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Lezione del 22.

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Argomenti trattati:

● Pionieri del cinema Americano


● Affinità/divergenze tra Porter e Mélies
● Visione: Life of an American Fireman
● Visione: The Great Robbery
● Visione: The Lonely ViIla
● Continuità narrativa
● Montaggio alternato
● Stile classico Hollywoodiano

Edwin Porter è stato uno dei più importanti registi Americani dei primissimi anni del novecento.
Porter lavorava nella casa di produzione di Edison; nel suo stile è molto influenzato da Méliès,
per alcune cose Porter lo copiava, per altre invece ne differiva.

Due cortometraggi (​domanda d’esame: Def. cortometraggio​)

VISIONE: LIFE OF AN AMERICAN FIREMAN


Frequenti nel cinema degli inizi del novecento sono le rappresentazioni degli incendi, tanto da
costituire poi un filone a sé stante. Per quanto possa apparirci singolare dobbiamo considerare
che lo scopo del cinema di allora era quello di sorprendere e, quindi, gli incendi ci riuscivano
perfettamente. Incendio come avvenimento che incuriosisce e colpisce il pubblico.

Note:
La scena iniziale si apre con una sovrimpressione
Similitudini con Mélies
● In Méliès, nel suo Le Voyage dans la lune, l’atterraggio della navicella sulla luna viene
rappresentato con un campo lunghissimo; poi dalla luna arriva la navicella (?)
● L’azione in Life of an American Fireman è sempre la stessa. Ci viene mostrata prima
dall’interno e poi dall’esterno. È una dilatazione temporale, caratteristica che poi verrà
eliminata nel cinema a posteriori. La macchina da presa interna alla stanza ci mostra
un’inquadratura oggettiva.
● L’inizio è un campo medio ma anche un campo totale. Questo totale è definibile come
“​establishing shot​”.
● Personaggio che dorme e sogna. La ripresa da lontano è funzionale per rappresentare il
sogno. Negli anni successivi si sviluppano ulteriori tecniche nella rappresentazione del
sogno (mascherine; uso di dissolvenze, etc.)
● Dettaglio: porzione di corpo umano. Porter decide di inquadrare solo il braccio, avvicina
quindi la macchina da presa. Perché mostrare il braccio che spinge la leva? La risposta
è nella “chiarezza narrativa”, elemento fondamentale del cinema Americano degli inizi.
● I pompieri vengono svegliati e scendono lungo la pertica, l’i. successiva ci mostra la fine
dell’azione. È chiaro che se avesse mostrato qualcos’altro, avrebbe creato confusione
nello spettatore.

Si definiscono contigue due inquadrature non aventi ellissi temporale (non c’è salto). Un
montaggio è contiguo quando ci sono gli elementi sufficienti per poter affermare di essere nello
stesso luogo.

VISIONE: THE GREAT ROBBERY


● Nei titoli di testa non appare il nome del regista ma solo la casa di produzione. Questo
perché a quei tempi non era rilevante chi fosse il regista;
● C’è uno sviluppo del racconto, idea che gli viene suggerita da Méliès;
● Enfatizzazione dei gesti dell’attore;

La famosa inquadratura dello “sparo in camera” poteva essere montata all’inizio o alla fine del
film, non c’erano criteri specifici. Oggi siamo abituati a considerarla come quella in chiusura.
Questa inquadratura costituisce l’unico primo piano di un personaggio che fino ad allora non si
era visto nel cortometraggio. L’obbiettivo era ancora una volta quello di sorprendercvi, attrarre lo
spettatore, colpirlo anche fisicamente. E poi c’è lo sguardo in macchina, una caratteristica del
modo di rappresentazione primitivo. Ricordiamo, infatti, che in quello istituzionale verrà bandito
così da dare maggiore sensazione allo spettatore di essere collocato all’interno della storia.

Differenze con Méliès:

- Da un punto di vista PROFILMICO:


● Luoghi diversi
● Scenografie più realistiche rispetto a quelle di Méliès
● Maggiore sensazione di avere a che fare con una dimensione realistica, uno spazio
tridimensionale
● Uso della sovrimpressione fuori dalla finestra (nulla di impressionante, ormai era una
tecnica comune)
● Attori offrono una recitazione più soddisfacente. Lavorano sullo spazio quando i banditi
arrivano. Abitare lo spazio dà profondità.

Articolazione spazio-temporale:
Le inquadrature sono costruite in maniera tale da lavorare sul tempo. I vari spazi vengono
relazionati. Non c’è un salto temporale, ma è più l’equivalente letterario di un “nel frattempo..” (i
banditi escono, nel frattempo l’uomo è imbavagliato e arriva una bambina)
Si verifica quella che è definibile un’alternanza di luoghi: luogo a -> luogo b -> luogo a. Si parla
quindi di:
MONTAGGIO ALTERNATO
Esempio di montaggio alternato:

“ Il cavallo in fuga”, 1908.


Qui si verifica non solo un’alternanza dei luoghi ma anche una trasformazione fisica. Per
accentuare il passaggio del tempo il regista si avvale dell’uso di cavalli diversi. Anche
l’inseguimento finale è caratteristico del cinema delle origini.

VISIONE: THE LONELY VILLA

Griffith lavorava come regista nell’american mutoscope and biohraph company (chiamata
semplicemente: biograph) dal 1908 al 1913, realizzando quasi 500 cortometraggi!
Con Musketeers of pig alley Griffith crea un genere, caratteristiche poi emulate da molti registi.

Aspetti formali:
Griffith amava definirsi l’inventore del montaggio alternato. Non è così, sebbene sia un grande
inventore di forme.
Intolerance (4 episodi): 1. Antica Babilonia (riprende molto il cinema storico italiano. Cabiria) ha
influenzato David Griffith; 2. ..; 3. Ugonotti; 4. Contemporaneità
Griffith, un collettore di espedienti narrativi.
STILE CLASSICO HOLLYWOODIANO
A partire dal 1917 viene creato un sistema formale che consente una maggiore chiarezza
narrativa, allo scopo di guidare l’attenzione dello spettatore.
Perché Hollywoodiamo? Le prime case di produzione americane avevano la propria sede nel
New Jersey, poi per una serie di problematiche legate alle condizioni climatiche (poco sole; non
si poteva lavorare tutte le stagioni negli esterni) nel 1910 le case di produzione si trasferiscono
a Hollywood, un sobborgo di Los Angeles. La California offriva un clima mite per tutto l’anno e
una grande varietà di paesaggi quindi era un posto ideale.

Aspetto formale: raccordo di posizione (meglio: ​raccordo di direzione​)


Regola: se un personaggio esce a sx, dovrà poi entrare da dx.

Grifith usa un montaggio alternato perché i luoghi non sono lontani ma allo stesso tempo
nemmeno troppo vicini per essere inclusi nella stessa inquadratura.

+ CONTINUITA’ NARRATIVA

1. MONTAGGIO ALTERNATO
2. MONTAGGIO ANALITICO
3. MONTAGGIO CONTIGUO

Establishing shot (dove si svolge l’azione) poi ritagli dello spazio, attenzione direzionata su
determinati punti. Griffith sviluppo molto il primo piano, avvicina sempre di più la m.d.p
Personaggio comunica le sue emozioni attraverso la micro fisionomia, questo porta ad una
sobrietà recitativa. In Italia si continueranno a proporre invece personaggi che recitano in un
modo molto enfatico.

MONTAGGIO CONTIGUO: Se un personaggio guarda fuori campo ci aspettiamo che l’inq.


Successiva sia quello che sta guardando, ci aspettiamo quindi una contiguità spaziale.

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