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Mayer gli consiglia di leggere i libri della letteratura indiana e quindi nella sua
filosofia cn saranno tanti riferimenti a ciò
studia poi a berlino dove poi si laurea con la tesi sulla quadruplice radice e
conosce hegel e la sua vita quando toRna a casa è turbata dal fatto che il padre si
suicida e lo trova dentro un laghetto vicino alla casa la madre continua con i
salotti dove conosce ghete questo famoso romanziere ed era innamorata di un uomo
finché non lo invita a vivere con lei e lui fu turbato da ciò e lascia la casa
della madre perché non accetta la figura dell’uomo
voleva dedicarsi alla professione di professore universitario e gli viene data
questa carica a berlino r faceva lezione insieme a hegel e con la sua filosofia
cercava di smontare la filosofia di hegel ma furono seguite solo per 6 mesi e poi
nessun studente segui le lezioni
OPERA CARATTERIZZANTE
il mondo come rappresentazione e volontà
questo suo libro non venne subito presa in considerazione ma dopo alcuni anni si
capi l’importanza perché lui criticava il materialismo ed il realismo cioè quella
filosofia che metteva al centro oggettività ed il realismo perché quello che
vediamo corrisponde al vero perché avendo studiato la filosofia
orientale(upanishad) (ì veda cioè il libro che corrisponde alla bibbia) (per loro
il mondo che vediamo è un’illusione cioè il velo di maia (dea illusione) ed il
filosofo deve essere colui che squarcia questo velo)
Riprende Platone (per le idee cioè il mondo in cui viviamo è la proiezione del
mondo ideale) e kant (la diff. tra fenomeno e noumeno)
perché lui quando parla del mondo che è una sua rappresentazione
l’uomo si rende conto che ciò che vede è la rappresentazione della realtà
quello che veramente esiste come vero è l’uomo che conosce e il rapporto con il
mondo esterno ed è l’uomo che rappresenta questo mondo
il mondo è una mia rappresentazione cioè tutto ciò che io vedo non e vero che può
corrispondere alla realtà ma alla capacità che io ho di rappresentare
la conoscenza è data dalla dinamica che c’è nel rapporto tra soggetto e oggetto da
un lato abbiamo il soggetto conoscente e l’oggetto conosciuto che e la realtà
fino a qui è uguale a quello che ha anche detto
Kant cioè che la conoscenza è data dal rapporto tra oggetto e soggetto tutto ciò
che conosciamo viene categorizzato attraverso le forma a priori
l’uomo conosce attraverso la sensibilità l’intelletto e attraverso la rivoluzione
copernicana quando l’oggetto è a girare attorno al soggetto
il soggetto conosce attraverso le forme a priori di spazio e tempo
kant diceva che oltre alla sensibilità noi abbiamo l’intelletto e l’intelletto ha
12 categorie
S. prende essenzialmente una categoria cioè quella della causa dicendo che ogni
cosa che esiste nella realtà è il rapporto causale tra soggetti o oggetti
la sensazione soggettiva categorizzata attraverso il tempo e con il principio di
causalità diventa oggettivo
la realtà non è altro che il rapporto di causa ed effetto
e prende solo questa perche a noi interessa solo capire qual è la causa di una cosa
Arte: strumento che sospende l’uomo dal Dolore anche se è momentaneo, qualunque
forma sia> oggettivazione delle idee dell’assoluto> superiore
esempio: quadro, ci scordiamo del dolore privato
Musica:metafisica dei suoni> manifesta l’assoluto stesso, non sente lo spartito ma
la melodia che lo fa vibrare con le note e lo sospende del dolore. È qualcosa di
metafisico, vediamo la trasfigurazione dell’idea dell’artista (pietà). Noi sentiamo
il pathos
Ha un effetto catartico: ci fa allentare le tensioni che viviamo più e sublime. È
il livello più semplice ma porta l’uomo a liberarsi, antecedente alla psicoterapia.
Fu molto discusso il suo pensiero. È un arte sublime, un qualcosa di sublime oltre
la realtà naturale e ogni arte> si manifesta la volontà assoluta. È un rapporto
soggettivo con l’arta.
Morale o Etica: Se l’uomo vuole liberarsi ancor di più deve avere relazioni con gli
altri uomini, l’uomo non può vivere solo, deve realizzare che siamo tutti sulla
stessa barca> guidati dalla pietas>compassione>agire in maniera compassionevole
Ambito superiore alla giustizia> cardine ciò che io non voglia che gli altri mi
facciano
l’atteggiamento più giusto è essere compassionevoli, ma può essere pure giusto o
sbagliato.
La persona più giusta non è la più compassionevole perché abbiamo la legge naturale
(compassione) e legge (giustizia).
es. Antigone e relazione prof e classe
condividere le sofferenze ci fa prendere consapevolezza che siamo tutti nella
stessa barca> vivere un armonia
La famiglia accanto allieva i dolori