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PROGETTO Valorizzazione dei fondi speciali della Biblioteca della Facoltà di Musicologia

con il contributo della Fondazione CARIPLO

Responsabile PROF. PIETRO ZAPPALÀ – collaboratore: DR. PAOLO ARCAINI

FONDO GHISI, N° 81

Eva / operetta in tre atti di A. M. Willner e Roberto Bodansky ;


traduzione di Giuseppe Adami ; musica di Franz Léhàr. – Milano
: casa musicale Sonzogno, [dopo il 1911]. – 48 p. ; 19 cm. –
Copyright del 1911 di Ludwig Doblinger di Liepzig [sic!].

FONDO GHISI, N° 81
OPERETTA IN TRE ATTI

A. M. WILLNER e ROBERTO BODANSKY


TRADUZIONE D1

GIUSEPPE ADAMI
MUSICA DI

~ ~ p IyL z
ÉMG~~

MILANO
CASA MUSICALE SONZOGNO
Società Anonima
12 - Via Pasquirolo - 12
Proprietà esclusiva per tutti i paesi. - Deposto a norma bei trattati in-
ternazionali. - Tutti i ùiritti a i esecuzione, rappresentazione, riproùuzione-
4 traùuzione e trascrizione sono riservati.
OTTI\VIO FLAlinERT.
SELMO DACHELIN.
C;@13E11r110R~IILLEFI,l<UEN.
PITA DESIDERATA PAQLTERETTE (Gipsy).
RNARDO LArLOUSSl{:.
12 .
rTrI'EO.
TSIN.
UNRLLES.
Proprietà escliisiva per tutti i paesi IRGIO.
tanto per la stampa quanto per la rappresentazione DDY.
della Casa Musicale Sonzogno di Milano EDV.
LI'.
CI'.
, JSTAVO.
:NRICO.
ÌASTONE.
-1RRY.
40 CFIAFFRURS.
J SERVO.
JA CAMERIERA.

OPERAI - OPERAI13 - INVITATI - INVITATE,


Nella vetreria Flaubert. - Anipia sala che precede il ri-
parto delle macchine. La stanza è decorata a festa con ghirlande
di foglie e di fiori, con piccole e grandi bandiere.
Nel fondo e un lungo tavolo ricoperto da una tovaglia
bianca. Vi sono disposti i11 bell'ordine i doni per Eva: qualche
stoffa, alcuni oggetti di biancheria, utia scatola coli modeste
posate, un servizio d a caffè, utia sveglia, una gran busta su-
gellata contenente un libretto della cassa di risparmio, alcuni
vasi di fiori, e una oleograiia a cornice dorata, raffigurante
La benedizioiie domestica. ,, In alto, appeso sopra il tavolo,
io scudo di cartone, decorato di rose, reca la scritta: ,, Ev-
va Eva. ,,
In primo piano della scena un Ititigo e rozzo tavo!o iti-
gombro di carte, giornali, conipassi di legiio, bottigliette di
colore. Nel mezzo del tavolo un graii calaniaio, itii biccliiere
v~ioto,ti11 tagliacarte.
Nel fondo la parete 11a una gran porta dalla quale, s e aperla,
4 ; scorge il laboratorio. Porte a sinistra e a destra.
E' prossinia l'ora del riposo di niezzogiorno.
Nell'alzarsi della tela sono in scena LAROUSSE (sulla cin-
lantina, vestito d'un frak antico, uii po' largo e i111 po' frusto,
?iiciotto bianco, pantaloni noisette; piccolo, tarchiato, capelli
baffi brizzolati, sopraciglia folte; un insieme goffo e ruvido,
a simpatico). FEDERICO VOISIDI (tipo del burocratico scru-
oloso, conipassato e pedante. ETTORE PRUNELLES (tipo
r l comnlesso quasi elegante e quasi evoluto).
Laroiisse e nel mezzo, mentre gruppi d'operai e operaie
trailo chiassosamente dal fondo.

Musica N. l .
RAGAZZI e RAGAZZE (alternate).
Ecc.oci l ~ i t t!i
(circondano il tavolo ainn~irandoi regali)
- Che doni ! - clic fiori !
- Preslo ! vetl~arri!
- Oli ! quanli rcgali !
- Qiiaiita riccliezza ì' cjui !
Così mia madre sogi~oancor !...
- Questo 1: magnifico ! La chioma bionda
Cose stupende ! scenclea su lei qual manto d'or,
- Che sia felice conle un'oi~cla
hen si comprende ! avea riflessi, aveva baglior !...
(insieme) Oli ! clolce madre ! ...
Semprc ILI sci viciiia a inc !...
Fcstc pii1 grandi sogiiar iion si piiò. Oh 1 potcssi io p u r
LAROUSSE qual Fata regriar !...
l'rollii nc)i siasx~. Goi~i'erainia ~ ~ i a t l rvoiroi
i, cliventare,
Ala facciam ! in uil'allro mondo, loiitaiio, iuggir !...
La porto qua. M'ì! ig~iolala vita, eilpore in1 pare
(esce da destra) clie viver cliia clciitro sia sol morir !...

PKUNELLES (mettendo a posto gli operai, parlato:)


Valzer.
Così va bcnc ! l1 q~iac1r.oè rnasl1ific.o ! Sia pur cliimern felicila,
questo gran sogno vorrei sognar,
Eiiirano EVA e LAROUSSE. (Eva ha vent'aniii. Essa è molto ariclie se tosto dovesse cessar,
bella nella sua semplicità elegante. Ha i capelli biondi petti- ai~clic se tosto dovesse {svanir! ...
nati a treccie, appiiritate in giro alla testa. Il suo abito è Vo' la mic labbra avvicinar
scuro. Ha un grenibiulino bianco. Al suo apparire gli operai all'aurea r«pl)a del piacer,
scoppiario in applausi e sventolaiio i fazzoletti). iulta d'un fiato la. v o ~ l i ovuot:lr,
illi voglio i i ~ c l ~ r i1 i ~ i ~
TUTTI
La giovinezza mi cliiania a goder. !. ..
Evviva ! Clio importa poi morir !..
ICvviva l'aiiriiversario (Esce rapidissitna)
noi siam qui per festeggiar !
I3vviva. !
Musica N. 3.
Musica N. 2.
... Lasqiu iiell'alcova In lariipnda. ardeva Destino !. .. Fato ! ... l'u comandi ! .. .
ii~aiiclandoriflessi rli i m a C d'or ... C h i al tuo voler si ] J L I ~sottrar?
Dinarizi allo speccliio iriia, marire sedeva l3 vano ribellarsi ! ... Vario !...
e ai piedi suoi lanjiuivario fior ... Convicii lasciarsi trascinar ...
Io lavorare ?. .. Trol~liohella ! . . .
Nel siio sgiiardo profondo I~rillavano fiamme... Ai iniei occhi non crcclo aricor !
scilllillavan di gcrnil-ic le 5 l l C niaiii ... So11 certo nato sotlo un'altra stella
dallc suc spallc cadea la veste, Quella dell'nmor !
la. ~ i i a1,rllezza a uive1:~i'...
VOISIN OTTAVIO (coi1 etitusiastno)
(Entra con un grosso pacco di lettere che depone sul tavolo, Più gran ciiti clavver m11 c'è !
dinanzi a Ottavio).
PRUNELLES (con convinzione)
Signor si coinpiaccia d'osservare
e qiicste lettere firmme !
(s'inchina, fa wn mezzo giro, ed esce lanciando un'occl OTTAVIO (C. S.)
ironica a Ottavioj.
OTTAVIO
PRUNELLES (animaildosi)
lDrende alcune lettere, s'incastra la lente all'occhio, fa tiiia
smorfia, butta i fogli s~11tavolo). Ne 110 serili lo assai parlar !
OTTAVIO (ridendo)
Sc yualclie aiiiico per sclicrzar
predetta avesse la mia firi, Ma bravo ! 1\Tc 110 1)iaccr !
gli avrei riqposto : a. lavorar Con voi c'ititcridercni !
iioii m'lix cl-iiaiiiato i1 inio dcslin !
(PRUNELLES (lusingatissin~o)
Già lo si vede dail inio far
che ... il non far riierite ì. il mio mesiier !
Clii può d'uri tratto irasformar
uii iiorrio nato per roder ?' ...
Adesso a iairiosti li? sua ('iì~ì~011!
PRUNELLES ICssa l a cnirtii. a l~rfcziclil!
Iritra con un altro pacco di lettere, che deposita sul tavolo). I n ngrii sua mossa ì: bellczz.i,
ed 11 SUO sguarclo C iiiin carezza !
Siqiior 1 SI compiaccia cl'osservarc Clii solo i i i ~ n ,volla l'ascol tì)
c qucsle lettera firmare. quel fnscirio C-lr~irio
p i ì ~iloii 11i n - i c ~ ~ t i c1 ~ ì )
OTTAVIO (abba~idotlandos;ai ricordo)
(senza badare alle lettere, fissa Prui~ellese lo iiiterrompe). Taiiiu il v i ~ f ~ rc:lic u ];i. rc1ic.i th.
iacilrricìiic si posso1 iv sl)czzilr4,
Pardoil !... Parigi nota v'&? (>osì I ' ~ 1 1 i i )COI?.^^ l'itll,it~
ilori C:'& piìi ~iiotlo<I';ti:.gii.[sl'ar!
NELLES Cl-ii a to8ccarlila, 1-,r.nlic8a~ioiiIia
gran disgrazie s~iiicc~1ci.c farah !. ..
Tanl'o l'liira c.omc 1'iilli.a
se iricau t,o rolii,pu p:~.glic,-il!
U n uomo infranse il mio cammin,
Bisogna ricordar E fu per me fiiiita, !...
che due le cose son l3 l'uomo malvagio, senza cuor...
che devonsi toccar
con precauzion ! DAGOBERTO (con passione)
La lor fragilità
non deve mai tentar Ali !... Non t,u t,t,i mia cara !
ee prima un'altro Io ti darò rlolcczza e amor ...
non garentirà ! ... GIPSY (coi~lrnossa)

Musica N. 4. Aliin-iì!!. . . Soffersi I riiilo !. . .


DAGOBERTO
ENTRATA e DUETTO.
Vmenisti a me !
DAGOBERTO, GIPSY
GIPSY
(Gipsy ha un'aspetto molto grazioso e piccante. veste da viag-
gio, molto elegante, ed ha in mano un ventaglio. 11 suo gioco Io venni a te !
è di apparire timida, spaurita, preoccupata. Ma appena Da-
DAGOBERTO (con orgoglio)
goberto non la vede cambia modi ed espressione).
(Entra appoggiata al braccio di Dagoberto, tutta tremante). L'eroe dlella leggenda.
DAGOBERTO GIPSY (abbassando gli occhi)
No ! Non tremar ! Qui null'a può afc8cadser Malgrado i lumi spcnt,i
In casa d'un mio aini~covuoi temer? voi foste assai corretto !
GIPSY
DAGOBERTO (C. s)
Confusa son !... Nessun mai m i rapì ...
E giusto m'impressioni.. . irovarmi qui così.. . La donna ben so rispettare !
Io son perfetto !
DAGOBERTO (con enfasi poetica)
GIPSY (pudica)
Tu sei con me !
Ad altro non pensar ! Sarebbe il mio tormento
Fcde devi avcr, Che voi pensaste male !
jo ti saprì) guidar.,
e l'avvenir nostro sarà DAGOBERTO
un riido fiorito di gran felicità ! E ne puoi dubitar?
GIPSY (con tragica comicità) Non oserei pensare
quello che tix pensavi
Fu ben crudele: il mio destili ! ch'io possa inai cli te pensare.
Cl-ie dramma la mia vita !
DAGOBERTO

Gips,y ! dolcc Ciipsy


il mio ainore sei 111,
mio solo ber1 ! 011 ! slorici rummovente !
Tacerlo 11011 so più,
nessuno pii1 i i ~ tieii,
i IIA(ìOl3ERTO
straripa il ciiore !. . .
Farti la mia syosa,
è i1 mio volo arderile !...
Rencler luminosa (ìll'SY (con falso piidorc)
la vila tua qual raggio 'd'or !...
No11 oso, ,>ITIl I , (1 I pelistlr
l GIPSY (a se) clic Inggiìi in11-i:ii lrovalo !
Ah ! davver stupir mi fa DAGOHERTO
questa sua gran creciulità !.. . Ti spinsc lh il Destino !
INSIEME Ti], collia 11nn iie lini !
GIPSY
so
Tacerlo rion più Sori giatn n c~iieltlestiii
sa clic rili IcgO pcr sempre x [P !
mi Fclicc n ta. virin,
Nessun più tien p u lrì) ii scaoll :i r4
lo le l l l , ~ p ? l l ~ i ~r3rc:
le
Strarip? il cuore ! (lat~g~iidamcilte)
Farli ~iiin ,, C i p ~ y! do'lce Gipsg
la sposa, il. mio nin.ore sei tii,
Farmi SUA mio solo b~en! ,,,,
in io Tacerlo iion so piu,
i voto v d c n t e nessuno l1i6 mi tien,
SUO Straripa. il cuore !...
Render lumiiiosa INSIEME
tua !
la vit8,z tiia
l mia ! Farini la sposa
inia
l GIPSY
i
tuo
io
13
voto arde~ile
Rendcr luininosa GIPSY
mia
la vita qual raggio d'or !... A mezzanotte vien
tua u n diavol birichin
'e soffia nelle orecchie
(danza) a ciascun i1 suo clestino.
Le sue parole soli
Musica N. 5. Frizzailli come il vili.
Chi ascolta la canzon
DUETTO. resister pii1 noli può !
OTTAVIO OTTAVIO

Appena la città La sua cailzori, la so :


nell'ombra par sognar, i? tutta tentazion.
il parigino pensa Noln può nessun risponder no
la sua casa abbandonar. al suo volere.
Gli sempra di sentir, J1 fuiibu sa toccar4
la vocc del Piacer il puiiio dcbols d'o,O'llUll
che con lusinghe arcane e ognun cade iosto
Z'invitPa a goder ! in suo potere.
GIPSY INSIEME

Il suo ricl-iiaino so : La gioia di Montmartre


è lutto teritazion. (ecc., ccc.)
Non può ncssiiil risponrier no (Escono ballando. Poi Ottavio rientra).
al suo volere.
Il furbo sa toccar Musica N. 6.
Il punto debole d'ogilun,
e ognuri cade tosto in suo potere ! FINALE.
OTTAVIO PRUNELLES (trattenendo gli operai).
%a gioia di Moiitmartre Alt 1.. .
a ciascuno il suo clestin. Qui ferrniitevi L i r i iiisnleilto,
La folla di Montmartre C poi ve iie andrete al lavor !
Sappiam centiiplicar ! A voi il padror~nostro 1)rescrito:
Coine sapele, è il sucxcssorc ...
Parigi là rinasce
in tutto il suo splendor. (preseiitando agli operai)
Ciascun di noi si pasce Ecco il paclroii, signor Fla~ilriort.
di folle ebbrezza e anior !
(aFlaiibert) E gli opcrai soil lutti c p i .
(LAROUSSE (si avanza teiidendo la mano a Ottavio) LAROIJSSE (C. S.)
A voi sal~itc.,mio siglior !
Salute a voi d i tutto cuor !
OTTAVIO (un po' iinbarazzato, volgelidosi a destra e a sinistra) OTTAVI0
Corninosso 1soi2... l)er ine 6 LIII onor ... O R'i.so I"I>~.sI~ \l'l i 1 1 ?
11 diveilfar voslro padrori !
LAROUSSE (con intctizioiie, giiardaiido Eva di sfuggita)
(stringe la mano ad alciini operai)
Io liori t l i i 7 0 cjilcilo, m i o siqnor ...
La inia rriisslunc ì: I;ivoi CI,. . 111;~(li11 ~ i o s l r oslttlo tanto l i e l ~siaiil !...
io vi sarò coml3ag1io. Coliii clic 1ia lavoralo s ~ m p r c
Da. ~ ~ polrò
0 1 ceiato iinliarclr ì. Iic~iechc coilliiiiii n lavoi*nr.!
clic cosa sia guat1a::~io.
Son riuovo a q u ~ s l oanil~iciile, OTTAVIO (lia iitio scatto d'ira, ma si contiene)
iiia (li ciò noli 1111 s ~ ~ ~ v é i ~ t o . S t a heii !... Accetto ]:I lczioii !
DI voi l~iioiiaccnte,
io s1Jei.o esier. con tiilito. LAROUSS
(iiiorniorii di :approvaziolie) Grazie !
(a Eva, seccataiiiente)
OTTAVI0 (contiriiiaiido piii sicuro)
I11 qucslo cll :uleii~ie,
1 ~ v r !i esci coi-i i11r.
OTTAVIO (iniperioso).
per coininclai- cori d i c i i ~ t a
ed il min iriqresso celcliirar, No ! i.imnrr.A . ..
vi vo' lasciar L a voel in il~lc-i.i.oear,
In completa. libcrt;~! con Iri porlnr.
EVA
OTTAVIO
Clie nvctc a clir?
Siete voi il padre rl'aciuzion di Evn?.. Clie i-riai voltelr ?
Questo, iili pare 11 IOL LI^^, ~ L I ...
O Cniiil~iarl a m i a sorte ?
M i p a r c assai strano !
LAROUSSE (rndenieiite)
OTTAVI0 (a sè)
,\h ! Ali 1 viiol ~ i qrafiarc h I
li:hlien, l a ~ c i n i n o;il qfocnrc !
OTTAVIO (indicaildo Eva che ci rimasta iminobile) EVA (coli ribellintip\
non v o r ~ e s t evoi Pei-cli$ clovr'i pi~rlai.
cli'8ella. ~i~1i3ljias~mesl,;itso? P e r 111e, clii sielc voi 'i
clie meglio d'ogni al tra I1erclie mi volt.1:. iciie
ar8csse a divc~ilai.? Sbarrarc il niio rliiliniiio 'f
OTTAVIO EVA (vagamente ripresa dal ricordo)
Perchè, v'impressioilate così ? La chioma bionda
Vi parlo sol per sinipa 1'in... scendea su lei, qual manto cl'or !...
nient'altro ... E come un'oncla
EVA (ironica) avea riflessi, avea baglior !...
Come m i a marlre, io pur vorrei
Certo lo credo hlen ! scmprc br~llnr!
OTTAVIO
Oh ! poter quale Fata aiich'io regnar !...

Ma clie volete mai suppor? OTTAVIO


Non so, ma mi par (Le si k avvicinato fin quasi a toccarla e le afferra le mani
possiate aspirar metitre essa reclina la testa all'indietro.)
n sorte miglior,
ad altro avvenir ! Vuoi In regina
Mia dolce fanciulla dolce d'amor
per voi 8yuestavita creatura strana, csser t u ?
non (può lietamente finir ! Tu puoi esser tutto per ine,
I1 vostro bel viso se mi credi.. . se vuoi sia così !
ì? troppo grazioso.. .
Io vo' che il sorriso EVA (svincolandosi)
lo venga a baciar ? Lontan da me !... Andabe !... No! ...
EVA (con aniarezza, nia con grazia) No !... I1 vostro motlclo noln è il mio ...
Io non vi devo ascoltar !...
Siete molto amabile, padrone, Non mi tlovete ientar !
ma del mio stato m'accontento.
Colui cl-ie lia lavorato semprle OTTAVIO (conteneildosi)
è bene che continiii a lavorar. lxbben ! Sia pur !
OTTAVIO (sempre pii1 insinuante) Se lo volete tacerò !...
Ride la vita ! Essa vi chiama !
Tutto v'invita a goder !
Perihè mai non ccdet~ealla si18 braina ! SIPARIO.
al suo voler?
La giovinezza, ldunyue,
non senti tu (sfiorire
in questa angoscia del cloinan?
Vorrei di gemme ricoprire
il candido tuo collo, le lue man !
M'ascolta, cara !... Perchè non puoi ?
Sarai felice, se tu lo vuoi ?...
ATTO SECONDO. I
\
Dch ! mi salva, Dagoherto,
- \ da tanto arcdii. ! ...
Uii grande salone arredato coli iiiolta eleganza. Laiiipadari, DAGOBEKTO
fiori, gruppi di piccoli tavoli e sedie d'ogni forma.
La porta principale è nel fo~idoe, ai Iati, duz cariatidi so- Miei sigriori, fittr: piaii !
stengotio ricche laiiipade. Fuori, i111vestibolo e una gradinata. Bnstii. ! Giì~le n i ~ i !i
Sempre nel fondo, a sinislra, iin'aiiipia porta ad angolo, deco- La faiiciiilla non se clir,
rata di lampadine elettriche a grappolo. Una cortina trasparente taiilo ì: prcs.2 dal ierror !
divide la sala da un salottino verde-pallido a fasce dorate, nel Nori vetlete il suo soffrir ?
quale saranno l'orchestrina e il pianoiorte. A sinistra, i11 primo Non la fate p i ì ~treinar !
piano, un'altra porta aperta conduce alla serra, dalla quale gli
attori entratio ed escoiio. A destra, verso il proscenio, iin an- (a Gipsy).
golo a nicchia, rialzato da uii gradirio, ove sorge una statua
di Eva con i capelli sciolti, illumii~atada riflessi rosa. Fra la Mia picciiin non badar!
porta di mezzo e quella d'aiigolo, U J I tavoliiio con dei ninnoli L'uoino I. i ~ a t os~dilttor!
e tiri paravento di seta. tiraildi specchi. A destra iin finestrone
con balconata. I CAVALIERI (continiiando lo scherzo)
E' sera. L'illuminazione è sfarzosa.
All'aprirsi del velario regna grande aniiilazione tra gli ospiti Offrire i iioslri I~aci,
di Ottavio. Prunelles fa gli onori di casa. Le signore sono iii noi crccliaino sia clovere,
,, toilettes " iiltra-moderiie. Gli iioriiini in frak. Le signore sono Per ogni donna, il bacio
giovani e bellissime artiste. Gli iioniiiii appartetigono alla mi- non è offesa, ma piacere.
gliore socicta.
L'orchestra suona la quadriglia. Lc signore sono tutte in E se da un primo sguardo
piedi sulle sedie, sui divani, sui tavoli, e tengono graziosa- l'uomo si sente trasportato,
]nenie raccolte e sollevate le goiiiie Gli uomini hanno formato non ahhia pii1 rigua
catena e ballano tenendosi per mano e descriveildo delle larglie ma seguiti a bacia
spirali intorno alle signore. A un dato nioniento s'arrestano,
battono le mani in tenipo e riprendono la catena. Alla fine ogni
cavaliere prende la sua clanla, la depone elegatitemente a terra
e la quadriglia finisce. Signor, ini basta l'iritenzion ! ...
del bacio posso farile a men ...
Concedo solo l'illusioii
Musica N . 7. d'avermi ])resa e stretta a1 se11 !
INTRODUZIONE E CORO. DAGOBERTO (agli amici)

(Finita la quadriglia, la iniisica contiiiua. Dalla stanza vicina Vi basti averne l'illusion !
s'odono risate cliiassose. Gipsy entra iti scena correndo, se- 1 CAVALIERI (a GipsY)
guita da Dagoberto e da molti cavalieri. Essa si ripara dietro
Dagoberto, e, mentre gli altri tentano di gliermirla e di abbrac- Ce ne saprei~ioacconteritar
ciarla, si fa scudo del giovanotto spingendolo nelle b r a ~ r i a
degli amici.) sc vi vorrcstc tosto rivelar !
\ CORO
GIPSY (inaliziosa) i' . . . P, la. tua grn~iii
Non son donna nè con fai~ciulla: I fct ini~a~~-i'ornT.
la qualità mi par sia originale.
Nessuno liuò saper
c l ~ ccosa ~)rcq)r.joc'ii \ OTTAVIO
in Iorido al inio biccliier ! \ \
Sia tu ve,slitn conir iinn regina ...
CORO \\ CORO
Non è donna aricor, noli è zitella ! l, Sia pur modesta la tria figupina ...
Curiosa in verità !. .. La storia C bella !
OTTAVIO
GIPSY
E iiiu11 puì) salxr I nostri cuori sai concluistar !
chc cosa proprio c'è CORO
in fondo al iiiio I~icchier!
La parigina sa innamorar!

~l'l Musica N. 8. OTTAVIO


Nel'l'aria di Parigi
(Le prime battute vanno dettc da Ottavio con precisione ritmica, c'è tanta seduzion !
levando e rimettendo la lente). Vi turbinan luigi,
Chi voglia diventare vi turbinan ]>assion !
un vero parigin, Si vive cli peccato,
s'affrel ti a consumare d'ainor, cli voluttà, !
le scarpe sul I~oulevarcl. A morle sia dannato
A tutte le cloiiriine cl-ii, stolto, non godrà.
che passano cli là, Il vero parigino
sussurri paroline, sa bene giudicar,
le cerclli di f~ernlar! lia l'occhio esperto e fino
\se vuole conquistar.
l O parigiria
CORO
(cava di tasca l'orologio con gesto di fretta)

snella etl elegante, Presto che il kinpo vola !


così carina, P r e s b al Caffffu Tortoni !
così affascinante.. . Gira d'amor la spola
)col filo ... cli Marconi.
OTTAVI0
(Le Signore nel frattempo sono uscite dal salotto in punta di
I1 tuo yrofuino piedi, ed ora si uniscono a1 coro).
fa inebriar.. .
- 24 -

1.E SIGNORE (indica Prurielles)


13 qiiesto filo clie i x i iieri lcqatc! seinl~iC 1)rc~iiio]io rruello lì.
Senza sapcrlo sialiio iiinnrnor.n tc 1 Se aiicli'ei ini l':t iiiio s r h c ~ z o ,
Di questo la colpa P in rnp nc i rovo iin lerzo !
del gran Torloni, clcl siio cafiì) !
OTTAVI0 J'RUNELLES
l D L I I I ~ I I7)1/1120
C wn !
Del iiosl,ro ainore vnrla i.1 ; ~durata :
i? spesso eterno corile iirin finminata. i DACiOBERTO
Eppur, clie inilm~~tn ? a'ulto ciiiaqgiì~... ,
Il sccni-~rloil c[iii !
TUTTI
C'IIPS?
E ilil Icrzo nncoi* si ti,ovei.ii !
DA(iOfÌERT0
NP l'aria d i Pnrjg i.. Io son l'nvveiiii. 1
(PCC.,(>('C,)
PRUNELLES
(Tutti entrano nel salotto attigtio. I'oco dopo iie esce Ottavio,
J1 passalo son !
seguito da Prutielles).
GIPSY
Ed il ~?r.rsentroqiii111 iii inc vadrà.
PRUNELLES
Suo niarilo ftti !... nliirnì: !
GIPSY, PRUNELLES, DAGOBEE?TO. DAGOBERTO
Ed io lo diventerò.
GIPSY
GIPSY (al pubblico, parlato)
L ' ~ i n ovale l'al lro !
F r a il marito ch'cbbi un dì,
E fra l'altro che si offrì,
la scelta rcsta a f a r :
qual dei due rlc~vròaccettar? GIPSY
(indica Dagoberto) C'è uiin CRIIZOII
Se m i iilailca questo c~ui, clic cliiaina i1 divorzio
la p i ì ~~ r a z i o s ain17enzio1-1!
Ha un certo sapor, PRUNELLES
ha un certo mister
In ~rlonnaclile già divorziò ! , E si salva la mora1
Se mai nell'amor, DAGOBERTO, PRUNELLES
incauta, sbagliò,
può dire al marilo : prt~do?,! C'è una cnllzoii
Errare è mort,al, Chc clijama i l tlivorziu
non sei q u ~ l l ohiion, la piìi graziosa i rivorlzioii.
un altro ini vado a cercar !
GII'SY
Ha iiii cerlo s;il)or.
ha uri certo inihlcr.
Qiiando ignara era ancor la donna clic giIi tlivorziò !
e non conoscevo amor, DAGOBEIITO, I'RUNELLES
credevo che davver
fossc l'iiomo un {po' sincer ! Se mai ncll'~iiiioi~,
Ma pii] tardi l'illusion sparì ! incauta sba? l i0
la mia creduliti~finì.
E allor per rimediare,
lcercai 'di divorziare.
DAGOBERTO INSIEME
L'uno indietro va. ! Errare è mor.i;il,
PRUNELLES non sei quello biioii,
un altro mi vado a ccrcar !
I1 sccondo 6 qiia !
(escoiio daiizaiido)
GIPSY
tutti te tre.. .
Ci convieli1 ~l'acc~ordo
PRUN ELLES
... Bcnzil ~ i r ~ t e s t a.r . .
OTTAVI0 (a bassa voce, dolcemei-ite)
DAGOBERTO
Percliè treinalc così ?
GIPSY (scambiando i loro posti) EVA (coi1 desolazioiie)

... L'un con l'altro i pwti qui ,scambiar ! Mio signor ... perdorio ... sono turbata ...
Non so perchè sono qui venuta
DAGOBERTO quale forza (arcana
m'ahbia irascinaia !
Vero stile parigin ! barlato) La musica !... Resister non seppi ! ..,
OTTAVIO nelle mie notti piene di cluol
e $di amarezza cd ansia
Eva ! senza fin !
(riprende il melodramma)
INSIEME
Canto. Mislcro o soq~iovano e folle iion 6,
illa tlolie C l~~iiliil05ii.
reallà
OTTAVIO
liia
Lascia dunquc parlar 11 cuor ! clie s~11l'oscur.nvi la
Quel che dice tu dcri ascoltar ! in ia
l3crchC inai ti vuoi ril~ellnr? rispl,enclerh !
Non lo s m t i il ~ r a i l t l emio ainor ?
Prova tii dlre al sol clic si spciripa, OTTAVIO
alla terra clie i fior iion fccoriili T1 fascino clell'i~rnorscender8
o al niaggiu ncloroso lii'ofumi rubar ! su noi coi1 l'ali d'or !...
Prova a spezzare l'iiicailto sottil
d'ilna notlc luilnx. clie sriritilla (conliiiua i1 iiielodrailima)
e tutta di stelle sfavilla 1
INSIEME
li
Questa voce clic chiama è l'amor ! OTTAVIO
mI E: triste confessar cli'io pLir ... cli'io pur ...
chi può ! innamorato son !
Sfuggir al suo potere I1 caso è singola-,
noli so ! ma cow uila passioii !
Son le sue freccie d'or Brucialo, aliiii~è,mi soil !... mi so11 !
ti Chi deridca l'amor
che ferir ! Non ci tlovca cascar !
in i E capilata proprio a me !
Clie via tlt scaiii1)o
i\!Iistero o sogno v:iiio c folle non è, potrò tro\/aiz-?
ma dolce c liiii~iiiosarcaltà !<va!... 1<va!
tua Vorrei potessi ;ilriic.ri capir
che s~ill'oscura viia clic il :ilio aiiiorc
mia non è cnpriccio, iixi. soffrir !
risplenclerh. (I1 suo sguardo cade sulla statua, e ad essa si rivolge in toiio
EVA di doii~andae di iiivocazioiie).
Oh ! quaiitu ho atteso O mainma li:va, clirrlnielo tu,
questo istaiitc divin cosa av\ierr.h cli me 1
O mamma Eva, dimmelo tu, musica N . 12.
Scampo non C'&?
O mamma Eva rispondi, orsu: Duetto
qual via dovrò seguir? GIPSY, DAGOBERTO
Quel che la bocca tua illi dirh
Sacro sarh.
GIPSY
No ! Ti1 dcvi ritoriiare
;L rlii aspetta I{Llonlail
La tua sorella Isioiida che farà? Noi2 lo devi dimen ticare.
Amarmi essa saprà? Giorni lieti ancor ver ran.
Perduto ormai soil ! T1 tilo vecchio genitore
Smarrita ho la rapion ! #fu colui clie ti creò.
Mi vuoi risponcler lu, sì o 110 ?... Se cmmmise questo erriorle
Tu taci ancor. ?.. . TGbbei?, fu il ~destinclie lo guidò !
qual mai Iimor ti lien ?'
Tu pilr iicmica ti viioj irioslrar '? DAGOBERTO
La tua figliuola viioi aiiilar'? Come l?osso in tal momento
Sori lc clonilc te, mia vita, abbandonar ?
Seniprc allcaic coi11r.o i'uuiii ! Qui nel cuor qiialcosa sento
Muta sfiilgc ! ... molto protssirno a scoppiar !
Ali !... la pazienza fai scappar ! Per il no 6el mio papà ...
O Inainrna Eva, cliininclo tu,
Scampo no11 c'è ? GIPSY (interrompendolo)
O mam mina Rva, rispoiidi orsu !
Qual via dovrò seguir? Tu dlevi ritornar.. .
Qucl clio la bocca tua ini clirà
Sacro sar8 ! DAGOBERTO (continuando)
La mia domanda ì: troppo indiscreta? Non avrò fielicità. !
Taci tii ancora
clolcc mia sigriora '? GIPSY (contiiluando)
Tu iiori rislxmcli ?' ... Ti lascio slar !
Noli ti vo' iinl~orturiar! ... dal i ~ i opapà !
M,tldania Eva, scrvo ti soil ... INSIEME
(s'iiichiiia ceiimonioso) Ah ! che affar, che soffrir !
(parlata) C tanti saluti ! Già mi par - di morir !
Com~emai mi potrò rassegnar?
(Si inchina ancora - esce), Gipsy Vedi ben, io mi so rassegnar !
Pur convit>ii - riiiiedinr INSIEME
Sc vie11 inen - cpiel clic ~l?iìi Ali ! clie a f nr - che soflrir
qui ci occor !
(ecc., ecc.)
Il0
Non piìi (escono ballando)
li a
il rlennr. ! Musica N. 13.
OTTAVIO (corre alla porta di fondo, dalla quale entra Eva.
Essa ha un elegantissin~ovestito da sera, leggero e appena
scollato. Nesstin gioiello. Le bionde treccie pesanti sono
Se vivrcliio separali raccolte coli uii pettine sulla niica. A uii dato n~oiuento
I1 rnio cuore snrb con te !
L'un pcr l'nllro siamci riaii, Eva potrà sciogliere i capelli e lasciarli cadere stille spalle.
Dagoberto j T'ho clonutn I n mia fì3 ! Essa appare tiiiiida, nia picna cli grazia. Dal salotto si
Gipsy 1 iVJa q~iatl-iaiilii i s i i n'@! diffoiidc il suoiio di iina barcarola, al pianoforte. Poi vieiic
ripresa dall'orchestra durante la scena scguerite :)
DAGOBERTO
S r t! lcgnr I n inio i~sislciiza OTTAVIO (affascinato).
Al tra cloniia. sor.qci4ii,
Saprò iiFare iaesisl riizn 1Fva !... clivlritl ~ p p a r ~ z i o!...
ii
a tlispctto dcl papi1 ! Piccola. f:ttix inla !
EVA (tin poco vergogiiosa)
Davver ?
Per tnio rorito iiivccc serito
cl-ic iln70feliu clivcrrì? OTTAVIO (con passione)
Fra le mura. d'iin cciiivenlo
Sognerò ! LasBciate,vi ad~orarcosì ! ...
Farini monaca. saprò ... (le afferra le iriaili e la copre di baci)
DAGOBERTO
Noli dirlo, no !
EVA
Aspeliate uri po' a n o r ...
DAGOBERTO Mi par. cli soerlar ...
Mi yuartlo ci'iri torno,
Noli dirlo, 110 !
- 34 -
OTTAVIO
OTTAVIO (carezzevole)
Chiedete pur !
Non è bello q u i ? Qualcuno forse alscolterà.
II EVA (rapita) (Eva lo guarda sorridendo incredula. Ottavio sorride pure e
con il tono con cui si narran le fiabe, dice :)
Oh !... che splendor! ...
No, non vorrei svegliarmi più !.. Alberello scuotili,
alberello spogliati !
11'
l
(si guarda intorno con gioia infantile, poi scoppia in una risata) Biiltn 5iii 11 tcsor !
11 A chi somiglio ?... Dite un po' ?.. Dainini vesli, rtlinnlc cd or !

Yi (pausa. Batte le mani con allegria). (Nel fratteiiipo si è avvicinato a tiri piccolo iiiobile, dal quale
leva iiri astiiccio. Alle ultinie parole giunge dietro Eva e le
11 A Cenerentola !... V i par ? passa rapidamente al collo un monile di perle e di bril-

Il OTTAVIO
S'avvera la tua favola !
lanti. Eva sussulta, si volge, lo guarda. Ottavio prende un
piccolo specchio dorato da un tavolino e lo porge ad Eva
che si contempla e non s a staccare gli occhi dallo spec-
Però nori c'à ... chietto).
EVA (curiosainelite) OTTAVIO
Gl-ie cosa? TlitCenerentola. sei In per me !
La fiaba s'P fatta rcal t;~. !
OTTAVIO (seguendo il suo giuoco) Andiamo insieme !
Quand:essa volle andar dal Re, Io la farò n n ~ i n i r a r ~
sapete quel che chiese la tua l)cllezza, erl esaltare !
alle sue fate, 'ch:erano tre, La Cenerentola sei ti1 per nie !
Le perle gih l'albero frilttò.
la Cenerentola geillil ?
EVA (allegramente)
- Se alla fiaba tu vuoi prestare fede
salprai che te le diede
il Re ! .. . (si inginocchia)
EVA (assorta, estasiata)
Sia pur chiinera felicità,
Voletfc voi provar 'questo bel sogrio io vo' sognar,
cluel che lei cliiesc, n tluniantlar 9 anche cc tosto dovesse svanir,
ailclie se Losto dovesse cessar ...
EVA (stupita) Vo' le mie lahhra avvicinar
Potrò ? all'aurea coppa del piacer,
'rutta di un fiato la voglio vuotar,
mi voglio iillebriar !
Musica N. 14

II (prende fra le inani la testa di Ottavio e la bacia perdutanieiite).

I/ Per te, tilti!, il inio amor !


L'orchestra attacca una niarcia. La portiera viene conipleta-
li OTTAVIO (ciiigeiidola alla vita)
Deli ! viéiii, fixiiriiilla, con mc !
iiiente aperta e tutti gli invitati irroinpoiio chiassosaniente
in sceiia, teiieiido i i i maiio delle coppe di chanipagne. I
La rasa r[iiesta (icl t110 re 1 servi versario da bere. Eva eiitra coi1 Teddy, e, traversalido
la scena di corsa, va a scontrarsi coi1 Ottavio, che le apre
EVA (trasognata)
le braccia e l'arresta).
La fiaba vivrcin,
la gente vedreni DAGOBERTO (avanzaiidosi)
cl-iiiiarsi, a m m i r i ~ r applaudir..
, ..
Silenzio ! Silenzic ! Un l~rinclisifarò !
OTTAVIO
CORO
l3 VI ta ! l3 ainor !
Gih iiel tuo cuor Hiiriak H u r r i ~I... iltteii t i ! pnrlerh !
La gioveniìr è fioriin ! Un briilclisi faril. -- Chi sa. cosa dirk !
Ln sioin irifiriiln Bisogna aver l>azieiiza,
arde ora in tc ! Sill)ir la sua eloyiit.nz;i !
E qiiesto l'an;oi2 I... Jin vita !. . . DAUOEERTO (solennemente)
Prov? tu dire al so1 clie si speiira,
alla terra chc i fior 11011 fecondi Signori ! Vi invilo a tarcr,
o al maggio odoroso profumi rubar ! per alzar coi-i rne il I~icchicr!
Prova a spezzar I'i~ici~~lli? sottil
d'iirin notte luiiar clic scititill:~ CORO (cliiassosamcnte)
e iu tta di stelle sf:ivill;+ ! Farcmo sqi~lllar
1 INSIEME 11gran tromheitier
tà-t&-t8! - th-là-th !
Sia pur cliimera felicità per farvi iacer !
(ecc., ecc.) x
DAGOBERTO (iridicaiido Ottavio)

3i (Ballano, abbandonati l'uno nelle braccia dell'altro, poi si fer-


inano, si guardano conie trasognati).
OTTAVIO (parlato)
L'amico, i1 nostro Ohki
i r i paradiso entrato ì. già !
Quivi iin'Eva, a quattr'occhi,

~1
~ V~eiiimia reyina !
, fferra Eva e la trascina nella sala attigua, dove gli invitati
con un bel geslo,
i1 dolce poino a lui offrirà !
E quest'liha assai piìx seducente
tlclla gran inarlri, che la creo 1
scoppiano in acclamazioni ed applausi).

',
E una perla, un fior cli bellà ! e soffia nlellle or,ecchie
Amici, credete, a ciascuno il suo destin !
è un'angiol del cielo ! Le sue parole son
(alle signore) frizzanii come il vin.
Chi ascolta la canzon
E mio dover, signore, scusate, resister più non può !
di dire il vero.
Più bello d'ogn'altru OTTAVIO
saluto e proclamo questo fior ! La sua canzon la so,
Amen ! è tutta tentazioii !
(stende le niani in segno di benediziotie) Non può nessun risponder no
al suo volcre !...
TUTTI (parlato) I1 furbo sa toccar
Evviva Eva ! Viva Ottavio ! Champagne il punto debole d'ogiiun,
ancora ! Presto ! All~egria! e ognuno cade tosto in suo potere !
DAGOBERTO GIPSY
Iri suo potere cadc tosto ognuil !
Ora tutti beviamo insiem !
Nello champagiic nffogherein ! EVA
OTTAVIO (che ha sempre avuto lo sguardo fisso su Ottavio, come tra-
scinata ormai da una forza irresistibile s'avanza alzando
(ha preso una coppa ricolma e s'avvicina al balcone, che apre) la coppa).
La giovinezza sta per fuggir ! In suo potere io son !
Su ! Che tutto c'invita a goder ! Ah ! potessi viver con te !
E quando sia finito il vin,
da questa finest,ra buttate il I~icchisr! (beve d'un sorso)
(solleva in alto il calice) Che 'mai altre labbra ti possan baciar !
Quest'ora di gaudio saria profanar !
Che mai altre labbra ti possan baciar ! (butta il bicchiere dalla finestra)
Qulest'ora di gaudio saria profanar !
(vuota d'un tratto il bicchiere e lo lancia ftiori dalla finestra. TUTTI
Eva ha seguito il suo gesto con occhi febbrili). La gioia di Monlmartre
GIPSY
comincia n dilagar,
La folla di Morilmurtre
(sfrena d'allegria, sale su un tavolo, con la coppa di champagne sappiam centuplicar !
in mano). Parigi qui rinasce
in tutto il suo spleridor !
A mezzanotte vien Ciascuno di noi si pasce
{un diavol biricaliiri di folle ebbrezza le amor !
(cingendo Eva alla vita)
(Allegria sfrenata. Ottavio corre alla statua e la abbatte, escla-
mando :) O mio -lesero, ora, iiisiem,
OTTAVIO (parlato) un'altra esistenza felice
corniilcereni !... Di qui ne andrem. a
Via ! la tua vita è finita ! Sei troppo vecchia.
(con allegri2
(Corre ad Eva, la afferra e la porta di peso sul piedestallo. I
capelli della fanciulla si sciolgono e scendono sulle sue Parigi ci aspetta
spalle come un mantello dorato). con In s u a vi t;~ gioconaa !
Vuoi lu ?...
OTTAVIO (parlato) .
Ecco la iluova tlea ! (facendosi sempre pii1 vicino)
TUTTI Non so, 'ma ini Ipar
(si raggruppano intortio ad Eva colle coppe ricolnie che vuo- tu possa aspirar
a sorte miglior,
tano e sollevano verso di lei.) ad altro avvenir !
Bisogr~aricor d i ~ r Mia dolce faiiciulla,
lclie tluc la cose seri per te questa vita
clie tlcvorisi toccar iiuii P clie uri lento inorir !
cori prcciluzioil ! Su questo tuo viso
La lora fi'agilitl~ vedrò finalmente
ilon clave i i l a i leiilni. per sempre il sorriso
se ]wirnri. uii altro 11011 gareriti ! brillar !
(La musica cessa briiscamente. Dalla finestra sale un clamore
di popolo, grida, ininaccie, fischi. I corivitati si guardano
smarriti. Eva s'aggrappa ad Ottavio).

Melodramma.
SIPARIO
OTTAVIO (a uii tratto, con disinvoltura).
Hai visto coiiic Iiu sapulo far ?
MI,L sposa t1 volli 11roclarn;~u....
EVA (cori giaricle slancio)

OTTAVIO (continuando)
Non c'b via di scainpo !
Blsogiia mcillir. !
Credula essi I'han
#e losto iic aiir1;~r!
ATTO TERZO EVA.
Ainata sì, ilia sol da uno;
inliaiilorata d i iit'ss~~iio.
111 una villa ai Campi Elisi. - La scetia è divisa iii tre A tutti cluariti t' 11eii la testa far girare,
piani. Da sinistra a destra un giardino dalle alte piante, ricco ina cla qilel fuoco l'ali no1 si~lvarc.
di aiuole fiorite. Qtia e là, sparsi, eleganti mobili in vimini. Al
lato destro un salone e grandi vetrate, al quale si accede per
una gradinata. La sala è decorala e arredzta cori Itisso di mo-
bili, di lampade, di piatite. 11 salone confina con un boudoire Far. vivciae I'uoiiio d~ s]~zranza,
elecantissinio, al quale si accede da rrna porta coperta da irti poi. 1111SLTTRI' l8 Sllil C O S ~ ~ ~ I Z ~ .
coltrinaggio di vclliito. Qtiando sia aperta qiiesla coltritia resta l~rorncltersenipre rcilza riiilla rnnnienzr
ttna tenda di pizzo, tanto trasparente da lasciar vedere l'interno h della cloi~na il graii piaccr.
del boudoire, il grande specchio, il tavolino da toilette. Dal
soffitto pende una lalnpada velata di rosa. Occoi. sallcr mostrar
Ali'alzarsi de11a tela i1 salone è pieno di invitati in toileites quello clic basltl pcr pi.ovoctir.,
clegai~tissiiiie.- Le sigiiorc haiiiio il cappello. - Fra gli ospiti ina poi avvolger di ili~slero
sono GIORGIO, TEDDY, GUSTAVO, ENRICO, GASTONE, c~iielclie l'iicii~iovoi~r.el)l)csvelar.
FEKRY, ELI.I', ZlZl'. P,lcuiii parlano, altri bevo110 dci ritifreschi E i1osti.n grail vit81ìi
e furilaiio. Una signora siede al piallo, circondata da un gruppo S;lIJel*Si i11 leiiipo ritirar..
di cavalieri e di danic. Cio cli'C proibito piacc 111ì1
E' il poiiieriqgio avanzato. di quel cile noto ad allial iii !
I Musica ,n. 85
II.
EVA, GIPSY.
(Entrano i r i scena su una elegantissiiiia chare.tte. Eva gtiida.
I Scendono. Eva aifida le redini a un ,, groo111 " che sedeva
1 dietro. La ,, charrette " k trasportata via. - Eva e Gipsy La parigi~ia.che va a passeggini.,
I vestono elegaiiteliieiil-e, nia senza csagerazioiie). Le piume al vcnto lascia svolazzar,
l e nelle veshe la figura sua divina
EV A par fremer iutta cyuariclo ttlcuno s'avvicina.
i Lo. ~'aririiia (;Iii: si fir a ~ n m i ~ > a r ~ , '
l (la .s«1;1 il iocclii,o tloe saper guitiar,
S~il~crl~ii. 1)a::ea brn. I n folla clic l'i~sljel~lri, Cori c~iicstoEt.crriito essi1 ))uò iiigailliar.
I ~ I c , Ti),
~ 1 1 :I ~I ~ C si ~ (1 i rlli ~ L I ; I I Y I : I cc1 è soltarilo ilcito tial placcr
C f ~ i p ~ i i ic Ci.ctt,ii. che 1101 sc~ppiarrioi11 fontlo al cuoi2esuscitar.
GIPSY t l i tutti quelli clie c'inr1111i:~noal passai..

1 Il suo s.uri.iuci ~iii1ji.api.uvocti.r, A DUE


,e,d il suo sguarclo sccrid'e a fu1mina.r
colui clrc ciaetlca.verlc 01-niai f'e,ril,oil cuor Ainalc, sì, rria sol cla 11110;
i' aspcl t ; ~~1i'~csi;n
Ic iirnriilii c i iiesio ailior. i ~iilarnortibcd i ilcssu no
(crc., ccc.)
l

- 44 -
li: nllor l~enceròcli'arn vario sl~ernr,
musica N. 16 clie a1liii.c ed al~issi110 l~aqsato
coi1 sete inesaiisl~(li vivrrc e amai. !
EVA. Elo il mio dolur h(.ortlalu,
Attenta, attenta bimba mia coli occlii di l~iiiiitoqorrisi n1 destin,
che s i a s'avariza l'vragaii ! e vidi c-li? cosa ì: 1'~iom!
Svegliata clal sogno iri 1111 tristc
il^ TUTTI (ritmiticamente imitanto il vento)
Huuh !... Huuli !... I-Iuuli !.. Iluuli !...
n1 veillo 110 ~ t ~ l t i il
~ imio
o ciior
(coli acccnto iilfailtilc di preghiera)
EVA.
Comiiician \prima piano pian, O Sigiior, ticiii solira IIlP, I<Liiiall !
e quando il cielo oscuro t: già, No, noi1 farmi mili peiltir !
fra lanipi e tuoni in quaiililh Non Inscia~eche pciisi al doinaii !
No, non voqlio riiisi~vi:~ !
piìi iorte il vento soflierh ! Oli 1 potere tlimenticnr !
TUTTI (C. S.) Come i1 verilo lieve passar,
11011 fermarsi mni a pensar
Huuli !... Hu~i1-i!... Huuli !... Hiiuli !... clie iii foriclo ;tll'el~hrezza
sia il dolor. !
EVA
La cl~iomat1 sconvolge ... liuuli !... TUTTI (!lietitre Eva sfoglia lentamente i l inazzo di rose)
Le tiie gonilells jiorifia ... liuuh !...
E se iielle sue spire cadrh, O Signor, iioiii sopra lei In inari !
via, via, irasportera. No, noil farla piìl peli tir !
Non lasciare chc pcnsi al doman !
No, noil vuole rinsavir !
I TUTTI (C. S.)

l huuh ! huuli ! liuuli ! Iiuu11 !...


EVA
EVA

011 ! polere dimentic,


Scoiivolpe tutto I'iirapari Coine il vento lievc I
sc sulla vita. 11uol l-iai-s~ir! noil fermarsi mai a p ~ r i q a r ~
Il ii~oiicloltqr tlrveiso, che in fondo all'ehhr
c lutto ti.aifori~irtto. sta il dolor !
Ma yuandu andato sia luiitan
se iiitorilo a 1101 SI vuol gua;(lar, (cva getta i fiori lontano e, ridenao, arrraversa la scena di
aliim6 si veclrh corsa ed entra nella sala seguita da tutti gli altri).
clie esso rubò
e via si ~ o i . f ò
li1 ielicith 1
BAGOBERTO, PRIJNELLES.
(Dagoberto e Prunelles entrano dal fondo, a destra. I l prinia Caro sigrior ? NtJii il c7iliì ?
1 ~ 17niwle
1 voql rc snn ( [ ~ i ~ s l:t - '
severamente vestito da impiegato, calzoni grigi, giacca ne1
grande crava.tta a plastron. Prunelles elegantissimo, fiore ; (incal7anle)
l'occhiello, lente all'i occhio, v(:stito chiaro e cililidro. Dago- Se t i i lo viini 1~iilr'ì)i.il7ol~riri>
(C

berto ha sotto bracci o una gra111 cartella piena di docuiiie~iti). d i jieiiiinc crl 1ni.r) Ic. Iiic iriaii!
PerchG viioi Iii l,ihc.iiiia ~>fi»r'ir.c
In giovinc~77:i rlic t i c*liiniiia ti. goder ?
Non ì: c o i ì , hiqiioi. FI,LILIIC?
1 ?...
(Miisica conle nel primo atto). Noli soii v»sl~~c.q11cslc q),irolc ?'
G i ~ x y ,dolcc Gipsy OTTAVIO (desolalo)
il rnio amar se' tii,
n ~ i osoln i[liesto vi dissi
(ecc. C

OTTAV/L/, rrlz aCR\fO, por c V A . (ripresa stio iiial~radodal ricordo, con angoscia e con agiiazioi-e
(Ottavio elitra da destra, dalla parte del giardiiio. E in abito I>olevo rcslnr. l a ~ , g i ì cfopo
~. rp~ehfo'?
sera con soprabito e gibiis. Lo segiic iin servo, al quale e! Nel lrihlc silenzio 1 % vila nfl'ogdr ?
-?nsegna la sua carta. A poco a poco la scena si oscura). Fiiggiia io $ori ! Ncl vi)rlicr, lriirnenso
i ~ i volli
i g ~ l I i > ~ ' , (li111~11kcii.r!...
I1 saiiq11~r l i iiiia iiiar1r.c non lia mcnlito !
Musica M. 18 (con ribelli01
Melodr~ Voi foste colui chc i ~ i idestì) !
Voi fostc c o i ~ i icha rn'inilirò In via I...
EVA (ripetendo le parole n airri ienipi) Or, colne volcsie, ecco son !
Non so, ina mi p a r
clohhinte aspirar Per voi 1111 sol capriccio f i l i ,
a soric 1niqlinr.e m a clii~1clie iostc voi per me,
ad &ltro nvven ir ! . .. m a i lo pot,rete mai sapere !..
Mia dolce fanciulla Jri voi l a 121 ia vitra fiiiiva ...
pcr voi questa vita tiitto iniorrio crn l?~iioc inorla1 dolor ...
no11 11iiò 1i.clnriientc finii*. l a n) in C i n v i ~ i c z z ,sl,czztiia
~ restò ...
11 vosiro I ~ c lviso Qriell'iii~,~ noil pii<', ini'riai'c ... mai piìi !...
l3 troppo grazioso
lo deve il sorriso hat:ini ! (Si copre il volto con le niaiii, singhiozzando. L'orchestra con-
tinua. Eva lascia cadere le braccia leiitaliiente. Guarda Ot-
OTTAVIO (affranto, china il capo) t a v i ~ ,gli tende la mano, Ottavio vorrebbe attirarla a sè,
-- 5 v a si stacca).
I3VA ( l c ~ i t n . i n r ~ ~Dimenlicatei~ii..
lr). . come io vi 110 di-
inenticato ... ( l o ~ P ?I I \ c ~ T P ) .
OTTAVI0 (assorto dal ricordo)
La Ceiierei~tolasei tu per rne !
I1 sogno s'ì. fatto realih.
Aridinnio insieme !
Io saprb adorar
la tua bellezza, ecl 'esaltar !
EVA
Com'era inla niadrc
vorrei cliverilare
111 un altro inoildo, lorilaii, fuggii. !...
M'$ ignota la vita, eppur nil pare
1 ' 1 1 ~viver qiia dentro sin sol rnorii ....
INSIEME

Vo' le inic 1nbl1r.n avvicii~ar.


all'nurea c o p l ~ ndcl piacer,
tutta d'iln fiato la voqlio viiotar
Mi voglio inel~riar!
La giovinezza ci chiama a goder !
Che importa poi inorir !
(escono)

SIPARIO

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