Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
➢ L’orizzonte temporale: uno dei fattori più importanti che distingue gli schemi di retribuzione
variabile è la dimensione temporale che individua schemi di retribuzione variabile a
breve termine e schemi di retribuzione variabile di medio-lungo termine. I piani e gli
strumenti della prima tipologia hanno come orizzonte temporale di riferimento l’anno,
invece quelli della seconda tipologia fanno riferimento a un arco temporale compreso tra i
3 e i 5 anni e sono in genere utilizzati per incentivare gli executive e chi ricopre rilevanti
responsabilità nell’impresa. I programmi che ricercano un maggior engagement del
personale sono altrettanto rilevanti e sono i piani di profit-sharing, gain-sharing e azionariato
dei dipendenti. Tali forme di retribuzione variabile si distinguono dalle altre per le finalità
partecipative che perseguono e sono identificate con l’espressione partecipazione
economico-finanziaria dei lavoratori.
➢ I destinatari: in base a tale criterio possiamo distinguere 3 tipologie di schemi retributivi
variabili e altrettanti livelli di applicazione:
-schemi variabili di natura individuale
-schemi variabili di gruppo o categoria o famiglia professionale (narrow-based
schemes)
-schemi variabili che coinvolgono il personale di tutta l’organizzazione (broad-based-
schemes)
➢ I benefici: in base alla natura dei benefici economici che attribuiscono distinguiamo tra:
-schemi e strumenti monetari: rientrano qui tutti quei piani che prevedono l’erogazione
di cash
-schemi e strumenti azionari: ricomprendiamo i programmi che assegnano azioni e quelli
che assegnano diritti di opzione (stock options). Incluse sono le formule e le iniziative di
azionariato ai dipendenti e i piani di partecipazione agli utili su base azionaria che
attribuiscono i benefici derivanti da programmi di profit-sharing in forma di quote di capitale
-schemi e strumenti obbligazionari: poco utilizzati nella pratica
➢ Fonte delle retribuzioni: in merito alle fonti delle retribuzioni distinguiamo tra
contrattazione collettiva e iniziativa manageriale.
11.8 La retribuzione variabile di merito legata alla prestazione
Per retribuzione variabile di merito si intende il premio aggiuntivo riconosciuto alla persona a
seguito di una valutazione positiva dei risultati conseguiti e del contributo fornito nell’arco di
tempo predeterminato in forma di cash e una tantum con la corresponsione di un bonus
prestazionale o di merito. È una ricompensa che si forma attraverso una complessiva diagnosi
dei risultati e comportamenti dell’individuo riguardo alle attese di ruolo e dell’organizzazione. Le
variabili da considerare sono il livello di performance, il posizionamento retributivo della persona
nel mercato interno ed esterno, la criticità delle competenze possedute, la continuità della
prestazione nel tempo, le prospettive di sviluppo e carriera.
11.9 Forme e strumenti di incentivazione per obiettivi
La retribuzione di merito può prendere forma anche attraverso strumenti che collegano
direttamente il bonus al raggiungimento di target specifici, come nel caso delle forme di
incentivazione per obiettivi. Questo schema di variable pay a breve termine consiste
nell’erogazione di una ricompensa monetaria in forma di bonus la cui misura è conosciuta e
variabile in funzione del raggiungimento di un mix di obiettivi assegnati all’inizio del periodo di
riferimento e documentati in uno schema contrattuale, il regolamento, attraverso cui se ne
comunicano regole di funzionamento. A livello manageriale il più diffuso è il Management by
Objectives. Descritto da P. Drucker, opera sull’incentivazione ex ante attraverso la
comunicazione degli obiettivi e dei correlati incentivi per focalizzare i comportamenti
manageriali, e opera ex post tramite il controllo dei risultati e l’erogazione di premi.
Per costruire programmi efficaci occorre prestare attenzione a diversi aspetti:
-scelta degli obiettivi: fondamentale soprattutto per quelli globali definiti dai vertici e dal top
management, che si tradurranno poi in obiettivi declinati poi dalle diverse strutture aziendali in
obiettivi funzionali e di ruolo. Gli obiettivi devono essere coerenti con le responsabilità previste
dai singoli ruoli, inoltre devono essere specifici e prioritari, ambiziosi, sfidanti e raggiungibili. La
scelta del numero di obiettivi da assegnare è altrettanto importante: un alto numero frammenta e
disperde lo sforzo dei manager, pochi obiettivi indirizzano maggiormente il comportamento
anche per il più significativo valore del premio correlato. Bisogna altresì definire il mix di obiettivi
diversi per natura e contenuti.
-definizione del valore del premio: per essere efficace il valore del premio deve essere
apprezzabile rispetto alla retribuzione fissa e superare la soglia di irrilevanza che non
influenzerebbe il comportamento.
-individuazione dei target e della curva di incentivazione: è la determinazione del target
associato agli obiettivi. Il target può essere espresso con una %, in valore assoluto, con una data.
È fondamentale che risulti chiaro, identificato e comunicato per non essere soggetto a diverse
interpretazioni. Per identificare il target di riferimento è bene tenere conto dei risultati del periodo
precedente, di quelli dei competitor. Ai livelli di raggiungimento degli obiettivi vengono associate
curve di incentivazione diverse in relazione dei differenti obiettivi, che individuano il premio
che sarà corrisposto in relazione al livello della performance conseguita. Le curve hanno
normalmente un livello massimo, cap, e un livello minimo, floor, al di sotto del quale non scatta
alcun premio.
11.10 La remunerazione degli executive
La remunerazione degli executive e del top management assume particolare rilievo non solo per
il valore economico e per gli impatti sui costi, ma anche perché influenza la motivazione dei
leader e il loro impegno a realizzare con successo le strategie aziendali conseguendo così le
performance attese. Queste decisioni devono tener conto:
• Della competitività del trattamento retributivo globale in confronto col particolare
mercato dei top executive
• Il pay mix, come costruire il pacchetto retributivo in modo che siano bilanciate le diverse
componenti
• La struttura degli incentivi per fare in modo che il loro riconoscimento sia strettamente
collegato alla performance aziendale
11.11 L’incentivazione di lungo termine
L’incentivazione variabile di lungo termine è la componente della remunerazione variabile degli
executive orientata a premiare obiettivi di performance correlati a una visione più strategica e di
lungo periodo dell’organizzazione. Le principali finalità sono:
• Allineare gli obiettivi del management e degli azionisti
• Trattenere le persone critiche
• Motivare il management al conseguimento di alte performance
• Attrarre le persone più motivate a scommettere sulle proprie capacità nel conseguire
performance sfidanti
• Ampliare gli strumenti di remunerazione diversificando il compensation package
allineandolo alle pratiche del mercato internazionale
• Flessibilizzare il costo del lavoro degli executive.
Tutti gli schemi sono tuttavia accomunati dall’obiettivo di gestire i rischi di comportamenti
opportunistici degli executive, e possono essere distinti in base a diversi criteri. Secondo il criterio
del beneficio economico a essi associato, distinguiamo tra:
➢ Strumenti monetari
➢ Strumenti opzionari: i piani di stock option sono i più noti e diffusi. Le stock option
assegnano al dipendente la facoltà di acquistare o sottoscrivere titoli rappresentativi del
capitale di rischio della società. Le opzioni concesse al dipendente concedono il diritto di
acquisire i titoli entro un dato intervallo di tempo e a un dato prezzo. Per quanto riguarda
la struttura degli stock option plan, tradizionalmente i suoi destinatari sono gli executive
e i manager con maggiori responsabilità. Un’altra variabile su cui si può intervenire
riguarda il prezzo d’esercizio dell’opzione, che può essere pari, inferiore o superiore al
prezzo di mercato. Per la variabile legata al prezzo d’esercizio, possiamo distinguere tra
piani chiusi (in tal caso l’esercizio delle opzioni è previsto alla fine del periodo) o piani
rolling (in tal caso l’esercizio delle opzioni è graduale). Altro elemento è il legame del piano
di stock option con una specifica performance aziendale.
➢ Strumenti azionari: i piani azionari, anche detti stock grant, sono piani che prevedono
l’assegnazione gratuita di azioni ai manager coinvolti. Essi si distinguono a seconda della
presenza di un legame con le performance in due tipologie:
-restricted shares: azioni assegnate gratuitamente e disponibili solo dopo il trascorrere di
un determinato periodo di tempo. In genere hanno finalità di retention dei manager
-performance shares: l’assegnazione delle azioni avviene al raggiungimento di obiettivi
di management stabiliti nel piano.
11.12 La partecipazione economica e finanziaria
Tali schemi di retribuzione variabile hanno la finalità di accrescere il livello di partecipazione dei
dipendenti ai programmi dell’impresa, accrescendo l’engagement e i comportamenti cooperativi
(si parla di retribuzione di partecipazione). Per partecipazione economica e finanziaria si fa
riferimento a tutti quei piani e strumenti di retribuzione variabile broad based, contenuti in
accordi sindacali, che riconoscono ricompense economiche aggiuntive alla remunerazione base,
collegandole agli utili e agli andamenti economici dell’impresa. Tali additional rewards possono
essere riconosciuti attraverso 2 modalità:
➢ Con bonus che premiano il contributo dei lavoratori agli utili e ai risultati dell’impresa
all’interno dell’employment channel, come nel caso di programmi di profit sharing e
gain sharing. I primi hanno un premio che consiste in un bonus annuale o infrannuale
legato al raggiungimento di determinate performance, e assume forme diverse: può essere
corrisposto in azioni o in obbligazioni. I secondi, invece, collegano il premio
all’andamento della produttività dell’organizzazione. Gli andamenti della produttività
sono misurati da grandezze economiche o attinenti la qualità.
Nella pratica non si usano le forme pure di tali schemi, prediligendone piuttosto formule
miste: in questo caso si tratta di schemi che subordinano l’erogazione collettiva dei bonus
cash alla positiva rilevazione di indicatori compositi di redditività, produttività, di efficacia
e qualità dei servizi erogati.
➢ Con piani e strumenti di tipo indiretto, che individuano il premio nei potenziali
benefici economici derivanti dall’assegnazione di azioni dell’impresa (ownership channel),
come nel caso di programmi di azionariato diffuso dei dipendenti. Gli schemi che
prevedono forme di azionariato dei dipendenti consentono l’accesso collettivo dei
lavoratori al capitale dell’impresa attraverso l’assegnazione di azioni. In questo caso, il
titolo che consente di accedere alle eventuali ricompense economiche aggiuntive è il
possesso di azioni, dunque la qualifica soggettiva di socio che assumono i lavoratori. Qui
l’eventuale beneficio economico trova occasione e non la causa nella prestazione
lavorativa e nel contratto di lavoro, fondandosi su un distinto contratto individuato sulla
titolarità di diritti di proprietà in ambito societario. La partecipazione azionaria può
realizzarsi attraverso:
-assegnazione gratuita di azioni ai dipendenti in relazione a un apposito aumento
di capitale
-acquisto da parte dei dipendenti delle quote di capitale sociale previste
dall’offerta a loro riservata
-formule miste, quindi assegnazione o gratuita o a pagamento
-assegnazione di azioni come utilizzo di premi derivanti da schemi di
partecipazione agli utili.
11.13 I programmi di gestione dei benefit e di welfare aziendale
I benefit sono ricompense, provvidenze, beni e servizi riconosciuti dal datore di lavoro ai
dipendenti. Costituiscono un insieme variegato di benefici accessori che producono vantaggi
tangibili attraverso il loro godimento e utilizzo e che arricchiscono il compensation package. Sono
esempi i piani di previdenza integrativa o quelli di assistenza sanitaria per il lavoratore e la famiglia,
la mensa aziendale, consulenze fiscali o giuridiche, l’auto, il cellulare, le dotazioni informatiche,
la palestra, i check up sanitari, asili nido, viaggi. Le finalità di questi riconoscimenti sono indicati
con l’espressione welfare aziendale e sono:
➢ Migliorare le relazioni di lavoro ed il clima organizzativo
➢ Accrescere il livello di attrattività dell’organizzazione e del suo ambiente
➢ Aumentare la motivazione al lavoro ed il senso di appartenenza
➢ Comunicare e testimoniare l’interesse e l’impegno dell’impresa a migliorare le condizioni
di lavoro e il benessere dei dipendenti.
I benefit differiscono per natura, valore, funzione d’uso e per il trattamento fiscale previsto dalle
norme di legge. In sintesi si distingue tra:
• Benefit di natura previdenziale e assistenziale
• Benefit di significativo valore (auto, stampanti, smartphone, etc)
• Benefit che facilitano la gestione delle esigenze di vita personale e familiare con quella
professionale (favoriscono la work-life balance)
• Benefit che incidono sulla qualità della vita e che sostengono il reddito reale delle famiglie
• Benefit che incidono sul benessere dei dipendenti (wellness)