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HEIDDEGGER

Vita
Nacque nel 1889 a Messkirch in Germania
Abbraccia il nazismo
Nel 1946 venne interdetto nell’insegnamento ( sosteneva il nazismo) quindi non pote più
insegnare
fu Jaspers a fare in modo che venisse riabilitato ‘49
È considerato il padre dell’esistenzialismo
Atteggiamento ambiguo: appoggiava il nazismo dall’altra parte aveva una relazione con
Hannah Arendt ( ebrea) -> considerato un filosofo ambivalente
Muore a Friburgo nel 1976
Opere
Si distinguono in:
Primo Heidegger. “ essere e tempo” (1927) : parla di cos’è l’essere, si avvicina alla
metafisica ( qualcosa di astratto) e cosi la interrompe poichè sostiene che il linguaggio
non è sufficiente
Secondo Heidegger. Altre opere: abbraccia un altro tipo di pensiero ( dal 1927)->
rivaluta il linguaggio e la poesia e hauldernin ( poeta)

Essere e tempo (1927)


Considerata opera principale esistenzialismo
Termina col dire che le parole e il tempo non sono sufficienti per spiegare la metafisica
Domande sull’essere che non devono condurre ad una definizione ma a chiarirne il suo
senso
afferma che la filosofia si deve occupare dell’essere
affrontato a partire dall’individuo( È studiato dall’uomo) ->finora gli uomini si
sono occupati di tutto tranne che dell’essere
L’uomo lui lo definisce “esser-ci” o “dasein” ( essere= sein qui= da), cioè ente che è qui
gettato da sempre in una situazione spazio-temporale -> lui afferma che l’uomo è colui
che esiste, che studia l’essere e l’esistenza. ( avviene prima l’esistenza e poi lo studio
dell’essere)
se l’uomo non esistesse non si potrebbe studiare l’essere.
L’essere non può venire oggettivato ma bisogna spiegarne il suo senso ( non può essere
una cosa e per questo non lo si può definire ma lo si può spiegare il senso )
a questo si riallaccia l’esistenzialismo
Il dasein ha la sua responsabilità nell’essere: gli atti che compie sono tutti atti di
responsabilità
L’esserci è gettato nel mondo ( lui non ha scelto di vivere nel mondo ma è stato gettato)
e qui PRO-GETTA ( si getta,protende in avanti) il suo esistere( manda avanti la sua
esistenza)
Al contrario l’esistenza delle cose è meccanico, automatico
L’esistenza dell’esserci è libertà di, possibilità di ( in queste scelte c’è la responsabilità)
Le cose per l’uomo diventano degli oggetti utilizzabili: soltanto strumenti dell’essere che
utilizza per fare le sue scelte
sono strumenti fissi, non possono cambiare
La comprensione
Ogni cosa è in relazione con l’altra ( es: chiodo piantato è relazionato alla nostra
forza).
L’esserci è immerso non nei singoli oggetti ma nella globalità delle loro relazioni ( non è
mai relazionato a un singolo oggetto)
Il modo più facile per costruire delle relazioni sono i segni linguistici
è il mezzo più importante che permette la relazione con gli altri e con gli oggetti
quando si cerca di comprendere qualcosa si utilizza l’interpretazione-> la
comprensione è interpretare: L’esserci non si occupa solo di adoperare gli
strumenti ma anche di interpretarli, e lo fa dotandosi di pre-giudizi,pre-
nozioni su cui la base gli oggetti vengono presentati. Attraverso questa
precomprensione, l’uomo orienta la scoperta dell’oggetto ma allo stesso
tempo lo modifica ( es : sono si può capire un libro se non si ha una
precomprensione se non si conosce il valore, la lingua o il contesto in
generale
La cura
L’essere umano si caratterizza per il suo prendersi cura delle cose
Questa indica l’intenzione ( si rapporta alle cose) e la temporalità ( l’essere
progettualità) dell’uomo con la quale ricevono il loro significato
Questo processo può avvenire in modo autentico e inautentico:
Modo inautentico. quando vive come un oggetto, cade al modo di essere delle
cose, rinuncia alla scelta e alla libertà
per questo è inautentico: rinunci al tuo essere
Accettare le opinioni degli altri. quindi l’uomo non sceglie ma è
passivo a se stesso -> porta alla deiezione, ossia la caduta dell’esserci della banalità
del quotidiano-> . Questa situazione si esprime nel linguaggio attraverso il si ( si pensa,
si dice, si fa)
Modo autentico. Arriva con l’angoscia dell’assenza di fondamento ( l’uomo è
gettato in un determinato luogo senza averlo deciso). Quest’angoscia porta all’uomo
al pensiero della morte che lo conduce ad assumersii le proprie responsabilità. Di
fronte a queste responsabilità l’uomo deve compiere delle scelte: modo o esistenza
autentica
rivela all’uomo la sua finitezza che lo mette in contatto con la sua morte
che non è vista in modo negativo perché sottrae l’uomo alla dimensione inautentica
del si e che può dare il senso della vita stessa
La temporalità dell’esserci
La temporalità è il senso essenziale dell’esserci
Vivere nel tempo è per l’uomo fondamentale (si deve relazionare anche
al tempo poiché ci vive)-> ogni cosa che compie o subisce accade
so,amente nel tempo
Infatti tutte le strutture dell’esserci rimandano al tempo:
La deiezione conduce al presente anonimo e alienato della quotidianità
La comprensione e cura conducono al futuro come condizione di progettualità
( come le cose sono assunte e comprese)
La situazione affettiva ( ossia angoscia e paura) che conduce al passato-> con
la condizione di gettatezza che rappresenta il suo limite poiché anche questo è
una scelta
Jaspers
Vita e opere
Di origine tedesca
Studia medicina andando oltre la psicologia di Freud-> poi abbandona la medicina e
si dedica alla filosofia
Sposa una donna ebrea e diventerà un professore di filosofia universitario
Amico di Heidegger, che gli chiede di cambiare le sue idee razziste ma Heidegger non
lo farà
Scrisse “FILOSOFIA” in tre volumi
1 volume: indaga il mondo ed esclude che l’esistenza si possa mettere nello stesso
piano degli enti ( nega che la filosofia possa studiare l’esigenza come un oggetto)
2 volume: analizza l’essere umano e afferma che la conoscenza non è possibile se si
esclude l’uomo nel suo essere nel mondo ( bisogna contestualizzare)
3 volume : trae una conclusione, affermando che l’essere rimane sconosciuto,
possiamo solo studiare come l’essere si manifesta ovvero attraverso l’esistenza
COMPRENSIONE DELL’ESSERE
per gli esistenzialisti e per Jaspers lo scopo non è conoscere l’essere ma l’esistenza.
L’unico modo per comprendere l’essere è riflettere su se stessi e bisogna lasciare da
parte tutte le conoscenze a cui ti può portare la scienza
L’uomo non potrà mai comprendere l’essere ma potrà conoscere gli oggetti
nel mondo -> unico modo è riflettere su se stessi
Scienza vs filosofia
Jaspers fa una distinzione tra scienza e filosofia
LA SCIENZA: studia le cose come oggetti, in maniera distaccata
LA FILOSOFIA: non ha il linguaggio della scienza, non segue il metodo dimostrativo e
non generalizza
Jaspers va oltre la scienza arriva ad affermare la differenza tra
l’esistenza delle cose ( studiata dalla scienza) e il nostro modo di esistere
( studiata dalla filosofia)
L’essere umano
l’essere umano sfugge a ogni classificazione(non è facile definirlo, ci sono modi di vivere
diversi)
è unico(ognuno di noi in base alle scelte che facciamo ha un tipo di esistenza diversa) ,
non è riconducibile a categorie scientifiche,
è libero(la libertà dell’uomo si rivela soltanto nell’ agire concreto)
Il limite dell’uomo
l’uomo è limitato poiché situato in un determinato mondo , in una determinata epoca
storia e quindi viene anche condizionato , non può accettare che ciò che è (la parzialità)
se l’uomo sceglie altre possibilità che l’esistenza gli offre e come un tradimento , perché
l’autenticità risiede nell’accettazione di quello che si è e che, di fatto non si è scelto di
essere
le situazioni limite(morte, dolore ecc) ci mettono in contatto con l’essere e
determinano il nostro scacco matto , il “naufragio”; essi sono essenziali per l’uomo
perché lo mettono in contatto con la trascendenza

Queste situazioni limite mi rendono come un naufrago, che cerca sempre qualcosa
su cui aggrapparsi per poter sopravvivere
Cifra
non inteso come numero ma come decifrare,interpretare
L’essere può essere studiato attraverso le cifre ( deve essere decifrato)
Termine di mediazione tra esistenza ( ciò che esiste) e trascendenza ( ciò che ha il senso
dell’esistenza)

Anti relativismo e anti scetticismo


il soggetto legato ad una situazione particolare non deve ripungere al relativismo o
allo scetticismo
Per Jaspers la verità si raggiunge se ci si interroga sulla propria esistenza e per farlo
si ha bisogno della presenza degli altri

La relazione con gli altri


per lui è importante relazionarsi con gli altri, comunicare con loro
Comunicare è un tema centrale per il filosofo poichè c’è una connessione con un altra
esistenza
Quando siamo con gli altri raggiungiamo due esistenze
Alla comunicazione sono necessarie la sincerità e la consapevolezza dell’alteritá con
l’interlocutore
Per rifiutare il dogmatismo ( accettare senza dare una spiegazione
scientifica) e la cristalizzazione dei risultati raggiunti serve il dialogo
Politica
Si avvicina alla politica sotto la pressione di eventi storici: guerre mondiali, fascismo,
nazismo…
Dopo la 2 guerra mondiale scrisse: “ la questione della colpa”(1946) -> riflette sul fatto se
i tedeschi abbiano avuto una colpa o no in relazione alla guerra e allo sterminio degli
ebrei.
Altra opera: “ bomba atomica e il futuro dell’uomo”-> riflette sull’uomo è capace di
distruggere le due città giapponese, e su come la bomba atomica condiziona la vita
dell’uomo
Altra opera “ libertà e riunificazione” (1960) -> aspira che la Germania venga riunificata
( spera)

In tutte queste opere politiche parla del concetto di libertà, uguaglianza e


responsabilità

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