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I AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALLINSEGNAMENTO

(Didattica)

a) Organizzare situazione di apprendimento.


7. Strutturare lazione di insegnamento, impostando una relazione coerente tra ci che gli allievi conoscono
gi e un percorso didattico caratterizzato da obiettivi, attivit, mediatori e valutazione
8. Verificare limpatto dellintervento didattico rimettendone a fuoco gli aspetti essenziali
10. Prevedere compiti di apprendimento in cui gli allievi debbano fare uso delle tecnologie

Insegno Tecnologia presso un Centro Provinciale per lIstruzione degli Adulti (CPIA),
precisamente in un istituto penitenziario minorile. Sono al mio quarto anno consecutivo di
insegnamento in una scuola pubblica, ma al primo in un CPIA. Uno degli elementi didattici pi
importanti nellinsegnamento rivolto agli adulti lapproccio personale. Nei CPIA, e in particolar
modo nel mio IPM, non ci rivolgiamo solo a giovani studenti, ma anche ad adulti oltre i ventanni
che vivono di relazioni complesse, nel mio caso con forti disagi sociali e ambientali dove, oltre
allapproccio didattico, fondamentale quello empatico e umano. Poich lutenza risulta essere
molto diversificata, uno dei principi di apprendimento quello di basare le attivit proposte sui
loro bisogni personali, sui loro interessi e sulle loro, anche se precarie, competenze pregresse.
Durante lattivit didattica cerco di seguire costantemente tale dinamica personale, cercando di
coinvolgere il gruppo nella progettazione delle attivit. In questo modo possono sentirsi
positivamente motivati ed appagati. In fase di progettazione mi pongo spesso domande relative
alla diretta relazione tra gli obiettivi individuati e le attivit proposte. Riesco ad individuare, con
discreta padronanza, allinterno di una lezione, che cosa stato particolarmente importante per
favorire lapprendimento. Utilizzo molto le TIC durante le mie lezioni. Testi, suoni, immagini
multimediali, lavagna interattiva e computer sono validi strumenti di mediazione didattica che 1
integrano il mio lavoro scolastico e facilitano lacquisizione dei saperi da parte dei corsisti.
Pur avendo un adeguato bagaglio di conoscenze nellapplicazione delle tecnologie informatiche
in ambito didattico, vorrei rafforzare le mie competenze relativamente alla Fruizione a distanza
(FAD) della risorsa formativa,come indicato dalle Linee Guida per i CPIA nella misura del tetto
massimo del 20% del monte ore a disposizione, sviluppando nel caso di un IPM una rete intranet
che archivi materiale didattico multimediale..

b) Osservare e valutare gli allievi secondo un approccio formativo


14. Rendere visibili agli occhi degli allievi i loro avanzamenti rispetto allobiettivo prestabilito attraverso un
feedback progressivo
15. Utilizzare diverse tecniche e strumenti per la valutazione formativa

Per esperienza personale ritengo fondamentale che chi valuta deve riconoscere la coerenza tra le
azioni messe in atto per valutare e gli obiettivi che ha posto alla sua azione valutativa. Credo che
un insegnante non deve essere un teorico della valutazione, ma deve prefigurarsi i processi che le
sue richieste attivano nella mente dello studente, deve essere consapevole dellimpatto formativo
ed emotivo della valutazione I livelli di partenza e il contesto sociale di appartenenza sono
indicatori necessari in una valutazione formativa; perch il momento della valutazione sia
formativo e non sterile, si far in modo di rendere visibili agli occhi degli allievi i loro
avanzamenti rispetto allobiettivo prestabilito. Il feedback progressivo, in questottica, va dunque
inteso come portfolio personale in cui ciascun allievo possa raccogliere i propri progressi,
anche se piccoli. In questo modo, ciascun discente sar incoraggiato e si vedr gratificato, anche
laddove non raggiunga ancora la sufficienza. Il docente consolider le competenze nella
valutazione dei progressi soprattutto per quegli alunni che hanno bisogno di percorsi
individualizzati, per i quali si cerca di raggiungere gli obiettivi minimi di apprendimento. La
valutazione formativa mira a fare emergere le conoscenze e ridefinirle in un processo continuo di
crescita, prevedendo un criterio anche di autovalutazione che aiuta lo studente a rendersi conto
dei suoi passi, aumentando la necessit di collaborazione e quindi stimolando la differenzazione
dellapprendimento e la motivazione intrinseca. Questionari in itinere, dibattiti collettivi ed
elaborati su piattaforme multimediali, facilitano il processo di apprendimento. Fondamentale sar
la mia ricerca nellimplementare le conoscenze di strumenti tecnici e valutativi migliorando cos
le strategie di verifica, soprattutto nel campo della formazione degli adulti.

c) Coinvolgere gli allievi nel loro apprendimento e nel loro lavoro


20. Sviluppare la cooperazione fra gli allievi e le forme di mutuo insegnamento
22. Costruire regole chiare e condivise insieme alla classe

Uno dei principali obiettivi che ci si propone di raggiungere sar quello di suscitare linteresse dei
discenti e coinvolgerli nel loro apprendimento e nel loro lavoro. Solo in questo modo si potr
ottenere il massimo da ciascuno, perch gli alunni non solo devono comprendere lutilit di
quanto studiano, ma devono anche ritenerlo interessante e quindi spendibile. Si cercher quindi di
promuovere la cooperazione tra studenti finalizzata a rendere coeso il gruppo classe, a favorire il
lavoro in team, a creare forme di reciproco aiuto. Linsegnamento in tal modo non sar legato alle
sole conoscenze della disciplina, ma inglober anche le capacit relazionali di ciascuno, con
lintento di migliorare i rapporti interpersonali e di favorire linclusione, partendo dal contesto 2
per poi arrivare a coinvolgere i soggetti in difficolt. Sar incoraggiato il mutuo insegnamento,
nella forma del tutoraggio, rendendo per il giovane tutor consapevole del fatto che anche lui ha
da imparare dal compagno affiancatogli.
Di pari passo con lintento di sviluppare la cooperazione fra gli studenti e le forme di mutuo
insegnamento si proporr la redazione di un vero e proprio regolamento di classe, da inserirsi
nellambito di una lezione di cittadinanza e costituzione. La costruzione di regole chiare e
condivise uno strumento molto efficace per amalgamare il gruppo classe, sia perch mira a
responsabilizzare ciascun discente riguardo alle proprie azioni, sia perch insegna loro ad agire
nel rispetto degli altri. In conclusione il docente consolider le proprie competenze osservando gli
alunni nei loro rapporti interpersonali e rafforzer la propria capacit di intervenire, laddove
necessario, per far rispettare le regole.
II. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALLA PARTECIPAZIONE SCOLASTICA
(Organizzazione)
d) lavorare in gruppo tra gli insegnanti
26. Proporre elementi di innovazione didattica da sperimentare
27. Innescare ed avvalersi di attivit di peer-review e peer-learning tra colleghi

Nellarea delle competenze relative alla partecipazione alla vita scolastica rientra senza dubbio il
lavoro in gruppo tra gli insegnanti, che si concretizza in scelte e metodi didattici condivisi non
solo nei dipartimenti disciplinari, ma anche, trasversalmente, nei consigli di classe. Saranno
proposti elementi di innovazione didattica, quali le lezioni laboratoriali e il brainstorming. Nel
primo caso, gli allievi saranno chiamati a produrre e ad operare concretamente; nel secondo, si
dar spazio alla loro creativit, purch trovi terreno fertile allinterno del gruppo. Tali elementi
sono sviluppabili in maniera trasversale in tutte le discipline e applicabili in ogni classe, sicch
tutti i docenti che accetteranno la proposta potranno riferire in merito ai risultati conseguiti nelle
singole discipline. Si proceder al confronto dei risultati conseguiti, che diventa un passaggio
fondamentale, non solo al fine di progettare azioni mirate e calibrate sulle potenzialit del gruppo
classe e dei singoli, ma anche per individuare i propri errori e le proprie criticit: questo
lobiettivo del peer-review, il confronto finalizzato al miglioramento. In questottica si colloca
anche il peer-learning, inteso come collaborazione tra pari, affinch la cooperazione tra colleghi
consenta di individuare strategie di recupero e potenziamento degli apprendimenti. Il docente
consolider le proprie competenze in questo ambito, proponendo e coinvolgendo i colleghi,
fungendo da catalizzatore di una didattica innovativa, che trova i suoi fondamenti nel confronto
finalizzato allapprendimento e alla valutazione tra pari.
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e) Partecipare alla gestione della scuola


31. Organizzare e far evolvere, allinterno della scuola, la partecipazione degli allievi
33. Impegnarsi negli interventi di miglioramento dellorganizzazione scolastica

Nellambito della partecipazione alla vita scolastica si cercher di intervenire attivamente anche
nella gestione della scuola, non solo per maturare esperienza gestionale, ma anche per dare un
concreto contributo allorganizzazione. Saranno invitati gli allievi a partecipare attivamente ai
progetti e alle attivit promosse dalla scuola, presentandoli loro nel modo pi dettagliato e
accattivante possibile. Si far in modo di spiegare che la partecipazione consente sia di acquisire
nuove conoscenze e di appassionarsi a nuove realt, quali per esempio il teatro o la musica, sia di
ampliare i propri orizzonti nellambito dei rapporti interpersonali, confrontandosi con ragazzi di
classi, et e contesti sociali diversi dai propri. Ciascun discente sar indirizzato verso il percorso
che meglio si conf alle sue capacit e alle sue necessit, per compensare, recuperare o
potenziare, oppure per intessere nuovi rapporti, onde migliorare laspetto relazionale. Oltre al
coinvolgimento dei discenti, si far in modo di dare un contributo fattivo allorganizzazione
scolastica, mettendosi a disposizione per eventuali sostituzioni, dando una mano nel pianificare le
visite guidate e i corsi pomeridiani. Si partir dallosservazione dei collaboratori del dirigente per
apprendere quanto necessario, ma anche per individuare eventuali criticit, al fine di superarle,
proponendo soluzioni concrete. Il docente ha bisogno di acquisire nuove competenze osservando
e imparando le tecniche gestionali del dirigente e dei suoi collaboratori.
f) Informare e coinvolgere i genitori
34. Coinvolgere i genitori nella vita della Scuola

Insegno in questo anno di prova in un CPIA e precisamente in un Istituto Penitenziario


Minorile.Non ho rapporti con i genitori degli alunni per problematiche oggettive. Credo per che
in una scuola convenzionale nellambito della partecipazione alla vita scolastica, punto focale
dellattivit dellinsegnamento il coinvolgimento delle famiglie, perch se il contesto
extrascolastico partecipe, anche i discenti saranno pi motivati. Fondamentale instaurare un
rapporto costante con i genitori degli alunni, informarli di tutte le attivit curricolari ed
extracurricolari, non solo in occasione degli incontri scuola- famiglia predisposti dalla scuola, ma
anche mediante colloqui personalizzati.

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III. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALLA PROPRIA FORMAZIONE
(Professionalit)
g) Affrontare i doveri etici della professione
38. Rispettare regole, ruoli e impegni assunti allinterno del proprio contesto professionale
40. Contribuire al superamento di pregiudizi e discriminazioni di natura sociale, culturale o religiosa

Unadeguata partecipazione alla vita scolastica impone di affrontare doveri e problemi etici della
professione, rispettando regole, ruoli e impegni assunti allinterno del proprio contesto
professionale. Ci si impegner per assolvere gli obblighi legati non solo alle attivit di
insegnamento, ma anche alle cosiddette attivit funzionali, quali la preparazione delle lezioni, la
correzione degli elaborati, i rapporti individuali con le famiglie. Saranno assolti con una
partecipazione attiva anche gli obblighi relativi alle attivit di carattere collegiale: collegi docenti,
consigli di classe, scrutini ed, eventualmente, esami. Ci si impegner affinch i discenti superino
pregiudizi e discriminazioni di natura sociale, culturale o religiosa, considerando questo
principio, oltre che un dovere etico connesso alla propria professione, un obiettivo didattico e
relazionale. Si partir dalla conoscenza del diverso per arrivare a promuovere lo sviluppo di un
dialogo interdisciplinare teso a considerare i molteplici aspetti connessi alla gestione dellalterit,
al fine di consentire non solo laccettazione ma anche lintegrazione e linclusione del diverso nel
gruppo. Il docente si sente adeguato al compito, in virt dellesperienza pregressa maturata
durante gli anni di precariato: linsegnamento in classi con molti stranieri, nonch in contesti
sociali difficili in cui la didattica dellinclusione costituiva il fulcro di qualsiasi disciplina.

h) servirsi delle nuove tecnologie per le attivit progettuali, organizzative e formative.


42. Utilizzare efficacemente le tecnologie per ricercare informazioni 5
44. Esplorare le potenzialit didattiche dei diversi dispositivi tecnologici

Nellambito della formazione fondamentale lacquisizione delle nuove tecnologie per le attivit
progettuali, organizzative e formative, innanzitutto per ricercare informazioni, magari non
contenute sui libri di testo adottati, al fine di rendere accattivante la lezione. Senza dubbio il web
rappresenta uno strumento potente, se opportunamente usato: oltre che per arricchire il proprio
bagaglio culturale lo si pu utilizzare per condividere, collaborare, comunicare, nel mio caso
specifico sarebbe auspicabile lutilizzo di reti intranet o comunque di contenitori didattici
multimediali. La ricerca delle informazioni attraverso le nuove tecnologie diventa dunque un
pilastro dellinsegnamento in quanto mette a disposizione un insieme di materiali didattici e non,
frutto dello studio di esperti,studenti, formatori. Le risorse della rete camminano di pari passo con
lutilizzo dei nuovi dispositivi tecnologici, le cui potenzialit didattiche sono tutte da esplorare.
Oltre alluso della Lim per proporre lezioni interattive, si coinvolgeranno i discenti in lavori che
prevedano luso del computer, svolgere ricerche, imparare ad impaginare magari una pagina di
giornale o una tesina, ma anche registrare e riprendere, eventualmente con una videocamera o un
tablet. Il docente ha bisogno di consolidare nuove competenze, non tanto relative al corretto uso
degli strumenti tecnologici, quanto alla loro applicazione nel campo didattico. Si
sperimenteranno, al fine di rafforzare tali competenze, lavori in classe che prevedano luso delle
moderne tecnologie.
i) Curare la propria formazione continua
48. Partecipare a programmi di formazione personale e con colleghi, gruppi, comunit di pratiche
50. Utilizzare i risultati della ricerca per innovare le proprie pratiche didattiche

Per curare la propria formazione continua, risulta importante partecipare a programmi di


formazione personale con colleghi, gruppi, comunit di pratiche. Lattivit di formazione ed
aggiornamento, se svolta in equipe, ha lo scopo di arricchire la professionalit in relazione
allapprofondimento di contenuti e tematiche connessi allindispensabile interscambio che deve
crearsi tra docenti, studenti e territorio. Dunque una formazione funzionale al confronto per il
miglioramento e per larricchimento mediante lo scambio di materiali, esperienze, di pratiche
didattiche. Si prender parte ad eventi formativi che consentano il confronto, la discussione e lo
scambio di esperienze per assorbire e capitalizzare quanto riferito. Lanalisi e la ricerca delle
pratiche didattiche, infatti, si effettuano non solo sul campo, ma anche grazie a percorsi formativi,
che facilitino linsegnante nel trasferire gli apprendimenti professionali nella complessit della
realt scolastica. Ci si impegner dunque nellutilizzare i risultati di questa ricerca per innovare le
proprie pratiche didattiche, al fine di essere costantemente aggiornato ed al passo coi tempi, in
una societ complessa, in cui il cambiamento e la continua evoluzione costituiscono il fulcro
dellagire quotidiano. Il docente si sente adeguato al compito in quanto, prima di essere
formatore, si ritiene soggetto da formare ed affronter con atteggiamento assolutamente
propositivo qualsiasi attivit di formazione volta al miglioramento delle pratiche didattiche.

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