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Kierkegaard 2.

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È possibile individuare riferimenti filosofici nei tre
1.1 stadi:
Il singolo nella sua unicità non può essere compreso - stadio estetico, l’uomo usa le persone come mezzi
in termini oggettivi; la verità è sempre oggettiva, non per il suo piacere; epicureismo, utilitarismo, edonismo
nel senso di relativa, ma nel senso che è sperimentata - stadio etico, l’uomo vede le persone come fini e non
solamente dal singolo mezzi; stoicismo, kantismo, etica hegeliana
Con la pubblicazione del Diario, vengono meglio - stadio religioso, ogni rapporto possibile con Dio è
capiti i motivi che spinsero alla creazione di molti suoi l’obbedienza cieca, Dio è inconoscibile nella sua
scritti: K. Ha trasposto i suoi traumi personali e i suoi essenza; luteranesimo e cristianesimo radicali
tormenti religiosi nelle sue opere Altro riferimento filosofico è a Socrate, distruttore
delle tendenze dominanti del suo tempo e creatore di
1.2 nuove verità; K. Come Socrate vuole distruggere le
tendenze dominanti del suo tempo (religione
Il percorso filosofico può essere diviso in 3 momenti:
istituzionalizzata) e svelare nuove verità
- momento estetico, (riferibile al momento
K. come Socrate usa l’ironia, solo in modo più
precedente al fidanzamento), in cui ci si dedica
moderno, e in modo più tragico, mettendo a nudo il
all’edonismo con la ricerca nel rapporto erotico o la
dramma dell’esistenza del singolo
riflessione personale
Il singolo cerca infatti di dare senso alla sua vita, ma
- momento etico, in cui ci si approccia ad una vita
nel farlo va incontro a noia, disperazione e angoscia
“normale” e composta da matrimonio, vita familiare,
Questi tre stati d’animo lo spingono a scegliere uno
economica, sociale e religiosa borghese
stadio superiore di vita (dall’estetico all’etico, dal’etico
- momento religioso o ascetico, (riferibile alla rinuncia
al religioso)
del matrimonio con la fidanzata Regine), in cui si
L’angoscia in particolare è un sentimento che nasce
abbandona la vita “normale” obbedendo alla fede
di fronte ad una scelta, di fronte alla consapevolezza
cieca (come Abramo che obbedisce all’ordine di
della propria libertà
uccidere il figlio Isacco)
A questa consapevolezza si accompagna poi
L’ultimo momento ha come culmine, l’approdo alla
l’indeterminazione delle possibilità dell’agire umano,
fede cieca, consentita a pochi, che mette in contatto
che nel poter far tutto nel possibile, è come se non
diretto con Dio senza intermediari, facendo provare
potesse fare nulla
l’esperienza religiosa autentica
L’angoscia diventa quindi sentimento che si prova di
fronte al nulla, diverso dalla paura, che invece si prova
2.1
di fronte a qualcosa
I 3 momenti sono una sequenza percorsa ma una
L’angoscia non va nascosta ma va scelta
serie di possibilità aperte e tutti noi
consapevolmente come principio per l’analisi
Questa visione si colloca in un cristianesimo radicale
dell’esistenza del singolo
e la sua centralità del peccato originale, una macchi
indelebile che si può cancellare solo con la scelta più
difficile, quella religiosa
3.1
Lo stadio estetico ha alcune caratteristiche:
La religiosità deve essere quella autentica, l’appello
- è amorale, cioè fuori dal bene e dal male
di Dio attraverso Cristo a lasciare il mondo e scegliere
- è individualistico, cioè pone al centro il piacere del
Dio, non quella istituzionalizzata che per K. È un
singolo
tradimento
- è vario, non è riducibile al mero piacere erotico
La vita religiosa autentica è quindi intesa come
Chi lo sceglie, vive nella pura possibilità, nell’attesa di
rapporto assoluto con Dio e mezzo per la salvezza dal
tutto ciò che può capitare
peccato
L’ironia di questo stadio è rappresentata dal fatto
Questa visione appartiene alla teologia protestante,
che per ogni aspetto positivo, è presente anche un
che esclude dal rapporto con Dio i suoi intermediari
aspetto negativo
- il piacere sensuale è contrapposto dall’angoscia; K. L’esigenza viene sentita in particolar modo quando
Individua come modello il Don Giovanni di Mozart dopo il piacere compaiono noia, angoscia e
- il piacere intellettuale è contrapposto dal dubbio; il disperazione, che ci spingono a passare ad una forma
modello è il Faust di Goethe di esistenza più elevata, operata non gradualmente
- il piacere per l’avventura è contrapposto dalla ma tramite una scelta
disperazione; il modello è Asvero della leggenda 4.2
cristiana La disperazione non è da fuggire ma da scegliere,
Chi vive nell’esperienza estetica, trova una punizione perché è essa a farci concepire la scelta più
interna; il protagonista, accompagnato dal peccato importante: scegliere sé stessi del nostro eterno
originale, non riesce a godere serenamente dei frutti valore o continuare a scegliere sé stessi nella propria
del piacere ricercato immediatezza
Solo una volta usciti da tale stadio si capiscono i Il passaggio è frutto di una scelta cieca dalla vita
limiti di esso estetica a quella etica, nel considerare gli altri come
mezzi a considerarli come fini
3.2 La scelta è libera, e dal momento in cui avviene
Il piacere sensuale è una delle esperienze estetiche porta a dare valore alla persona umana e creare
maggiormente esaminate dall’autore differenza tra il bene e il male
Giovanni, protagonista del Diario del seduttore, Con questa scelta l’uomo diventa sé stesso, diventa
seduce Cordelia; analogamente a come K. Sedusse libero, poiché solo in questo momento compare il
Regine bene e il male
Al seduttore non interessa la seduzione in senso La vita etica è inoltre intersoggettiva, formata dalle
fisico ma quella in senso spirituale; al seduttore relazioni (in famiglia, lavoro o società)
interessa piegare spiritualmente l’altra metà, K. si sofferma poi su diversi aspetti della vita etica, in
facendola negare sé stessa e riconoscere nel particolar modo sul matrimonio e la funzione di uomo
seduttore il suo signore e di donna
Il maggior piacere per un seduttore è la conquista Il matrimonio è la relazione universale tra uomo e
della rinuncia non come costrizione, ma come atto di donna
libertà della persona sedotta
K. dopo aver piegato e abbandonato Regine, 5.1
pensava che la ragazza non avrebbe mai più trovato Un ulteriore salto è fatto quando si passa dalla vita
un equilibrio; cosa che non accadde: la ragazza dopo etica a quella religiosa, dalla religiosità superficiale ad
essere stata rifiutata si rifece una vita sposandosi, un rapporto fideistico con Dio
procurando dolore e risentimento in K. Questa operazione è stata compiuta anche da K. A
spese amare, dato che per liberarsi della religione
4.1 istituzionalizzata, rifiutò il matrimonio con Regine
Nello stadio estetico non sono operate delle scelte Tale salto viene legittimato da K: principalmente con
etiche, in quanto non esiste ancora nella coscienza la argomentazioni riferite ai testi sacri, e in particolar
differenza tra bene e male modo nella sua opera Timore e tremore
Questa differenza compare solo nella stadio etico, in 5.2
cui si operano scelte legate a valori universali, in Il rifiuto della sfera etica per approdare alla sfera
ambito familiare, lavorativo o sociale religiosa vede la fede come scandalo, paradosso,
I problemi di tale scelta sono esposti per lo più nel assurdo: Abramo obbedisce al comando divino di
saggio Estetica ed etica nella formazione della uccidere il figlio, anche se Dio aveva vietato il sacrificio
personalità umano
Il passaggio da uno stadio all’altro si ha per la Abramo ha creduto ciecamente nel paradosso della
necessità di passare dallo stadio estetico, condizione fede, eppure tale scelta lo fa sentire superiore alla
spontanea e naturale, allo stadio etico, condizione sfera della vita etica, portandolo ad un contatto
voluta diretto, senza mediazioni, con Dio
Ciò non significa che l’etica vada distrutta, ma
significa che essa assume l’espressione di paradosso
con la fede
L’infinito si manifesta con paradossalità; l’infinito,
l’assoluto, Dio non può essere conosciuto ma solo
scelto; tale scelta va contro la stessa ragione

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