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Kierkegaard : PENSATORE CONTRO HEGEL

Singolo
INDIVIDUO CONTRO RAGIONE UNIVERSALE DI HEGEL

ELEMENTI CENTRALI SONO 3:

Esistenza INDIVIDUALE

Categoria della
POSSIBILITA’
Che genera
indecisione

SCELTA che
Determina il modo
di essere del singolo

Le POSSIBILI FORME DI VITA PER K.

Stadio estetico È la vita di chi vive l’attimo, L’ESTETA, la ricerca del piacere, che porta alla noia e
disperazione.
Uomo simbolo di questa vita è Don Giovanni

Stadio ETICO E’ la vita di chi sceglie la stabilità, il dovere la fedeltà.


Uomo simbolo di questa vita è: il marito, il lavoratore

Stadio RELIGIOSO E’ la vita di chi fa un salto perché comprende che la piccolezza del suo essere e
si abbandona aDio, solo così si vince la disperazione.
Uomo simbolo è Abramo.
Se esistere vuol dire scegliere , ciò vuol dire che l’uomo è libero ed ha davanti a sé
infinite possibilità. Queste possibilità generano in lui :

ANGOSCIA nel rapporto dell’io con il Mondo; il modello è ADAMO condizioni


Della vita
DISPERAZIONE nel rapporto dell’io con se stessi ETICA

Angoscia e disperazione si superano con la FEDE, che è riconoscere la limitatezza


propria e abbandonarsi totalmente a DIO.

SINTESI

Nasce a Copenaghen 1813, muore nel 1855

Opere:

-Ciclo estetico: Aut-aut; Timore e tremore; Il concetto dell’angoscia

-Ciclo filosofico: Briciole di filosofia; Postilla conclusiva non scientifica

-Ciclo religioso: La malattia mortale; Discorsi edificanti; L’esercizio sul cristianesimo.

Unica opera firmata da lui è: Discorsi edificanti , le altre opere sono pubblicate con
uno pseudonimo (altro nome).
Unica opera postuma ( dopo la morte)sono: Diari
Kierkegaard è un pensatore opposto a Hegel, un pensatore non sistematico.
Precursore (anticipatore ) dell’Esistenzialismo ( corrente filosofica del 900 che ha al
centro l’esistenza), verrà ripreso da altri autori nel 900 soprattutto in quella parte
che si occupa del singolo, dell’esistenza, mentre viene tralasciata la parte religiosa,
che invece è fondamentale.
Uso dello pseudonimo: non lo fa per proteggersi, ma ha una motivazione filosofica
ciè gli consente di vivere diverse vite, di godere delle sue opere come lettore,
distaccato all’opera stessa.
Le prime opere sono firmate con pseudonimi, altre le pubblica come editore, tutto
legato al suo percorso esistenziale, per tappe: il filosofo, l’interiorità, la religiosità.
Diari: racconta tutta la sua vita: inizia dai 18 anni, parla del suo fidanzamento, del
rapporto problematico col padre, dei problemi interiori; inoltre spiega anche come
arriva a scrivere, perché , cioè i motivi filosofici che lo guidano.
Influenze di altri filosofi: In rimo luogo, Sant’ Agostino e Pascal che afferma che
l’uomo prima lo si conosce poi lo si ama,
mentre Dio prima lo si ama poi lo si conosce.
Per Pascal il cristianesimo è l’unica spiegazione possibile della condizione umana.
Il Cristianesimo è la risposta al disagio esistenziale.
Di Schopenhauer accetta l’interesse per l’esistenza individuale. Apprezza il percorso
che culmina con l’ascesi, ma nello stesso tempo critica Schopenhauer perché
contempla l’ascesi ma non la vive, non la mette in atto. Apprezza il misticismo ma
non quello che passa attraverso il buddismo.
K. cerca di dare una risposta ai problemi esistenziali e di metterli in pratica.

Critica di Hegel: K. è contrario al sistema di H, K. si sofferma sul singolo, sul


particolare, non più sulla storia universale, sulla prospettiva universale ma sulla
singola esistenza.
Singolo è una categoria: un individuo concreto.
Tutte le singole esistenze hanno contraddizioni che H. non prende in considerazione.
La filosofia di K cerca l’interiorità ( influenza di S. Agostino che risulta nell’opera
Postilla). Afferma che se noi ritagliamo nel sistema mondo una singola esistenza,
vediamo che nella singola esistenza ci sono contraddizioni che non possiamo
spiegare razionalmente.
La morte diventa per i singoli un punto di arrivo che non possiamo negare per K.;
se invece facciamo riferimento a H. parliamo dell’uomo in senso generale, l’uomo è
quasi immortale, e l’aspetto esistenziale non viene preso in considerazione.
Cosa è il singolo: è un individuo concreto, particolare, non un “soggetto” perché
questa categoria appartiene a Cartesio,( è sempre universale); a Kant, che cambia
la prospettiva delle conoscenza, cioè guarda come il soggetto conosce, infine con H
tutto viene superato con la dialettica e con la riduzione degli opposti a unità, della
realtà a ciò che è razionale.
Invece, K. valuta il singolo non come soggetto universale, ma nella specificità
dell’individuo e usa delle categorie diverse.
Categorie: in particolare, alla necessità tipica del sistema Hegeliano, si sostituisce la
POSSIBILITA;
Al posto del pensiero oggettivo abbiamo quello soggettivo
Al posto dello spirito assoluto , il singolo spirito
Al posto della ragione, ma la scelta perché l’esistenza è caratterizzata dalle sue
scelte, es.: anche se non posso prevedere se ci sono conseguenze alle scelte, nel
momento in cui scelgo, non so che la mia esistenza prende una strada che
condiziona tutta la mia esistenza.
K. è un Pensatore soggettivo che si pone dal punto personale, H è oggettivo, si pone
da un punto impersonale.
Nei pensatori oggettivi la verità è separata dal soggetto, per K. la verità esiste in
relazione al soggetto, è soggettiva.
La scelta è la libertà di decidere come deve andare la nostra esistenza; dalla scelta
derivano: libertà e angoscia.
K si occupa dell’esistenza e dà grande importanza a ciò che fa l’uomo singolo, dà
importanza all’azione morale, che H invece non considerava, in quanto considerava
sono l’etica.

Nell’opera Aut aut ( o….o) si occupa della scelta. L’esistenza del singolo non è altro
Gli stadi che una continua scelta perché agisce quotidianamente, ciò implica diverse
dell’esistenza possibilità di esistenza;
K. analizza due possibilità di esistenza: non sono due momenti consecutivi, sono due
possibilità di vita inconciliabili, alternativi.
1. La vita estetica
2. la vita etica
Una terza alternativa è la vita religiosa , ma di questa se ne occupa nell’opera:
Timore e tremore.
Aut aut è scritto con lo pseudonimo “ Victor l’eremita”, qui non parla in prima
persona, ma è un editore di scritti che trova in uno scrittoio.
L’opera Aut Aut contiene:
1.Le carte di A ( saggi come Don Giovanni di Mozart, diario di un seduttore , che
riguardano lo stadio estetico ) e
2.le carte di B ( di argomento etico es. saggio di un matrimonio).
Si conclude con un ultimatum scritto come preghiera dove K rileva che l’uomo ha
sempre torto rispetto a Dio.
1. Stadio estetico è quello rappresentato dall’ESTETA , il don Giovanni di Mozart,
il seduttore che ha tante donne ma non ne ama nessuna, non ha una
personalità definita, vive di passioni e sentimenti , non ha un fine da
raggiungere, indefinito.
K. Non dice il nome di A che scrive le carte;

2. Stadio Etico
K. dice che l’autore delle carte di B è Wilhem il Giudice;
la figura che rappresenta lo stadio etico è il MARITO ( o il padre, il cittadino),
che si assume responsabilità della moglie e dei figli, ha un ruolo definito, il
contrario dell’esteta.
Vivere nella vita etica comporta che sorgono contraddizioni perché quando si
riveste un ruolo ci si sente nei confronti di Dio sempre inadeguati.
Questo genera angoscia e disperazione che possono essere superate solo con
la fede.(Stadio religioso), con l’abbandono assoluto a Dio.

( Nell’opera: Il concetto dell’angoscia ) L’Angoscia: nasce dalla libertà di scelta


che l’uomo ha, la scelta implica delle conseguenze e determina il destino
dell’uomo nella vita terrena e ultraterrena.
Il modello o riferimento religioso è ad Adamo, che vive nel Paradiso terrestre,
quando Dio impone il Divieto di mangiare l’albero delle mele, Adamo deve
operare una scelta che determina il peccato originale, la caduta dal paradiso
terrestre.
Ciò dimostra che Adamo, lasciato libero, è libero di peccare e questo genera
Angoscia ( rapporto io con il mondo).
-L’angoscia non è una condizione negativa. K la paragona alle vertigini davanti
ad un abisso ( le diverse possibilità); la vertigine della libertà insieme spaventa
e ci affascina.
-Angoscia è il rapporto tra noi stessi e il mondo, rende l’uomo indeterminato,
non definito. Come si supera l’angoscia? Solo con la Fede.
( Nell’opera: malattia mortale )si occupa della Disperazione ( rapporto io con
se stesso) che deriva dal rapporto di noi stessi con Dio; l’uomo si sente
inadeguato rispetto a Dio, la disperazione è una malattia mortale non nel
senso che porta alla morte ( fine della disperazione e delle malattia) ma nel
senso che l’uomo capisce che manca di qualcosa , avverte che ha bisogno di
qualcosa e si dispera con “ disperazione impropria” perché è mancanza della
consapevolezza di se stessi.
Quale è il rimedio? L’uomo può fare solo una cosa affidarsi a Dio. Sia per l’
angoscia che per la disperazione il rimedio è la Fede, Dio.
E Come si superano Angoscia e disperazione?
Angoscia e disperazione sono proprie della vita etica ( il don Giovanni non si
SALTO
pone questi problemi); e non possono superarsi con la ragione , ma con un
salto nella fede, non si usa la ragione e non si fanno domande.
Ci affidiamo a Dio e questa è una vita trasfigurata, cambiata, è una scelta
esistenziale, come la scelta di Abramo di uccidere il figlio, su richiesta di Dio. E’
una scelta( Timore e Tremore).

Discorsi edificanti: esistono altri discorsi ( ultimatum di aut aut) in questi si


Verità è verità
per me dice che “la verità per K non è oggettiva, non è soggettiva, è individuale”
mmememe dipende dalla nostra interiorità, dalla nostra esistenza e determina le nostre
scelte di vita. Evidenzia la distanza tra l’uomo e Dio, l’uomo è libero ma
peccatore, l’ uomo che si salva solo con Dio.

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