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La filosofia della natura è la scienza che espone il secondo momento del processo dell'Assoluto, l’Idea “fuori di sé”, ovvero l’Idea “nella
forma dell'essere altro”
Hegel non condivide l’entusiasmo per la natura che caratterizza i romantici.
Essa è bensì espressione dell’Idea, e quindi intelligibile, tuttavia lo è in modo minimo e inadeguato. Per questo motivo, dice Hegel, “non è da
divinizzare”, non va considerata come la realtà che meglio rivela l’Assoluto.
La filosofia dello Spirito tratta del riemergere dello Spirito dalla natura e del suo attuarsi in forme sempre più elevate, prima individuali, poi
universali, sino alla sua piena realizzazione.
Nell’Idea in sé il reale si dà come intelligibile: nello Spirito tale potenzialità si attua pienamente. Lo Spirito non è solo intelligibile, ma
intelligenza.
Il primo momento dello Spirito è lo SPIRITO SOGGETTIVO, ossia che si attua nell’individuo.
LO SPIRITO ASSOLUTO
Negli stati e nella storia lo Spirito trova un’incarnazione che resta sempre determinata e finita. Nello Spirito Assoluto lo Spirito raggiunge la
piena consapevolezza di se stesso, e si coglie non in una manifestazione finita ma in se stesso. I suoi momenti sono l’arte, la religione e la
filosofia. Sono tre forme di conoscenza che condividono il medesimo contenuto: l’Assoluto
e si distinguono per il modo in cui contenuto viene colto: L’intuizione sensibile per l’arte
La rappresentazione per la religione; Il concetto per la filosofia.