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Georg Wilhelm Friedrich Hegel con gli altri popoli (colpevoli di venerare altri dei)

e con Dio (che non


1 Scritti teologici giovanili può essere né nominato né raffigurato).
Ciò ha delle conseguenze in campo morale:
Gli scritti giovanili di Hegel trattano di temi religiosi e
1) Per i Greci ci sono vari dei, che non comandano,
storici, pubblicati postumi con il titolo di Scritti
poiché sono gli umani a decidere la loro condotta
teologici giovanili essi sono:
in base alle leggi morali liberamente accettate
 Religione popolare e cristianesimo
2) Per gli ebrei c’è un solo Dio, la quale parola è
 La vita di Gesù
esclusivamente legge che non si può discutere
 La positività della religione cristiana
Cristo però si contrappone alle legalità ebraica,
 Lo spirito del cristianesimo e il suo destino
bisogna quindi chiedersi se nell’opporsi afferma la
moralità di tipo kantiano
1.1 Religione popolare e cristianesimo
La risposta è no, non afferma la moralità di tipo
In Religione popolare e cristianesimo, viene
kantiano poiché essa non è altro che l’altra faccia della
affrontato il rapporto tra religione razionale di Kant,
legalità ebraica
religione popolare greca e cristianesimo; le tre
La moralità di Kant e il Dio degli ebrei infatti hanno
religioni sono analizzate e poste su una scala
in comune: il concetto di legge (qualcosa che si
gerarchica
dovrebbe ubbidire ma che tuttavia si può disubbidire),
1) Religione razionale di Kant: pura; immune da
e la legge che seguono, ovvero la legge morale (con
autoritarismo, dogmatismo e superstizione; ideale
Kant rivelata dalla nostra coscienza, con gli ebrei
puro difficilmente praticabile
rivelata da Dio)
2) Religione popolare della Grecia classica: vissuta
Quindi Cristo si contrappone allo spirito ebraico così
festosamente dalla collettività; radicata nel
come a quello kantiano: Cristo non predica il rispetto
costume e nelle consuetudini; non circoscritta alla
della legge morale, ma solo l’amore
sfera individuale ma festeggiata dalla nazione;
Lo spirito del cristianesimo è l’amore, che permette
realizza la libertà del popolo che non è
il legame tra uomo e Dio, oltre che uomo e uomo
subordinato a dogmi
3) Cristianesimo: soggettiva nel senso di individuale,
2 I capisaldi del sistema hegeliano
sentita e realizzata attraverso le azioni
2.1 Filosofia come sistema
dell’individuo; oggettiva nel senso di dominata
Scritti teologici giovanili  primi tentativi filosofici
dall’intelletto e dalla memoria, codificata in libri e
sistemi che portano alla costruzione di sistemi Prefazione alla Fenomenologia dello Spirito 
dogmatici e autoritari; si crea una spaccatura tra il filosofia matura, che espone la realtà in forma di
sentire individuale e i dogmi imposti dall’esterno. sistema
La verità è solo in forma di sistema:
1.2 Lo spirito del cristianesimo e il suo destino - la verità si trova nel sistema scientifico di essa
In Lo spirito del cristianesimo e il suo destino, Hegel - solo in questo modo la filosofia cesserà di essere
identifica lo spirito del cristianesimo nell’amore, amore per il sapere e diventerà vero sapere
mutando le posizioni prima prese sulla religione Il vero è l’intero:
razionale e sul cristianesimo - La filosofia si configura come un sistema che offre la
Per Hegel c’è una differenza nel mondo greco e spiegazione della realtà finita riconducendola al tutto
quello ebraico di cui è parte
1) Il mondo greco: segue una religione politeistica, - la filosofia deve coprire sistematicamente tutti gli
che accompagna l’armonia verso la Natura, gli ambiti del sapere umano
altri popoli (che possono professare altri dei, in - la necessità di tale sistema si potrà capire solo una
quanto non esiste un solo Dio) e gli dei stessi. volta che esso sarà esposto completamente
2) Il mondo ebraico: segue una religione Il sistema espone la razionalità del reale:
monoteistica, isolata, che mette in netta - il carattere sistematico della sua filosofia non è una
separazione sé dalla natura (considerata ostile), scelta espositiva o didattica
- ma corrisponde alla struttura stessa della realtà Questo cammino dello Spirito (dell’uomo) non
(poiché essa è razionale, il sistema è espressione della esclude però drammi e sofferenze, che anzi risultano
sua razionalità) essere un aspetto essenziale della storia
- in Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio Il processo è infatti dialettico, conflittuale,
la realtà è esposta in modo sistematico antagonistico; è un processo di formazione e crescita
- in tutte le altre opere la realtà è spiegata a partire fatto di crisi
dal tutto di cui fa parte Questa conflittualità è presente in ogni singolo
- la Fenomenologia dello Spirito si può considerare istante: ogni momento si afferma negando /
un’introduzione storica al suo sistema oltrepassando il precedente
La realtà si realizza attraverso uno sviluppo
2.2 Il vero è l’intero razionale, la dialettica che diventa quindi legge dello
Il vero è l’intero sviluppo della realtà
L’intero è l’Assoluto La dialettica caratterizza la realtà (tutto ciò che esiste
L’Assoluto è l’unica realtà infinita dalla quale gli non rimane uguale a sé stesso) e anche il pensiero
oggetti finiti ne sono una manifestazione parziale (ovvero il razionale, che è reale)
Il vero non è solo sostanza, ma anche autocoscienza Il movimento dialettico ha come caratteristica quella
L’Assoluto po’ diventare autocosciente solo di ricondurre due unità opposte in sintesi senza
attraverso uno sviluppo annullarle
L’Assoluto va inteso quindi come risultato di uno La dialettica mostra ogni cosa come un fenomeno
sviluppo, un processo, e non come un dato in sé parziale all’interno della totalità
concluso La dialettica esprime il processo costitutivo della
L’Assoluto è il risultato del divenire, è movimento realtà in cui niente nasce e niente muore, ma tutto si
L’Assoluto è un soggetto, è Dio trasforma
Hegel opera anche una distinzione tra ragione e
2.3 Il reale è razionale intelletto:
Hegel afferma in un aforisma, facente parte della - Ragione: facoltà umana che comprende la realtà nel
Prefazione ai Lineamenti di filosofia del diritto, che “il suo divenire, cogliendone la concretezza, le relazioni
reale è razionale, il razionale è reale”, ovvero che delle parti nell’Assoluto
tutto ciò che esiste è razionale, e tutto ciò che è - Intelletto: facoltà umana che comprende la realtà
razionale, è reale come statica, fissa e senza cogliere l’unità del tutto,
- la verità non si raggiunge in modo immediato, con fissando la realtà per concetti astratti
un’intuizione, ma attraverso un percorso, che alla fine ***
si rivela essere la verità (l’intero) che si stava cercando La dialettica viene inoltre detta triadica poiché si
- la realtà si mostra come ragione, non nelle singole articola in tre momenti: tesi, antitesi e sintesi
cose, ma nella totalità delle cose, in esse trovano una  Tesi, momento astratto o concettuale, l’intelletto
collocazione razionale agisce fissando la realtà in concetti separati dal
loro opposto, affermando così dei dati
2.4 Dialettica  Antitesi, momento dialettico o negativo razionale,
Hegel ha una visione ottimistica della storia: la realtà la ragione comprende la realtà nel suo divenire,
è in continuo divenire, e si esprime come processo come parte dell’Assoluto
dello Spirito verso una meta certa  Sintesi, momento speculativo o positivo razionale,
La meta di tale cammino è rappresentata dalla la ragione unisce gli opposti e li riconduce a realtà
libertà dello Spirito, che arriva a conoscere sé stesso parziale di una più alta
realizzandosi pienamente
Lo Spirito che ha iniziato il suo cammino con i primi 3 La Fenomenologia dello Spirito
passi dell’umanità, si realizzerà pienamente solo alla 3.1 Caratteri generali
fine del processo, nel sapere assoluto della filosofia Una delle opere più importanti di Hegel
In essa vengono trattati la storia dell’umanità e le
esperienze individuali umane
L’opera tratta del cammino dello Spirito verso  Virtù e corso del mondo
l’autocoscienza o Individualità reale in sé per sé
Lo Spirito siamo noi, gli umani con i loro approcci  Spirito
conoscitivi alla Natura, i loro drammi, i loro problemi o Eticità
in società e le loro produzioni o Cultura
La Fenomenologia dello Spirito vuole essere o Moralità
descrizione scientifica dei fenomeni dello Spirito
L’opera è come un romanzo che tratta la storia dello 3.2 Certezza sensibile
Spirito, da condizione naturale di inconsapevolezza, Il primo passo dello Spirito è quello della coscienza,
ad una crescita dialettica che porta alla ovvero del singolo che muove i suoi primi passi
consapevolezza di sé Il primo gradino di questo passo è formato dalle
Il cammino non è una serie casuale di eventi ma una esperienze sensoriali, che ci danno sapere immediato
realtà che si realizza dialetticamente con una serie di e sicuro, ovvero certezze sensibili
crisi successive, sempre più ardue, ma sempre Queste certezze sensibili non corrispondono tuttavia
superate alla realtà (altrimenti durerebbero oltre “ora” e “qui”,
La meta è quella che storicamente è accaduta quindi durerebbero sempre), queste certezze cercano
durante la vita di Hegel, la libertà politica (Rivoluzione di fissare un fluire di sensazioni che non può essere
francese) e l’autocoscienza (filosofia di Hegel) fissato: la conoscenza più vera è in verità sapere
L’itinerario è una serie di tappe formate dagli indeterminato
sviluppi più significativi dell’uomo, che accadono su L’esperienza sensibile oltre a essere falsa perché
tre piani differenti: indeterminato è anche incomunicabile: non posso
 Esperienze individuali: coscienza, autocoscienza, descrivere un mio mal di denti personale ad un altro,
ragione posso solo far capire di aver mal di denti; il sapere
 Esperienze politico-sociali: evoluzione dello Spirito della sensazione resta dunque privato e
 Esperienze culturali: religione, arte, filosofia incomunicabile
La Fenomenologia vuole porsi come introduzione
storica al proprio sistema filosofico, cercando di 3.3 Percezione e intelletto
comprendere l’Assoluto nel suo divenire, e non nelle Dal sapere sensoriale indeterminato e
sue articolazioni incomunicabile, si passa dunque alla percezione
I diversi momenti del divenire dell’Assoluto sono sia La percezione, pur mantenendo i dati sensoriali delle
entità ideali (esprimono il divenire dello Spirito), sia certezze, è più generale e consente anche di essere
entità storiche (eventi accaduti realmente) comunicato
Al mio mal di denti personale, sostituisco il concetto
3.1.2 Struttura di mal di denti, che può essere quindi espresso in un
In sintesi, il cammino dello Spirito può essere indicato oggetto determinato nelle sue qualità
come: Un ulteriore passo viene fatto quando dalla
 Coscienza - processi conoscitivi verso la Natura percezione delle cose, si passa alla percezione delle
o Certezza sensibile - sensazioni personali leggi intrinseche alle cose: non conosco più l’oggetto
o Percezione - oggetto determinato come tale, ma come parte dell’Assoluto
o Intelletto - oggetto come parte del tutto Questo passo è la conoscenza dell’intelletto, che
 Autocoscienza - processi pratici verso la Natura individua relazioni universali
o Servo e padrone Questo passo è storicamente rappresentato dalla
o Stoicismo, Scetticismo filosofia di Kant, che contrappone fenomeno a
o Coscienza infelice noumeno; tuttavia Hegel, critica tale filosofia, afferma
 Ragione infatti che non è possibile andare oltre gli oggetti quali
o Ragione osservativa ci appaiono, ovvero che il noumeno non esiste
o Ragione attiva
 Piacere e necessità 3.4 Da coscienza ad autocoscienza
 Legge del cuore e delirio di presunzione
Dall’ambito della coscienza, in cui si affrontavano i dialetticamente superiore al padrone (perché capace
processi conoscitivi legati alla Natura (l’uomo che di trasformare la realtà e controllare i suoi appetiti)
vede la verità come qualcosa di diverso da sé,
disperso in una molteplicità di rappresentazioni), si 3.6 Stoicismo e Scetticismo
passa a quello dell’autocoscienza, in cui si affrontano i Da questa esperienza, ne deriva che l’autocoscienza,
processi pratici nei confronti della Natura (l’uomo fa esperienza di una nuova forma di libertà (fisica nei
coglie sé stesso come parte delle rappresentazioni, e confronti del padrone, spirituale e creativa nei
diventa consapevole del proprio ruolo di costruzione confronti della Natura)
della realtà, diventando autocosciente) Il servo, a differenza del padrone, nel creare forme
Il singolo si trova a vivere nella Natura, della quale fa nuove, inesistenti in Natura, riesce a sperimentare la
parte, ma dalla quale si distingue: l’uomo ha come gli libertà nel pensare, che lo porta dialetticamente, in
altri elementi naturali un rapporto con la Natura, ma è posizione maggiore rispetto al padrone
l’unico ad avere un rapporto con sé, ovvero a voler Hegel parla di questa esperienza come stoicismo,
affermarsi e acquistare consapevolezza, spinto da un libertà nel pensare, una libertà però stratta, che trova
impulso di sopravvivenza detto appetito o una messa in pratica nello scetticismo, libertà che
concupiscenza afferma o nega tutto ciò che si presenti
L’uomo nel distinguersi dalla Natura, la vede come Questo momento viene storicamente rappresentato
un altro essere, con il quale lottare per affermarsi; dall’Impero romano, tempo di servitù ma anche
questa lotta con la natura avviene padroneggiandola, tempo di cultura
negandola, ovvero appropriandosi dei suoi oggetti e A questo punto, l’uomo, diviso tra il negare tutto e il
consumandoli (mangiare una mela) desiderare nostalgicamente una verità stabile, si affida
Questo passo tuttavia, a causa della sua ripetitività e a Dio
dell’effetto nullo prodotto sul mondo degli oggetti,
non eleva l’uomo ad un altro stadio 3.7 coscienza infelice
Con la ricerca di Dio, l’individuo diventa consapevole
3.5 servo e padrone della propria essenza spirituale, e ricerca una verità
L’uomo nella Natura si trova però di fronte ad altri stabile nella fede
uomini, spinti dallo stesso appetito e dalla stessa Questa contraddizione interna prodotta dallo
volontà: affermarsi e farsi riconoscere come tale scetticismo, che vede il proprio pensiero scisso in due
dall’altro realtà distinte (desiderio di qualcosa di stabile,
Di fronte a queste motivazioni le due autocoscienze continuo tramutare del suo pensiero), genera la
o uomini, si scontrano, entrambe cercando il coscienza infelice, un ulteriore passo nella scala
riconoscimento della libertà; in tale scontro però dell’autocoscienza
bisogna mettere in gioco la vita per conservare la Queste due realtà distinte, vengono vissute in modo
libertà completamente differente dall’uomo, che vede da una
Nascono così due figure: quello del padrone/signore parte sé e dell’altra Dio, divisi da una profonda
(che ha messo in gioco la sua vita) e quella del servo divisione impossibile da superare, che contribuisce
(che ha preferito la vita alla sua libertà) all’infelicità
Mentre la figura indipendente si limita al godimento In termini storici questa tappa copre l’arco
delle cose che si fa procurare dal servo, la figura temporale che va dalla nascita del popolo ebraico alle
indipendente deve badare ai propri bisogni e a quelli Crociate, dividendosi in 3 tappe fondamentali:
del padrone ***
La relazione non è però statica, il servo nella sua Prima tappa, a sua volta suddivisa in:
esperienza lavorativa arriva infatti a trasformare la  Esperienza ebraica: l’uomo si sente
Natura (se il padrone chiede qualcosa di più gustoso, completamente diviso da Dio, che è da loro anche
lui trasforma la Natura inventando una torta di mele) innominabile
Da questa nuova relazione ne deriva che: il padrone  Esperienza cristiana: l’uomo si avvicina a Dio
diventa dipendente dal servo, il servo diventa tramite la figura di Cristo, che scomparendo lascia
in noi nostalgia e attesa del ritorno
 Cristianesimo medioevale e Crociate: la nostalgia sconfitte (poiché astratte)  Don Chisciotte di
viene colmata con il ritorno nei posti in cui Cristo Cervantes
ha vissuto A questo punto, l’individuo, dopo le varie sconfitte,
Seconda tappa: cessa di contrapporsi alla società e accetta il “corso
 L’uomo riacquista interesse per il mondo, impulso del mondo”, in cui tutti pensano a sé stessi, ma in tal
nel lavoro e nel godimento dei suoi frutti, fatti per modo fanno vivere la società (citazione indiretta ad
ringraziare Dio Adam Smith, che vedeva nella società una mano
Terza tappa: invisibile capace di tenere assieme gli egoismi
 Si impone l’intermediario che si era costituito tra individuali facendoli cooperare con le esigenze della
Dio e uomo, ovvero la Chiesa, che propone al società)
fedele la via dell’ascesi per ridursi ad un oggetto, e
liberarsi così dell’infelicità
3.9 Individualità reale in sé per sé
3.8 Ragione osservativa Alla fine il “corso del mondo” ha la meglio, la virtù
A queste tappe viene a seguirne una quarta, di da astratta si dimostra vuota
liberazione, una sorta di risveglio in cui non esistono La virtù non confermata dai fatti è ineffettuale, non
più Dio, Chiesa e coscienza infelice, ma appare invece ha realtà e non ha effetti sulla realtà, poiché è
la figura della ragione che fa acquisire alla coscienza, astrazione
la certezza di essere tutta la realtà (non esiste un Dio e La realtà, rende inutile ogni discorso sul sacrificio e
nemmeno un abisso tra l’uomo ed Esso) sull’astratto bene dell’umanità, solo i fatti contano
Storicamente questa tappa coincide con Persino l’etica kantiana risulta vuota: la morale
l’Umanesimo, il Rinascimento, e la formazione della fondata su imperativi categorici che esprimono un
ragione osservativa dovere, non hanno effetto sulla realtà
L’uomo riconosce l’inutilità della ricerca di un Dio La filosofia deve esprimere nella forma del pensiero
trascendente, che è invece possibile ricercare in la realtà nella sua struttura razionale e necessaria: la
Natura, tramite il metodo scientifico, e la filosofia deve quindi tradurre i fatti in concetti, non
formulazione di leggi, che non riescono tuttavia a può dare spazio a parole, buoni propositi o desideri
ricercare la totalità L’uomo crede di agire individualmente, ma in realtà
esso è parte della società, solo la società è concreta
3.8 Ragione attiva Con il passaggio dallo Spirito oggettivo (popolo), si
Dlla ragione osservativa si passa quindi alla ragione conclude il cammino della Ragione (individuo) che ha
attiva, in cui l’uomo si confronta con la società in una trovato la verità della sua certezza soggettiva tramite
serie di esperienze successive, che vengono evocate la ragione attiva
da Hegel attraverso 3 figure esemplari: Lo Spirito non annulla l’individuo, quest’ultimo però,
 Prima tappa, il piacere e la necessità: l’uomo non opera più in un orizzonte individuale ma in uno
deluso dalla scienza si getta alla ricerca del collettivo
piacere, che viene però represso dalla società  Lo Spirito, in quanto verità raggiunta dall’individuo
Faust di Goethe nella totalità, è la vita di un popolo
 Seconda tappa, legge del cuore e delirio della Per Hegel l’etica è la situazione in cui i singoli
presunzione: l’individuo realizzatosi attraverso il condividono il sistema di valori morali del popolo di
piacere, tenta di migliorare la società oppressiva cui fanno parte
attraverso leggi del cuore, che una volta applicate, Lo Spirito oggettivo è dunque la dimensione
risulteranno oppressive come le prime (delirio collettiva, sociale e storica in cui si realizza l’essere
della presunzione)  Karl Moor de I Masnadieri di umano, che si manifesta tramite le istituzioni
Schiller Nessun essere umano può considerarsi tale se è
 Terza tappa, cavaliere della virtù: l’individuo solo; l’individuo rappresenta l’astratto, il parziale,
prende come sua guida le virtù, un agire oltre il mentre lo Stato è il tutto, il concreto
sentimento, che però in contrasto con il corso del
mondo (l’agire concreto del mondo) vengono 3.10 Spirito assoluto
Lo Spirito oggettivo arriva allo stadio di
autoconsapevolezza diventando Spirito assoluto
Il fine di questo processo è raggiungere il Sapere
assoluto o scienza, identificando la propria identità
con l’intera realtà
Tale processo si compone di due momenti chiave:
- uno di storia reale di popoli e Stati
- uno finale di passaggio al Sapere assoluto
Il primo viene spiegato tramite la figura di Antigone
(presa dall’omonima tragedia di Sofocle): il fratello
della donna si schiera contro la sua città, le muove
guerra, muore e gli viene vietata la sepoltura nel
paese; la sorella, disubbidendo a questa legge, lo
seppellisce (affermando la superiorità della legge
divina) ma viene condannata a morire nello stesso
sepolcro (legge civile)
L’episodio semplifica il contrasto tra famiglia e Stato
che viene vinto da quest’ultimo in modo drammatico
Il secondo momento è quello di passaggio dalla
religione alla filosofia, tramite tre stadi della religione:
- naturale
- artistica (quella greca, guardata con nostalgia ma che
non può più rinascere)
- disvelata (quella cristiana, la superiore, che prepara
lo Spirito a farlo vedere come tutta la realtà)
Lo Spirito a questo punto diventa Assoluto che
conosce sé stesso

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