Dio ha il carattere di assoluta trascendenza, totalmente altro rispetto alla realtà umana.

Quindi nessuna qualità umana

possiamo attribuirgli (nemmeno l’amore del Dio cristiano). Non possiamo che definirlo secondo quello che non è
( teologia negativa). Qualsiasi definizione infatti lo porterebbe sul piano della nostra realtà.

Poiché caratteristica della nostra realtà è la molteplicità, Plotino definisce Dio come Uno.

Il reale deriva dall’Uno per emanazione (luce, profumo) non tramite creazione che presuppone volontà e quindi
mancanza. Il processo di emanazione avviene attraverso varie fasi dette ipostasi, ogni fase è emanata dalla precedente e
c’è una progressiva perdita di perfezione.

La prima manifestazione è l’intelletto in cui trovano spazio le idee platoniche, i modelli della realtà, i pensieri di Dio.
La successiva ipostasi è l’anima del mondo che come il demiurgo di Platone plasma il mondo .
L’ultimo grado è la materia, assenza di bene, di essere.
L’anima individuale, l’uomo ambisce a ritornare a Dio, alla origine