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SCHOPENHAUER

Per poter comprendere Schopenhauer bisogna aver ben presente Platone con le idee, Kant con la
gnoseologia e Hegel con le parti dell’idealismo

Nasce alla fine del 18 secolo, è un filosofo tedesco

-per quanto riguarda Kant la filosofia shopenhauriana ha come base le categorie kantiane e il
concetto di noumeno e fenomeno

FENOMENO si divide in soggetto e oggetto (che pensa che il concetto di Hegel sia sbagliata
mentre Kant sia migliore) per quanto riguarda il concetto di Schopenhauer si basava sulla
rappresentazione dell’oggetto ovvero il rapporto esistente tra il soggetto rappresentate e l’oggetto
rappresentato

Schopenhauer è il primo a fare un unione tra filosofia occidentale e orientale, nella filosofia di
Shop integra i suoi concetti con parole di origine indiana la rappresentazione infatti verrà pure
chiamato VELO DI MAYA (una dea indiana)

FORME A PRIORI che si divide in tre categorie per comprendere il fenomeno spazio tempo e
causalità, spazio e tempo derivano dalla casualità

La CAUSALITÀ è definito come il principio di ragion sufficiente che diventa diversa a seconda di
come si cala nella realtà, il principio di ragion sufficiente diventa il divenire ovvero la necessità
fisica del fenomeno, la seconda forma che assume è il conoscere ovvero la necessità logica
ovvero un rapporto fra le premesse di un ragionamento e le conseguenze, la terza è l’essere
ovvero la necessità Matematica ovvero un rapporto tra spazio e tempo che si articolano
attraverso la aritmetica e la geometria, agire ovvero la necessita morale cioè rapporto tra azione
emotivo che ci spinge a quella data azione

-l’uomo come può cogliere il noumeno? Poiché non siamo solo rappresentazione e conoscenza
possiamo giungere alla conoscenza del noumeno perché in lui è presente anche il corpo e quindi
noi questa relata non la stiamo solo osservano ma la viviamo pure quindi abbiamo in noi quel
noumeno di cui parlava Kant (la cosa in s’è) che si manifesta in noi in maniera essenziale ovvero la
volontà

Questa volontà non è altro che la volontà di vivere di tutti gli esseri viventi ovvero la base della
realtà







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SCHOPENHAUER

Cosa si intende per volontà di vivere? È l’essenza ultima dell’uomo e questa volontà va distinta
per caratteristiche, in 5 caratteristiche

-volontà inconscia ovvero definito come un impulsò privo do logicità ed è irrazionale

-volontà unica ovvero qui Schopenhauer riprende la filosofia scolastica ed intende unica perché è
una volontà totale ovvero vera per tutti e uguale per tutti, principio di individuazione degli
scolastici ovvero individuare qualcosa attraverso lo spazio e il tempo però appunto la volontà di
cui Schop parla va oltre, perché la volontà non è tangibile

-volontà eterna che sfugge all’idea di tempo perché implicherebbe che qualcosa prima di questo
l’avrebbe generata

-volontà incausata la causalità è una caratteristica del fenomeno, quindi non può essere una
caratteristica del noumeno, è essa la causa del tutto quindi non può essere causata

-volontà priva di scopo non c’è un fine quindi mette fine al finalismo materia di studio della
scolastica, non ha uno scopo perché la propria energia è caratterizzata da un impulso irrazionale
quindi non può avere uno scopo

La volontà a questo punto si riallaccia con Platone, ovvero eterna e immutabile, superiore
all’uomo; le idee si oggettivizzano nelle singole volontà di ognuno di noi

Che cos’è la volontà? La volontà è data dal desiderio, che a loro volta sono dati da una mancanza
e la mancanza causa dolore perché non ce l’ho, quindi l’essenza dell’uomo è dolore perché
causata dalle mancanze

Come si combatte questa mancanza e questo dolore? Non attraverso il piacere perché è
momentaneo, poi entra in gioco la noia ovvero secondo Schopenhauer la vita è come un pendolo
ovvero un’oscillazione tra la noia e il dolore e nel mezzo c’è la sofferenza

La soluzione non è nemmeno l’amore perché è l’estremo inganno della volontà

La soluzione non è nemmeno l’arte perché è un momento attraverso il quale noi ci estraniamo
dalla realtà che è creata a sua volta dalla volontà

La soluzione vera è attraverso la via ascetica ovvero la rinuncia al desiderio, l’unica vera forma di
amore è la pietà non la pena perché attraverso la pietà io ti compatisco

1. Il più grande merito consiste nella distinzione tra l’idea di fenomeno e la cosa in s’è alla cui
base si trova l’intelletto e mondo fenomenico

2. Le caratteristiche della volontà sono: essere onnipotente e libera, è alla base della vita, in
quanto appunto la vita sia determinata dalla volontà

3. Libera
















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1. PERCHE IL MONDO È RAPPRESENTAZIONE E VOLONTÀ ? 

2. CHE COS’è IL NOUMENO E IN CHE MODO DIFFERISCE DAL CONCETTO KANTIANO?

3. QUALI SENTIMENTI ESISTENZIALI NASCONO DALLA VOLONTà

4. COS’è LA NOLUNTAS?

5. QUALE VALENZA HA L’AMORE PROCREATIVO PER SCHOPENAUER

6. QUALI SONO LE VIE DI LIBERAZIONE DAL DOLORE

1. Il mondo è rappresentazione quando è fenomeno ovvero quando è realtà. Mentre è volontà


quando si parla del velo di Maya. La volontà è il noumeno. (la rappresentazione è la realtà in
quanto oggetto di conoscenza da parte di un soggetto, quindi i fenomeno. La volontà è il
noumeno del mondo, quella essenza nascosta che si cela dietro il velo di Maya, impulso
incosciente che pervade la nostra esistenza.) 


2. La differenza tra Schopenhauer e Kant consiste nel fatto che secondo Kant noi non possiamo
conoscere il noumeno mentre secondo Schopenhauer studiando il fenomeno e quindi il velo
di Maya è possibile arrivare alla comprensione del noumeno. 


3. Dalla volontà nascono dolore, noia e amore. 


4. L’amore ha una valenza negativa perché è l’estremo inganno della volontà.

5. Arte, morale (pietà verso altri uomini), ascesi

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