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KARL JASPERS Nato nel 1883, Jaspers divenne psichiatra, ed innov profondamente il suo campo, rifiutando la metodologia positivista

di cura delle malattie mentali, e sforzandosi di capire dal di dentro le malattie mentali, tenendo sempre presente di avere a che fare con un individuo. Psicologia delle intuizioni del mondo (1919) considerato il primo testo dellesistenzialismo. Dedicatosi completamente alla filosofia, si interess dei rapporto tra scienza e filosofia. La sua opera maggiore Filosofia. Luomo una creatura che vive unesistenza priva di fondamento, gettata in una situazione mondana che lo condiziona (che Jaspers definisce destino). Questa condizione apre davanti alluomo la possibilit della scelta, che testimonia della sua libert originaria. Proprio perch luomo avverte uninsufficienza, aspira a trovare un completamento. Questa aspirazione lo spinge alla ricerca del senso delle cose attraverso il sapere scientifico, ma esso d solo la conoscenza del meccanismo e delle leggi dei fenomeni particolari, non fornendo il senso globale dei fenomeni, non offrendo guide per la vita umana. Luomo, non potendo attingere alla totalit dei fenomeni naturali, vive le cose del mondo come un insieme disperso, privo di unit e di senso. Per cogliere lunit fondatrice bisogna liberarsi dalla prospettiva scientifica, che vede solo rapporti tra le cose. Bisogna accettare dunque una prospettiva filosofica, prendendo coscienza che lesistenza umana non paragonabile a quella di altri enti naturali. La vita umana libera per costituzione, piena di decisioni, capace di trascendere i fenomeni naturali. La filosofia non a competenze specifiche, ma essa pu controllare la scienza, mostrandone i limiti, e stabilisce relazioni tra le varie scienze. Essa ha il compito di chiarificazione dellesistenza: la sua verit non pu essere oggettiva (e quindi valida per tutti); pu essere solo una verit esistenziale, costitutiva dellesistenza stessa (la mia esistenza la mia verit). Ma neanche la filosofia pu cogliere il Senso delle cose precluso alla scienza: lEssere trascendente. La presa di coscienza di questa trascendenza avviene in particolare nelle situazioni limite, in cui luomo avverte una necessit inevitabile: luomo sempre in una situazione determinata, non pu vivere senza lotta e e senza dolore, deve morire. Queste

situazioni causano lo scacco e il naufragio, poich luomo avverte limpossibilit di modificarle. Ma luomo in esse comprende che c qualcosa che lo trascende. La trascendenza jaspersiana linsieme di ci che, nel mondo, non pu essere previsto e calcolato, ci che supera le categorie del pensiero. La trascendenza si svela attraverso la cifra: segno mediatore che consente allinvisibile di farsi visibile, intraducibile nel linguaggio umano. La filosofia dunque anche arte interpretativa (ermeneutica). Per Jaspers il sapere pu evitare di rimanare ancorato alla esistenza individuale solo se viene inserito in un processo di comunicazione: le diverse esistenze finite, scoprendosi come finite, riconoscono insieme alla loro esistenza, lesistenza e la verit delle altre. Nasce quindi una ricerca corale del vero, antidogmatica e pluralistica. Nellultima parte della sua attivit filosofica Jaspers ha insisitito sul valore della fede come rivelazione e manifestazione immediata della trascendenza, che appare sempre pi con connotati divini. Nellultimo Japsrs la via per la salvezza viene indicata in un atteggiamento di tipo religioso, anche se non coincidente con nessuna religione storica.

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