gluconeogenesi
• Alcuni tessuti (encefalo, i globuli rossi, testicoli, corteccia surrenale,
muscolo in esercizio anaerobico, tessuti embionali) richiedono un
continuo apporto di glucosio come combustibile metabolico.
• Il glicogeno epatico, fonte essenziale di glucosio nella fase post-
prandiale, può soddisfare il bisogno di glucosio per un periodo da
10 a 18 ore, in mancanza di un apporto alimentare di carboidrati.
• Durante un digiuno prolungato, la riserva epatica di glicogeno si
esaurisce ed il glucosio si forma da precursori non glucidici
(gluconeogenesi).
• Durante il digiuno notturno, circa il 90% della gluconeogenesi
avviene nel fegato, mentre i reni (corticale) forniscono il 10% delle
molecole di glucosio prodotte.
Sintesi ed utilizzo di glucosio
nel corpo umano.
Il fegato e la corticale renale
sono i principali tessuti
gluconeogenetici. Producono
glucosio anche l’epitelio dell’
intestino tenue.
Il cervello utilizza circa 120g di
glucosio al giorno, piu’ della
meta’ di tutto il glucosio
immagazzinato come glicogeno
(epatico e muscolare)
• E’ una via metabolica
attivata quando l’apporto
alimentare di glucosio è
scarso.
• Permette la formazione di
glucosio a partire da
precursori non glucidici
quali il piruvato (3C), il
lattato(3C), il glicerolo
(3C) e gli -chetoacidi (4C,
5C).
GLUCONEOGENESI
Gluconeogenesi epatica
biosintesi di glucosio da precursori non saccaridici
Lattato
Glicerolo
Amminoacidi (es. alanina)
REGOLAZIONE DELLA GLICEMIA
glucosio
esochinasi/
glucochinasi glucosio 6 fosfatasi
EPATICA
glucosio 6 fosfato
fruttosio 6 fosfato
fruttosio1,6 bisfosfato
fosfoenolpiruvato fosfoenolpiruvato
carbossichinasi
piruvato chinasi ossalacetato
piruvato carbossilasi
piruvato -biotina MITOCONDRIALE
La stechiometria della gluconeogenesi è:
2 Piruvato + 4 ATP + 2 GTP + 2 NADH + 6 H2O ---->
----> glucosio + 4 ADP + 2 GDP + 6 Pi +2 NAD+ + 2 H+
G°’ = -38 kJ/mol (-9kcal/mol)
piruvato carbossilasi
(enzima mitocondriale)
biotina
Malato deidrogenasi
G=0
PEP carbossichinasi
Lattico DH
Reazione reversibile
La reazione da piruvato a
lattato avviene nel
muscolo.
La reazione da lattato a
piruvato non avviene nel
muscolo ma nel fegato e
nel cuore.
Amminoacidi
N.B.
•L’acetil CoA ed i composti che sono trasformati in acetil CoA (p.es.
acetoacetato e AA quali lisina e leucina) non possono dar luogo alla
sintesi netta di glucosio (per la irreversibilità della reazione catalizzata
dalla piruvato deidrogenasi, che converte il piruvato in acetil CoA). Tali
composti generano invece dei corpi chetonici pertanto sono definiti
chetogenici.
Precursori del glucosio
Intermedi del ciclo di krebs: citrato, isocitrato, α-chetoglutarato,
succinato, fumarato e malato.
Glicerochinasi
Glicerolo-3-fosfato deidrogenasi
• Condizioni che permettono la gluconeogenesi:
1) assenza di glucosio
2) alta concentrazione di PEP
3) il ciclo di Krebs funziona regolarmente alimentato da acetil-
CoA di origine lipidica e ossalacetato di origine non glucidica (aa)
4) il rifornimento di ATP è assicurato dalla fosforilazione
ossidativa
5) alta concentrazione di lattato e di altri precursori
Regolazione della gluconeogenesi
• La stechiometria della gluconeogenesi a partire dal piruvato
(2 molecole) accoppia la formazione di 1 molecola di
glucosio alla scissione di 6 legami fosforici ad alta energia e
all’ossidazione di 2 molecole di NADH.
• Mentre nella glicolisi la trasformazione di una molecola di
glucosio in acido piruvico si accompagna alla produzione
netta di 2 molecole di ATP, nella gluconeogenesi la
trasformazione di 2 molecole di acido piruvico in una di
glucosio “costa” 4 molecole di ATP e 2 di GTP (ma ciò è
indispensabile per rendere energeticamente possibile un
processo che di per sé non lo sarebbe).
• Dunque la sintesi di glucosio attraverso la gluconeogenesi
ha un costo energetico superiore rispetto all’energia
restituita dall’utilizzazione del glucosio mediante la glicolisi.
• Glicolisi e gluconeogenesi presentano alcune tappe che
sono catalizzate da enzimi diversi.
• La quantità e l’attività degli enzimi distintivi di ciascuna
via sono regolate in modo che le due vie non siano
completamente attive simultaneamente.
• La regolazione della glicolisi avviene a livello degli
enzimi che catalizzano le tre reazioni fortemente
esoergoniche (irreversibili) della via (esochinasi,
fosfofruttochinasi, piruvico chinasi). Le reazioni opposte
della gluconeogenesi ne sono i principali punti di
regolazione
• In questo modo la due vie possono essere regolate in
modo complementare senza creare “cicli futili ” che
porterebbero alla demolizione e sintesi dello stesso
composto con dispendio di energia.
In assenza di meccanismi di regolazione, nei tre punti di deviazione
della gluconeogenesi il simultaneo funzionamento di entrambe le
vie ( stesso compartimento cellulare) potrebbe dar luogo ad un
cosiddetto
CICLO FUTILE (reazione che disperde energia derivante dall’
idrolisi di ATP senza effettuare nessun lavoro metabolico netto)
Es:
ATP+fruttosio-6-fosfato=> ADP+fruttosio-1,6-bifosfato
fruttosio-1,6-bifosfato+H2O=> fruttosio-6-fosfato+Pi
ATP+H2O=> ADP+Pi+ calore
Se queste reazioni procedessero contemporaneamente una grande
quantità di energiachimica verrebbe dissipata sotto forma di calore.
In condizioni normali, i cicli futili non sono operanti, ma in certi
casi possono diventare importanti per produrre calore.
Es: il ciclo futile sopra descritto serve ai bombi durante la stagione
fredda per mantenere la temperatura delle ali a 30°C (non possono
volare se la temperatura alare non raggiunge i 30°C)
Regolazione della gluconeogenesi
• La gluconeogenesi è favorita quando la cellula
è ricca di precursori biosintetici e di ATP
• Gli enzimi sottoposti a regolazione sono:
- Fosfoenolpiruvato carbossichinasi
- Piruvato carbossilasi
- Fruttosio-1,6-bisfosfatasi
Regolazione allosterica
- Fosfoenolpiruvato carbossichinasi: inibita da ADP
- Piruvato carbossilasi: attivata da elevate
concentrazioni di acetil-CoA e inibita da ADP
- Fruttosio-1,6-bisfosfatasi : inibita da AMP e attivata
dal citrato