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Il principale elemento del metabolismo energetico è il glucosio, utilizzato per produrre ATP.
Durante la giornata, effettuando tre pasti, ci sono delle fluttuazioni del glucosio ematico:
nonostante queste fluttuazioni, la concentrazione di glucosio ematico torna sempre a valori
normali 90-100 mg/mL. Ciò significa che il controllo della glicemia è un processo omeostatico.
La regolazione della glicemia comporta due ragioni importanti:
1. Il glucosio è la principale fonte energetica per produrre ATP ed è utilizzato dalla maggior
parte dei tessuti;
2. Eccesso o carenza di glucosio è importate.
Si dice stato di assorbimento → lo stato in cui l’organismo digerisce e assorbe le sostanze per
costruire depositi. Tale fase è sotto controllo ormonale (insulina).
Si dice stato di post-assorbimento → è lo stato in cui non abbiamo una introduzione immediata di
glucosio e quindi l’energia proviene da altre fonti (gluconeogenesi). Vengono utilizzati i depositi
come il glicogeno per produrre energia. Tale fase è sotto controllo ormonale da parte degli ormoni
controregolatori come: glucagone, adrenalina e glucocorticoidi.
Gli organi coinvolti nel controllo della glicemia sono il fegato, che lavora come un tampone per la
glicemia, e il pancreas, che è la sede di produzione di insulina e di glucagone.
ORMONI CONTROREGOLATORI
Hanno azione opposta all’insulina.
Il più noto è il glucagone come principale antagonista dell’insulina. Gli altri ormoni sono
l’adrenalina (prodotta dalla surrenale), il cortisolo (corticale del surrene) e GH.
Il cortisolo e il GH contrastano l’azione dell’insulina sulla captazione del glucosio; l’adrenalina e il
glucagone hanno un’azione stimolante sulla glicogenolisi.
NB: tutti questi ormoni hanno un ruolo sulla gluconeogensi; fatta eccezione per il glucagone, tutti
gli altri intervengono nella liberazione degli acidi grassi.
Glucagone: è prodotto dalle cellule alfa del pancreas endocrino ed è prodotto in risposta ad un
calo di glucosio ematico. La secrezione del glucagone avviene sempre per depolarizzazione che
favorisce la liberazione di glucagone tramite le vescicole e la sua azione è sempre opposta a quella
dell’insulina.
Il glucagone, per entrare nella cellula deve interagire con il suo recettore di membrana e sfrutta
una cascata di eventi che attiva la liberazione di secondi messaggeri.
L’azione del glucagone è:
- Favorisce il catabolismo proteico
- Favorisce il catabolismo di lipidi
- Stimola la gluconeogenesi e la glicogenolisi
L’azione del glucagone è molto forte sulle cellule epatiche perché demolisce il glicogeno ed acidi
grassi aumentando la produzione di glucosio circolante. Nel caso ci sia un’alta disponibilità di
proteine è stimolata sia la produzione di insulina che di glucagone. Se il pasto è ricco di proteine
ma povero di carboidrati, la glicemia si ridurrà perché vi è la simultanea produzione di questi due
ormoni con azione antagonista.
Adrenalina: è prodotta dalla midollare del surrene ed è un ormone iperglicemizzante perché è
prodotto durante le risposte di stress o di paura. L’ipoglicemia stimola la midollare del surrene a
produrre adrenalina e questo aumenta la sua dispnibilità e sarà attiva negli stessi tessuti in cui
agisce l’insulina ma avrà effetto opposto: l’adrenalina attiva la lipolisi, la gluconeogenesi e la
glicogenolisi.
L’adrenalina agisce tramite interazione con un recettore B-adrenergico associato ad una proteina
G e la sua risposta è mediata dall’attivazione dei secondi messaggeri.
Cortisolo: è prodotto dalla corteccia surrenale.
La corteccia surrenale produce 3 classi di ormoni: (1) mineralcorticoidi (aldosterone), (2)
glucocorticoidi (cortisolo), (3) steroidi sessuali.
L’ipotalamo contiene cellule nervose che producono delle sostanze di rilascio per gli ormoni
prodotti dall’ipofisi anteriore → nel caso dei corticosteroidi, la sostanza di rilascio è il CRH che
stimola il rilascio dell’ormone ACTH dall’ipofisi anteriore. ACTH stimola la produzione dei
glucocorticoidi dalla corteccia surrenale: il cortisolo viene liberato in circolo e questo determina le
risposte di tale ormone sulla regolazione del sistema legato al contrasto della risposta della
glicemia. Il cortisolo è uno stimolante della liberazione di glucosio e di lipidi, e favorisce il
catabolismo proteico nel muscolo.
Il controllo sulla secrezione di cortisolo è un controllo a feedback negativo: feedback lungo,
dipende dalla disponibilità di cortisolo che blocca la liberazione di CRH e ACTH; feedback corto,
dipende dalla disponibilità di ACTH che blocca CRH ipotalamico.
Ormone della crescita (GH): è prodotto dall’ipofisi anteriore. Il GH ha azione sull’accrescimento e
sullo sviluppo ma anche nella regolazione sul contrasto con l’insulina. Il GH ha un ruolo importante
nell’effetto iperglicemizzante con un’azione significativa a livello del muscolo, tessuto adiposo e
fegato.