Servizi concernenti

Formazione anche a Distanza

Ente individuato ope legis sia per la

realizzazione dei corsi, che per il rilascio degli
attestati

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 Corso singolo:
Metodologie e Tecnologie
Didattiche Generali
(M-PED/03 – M-PED/04)
monte ore 150 – 6 CFU

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TIC - VI parte

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 Le TIC e le nuove metodologie didattiche per gli
alunni con DSA

Le TIC (tecnologie dell’informazione e della

comunicazione) sono ormai universalmente riconosciute
come una necessità imprescindibile per consentire
l’apprendimento degli alunni con DSA. Esse
necessitano, però, di essere condivise come positiva
opportunità di apprendimento per tutta la classe,
per evitare situazioni personali e relazionali
negative di “differenziazione” e di supposta
“facilitazione” nei riguardi di chi usa tale strumento.

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Bisogna però considerare che l’uso delle TIC, senza

una congiunta attivazione di adeguate strategie
didattiche, rischia di non dare alcun risultato, di
rallentare e deludere ulteriormente le speranze di
apprendere con minor fatica da parte degli alunni
con DSA, nei quali potrebbe insorgere una pericolosa
reazione di rifiuto nei riguardi degli strumenti
compensativi.

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In aggiunta, è da valutare la quasi costante connessione

dei DSA con altri disturbi.
Tale connessione è riconosciuta a livello clinico e quasi
sempre presente nella relativa diagnosi.
I disturbi connessi sono quelli del linguaggio oppure visuo-
percettivi; essi determinano una accentuata eterogeneità dei
profili funzionali e dell’ espressività (livello del disturbo) con
cui i DSA si manifestano.
In altri termini, bisogna considerare le eventuali diverse
componenti compromesse nei DSA: decodifica del testo,
comprensione del testo, aspetto grafico, componente
disortografica, ma anche difficoltà di accesso al
bagaglio lessicale, estrema contrazione dell’espressione
verbale, sia a livello scritto che orale, difficoltà attentive,
nella memoria verbale e di lavoro.

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Poste queste premesse, riteniamo efficace l’attuazione

di un intervento educativo che vada necessariamente a:
•valorizzare le potenzialità del ragazzo,
supportando la sua autostima, e fornendogli
strumenti e strategie adeguati a compensare e
superare le difficoltà specifiche segnalate nella
diagnosi;
•facilitare l’uso del testo scritto con strumenti
vicarianti, quali gestori di sintesi vocali, editor di
videoscrittura con sintesi vocale e correttore
ortografico, calcolatrice, uso del libro digitale;

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• fornire strumenti che consentano una migliore

organizzazione dei contenuti di studio (come i
software per mappe concettuali, grafica,
presentazione, utilizzo delle risorse on-line);

• attuare strategie didattiche che favoriscano una

migliore analisi del testo, utili a comprensione,
studio, memorizzazione, rielaborazione di contenuti,
in forma orale e scritta;

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Le metodologie da noi suggerite sono strutturate

secondo un’unica tematica portante, motivante e
interdisciplinare, all’interno della quale sono inserite
delle unità di apprendimento, rispondenti non solo
alla necessità di una prima esplorazione /
approfondimento delle potenzialità degli strumenti
informatici, ma anche a ben individuabili obiettivi
scolastici di tipo specifico ed interdisciplinare.
Ne derivano percorsi di apprendimento significativi,
strettamente legati alla realtà e ad argomenti resi
interessanti da esperienze vissute in prima persona
e a contatto con esperti dei temi trattati.

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L’attività viene svolta a coppie, valorizzando

la suddivisione in ruoli e la collaborazione
tutoriale: il confronto, la consapevolezza, il supporto
reciproco nella difficoltà si rivela vincente rispetto al
lavoro esclusivamente individuale.

Attività a coppie Collaborazione tutoriale

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L’attività didattica è articolata. Si utilizzano diversi

formati di fruizione e produzione di contenuti. Si
realizza un percorso in cui l’esperienza viene
affrontata e rielaborata, oltre che attraverso gli
strumenti digitali di lettura e scrittura, vicarianti la
difficoltà specifica (sintesi vocale, videoscrittura),
anche tramite il contatto diretto, l’ascolto, l’azione,
il role-playing, l’analisi di contributi audio, video,
di immagini fotografiche, in modo da rendere facilmente
fruibili i contenuti dell’apprendimento, motivando i
ragazzi e valorizzando i loro diversi stili cognitivi.

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Ripetere più volte, in maniera ciclica,

progressivamente più approfondita, lo stesso tipo di
strumento e di attività, in ambiti
apparentemente diversi, ma strutturalmente
simili, permette ai ragazzi di abituarsi alle
modalità e ai vantaggi dati dalla combinazione
di strategie e strumenti, stimolandone la personale
consapevolezza, che arriva, in alcuni casi,
all’esplicitazione spontanea dei vantaggi, e del
possibile impiego futuro, nella loro vita scolastica.

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Un esempio che conferma è l’utilizzo del software

dedicato alla elaborazione di mappe concettuali e
schemi, che i ragazzi vivono come strumento di
supporto ad attività di tipo diverso.
Tale tipo di software, infatti, viene utilizzato:
- nella formulazione delle domande per l’intervista
con l’esperto;
- come schema per gli appunti successivamente
all’intervista;
- come strumento di rappresentazione iconica a
supporto dell’organizzazione sequenziale di
attività e procedure;

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- come rappresentazione di argomenti di

studio che faciliti il recupero lessicale.
Alla fine del percorso i ragazzi sono in
grado di rivolgere domande specifiche
riguardanti la tematica affrontata, svolgendo
un’intervista, prendendo “appunti” a
posteriori (mediante grafici, con poche parole
chiave) e rielaborando personalmente gli
argomenti, sia in forma scritta che orale,
producendo articoli giornalistici.

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Coinvolgendo i ragazzi in attività quotidiane di

scrittura, molti di essi sperimentano concretamente i
vantaggi della compensazione tramite strumenti
informatici e strategie didattiche combinate.
Per tale motivo, un’attività solitamente ostica e
difficoltosa, come la scrittura, riesce ad avere uno
spazio molto importante all’interno del percorso,
facilitata anche da strumenti a supporto del recupero
dei contenuti e da una propensione forte alla
funzione comunicativa della scrittura.
Essa può essere perciò, non solo ben accetta e poco
“faticosa” per i ragazzi, ma motivo di orgoglio, grazie ai
notevoli risultati che si raggiungono.

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Durante e dopo viene esercitata un’attenzione

costante nel sollecitare nei ragazzi una riflessione
metacognitiva sui processi di apprendimento, sulle
strategie di studio attivate/attivabili, sulla loro
applicabilità a scuola (o ad altre situazioni di
scoperta/apprendimento), sul personale/efficace utilizzo
di strumenti informatici, allo scopo di rendere i
ragazzi più consapevoli delle loro difficoltà e
potenzialità di apprendimento.
Alla fine, gli alunni risultano consapevoli delle
potenzialità offerte da alcuni strumenti tecnologici e
mostrano disinvoltura ed autonomia nell’utilizzarli.

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Essi riescono ad individuare quale strategia è più

efficace (ad es. fare degli schemi) rispetto ad altre, al fine
di affrontare l’attività di studio in modo meno faticoso,
più rapido e più proficuo, anche sotto il profilo della
riutilizzazione dei contenuti.
Per fare un esempio concreto, essi possono
sperimentare che fare un ripasso rapido o esporre
l’argomento con schema grafico a disposizione, può
essere più utile ed efficace che ricordare a memoria.
Abbiamo così sufficientemente chiarito che è
necessario consentire ai ragazzi, sia a scuola che a casa,

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di utilizzare gli strumenti compensativi informatici,

almeno di quelli che maneggiano con maggiore perizia.
Ma abbiamo altresì dimostrato che è altrettanto
indispensabile, da parte del docente, aiutare gli allievi
nell’individuare strategie di studio o di esecuzione di un
compito a loro accessibili e tali da mettere in evidenza il
vantaggio dell’uso dello strumento compensativo.
Tutte queste soluzioni, valide per gli alunni con DSA,
possono essere applicate al resto della classe, per evitare
che il ragazzo in difficoltà possa sentirsi diverso ed
inferiore, e possa pertanto rifiutare gli utili accorgimenti.
Questi ultimi possono esercitare una positiva spinta
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sugli apprendimenti di tutta la classe. Ci riferiamo alle

interrogazioni programmate, all’uso di mappe
concettuali, alle presentazioni multimediali, alle risorse
on-line, all’ascolto di romanzi radiofonici, alle
enciclopedie multimediali.
E’ opportuno non applicare rigidamente l’utilizzo di
tutte le misure compensative e dispensative previste
dalla Normativa, ma concordare con il/la ragazzo/a e la
famiglia di quali di essi il/la ragazzo/a stesso ha
necessità.
E’ utile, per un periodo iniziale, sperimentare i vari
strumenti e metodologie, concordando successivamente
con l’allievo quale scegliere.

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Facciamo un elenco delle difficoltà previste e delle

metodologie da adottare.
1) Difficoltà nella lettura in autonomia, ad alta
voce e in silenzio, specialmente di testi
lunghi.

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Per tale fattispecie sono prescritte le seguenti

indicazioni operative:
• Lettura ad alta voce di testi complessi da parte
dell’insegnante in classe;

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• Lettura da parte di un compagno tutor ( sia a casa che

a scuola;
• Lettura da parte del docente o di un compagno, di testi
per comprensione;
• Ascolto di romanzi e testi in formato audio (libri
parlati, audiolibri, mp3, podcasting);
• Lettura per sintesi vocale su pc ( utilizzando il testo in
formato digitale);
• Registrazione e riascolto di una sintesi della
spiegazione dell’insegnante;
• Tutor o lettore (sia a casa che a scuola);
• Utilizzo del libro parlato.

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2) Difficoltà di comprensione

Le risorse audio e le sintesi vocali aiutano quando ci

sono difficoltà di decodifica, ma il più delle volte non
sono sufficienti a risolvere i problemi di comprensione e
successiva memorizzazione
In questi casi, bisogna utilizzare questi supporti
sempre integrati con altri strumenti e strategie
didattiche.
In presenza di difficoltà di comprensione, le
metodologie e pratiche didattiche da adottare sono le
seguenti:

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• Stimolare l’analisi del testo a priori (titoli,

formattazione, schemi e cartine), per generare
preconoscenze e stimolare domande (lettura attive);

• Favorire, nel corso della lettura, un graduale

passaggio (inizialmente guidato) a schemi e sintesi di
concetti;

• Valutare, nel caso si ritenesse necessario,

l’opportunità di fornire ai ragazzi una versione
semplificata dei testi proposti.

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3) Difficoltà nella scrittura di appunti (anche se

sotto dettatura) e nella produzione di testi
autonomi.
Il processo può risultare faticoso, scorretto e lento (in
caso di disgrafia e disortografia), tanto da diventare
inefficace per lo studio successivo.
In tale caso le indicazioni didattiche operative sono:
• Scrivere alla lavagna, con scrittura chiara o in
stampato, i compiti per casa;
• Controllare o fare controllare da un compagno
collaboratore la corretta copiatura o scrittura;

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• Assegnare testi di compiti in classe (da non dettare o

far copiare) in fotocopia o in formato elettronico (per la
fruizione tramite sintesi vocale);

• Utilizzo della videoscrittura , che consente migliore

rileggibilità, o riascolto e riutilizzo);

• Utilizzo del registratore per fornire sintesi delle

lezioni;

• Supportare la composizione scritta con glossario utile.

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4) Uso del vocabolario difficoltoso e lento

In tale situazione le indicazioni operative, dal punto di

vista della metodologia didattica, sono:
• Uso del dizionario digitale, con una preferenza per le
versioni su CD-Rom, che dispongono della possibilità
di fare ricerca automatica, della facoltà di utilizzare la
modalità del copi-incolla, dei termini. In tal modo si
evitano un inutile affaticamento e gli errori di
trascrizione. Interessanti sono anche le tipologie di
dizionari visuali o con l’ audio in madrelingua dei

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termini cercati;
• Uso di glossari per il significato di parole in lingua
straniera o di lessico specifico, possibilmente abbinate
ad immagini, piuttosto che alla sola spiegazione
verbale.

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5) Difficoltà a ricordare elementi non legati a

ragionamento (date, nomi, formule, fatti non
correlati ecc).

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Di fronte a questa difficoltà, è consigliabile

operativamente :

• Valutare la preparazione complessiva dello studente

senza insistere sulle componenti deficitarie, ma
gratificarne la capacità a stabilire connessioni e
collegamenti;

• Fornire strumenti di supporto alla memoria, per

evitare che il difficoltoso recupero del lessico e delle
nozioni impedisca anche il ragionamento;

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• Fornire riepiloghi organizzati per le varie discipline

(schemi, linee del tempo, tabelle riassuntive, tavole dei
verbi ecc.);

• Consentire, all’alunno che ne faccia richiesta, di avvalersi,

durante l’esposizione orale, di schemi e mappe
autoprodotti;

• Utilizzare la calcolatrice integrata nel pc, in abbinamento a

programmi di videoscrittura o editor di formule. In tal
modo si potranno sfruttare gli automatismi di copiatura dei
numeri, per evitare errori di lettura e scrittura.

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6) Difficoltà nello studio della lingua straniera

Le indicazioni operative, in questo caso, sono:

• Dispensare l’alunno dal carico della scrittura, almeno

per fargli apprendere oralmente le essenziali strutture
linguistiche;

• Sviluppare la comprensione orale come propedeutica

alla scrittura;

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• Rendere graduale e controllato l’accesso alla scrittura,

con strumenti compensativi (lettura da parte
dell’insegnante, lettura con sintesi vocale, compiti di
completamento piuttosto che di scrittura autonoma,
dettatura di testi a insegnante o compagno trascrittore);

• Utilizzare il registratore per evitare la lettura diretta e

ricordare pronuncia e vocaboli;

• Utilizzare risorse audio anche a casa;

• Evitare compiti di copiatura ripetitiva e di

traduzione, difficili e inutili per l’apprendimento da
parte di ragazzo con DSA;

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7) Difficoltà a rispettare i tempi e a completare i

compiti.

Indicazioni operative:

• Programmare tempi più lunghi per le prove scritte e per lo

studio a casa;

• Riduzione della quantità di compiti;

• Suddividere i compiti in parti, in modo da evitare

affaticamento nell’esecuzione e poter valutare le reali
competenze;

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• Organizzare le interrogazioni, in modo da

programmarle, possibilmente evitando che se
ne accorga l’intera classe. Qualcuno potrebbe
sentirsi discriminato. Per un ragazzo con DSA,
l’interrogazione programmata è indispensabile
per consentire un’organizzazione efficace dello
studio, che per lui richiede tempi più lunghi e
maggior fatica.

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8) Difficoltà ad esporre per iscritto le proprie

conoscenze/competenze tramite una forma
linguistica adeguata; difficoltà nell’espressione
orale e nell’uso di un lessico specifico.
Indicazioni operative:

• Valutare le prove scritte e orali tenendo conto del

contenuto e non della forma;

• Far scrivere i testi direttamente al computer, senza

chiedere la brutta copia a mano;

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• Permettere che il pc sia utilizzato direttamente in

classe, evitando di fare uscire lo studente per recarsi
da solo nel laboratorio informatico;

• Evitare di valutare gli errori ortografici nelle prove

scritte;

• Nelle verifiche, non esprimere giudizio se la frase è

sintetica o ridotta, se il lessico è povero, se i testi sono
brevi e le risposte non sono complete. Si tratta di
disfunzioni derivanti dallo specifico disturbo
dell’alunno;

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• Valutare pertanto solo i contenuti che l’alunno riesce

ad esprimere;

• Autorizzare la consultazione di supporti per la

memoria, di formulari e di glossari, oltre che della
calcolatrice;

• Evitare di valutare gli errori di calcolo;

• Fare in modo che il pc non sia utilizzato solo dal

ragazzo con DSA e fuori dalla classe;

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• Promuovere forme di lavoro cooperativo per piccoli

gruppi;

• Utilizzare strumenti multimediali per tutta la classe,

in modo da arricchire il percorso di apprendimento di
tutti;

• Consentire l’uso di schemi, mappe, immagini, anche

durante l’interrogazione.

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