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Bilancio iniziale delle competenze 2021 (ID:743256)GIULIA BOCCALI -

Codice Fiscale : BCCGLI83R46H501Q

Ambiente di supporto all'anno di formazione e


prova per i docenti neoassunti e con passaggio di
ruolo e per docenti in percorso annuale *FIT

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Bilancio iniziale delle competenze 2021 (1)

I. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALL’INSEGNAMENTO (Didattica)

Nessuno

Ambito: organizzare situazioni di apprendimento

(INFANZIA) Collegare i campi di esperienza alle attività didattiche


Riesci a connettere i campi di esperienza con obiettivi e traguardi in una visione complessiva delle

competenze da sviluppare?
Utilizzare le tecnologie e le opportunità offerte dalle tecnologie e dai linguaggi digitali per

migliorare i processi di apprendimento


Ritieni di avere un adeguato bagaglio di conoscenze e strategie per supportare gli allievi nell’uso delle

tecnologie digitali per favorire l’apprendimento?


Ritieni di saper guidare gli allievi ad un uso delle tecnologie che crei un reale valore aggiunto alla didattica?
Se sì, di quale valore aggiunto si tratta?

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Descrivere, eventualmente utilizzando le domande guida, le ragioni della/e scelta/e della/e
competenza/e selezionata/e. Si consiglia di prendere in esame un massimo di 3 competenze per
ogni ambito.

(Max 3.000 caratteri spazi inclusi)

I bambini interagiscono con le tecnologie fin dai primi anni di vita per cui è importante introdurre la didattica digitale già nella
scuola dell’infanzia con l’obiettivo di favorire un approccio attivo alle tecnologie affinché possano rappresentare un’effettiva risorsa.
Grazie al computer, infatti, vari tipi di linguaggi si integrano tra loro creando un ambiente di apprendimento stimolante, attivo,
partecipativo ed immersivo dove l’alunno è messo nella condizione di “agire” con suoni, immagini e animazioni attraverso attività
ludico-esplorative. I destinatari della multimedialità non sono solo i bambini ma anche i docenti che, grazie ad essa, possono
promuovere l’interdisciplinarietà e sviluppare pratiche educative e didattiche di stimolo, di supporto, di recupero perfettamente
integrate alla loro quotidiana attività. Attraverso le tecnologie, infatti, il bambino può apprendere attivando il canale comunicativo
che gli è più congeniale (visivo, auditivo, testuale). Ritengo che l’ultimo anno della scuola dell’infanzia sia la fascia di età più idonea
per aiutare i bambini ad esplorare e ampliare la conoscenza e l’uso dei linguaggi multimediali. L’ideale sarebbe l’introduzione di un
vero e proprio laboratorio di Informatica che preveda lezioni a cadenza settimanale in cui gli alunni possano imparare a: -
conoscere il computer e le sue componenti; - utilizzare correttamente i principali tasti della tastiera e del mouse; - disegnare
utilizzando il programma Paint; - eseguire semplici giochi didattici; - programmare giocando (Coding) Ma la scuola dell’infanzia
promuove il consolidamento dell’identità, lo sviluppo della cittadinanza, l’acquisizione dell’autonomia e l’acquisizione delle
competenze. Pertanto lo sviluppo della competenza digitale sarà trasversale a tutti i campi di esperienza per uno sviluppo
armonico, unitario e globale del bambino. In quest’ottica, nel 2011, a seguito di un’attenta progettazione, con i bambini dell’ultimo
anno della Scuola dell’infanzia dell’I.C. Campagnano di Roma, ho costruito la fiaba multimediale “Biancaneve e i sette nani”. È
stata un’esperienza molto gratificante e stimolante che ha abbracciato i diversi campi di esperienza in quanto i bambini hanno
sviluppato competenze espressive/comunicative/cognitive, spirito di collaborazione, creatività e immaginazione, curiosità ed hanno
esplorato e consolidato i diversi codici espressivi (iconico, sonoro, verbale e linguaggio del corpo). Tutto questo attraverso attività
di drammatizzazione e costruzione dello scenario, studio della struttura della fiaba e dei suoi elementi, rielaborazione delle
sequenze attraverso diverse tecniche e utilizzo di diversi materiali, costruzione di un plastico, costruzione di una fiaba inventata e
successiva rappresentazione grafica, scannerizzazione dei disegni e riproduzione con Paint delle sequenze mancanti,
registrazione dei dialoghi, scelta dei brani musicali di sottofondo e costruzione della fiaba con l’ausilio del programma Power Point.

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Ambito: osservare e valutare gli allievi secondo un approccio formativo

Rendere gli studenti consapevoli dei loro progressi rispetto agli obiettivi di apprendimento
Ritieni di possedere adeguati strumenti per osservare come gli allievi apprendono?
Riesci a fornire un riscontro agli studenti che consenta loro di fare il punto sulle loro conoscenze e competenze

e individuare che cosa, eventualmente, modificare (valutazione formativa) ?


Progettare attività di valutazione formativa utilizzando una pluralità di strumenti e tecniche
Ritieni di possedere un’adeguata conoscenza delle tecniche e degli strumenti per proporre una valutazione

che potenzi in ogni allievo la capacità di progettare e monitorare il proprio apprendimento?


Ritieni di conoscere differenti strumenti e tecniche per favorire l’autovalutazione, la valutazione tra pari, la co-

valutazione con il docente?


Progettare attività per la verifica delle competenze trasversali (soft skills)
Ritieni di saper progettare attività per la verifica delle soft skills (problem solving, pensiero strategico,

autonomia, ecc.) anche attraverso la predisposizione di “compiti di realtà” ?


Compito di realtà: “una situazione problematica, complessa e nuova, quanto più possibile vicina al mondo

reale, da risolvere utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive

in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica. Pur non

escludendo prove che chiamino in causa una sola disciplina, privilegiare prove per la cui risoluzione l’alunno

debba richiamare in forma integrata, componendoli autonomamente, più apprendimenti acquisiti. La

risoluzione della situazione-problema (compito di realtà) viene a costituire il prodotto finale degli alunni su cui

si basa la valutazione dell’insegnante” in Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di

Istruzione

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Descrivere, eventualmente utilizzando le domande guida, le ragioni della/e scelta/e della/e
competenza/e selezionata/e. Si consiglia di prendere in esame un massimo di 3 competenze per
ogni ambito.

(Max 3.000 caratteri spazi inclusi)

La valutazione consiste nell’espressione di un giudizio globale nel quale si fa riferimento alle competenze acquisite e al punto di
arrivo dello sviluppo del bambino relativamente alle capacità di apprendimento, dell’interesse, dell’impegno, della partecipazione e
della disponibilità a relazionarsi con gli altri nel rispetto delle norme e dell’autonomia personale. Si tratta dunque di una “fotografia”
dell’alunno in quel determinato periodo del suo sviluppo personale e culturale. Scopo della valutazione non è quello di “classificare”
gli alunni bensì di capirli e aiutarli nel loro processo di formazione attraverso esperienze didattiche significative che rispettino i ritmi,
gli stili cognitivi, le capacità e le inclinazioni di ciascuno. La valutazione è dunque un processo complesso che richiede la
costruzione di prove autentiche che pongano gli alunni in situazioni in cui sia necessario risolvere problemi o raggiungere degli
obiettivi. A tal proposito spesso propongo dei compiti di realtà (giochi di ruolo, realizzazione ed esecuzione di percorsi con
attrezzatura sportiva, drammatizzazione di racconti, realizzazione di decorazioni con utilizzo di diversi materiali, costruzione di
cartelloni collettivi, a partire da una lettura/esperimento individuare le fasi principali, verbalizzare e riassumerle in una serie di
sequenze illustrate, etc.…) Queste attività, attraverso un’osservazione sistematica, mi permettono di valutare l’autonomia del
bambino nell’individuare le modalità necessarie per risolvere il compito, la capacità di relazionarsi e collaborare rispettando i tempi
altrui, la capacità di esprimere le proprie emozioni e la capacità di riflettere sulle modalità scelte per svolgere quel determinato
compito. Inoltre, per fornire un quadro di valutazione oggettivo, rilevo apprendimenti e abilità in tre momenti dell’anno scolastico (in
entrata – in itinere – in uscita). A seconda dell’età degli allievi e delle abilità che voglio valutare, somministro prove differenti
(schede di verifica, esercitazioni pratiche, attività ludiche...) A queste affianco un’osservazione sistematica dei lavori prodotti e dei
comportamenti (livello di partecipazione, interesse, socializzazione e impegno). Infine riporto i risultati in tabelle predisposte così da
poter valutare il raggiungimento o meno degli obiettivi prefissati e, dove necessario, intervenire con attività di recupero. Rispetto a
ciò ritengo di dover migliorare in quanto a volte trovo difficile far fronte in maniera adeguata a tipologie di difficoltà molto differenti.
Molto utile però è il confronto con la mia collega con la quale cerco tecniche e strumenti per una valutazione che potenzi le capacità
di ciascun bambino. Infine, al termine di un compito, sollecito gli alunni a fare un’auto-analisi del proprio processo di apprendimento
somministrando delle schede in cui devono colorare degli smiles accanto agli indicatori (verde “lo so fare”, giallo “lo so fare ma
devo migliorare” e rosso “non lo so fare”).

Ambito: coinvolgere gli allievi nel processo di apprendimento

Costruire un ambiente di apprendimento capace di sollecitare partecipazione, curiosità,

motivazione e impegno degli studenti


Ritieni di essere in grado di attivare situazioni didattiche che coinvolgano gli studenti in attività che stimolano

partecipazione, curiosità, motivazione e impegno (ad es.attività definite di problem solving)?


(INFANZIA) Curare l’organizzazione di una giornata educativa equilibrata, ricca di momenti di

accoglienza, relazione, gioco, apprendimento, vita pratica


Ritieni di saper progettare la sequenza delle attività della giornata in modo tale che i bambini possano

ottimizzare le loro potenzialità in rapporto anche ai loro bisogni fisici, emotivi, di conoscenza, di

sperimentazione e movimento?

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competenza/e selezionata/e. Si consiglia di prendere in esame un massimo di 3 competenze per
ogni ambito.

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L’appartenenza a una sezione consente ai bambini di avere un punto di riferimento in grado di assicurare stabilità e continuità alle
relazioni con adulti e coetanei. Fondamentale è creare appositi “angoli” affinché il bambino possa vivere esperienze di tipo
cognitivo, espressivo e relazionale nel rispetto della propria identità (angolo della lettura, del disegno, angolo per attività logico-
matematiche, angolo della manipolazione, angolo delle costruzioni, angolo dei travestimenti…). Inoltre i bambini sviluppano la loro
autonomia e potenziano le loro abilità attraverso azioni ricorrenti chiamate “routine” che sono solita organizzare in questo modo:
entrata e accoglienza, gioco libero, riordino e cartellone degli incarichi, igiene personale, merenda, Circle time con appello e
spiegazione dell’attività strutturata che andremo a svolgere, gioco libero, igiene personale, mensa, relax con ascolto di fiabe, giochi
guidati o attività di recupero, merenda e uscita. La scansione dei tempi della giornata scolastica così predisposta mi ha sempre
permesso un ordinato svolgimento delle attività in quanto momenti che richiedono una maggior attenzione si alternano a momenti
più distesi e attività che richiedono cooperazione lasciano spazio a lavori individuali. Ma l’ambiente di apprendimento è anche uno
spazio d’azione predisposto per favorire la costruzione di conoscenze e incrementare la motivazione degli allievi. Nei miei anni di
insegnamento ho imparato dunque ad affiancare alla didattica tradizionale delle metodologie finalizzate a rendere i bambini
protagonisti del loro processo di apprendimento: Didattica laboratoriale per sviluppare le competenze attraverso l’esplorazione e
l’apprendimento per scoperta. Il bambino impara a porsi domande, collaborare e confrontarsi (laboratorio delle emozioni,
laboratorio di espressione corporea, laboratorio logico-matematico) Cooperative Learning per favorire l’interazione, il confronto e
l’aiuto reciproco nel raggiungimento di un obiettivo comune (costruzione cartellone, realizzazione lapbook) Circle time: metodologia
che rientra nelle mie routine perché favorisce la conversazione in un clima sereno, accogliente e promuove la partecipazione di tutti
i bambini. Metodo scientifico grazie al quale i bambini imparano a osservare, sperimentare e formulare ipotesi. Ricorrenti sono le
attività in cui propongo agli alunni di osservare dei fenomeni per poi discuterne insieme e verificarli (es. il ciclo dell’acqua) Coding:
metodologia che propongo a bambini di 4-5anni per sviluppare le competenze logiche e la creatività (es. costruzione di reticolati a
terra in cui i bambini devono raggiungere la meta attraverso spostamenti direzionali o somministrazione di schede in cui arrivano
alla costruzione di un’immagine attraverso la pixel art) Clil: metodologia attraverso cui aiuto i bambini a familiarizzare con la lingua
inglese. Dove possibile vi affianco l’utilizzo della Lim per far ascoltare canzoni e giocare con software didattici.

II. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALLA PARTECIPAZIONE ALLA VITA DELLA PROPRIA SCUOLA
(Organizzazione)

Nessuno

Ambito: lavorare in gruppo tra docenti

Elaborare e negoziare un progetto educativo di gruppo, costruendo prospettive condivise sui

problemi della comunità scolastica


Ritieni di saper partecipare produttivamente all’elaborazione di progetti di gruppo che tengano conto delle

posizioni individuali per giungere a soluzioni collettivamente accettate?

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Descrivere, eventualmente utilizzando le domande guida, le ragioni della/e scelta/e della/e
competenza/e selezionata/e. Si consiglia di prendere in esame un massimo di 3 competenze per
ogni ambito.

(Max 3.000 caratteri spazi inclusi)

Ritengo che nell’ottica di una continuità orizzontale con il team docenti sia fondamentale, nelle riunioni dedicate alla
programmazione di plesso, confrontarsi nelle attività, nelle strategie e negli obiettivi per superare difficoltà che magari possono
presentarsi in piccolo gruppo all’interno di una specifica sezione. Confrontarsi e cooperare, infatti, è indispensabile per una crescita
personale e professionale di ciascun docente. Nei miei ultimi 3 anni di insegnamento ho prestato servizio in una sede distaccata
dell’IC Uruguay rappresentata da un piccolo plesso immerso nel verde e costituito da sole 2 sezioni. Pertanto giornalmente ho
lavorato a classi aperte scambiando idee con le colleghe, condividendo con loro materiali, schede, metodologie e realizzando
attività, progetti e laboratori comuni (progetto Biblioteca, lezioni di psico-motricità, realizzazione di un piccolo orto all’interno del
giardino scolastico, costruzione di scenari per le recite di fine anno, laboratori di pittura e laboratori per la realizzazione di manufatti
con tecniche diverse e utilizzo di materiali di riciclo per il mercatino in occasione del Natale e dell’open-day). Pertanto, per quanto
riguarda quest’ambito, ritengo di saper partecipare produttivamente e di essere molto predisposta all’elaborazione di progetti
comuni con i colleghi con la finalità di acquisire maggior esperienza in tecniche, metodologie e metodi di valutazione anche se a
volte mi è capitato di partecipare a riunioni collegiali e di programmazione in cui tener conto delle posizioni di ciascun docente si è
mostrato difficile in quanto le idee e i metodi operativi erano molto differenti.

Ambito: partecipare alla gestione della scuola

Partecipare ai processi di autovalutazione della scuola, con particolare riferimento al RAV


Ritieni di avere adeguate conoscenze sul processo di autovalutazione della scuola e sulla funzione che esso

può assolvere ai fini del miglioramento?


Impegnarsi negli interventi di miglioramento dell’organizzazione della scuola
Ritieni di avere adeguate conoscenze sul funzionamento dell’organizzazione della scuola?
Ritieni di poter contribuire al miglioramento dell’organizzazione della scuola su aspetti precedentemente

definiti dal RAV o da te rilevati?

Descrivere, eventualmente utilizzando le domande guida, le ragioni della/e scelta/e della/e


competenza/e selezionata/e. Si consiglia di prendere in esame un massimo di 3 competenze per
ogni ambito.

(Max 3.000 caratteri spazi inclusi)

Nei miei anni di insegnamento non ho mai avuto modo di partecipare ai processi di auto-valutazione della scuola in quanto mi
sono ritrovata a lavorare in differenti Istituti scolastici per brevi periodi. Pertanto in riferimento a quest’ambito sento il bisogno di
formarmi e spero di poter raggiungere le competenze necessarie per poter apportare in un futuro il mio contributo con particolare
riferimento al RAV. Anche per quanto concerne il funzionamento dell’organizzazione scolastica ritengo di avere ancora molto da
imparare; ma ad oggi spero che la stabilità datami dal ruolo possa aiutarmi a sviluppare le conoscenze adeguate relative a questo
aspetto. Infine è importante ricordare che la scuola è promotrice di una cultura ricca di valori sociali e civili per la costruzione di
cittadini attivi e responsabili. In quanto tale ogni docente contribuisce alla gestione della scuola attraverso il Collegio dei Docenti,
partecipando alla realizzazione di iniziative educative e curando il proprio aggiornamento professionale.

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Ambito: informare e coinvolgere i genitori

Coinvolgere i genitori nella vita della scuola


Ritieni di saper attuare strategie per un efficace coinvolgimento dei genitori nella vita della scuola?
Comunicare ai genitori obiettivi didattici, strategie di intervento, criteri di valutazione e risultati

conseguiti
Ritieni di saper comunicare chiaramente ai genitori il tuo progetto educativo-didattico, le strategie di intervento

poste in atto o ipotizzate per affrontare i problemi, e i criteri che fondano le tue modalità di valutazione in itinere

e finali?
(INFANZIA) Assicurare un rapporto personalizzato e accogliente verso singoli genitori
Ritieni di saper mettere in atto un continuativo rapporto con le famiglie in modo tale da costruire un clima

collaborativo per elaborare i progetti educativi dei bambini?

Descrivere, eventualmente utilizzando le domande guida, le ragioni della/e scelta/e della/e


competenza/e selezionata/e. Si consiglia di prendere in esame un massimo di 3 competenze per
ogni ambito.

(Max 3.000 caratteri spazi inclusi)

La famiglia e la scuola dell’infanzia rappresentano i luoghi di educazione dei bambini. La famiglia ne è la sede primaria e la scuola,
dal canto suo, rappresenta un aiuto prezioso per sviluppare in modo globale ed equilibrato la personalità dei bambini. Pertanto un
rapporto collaborativo e di fiducia con le famiglie è di fondamentale importanza per perseguire un unico obiettivo comune che è la
realizzazione del progetto educativo e la costruzione del benessere del proprio figlio. C’è bisogno, dunque, di creare fin da subito
un clima sereno e di fiducia reciproca facendo percepire alle famiglie la professionalità del docente. Per fare ciò, ai genitori dei miei
alunni, ho sempre illustrato in modo chiaro le modalità di inserimento e le linee organizzative della scuola favorendo l’integrazione di
ciascun bambino, ho presentato la programmazione didattica esplicitando gli obiettivi prefissati ed ho documentato i progressi
dell’alunno comunicando anche le difficoltà se presenti. Le famiglie, dal canto loro, si devono impegnare nel rispettare
l’organizzazione scolastica, nel partecipare ai colloqui individuali e nel collaborare nell’azione educativa/didattica del proprio figlio
stimolando la conquista dell’autonomia, fornendo tutte le informazioni utili ad una maggior conoscenza dell’alunno e stimolandolo
ad essere rispettoso dei compagni e di tutta l’utenza scolastica. Solo in questo modo è possibile creare una vera alleanza educativa
utile allo sviluppo della personalità del bambino e alla costruzione del suo futuro. Personalmente mi ritengo una docente molto
disponibile e attenta alle richieste delle famiglie e, nei miei anni di insegnamento, ho avuto la fortuna di incontrare genitori molto
collaborativi che hanno sempre lavorato in sinergia con me con l’obiettivo comune di raggiungere il benessere dei propri figli. Nelle
relazioni quotidiane ho sempre ritenuto importante l’ascolto dei bisogni delle famiglie rispettandone le diversità e nei colloqui
individuali ho sempre cercato di tener conto sia dei pre-requisiti del bambino che dei suoi vissuti affettivi ed emotivi che si
instaurano all’interno della famiglia, cercando di sostenere i genitori nel loro compito educativo. In alcune scuole, inoltre, mi è
capitato di coinvolgere maggiormente i genitori invitandoli a partecipare attivamente all’allestimento del mercatino di Natale e in
occasione dell’open day, per reperire materiale di riciclo da utilizzare con i bambini in sezione o per preparare i costumi per la recita
di fine anno. Sono stati momenti piacevoli in cui si è collaborato in un clima di grande stima. Infine molto utili sono stati i miei anni di
pre-ruolo in cui ho potuto osservare direttamente gli atteggiamenti professionali delle mie colleghe da cui ho preso spunto e che mi
aiutano ancora oggi ad affrontare le varie situazioni (mitigare ansie e paure dei genitori, sciogliere ostilità o abbattere pregiudizi).

III. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALLA PROPRIA FORMAZIONE (Professionalità)

Nessuno

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Ambito: affrontare i doveri e i problemi etici della professione

Rispettare regole, ruoli e impegni assunti all'interno del proprio contesto professionale
Ritieni di espletare con regolarità ed efficacia gli impegni assunti all’interno della tua scuola?
Ispirare la propria azione a principi di lealtà, collaborazione, reciproca fiducia tra le diverse

componenti
Ritieni di porre alla base delle tue scelte professionali i principi di lealtà, collaborazione, reciproca fiducia?
Ritieni di porre questi principi anche a fondamento del rapporto con gli studenti?
Rispettare la privacy delle informazioni acquisite nella propria pratica professionale
Ritieni che i vincoli derivanti dal rispetto della privacy possano creare difficoltà nel tuo lavoro?

Descrivere, eventualmente utilizzando le domande guida, le ragioni della/e scelta/e della/e


competenza/e selezionata/e. Si consiglia di prendere in esame un massimo di 3 competenze per
ogni ambito.

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Uno dei principi sui quali si fonda la nostra società è il rispetto per l’identità altrui e il luogo migliore per intraprendere questo
percorso è rappresentato proprio dalla scuola che ha la precisa funzione di preparare i cittadini del domani. Già a partire dalla
scuola dell’infanzia è fondamentale predisporre attività specifiche e laboratori finalizzati all’esplorazione dei propri vissuti culturali al
fine di valorizzare le diversità e promuovere la comprensione e il rispetto del singolo bambino. In una scuola ormai multietnica,
infatti, non si può non garantire un rispetto reciproco al di là delle discriminazioni e dei pregiudizi. Ma è importante comprendere
che il rispetto dell’altro include necessariamente anche la tutela della privacy di ognuno di noi. Pertanto è fondamentale che la
scuola tratti correttamente tutte le informazioni degli alunni e delle famiglie ed io, in qualità di docente, ritengo di aver sempre
mantenuto la privacy dei dati sensibili con i quali sono entrata in contatto. Tutto ciò non ha mai vincolato o reso difficile il mio
operato. Nel corso dei miei anni di insegnamento, inoltre, ho sempre rispettato il codice etico e deontologico tenendo un
comportamento consono al ruolo ricoperto e mi sono sempre ispirata ai principi di lealtà, collaborazione e fiducia reciproca con tutti
i soggetti coinvolti nell’ambito scolastico. Fin dal primo giorno mi sono resa disponibile a collaborare con le colleghe con lo scopo di
conseguire degli obiettivi educativi/didattici rispondenti alle esigenze dei bambini in quanto ritengo che un’insegnante non possa
operare in modo distaccato dal contesto scolastico ma debba integrarsi con esso e con le figure presenti. Infine ho sempre
partecipato attivamente a tutti gli impegni scolastici (collegio docenti, riunioni di intersezione, programmazione), ho sempre
rispettato l’orario di entrata e di uscita e mi sono sempre relazionata in modo positivo con tutti i colleghi docenti, con i collaboratori
scolastici e non ultimo con il personale di segreteria.

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Ambito: servirsi delle nuove tecnologie per le attività progettuali, organizzative e formative

Utilizzare efficacemente le tecnologie digitali per migliorare la propria professionalità


Ritieni di saper utilizzare efficacemente le potenzialità fornite dalle attuali tecnologie digitali (strumenti,

applicazioni, ambienti) per curare la tua formazione continua?


Utilizzare le tecnologie digitali per costruire reti e scambi con altri colleghi anche nell'ottica di una

formazione continua
Ritieni di saper sfruttare le potenzialità dei dispositivi tecnologici e di internet per costruire scambi efficaci e

produttivi con altri colleghi e/o con esperti?

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In qualità di docente ritengo che, in una società che si evolve rapidamente, sia un mio dovere nonché un mio diritto tenermi
sempre aggiornata per essere pronta a rispondere alle esigenze di ogni alunno. E ‘indispensabile infatti per ogni insegnante
potenziare la qualità del proprio insegnamento per garantire un apprendimento quanto più efficace. Personalmente considero
formazione anche i miei 9 anni di pre-ruolo in quanto ho avuto modo di osservare le scelte contenutistiche e metodologiche dei
diversi colleghi che ho incontrato e da ciascuno di loro ho appreso qualcosa che mi ha portata ad essere l’insegnante che sono
oggi. Inoltre in questi anni ho migliorato molto le mie competenze relazionali. Ritengo, inoltre, che luogo di formazione siano anche i
social network dove molti docenti ed esperti della scuola condividono il loro materiale, progetti e riflessioni per un confronto
costruttivo a livello globale. Spesso io utilizzo il computer come ausilio per reperire spunti e portare in classe ai miei alunni attività
sempre nuove, originali, stimolanti e accattivanti. Personalmente ho sempre avuto una predisposizione per il digitale e
l’acquisizione del patentino Ecdl (anno 2008) e la partecipazione al corso di perfezionamento in “Multimedialità e Lim: idee e
soluzioni per una didattica innovativa” (anno 2013 presso l’Università Europea), mi hanno offerto la possibilità di ampliare le mie
competenze informatiche. Ma pur avendo una discreta conoscenza del pc vorrei continuare nella formazione delle tecnologie per
approfondirne ogni aspetto in quanto l’aggiornamento e la formazione saranno sempre necessari se voglio incidere efficacemente
sullo sviluppo e sull'educazione dei miei alunni.

Ambito: curare la propria formazione continua

Documentare la propria pratica didattica


Ritieni di saper documentare in modo efficace la tua pratica didattica per presentarla ai possibili diversi

destinatari (DS, colleghi, genitori, ecc)?


Utilizzare le proprie esperienze per riprogettare l’azione didattica
Ritieni di saper riflettere sulla tua pratica per trarre precise informazioni o indicazioni per riprogettare nuove

situazioni didattiche?

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Descrivere, eventualmente utilizzando le domande guida, le ragioni della/e scelta/e della/e
competenza/e selezionata/e. Si consiglia di prendere in esame un massimo di 3 competenze per
ogni ambito.

(Max 3.000 caratteri spazi inclusi)

La documentazione rappresenta uno strumento metodologico che assume sempre più valore in una scuola che vuole lasciare
tracce del processo di insegnamento/apprendimento a tutti i soggetti coinvolti. Tale metodologia è importante per: - I bambini che
possono rievocare e rendersi conto delle proprie conquiste, delle proprie evoluzioni - Le famiglie che si sentono coinvolte nel
processo educativo e possono così conoscere le esperienze vissute dai bambini a scuola parlandone con loro e stabilendo così una
continuità con la scuola. - Gli insegnanti che possono analizzare e riflettere sul loro progetto relativamente alle scelte didattiche,
metodologiche, comunicative effettuate e sulla loro efficacia. Nei miei anni di insegnamento molto spesso ho utilizzato la
documentazione come un vero e proprio strumento di auto-valutazione, di miglioramento e crescita professionale condividendo il
materiale con altri colleghi in modo da avere un confronto costruttivo sulle scelte attuate e riprogettare nuove attività didattiche. Per
documentare il processo di apprendimento degli alunni in modo chiaro, sistematico ed efficace applico le seguenti modalità: -
Archiviazione ordinata degli elaborati in raccoglitori individuali da consegnare ai genitori a fine anno - Realizzazione di cartelloni da
appendere lungo i corridoi o nell’atrio della scuola in modo che possano essere visibili ai genitori, - Realizzazione di lavoretti da
portare a casa in occasione delle ricorrenze e non solo - Realizzazione di Dvd contenenti immagini e video riguardanti le attività
svolte da consegnare a fine anno scolastico ai genitori degli alunni partecipanti. Personalmente, oggetto della mia documentazione
sono le esperienze più significative ed originali (festività, recite, uscite didattiche, attività di laboratorio, esperimenti…) oltre a tutti gli
elaborati dei bambini che giornalmente riordino nei singoli raccoglitori. Infine, la compilazione del registro di classe in ogni sua
parte, la compilazione delle schede di valutazione finale di ogni singolo alunno nonché la programmazione didattica e la relazione
finale allegata al registro stesso, rappresentano un ulteriore esempio di documentazione trasmessa e lasciata agli atti.

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