheri all’interno
dell’organismo, vengono
demoliti gli acidi grassi per
Struttura chimica dei tre tipi di
produrre energia e vengono corpi chetonici: acetone, acido
acetoacetico e acido β-
sintetizzati dal fegato in idrossibutirrico.
corpi chetonici, sostanze di
scarto dannose per
l’organismo.
Fine della presentazione

Sitografia: www.wikipedia.it ; www.issalute.it;


www.chimica-online.it; www.telethon.it

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