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Alessandro Di franco

SCHEDA LIBRO

Titolo : Tre uomini in barca (per non parlar del cane)


Autore : Jerome Klapka Jerome
Casa editrice: Demetra
Anno e luogo di pubblicazione : 2019, Milano
Brevi notizie sull’autore: J. K. Jerome è uno dei più celebri autori umoristici, diventato famoso
per il suo romanzo “Tre uomini in barca” del quale scrisse anche il seguito, “Tre uomini a
zonzo”. Nasce il 2 maggio 1859 a Staffordshire, Inghilterra. Nel 1859 la sua famiglia si trasferisce
a Londra, dove lo scrittore frequenta la Phisological School, poi la St. Marylebone grammar
School. Dopo la morte del padre (1871) e poi della madre (1874) svolge disparati lavori, vivendo
in semipovertà, fino al 1884. Nel 1888 sposa Henrietta Stanlis Marris e, in luna di miele,
costeggiano il Tamigi su una barchetta. Questo gli diede ispirazione per il romanzo “Tre uomini
in barca”, che uscì nel 1889, e fu un successo colossale. Inizia così il suo periodo letterario,
durante il quale scrisse anche commedie teatrali. Muore il 14 giugno del 1927, colpito da
un’emorragia cerebrale.
A quale genere narrativo appartiene il libro: Genere umoristico
Racconta brevemente la trama: Il libro parla di tre uomini ( dei quali uno, chiamato nel
racconto “ J.”, si pensa sia Jerome stesso che si è voluto inserire nella storia) che, stanchi e
stressati della vita di città londinese, decidono di darsi una pausa e trascorrere una vacanza
insieme, risalendo in barca il fiume Tamigi. Decidono di portare anche Montmorency, il cane di
J. Durante il loro viaggio accadono svariati avvenimenti divertenti che, insieme ai vari episodi
secondari che J. racconta, contribuiscono a far sorridere, ma anche qualche volta ridere, il
lettore. Il libro finisce con i tre protagonisti che brindano in onore di quel viaggio in barca che,
seppur sia stato difficile e da alcuni lati disastroso, è pur sempre stato una buona occasione per
uscire dall’ambiente stressante della città.
Quale parte ti è piaciuta di più e perché?: L’episodio che mi ha divertito di più è stato quello
nel quale i tre protagonisti, volendo mangiare dell’ananas in scatola, cercano in tutti i modi di
aprirlo: non trovando l’apriscatole, ci provano prima con un temperino, poi con delle forbici, poi
ricorrendo al mezzo marinaio, ma niente. Poi decidono di portare la scatola sulla riva: a quel
punto uno prende un sasso acuminato e un altro l’albero maestro della barca, mentre il terzo
tiene ferma la scatola. Nonostante tutti gli sforzi, non riescono ad aprirla, anzi, essa assume
un’incavatura simile a un ghigno beffardo, che fa arrabbiare i tre tanto che uno di loro la scaglia
in acqua.
Descrivi il protagonista e almeno un altro personaggio interessante: I protagonisti sono tre,
tutti accomunati da un lavoro mal sopportato, da una famiglia opprimente e da una vita
stressante e caotica. Però nel particolare, hanno varie differenze di comportamento tra di loro:
J. è volenteroso, ma anche distratto e talvolta imbranato; Harris, da astemio a bevitore incallito,
è una persona egocentrica, irascibile, ma anche molto pasticciona; infine George, il
protagonista principale di molte gag che avvengono nel racconto, è soprattutto pigro, ingenuo,
ed è spesso preso in giro per la sua passione della musica.
Descrivi il luogo in cui si svolgono le vicende: Lungo il fiume Tamigi.
Dov’è ambientata la storia? In Inghilterra.
- I luoghi cambiano nel corso della storia o restano sempre gli stessi? I luoghi cambiano solo
all’inizio, quando si passa dalla città di Londra al fiume Tamigi.
Descrivi il tempo in cui si svolge l’azione:
- L’epoca in cui si svolge la vicenda viene indicata? Qual è? Non viene indicata
esplicitamente però si riesce a capire che la vicenda si svolge verso la fine dell’Ottocento.
- Quanto tempo dura la storia ? Una settimana.
I fatti sono narrati in ordine cronologico oppure con anticipazioni e flash-back?
I fatti sono narrati facendo molti flashback di piccoli episodi divertenti,
raccontati da J.

Rifletti sulle scelte linguistiche, rispondendo alle seguenti domande:


- La narrazione è in prima persona o in terza persona? La narrazione è in prima persona,
perché gli avvenimenti sono narrati dal punto di vista di J.
- E’ più frequente il discorso diretto o indiretto? Nel libro, complessivamente, è prevalente il
discorso diretto.
- Sono di più le descrizioni o i dialoghi? I dialoghi sono più frequenti delle descrizioni.
Ricopia una frase che ti è piaciuta, che ti ha colpito e spiega perché ti è piaciuta.

Una frase che mi è piaciuta molto è quella detta dal protagonista J. durante una sua
riflessione: “In fin dei conti, tutti i tesori artistici di oggi non sono che oggetti assolutamente
comuni riportati alla luce dopo tre o quattrocento anni.”. Questa frase mi ha fatto capire
come l’autore è riuscito a capire cosa è realmente l’arte antica, e da questo capisce anche
come potrebbe accadere in futuro: oggetti comuni e quotidiani per un’epoca infatti
diventeranno sempre patrimonio artistico del lontano futuro.
Trova almeno 3 parole che non conoscevi prima di leggere il libro, cerca il loro significato sul
dizionario e copialo sulla scheda.

Mezzo marinaio: è uno strumento della navigazione marittima formato da una lunga asta di
legno terminante in un uncino utilizzato per avvicinare il natante alla costa durante la
manovra di ormeggio.

Canicola: il periodo di caldo afoso e opprimente delle ore centrali della giornata,
caratterizzato da alti valori di temperatura e umidità con assenza di vento.

Gelone: è un’irritazione cutanea causata dall’esposizione dell’epidermide al freddo intenso e


umido.
Qual è il messaggio del libro: Secondo me con questo libro l’autore non vuole comunicare
nessun insegnamento, ma vuole solo far divertire.

Il libro ti è piaciuto? Perché? Questo libro mi è piaciuto molto, prima di tutto perché fa
divertire, poi per le accurate descrizioni dei luoghi, e per finire per i vari cenni storici alla storia
inglese.
Lo consiglieresti ad un tuo amico? Lo consiglierei di sicuro a un mio amico, specialmente se gli
interessa il genere umoristico.

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