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Il progetto LAUNTENBUCH tende a mettere in rilievo la figura del musicologo Oscar Chilesotti e, attraverso

letture comparate delle originarie intavolature per liuto e le trascrizioni per chitarra di fine Ottocento ,
l’evidenza fonica del liuto cinquecentesco ( copia di Ivo Magherini) e la chitarra dell’Ottocento ( originale
chitarra terzina di Gaetano Guadagnini), a testimoniare la natura malleabile e possibile della musica e il suo
potere evocativo.

CHILESOTTI, Oscar Paolo Rocco. - Nato a Bassano del Grappa (Vicenza) il 12 luglio 1848. Dopo la laurea in
giurisprudenza “Si pose così agli studi musicali in parte sotto la guida di un singolare dilettante del luogo, il nobile Antonio Sale,
in parte da autodidatta. Studiò vari strumenti (violoncello, flauto, chitarra), si formò il necessario corredo di teoria musicale e, fuori
dalla musica ma sempre con lo sguardo ai collegamenti con essa, quello di studi letterari, filosofici, scientifici: della qual larghezza di
orizzonti ben presto si dovevano veder prove nelle sue pubblicazioni. È però da dire subito che, nello stesso ambito delle discipline
musicali, ciò che sin dalla giovinezza più lo attrasse, e assorbì poi la maggior parte della sua attività, fu lo studio degli strumenti
antichi, in particolare di quelli a pizzico con manico e tastatura; dall'esercizio della chitarra facilmente passò a quello del liuto,
collegando l'interesse pratico d'esecuzione a quello per la storia degli strumenti di quella famiglia nella loro struttura, nella tecnica
esecutiva, e soprattutto a quello per la musica scritta per essi, dall'origine alla fioritura e decadenza, ove il liuto ebbe, come
strumento solista, preminenza indiscussa. In tale ricerca era parte integrante l'aspetto paleografico, ossia lo studio del sistema di
notazione usato durante i secoli in cui la fioritura di quegli strumenti si svolse, cioè dal XV al XVII: sistema fondamentalmente
diverso da quello della più comune scrittura musicale, in quanto costituito da lettere e numeri, con notevole differenziazione
dall'uno all'altro paese europeo”.

Il Lautenbuch (Lipsia s.d., prefazione datata 1890): codice redatto in intavolatura italiana contiene
composizioni generalmente anonime, e spesso in forma di danza (Passemezzo. Romanesca. Gagliarda).
Questa raccolta, come altre successive, fu utilizzata da O. Respighi per le sue rielaborazioni pubblicate in
Antiche arie e danze per liuto trascritte per pianoforte od orchestra (3 serie, 1917-23-31): rielaborazioni
naturalmente libere e concertistiche, Da tutto ciò si ricava che l'opera del Chilesotti rappresenta non solo
una delle più importanti espressioni della giovane musicologia italiana del suo tempo, ma anche un punto
di riferimento indispensabile per ulteriori sviluppi di una certa corrente della musica del Novecento .

Un’indagine sulle pubblicazioni discografiche relative al Lautenbuch rivela solo alcuni brani inseriti in album
miscellanei .

Gli strumenti : Chitarra terzina Gaetano Guadagnini- Liuto a sei ordini, Ivo Magherini-

Luogo della registrazione: Cappella di S. Maria Maddalena- Canossa.

Tecnico della registrazione: Antonio Verderi ( Decca, Tactus, Fonè)

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