L'obesit una condizione patologica ad eziologia multifattoriale che si descrive nei pazienti con un
BMI superiore o uguale a 30, e/o con un girovita superiore agli 88cm per le donne e 102 cm per gli
uomini. la prevalenza dell'obesit tra 10 e 50%, in italia abbiamo una prevalenza della popolazione
del 33% in sovrappeso e del 10% obesa. E' un problema molto significativo in quanto riflette un
mancato adattamento dell'organismo umano a un ambiente con disponibilit nutrizionali molto
diverse a quelle dove ci siamo evoluti. E' una condizione patologica che va curata, in quanto mette a
serio rischio la salute del paziente attraverso la predisposizione a diverse comorbidit, oltre a ridurre
statisticamente l'aspettativa di vita di circa 10 anni. In particolare il soggetto obeso corre i seguenti
rischi:
- si associa a insulino resistenza e allo sviluppo di diabete mellito di tipo 2
- produce un aumento delle resistenze periferiche che porta ad ipertensione
- si associa ad aumento della trigliceridemia e della colesterolemia favorendo l'aterosclerosi
- favorisce la formazione di calcoli biliari di colesterolo
- induce la riduzione della fertilit
- favorisce lo sviluppo di cancro, specialmente quelli estrogeno-dipendenti come il cancro della
mammella e dell'endometrio, perch nel tessuto adiposo ci sono delle aromatasi che convertono gli
androgeni in estrogeni, che sono fattori di crescita per alcuni tipi di cellule dell'organismo.
- causa alterazioni articolari a causa delle sollecitazioni meccaniche dovute al peso, con conseguente
patologia osteoartropatica.
- un fattore di rischio per l'insufficienza respiratoria, determinando una ipercapnia cronica che
induce sonnolenza cronica.
- un fattore di rischio per un condizionamento socio-psicologico. La condizione di obesit pu
influire molto sia sulle relazioni sociali, sia sui tratti psichici della persona obesa, rendendola meno
resiliente a livello psicologico.
L'obesit pu essere classificata in vari modi:
In base all'aspetto metabolico in termini di
- obesit esogena: da eccesso di calorie ingerite
- obesit endogena: dovuta a problemi metabolici ereditati (molto pi rara).
Questo ci sottolinea che la maggior parte dei casi di obesit determinato da uno squilibrio della
bilancia nutrimento/consumo di energia verso il nutrimento.
In base all'aspetto morfoistologico:
- iperplastica: il numero di adipociti maggiore del normale
- ipertrofica: gli
adipociti hanno
dimensione
superiore alla norma
Dal punto di vista
eziologico:
- essenziale: che
dipende dal soggetto
- secondaria: indotta
da cause esterne
In base alle sedi si
distingue un obesit:
- ginoide: interessa i
glutei ( a pera)
- androide: interessa
l'addome (a mela)
Per avere un idea
delle cause che
portano ad obesit
possiamo
riassumere con un
immagine
La famigliarit nell'obesit un dato importante, infatti:
- Il rischio di obesit nella vita adulta per un bambino obeso se due genitori sono obesi circa
80% ma pari al 40% se 1 genitore obeso.
- La correlazione del BMI in gemelli omozigotici 0.74 mentre tra gemelli dizigotici 0.32 che
corrisponde ad una ereditabilit tra il 50 ed il 90%.
- La correlazione del BMI tra fratelli con un solo genitore in comune 0.19 e tra fratelli non
biologici 0.06.
- Limitazioni degli studi epidemiologi: la popolazione oggetto dellindagine
La patofisiologia sottostante all'obesit comincia ad essere compresa grazie a studi condotti sulle
propriet del tessuto adiposo come vero e proprio organo endocrino. Gli ormoni peptidici che
mediano la segnalazione endocrina del tessuto adiposo sono le Adipochine. Questi studi hanno
portato alla formulazione di un modello descrittivo, cio il modello della regolazione retroattiva della
adiposit, che presuppone che ogni volta che il peso corporeo raggiunge un determinato set point
(ricordare le caratteristiche degli assi endocrini), inibisca l'assunzione di cibo, e aumenti il consumo di
energia, e viceversa, sotto un certo peso stimoli l'assunzione di cibo e diminuisca il consumo di
energia.
Le adipochine prodotte dal
tessuto adiposo
comunicano a feedback
sull'ipotalamo, proprio
come un organo
endocrino, fornendo
informazioni sullo stato
delle riserve adipose.
Esistono infatti due
popolazioni di neuroni con
caratteristiche contrastanti,
che ricevono segnali dalle
adipochine e che inviano
segnali ai neuroni che
regolano la secrezione dei
fattori di rilascio
ipotalamici: i neuroni
Oressigeni e i neuroni
Anoressigeni. Questi
neuroni si trovano nel
nucleo arcuato
dell'ipotalamo, e per
quanto riguarda gli
oressigeni, secernono
Neuropeptide Y (NPY) e
Agouti related protein
(AgRP); gli anoressigeni
secernono un derivato
della proopiomelanocortina (POMC), l' alfa-melanocortina (alfa-MSH). Questi due tipi di neurone e di
ormone, inviano segnali dal significato contrapposto ai neuroni dell'ipotalamo, infatti il NPY secreto
dagli oressigeni innesca una risposta ipotalamica volta al mangiare di pi, e metabolizzare di meno
(Anabolismo), l' alfa-MSH secreto dagli anoressigeni induce nell'ipotalamo una risposta di tipo
mangia meno, metabolizza di pi (Catabolismo).
I neuroni ipotalamici quindi si trovano a dover gestire un equilibrio, dove l'induzione dell'apporto di
cibo necessariamente implica la riduzione della spesa energetica, e viceversa. Questo anche a
causa dei limiti imposti dalle leggi biochimiche che governano le cellule dell'organismo. Questo
equilibrio viene gestito principalmente attraverso i fattori di rilascio per le tireotropine TRH e
corticotropine CRH che vanno a caricare la bilancia dalla parte della spesa energetica (vedi fig.), e
attraverso l'ormone concentrante melanina (MCH) e le oressine che vanno a caricare la bilancia
dalla parte dell'apporto di cibo. Dall'equilibrio di questi fattori otteniamo lo stato dell'individuo in
relazione all'adipe e al nutrirsi.
NOTA: l'ipotalamo quando sposta l'equilibrio verso il
consumo di energia, si intende pure un aumentata
termogenesi, a causa di un attivazione del sistema
ortosimpatico che va a stimolare gli adipociti tramite i
recettori beta-adrenergici. Ricordiamo che la
termogenesi il risultato del disaccoppiamento del
trasporto degli elettroni dalla sintesi di ATP nei
mitocondri del tessuto adiposo. La termogenina o
proteina disaccoppiante (UCP), forma un canale nella
membrana interna del mitocondrio che consente ai
protoni di rientrare nella matrice mitocondriale senza
dover passare attraverso il complesso dell'ATP
sintasi. Questo permette la continua ossidazione delle
sostanze nutritive senza la concomitante sintesi di
ATP, con una risultante dissipazione di grandi
quantit di calore e quindi consumo di grandi quantit
delle calorie ingerite.
Compreso questo, possiamo ora vedere come sia
intuibile la funzione delle adipochine secrete dal
tessuto adiposo (leptina), cos come altri ormoni
secreti da colon (PYY), stomaco (Grelina) e pancreas
(Insulina): cio regolare l'attivit dei neuroni
oressigeni/anoressigeni in base allo stato in cui si
trova l'organismo. Vediamo quindi dalla figura come
Leptina e Insulina siano sovrapponibili come azione,
nel senso che inibiscono i neuroni oressigeni e
stimolano i neuroni anoressigeni. La Grelina stimola i
neuroni oressigeni, e il PYY li inibisce.
La Leptina sicuramente uno dei pi importanti tra questi ormoni, e il suo significato evolutivo
probabilmente legato alla sopravvivenza in periodi di digiuno. Infatti quando i livelli di Leptina sono
bassi, la regolazione che avviene a livello ipotalamico di ridurre i livelli di ormoni tiroidei, riducendo
metabolismo basale, di ridurre la pulsatilit dei neuroni GnRH secernenti cio ridurre la spinta alla
riproduzione, e di aumentare la produzione dei glucocorticoidi che favoriscono la mobilizzazione dei
substrati energetici di riserva. Mette quindi l'organismo in uno stato di spendo poco e sfrutto le
riserve adatto a periodi di carestia. Inoltre la leptina agisce direttamente a livello del fegato e del
muscolo stimolando l'AMPK che, attivata, sposta il metabolismo cellulare verso il catabolismo. Inoltre,
la leptina rende le cellule di muscolo e fegato pi sensibili all'insulina (questo ci fa capire perch una
leptino-resistenza, si accompagni facilmente con una insulino-resistenza).
NOTA: per questo motivo che le anoressiche vanno incontro ad amenorrea, perch viene a perdersi
la pulsatilit del GnRH.
Un altro ormone secreto dal tessuto adiposo la adiponectina, che sensibilizza le cellule degli altri
organi all'azione dell'insulina, diminuisce la produzione di glucosio nel fegato ma soprattutto attiva,
tramite il suo recettore, l'AMPK in molti tessuti, spostando l'equilibrio verso il catabolismo e quindi il
bruciare grassi. L'adiponectina infatti viene chiamata anche ormone bruciagrassi.
A questo punto facile capire che difetti genici che riguardano proteine di questo circuito sono
responsabili dell'insorgenza di obesit. Quattro sono piuttosto rare e riguardano il recettore per la
leptina, POMC e un enzima PC1 che cliva POMC (Autosomiche recessive). Queste danno iperfagia
e obesit massiva infantile. Pi frequenti le mutazioni per il recettore della melanocortina MC4R dove
si hanno i livelli di leptina adeguati, ma l'impossibilit a stimolare il consumo di energia.