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MARX La societ ideale di Marx una democrazia sostanziale o totale, in cui vi una
compenetrazione perfetta tra individuo e comunit, perci ritiene che lunico modo per
realizzarla sia leliminazione delle disuguaglianze tra gli uomini, e quindi della
propriet privata. Secondo Marx, il limite delleconomia borghese sta nellincapacit di
pensare in modo dialettico, eternizzando il sistema capitalistico, considerandolo non
come un sistema economico tra i tanti, ma come quello naturale. Se per Hegel
lalienazione il movimento stesso dello Spirito che si fa altro da s, nella natura e
nelloggetto, in Feuerbach si identifica con la situazione delluomo religioso. In Marx, a
differenza di Feuerbach, lalienazione non un fatto coscienziale ma reale.
Lalienazione indica infatti lo stato di scissione e dipendenza delloperaio rispetto: al
prodotto del proprio lavoro, che gli viene sottratto; alla propria attivit, strumento per
fini estranei; alla propria essenza, che quella del lavoro libero, creativo e non forzato
e ripetitivo; al prossimo, per il rapporto conflittuale con il capitalista e quindi con
lumanit. La causa dellalienazione la propriet privata dei mezzi di produzione,
grazie alla quale il capitalista pu espropriare loperaio dal suo lavoro. La
disalienazione si identifica dunque, secondo Marx, con il superamento del regime della
propriet privata e con lavvento del comunismo. Secondo Marx, Feuerbach, pur
avendo sottolineato la naturalit delluomo, ha perso di vista la sua storicit, non
rendendosi conto che luomo pi che natura societ, e quindi storia. Un secondo
punto che divide i due linterpretazione della religione. Pur avendo scoperto il
meccanismo generale dellalienazione religiosa, per cui non Dio a creare luomo, ma
luomo a proiettare Dio sulla base dei propri bisogni, Feuerbach non coglie le cause
reali del fenomeno religioso.La religione per Marx il prodotto di unumanit alienata e
sofferente per le ingiustizie e lunico modo per eliminarla non la critica filosofica ma
la trasformazione rivoluzionaria della societ. Marx sostiene che le vere forze motrici
della storia non sono le idee, bens le strutture economico-sociali; che la vera
alienazione non risiede nelle idee, ma nelle situazioni sociali concrete in cui gli uomini
si trovano a vivere. Il Manifesto del partito comunista (1848) una summa della
concezione marxista del mondo. I punti salienti sono: lanalisi della funzione storica
della borghesia; il concetto di storia come lotta di classe; la critica dei socialismi non-
scientifici. Nella prima parte, Marx descrive la vicenda storica della borghesia, e i suoi
meriti e limiti. La borghesia ha rivoluzionato gli strumenti di produzione e i rapporti
sociali, ma come lo stregone che non riesce a dominare le potenze infernali evocate.
Il proletariato, classe oppressa dalla societ borghese, non pu fare a meno di mettere
in opera una dura lotta di classe. Marx rileva che la storia di ogni societ storia di
lotte di classi. Nella critica ai socialismi, Marx distingue i socialismi reazionario,
conservatore o borghese e utopistico. Il socialismo reazionario attacca la borghesia
con parametri conservatori rivolti al passato e ha tre forme: feudale, piccolo-borghese
e tedesca (che sostiene i governi tedeschi della reazione). Il socialismo conservatore o
borghese (Proudhon) incarnato da quegli economisti che vorrebbero rimediare agli
inconvenienti sociali del capitalismo senza distruggerlo. Essi non si accorgono che
esso non va curato, ma distrutto. Il socialismo utopistico (Saint-Simon, Fourier e Owen)
ha il limite di non riconoscere al proletariato una funzione storica autonoma, e di fare
appello ai membri della societ per una pacifica azione di riforme. A questo tipo di
socialismo utopistico, Marx contrappone il proprio socialismo scientifico. Il Capitale
mette in luce i meccanismi strutturali della societ borghese. Anzitutto, Marx osserva
che una merce deve possedere un valore duso, in quanto deve essere utile, e un
valore di scambio, che discende dalla quantit di lavoro necessaria per produrla. Il
valore di scambio non si identifica per con il prezzo, su cui influiscono altri fattori, per
esempio labbondanza o di una merce.